venerdì 21 dicembre 2012

Monasteri Fruttuariensi nel Seprio

Monasteri Fruttuariensi nel Seprio
a cura di Mauro Luoni
Contributi di:
D. Benigno M. Comolli OSB - Raffaella Ganna - Alfredo Lucioni - Mauro Luoni - Alessandro Riganti
€ 25,00
con CD musicale:
Antifonale ambrosiano - monastico della Badia di Ganna
Gruppo vocale Antiqua Laus
Pietro Macchione Editore, 2012 
ISBN: 978-88-6570-137-9

Il volume parte della collana “Quaderni di storia del territorio varesino”, parte da un antico manoscritto liturgico di rito ambrosiano: l'antifonale della Badia di Ganna, restituendo al pubblico un repertorio liturgico altrimenti di non facile consultazione. Musica, architettura e storia si fondono in un testo che cerca di riannodare i fili di una cultura antica attraverso il contributo di numerosi studiosi. «L'antifonario di Ganna – sottolinea Alessandro Riganti – ha una particolarità molto singolare: pur dovendo servire al servizio liturgico di una comunità benedettina, che esegue il rito romano, riporta brani di liturgia cantata secondo il rito ambrosiano». «L'ordine fruttuariense – spiega Alfredo Lucioni,- nell'area del Seprio ha lasciato quattro insediamenti importanti: la Badia Ganna, il monastero di Voltorre, il monastero femminile di Caronno Pertusella, la chiesa di San Sepolcro a Castiglione Olona, che è stata rasa al suolo per lasciar posto alla Chiesa di Villa».

mercoledì 19 dicembre 2012

Erculea Proles

Erculea Proles
di Vito Tricarico
pp. 206, € 12,00
Cultura Fresca Editore, 2012
 
Erculea Proles è un romanzo ambientato in Terra di Bari nel 1349, durante la guerra fra la regina Giovanna d'Angiò e il re Luigi d'Ungheria. Nelle dinamiche del conflitto si distinguono per la loro brutalità le compagnie di ventura alemanne, militanti in entrambi gli schieramenti. In Palium si forma la compagnia Erculea Proles, con l'intento di resistenza e difesa del territorio. Nata per addestrare i giovani alla battaglia, essa assume subito un tratto originale perché raduna non solo ragazzi, ma anche alcune ragazze. Queste, prima come amiche e poi come innamorate, diventeranno le vere eroine della guerra e saranno immortalate per sempre come le vergini guerriere.

Vito Tricarico è nato a Palo del Colle (Ba) il 4 settembre del 1948. Ha lavorato in Germania presso un’azienda automobilistica, in Francia presso un’agenzia doganale ed in alcune città italiane per un’azienda nazionale. Attualmente vive e lavora a Palo del Colle. Il suo percorso artistico è iniziato nell’estate del 2010 con la partecipazione a “Poesie al Balcone” a Giovinazzo. Nel marzo 2011 ha pubblicato “Una storia Palese”, libro d’esordio fra cronaca e romanzo. Nell’ottobre 2011 è risultato secondo classificato per la narrativa al concorso lettereario “Il lancio della penna” indetto dall’Associazione Cultura Fresca con il racconto “Onofrio e m’bà Vit”.Nell’aprile 2012 ha visto inserire una sua composizione poetica nell’Antologia del Premio “l’Erudita” e ha ottenuto la menzione d’onore al XIX Premio internazionale di poesi e narrativa “Città di Bitetto” per la selezione racconto inedito. A questo ha fatto seguito la pubblicazione del romanzo “Erculea Proles”. 

martedì 18 dicembre 2012

Dante e l'aldilà medievale

Dante e l'aldilà medievale
di Alison Morgan
pp. 328, € 23,00
Salerno Editrice, 2012
ISBN: 978-88-8402-766-5

Il libro di Alison Morgan offre una nuova e originale prospettiva sulla Commedia di Dante e la sua rappresentazione dell’aldilà. Le descrizioni del mondo dei morti hanno percorso la letteratura occidentale fin dalle sue origini: una tradizione di visioni e rivelazioni, sia colta sia popolare, che costituiscono un genere letterario coerente. Il saggio pone il capolavoro dantesco in relazione con le rappresentazioni popolari dell’aldilà che hanno percorso il Medioevo occidentale, dalla Siria all’Irlanda, dall’Italia alla Germania. Da questo ricco e documentato studio emerge un’idea della Commedia che invita a una radicale revisione del concetto stesso dell’originalità di Dante: essa non va ricercata nella struttura dei regni ultraterreni, nell’ “invenzione” del Purgatorio (un luogo intermedio di espiazione temporanea è sempre esistito nelle rappresentazioni dell’aldilà), o nell’accuratezza con cui è predisposta la punizione dei peccati, quanto nella natura stessa dell’impresa poetica di Dante, che è incommensurabile, nella sua grandezza, con gli stringati e spesso colloquiali resoconti del mondo ultraterreno offerti nelle precedenti ‘visioni’.
Alison Morgan è studiosa ed esperta dell’opera dantesca e dal 1996 ministro della Chiesa anglicana. 

giovedì 13 dicembre 2012

Meister Eckhart

Meister Eckhart
Commenti all'Antico Testamento
di Marco Vannini
pp. 1568, € 35,00
Bompiani, 2012
ISBN: 45271526

Frutto del suo insegnamento universitario a Parigi, i Commenti biblici di Eckhart che ci sono rimasti rappresentano uno dei vertici della tradizione di questo genere letterario. Eckhart legge la Sacra Scrittura con la scrupolosa adesione letterale di un Maestro medievale, ma la interpreta però alla luce della ragione, nella persuasione di un necessario accordo tra Scrittura e filosofia. Il primato va, anzi, a quest’ultima, in virtù del precetto agostiniano per cui niente deve valere di più della retta ragione, per cui la Scrittura lasciata a se stessa può nutrire solo la superstizione. Per Eckhart occorre andare oltre l’interpretazione letterale per scoprire il senso più vero della Parola di Dio, che si rivela solo allo e nello spirito, ovvero all’intelletto. Questi Commenti hanno perciò non solo un valore esegetico, ma anche e soprattutto un valore filosofico e mistico, tanto più rilevante oggi, in un momento in cui la verità letterale della Bibbia è pesantemente contestata.
Marco Vannini ha tradotto e pubblicato per la prima volta in italiano tutte le opere di Eckhart, nonché testi fondamentali di mistici tedeschi e francesi. Sue sono anche la Storia della mistica occidentale e La mistica delle grandi religioni. Presso Bompiani ha pubblicato nel 2010 Prego Dio che mi liberi da Dio. La religione come verità e come menzogna.

mercoledì 12 dicembre 2012

La comunità pratese di Ragusa (1414-1434)

La comunità pratese di Ragusa (1414-1434).
Crisi economica e migrazioni collettive nel Tardo Medioevo
di Francesco Bettarini
pp. 298, € 33,00
Leo S. Olschki, 2012
 
Agli inizi del Quattrocento, il commercio dei panni di lana mette in comunicazione Prato con Ragusa, l'attuale Dubrovnik, fiorente città della costa dalmata. Spinti dal miraggio di una nuova "terra promessa", un folto gruppo di imprenditori pratesi sospende l'attività produttiva per recarsi a Ragusa trasferendovi capitali, tecniche e speranze di maggiori profitti. Il volume di Bettarini studia questo particolare fenomeno di migrazione, attingendo al ricco patrimonio documentario conservato negli archivi di Prato, Firenze e Dubrovnik. Ne esce un quadro del tutto peculiare della mobilità umana che caratterizza i mercanti dell'Europa medievale, in un contesto dove l'iniziale senso collettivo della migrazione si dissolve rapidamente nell'affermazione individuale, tipica dell'uomo del Rinascimento.

martedì 11 dicembre 2012

Storia di una Spada

Storia di una Spada
San Galgano e il fenomeno della spada nella roccia
di Mario Pagni e Lorenzo Pecchioni
pp. 175, € 14,00
Mediaframe. 2012
ISBN: 978-88-96876-19-0

Nonostante il suo utilizzo nei titoli e nelle copertine di molti libri, la Spada nella roccia di San Galgano viene generalmente relegata ad appendice della figura del cavaliere, e non è utilizzata come chiave di lettura capace di produrre verità storiche, quanto piuttosto mitico-leggendarie.
Ma al di là degli aspetti simbolici riteniamo che, analizzando la storia di un oggetto eminentemente reale, sia possibile produrre ipotesi concrete sul suo stesso proprietario, quel Galgano sul quale è stato scritto un po' di tutto basandosi talvolta su premesse sin troppo scontate o, al contrario, sin troppo fantasiose.
Lasciarsi ‘condurre’ dalla Spada, dalla sua storia documentata e dalla sua archeologia, ha prodotto una reinterpretazione dell’intera vicenda di San Galgano, con risultati a tratti sorprendenti.
Mario Pagni, ex Archeologo Direttore presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, ha effettuato numerose campagne di scavo e redatto numerosi progetti per mostre, musei e antiquarium. Ha insegnato alla Scuola di Specializzazione post laurea della Facoltà di Lettere Antiche di Firenze ed è autore di pubblicazioni come l’Atlante di Firenze Archeologica.
Lorenzo Pecchioni, di formazione artistica, negli ultimi anni si è dedicato prevalentemente alla realizzazione di documentari e di saggi. È autore tra gli altri del documentario La Spada nella roccia di San Galgano e del libro Zelo Dei Accensus, dedicato all’Ordine di San Girolamo.
Introduzione a cura di Fabrizio Trallori storico e direttore del Museo del Figurino Storico.

lunedì 10 dicembre 2012

Culture del Medioevo europeo

Culture del Medioevo europeo
di Fiorella Simoni
pp. 532, € 38,00
Viella 2012
ISBN: 9788883346156
 
Il volume di Fiorella Simoni analizza alcuni momenti cruciali della vicenda che, lungo i secoli del medioevo, ha dato forma all’Europa moderna e contemporanea in quanto costruzione politica e culturale.
L’epica cavalleresca e cortese, le leggende d’origine e la storiografia dei popoli “barbari”, la letteratura delle città precomunali e comunali, i testi della predicazione cristiana e le leggende dei santi offrono all’indagine i materiali che Fiorella Simoni ripercorre in un confronto continuo con le interpretazioni che nel tempo ne hanno dato lettori e studiosi, in particolare durante la stagione romantica. Si delineano così percorsi di tradizioni che attingono variamente alle eredità classica, cristiana e barbarica, capaci di riconfigurarsi attraverso i secoli in risposta alle esigenze di organismi politici e sociali in trasformazione.
Il patrimonio di idee, di sentimenti, di giudizi, di rappresentazioni che si viene costituendo imprime all’immagine dell’Europa un duplice carattere, disegnandola da un lato come spazio aperto alla circolazione di motivi comuni e passibili di contaminazione, dall’altro come terreno segnato dalla costruzione di realtà culturali distinte e profondamente individualizzate.
Fiorella Simoni (1946-2008) è stata docente di storia medievale presso la Sapienza - Università di Roma.
Indice:
Lidia Capo, Carla Frova, Nota introduttiva (p. 7-9)
1. Il Super Hieremiam e il gioachimismo francescano (p. 11-39)
2. I testi catechistico-omiletici del primo medioevo negli studi storico-religiosi ed antropologici europei tra XIX e XX secolo: l’esempio del De correctione rusticorum di Martino di Braga (p. 41-81)
3. S. Antonio e l’economia della salvezza (p. 83-100)
4. Gli Spirituali tra Gioachimismo e responsabilità escatologica (p. 101-126)
5. Orlando innamorato: un cavaliere medioevale in una corte del Rinascimento (p. 127-147)
6. Sull’uso della formula retorica “ubi sunt” in Pg. XIV, 97-98: un momento propositivo di un modello culturale cavalleresco-cortese (p. 149-178)
7. Biografie di esponenti della famiglia Colonna (p. 179-185)
8. Carducci, Veselovskij e la leggenda di Teodorico (p. 187-207)
9. Le due France (p. 209-223)
10. L’immaginario ferico tra mitologia, letteratura e storia (p. 225-237)
11. Oriente e Occidente d’Europa nella cultura europea dell’Ottocento (p. 239-278)
12. The Historiographic Tradition and Epic-Legendary Themes: Some Remarks on the Memory of Theodoric in Latin Historiography (p. 279-295)
13. Ritmi cittadini (secoli XI-XII) (p. 297-326)
14. Il tema del millennio e la problematica dello Stato nazionale nella storiografia italiana (p. 327-365)
15. La memoria del regno ostrogoto nella tradizione storiografica carolingia (p. 367-390)
16. Profezia e politica nella Polonia medievale: la Vita maior s. Stanislai (p. 391-406)
17. L’immagine di Stanislao di Cracovia nella produzione storico-letteraria tra XII e XIII secolo (p. 407-444)
18. La regalità dei primi Piasti tra memoria storica e leggenda (p. 445-495)
Indice dei nomi (p. 497-530)
 

venerdì 7 dicembre 2012

Lettere regie alla città di Cagliari

Lettere regie alla città di Cagliari.
Le carte reali dell'archivio comunale di Cagliari, I, 1358-1415
a cura di A.M. Oliva - O. Schena
pp. 326, € 100,00
ISIME, 2012
ISBN: 8889190906
 
I sovrani della Corona d’Aragona hanno sempre mantenuto, sin dalla conquista, uno stretto rapporto con i consiglieri di Cagliari, capitale del regno di Sardegna - clau (chiave) del regno - . Documenta ancor oggi quei rapporti e quell’interesse il Fondo Carte reali dell’Archivio comunale di Cagliari sino ad ora noto solo in regesto. Il volume, pubblicato nella collana Fonti per la Storia dell’Italia medievale, presenta l’edizione delle prime 78 lettere regie alla città, che coprono gli anni 1358-1415; è la prima volta che l’Istituto storico pubblica fonti sarde, sino ad ora del tutto assenti dal panorama editoriale dell’Istituto. Apre il volume una corposa introduzione articolata in due parti che seguono l’iter della produzione documentaria dalla cancelleria che ha prodotto le lettere regie all’archivio che le ha conservate. Nella prima, O. Schena ripercorre l’iter della produzione cancelleresca catalano-aragonese con una attenzione particolare ai caratteri intrinseci ed estrinseci ed alle note di Cancelleria delle carte reali; nella seconda, A. M. Oliva ricostruisce la storia dell’Archivio comunale di Cagliari e quella del Fondo Carte reali attraverso l’analisi degli antichi indici ed inventari e delle note dorsali. Ciascuna lettera regia pubblicata è corredata da un apparato che dà conto degli originali e delle copie, delle note di Cancelleria, delle note d’Archivio dei regesti e delle brevi note coeve ai documenti Completa ogni singola lettera regia un apparato di note con il commento storico, che offre al lettore gli strumenti utili a contestualizzare il documento nelle vicende del regno di Sardegna e del Mediterraneo catalano-aragonese. Chiudono il volume l’indice delle fonti manoscritte, la bibliografia e l’indice dei nomi.

giovedì 29 novembre 2012

Graffiti templari

Graffiti templari
Scritture e simboli medievali in una tomba etrusca di Tarquinia
A cura di Carlo Tedeschi
pp. 310, 153 ill. b/n, 28 tav. col. f.t., € 35,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883349386

Questo libro non ha tesi da dimostrare, ma testimonianze storiche inedite da presentare. Si tratta di graffiti, una fonte assai poco frequentata dagli specialisti del medioevo, ma che, in virtù della sua immediatezza, se esaminata con la necessaria ­prudenza, può aprire inaspettati squarci sulla vita di uomini e società del passato.
Nel caso in esame i graffiti, testi ed elementi figurativi, furono realizzati sulle pareti dipinte di una tomba etrusca di Tarquinia entro il primo trentennio del Duecento; i testi, quasi tutti in volgare, riferiscono che un gruppo di individui, alcuni dei quali qualificati come appartenenti all’Ordine del Tempio, utilizzarono l’ipogeo, sacralizzandolo, per compiervi atti sessuali e pronunciarvi un giuramento.
Il compito che specialisti di diversa estrazione si sono dati, in un lavoro autenticamente interdisciplinare, è stato quello di far parlare le testimonianze, attraverso la meticolosa decifrazione dei segni alfabetici e figurativi e un’attenta contestualizzazione archeologica, storica, linguistica, paleografica e storico-artistica.
Indice:
Carlo Tedeschi, Introduzione (p. 7-11)
Maria Cataldi, Marina Micozzi, La Tomba Bartoccini e la necropoli di Tarquinia tra epoca etrusca e riscoperta umanistica (p. 13-27)
Carlo Tedeschi, Le iscrizioni: edizione, analisi paleografica e commento (p. 29-94)
Vittorio Formentin, I graffiti in volgare: uno studio filologico-linguistico (p. 95-113)
Gaetano Curzi, I graffiti figurativi: una lettura simbolica (p. 115-154)
Giuliano Romalli, Corneto civitas pontificum. I Templari, il palazzo papale e il progetto politico di Innocenzo III (p. 155-232)
Tavole fuori testo
Roberto Paciocco, Atti insindacabili d’area templare (p. 233-258)
Opere citate (p. 259-292)
Indice epigrafico (p. 293-294)
Indice dei nomi di persona (p. 295-299)
Indice dei nomi di luogo (p. 301-305)
Referenze fotografiche (p. 307)
Carlo Tedeschi insegna Paleografia latina all’Università di Chieti-Pescara. I suoi interessi di ricerca lo hanno portato ad occuparsi prevalentemente di scritture epigrafiche e di graffiti. 

mercoledì 28 novembre 2012

Scritti sul pensiero medievale

Scritti sul pensiero medievale
di Umberto Eco
pp. 1332, € 35,00
Bompiani, 2012
 
Questo volume presenta scritti tutti già pubblicati ma che l'autore ha riunito per testimoniare della sua continua attenzione alla filosofia, all'estetica, alla semiotica medievale, sin dall'inizio dei suoi interessi storiografici degli anni universitari. Raccoglie così le ricerche sull'estetica medievale e in particolare quella di Tommaso d'Aquino, gli studi di semantica sull'arbor porphyriana e sulla fortuna medievale della nozione aristotelica di metafora, esplorazioni varie sul linguaggio animale, sulla falsificazione, sulle tecniche di riciclo nell'Età Media, sui testi di Beato di Liebana e della letteratura apocalittica, di Dante, di Lullo e del lullismo, su interpretazioni moderne dell'estetica tomista, compresi i testi giovanili di Joyce. Una seconda sezione raccoglie scritti meno accademicamente impegnativi ma che tuttavia possono fornire anche al lettore non specialista idee sul pensiero medievale e sui suoi vari ritorni in tempi moderni, con riflessioni sugli embrioni secondo Tommaso, l'estetica della luce nel paradiso dantesco, il Milione di Marco Polo, la miniatura irlandese e quella del tardo Medioevo, documentate visivamente in una succinta raccolta di immagini. Pur conservando a questi scritti, che coprono un arco di sessant'anni, la loro natura originale, l'autore li ha uniformati dal punto di vista bibliografico e redazionale, eliminando, seppure non del tutto, alcune riprese e ripetizioni.

martedì 27 novembre 2012

Italiano lingua delle arti

Italiano lingua delle arti
Un'avventura europea (1250-1650)
di Matteo Motolese
pp. 264. € 24,00
Il Mulino, 2012
ISBN: 978-88-15-24037-8

Quando nel 1651 venne pubblicato a Parigi il «Trattato della pittura» di Leonardo, all’inizio del volume fu aggiunta una lista di opere che può essere consi-derata la prima bibliografia della trattatistica d’arte europea: su trentaquattro titoli, ventiquattro sono in lingua italiana. Un dettaglio fra i tanti che testimonia dell’espansione dell’italiano come lingua delle arti nell’Europa d’età moderna. Parole come «maniera», «facciata», «disegno», «ritratto» sono passate in altre lingue per definire stili, dettagli architettonici e tecniche figurative. Dalle testimonianze più antiche sino al culmine del Seicento, questo libro traccia un profilo dei modi attraverso i quali l’italiano è arrivato, nel corso di alcuni secoli, ad essere la lingua di riferimento per l’arte e l’architettura in Europa.
Matteo Motolese insegna Linguistica italiana alla Sapienza-Università di Roma. Ha pubblicato, tra l’altro, l’edizione critica della «Giunta fatta al ragionamento degli articoli et de’ verbi di messer Pietro Bembo» di Lodovico Castelvetro (Antenore, 2004). È condirettore della serie degli «Autografi dei letterati italiani» pubblicata, a partire dal 2009, dalla Salerno Editrice.

sabato 24 novembre 2012

Identità cittadine e aggregazioni sociali in Italia, secoli XI-XV

Identità cittadine e aggregazioni sociali in Italia, secoli XI-XV
Atti del Convegno di Studio - Trieste, 28-30 giugno 2010
a cura di Miriam Davide
pp. 328, € 32,00
CERM, 2012
ISBN: 978-88-95368-13-9
  
Il volume raccoglie gli atti del convegno “Identità cittadine e aggregazioni sociali in Italia, secoli XI-XV” tenutosi a Trieste il 28-30 giugno del 2010 nel quadro del progetto PRIN2007. Paolo Cammarosano, Miriam Davide, Alessio Fiore e Luigi Provero si soffermano sui rapporti esistenti tra la città e il territorio con particolare attenzione all’affermazione delle egemonie cittadine, ai percorsi di acquisizione della cittadinanza, alla relazione esistente tra la normativa in uso nelle città e nel territorio e alla circolazione di modelli di appartenenza e di identità; Berardo Pio, Pinuccia Simbula e Alessandro Soddu affrontano il tema dei rapporti esistenti tra la dimensione cittadina e le dimensioni regionali, il primo autore attraverso i percorsi della “peregrinatio academica” degli studenti di diritto canonico negli anni dello scisma e gli altri due studiosi proponendo una disamina degli spazi dell’identità cittadina nella Sardegna del periodo aragonese; Simone Bordini e Stella Leprai approfondiscono i rapporti che intercorsero tra la città e le famiglie con affondi sull’area padana e infine Marina Gazzini, Mario Gallina e Marialuisa Bottazzi propongono una riflessione sugli aspetti culturali e simbolici, sulla propaganda e sull’uso della scrittura esaminati alla luce delle reti di rapporti intessute dal Consorzio dello Spirito Santo e dai frati Gaudenti e considerati sulla base dell’utilizzo che si fece dell’urbanistica e dell’epigrafia.

giovedì 22 novembre 2012

La soluzione dei Templari

La soluzione dei Templari
di Alessio Varisco
pp. 408, € 18,70
Effegi, 2012
ISBN: 978-88-6433-272-7
 
Pronunciare o scrivere la parola “Templari”, oggi, evoca tante “legendae” e poi si finisce, di fatto, senza volerlo, nella leggenda.
Tuttavia il Prof. Alessio Varisco, direttore di Antropologia Arte Sacra ed autore di pluri pubblicazioni sui “cavalieri” non solo cita i templari ma ne fa argomento per una pubblicazione dal titolo provocatorio “La soluzione dei templari”.
È una pubblicazione che si affida alla critica; consapevole di questa eventualità, appoggia le sue intuizioni alle fonti che ha conosciuto, sviscerato, ne ha fatto oggetto di ricerca storica, di confronto. Ora presenta nella pubblicazione il risultato di tale acribia e studio…
Reca poi, quasi a conforto delle sue intuizioni e scoperte, la figura di san Rainaldo da Concorezzo, Arcivescovo di Ravenna, che ha avuto a che fare con i templari del suo tempo e dei suoi luoghi, sia direttamente sia per il suo tipico ministero pastorale e vi ha messo nel caso la sua dimensione umana e cristiana.
Si lascia al lettore, e non può essere altrimenti, la valutazione dell’impegno di Varisco, il quale sarà grato sì per le immancabili critiche, ma soprattutto per gli argomenti che le possano giustificare.
L’augurio che mi permetto di presentare alla pubblicazione, è che possa aiutare a passare dalla leggenda attuale a una valutazione completa, serena ed oggettiva della storia dei templari, storia che ha coinvolto Papi e Re, interessi politici e finanziari, storia che possa finalmente essere maestra di vita e maestra che abbia scolari diligenti e intelligenti.
Angelo Mascheroni, Vescovo

martedì 20 novembre 2012

Roma capta

Roma capta
Il Sacco della città dai Galli ai Lanzichenecchi
di Umberto Roberto
pp. 326,
Laterza, 2012
ISBN: 9788842098829
  
«Il 18 luglio del 386, al primo assalto dei Galli, l’esercito romano si sbandò. L’ala sinistra venne respinta nel fiume. In preda al panico, in una gigantesca rotta, molti affogarono, altri caddero schiacciati dai compagni in fuga. Metus Gallicus: il terrore per le orde galliche penetrò nella coscienza più profonda dei Romani, senza mai dissolversi, e riemerse nei momenti di maggiore emergenza».
Dal nero giorno dell’Allia, i barbari evocano antichi incubi e sopite angosce. Funesti fantasmi che tornano realtà nell’agosto 410. Roma rivive la violenza terribile di un Sacco che umilia la città per secoli signora sulle genti. È solo l’inizio: nel 455 i Vandali entrano a Roma e la devastano indisturbati; passano meno di vent’anni e nel 472 di nuovo un Sacco dopo un lungo assedio. Infine la guerra greco-gotica, che annienta lo splendore della città antica: tra il 535 e il 552 Roma è per cinque volte sotto assedio.
Dal racconto dei fatti, al mito, alla memoria: il libro segue le trasformazioni che la sequenza dei Sacchi per oltre un secolo provocò nell’immagine della città, nei comportamenti e nei pensieri dei suoi cittadini. Alla fine del mondo antico, il travaglio di una civiltà si esprime nella tormentata rovina della sua capitale.
E il disastro riecheggia spaventoso nei secoli; fino al Sacco del 1527, quando il mito della Roma che rinasce si rovescia nel più drammatico epilogo: di nuovo eserciti che calano sulla città per devastarla, di nuovo distruzioni. Lanzichenecchi e imperiali abbattono i simboli della nuova Roma nel momento della sua più splendida fioritura. Si chiude nel sangue un millennio di storia e la città cambia ancora il suo volto e la sua identità.
Umberto Roberto è professore associato di Storia romana presso l’Università Europea di Roma e membro del dottorato di Filologia e Storia del mondo antico presso l’Università La Sapienza di Roma. È stato borsista della Alexander von Humboldt-Stiftung e ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Jena. Si occupa principalmente di storiografia antica e tardoantica e dei rapporti tra barbari e mondo romano. È stato coordinatore del comitato scientifico e curatore del catalogo della mostra “Roma e i barbari, III-VII sec.”, Palazzo Grassi, Venezia (26 gennaio-20 luglio 2008).

giovedì 15 novembre 2012

La prigione medievale

La prigione medievale
Una storia sociale
di Guy Geltner
pp. 232, € 25,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883349416

La società medievale non aveva una «mentalità persecutoria»: al contrario di quanto si pensa, era in realtà molto più sfumata nella definizione e nel trattamento dei suoi elementi marginali. Guy Geltner lo dimostra esplorando ogni sfaccettatura della carcerazione tardomedievale – dal terrore provato al momento dell’arresto al rilascio, all’evasione o alla morte – fino a operare una vera e propria riscrittura della storia penale.
La prigione medievale mette infatti in discussione l’idea, comunemente accettata, secondo cui la prigione moderna sarebbe il frutto della scienza penale illuministica – che per prima pose l’accento sulla capacità dell’uomo di riformare la propria anima – rintracciando la nascita di tale istituzione nel medioevo, e più precisamente nel tardo XIII secolo.
L’autore ricostruisce con attenzione la vita all’interno delle mura delle carceri di Venezia, Firenze e Bologna, oltre che di molte altre città europee. Quella che emerge è l’immagine di una prigione che per alcuni suoi elementi sembra anticipare di fatto le moderne istituzioni carcerarie, ma che per altri ci appare spesso inaspettata: posta spesso al centro della città, i detenuti potevano godere di frequenti contatti con la società esterna, dato che non vi erano rinchiusi ma piuttosto “tenuti” in una versione più coercitiva della vita di tutti i giorni.
Guy Geltner è professore di Storia medievale presso l’Università di Amsterdam e direttore del Center for Medieval Studies della stessa città. Il suo ultimo libro è The Making of Medieval Antifraternalism: Polemic, Violence, Deviance, and Remembrance (Oxford University Press 2012).
Indice:
Presentazione, di Andrea Zorzi
Ringraziamenti
Una nota sulle date e sulle monete
Prologo
Introduzione
1. Prigioni italiane: tre profili
Venezia.
Firenze.
Bologna.
Conclusioni.
2. Aspetti dell’imprigionamento
Sviluppo urbano.
Amministrazione e burocrazia.
Finanza ed economia.
Imprigionamento punitivo: giurisprudenza, legislazione e pratica.
Conclusioni.
3. La vita della prigione
Il terrore dell’arresto.
La prima notte.
L’ordine familiare: i reparti.
La vita quotidiana: ordine e dissidenza.
Il mondo esterno.
La fine del viaggio: morte, fuga, rilascio.
Conclusioni.
4. La prigione come luogo e come metafora
L’immaginario antico: martirio, monachesimo e purificazione.
Excursus: i santi liberatori di prigionieri.
Dalla purificazione al purgatorio: la grande prigione di Dio.
Questo mondo e il prossimo: la prigione urbana.
Conclusioni.
Conclusione: marginalità e istituzioni
Appendici
1. Inventario di prigione. Bologna, 1305.
2. Poesie dalla prigione.
3. Le Stinche, una ricostruzione.
Abbreviazioni e archivi
Bibliografia
Indice dei nomi 

mercoledì 14 novembre 2012

Ricette medievali - il prontuario del cuciniere

Ricette medievali - il prontuario del cuciniere
di Sergio Innocenti
Formato: Kindle, € 3,99
Edizioni Delirium, 2012
ASIN: B009L5F866
 
Dopo il successo del Trattato sulla cucina medievale, questo “Prontuario del cuciniere” appare come un naturale approfondimento delle tematiche trattate nel primo libro. La raccolta di ricette qui proposta nasce dalla volontà di coniugare la passione per la cucina e per la storia di quello che troppo spesso viene visto come un periodo buio e poco creativo; attraverso le ricette possiamo invece divertirci a sperimentare nuovi sapori e profumi e quindi una “quotidianità” spesso dimenticata nella quale il cibo non è solamente un dilettevole diversivo. Per sentire davvero l'atmosfera del medioevo, occorre però fare attenzione agli ingredienti "proibiti": li troverete elencati in una sezione dedicata.

mercoledì 7 novembre 2012

Codice diplomatico dell'epicospio ascolano

Codice diplomatico dell'epicospio ascolano
Secoli XI-XIII
di Martina Cameli
pp.192, € 20,00
Capponi Editore, 2012
ISBN: 8897066380
 
Questo volume raccoglie le fonti documentarie realtative all'episcpio ascolano nei secoli centrali del Medio Evo, sub specie di registi. Un lavoro importante ed accurato che la Dott.ssa Martina Cameli ha realizzato con attenzione e che sicuramente sarà un punto di riferimento importante nella conoscenza e nello studio della chiesa ascolana del tempo.

lunedì 5 novembre 2012

"Melior ut est floremus"

"Melior ut est floremus"
Note di storia monetaria veneziana
di Franco Rossi
pp. 208, € 25,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883349256

Percorso invero intricato e tortuoso quello della storia monetaria veneziana, seguendo il quale è molto facile perdersi, soprattutto se non ci si libera per tempo delle moderne convinzioni intorno al denaro e a tutto ciò che questo sta a significare in termini di emissione, circolazione, potere d’acquisto, spendibilità, inflazione, deflazione, corso forzoso. Percorso millenario tale da sovrapporsi perfettamente, salvo trascurabili scostamenti, alla vicenda statuale, anch’essa millenaria, di quella che a suo tempo era stata la regina dell’Adriatico e del Mediterraneo orientale, riproposto in chiave istituzionale piuttosto che numismatica in senso stretto, e necessariamente per sommi capi. Percorso di cui resta, oltretutto, traccia evidente nell’Appendice documentaria che funge da corollario al testo; supporto minimale, certo, nondimeno utile per chiunque voglia addentrarsi con maggior agio nella ricerca. In estrema sintesi, monete e istituzioni: fattori esclusivi di quel binomio pressoché inscindibile che è stato, alla resa dei conti, la ragione prima della grandezza di Venezia.
Franco Rossi dirige l’Archivio di Stato di Treviso e insegna Legislazione archivistica e Discipline ausiliarie della storia presso l’Archivio di Stato di Venezia.
Indice:
Introduzione
1. Le origini
2. Dal denaro d’argento al ducato d’oro
3. Dal ducato d’oro alla lira Tron
4. Dalla lira Tron alla carta monetata
Appendice documentaria
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi e dei luoghi
Elenco delle riproduzioni

venerdì 2 novembre 2012

Metamorfosi del Graal

Metamorfosi del Graal
di Francesco Zambon
pp. 416,  € 28,00
Carocci, 2012
ISBN: 9788843065752

Fin dalla sua apparizione sulla scena letteraria, verso la fine del XII secolo, il Graal si presenta come un oggetto inafferrabile, in continua trasformazione: grande piatto contenente un’ostia, vaso in cui Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue di Cristo, pietra discesa dal cielo. Ma le metamorfosi del Graal non finirono con la sua storia medioevale. Dopo una lunga eclisse, il mito fu recuperato in maniera originale da alcuni autori ottocenteschi e in particolare dal suo “inventore” moderno, Richard Wagner: il suo Parsifal è all’origine di un nuovo, vastissimo “ciclo del Graal”, che comprende opere teatrali, narrative, storiche (o pseudostoriche), cinematografiche e altro – un ciclo al quale appartengono anche recenti successi come Il Codice da Vinci di Dan Brown. Sintesi di un ventennio di ricerche sulla letteratura cortese e cavalleresca e sui grandi miti che essa lasciò in eredità alla cultura europea, il volume offre una panoramica sull’evoluzione del mito del Graal nel medioevo e sul suo contesto letterario e religioso, proponendo anche un’indagine critica sulle sue riscritture e interpretazioni moderne e su molti luoghi comuni che circolano al suo riguardo nella letteratura commerciale e nei mass media.
Francesco Zambon insegna Filologia romanza all’Università di Trento. Si è interessato a numerosi aspetti della letteratura allegorico-religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, ciclo romanzesco del Graal, lirica dei trovatori, testi catari); ha scritto anche su poeti contemporanei, in particolare su Pascoli, Montale e Pessoa. Presso Carocci editore ha pubblicato fra l’altro L’alfabeto simbolico degli animali (2a rist. 2009) e ha curato Il bestiario d’amore di Richard de Fournival (1997) e I trovatori e la crociata contro gli Albigesi (2a rist. 2011); è tra i direttori della collana “Biblioteca Medievale”.
Indice
Introduzione
Parte prima Arturi regis ambages pulcerrime
1. Tantris o il narratore-sciamano
2. L’usignolo e il cigno: sulla poetica di Maria di Francia
3. Chrétien de Troyes: la Parola e la Gioia
4. Lo scudo spezzato
5. Dinadan in Italia
Parte seconda Sulle tracce del Graal
6. Il ciclo medioevale del Graal
7. Un Vangelo della cavalleria
8. La Trilogia di Robert de Boron
9. Pilato e il Graal
10. La mistica travatura della Queste del Saint Graal
11. L’esoterismo della messa nei romanzi medioevali del Graal
12. La fenice e il Graal
Parte terza Il ritorno del Graal
13. Il Parsifal di Wagner
14. I Suoni del Gral di Arturo Onofri
15. Il mito del Graal pirenaico
16. L’esoterismo del Graal: René Guénon e Julius Evola
17. Il Graal nel teatro francese del Novecento
18. Parodie romanzesche: Italo Calvino e Umberto Eco
Bibliografia
Avvertenza

martedì 30 ottobre 2012

La lirica romanza nel Medioevo

La lirica romanza nel Medioevo
di Luciano Formisano
pp. 128, € 13,00
Il Mulino, 2012
ISBN: 978-88-15-23918-1
 
La storia della lirica romanza medievale coincide con la storia stessa della poesia dei trovatori e si estende su un arco temporale di poco più di due secoli, dalla fine del secolo XI agli ultimi anni del Duecento. Il volume traccia un profilo completo del genere lirico nel Medioevo romanzo toccando la questione delle origini, delle fonti, dello stile e del pubblico, esaminandone i tipi principali (la «canso», il sirventese, la canzone di crociata, la pastorella, i generi parafolclorici) e analizzando la produzione delle diverse aree culturali in cui il genere si diffuse (Provenza, Francia, penisola iberica).
Indice del volume: Premessa. - I. I trovatori. - II. Lirica pretrovatoresca in lingua volgare. - III. Dal centro alla periferia. - IV. Lirica d’oïl. - V. Il caso della Catalogna. - VI. La lirica galego-portoghese. - VII. La tradizione castigliana. - Bibliografia. - Indice dei nomi.
Luciano Formisano insegna Filologia romanza nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Fra i suoi volumi segnaliamo «La letteratura italiana fuori d’Italia» (a cura di; Salerno Ed., 2002).

venerdì 19 ottobre 2012

Archeologia medievale a Trezzo sull'Adda.

Archeologia medievale a Trezzo sull'Adda. 
Il sepolcreto longobardo e l'oratorio di san Martino. Le chiese di Santo Stefano e San Michele in Sallianense
a cura di Silvia Lusuardi Siena, C. Giostra
pp. XIV-726, € 75,00
Vita e Pensiero, 2012
ISBN: 8834314158

Dopo l'eccezionale scoperta delle tombe di nobili armati longobardi, possessori di anelli-sigillo aurei, avvenuta negli anni '70 in via delle Rocche a Trezzo sull'Adda, tra il 1989 e il 1991 in località Cascina San Martino è stato riportato alla luce un nucleo funerario forse riconducibile al gruppo famigliare dei 'Signori degli anelli'. Le tombe più prestigiose furono presto monumentalizzate in senso cristiano con la costruzione di un oratorio, che ebbe una lunga vita, con interventi di restauro medievali e moderni. Altri saggi stratigrafici effettuati nel borgo all'interno della chiesa di Santo Stefano hanno permesso di accertare l'antichità del luogo di culto. Le scoperte hanno stimolato una ventennale attività di ricerca, anche in relazione alla migliore conoscenza del territorio e delle dinamiche insediative tra tarda antichità e medioevo. E stato così localizzato, al di fuori dell'odierno abitato, il vicus Salianensis e indagata la relativa chiesa di San Michele, con ogni probabilità edificata in età longobarda e utilizzata fino alla fine del medioevo, quando il villaggio fu abbandonato e la popolazione si concentrò nel borgo in prossimità del castello. Questo volume presenta i risultati degli scavi e lo studio dei reperti rinvenuti, inquadrandoli in uno scenario territoriale ricostruito sulla base delle fonti scritte e cartografiche.

Matilde. Una paziente mediatrice tra Impero e Papato

Matilde
Una paziente mediatrice tra Impero e Papato
di Alessandro Carri
Prefazione di Paolo Golinelli
pp. 217, € 16,00
Aliberti Editore, 2012
ISBN: 9788874249503

Un uomo politico scopre la storia di Matilde di Canossa e ne fa il centro di importanti progetti amministrativi.
Ma la storia è più forte della politica.
L’interesse si alimenta di curiosità e di passione, e si fa racconto, immaginario ma non arbitrario.
Con una tesi inedita, suggerita da un’intuizione di Le Goff: la vicenda di Canossa come esempio paradossale del prevalere, nel periodo più religioso dell’Europa, di una visione “laica”, in base alla quale nessuna posizione, né quella del pontefice né quella dell’imperatore, doveva e poteva integralmente imporsi.
 
Alessandro Carri, sindaco di Canossa dal 1975 al 1978 e di Carpineti dal 1980 al 1985, è stato parlamentare per due legislature alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica. Consigliere regionale dal 1985 al 1990, è stato promotore della proposta di legge per il cambiamento del nome di Ciano d’Enza in quello di Canossa e della legge regionale sulla “Promozione e valorizzazione delle zone matildiche dell’Emilia Romagna”.

mercoledì 17 ottobre 2012

Il tempo sacro dell'uomo

Il tempo sacro dell'uomo
La 'Legenda aurea' di Iacopo da Varazze
di Jacques Le Goff
trad. di Paolo Galloni
pp. 208
Laterza, 2012
ISBN: 9788842099949
In libreria dal 25 ottobre 2012

«Rendere pieno d’incanto il tempo dell’umanità in cui sono incastonate le meravigliose vite dei santi».
La Legenda aurea, modellata dall’ideologia cristiana e dalla straordinaria personalità di uno dei più interessanti personaggi di quell’epoca fondamentale della storia europea che è il Medioevo, è l’opera che meglio ha espresso in tutta la sua ricchezza e complessità l’originalità di una componente insostituibile della società umana, il tempo.
La Legenda aurea è la raccolta delle vite dei santi che, con i suoi racconti e i suoi curiosi aneddoti, ha alimentato per secoli l’immaginario del cristianesimo popolare. Ma – dice Le Goff – l’opera scritta dal domenicano Iacopo da Varazze alla fine del XIII secolo è molto di più. È una vera e propria summa sul tempo. La sua grande originalità sta nell’offrirci una concezione complessiva del tempo, tema centrale in tutte le civiltà e in tutte le religioni, attraverso tre dimensioni del calendario cristiano: il tempo ciclico della liturgia cristiana, il tempo lineare scandito dalla successione delle vite dei santi, il tempo del cammino dell’umanità cristiana fino al giudizio finale.
«Il nostro domenicano vuole mostrare come solo il cristianesimo abbia saputo strutturare e sacralizzare il tempo della vita umana e accompagnare l’umanità verso la salvezza; in effetti, il tempo della Legenda aurea non è un tempo astratto, bensì un tempo umano, voluto da Dio e santificato dal cristianesimo».
Il più grande storico del Medioevo rilegge un’opera straordinaria, sia per il contenuto, sia per il formidabile successo avuto nel corso della storia europea, che l’ha reso il libro più letto dopo la Bibbia.
Jacques Le Goff dall’inizio della sua carriera non ha mai cessato di esplorare la mentalità medievale e ne ha profondamente rinnovato la storia. La lista delle sue opere e dei riconoscimenti internazionali ricevuti è impressionante. Per i nostri tipi è direttore della collana “Fare l’Europa” e ha pubblicato la maggior parte dei suoi libri. Tra questi: Immagini per un Medioevo; San Francesco d’Assisi; I riti, il tempo, il riso. Cinque saggi di storia medievale; La borsa e la vita. Dall’usuraio al banchiere; Il meraviglioso e il quotidiano nell’Occidente medievale; L’immaginario medievale; L’uomo medievale;Il Medioevo. Alle origini dell’identità europea; Alla ricerca del Medioevo; Il corpo nel Medioevo; Il cielo sceso in terra. Le radici medievali dell’Europa; Eroi & meraviglie del Medioevo; L’Europa raccontata da Jacques Le Goff; Il Dio del Medioevo; Il Medioevo raccontato da Jacques Le Goff; Il re nell’Occidente medievale; Con Hanka; Lo sterco del diavolo. Il denaro nel Medioevo.

venerdì 12 ottobre 2012

Barattieri

Barattieri
Il gioco d'azzardo fra economia ed etica. Secoli XIII -XV
di Gherardo Ortalli
ISBN: 978-88-15-24030-9
In libreria dal 18 ottobre 2012
 
Una innovativa ricerca ricostruisce la nascita, largamente sconosciuta, del gioco d’azzardo. La sua tormentata istituzionalizzazione nel tardo Medioevo, portata anche a rendita attraverso tasse e tributi, matura in parallelo al risvegliarsi sociale ed economico di quei secoli, superando le interdizioni giuridiche e morali. Emerge allora una categoria di marginali, riconoscibili perché usi a giocare tutto, «usque ad camisiam»: i barattieri, esclusi ma al tempo stesso funzionali rispetto all’ordine corrente. Partendo da indizi di carattere assai diverso, Ortalli descrive questo mondo al confine fra legalità e illegalità, fra violenza e sconforto, tracciandone la parabola fino al Quattrocento, quando l’azzardo trova altre vie e nuovi strumenti: dalle carte da gioco alle lotterie.
Gherardo Ortalli insegna Storia medievale nell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Con il Mulino ha pubblicato anche «Scuole e maestri tra Medioevo e Rinascimento. Il caso veneziano» (1996). Esperto di storia del gioco, dirige «Ludica», annali di storia e civiltà del gioco della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Fra gli altri suoi libri: «Lupi genti culture» (Einaudi, 1997).

sabato 6 ottobre 2012

La rinascita del mercato nel X secolo

La rinascita del mercato nel X secolo
Giornata di studio, Pistoia, 1 ottobre 2010
pp. VIII-64,  € 14,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883347702

La giornata di studio organizzata dal Centro Italiano di Studi di Storia e d’Arte di Pistoia è stata dedicata al tema dell’economa e del mercato alla fine dell’altomedioevo in varie città dell’Italia centro-settentrionale.
Indice:
Giovanni Cherubini, Premessa (p. VII-VIII)
Natale Rauty, La rinascita del mercato nel X secolo. Introduzione (p. 1-10)
Aldo A. Settia, «Quasi quaedam Tyro et Sydon»: Pavia emporio commerciale (p. 11-20)
Nicolangelo D’Acunto, Mercato, mercati e mercanti a Milano: rinascita nel X secolo? (p. 21-35)
Giampaolo Francesconi, Il mercato di Pistoia nel secolo X: la tenuta faticosa di un luogo si scambio locale (p. 37-54)
Giovanni Cherubini, Natale Rauty medievista (p. 57-62)