lunedì 30 luglio 2012

L'artista girovago

L’artista girovago
Forestieri, avventurieri, emigranti e missionari nell’arte del Trecento in Italia del Nord
A cura di Serena Romano e Damien Cerutti
pp. 352, ill., 33 tavv., € 48,00
Viella, 2012
ISBN: 9788883346972

Gli artisti sono sempre girovaghi: si muovono in caccia di lavoro, richiamati da centri di potere, da committenti, da altri occasionali motivi. Quelli di cui si discute in questo convegno però non vanno in giro per caso: partono da luoghi prestigiosi per andare a esportare formule e stili status symbol in luoghi e presso cerchie che in questo modo riconoscono l’eccellenza di artisti forestieri e il primato di altri centri di cultura, e vogliono appropriarsene o condividerli, in omaggio al proprio stesso prestigio.
Costruito in ordine alla dimostrazione della tesi vasariana “principe”, il primato fiorentino nell’arte, questo schema di interpretazione trova nella figura di Giotto il suo più antico cardine, perché per il Vasari Giotto va a Milano a costruire una civiltà fi- gurativa cui non è altrimenti accordata una fisionomia; per Vasari nulla sembra animare la civiltà di una corte come quella viscontea, che fu in realtà superiore a qualsiasi altra nell’Italia del Trecento e all’altezza di quelle francesi, inglesi, boeme.
Quello che è in gioco è il giudizio sull’intera arte cosiddetta lombarda, la questione delle sue complesse componenti, della sua secolare tradizione di fedeltà e interesse alla natura, della sua anima che sarebbe, secondo questo schema interpretativo, più “popolare” e immediata rispetto a quella aulica toscana e ai suoi nessi con l’Antico, quindi con l’intellettualità e la razionalità per eccellenza. Il punto cruciale, alla fine, è quello della percezione della differenza storica e sociale profonda della Lombardia e del Nord Italia rispetto alla Toscana e a Firenze, dall’età dei Comuni in avanti.
Damien Cerutti è assistente di storia dell'arte medievale presso l'Université de Lausanne.
Serena Romano è professore di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Losanna. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Arte e iconografia a Roma. Da Costantino a Cola di Rienzo (con M. Andaloro, Jaca Book, 2000); La O di Giotto (Electa, 2008). Dirige, con Maria Andaloro, l’opera La pittura medievale a Roma 312-1431. Corpus e Atlante in dieci volumi (Jaca Book 2006).

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