lunedì 16 settembre 2013

La memoria e la voce

La memoria e la voce
Un'indagine cognitiva sul Medioevo (secoli VI-XII)
di Paolo Galloni
pp. 260, € 12,00
Aracne Editrice, 2013
ISBN: 978-88-548-6245-6
 
Questo lavoro nasce dalla convinzione che la collaborazione interdisciplinare con le scienze cognitive offra possibilità nuove alle scienze storiche. L’indagine “cognitiva” del Medioevo qui condotta si concentra in particolare (ma non solo) sui modi di costruzione, ricostruzione e interpretazione del passato; il tema è impossibile da affrontare senza tener conto della presenza cruciale della corporeità, della voce, della narratività e del paesaggio come chiavi di accesso a percezioni, sentimenti ed emozioni di uomini e donne vissuti mille e più anni fa. La particolare forma di presenza del passato che viene indagata orientava la percezione di spazio e tempo, ed era condivisa da comunità mnemoniche che includevano individui sia alfabetizzati che non alfabetizzati. Nel corso della trattazione, l’autore propone anche riflessioni sulle scelte formali ed espressive prevalenti tra quegli storici odierni che rischiano di anestetizzare ciò che dovrebbero invece rendere accessibile ai lettori; al contrario, nell’armamentario degli storici andrebbe reintrodotto un ‘medievale’ senso di meraviglia nei confronti del passato quale strumento indispensabile per la comprensione di ciò che si studia e si racconta. Questo lavoro nasce dalla convinzione che la collaborazione interdisciplinare con le scienze cognitive offra possibilità nuove alle scienze storiche. L’indagine “cognitiva” del Medioevo qui condotta si concentra in particolare (ma non solo) sui modi di costruzione, ricostruzione e interpretazione del passato; il tema è impossibile da affrontare senza tener conto della presenza cruciale della corporeità, della voce, della narratività e del paesaggio come chiavi di accesso a percezioni, sentimenti ed emozioni di uomini e donne vissuti mille e più anni fa. La particolare forma di presenza del passato che viene indagata orientava la percezione di spazio e tempo, ed era condivisa da comunità mnemoniche che includevano individui sia alfabetizzati che non alfabetizzati. Nel corso della trattazione, l’autore propone anche riflessioni sulle scelte formali ed espressive prevalenti tra quegli storici odierni che rischiano di anestetizzare ciò che dovrebbero invece rendere accessibile ai lettori; al contrario, nell’armamentario degli storici andrebbe reintrodotto un ‘medievale’ senso di meraviglia nei confronti del passato quale strumento indispensabile per la comprensione di ciò che si studia e si racconta.
Paolo Galloni è nato il 30.06.1964 a Langhirano (PR), laureato in Storia all’università di Bologna nel 1988 con una tesi dedicata alla caccia medievale (relatori Massimo Montanari e Vito Fumagalli), dopo un’esperienza quindicinale come produttore di Prosciutto di Parma (praticando in parallelo la ricerca storica e la scrittura) svolge ora l’attività di editore (casa editrice Viella, in Roma, specializzata in saggistica storica), scrittore, saggista e promotore di eventi culturali. Nella seconda metà del 2008 ha avviato il P.G. Kien Project, che si prefigge di esplorare le potenzialità creative sia della dimensione digitale che di quella materiale del libro. Il digitale permette al lettore di contribuire al miglioramento dell'opera e addirittura di ipotizzare forme di personalizzazione. La materialità del libro, si potrebbe osare dire la sua corporeità, aggiunge qualcosa di unico all'esperienza della lettura. Ogni progetto avrà le sue particolarità originali, ma tutti avranno una cosa in comune: la possibilità di condividere la creatività.

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