domenica 15 settembre 2013

La tigre e l'ermellino

La tigre e l'ermellino
di Laura Malinverni
pp. 234, € 10,20
Prospettiva Editrice, 2013
ISBN: 978-88-7418-817-8
 
Quella mano sembrava non appartenere al dipinto. Sembrava venire da fuori, da un luogo lontano, ma non dimenticato, e prendere possesso del ritratto. Isabella non riusciva a staccare gli occhi dalla perfezione di quelle dita candide in primo piano. Le belle mani. L'eredità che accomunava le donne di casa Sforza: Ippolita, Caterina, Bianca Maria, Isabella... Bianca Maria rivolse ad Isabella uno dei suoi terribili sorrisi. Il ritratto è dedicato più a chi non c'è che a chi vi appare. Se volete, è il sofisticato gioco di un cortigiano, un indovinello. Ma se vi ponete qualche domanda in più, come ci insegna Leonardo nei suoi giochi, troverete la soluzione del mistero.
Laura Malinverni è nata a Milano, dove ha seguito studi umanistici, vive da tempo a Novara. Già prima dei diciott’anni aveva scritto un centinaio fra racconti e poesie; in seguito, agli interessi letterari si sono aggiunti quelli per la ricerca storica e la psicologia. Le sue storie nascono dalla passione per il Rinascimento ed il suo mondo femminile in particolare e traggono ispirazione dalle corrispondenze originali dei protagonisti: le sue indagini, condotte attivamente da un ventennio in archivi italiani e stranieri, proseguono tuttora nel campo dell’iconografia del periodo e l’hanno anche portata a scoprire particolari inediti nella vita dei suoi personaggi. Oltre a collaborare con ricerche biografiche a siti storici e artistici online e ad aver pubblicato vari racconti e poesie, è autrice di un altro romanzo storico ambientato nel Quattrocento milanese, “Il ramo di biancospino” (2006, Robin Edizioni), che le è valso l’apprezzamento di pubblico e critica e un paio di lusinghieri piazzamenti in premi letterari nazionali.

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