venerdì 28 febbraio 2014

La letteratura francese medievale

La letteratura francese medievale
a cura di Mario Mancini
pp. 560, € 49,00
Carocci, 2014
ISBN: 9788843070091

È nella Francia medievale che appaiono per la prima volta le storie di Lancillotto, Ginevra, Artù, Galvano, Perceval, Orlando, Tristano, Isotta. Questi personaggi sono vivissimi nell’immaginario collettivo attraverso il cinema e il romanzo storico, ma i loro testi originali – anche per la diffidenza con cui li hanno considerati prima l’estetica umanistica, poi l’ideale ottocentesco e borghese di “cultura” – sono molto meno noti di quanto meriterebbero. Il volume offre un panorama complessivo della letteratura francese dei secoli XI-XIII e presenta tutte le opere principali, dando loro il rilievo di veri e propri classici. Rinunciando al gergo specialistico e fornendo un ricco corredo di brani tradotti, il libro si rivolge, oltre che agli studenti universitari, anche a quei lettori che al mondo medievale guardano con interesse e curiosità.
Mario Mancini ha insegnato Filologia romanza nell’Università di Bologna. Tra le sue opere: La gaia scienza dei trovatori (Carocci, 1984); Metafora feudale (il Mulino, 1993); Lo spirito della Provenza. Da Guglielmo IX a Pound (Carocci, 2004); Stilistikals Erfahrung. Spitzer, Curtius, Auerbach (Königshausen & Neumann, 2012). Per Carocci editore ha tradotto Il “lai” di Narciso, le Canzoni di Bernart de Ventadorn e il romanzo provenzale Flamenca.

mercoledì 26 febbraio 2014

Bestiario medievale

Bestiario medievale
Animali simbolici nell’arte cristiana
di Luca Frigerio
pp. 528, € 59,00
Ancora, 2014
ISBN: 88-514-1215-4
   
Leoni, cervi, serpenti, draghi, sirene… Sulle facciate delle nostre cattedrali, come nei chiostri dei monasteri o sulle pagine di antichi codici, è tutto un brulicare di creature animali, reali o fantastiche, mansuete o feroci. Un “bestiario” sorprendente e affascinante, ma che oggi non riusciamo più a “leggere” e a inter-pretare con immediatezza.Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante – anche attraverso un ricco e originale apparato di immagini – il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni “zoologiche” che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell’età medievale. Riscoprendo un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai testi biblici e ai Padri della Chiesa, ma anche alla tradizione classica e alle credenze popolari, che si serve dei simboli e dei segni della natura per parlare delle cose celesti. Perché, come scriveva Alano di Lilla nel XII secolo, «ogni creatura del mondo funge per noi da specchio della nostra vita, della nostra morte, della nostra condizione ed è segno fedele della nostra sorte».
Luca Frigerio, 43 anni, giornalista e scrittore, è redattore dei media della diocesi di Milano, per i quali cura la sezione culturale. Autore di saggi critici, di inchieste e di reportage televisivi sul patrimonio artistico italiano, collabora con importanti centri culturali realizzando corsi e incontri sull’arte sacra, con particolare attenzione al simbolismo medievale.

martedì 25 febbraio 2014

Pietro Cavallini. Napoli prima di Giotto

Pietro Cavallini. Napoli prima di Giotto
di Pierluigi Leone de Castris
pp. 205, € 60,00
Arte'm, 2013
ISBN: 978-88-569-0354-6

Prima di Giotto e Simone Martini, tra Due e Trecento, Pietro Cavallini è il pioniere di un'apertura convinta all'arte nuova dell'Italia centrale che, nel passaggio di secolo, andava sempre più a caratterizzare le scelte figurative del meridione angioino. L'artista romano giunge alla corte degli Angiò nel 1308, durante il regno di Carlo II e Maria d'Ungheria: i cicli a fresco della Cappella di Sant'Aspreno in Duomo e della Cappella Brancaccio in San Domenico Maggiore aiutano a comprendere come il suo stile si evolva in direzione di un senso dello spazio più moderno e veridico, in un confronto sempre più ravvicinato con Giotto. La qualità altissima di questi affreschi, la nascita in città di un vero e proprio gusto 'cavalliniano', l'imponente cantiere della decorazione murale della chiesa di Donnaregina, forse progettata dallo stesso Cavallini ma realizzata negli anni a seguire da suoi collaboratori, e ancora l'attività fra Roma e Napoli del suo seguace Lello da Orvieto, danno testimonianza del ruolo centrale dell'artista per la civiltà figurativa meridionale e la diffusione della nuova arte trecentesca italiana in una più vasta dimensione mediterranea ed europea.
Pierluigi Leone de Castris, nato a Bari il 26 gennaio 1955, si è laureato nel ‘77 a Napoli.
È stato direttore storico dell’arte alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Campania.
In seguito è passato a Soprintendenza di Napoli per la quale ha curato il riallestimento e i cataloghi dei dipinti antichi del Museo di Capodimonte e aperto altri musei, tra cui il Civico di Castel Nuovo a Napoli (1990). Ha seguito sotto il profilo scientifico numerose mostre in Europa e negli Stati Uniti. Dal 2001 è professore a contratto di Storia della critica d’arte, e dall’aprile 2004 professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Alla produzione scientifica di carattere saggistico su temi d’arte italiana fra Medioevo e Rinascimento si affianca quella di carattere museografico e catalogico.
Molti sono inoltre i suoi contributi nel settore delle “arti applicate”, in particolar modo della miniatura, del disegno, dell’oreficeria e dello smalto. Dal 2008 è presidente della Consulta Universitaria Nazionale degli Storici dell’Arte.

lunedì 17 febbraio 2014

Al traditor s'uccida

Al traditor s'uccida
di Niccolò Capponi
pp. 352, € 22,00
Il Saggiatore, 2014
ISBN: 978-8842817918

La congiura dei Pazzi fu un complotto organizzato per togliere ai Medici il predominio di Firenze. In pochi sanno che sfociò in una guerra e quasi nessuno sa che questa guerra fu, a tutti gli effetti, un importante conflitto europeo nonché la causa ultima dei guai che per sessant'anni avrebbero afflitto l'Italia, a partire dal 1494. Capponi restituisce un affresco completo dell'Italia tardo quattrocentesca approfondendo gli aspetti politici, culturali e militari legati allo scontro tra Lorenzo de' Medici e i suoi avversari. Dipinge a tinte forti fatti, cose e persone dando massimo risalto ai protagonisti dello scontro: il colto e spietato Lorenzo de' Medici, l'ambizioso e nepotista Sisto IV, l'astuto e brutale Ferrante d'Aragona, l'orbo ed abile Federico da Montefeltro.

mercoledì 12 febbraio 2014

Carta e penna. Piccolo glossario di paleografia

Carta e penna
Piccolo glossario di paleografia
di Adelaide Ricci
pp. 120, € 16,00
Viella, 2014
ISBN: 9788867281879

Che cos’è un palinsesto? Quando si definisce maiuscola una scrittura? Lo studente e il lettore curioso troveranno qui risposte a questi ed altri quesiti tecnici.
Il volume si propone infatti come raccolta ragionata di termini e locuzioni della paleografia latina e di alcune discipline connesse, in particolare la codicologia.
Ogni voce è articolata in concise e chiare spiegazioni, talvolta con brevi digressioni sulla storia del lemma, e segnala – ove necessari – rimandi ad altre voci ed approfondimenti.
Di facile consultazione, la raccolta nasce dall’esigenza di disporre di un agile strumento di supporto allo studio della paleografia latina.
Adelaide Ricci, medievista, è docente di Storia medievale nel Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, con sede a Cremona. Ha insegnato per anni Paleografia latina, oltre che Storia e istituzioni medievali, nella Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Parma.
Acquista online con lo sconto del 15%.

venerdì 7 febbraio 2014

Sotto le brache verdi. Gli ultimi ghibellini

Sotto le brache verdi
Gli ultimi ghibellini
di Ivo Ragazzini
pp. 190, € 14,00
MJM Editore, 2014
ISBN: 978-88-67131-09-9
“Sotto le branche verdi” è la citazione dantesca di una epica battaglia avvenuta verso la fine del milleduecento in Romagna tra un esercito di francesi e guelfi inviato dal Papa per sottomettere gli ultimi ghibellini rimasti a Forlì dopo la morte di Federico II. Costoro contro ogni previsione massacrarono in un memorabile scontro cittadino i francesi che li stavano assediando da oltre un anno e alla fine li seppellirono sotto un monumento funebre nella loro piazza maggiore e vi piantarono sopra un altare e le loro insegne a ricordo delle generazioni future. Tutti i dettagli e retroscena di quella battaglia vengono naturalmente spiegati, ma oltre la metà del testo tratta di molte cose nuove e inedite, tipo: Come si era arrivati a quella situazione? Che feste facevano i ghibellini? E i guelfi? Faenza cadde in mano ai guelfi per una porchetta? Qual erano le vere origini di Forlì? Chi l'aveva fondata? Quali origini avevano gli Ordelaffi? Chi era l'astrologo Guido Bonatti? E il frate combattente Geremia Gotto? Che monumento funebre speciale eressero i ghibellini in ricordo di quella battaglia? Dante vide e descrisse quel monumento? Dove? E tanto altro che scoprirete da soli leggendo.
Ivo Ragazzini è uno scrittore forlivese a cui piace indagare a fondo la storia. Ha già pubblicato pubblicato nel 2012 il romanzo storico “Il fantasma di  Girolamo Riario e nel 2011 San Silvio e il drago.” Allo scrittore forlivese piacciono parecchi generi, dall’umorismo, all’avventura, dal mistero al genere storico.
Visita il sito dell'autore.

giovedì 6 febbraio 2014

Esperienze e problemi di storia del Medioevo

Itinerari di ricerca III
Esperienze e problemi di storia del Medioevo
di Pasquale Corsi
pp. 641, € 45,00
Levante Editore, 2014
ISBN: 978-88-7949-630-8
 
Questo volume si richiama nel titolo (tranne che nell'ordinale) a due altri precedenti, pubblicati rispettivamente nel 1988 e nel 2003. La struttura e le motivazioni di fondo sono infatti simili, dato che raccolgono una serie di testi più o meno brevi, alcuni dei quali ispirati da circostanze occasionali. Ad un esame più attento però, come credo sia possibile dimostrare, questi scritti rivelano comunque una sostanziale unità di discorso storico. I testi sono stati infatti raggruppati (in ogni libro, ovviamente, secondo modalità diverse) in varie sezioni, sulla base della loro omogeneità circa le tematiche trattate.
Nel caso attuale sono stati individuati tre filoni di ricerca, che analizzano eventi, personaggi ed istituzioni riferibili per la maggior parte (ma non esclusivamente) all'epoca medievale. Ho ritenuto infatti di non eliminare dalla fedele rappresentazione di un percorso di ricerca storica, che si è sviluppato su molteplici versanti, alcuni argomenti cronologicamente riferibili all'età moderna, ma nati in nun contesto di esperienze culturali di fatto interconnesse. Considero pertanto anche questo terzo volume della serie come la testimonianza di un impegno, che non intende essere circoscritto in ambiti troppo limitati, ma che al contrario si dimostri aperto a stimoli potenzialmente fecondi di riflessioni e prospettive. del territorio, superando definitivamente gli "errori" del passato.
Pasquale Corsi è ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, ove insegna anche Storia bizantina.
Per l'indice completo del volume clicca qui !

martedì 4 febbraio 2014

Il territorio di Vasanello in Età Medievale I

Il territorio di Vasanello in Età Medievale I
La realtà rupestre
di Giancarlo Pastura
€ 15,00
Davide Ghaleb Editore, 2013
ISBN: 978-88-98178-15-5
Il volume accoglie una serie di ricerche che sono state condotte, negli ultimo anni, nel territorio del comune di Vasanello a partire dal lavoro di Giancarlo Pastura sull'insediamento di Palazzolo, discussa nel 2007, fino alle più recenti ricerche sui due luoghi di culto (la chiesa di S. Silvestro e la “Cella di Santa Rosa”) e sull'insediamento rupestre di Aliano, degli anni 2010 e 2011.
Con queste prime indagini si è voluto, intanto, mettere in evidenza, attraverso un approccio metodologico puntuale e seguendo regole sperimentate negli ultimi decenni, la condizione privilegiata che si è andata stabilendo, in questo territorio, tra la morfologia del suolo e la presenza dell'uomo, che fin dalle origini ha saputo sfruttarne le proprietà.
È dunque una ricca realtà rupestre quella che caratterizza prevalentemente il territorio che corrisponde ai limiti comunali di Vasanello, attraversato da un'importante asse stradale, la via Amerina, che fu per lungo tempo, nel corso del medioevo, un elemento imprescindibile nello sviluppo economico dell'area, a garanzia di una trasmissione di saperi e di colture con le aree del nord.
Indice:
Presentazione, Antonio Porri (Sindaco di Vasanello )
Presentazione, Luigi Maracci (Università Agraria)
Premessa, Elisabetta De Minicis (Università della Tuscia)
1. L’aspetto geomorfologico
2. Viabilità antica e medievale
3.Cenni Storici
4. L’abitato di Palazzolo
4.1. Inquadramento storico
4.2. La necropoli dei ”Morticelli”
4.3. Insediamento rupestre e abitato alto medievale
4.4. Dal castrum all’abbandono e all’utilizzo in età moderna
4.5. Il sistema fortificato
5. Presenze eremitiche ed ecclesiastiche nel territorio
5.1. La “Cella di Santa Rosa”, Sergio Rosa
5.2. La chiesa rupestre di San Silvestro, Chiara Luchetti
5.3. L’insediamento di Aliano, Emanuela Di Lallo, Veridiana Zannetti
Tavole
Bibliografia
Giancarlo Pastura (Narni 1983) è laureato in Conservazione dei Beni Culturali, ha conseguito un Master di II livello (TECAM – Tecnologie Cultura Area Mediterranea) ed è dottorando in Archeologia Medievale presso La Sapienza Università di Roma. Collabora a progetti di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Opera presso il Museo Civico Archeologico di Orte.