giovedì 6 marzo 2014

Gli Iperborei Ebrei

Gli Iperborei Ebrei
Plaidoyer per i Cazari, popolo dimenticato
di Aldo C. Marturano
pp. 70, € 29,99
Essay, 2014

Ciò che mi accingo a fare qui, sempre per il lettorato italiano che su questa parte di storia europea vaga ancora nella nebbia più fitta. Persino in sinagoga a Milano dei Càzari non sanno nulla... 
Per quanto riguarda il nome, secondo gli ungheresi L. Ligeti e A. Róna-Tas, esso potrebbe rifarsi alla tribù uigura dei Qasar che, una volta dal lontano est dell'Asia, pian piano trasmigrò nella zona dell'Anticaucaso, ma a parte questa discussione in corso, ho deciso (come avevo già fatto nel primo saggio) di adottare la lettura Càzaro perché mi sembra più accessibile di Còzaro/Khàzaro/Chàsaro per il lettore italiano, avvertendo però che la "z" è la "s" di rosa e che la "c" sostituisce il suono di "CH" (come in tedesco) nell'etnonimo originario. 
Il piano del presente lavoro? E' presto detto. Dapprima tratteggio un po' della storia delle diaspore ebraiche per capire che tipo di cultura si accumulasse e si diffondesse nello spazio dove sorgeva l'Impero Càzaro. Poi ho pensato di fermarmi abbastanza a lungo sui punti-chiave di convergenza della civiltà nomadica turco-càzara con quella ebraica affinché attraverso i parallelismi e i richiami il mio lettore possa immaginare quali aspettative politiche, economiche e sociali si creassero presso le genti del Centro Asia non appena vennero a contatto con la religione ebraica. Una volta passati all'Ebraismo, i Càzari saranno il simbolo del sincretismo culturale più ardito del Medioevo Europeo. Racconto gli eventi più salienti della loro storia, specialmente di quelli che si riflettono sul Medioevo Russo e cerco naturalmente di tratteggiare il loro modo di vivere in conseguenza della loro situazione di avere un'élite ebrea al potere, in qualche modo obbligata ad essere tollerante verso ogni altra religione, destinata a mantenere veramente in pace (pax chazarica) le steppe per qualche secolo.

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