giovedì 15 gennaio 2015

Santa povertà e beata semplicità

Santa povertà e beata semplicità
Francesco d'Assisi e la Chiesa romana
di Maria Pia Alberzoni
pp. 320, € 25,00
Vita e Pensiero, 2015
ISBN: 9788834328194

Il volume è frutto delle ricerche che da oltre dieci anni Maria Pia Alberzoni conduce sulle origini degli Ordini mendicanti nelle loro componenti maschili e  femminili. In queste indagini sono sottoposte a un serrato esame e messe nuovamente a fuoco le complesse relazioni intercorse tra i ‘fondatori’  – Francesco e Chiara – e la Chiesa romana. Il momento dell’approvazione papale per le rispettive regole e forme di vita costituisce infatti un osservatorio  privilegiato per considerare come l’emergere di nuovi carismi nella Chiesa abbia incontrato favore o resistenza, talora giungendo, come nel caso dei ‘fondatori’ qui ricordati, a esprimere significative novità istituzionali: l’Ordine dei frati Minori e quello di S. Damiano (dal 1263 denominato Ordine di s. Chiara).
Così la peculiarità del carisma francescano è collocata entro un  ampio contesto storico-culturale che consente di  coglierne a fondo l’originalità. I principali interlocutori di queste novitates furono  certamente i papi Innocenzo III e Onorio III, ma nell’agiografia francescana emerge prepotentemente la figura del cardinale Ugo d’Ostia, dal 1227 al 1241 papa Gregorio IX. Costui non solo lasciò un duraturo segno nell’organizzazione  della vita regolare e indicò significativi sviluppi della spiritualità, ma fu anche colui che favorì la conservazione della memoria di Francesco sia  promuovendone a meno di due anni dalla morte la rapida canonizzazione sia prendendo iniziative volte a regolamentare e a meglio definire la struttura dell’Ordine dei frati Minori.
Maria Pia Alberzoni, professore ordinario di Storia  medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è autrice di alcune monografie e di numerosi saggi dedicati alla storia degli Ordini religiosi e ai loro sviluppi nel pieno medioevo, soprattutto nelle loro relazioni con l’autorità ecclesiastica. Ha inoltre svolto indagini sui rapporti tra i comuni dell’Italia padana, l’episcopato e il papato nei secoli XII-XIII.

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