venerdì 31 luglio 2015

Al centro del Mediterraneo

Al centro del Mediterraneo
Scontri ed incontri tra Oriente e Occidente
di Pasquale Corsi
pp. 384, € 23
Edizioni del Rosone, 2015
ISBN: 9788898936298

In questo volume viene innanzitutto esaminato il ruolo svolto da Bisanzio nel contesto del Mediterraneo centrale, con una particolare attenzione per gli eventi che vi ebbero luogo tra i primi secoli e la fase principale dell’espansione musulmana. In tale prospettiva l’indagine critica si è concentrata su spe­cifici ambiti territoriali, come la Sicilia, la Sardegna e Malta, che furono teatro principale di una serie quasi ininterrotta di scontri cruenti, ma anche di incontri e di scambi sulla lunga durata. Uno spazio notevole, sia per l’importanza del ruolo svolto sia per la possibilità di usufruire di un ampio ventaglio di fonti, è stato riservato alla storia della Calabria bizantina ed ai processi di trasformazione e di adattamento che vi ebbero luogo nel corso dei secoli successivi, a partire dall’epoca della conquista normanna.
Pasquale Corsi è nato a San Severo (Fg) ; si è laureato con lode in Lettere classiche presso l’Università di Bari. È stato incaricato e poi professore associato nelle Università di Bari e di Chieti; da circa trent’anni è professore ordinario di Storia medievale nella Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari, dove insegna anche Storia bizantina. Alla sua attività di docente universitario sono da collegare numerosi altri incarichi, svolti in alcuni periodi presso le sedi di Foggia, Taranto e Lecce e presso l’Archivio di Stato di Bari.

giovedì 30 luglio 2015

Cantigas

Cantigas
di Afonso Anes do Coton
a cura di Simone Marcenaro
pp. 140, € 16,00
Carocci, 2015
ISBN: 9788843077168 
 
Cortigiane ormai vecchie e malandate, nobilastri squattrinati, donne dedite ad amori saffici, un medico incompetente: personaggi che, fra le tante figure rappresentate nelle canzoni del trovatore galego Afonso Anes do Coton (XIII secolo), compongono un vivido ritratto della vita della corte che lo accolse, quella di Alfonso X di Castiglia. Ma Coton non sa raffigurare solo un'umanità distante dalle idealizzazioni della poesia d'amore: egli stesso - caso inedito in tutto il corpus galego-portoghese - si fa protagonista di una canzone a metà fra l'accorata confessione e la burla giullaresca, vero e proprio autoritratto di un poeta girovago e scapestrato, dominato dalla tendenza a frequentare, per usare le parole di Cecco Angiolieri, la donna, la taverna e l' dado.
Simone Marcenaro è ricercatore in Filologia romanza presso l’Università di Milano. Si è occupato prevalentemente della lirica dei trovatori galego-portoghesi e di lirica duecentesca italiana. Ha pubblicato per la collana “Biblioteca medievale” l’edizione critica del trovatore galego Osoiro Anes (2012).

martedì 28 luglio 2015

Dante e la sua eredità a Ravenn nel Trecento

Dante e la sua eredità a Ravenna nel Trecento
a cura di Marco Petoletti
pp. 256, € 28,00
Longo Editore Ravenna, 2015
ISBN: 978-88-8063-823-0

All'inizio del Trecento Ravenna offrì a Dante l'ultimo rifugio, secondo la felice formulazione del celebre libro di Corrado Ricci, e a Ravenna, dopo il fatale 14 settembre 132f, il poeta trovò la sua ultima dimora. Sotto le ali della signoria di Guido Novello da Polenta, dunque, Dante passò gli anni estremi della sua vita: in città compose le egloghe indirizzate al maestro bolognese Giovanni del Virgilio, estremo lascito letterario della sua arte e della sua cultura. Intorno a Dante si creò prestissimo un nucleo di devoti e ammiratori, alcuni dei quali ricordati nelle egloghe dietro lo schermo bucolico: Dino Perini, Fiduccio de' Milotti, Guido Vacchetta. Ma il sacro fuoco delle lettere non si spense a Ravenna con la morte del sommo poeta: lì agirono maestri e letterati che, ereditando il testimone di una tradizione illustre, fecero della città romagnola un centro non indifferente del primo Umanesimo fiorito nel corso del Trecento. Altre figure, soltanto apparentemente minori, come quelle di Donato Albanzani, caro amico di Petrarca, e di Giovanni Conversini, maestro rinomato ai suoi tempi, illustrarono con il loro magistero la vita culturale di Ravenna nel solco dei gloriosi esempi offerti dal passato remoto e più recente. Il volume, affidato a diversi specialisti dell'argomento, intende presentare l'impatto culturale che Dante Alighieri ebbe sulla cultura ravennate del Trecento.
Marco Petoletti Laurea in Lettere, conseguita presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano in data 29 giugno 1995 in Letteratura Latina Medioevale, con una tesi intitolata «Contributo allo studio del commento dantesco di Alberico da Rosciate».
Insegna «Letteratura latina medievale» presso la Facoltà di Lettere e Filosofia - corso di Laurea in Lettere (Laurea specialistica), Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Milano, a decorrere dall'anno accademico 2009-2010.

venerdì 24 luglio 2015

Rangerio. Il poema di Anselmo, vescovo di Lucca

Rangerio. Il poema di Anselmo, vescovo di Lucca
a cura di Robarta Amari
pp. 190, € 15,00
Pisa University Press, 2016
ISBN: 9788867411955
 
Poco prima dell'anno 1100, il vescovo di Lucca Rangerio dedicò al suo predecessore Anselmo II da Baggio (1073-1086) un ampio poema biografico, con l'intento di esaltarne la santità personale e la incrollabile fedeltà agli ideali di riforma propugnati da Gregorio VII. Nipote omonimo del vescovo Anselmo I, che nel 1061 era diventato papa con il nome di Alessandro II, Anselmo II cercò di imporre al clero lucchese una condotta di vita ispirata al rigore monastico, e nel 1080 dovette abbandonare la città. Quando Enrico IV arrivò in Toscana e fu accolto trionfalmente a Lucca (1081). Anselmo II raggiunse Matilde di Canossa e ne divenne uno dei più fidati consiglieri, fino alla morte, avvenuta a Mantova nel 1086. L'opera di Rangerio non è solo agiografica: attraverso la forma ed il linguaggio della poesia epica classica, la vita del protagonista è collocata nel quadro dei grandi avvenimenti politico-ecclesiastici dell'età gregoriana e, in pari modo, nel concreto ambiente lucchese. Al punto che Rangerio ci dà una descrizione insostituibile delle vicende interne della città nel quindicennio del predominio dell'"antivescovo" imperiale Pietro: gli anni tumultuosi del primo manifestarsi dell'azione politica collettiva dei cittadini. La miglior dimostrazione della "santità" di Anselmo II fu appunto il fatto che, dopo la sua morte, i valori da lui impersonati fossero accolti da tutta la cittadinanza.
Roberta Amari ha conseguito il dottorato di ricerca in “Storia dell’Europa medievale” presso l’Università di Pisa. Vive a Lucca, dove è docente di ruolo nella scuola secondaria.

giovedì 23 luglio 2015

Regina del Vaticano. Viaggio sulle orme di Matilde

Regina del Vaticano. Viaggio sulle orme di Matilde
di Selma Sevenhulijsen
pp. 190, € 25,48
CreateSpace Independent Publishing, 2015
ISBN: 978-1511521901
 
‘Nulla avviene per caso'. Nel magico anno 2012 Selma Sevenhuijsen scoprì, all’interno della basilica di San Pietro, l’immagine di una sirena bicaudata, da sempre il simbolo del divino femminino. È raffigurata in alto sulla tomba della contessa Matilde di Canossa. Il monumento funebre fu realizzato dal famosissimo scultore Lorenzo Bernini. Selma voleva saperne di più e si mise in viaggio. In questo libro l’autrice accompagna i lettori attraverso l’Italia alla scoperta dei luoghi dove Matilde ha lasciato le sue tracce. La vita di Matilde ci rivela un messaggio sorprendentemente attuale, in particolare per chi ha a cuore la posizione della donna all’interno della Chiesa. I costruttori della tomba lasciarono il loro segno, per chi ha occhi per vedere: ‘Il tempo ritorna’ ...
Selma Sevenhuijsen (1948) ha studiato scienze politiche e sociali all’Università di Amsterdam. Nel 1989 diventa professoressa di Studi Femminili ed Etica della Cura all’Università di Utrecht. Dal 2005 svolge attività autonoma come ricercatrice, scrittrice e operatrice spirituale. Lavora con il labirinto come via di sviluppo spirituale e accompagna gruppi in viaggi culturali e spirituali in Italia. Nel 2014 ha pubblicato, presso la casa editrice Effigi (Arcidosso), il libro Il sorriso della Sirena. Alla ricerca della dea nel labirinto etrusco.
Visita il suo blog personale.

mercoledì 22 luglio 2015

Come spicchio di melagrana. Matilde, donna del Medioevo

Come spicchio di melagrana. Matilde, donna del Medioevo
di Normanna Albertini
pp. 192, € 15,00
Consulta Editore, 2015
ISBN:  9788889156759
 
Il romanzo dell'Albertini traccia un affresco composito ma verosimile della figura e della fortuna politica di Matilde di Canossa dal quale emergono i suoi amori, le sue passioni, la sua caparbietà e la grande cura per le condizioni di vita delle sue genti, ma anche le disillusioni di una figlia, di una moglie, di una madre. Il volume è corredato di illustrazioni e di fotografie dei luoghi matildici di Elisa Pellacani.

martedì 21 luglio 2015

XXXII Convegno di Ricerche Tmplari

XXXII Convegno di Ricerche Tmplari
a cura della LARTI (Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani)
pp. 256, € 15,00
Penne & Papiri, 2015 

Relazioni contenute nel volume:
– Sergio Sammarco: I templari nelle lettere di San Bernardo.
– Loredana Imperio: Due brevi magisteri: Bernard de Tramelay e André de Montbard, e la rivoluzione statutaria di Bertrand de Blanquefort.
– Giampiero Bagni: I templari a Bologna e frate Pietro, il difensore dell’Ordine: nuove fonti.
– Jacopo Mordenti: Il Templare di Tiro: le ragioni di una fonte sottostimata.
– Enzo Valentini: Roncelin de Fos, maestro templare di Provenza e d’Inghilterra.
– Nadia Bagnarini: Cultura e conflitto. La precettoria di San Giulio a Civitavecchia e la commenda dei SS. Giovanni e Vittore in Selva di Montefiascone.
– Anna Maria Caroti: I templari ad Acqui Terme.
– Nicola Pezzella: Nuovi documenti sulle domus Templi di Padova e Bevadoro.
– Vito Ricci: Insediamenti templari e giovanniti lungo la via Traiana da Canosa a Bitonto (XII-XVI secolo).
– Fabio Serafini: Le dipendenze della magione templare de La Rochelle.
– Fabio Serafini: Falsi ed inesattezze nella ricerca templare.

lunedì 20 luglio 2015

Musica e poesia nel Trecento italiano

Musica e poesia nel Trecento italiano
Verso una nuova edizione critica dell'«Ars Nova»
Atti del convegno 2-3 dicembre 2013
A cura di Antonio Calvia e Maria Sofia Lannutti
pp. XII-360, € 62
Sismel, 2015
ISBN: 978-88-8450-651-1

Indice:
PREMESSA. SIGLE DEI MANOSCRITTI CITATI. L. Jennings, New Observations on the Literary Transmission of "poesia per musica" from the Italian Trecento - D. Checchi, I versi della musica: il problema dell'autorialità letteraria nel repertorio dell'"Ars nova" italiana - M. S. Lannutti, Polifonie verbali in un madrigale araldico trilingue attribuito e attribuibile a Petrarca: "La fiera testa che d'uman si ciba" - M. Caraci Vela, Le intonazioni polifoniche de "La fiera testa che d'uman si ciba": problemi di contestualizzazione e di esegesi - A. Calvia, Presunte anomalie e intertestualità verbale e musicale nell'opera di Nicolò del Preposto - M. Epifani, Una prospettiva ecdotica per le notazioni del Trecento Italiano - M. Mangani - D. Sabaino, L'organizzazione dello spazio sonoro nell'opera di Nicolò del Preposto. APPENDICE: 1. «La fiera testa che d'uman si ciba», edizione a cura di A. Calvia, M. Caraci Vela e M. Sofia Lannutti - 2. «La douce çere d'un fier animal», edizione a cura di M. Epifani e M. S. Lannutti. INDICI.

mercoledì 15 luglio 2015

Versus Mare

Versus Mare 
Una chiesa sulla via del Mediterraneo. Santa Maria in Cappella da Urbano II ai Doria Pamphilj.
A cura di Alessandra Mercantini
Testi di: Paolo Asolan, Cristiano Mengarelli, Alessandra Mercantini, Anna Carla Mastroianni, Massimiliano Floridi.
pp. 96, € 20,00
Silvana Editoriale, 2015
ISBN: 9788836631506
 
La chiesa di Santa Maria in Cappella a Trastevere ha le sue fondamenta sulle sponde del Tevere, dove fin dall'epoca romana sorgeva l'importante porto di Ripa Grande. Il volume, nel presentare i materiali di scavo e di arredo presenti nella chiesa e recuperati - dal rarissimo altare medievale scolpito agli arredi più recenti - narra la lunghissima avventura di questo luogo, dalla consacrazione di Urbano II del primo nucleo sacro proprio sul limite del Porto, all'Ospitale fondato dalla famiglia di Santa Francesca Romana, che la leggenda vuole fosse collocato nella navata di destra. Si passa, poi, alla trasformazione in Villa barocca dei Pamphilj, protagonista la celeberrima 'Pimpaccia', e si chiude con la moderna trasformazione in Ospedale/Casa di riposo per anziani poveri.

lunedì 13 luglio 2015

I Conti Guidi nelle raccolte inedite di modelli epistolari del XII secolo

I Conti Guidi nelle raccolte inedite di modelli epistolari del XII secolo
di Elisabetta Bartoli
pp. X-194, € 25,00
CISAM, 2015
ISBN: 978-88-6809-058-6 

Nel XII secolo, periodo di ascesa e di trasformazione per i conti Guidi, l’importante famiglia comitale tosco-emiliana, si sviluppa compiutamente l’insegnamento dell’ars dictandi, cui contribuisce altresì l’accresciuto livello di burocratizzazione. Le teorie epistolografiche dispensate dai dettatori interessano studenti del trivio e dell’ars notaria. La lettera diventa un mezzo di comunicazione ufficiale e privato, ormai codificato da norme precise che i professionisti della scrittura non possono ignorare. La presenza (in due raccolte e due trattati di area emiliana e aretino-casentinese) di epistole che hanno come interlocutore o come argomento membri della famiglia guidinga conferma l’importanza del casato sulla scena politica di questo periodo, ma offre anche spunti di riflessione relativi ai loro estensori. Da lettere e registri reali i magistri attingono infatti  i nomi e le situazioni dei propri modelli epistolari. In gran parte inedite fino al 2014, le lettere-modello trascritte e commentate in questo volume permettono di riflettere sull’uso dei materiali epistolografici quali fonti storiche e di osservare i Guidi in ambito ufficiale (scambi con membri dell’entourage imperiale o pontificio) o più privato (epistole consolatorie e d’amore), con una ricchezza di sfumature socio-antropologiche sconosciuta ai documenti d’archivio.

sabato 11 luglio 2015

Logica, conoscenza e filosofia della natura in Guglielmo di Ockham

Logica, conoscenza e filosofia della natura in Guglielmo di Ockham
di Alberto Labellarte
pp. 170, € 14,90
Gruppo Albatros Il Filo, 2015
ISBN: 9788856774214
 
"Soltanto le parole orali o scritte possono essere equivoche, univoche o denominative a differenza dei concetti i quali si attengono al principio d'economia che vieta di moltiplicare il numero degli enti se non per necessità". Guglielmo di Ockham fu un filosofo, teologo e frate britannico del XIV secolo. Se in Europa è una figura molto nota, in Italia è oggi conosciuto in particolar modo per il celebre "Rasoio" che porta il suo nome. I suoi studi, tuttavia, non devono far pensare ad uno scienziato secondo l'accezione moderna del termine, quanto piuttosto ad una figura determinante in qualità di precursore di concetti che saranno poi sviluppati solo nei secoli successivi. Alberto Labellarte ci propone una ricchissima monografia, un lavoro che analizza, in particolare, il pensiero di Ockham ed il suo incalcolabile contributo alla logica linguistica, oltre alle idee liberali che lo hanno portato ad un rapporto controverso con la Chiesa.
Alberto Labellarte è nato a Modugno (BA) il 5 ottobre 1987, vive a Valenzano (BA). Nel 2009 ha conseguito la laurea triennale in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; nel 2011 la laurea magistrale in Scienze filosofiche e il Dottorato di Ricerca sotto la guida del Prof. P. Porro. Dal dicembre 2014 Dottore di Ricerca in Filosofia e Storia della Filosofia, afferente al Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali [FLESS]. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il pensiero di Platone, la filosofia di Guglielmo di Ockham, le opere monetarie di Nicola Oresme, Gabriele Biel e Niccolò Copernico. Ha pubblicato Critone e Le Leggi. Legge Morale e Legge Scritta (Firenze Atheneum, 2010) che ha ottenuto la segnalazione d’onore al Premio nazionale di Letteratura e Teatro “Nicola Martucci - Città di Valenzano” nel giugno 2011. Ha tenuto lezioni di Storia della Filosofia Antica presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

giovedì 9 luglio 2015

L'edilizia nel Medioevo

L'edilizia nel Medioevo
di Giovanni Coppola
pp. 344, € 28,00
Carocci, 2015
ISBN:  9788843077281

Il libro esamina questioni rilevanti, e per certi versi inedite, relative all'organizzazione dei cantieri di costruzione nel Medioevo: dal contesto sociale al reperimento dei fondi, dal concepimento del progetto architettonico ai materiali impiegati per la realizzazione delle grandi cattedrali, fino ai procedimenti costruttivi più in uso in epoca medievale. Lo studio, che è il frutto di una metodologia di lavoro lungamente affinata nel corso di anni d’insegnamento e di ricerca, prende in considerazione i monumenti medievali secondo una chiave di lettura della storia dell’architettura che parte dall'osservazione diretta del manufatto e non dall'indagine delle sue astratte forme rappresentative.
Giovanni Coppola è professore ordinario di Storia dell’architettura e presidente del corso di laurea in Restauro presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Autore di saggi su riviste italiane ed estere, ha collaborato con l’Enciclopedia Italiana Treccani in tutte le sezioni medievali. Fra le sue pubblicazioni: L’architettura dell’Italia meridionale in età normanna (Napoli 2005); Battaglie normanne di terra e di mare, secoli XI-XII (Napoli 2015).

venerdì 3 luglio 2015

Uomini contro la storia

Uomini contro la storia
di Vito Fumagalli
pp. 136, € 12,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25391-0 

«Rustici» stroncati dalla fame, nobili che si fanno santi, cittadini in rivolta: un Medioevo che dice no
Contadini, operai, monaci, nobili, borghesi: individui o gruppi che nella società medievale si ribellarono alla posizione cui li condannavano il ceto d’appartenenza e le regole di una società rigida. Il libro narra le loro rivolte, da quella famosa dei Ciompi a Firenze nel 1378 a quella di aristocratici (come Gerardo d’Aurillac poi santo) che abbandonarono lo stile di vita della propria classe nel desiderio di testimoniare una più concreta adesione ai valori della vita cristiana.
Vito Fumagalli (1938-1997) è autore di molti fortunati saggi sulla mentalità, i modi di vita, l’ambiente nel Medioevo tra i quali «Quando il cielo s’oscura» (1997), «La pietra viva» (1988), «Solitudo carnis» (1990), «L’alba del Medioevo» (1993), «Matilde di Canossa» (1996), «Storie di Val Padana» (2012), tutti pubblicati dal Mulino.Vito Fumagalli (1938-1997) è autore di molti fortunati saggi sulla mentalità, i modi di vita, l’ambiente nel Medioevo tra i quali «Quando il cielo s’oscura» (1997), «La pietra viva» (1988), «Solitudo carnis» (1990), «L’alba del Medioevo» (1993), «Matilde di Canossa» (1996), «Storie di Val Padana» (2012), tutti pubblicati dal Mulino.

giovedì 2 luglio 2015

Gonario II di Torres. Il re, il monaco e il guerriero

Gonario II di Torres. Il re, il monaco e il guerriero
di Gabriele Colombini
pp. 96, € 10,00
Arkadia Editore, 2015
ISBN: 978 88 68510 602

Figura poco conosciuta del Medioevo europeo, Gonario II ebbe fin da fanciullo una vita avventurosa quando, alla morte del padre, il suo trono sul giudicato di Torres venne occupato da altri. Dopo diverse peripezie e grazie alla sua intelligenza Gonario riuscì a recuperare il potere ed eliminare in modo violento i suoi avversari. Inizia da qui un lungo regno in cui si impegnerà per rafforzare il proprio Stato, dare impulso all’economia e salvaguardare i diritti dinastici messi in pericolo da fazioni e potentati vicini. Tutto questo avrà termine quando Gonario deciderà di abbandonare tutto, per seguire il sogno del viaggio in Terra Santa, nelle vesti di cavaliere. Viaggio che lo porterà lontano e ne farà un uomo nuovo e diverso, capace di intessere relazioni con San Bernardo di Chiaravalle e altri eminenti personaggi dell’epoca. Con questa biografia l’autore dona nuova luce a un periodo, il XII secolo sardo, ancora per molti versi oscuro.
Gabriele Colombini è nato a Livorno nel 1969, si è laureato in Storia Medievale presso l’Università di Pisa con Marco Tangheroni e ha ottenuto poi il Dottorato di Ricerca con una tesi dal titolo Flores apparuerunt et vox turturis audita est in terra nostra. Storia dell’Ordine Cistercense in Toscana (diocesi di Pisa, Lucca e Volterra) dall’XI al XIII secolo, orientando i propri interessi verso lo studio del monachesimo. Dal 2006 vive e lavora in Sardegna. Autore di numerosi saggi e articoli, collaboratore della rivista «Medioevo», nel 2009 è risultato vincitore di una Borsa di Ricerca per giovani ricercatori finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, grazie alla quale ha potuto sviluppare il presente progetto e interessarsi allo studio dell’espansione monastica del basso Medioevo nella nostra isola. Nel 2015 è divenuto direttore editoriale della collana "Historica paperbacks" di Arkadia, curando da quel momento tutti i suoi volumi.

mercoledì 1 luglio 2015

La Battaglia della Meloria

La Battaglia della Meloria
Il più grande scontro navale del Medioevo
di Ignazio Del Punta
pp. 144, € 12,00
Arkadia Editore, 2015
ISBN: 978 88 68510 664
 
La Meloria (6 agosto 1284) fu in tutta probabilità la più grande battaglia navale del Medioevo occidentale. Vide contrapporsi due delle maggiori potenze marittime del Mediterraneo basso-medievale, Genova e Pisa, già da tempo impegnate in un aspro confronto politico ed economico per la supremazia nel Tirreno e per il controllo di rotte, mercati e piazze d’affari in tutto il Mediterraneo: dalla Provenza a Gibilterra fino agli stati crociati in Siria e in Palestina. Per capire veramente le cause e gli effetti della Meloria, l’evento va collocato in un quadro più ampio, che è appunto quello del confronto e della competizione nel Mediterraneo fra le grandi città marittime italiane. Se le tensioni fra Genovesi e Pisani erano frequenti e costanti nel XII e nel XIII secolo, tuttavia il precipitare della crisi nei rapporti fra le due città può essere rintracciato in un momento e in un evento preciso, la cosiddetta “guerra di Acri”, che si svolse trent’anni prima della Meloria nella città crociata che fu per tutto il Duecento la capitale del Regno di Gerusalemme. La “guerra di Acri”, nota anche come “guerra di San Saba”, vide contrapporsi Genova, Pisa e Venezia per ben tre anni e si concluse nel 1258 con la vittoria di Veneziani e Pisani, alleati contro i Genovesi. Ma vi è un altro aspetto che merita attenzione. Si tratta della questione relativa alle conseguenze della Meloria e alla decadenza economica di Pisa. A tali problemi, agli eventi che precedettero e che caratterizzarono il corso della battaglia, nonché a una disamina delle conseguenze della Meloria sul breve e lungo periodo è dedicato questo libro.
Ignazio Del Punta, nato a Oxford nel 1974, si è laureato presso l’Università di Pisa e ha studiato a Londra, Barcellona e al Trinity College di Dublino. Ha completato il perfezionamento presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. Vive e lavora in Italia.