venerdì 11 settembre 2015

Giotto, l'Italia

Giotto, l'Italia
a cura di Serena Romano e Pietro Petrarola
pp. 192, 120 col. ill., € 35,00
Electa, 2015
ISBN: 88-918051-3-0
 
"Giotto, l'Italia" costituisce l'evento espositivo (dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016) che concluderà il semestre di Expo a Milano. Intende attirare l'attenzione della folla cosmopolita dei visitatori di Expo su quello che è l'artista fondatore della cultura figurativa italiana, Giotto, l'alter ego di Dante Alighieri nel campo delle arti visive Il progetto si concentra su una serie di capolavori assoluti, nessuno dei quali è stato mai esposto a Milano, e che mai sono stati riuniti tutti insieme in una mostra Fra le opere in esposizione si citano come esempi, fra gli highlights, il polittico Stefaneschi, che era il retablo dell'altar maggiore di San Pietro in Vaticano, il polittico di Bologna, conservato nella Pinacoteca della città, e il polittico Baroncelli, proveniente da Santa Croce a Firenze, che per l'occasione sarà riunito ad uno scomparto originariamente pertinente il dipinto e oggi conservato a San Diego in California.
La mostra è ospitata in Palazzo Reale a Milano, che è anche il luogo dove Giotto lasciò la sua ultima opera, oggi perduta. Ai dipinti in mostra si affianca la ricostruzione della cappella Peruzzi di Santa Croce a Firenze, basata sulla documentazione fotografica a ultravioletto realizzata dall'Opificio delle Pietre Dure. Infine la ricostruzione virtuale è affidata a Studio Azzurro, che si occupa anche di arricchire il percorso espositivo con suggestioni virtuali e tecnologiche.
Il catalogo, in doppia edizione (italiano e inglese), presenta nella prima parte una serie di saggi tematici, ovvero un "racconto" delle opere in mostra, a cura dei massimi esperti dell'artista, illustrato da pregiati particolari realizzati appositamente per l'occasione.
La seconda parte è invece dedicata ad approfondimenti sulla tecnica del maestro (pittura su tavola, pittura murale) nonché ai luoghi di Giotto a Milano, saggio nel quale si evidenziano le nuove scoperte dopo i restauri appena ultimati della Crocefissione di San Gottardo.

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