sabato 31 ottobre 2015

Corpus dell'epigrafia medievale di Padova

Corpus dell'epigrafia medievale di Padova
a ura di Franco Benucci
pp. 348, € 39,00
Cierre Edizioni, 2015
ISBN: 8883148193
 
Il catalogo descrive i testi epigrafici di epoca medievale (fra il X e il XV secolo) conservati nei Musei Civici di Padova. Ciascuna delle 75 schede di cui si compone contiene una parte "tecnica", relativa ai dati fisici, conservativi e paleografici, e una parte più "di studio", comprendente la bibliografia relativa alle precedenti edizioni delle epigrafi e varie note di spiegazione e di approfondimento storico. Il volume è arricchito da un indice delle voci epigrafiche e da un CD-ROM contenente la riproduzione ad alta definizione delle epigrafi.
Franco Benucci è ricercatore di Linguistica presso l’Università di Padova - Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità - unisce agli interessi disciplinari quelli relativi all’araldica e alla storia, arte e cultura della città e della regione, con particolare riguardo alle relative testimonianze monumentali, epigrafiche e documentarie.
Già consulente del Settore Edilizia Monumentale del Comune di Padova per i monumenti ‘minori’, è autore di varie pubblicazioni scientifiche e divulgative, relative alla conoscenza, tutela e valorizzazione dei beni storici e monumentali della città.
È membro della Commissione di Toponomastica del Comune di Padova, dell’Ateneo Veneto di Scienze Lettere ed Arti, della Societas Veneta di Storia Religiosa e del Centro per la storia dell’Università di Padova e responsabile del progetto di ricerca interdisciplinare relativo al Corpus dell’epigrafia medievale (CEM) di Padova.

giovedì 29 ottobre 2015

L'area monetaria veronese. Verona e il Tirolo.

L'area monetaria veronese. Verona e il Tirolo.
di Helmut Rizzolli e Federico Pigozzo
pp. 730, € 69,00
Athesia Tappeiner Verlag, 2015
ISBN: 978-88-6839-140-9

Per la prima volta viene presa in considerazione un'area monetaria che, estendendosi dalla Pianura Padana fino ad oltre il Brennero, supera i confini politici, spesso anacronisticamente utilizzati per la classificazione di monete medievali. I denari veronesi, ovvero i berner (Bern = Verona in tedesco medievale), coniati a partire dal X secolo, divennero in seguito la principale valuta di Trento e Merano. Oltre ad una esauriente storia monetaria, il libro contiene un Corpus riguardante le zecche di Verona (CNV), di Trento e di Merano, così come le relative imitazioni emesse a Cortemilia, Incisa, Ivrea, Acqui, Rivara, Mantova, Verona, Treviso, Padova, Vicenza, Parma, Savona, Aquileia, Hals-Leuchtenberg, Crevacuore, Zurigo, Passau, Württemberg, Vienna, Wiener Neustadt, Lienz e Dobbiaco (CNTM).
Sulla base di una trasversale alpina ben protetta, che collegava l’Italia nordorientale con il Tirolo attraverso il passo del Brennero, si svilupava a partire della seconda metà del XII secolo d. C. un area monetaria molto stabile, con la zecca principale a Verona. Le zecche dalla cosidetta “area monetaria Veronese” avevano un’successo straordinario. Le monete, inizialmente coniate a Verona, si sono imposte prima a Trento e in seguito anche a Merano. Inoltre, queste monete, chiamate i “berner”, sono state imitate in numerose zecche del Norditalia. Il libro non è dedicato soltanto ai numismatici e agli archeologi. “Un lavoro legato alle migliori tradizioni della ricerca scientifica fondamentale, per cui questo libro promette di diventare e rimanere per lungo tempo una vera e propria opera basilare”, cosi Mark Mersiowsky, professore di Storia Medievale presso l’Università di Stoccarda nella sua introduzione a questo volume. 
Helmut Rizzolli: Laurea in Economia e Commercio e in Storia, abilitazione all'insegnamento universitario. Ha pubblicato importanti lavori sulla storia monetaria tirolese. Insegna numismatica all'Università di Innsbruck.
Federico Pigozzo: Laurea in Economia e Commercio e in Storia, è autore di numerose pubblicazioni sulla storia monetaria del Veneto. È socio effettivo della Deputazione di Storia Patria per le Venezie.

martedì 27 ottobre 2015

Tristan e Doralice

Tristan e Doralice
Un amore ribelle
di Francesca Cani
pp. 445, € 14,90
Leggereditore, 2015
ISBN: 8865085924

Anno Domini 1076. Sopravvissuta alla strage della sua famiglia, Doralice di Lacus trova ospitalità a Canossa, dove la grancontessa Matilda la accoglie come una figlia. Quando l'orrore per l'assassinio dei suoi genitori sembra aver lasciato posto a una tranquilla quotidianità, i piani di conquista di Enrico IV sconvolgono il suo mondo. Tristan di Holstein, indomito guerriero forgiato da mille battaglie, ha un'ultima missione prima di riconquistare la libertà: deve colpire al cuore Matilda, strappandole quanto ha di più prezioso. La sua preda, che osserva con occhi da demonio, uno azzurro e freddo, l'altro ribollente d'oro fuso, è Doralice. Ma la prova dell'amore si rivelerà la più ardua da superare e lo spingerà a disobbedire al suo re, a sopportare torture e rinunce in nome di una felicità che potrebbe non esistere. Perché forse è proprio lui il responsabile di un crimine che non può essere perdonato...
Francesca Cani vive a Mantova, è laureata in Storia dell’arte e ha una vera passione per la ricerca storica, tanto che gli archivi polverosi e le biblioteche sono diventate la sua seconda casa. I suoi romanzi, già pubblicati da Harlequin Mondadori e Rizzoli Youfeel, sono frutto dell’amore per la sua terra e per i viaggi. Ogni volta che può parte alla scoperta di Irlanda, Scozia e Inghilterra. Tristan e Doralice – Un amore ribelle è il suo primo romanzo con Leggereditore.

domenica 25 ottobre 2015

Matilde di Canossa

Matilde di Canossa
di Cesare Bellentani
pp. 210, € 18,00
Ibuk, 2015
ISBN: 978-88-98355-06-8
 
Matilde di Canossa è il primo romanzo storico di Cesare Bellentani. Scritto interamente con la bianca rupe di Canossa davanti agli occhi, è la rivisitazione di tutti i momenti della lotta per le investiture, dal 1060 al 1115, che determinarono un grande passaggio fra Alto e Basso Medioevo.
Guido, servitore muto di Matilde, assiste agli incontri della grancontessa con papi, re, imperatori e ne diventa cronista.
L’inanellarsi delle vicende storiche è visto attraverso gli occhi di un personoggio umile, per il quale la distinzione fra Bene e Male è molto netta. Ma il lettore, lungo la narrazione, sarà in grado di farsi una propria visione dei fatti storici.
I personaggi, i luoghi e il racconto sono frutto di accurata ricerca, anche se “Matilde di Canossa” è una biografia romanzata. La sfida d’intrattenimento ad altre biografie del medesimo personaggio è basata soprattutto su espedienti narrativi e su un’articolazione colta e misurata, che rendono l’opera non coincidente con la semplice ricostruzione storica. Pertanto, se qualcuno dovesse identificarsi nelle spire del racconto sappia che questo avviene solo per puro caso. Se qualcuno viceversa dovesse ricercarvi la puntuale obiettività dei fatti di quel periodo, prenda atto che il suo appassionarsi potrebbe avere un leggero e gradevole costo, ma forse anche il maggior valore che appartiene alla drammaturgia di un’opera letteraria, IBUC d’indiscutibile grande respiro.
Cesare Antonio Bellentani è nato a Reggio Emilia nel 1960. 
Dopo gli studi classici si è laureato in Economia a Parma. È appassionato dell’essere umano, di come le sue vicende contribuiscano a modificarlo giorno dopo giorno e di come la vita di ognuno rifletta, come la tessera di un mosaico, una parte dell’infinito. La conoscenza dell’uomo avviene attraverso la lettura (partendo dagli amati classici) e dal dialogo con un altro grandissimo amore, le parole, che costituiscono per chi scrive ciò che sono pennelli e colori per chi dipinge. La scrittura, strada verso la conoscenza, è una delle sue più grandi passioni. 
Si occupa di comunicazione web a Reggio Emilia, dove vive con sua moglie Silvia e i suoi figli Guglielmo ed Enrico.
È autore di numerose opere letterarie già pubblicate e di altre presto disponibili per i tipi di IBUC.
Di Cesare Bellentani sono già state pubblicate le seguenti opere:

“Il Risveglio” (2011); 

“Ai fantasmi ci credo, al caso no, ovvero il Conte Franco Santellocco Gargano e la Rocca di Vernio fra realtà e mistero” (2008);

 “Luciano Fantuzzi, una vita a forza nove”(2006).

sabato 24 ottobre 2015

Cronache dal Tecno-Medio-Evo

Cronache dal Tecno-Medio-Evo
a cura di Marcello Pecchioli
pp. 482, € 34,00
Mimesis Edizioni, 2015
ISBN: 978-88-5751-773-5
Una lettura appassionante, una serie di saggi brillanti e acuti, che raccontano un’altra storia del Medio-Evo. Abbiamo squarciato un velo che nascondeva scrigni preziosi di conoscenza e saperi antichi, che oggi stentiamo a riconoscere ma che, con ogni probabilità, sono responsabili, anche, del nostro glorioso Rinascimento e dell’avvento del Pensiero scientifico, di cui siamo gli eredi. Questo disvelamento del sapere pre-scientifico del Medio-Evo, dall’Ars Combinatoria di Lullo alla Mnemotecnica, utilizzata dai Padri della Chiesa, dai codici procedurali della letteratura cortese, al copyleft degli artisti medio-evali, dall’architettura digitale delle citta utopistiche di Campanella, etc. ci porta a considerare i famosi secoli bui, come nuovi orizzonti, ancora tutti da esplorare. Cronache dal Tecno-Medio Evo vuole essere un primo, significativo, tassello per la ricostruzione, anche digitale, di fatti ed eventi della nostra storiografia del Mondo Antico, Medio-Evale e Rinascimentale, in un’altra chiave e in una visione olistica, informatica, elettronica e multi-disciplinare.

Saggi di: Marcello Pecchioli, Carmen Dal Monte, Stefania De Salvador, Marco Maria Sambo, Mario Gerosa, Fabio Fornasari, Fernanda Moneta, Francesco Galluzzi, Andrea Scotti, Caterina Virdis Limentani, Riccardo Manzotti, Salvator-John A. Liotta, Isabella Falbo, Livio Billo, Cristian Posocco e Yupa, Roberto Roda, Roberta Peveri, Franco Torriani, Riccardo Notte, Alessandro Cappabianca, Philippe Bonnin. Dizionario sul Tecno-Medio-Evo a cura di Elfi Reiter, Marcello Pecchioli, Fabio Fornasari.

Marcello Pecchioli, (Spoleto 1954) è critico cinematografico, multimediale, epistemologo, videomaker, artista. Attualmente Docente presso la Laurea Specialistica del DAMS Cinema dell’Università di Padova. Ha pubblicato Effetto Cronenberg. Metacritica per un cinema delle Mutazioni (Bologna 1994), Scansioni. Estetiche tecnologiche e Sistemi Navigazionali per l’arte del XXI Secolo (Milano 2000-2007), Neo-Televisione. Elementi di un linguaggio catodico glocal/e (Milano 2005). Ha insegnato, in passato, presso il Dipartimento Arti Visive del Dams Arte di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Venezia, al Naba di Milano, all’Accademia di Belle Arti di Sassari, all’AIAM di Torino, per il Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Università di Bologna, per il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara.

martedì 20 ottobre 2015

Genova e il mare nel Medioevo

Genova e il mare nel Medioevo
di Antonio Musarra
pp. 208, € 14,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25990-5

A chi giunge dal mare il seno di Giano offre uno spettacolo d’ineguagliabile bellezza. Nel sole meridiano, Genova si staglia all’orizzonte, immobile, sospesa ai contrafforti che la sovrastano. E’ questa l’immagine fornita dai viaggiatori medievali, colpiti dalle possenti strutture del suo porto, dalle sue mura imponenti, dai suoi palazzi ricoperti da marmi splendenti, dai suoi dintorni cosparsi di residenze di campagna, immerse in una vegetazione rigogliosa. E’ vero, Genova la si capisce meglio dal mare. E’ il mare a costituire, nel lungo millennio medievale, il primo ed essenziale richiamo per i suoi abitanti, i quali prosperano grazie al commercio e alle attività finanziarie, viaggiano da un capo all’altro del mondo conosciuto, si stabiliscono fuori patria, fondando qua e là non nuove città ma «atre Zenoe», e nonostante ciò avvertono sempre e comunque il richiamo della madrepatria, eletta da tempo a «porta» d’Europa e del Mediterraneo. Questo libro ripercorre le tappe essenziali della storia medievale genovese: dalla lenta ascesa dei secoli precedenti al Mille all’espansione mediterranea, attraverso la partecipazione alle crociate e le guerre contro Pisa, Venezia e l’Aragona, con un occhio di riguardo alla situazione politica interna e al contesto internazionale. I Genovesi, guerrieri e mercanti, ne sono i protagonisti. Il mare ne è la principale lente d’ingrandimento.
Antonio Musarra è dottore di ricerca in Storia medievale. Tra i suoi libri: «La guerra di San Saba» (Pacini, 2009), «Gli Annali di Ogerio Pane (1197-1219) e di Marchisio Scriba (1220-1224)» (con M. Montesano, Frilli Ed., 2010), «In partibusUltramaris. I Genovesi, la crociata e la Terrasanta (secc. XII-XIII)» (ISIME, in corso di stampa).
Visita il sito dell'autore.

lunedì 19 ottobre 2015

Il Graal "Ludus scaenicus" in due tempi

Il Graal
"Ludus scaenicus" in due tempi
di Franco Cardini e Luigi Vani
pp. 88, € 12,00
Il Cerchio, 2015
Un "Ludus Scaenicus" che unisce un rispetto sostanzialmente rigoroso allo spirito della cosiddetta"Vulgata - Lancelot/Graal" due-trecentesca, sorta di "soap opera" medievale che mette insieme i vari motivi e le relative varianti del mito graalico, a suggestioni riprese da motivi cavallereschi ispirati ora a leggende al ciclo graalico prossime ma di differente natura - i temi morganatici, quelli melusiniani, la leggenda del veglio della Montagna, la "Sibilla Picena", l'incontro tra sir Galvano e il cavaliere verde - e a un costante riferimento all'esegesi junghiana.
La cristofania di Galaad, tema centrale e definitivo di tutta l'opera, è il punto d'arrivo d'un percorso metastorico nel quale il Cristo-re e il Cristo-cavaliere si presentano, uniti nella sintesi del Cristo-Galaad, come l'Asse di tutte le vicende cosmiche e umane. Il "Ludus" si risolve e si conclude quindi in una celebrazione eucaristico-apocalittica.
In trasparenza, implicitamente ma anche in modo evidente, il "Ludus" è una risposta cristiana alla proposta naturalistico-buddhistica nelle due grandi opere graaliche wagneriane intese come la riproposizione della tragedia classica che spicca il volo verso il Futuro.
Franco Cardini

domenica 18 ottobre 2015

Le Croniche di Giovanni Sercambi

Le Croniche
di Giovanni Sercambi
Edizione dal volgare all'Italiano
a cura di Giorgio Tori
2 tomi indivisibili, € 80,00
Maria Pacini Fazzi Editore, 2015
ISBN: 978-88-6550-423-9
 
Programmate dal suo autore, Giovanni Sercambi (Lucca 1345-48 – ivi 1424) per raccontare «alquante delle molte cose che son seguite in Lucca e in altri paesi», le Croniche hanno inizio nel 1164 e si concludono nel 1423, con il racconto di quella peste che costerà la vita al suo stesso autore. Ma è dalla seconda metà del XIV secolo che il racconto del Sercambi diviene vera, diretta testimonianza, cronaca vissuta di avvenimenti dei quali egli è testimone, e qualche volta attore diretto. Il primo codice, oggetto della presente edizione, giunge sino all’anno 1400 e fu suddiviso dal suo autore in tre parti distinte.
La prima dal 1164 al 1313 cioè «del tempo che Luccha era in sua libertà, vivendo a parte guelfa, fino a tanto che fu riducta a parte ghibellina, et che perdeo sua libertà»; la seconda, dal sacco di Lucca perpetrato dai pisani di Uguccione della Faggiuola (14 giugno del 1314) al recupero della libertà iniziata nel 1368, è caratterizzata dall’avventura gloriosa di Castruccio, dai quaranta anni di incertezze politiche e di dominazioni straniere succedutesi alla fine della sua tirannide, e soprattutto segnata dalla spietata dominazione di Pisa (1342-1369).
La terza, dalla libertà recuperata all’avvento della signoria di Paolo Guinigi (1400). Oggi, grazie all’opera di Giorgio Tori, possiamo leggere in italiano corrente questa preziosa testimonianza di storia lucchese e italiana, completa delle immagini che arricchiscono il codice originale, conservato nell’Archivio di Stato di Lucca e qui riprodotte grazie alla collaborazione dell’Archivio stesso.
Giorgio Tori, nato a Roma il 16 novembre 1941, è stato Direttore degli Archivi di Stato di Lucca, Firenze, Pisa e Massa. è autore di numerosi volumi e saggi sulla storia di Lucca, con particolare riferimento al XIV secolo ed al periodo francese (1799-1814) e di importanti lavori archivistici. Ha insegnato Archivistica generale e speciale all’Università di Firenze ed alla Scuola di Archivistica dell’Archivio di Stato di Firenze. Ha partecipato a numerosi incontri di studio in Italia ed all’estero, ed ha organizzato mostre e convegni nelle sedi di Archivio che ha diretto. è Presidente della Fondazione Ragghianti, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, socio ordinario dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti e membro della Deputazione di Storia Patria di Firenze. è socio fondatore dell’Istituto Storico Lucchese dove ricopre la carica di vice presidente.

sabato 17 ottobre 2015

Il viaggio di Dante

Il viaggio di Dante
Storia illustrata della Commedia
di Emilio Pasquini
pp. 312, € 29,00
Carocci, 2015
ISBN: 9788843078240

Seguendo il filo offerto dalle straordinarie miniature dei manoscritti più antichi e lasciando in primo piano il ritmo narrativo degli eventi, uno dei maggiori studiosi di Dante racconta la Commedia al pubblico non accademico, senza presupporre particolari conoscenze né rinviare a letture erudite o bibliografie accessorie. Grazie al risalto dato agli aspetti più concreti e stimolanti dell’opera, gli incontri con i personaggi e le atmosfere del poema invogliano di canto in canto ad attingere direttamente dal testo originale le emozioni e le conoscenze di cui il capolavoro dantesco si rivela, ancora e di nuovo, fonte inesauribile.
Emilio Pasquini è professore emerito all'Università di Bologna, dove è stato a lungo docente di Letteratura italiana. Già presidente della Commissione per i testi di lingua e della Società dantesca italiana, è membro onorario della Dante Society of America e socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Collaboratore dell’Enciclopedia dantesca, è autore di numerose pubblicazioni su Dante e la letteratura due-trecentesca, e del commento alla Commedia, in collaborazione con A. E. Quaglio (Garzanti, 1982-86)

venerdì 16 ottobre 2015

Trattato sui vini

Trattato sui vini
Liber de vinis
di Arnaldo da Villanova
Traduzione, introduzione e note di Manlio della Serra
pp. 156, € 12,00
Armillaria, 2015
ISBN: 9788899554019

Difficile immaginare che l’esperienza del vino si possa risolvere nell’incontro tra la particella minuta e gli scandali imprevedibili della perdita di controllo. La verità armonica abbraccia gli universi che Dioniso incredibilmente seduce e ammaestra. Presunto autore e naturalista, Arnaldo da Villanova (ca. 1240-1313) è un compilatore attento, che si muove in un amalgama prezioso di saperi, tra alchimia e teologia, scienza medica e credenza popolare. Con occhio clinico svela in parte ciò che gli antichi osavano riferire alla forza occulta e imprendibile della divinità. Oggi come sempre, degustare un buon vino significa anzitutto conoscere: anche questa insolita conoscenza, fatta di ricette e tecnicismi, intermezzi e resoconti, allerta il palato di chiunque pretenda di bere e, ugualmente, sognare.
Arnaldo da Villanova (1240-1313) fu medico, alchimista, e politico catalano. Fu influente consigliere del re di Aragona e di Sicilia, nonché medico di Bonifacio VIII. Nella storia della medicina è ricordato per le acute osservazioni del Breviarium practicae e del commento al Regimen salernitanum.
Manlio della Serra ha conseguito un PhD in Filosofia medievale all'Università di Roma Tor Vergata, con attività di ricerca presso la Eberhard Karls Universität di Tübingen, collaborando con la cattedra di Storia della Chiesa della Facoltà Teologica. Alla produzione editoriale affianca la traduzione dal latino e dal tedesco e attualmente coordina diversi progetti culturali.

lunedì 12 ottobre 2015

Giotto e i francescani

Giotto e i francescani
Tre paradigmi di committenza
di Julian Gardner
pp. 160, € 24,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867283255

Alcune delle più importanti imprese pittoriche “francescane” di Giotto e della sua vasta bottega (a Pisa, Firenze e Assisi) sono qui studiate da uno dei maggiori esperti internazionali di arte italiana del Trecento. L’analisi di questi dipinti non è condotta tanto sotto il profilo stilistico e filologico, quanto piuttosto come chiave per comprendere le congiunture storiche e politiche, anche drammatiche, che a queste opere fanno da sfondo, occasione e necessario contesto.
Nel corso dei primi vent’anni circa del Trecento, infatti, l’Ordine francescano ‒ cui tutte queste opere fanno in varia misura capo ‒ subisce profonde trasformazioni, in stretto rapporto con le vicende della Chiesa migrata ad Avignone, e con l’evoluzione economica, finanziaria e politica delle città che costituiscono gli scenari degli avvenimenti, Pisa, Firenze, e Assisi. L’Ordine francescano, legato, per un verso, ai principi e alle scelte radicali del Fondatore, e per un altro fortemente partecipe della società contemporanea, e in strettissimi rapporti con i banchieri fiorentini e le élites intellettuali, ridefinisce la figura di Francesco, e la presenta in modi che Giotto, come Gardner ci indica, riesce a rappresentare con straordinaria efficacia visiva e propagandistica.
Ne deriva un quadro movimentato e colorito, ben lontano dall’immagine stereotipata che spesso si dà dell’artista e dei suoi committenti. Un libro di storia e di storia dell’arte avvincente e innovativo.
Julian Gardner, professore emerito di Storia dell’arte all’Università di Warwick, ha svolto attività di ricerca e insegnamento anche alla Bibliotheca Hertziana di Roma, all’Università di Berkeley e al Center for Advanced Studies in the Visual Arts presso la National Gallery of Art di Washington. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo The Tomb and the Tiara (Oxford 1992) e The Roman Crucible: The Artistic Patronage of the Papacy 1198-1304 (München 2013).  

venerdì 9 ottobre 2015

Cisterciensi

Cisterciensi
a cura di Roberto Cassanelli e Terryl Nancy Kinder
pp. 432, € 130,00
Jaca Book, 2015
ISBN: 978-88-16-60441-4

I Cisterciensi hanno avuto un ruolo chiave nella riforma del monachesimo europeo e nella storia della cultura occidentale. L’evoluzione artistica dal Romanico al Gotico in Europa non sarebbe stata possibile senza comprendere la "rivoluzione cisterciense" del XII secolo, il cui protagonista fu san Bernardo di Chiaravalle: dalla sobrietà estetica promossa da san Bernardo, critica rispetto ai suoi stessi eccessi di decorazione e ricchezza, è nata un’architettura elegante e dallo stile incomparabile.
Sotto la direzione di Terryl N. Kinder e Roberto Cassanelli, il mondo cisterciense è scandagliato sia sul piano dell’apporto teologico, intellettuale e spirituale (una ripresa del monachesimo secondo le sue più profonde radici), sia su quello della cultura materiale: l’oreficeria, la miniatura, la musica, ma anche gli aspetti legati alla vita monastica quotidiana, che hanno visto nei monaci degli straordinari innovatori, quali l’agricoltura,la siderurgia, il governo delle acque, le Grange (stupende costruzioni per il lavoro contadino).
L’Ordine si è propagato non solo in Europa, ma anche in Cina, nelle Americhe, in Australia e in Africa, e recentemente in Norvegia si è insediato in un sito del XII secolo. Ha dovuto adattarsi alle condizioni dettate dal tempo, creando soluzioni inimmaginabili alle origini, pur rimanendo fedele alla sua Regola. La presente opera, che vanta quaranta contributi di autori internazionali, contestualizza il fenomeno artistico dentro la storia del fenomeno cisterciense, dal XII secolo a oggi.
Presentando un’ampia rassegna delle attività monastiche, attraverso una varietà di aspetti e punti di vista,il volume costituisce un punto di riferimento imprescindibile per gli studi del mondo cisterciense.

martedì 6 ottobre 2015

L'isola del ghiaccio

L'isola del ghiaccio
di Angelo Berti
pp. 230, € 12,00
I Doni delle Muse, 2015
ISBN: 978-88-99167-10-3
 
In un villaggio del nord, un fabbro vive per guadagnarsi l’idromele che gli consente di dimenticare un passato che resta impresso a fuoco nella sua memoria. Tre atti d’infamia si dice debba compiere in ognuna delle tre vite a cui l’hanno destinato gli dei. Ma la sua vita è una soltanto, gravata dal peso di troppi ricordi. Ora anche la sua solitudine sta per essergli tolta, per volontà di guerrieri leggendari che vivono in un’isola di ghiaccio dove non cala mai la notte.
Si avvicina un tempo di corvi e di sangue, in cui pochi ancora lottano per salvare le proprie terre dall’invasione di un oscuro nemico.
Inviso a Þórr e amato da Óðinn, Starkaðr dovrà assumersi la responsabilità di portare un nome che è già leggenda.
L'isola del ghiaccio è un romanzo storico ambientato in Scandinavia nel IX secolo.
Angelo Berti è nato nel gennaio del 1963 a Cortemaggiore, un piccolo paese in provincia di Piacenza. Sempre impegnato nella divulgazione della cultura del fantastico, è collaboratore di TrueFantasy, vive a Forlì. Come autore ha pubblicato sei romanzi, tra fantasy e storici, e alcuni racconti.