lunedì 23 gennaio 2017

Il Codice Dal Verme

Il Codice Dal Verme
Memoria e ideologia a Pavia nell'età di Gian Galeazzo Visconti
di Maria Chiara Succurro
pp. 352, € 30,00
Vita e pensiero, 2017
ISBN: 9788834332504 

Come si tramanda, modifica, inventa la memoria cittadina? E quale significato hanno le ritrascrizioni di cronache e cataloghi a distanza di secoli, quando avvengono per opera di uffici che sono specifica espressione del potere politico? Queste domande, su cui già da alcuni anni gli studiosi hanno focalizzato la loro attenzione, trovano un esemplare caso di studio nel contesto pavese attraverso l’analisi del codice Dal Verme. Il manoscritto, di cui si presenta qui per la prima volta l’edizione critica, rappresenta la più importante testimonianza sulla Pavia di Gian Galeazzo Visconti. Prodotto nell’ambiente della cancelleria viscontea tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, esso fu inteso come un vero e proprio “kit di costruzione” per la memoria sociale. La sua analisi consente di mettere a fuoco il ruolo della cancelleria come centro attivo nell’elaborazione dell’ideologia ducale e testimonia inoltre concretamente il processo di costruzione della memoria storica e politica della città, con l’invenzione di tradizioni di lunga durata che ebbero la forza di rinnovarsi continuamente anche nei secoli successivi.
Maria Chiara Succurro è Visiting Fellow del Centre for Medieval and Renaissance Culture dell’Università di Southampton. Si è formata presso l’Università di Pavia, dove è stata anche allieva dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) e alumna del Collegio Ghislieri, e si è successivamente perfezionata con il dottorato di ricerca in Storia Medievale presso l’Università di Firenze. Ha ricoperto diversi incarichi di ricerca post-dottorali ed è stata vincitrice di numerosi premi e borse di studio, tra i quali il premio della Fondazione Cariplo (2006). Ha partecipato a numerose conferenze e seminari di carattere nazionale e internazionale e ha inoltre contribuito a diversi progetti di edizioni, sia tradizionali che digitali. È autrice di vari saggi e articoli su riviste nazionali, internazionali e volumi miscellanei, dedicati alla storia regionale, alle pratiche di costruzione della memoria, e all’analisi di manoscritti e documentazione basso-medievale.

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