giovedì 31 agosto 2017

Mollezza della carne e sottigliezza dell'ingegno

Mollezza della carne e sottigliezza dell'ingegno
La natura della donna nel Rinascimento europeo
di Sandra Plastina
pp. 192, € 19,00
Carocci, 2017
ISBN: 9788843084944

Una lunga e inveterata tradizione ha fatto pesare sulle donne una duplice  condanna biblica e biologica e tanta letteratura misogina ha attribuito  loro le caratteristiche di irrazionalità, mollezza, lussuria, frivolezza, suggestionabilità, incostanza, loquacità ecc. considerate come  certezze assiomatiche: conseguenze naturali, e quindi inappellabili,  di una costituzione fisica imperfetta e di un temperamento umorale  a dominanza freddo-umida.  Ma fin dal tardo Quattrocento si assiste nelle corti di Ferrara  e di Mantova a un vero e proprio processo di consapevole ridefinizione  del genere, messo in moto dalla forte personalità di Eleonora d’Aragona, confutazione vivente delle idee aristoteliche sulla donna. Il libro esamina alcuni sorprendenti e originali trattati rinascimentali  che rivalutano la donna sulla base degli effetti positivi che conseguono proprio dalla sua natura. Con un audace rovesciamento del paradigma  aristotelico dell’inferiorità femminile, queste opere attribuiscono, infatti,  alle donne una maggiore e migliore disposizione all’esercizio delle capacità  intellettuali, anche perché «quelli che sono di carne più molle sono  più atti di mente», come aveva affermato lo stesso Aristotele. Ancora poco noti e in gran parte mai pubblicati in edizione moderna,  questi primi tentativi compiuti in Italia per ribaltare i presupposti misogini  della tradizione aristotelica e scolastica gettano una luce nuova sull’annoso  dibattito che aveva riguardato la “natura” della donna.
Sandra Plastina insegna Storia della filosofia moderna all’Università della  Calabria.

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