sabato 30 settembre 2017

Viaggio al centro del Medioevo

Viaggio al centro del Medioevo
Questioni, luoghi, personaggi
di Giuseppe Fornasari
pp. 984, € 75,99
Liguori Editore, 2017
ISBN:  9788820750022
 
Un volume di tre direzioni: metodo storico, problematiche centrali del Medioevo maggiore e realtà locali s’intrecciano all’azione di grandi protagonisti della politica e della cultura dell’Età di Mezzo. L’autore, attento da molti anni a sintesi interpretative riguardanti il ‘grande’ e il ‘piccolo’ Medioevo, si serve d’un nuovo corredo di testi, fonti e studi per descrivere un mondo mutevole e pulsante dove la storia religiosa è costantemente misurata sui comportamenti dei laici, sulle instabilità delle terre di confine, sulle tendenze centripete, centrifughe o marginali di una società in perenne ricerca di nuove certezze. La tradizione mitica della romanità si misura con le aree mitteleuropee e slave in questo libro epocale, impostato sull’immenso e inquietante ‘viaggio’ medievale intrapreso dentro un tempo imperfetto non così lontano dal nostro.
Giuseppe Fornasari (Trieste, 1948) insegna Storia medievale all’Università di Trieste ed è membro corrispondente dei Monumenta Germaniae Historica (Monaco di Baviera). Grande esperto di storia religiosa e della Riforma dell’XI secolo, da alcuni anni studia il mondo slavo altomedievale dove ritrova radici autobiografiche. Autore di moltissimi saggi, ha scritto Per la storia della “nicolaitica haeresis” nell’Occidente medievale (1981) e Medioevo riformato del secolo XI. Pier Damiani e Gregorio VII (1996). Dopo lunghe analisi sulla cultura medievale secondo la traccia di Marrou, sono recenti le sue indagini sul pensiero di Heidegger applicato all’epistemologia della storia e sul problema della morte.

venerdì 29 settembre 2017

La matematica e la sua storia

La matematica e la sua storia
Dalle origini al Medioevo
di Bruno d'Amore, Silvia Sbaragli
p. 304, € 20,00
Dedalo Edizioni, 2017
ISBN: 9788822002716
 
Questo libro presenta la storia della matematica a tutti coloro che vogliono sapere quali sono stati gli eventi e i personaggi che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, e conoscere i luoghi nei quali questa meravigliosa costruzione dell’ingegno umano ha mosso i primi passi, dalle sue antichissime origini fino al Medioevo. Illustrazioni e disegni arricchiscono una vicenda umana intessuta di eventi storici e riferimenti artistici, descritta con un linguaggio accessibile e narrativo, attraente e il più possibile semplice.
Nelle intenzioni degli autori, il libro si pone come il primo di tre volumi del tutto indipendenti e autonomi, destinati a ripercorrere la storia della matematica dalle origini fino al Rinascimento per poi avventurarsi nell’età moderna e contemporanea.
I due autori hanno d’altra parte un’aspirazione concreta comune: fornire agli insegnanti di matematica strumenti e suggerimenti convincenti per portare la storia della matematica in aula, farla conoscere agli studenti, far loro capire quanto lungo, interessante, complesso e avvincente sia stato lo sviluppo di uno dei tanti umanesimi, quello della conoscenza della “regina delle scienze”.

giovedì 28 settembre 2017

Arnaldo da Villanova e la Sicilia

Arnaldo da Villanova e la Sicilia
a cura di Giuseppe Pantano
pp. 165, € 20,00
Officina di Sudi Medievali, 2017
ISBN: 9788864851181

Arnaldo da Villanova (c. 1240-1311), alchimista, politico, filosofo e riformatore religioso, medico dei papi Clemente V e Benedetto XI, catalano d’origine, dimorò in Sicilia alla corte di Federico III d’Aragona, re di Sicilia e suo amico, per conto del quale svolse numerosi incarichi e missioni diplomatiche. Scrisse trattati di medicina, di alchimia e opuscoli teologici; le sue conoscenze scientifiche, ereditate dal mondo ebraico ed islamico, permisero la meditazione di idee riformatrici basate su una visione moderna e centrale dell’uomo. Il volume raccoglie i testi di studiosi del pensiero e della storia medievale che,  conformemente agli interessi e alle opere di Arnaldo, spaziano dal campo medico a quello religioso, dall’alchimia all’insegnamento, sino all’ambito giuridico.

martedì 26 settembre 2017

La Battaglia di Ravenspur

La Battaglia di Ravenspur
di Conn Iggulden
pp. 512, € 19,90
Piemme, 2017
ISBN: 978-88-683-6855-5
 
Ci sarà silenzio sul regno d'Inghilterra. Ci saranno sacrifici e tradimenti. E ci sarà una fine. Una nuova casata regnerà su tutti.
Perché un regno diviso è un regno perduto.
1470. Un futuro incerto e nebuloso attende Edoardo IV: la casata di York è ormai sconfitta, il re è esiliato nelle Fiandre e la sua famiglia è costretta a riparare presso i Lancaster. Ma rabbia e orgoglio non danno tregua a Edoardo, e lo spingono a lottare per ciò che considera ancora suo. È così che, accompagnato dal fratello Richard, salpa verso Ravenspur, il luogo dove si compirà l'ultimo pezzo del suo destino. Il suo esercito, sfiancato e decimato da un naufragio, arriva così sulle coste inglesi: anche se tutto sembra contro di loro, i due fratelli York sono finalmente a casa. E la decisione da prendere è una sola: attaccare...
Ma nessuno sa che, non molto lontano da lì, in Galles, soffiano venti nuovi. Il giovane Henry Tudor è diventato un uomo: e sarà destinato a entrare nel tumultuoso corso della storia mettendo fine alla Guerra delle due Rose, in un'epica battaglia che consegnerà l'Inghilterra nelle mani della dinastia Tudor per i secoli a venire.
La Storia, grazie alla penna di Conn Iggulden, si trasforma nel romanzo più avvincente: una saga bestseller che vi terrà col fiato sospeso.
Conn Iggulden è il più grande autore inglese di romanzi storici, nato a Londra nel 1971. Ha esordito con la fortunatissima serie dedicata alle imprese di Giulio Cesare (Le porte di Roma, Il soldato di Roma, Cesare padrone di Roma, La caduta dell’aquila), seguita dall’altrettanto amata saga di Gengis Khan (Il figlio della steppa, Il volo dell’aquila, Il popolo d’argento, La città bianca e Il signore delle pianure), entrambe pubblicate in Italia da Piemme.
Ha avuto un enorme successo con l’ultima serie, dedicata alla Guerra delle due Rose: Trinity, Bloodline, Stormbird e La battaglia di Ravenspur.

lunedì 25 settembre 2017

L'abbazia di San Salvatore della Fontana Taona nel Medioevo

L'abbazia di San Salvatore della Fontana Taona nel Medioevo
pp. 96, € 10,00
Gruppo di Studi Alta Valle del Reno, 2017
ISBN: 8894224635

Il volume raccoglie i testi delle relazioni della giornata di studio che si tenne alla Sambuca Pistoiese il 30 luglio 2016. Tratta della storia dell'abbazia vallombrosana di San Salvatore della Fontana Taona fra i secoli XI e XIV, sulla base della documentazione conservata all'Archivio di Stato di Pistoia.

domenica 24 settembre 2017

Istituzioni, scritture, contabilità

Istituzioni, scritture, contabilità
Il caso molisano nell'Italia tardomedievale
a cura di Isabella Lazzarini, Armando Miranda, Francesco Senatore
pp. 368, € 38,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867288311

L’attenzione a una “storia documentaria” dei poteri tardomedievali si colloca al crocevia di una serie di ricerche recenti di grande interesse, legate da un lato al rapporto fra scritture e potere, dall’altro ai processi di state-building. Il presente volume si propone di fare convergere questo fascio di tematiche attorno a un caso specifico: le fonti relative alle comunità e alle grandi stirpi feudali radicate in quel che ora consideriamo Molise durante l’età angioino-aragonese (XIII-XV sec.). Il caso molisano viene poi inserito nei più ampi scenari del Regno di Napoli e della penisola, mettendo a fuoco lo specifico snodo costituito dal rapporto fra scritture cancelleresche e contabili e istituzioni nel costruirsi di relazioni complesse fra centri e territori.
Isabella Lazzarini insegna Storia medievale presso l’Università del Molise. Si occupa di storia sociale delle istituzioni tardomedievali, con un’attenzione particolare alle trasformazioni politiche dei principati italiani tre-quattrocenteschi, all’evoluzione delle pratiche documentarie e delle forme della comunicazione scritta, e alla diplomazia tardo medievale.
Francesco Senatore insegna Storia medievale presso l’Università Federico II di Napoli.

sabato 23 settembre 2017

Legati da una Cintola. L'Assunta di Bernardo Daddi e l'identità di una città

Legati da una Cintola. L'Assunta di Bernardo Daddi e l'identità di una città
a cura di Andrea De Marchi, Cristina Gnoni
pp. 240, € 28,00
Mandragora, 2017
ISBN: 978-88-7461-357-1 

La Sacra Cintola, la cintura della Vergine custodita nel Duomo che per secoli è stata il tesoro più prezioso di Prato, è un simbolo religioso e civile, fulcro delle vicende artistiche della città ed elemento cardine della sua identità. La sottile striscia (di 87 centimetri) di lana di capra broccata in filo d’oro è il fulcro di un’esposizione che comprende altre opere di valore, prima tra tutte la pala di Bernardo Daddi del 1337-1338 che racconta la leggenda di come la reliquia sia stata consegnata a San Tommaso dalla Madonna al momento dell’Assunzione, sia stata portata a Prato verso il 1141 dal mercante pratese Michele Dagomari e da questi donata nel 1172, alla pieve della città.
Il catalogo dell’esposizione illustra, oltre naturalmente alla reliquia solitamente conservata nella cappella di Agnolo Gaddi nel Duomo, la serie di dipinti, sculture e miniature in mostra, che testimoniano le varie elaborazioni del tema dell’Assunta che dona la propria cintola.
In aggiunta, testi e foto propongono lo studio della cappella affrescata da Gaddi, la prepositura di Santo Stefano, le ostensioni che abitualmente avvengono a Prato e la storia del suo culto nei secoli.
Con saggi di Andrea De Marchi, Renzo Fantappiè, Claudio Cerretelli, Isabella Lapi Ballerini, Cristina Gnoni, Rita Iacopino, Marco Ciatti, Diana Toccafondi.
Schede di Aurora Corio, Chiara Marcheschi, Andrea De Marchi, Carl Brandon Strehlke, Fulvio Cervini, Cristina Gnoni, Camila Amoros, Fabiana Carelli, Viola Casaglieri, Don Renzo Fantappiè, Valentina Baffi, Lorenzo Sbaraglio, Giovanni Giura, Anna Maria Guiducci, Francesco Caglioti, Rita Iacopino, Giada Petrillo, Daniela Degl’Innocenti, Marco Campigli, Simone Giordani, Paolo Benassai, Marzia Casini, Don Marco Pratesi, Giovanni Pestelli, Claudio Cerretelli, Monica Cecchi, Dora Liscia Bemporad, Valentina Rubechini, Franco Paliaga.

venerdì 22 settembre 2017

Vicolo cieco delle adultere

Vicolo cieco delle adultere
Una storia di giovinezza, cinema & indiscrezioni dalla Ferrara medievale al maggio 1977
di Paolo Molinari
pp. 122, € 11,00
Faust Edizioni, 2017
ISBN: 8898147619

Un signore di Ferrara violento e dissoluto: Niccolò III d'Este. Un romantico giullare dalla lingua lunga: Bracco de' Robusti. Un enigmatico boia tormentato dai rimorsi: Gualtiero Pandermili. Una donna da conquistare ai tempi di Ugo e Parisina: Lea Falzagalloni. Una regista americana con l'ossessione per Antonioni: Charlene Howlette. Dal maggio di sangue (1425) al maggio del dissenso (1977): una trama intricata e avvincente.

giovedì 21 settembre 2017

Signorie territoriali nella Sardegna medievale

Signorie territoriali nella Sardegna medievale
I Malaspina (secc. XIII-XIV)
di Alessandro Soddu
pp. 312, € 33,00
Carocci, 2017
ISBN: 9788843078486

Il volume esamina l’affermazione e lo sviluppo delle signorie territoriali in Sardegna tra XIII e XIV secolo attraverso l’esempio dei Malaspina, casato originario della Lunigiana, di cui vengono ricostruite le vicende politico-istituzionali, familiari e patrimoniali e analizzati gli elementi strutturali della signoria, mettendo in luce strategie e pratiche del potere, tra innovazione e continuità, sullo sfondo del rinnovato dinamismo economico-sociale che caratterizza l’isola durante il basso Medioevo. L’incastellamento malaspiniano incide sull'assetto economico-sociale e su quello insediativo, creando i presupposti per una signoria pervasiva in quanto anche inclusiva delle élites locali, le cui istanze, come quelle delle stesse comunità rurali e urbane, trovano accoglienza negli statuti e nei privilegi signorili.
Alessandro Soddu è professore associato di Storia medievale presso il Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. Ha pubblicato Incastellamento in Sardegna. L’esempio di Monteleone (Raleigh, nc, 2014)

mercoledì 20 settembre 2017

Atti del XXXIV Convegno di Ricerche Templari

Atti XXXIV Convegno di Ricerche Templari
a cura della L.A.R.T.I.
pp. 136, € 11,00
Edizioni Penne & Papiri, 2017
ISBN: 9788889336687

Il volume contiene gli atti del XXXIV Convegno di Ricerche Templari che si è svolto a Nizza Monferrato il 1 ottobre 2016.
Questo è l'indice:
- Loredana Imperio: "Due controversi maestri del Tempio: Philippe de Nablus e Odon de Saint Amand".
- Fernando Lanzi: "La devozione nell’Ordine del Tempio".
- Giampiero Bagni: "Lo scavo archeologico di Santa Maria del Tempio a Bologna: primi risultati".
- Vito Ricci: "Presenza templare in Dalmazia".
- Fabio Serafini: "La bolla papale “Dura nimis est” sull’eventuale fusione degli Ordini templare e giovannita".
- Sergio Sammarco: "Un documento cistercense riguardante i Templari portoghesi".
- Fabio Serafini: "Falsi e inesattezze nella ricerca templare".

martedì 19 settembre 2017

Alla scoperta del romanico astigiano

Alla scoperta del romanico astigiano
di Franco Correggia
pp. 300, € 14,90
Edizioni del Capricorno, 2017
ISBN: 978-88-7707-352-5

Nell’area compresa tra Astigiano, Monferrato, Chierese e Colline del Po si distribuisce una straordinaria rete di testimonianze storico-artistiche, di rilevanza europea: una galassia di chiese romaniche caratterizzate da uno stile unico, noto come «scuola del Monferrato». Piccole pievi, abbazie e campanili sorti tra l’XI e il XIII secolo in un territorio di grande importanza politico-commerciale e di notevole bellezza paesaggistica. Con una cartografia realizzata ad hoc, schede tecniche redatte da esperti e preziosi approfondimenti tematici, vengono presentati sei itinerari da percorrere in automobile che si snodano in un territorio in cui natura e opera dell’uomo si fondono con armonia e che raggiungono quasi cinquanta chiese, descrivendole nei dettagli e invitando ad ascoltarne la storia, iniziata quasi mille anni fa.
Franco Correggia è consulente scientifico, naturalista ed esperto di dinamiche dei sistemi complessi, collabora a progetti di ricerca internazionali nei campi della biologia molecolare e della conservazione della biodiversità. Autore di quattro volumi e di circa 150 contributi (studi, saggi, monografie, articoli) di argomento biologico, ecologico e botanico, ha tenuto lezioni, conferenze e seminari presso diverse università italiane e straniere. È presidente dell’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie, referente dell’agenzia internazionale Ager, componente del Direttivo dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, curatore della collana editoriale I Quaderni di Muscandia. Oltre a Alla scoperta del romanico astigiano, per Edizioni del Capricorno ha pubblicato Sentieri di collina tra Monferrato e Langa Astigiana. Passeggiate naturalistiche e culturali (2014).
Contributi di Marina Cappellino, Ezio Claudio Pia, Paola Salerno

lunedì 18 settembre 2017

Oltre i limiti: il potere femminile nella medievistica recente

Oltre i limiti: il potere femminile nella medievistica recente
Donne con potere, donne al potere nel Medioevo
di Giulia Cesarani
pp. 56, € 35,90 
Edizioni Accademiche Italiane, 2017
ISBN: 978-3-330-78289-1  

Donne e potere nel Medioevo, sembra un paradosso. In realtà proprio così non è, ci sono donne, poche, che nel Medioevo hanno accentrato determinati tipi di potere attorno alla loro figura. Alcune hanno usato il loro potere per scopi politici come la determinata Matilde di Canossa, altre hanno avuto il potere di coinvolgere le folle come Giovanna D'Arco. Quante e quali sono in definitiva queste figure? Che testimonianze abbiamo? Come hanno usato il loro potere?
Giulia Cesarani, nata a Torino nel 1988, laureata nel 2011 in Scienze dei beni culturali con una tesi sul potere femminile nel medioevo, oggi svolge attività di guida museale e organizzatrice di eventi.

domenica 17 settembre 2017

Latinismi sintattici nella prosa del Ducento

Latinismi sintattici nella prosa del Ducento
di Davide Mastrantonio
Prefazione di Maurizio Dardano
pp. 320, € 18,00
Aracne Editrice, 2017
ISBN: 978-88-255-0522-1
 
Nel Medioevo il latino ha influenzato il volgare non solo nel lessico, ma anche nella sintassi. In quest’ottica lo studio delle interferenze sintattiche può offrire un valido contributo alla conoscenza dell’italiano antico. Nel volume si indaga l’impatto sul volgare di quattro costrutti non–finiti tipici della latinità: ablativo assoluto, perifrastica passiva, costruzioni gerundive e accusativo con l’infinito. Il corpus è costituito da testi toscani in prosa del Duecento afferenti a tipologie testuali di ogni livello, dai testi pratici alle opere letterarie. Il filo conduttore dei vari capitoli è stabilire, sulla base di criteri non soltanto formali, se un determinato costrutto volgare sia ereditario o frutto di imitazione, e nel secondo caso ricostruire le ragioni pragmatiche e stilistiche del latineggiamento.
Davide Mastrantonio, laureato in Lettere classiche, ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia linguistica italiana presso la Sapienza – Università di Roma. Attualmente conduce una ricerca sulla testualità medievale presso le università per Stranieri di Siena e Basilea. Accanto alla sintassi dell’italiano antico e moderno si interessa di linguistica di contatto.
Maurizio Dardano è professore emerito dell’Università Roma Tre. Si è occupato di vari aspetti della lingua italiana dai primi secoli a oggi. Tra i suoi ultimi libri si ricordano: Stili provvisori (2010), La lingua della nazione (2011). Ha diretto il volume Sintassi dell’italiano antico (2012). Per l’Aracne editrice ha curato (assieme ad altri studiosi) quattro volumi: Scritto e parlato (2001), SintAnt. La sintassi dell’italiano antico (2004), Testi brevi (2008), L’italiano di oggi (2008).
Si è occupato in particolare della prosa italiana medievale e umanistica, della riflessione sulla lingua nei secoli XVIII e XIX, di problemi di morfologia derivativa, della narrativa e della poesia del Novecento, dell’attuale lingua dei media e di vari aspetti della testualità antica e moderna.

sabato 16 settembre 2017

Lucca una città di seta

Lucca una città di seta
Produzione, commercio e diffusione dei tessuti lucchesi nel tardo medioevo
di Ignazio del Punta, Maria Ludovica Rosati
pp. 336, € 45,00
Maria Pacini Fazi Editore, 2017
ISBN: 978-88-6550-576-2

Un libro che affronta i vari aspetti dell’ industria della seta a Lucca nei suoi primi secoli di sviluppo, tra il tardo Duecento e il pieno Trecento. Lucca infatti non fu solo la prima città del mondo occidentale a raggiungere una produzione di tessuti di lusso in grado di competere a pieno titolo con le tradizionali stoffe orientali, ma grazie alla migrazione dei suoi mercanti e artigiani nel corso del XIV secolo fornì le conoscenze tecniche e organizzative per il decollo della lavorazione serica in altri centri italiani, ponendo le basi di quella che rimase per oltre cinque secoli, fino all’ inizio del Novecento, la principale industria della penisola destinata all’ esportazione. Un ’ indagine approfondita sulle origini di una manifattura che permise così a lungo di accumulare in Italia grandi ricchezze e creare lavoro sia in ambito urbano che agricolo, prima di diffondersi dall’ Italia nelle altre regioni d’ Europa durante l’ età moderna, costituisce quindi un contributo fondamentale alle nostre conoscenze storiche, che mancava ed era atteso da lungo tempo.
Una collaborazione interdisciplinare, quella dei due autori, che fa dialogare storia dell’ arte, storia culturale e storia economico-sociale, proponendoci un affresco rigoroso e nel contempo innovativo dal punto di vista metodologico e per i temi trattati. Da un lato entrambi gli autori provengono da tradizioni di studi prestigiose e consolidate, fondate sulla capacità di analizzare con piena e sicura competenza sia i tessuti conservati nei musei e nelle collezioni internazionali, sia i documenti scritti di natura privata o istituzionale. Viene offerto così per la prima volta un panorama ricchissimo ed esaustivo della multiforme produzione tessile lucchese, dai più umili zendadi ai pregiati drappi intessuti con fili d’ oro che appaiono con sempre maggiore frequenza negli inventari di principi e pontefici a partire dalla fine del Duecento. Nel contempo un’ indagine a tappeto sulla nutrita raccolta di registri notarili del periodo, conservati nell’ Archivio di Lucca, permette di ricostruire in dettaglio le attività delle famiglie di mercanti, imprenditori e artigiani impegnati nella manifattura della seta, e delle molte donne che incannavano, torcevano o tessevano il prezioso materiale, sia in città che nelle campagne vicine.

venerdì 15 settembre 2017

La letteratura latina del medioevo

La letteratura latina del medioevo
Un profilo storico
di Paolo Chiesa
pp. 308, € 29,00
Carocci, 2017
ISBN: 9788843088881

Nella percezione comune, i secoli che intercorrono tra la fine della romanità e la stesura dei primi testi in volgare sono secoli “vuoti”, nei quali l’attività letteraria è assente o priva di interesse. Essi vedono invece una consistente e ininterrotta produzione di opere in latino, che rappresenta un elemento di continuità, ma anche di innovazione, fra l’antico e il moderno, e che occupa uno spazio ben definito nella tradizione intellettuale europea. Nel volume si segue un percorso storico di avvicinamento alla letteratura latina del medioevo, partendo dai suoi presupposti tardoantichi e giungendo fino alle prime manifestazioni dell’umanesimo; si introducono gli autori, i testi e i generi più significativi, collegandoli alle condizioni sociali e culturali dell’epoca; si presenta un caso di studio che esemplifica metodi e problemi della ricerca in questo campo; si forniscono al lettore, anche non specialista, le necessarie indicazioni bibliografiche per accedere alle opere mediolatine.
Paolo Chiesa insegna Filologia mediolatina all’Università degli Studi di Milano.

giovedì 14 settembre 2017

Spositione a XXIX canti dell'Inferno

Spositione a XXIX canti dell'Inferno
a cura di Vera Ribaudo
pp. 536, € 62,00
Salerno Editrice, 2017
ISBN: 978-88-6973-009-2

Assai distante dalla tradizionale prassi esegetica e soprattutto dalle diverse declinazioni dell’approccio landiniano realizzate nel XVI secolo, la Spositione di Lodovico Castelvetro da Modena (1505-1571) assume una fisionomia particolare riconducibile allo statuto intellettuale del suo autore.
Filologo, grammatico, ma soprattutto critico severo alieno da ogni dogmatismo, Castelvetro matura un interesse per Dante contestuale al vaglio delle due massime autorità del Cinquecento, Pietro Bembo e Aristotele. Risolta nella Ragione (1559) e nella Giunta (1563) la questione della lingua della Commedia senza mettere in discussione l’appartenenza di Dante al canone volgare, al Modenese non resta che valutare il poema alla luce del vasto repertorio di norme desunte dal commento alla Poetica di Aristotele concluso nel 1567 a Lione, la terra che lo accoglie esule dopo la condanna per eresia. Ultimata proprio a Lione, e qui andata perduta nell’infuriare delle lotte tra cattolici e ugonotti (1567), la Spositione viene riscritta a Vienna tra il 1569 e il 1570 da un Castelvetro che, debilitato nel fisico e ormai prossimo alla morte, ne arresta la stesura al ventinovesimo canto dell’Inferno. Ma non è neppure da escludere che alla base dell’interruzione vi fosse l’urgenza di replicare all’Hercolano di Benedetto Varchi, a chiudere la storica polemica con l’acerrimo rivale Annibal Caro.
Il metro di giudizio castelvetrino è la conformità delle terzine all’aristotelica verosimiglianza, intesa sia come coerenza interna della favola sia come suo adeguamento alle coordinate culturali e linguistiche del lettore. Il profondo scollamento con la cultura medievale che ne deriva, evidente nella riduzione della visio dantesca a mera questione di poetica, è desumibile dallo stesso repertorio di fonti con cui Castelvetro conduce la sua esegesi: si tratta di una variegata scelta di testi greci, latini e volgari con cui egli valuta la conformità del dettato tanto a ciò che è noto per tradizione – ad esempio la rappresentazione dei mostri infernali – quanto alle soluzioni lessicali, giudicate valide solo se garantiscono al lettore la comprensibilità del messaggio.
L’edizione, condotta sul ms. autografo Deposito Collegio di San Carlo, F 2 1, della Biblioteca Estense Universitaria di Modena, sostituisce la princeps pubblicata alla fine dell’Ottocento per le cure di Giovanni Franciosi (Modena, Soliani, 1886). Il testo è accompagnato al piede da un apparato diviso in due fasce, una ecdotica e una esegetica, quest’ultima con segnalazione delle fonti, il cui indiscusso interesse ha indotto alla stesura di uno specifico Indice in chiusura di volume.
Vera Ribaudo è dottore di Ricerca in Italianistica e Filologia Classico-Medievale con una tesi dedicata all’edizione critica della Spositione all’Inferno di Lodovico Castelvetro. Attualmente è cultore della materia in Filologia della Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

mercoledì 13 settembre 2017

Mali e rimedi. Racconti dal Medioevo

Mali e rimedi. Racconti dal Medioevo
di Luca Bianchedi
pp. 144, € 15,00
Ibiskos Ulivieri, 2017
ISBN: 9788832720426
 
Nel nostro immaginario collettivo è profondamente radicata l'immagine del Medioevo quale età buia e di regresso della civiltà. Ciò vale anche per quanto concerne l'arte sanitaria percepita come una lunga battuta d'arresto sulla via del progresso medico, e spesso confinata a mere pratiche superstiziose di sostanziale impotenza di fronte alle malattie. Quale medico interessato alla storia della medicina, penso che sarebbe invece auspicabile una maggior obbiettività e una più sollecita attenzione nei riguardi della medicina medioevale. Alcuni suoi elementi di prevenzione e terapia, rivisitati alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, si rivelano infatti ben più razionali di quanto fin qui ritenuto, e di potenziale ispirazione per future applicazioni cliniche. Tipico della cura nel Medioevo è proprio l'approccio olistico al paziente che non si limita a combattere il sintomo o la malattia, ma si estende a cercare di ripristinare la salute secondo esigenze individuali. Il medico medioevale considerava infatti l'essere umano nella sua interezza, valutandone tutte le dimensioni: fisica, mentale e spirituale...

martedì 12 settembre 2017

La tecnologia nella Commedia di Dante

La tecnologia nella Commedia di Dante
Il Medioevo della macchine e delle invenzione.
di Filippo Silvestri
pp. 142, € 7,50
Società Editrice Dante Alighieri, 2017
ISBN: 978-88-534-3800-3

Prima di questo libro gli aspetti tecnologici nella Divina Commedia sono stati poco approfonditi. Eppure Dante descrive in maniera ineccepibile il funzionamento di macchine come i mulini ad acqua e gli orologi meccanici, o processi tecnologici come quello della fabbricazione degli specchi, non cessando di fare alta poesia pur su argomenti in apparenza estranei ai territori poetici.
Questo testo indaga come pochi altri nel sapere extraletterario del poeta fiorentino per illustrarne ed evidenziarne la competenza anche in materia tecnica ed è pertanto prezioso perché dimostra come tra pensiero umanistico e pensiero scientifico i contatti siano più solidi delle presunte divisioni.
Docenti e studenti potranno giovarsi di vedere molto bene giustificate e “integrate” le forme dell’alta poesia con l’insaziabile (e competente) curiosità di Dante per le “nuove” macchine e le invenzioni che dal Basso Medioevo in poi hanno accompagnato il progresso e migliorato le condizioni di vita della nostra società.
In copertina: Orologio-Astrario del Dondi (1365-1384) Sistema motore, scappamento e disco con incise le ore (in primo piano a destra) È da notare il codice dei colori, grazie al quale i singoli componenti sono nettamente distinti.
Filippo Silvestri (Bari, 1948), ingegnere nucleare, ha lavorato presso L’ENEA, l’ente pubblico di ricerca per l’energia, occupandosi di sicurezza nucleare, pianificazione e gestione di progetti nazionali ed europei, formazione tecnica ed organizzazione della ricerca. Ha pubblicato libri di poesie ed è redattore della rivista letteraria “La Vallisa” di Bari.

lunedì 11 settembre 2017

Il corpo della città

Il corpo della città
Politica e parentela a Torino nel tardo Medioevo
di Marta Gravela
pp. 300, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867288892

Fra Quattro e Cinquecento, quando Torino si affermò come nuova capitale del ducato di Savoia, il complesso di famiglie che l’aveva amministrata per oltre due secoli – il vero e proprio corpo della città – si sgretolò nell’arco di pochi decenni, segnando un radicale cambiamento nella politica e nella società cittadina.
La necessità di conservare il patrimonio unito per garantire continuità al ruolo politico della discendenza spinse molte famiglie ad adottare rischiose strategie di successione, privilegiando l’erede unico, l’indivisione dei beni e la coabitazione dei fratelli.
Il prezzo fu l’indebolimento delle parentele e la rapida scomparsa di un’intera società politica, vittima della sua stessa strategia di sopravvivenza.
Marta Gravela, dopo aver conseguito il dottorato in Studi storici e documentari presso l’Università di Milano, è stata visiting scholar presso il Cambridge Group for the History of Population and Social Structure. Attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università di Torino.

sabato 9 settembre 2017

Un'italiana alla corte di Francia

Un'italiana alla corte di Francia
Christine de Pizan, intellettuale e donna
di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 180, € 12,00
Il Mulino, 2017
ISBN: 978-88-15-27320-8
 
Originaria di Pizzano, vicino a Bologna, ma vissuta in Francia, Christine de Pizan fu tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento la prima donna intellettuale di professione. Un destino fuori dal comune, a cominciare dalla straordinaria opportunità che fu per lei l'istruzione ricevuta dal padre, noto medico e astrologo. Rimasta vedova e priva di risorse, divenne scrittrice di apprezzate opere che lei stessa faceva miniare. Ma soprattutto fu oppositrice fiera ed efficace dei pregiudizi contro le donne, come testimonia «La città delle dame».
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda all’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (nuova ed. 2008), «Il denaro e la salvezza. L’invenzione del Monte di pietà» (2001), «Pescatori di uomini. Predicatori e piazze alla fine del Medioevo» (2005), «Breve storia della moda» (nuova ed. 2014) e «A capo coperto. Storie di donne e di veli» (2016).

venerdì 8 settembre 2017

Sulle nature dell'Universo. Libro V

Sulle nature dell'Universo. Libro V
di Giovanni Scoto Eurigena
a cura di Peter Dronke
Traduzione di Michela Pereira
pp. 648, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Fondazione Lorenzo Valla, Mondadori, 2017
ISBN: 9788804676072
 
Dialogo di straordinaria verve e ironia tra un maestro e il suo arguto allievo, il «Peruphyseon» è probabilmente l'opera più originale del pensiero medievale prima della «Summa» di Tommaso d'Aquino. Scritto in un latino straordinario e profondamente influenzato dal pensiero dei Padri della Chiesa greci, è allo stesso tempo una vibrante testimonianza personale e una discussione serrata e razionalmente argomentata alla ricerca del Primo Principio. Temi del quinto e ultimo libro sono l'origine del male e il destino dell'uomo dopo la morte: il male si annullerà quando tutti i corpi ritorneranno alla loro essenza spirituale, saranno riassorbiti dalla natura e questa «sarà mutata in Dio come l'aria si muta in luce».
Giovanni Scoto (Irlanda, 815 ca.- post 877?) è stato uno dei maggiori intellettuali del Medioevo. Tra l'846 e l'870 fu maestro alla corte di Carlo il Calvo, «Imperatore filosofo». Teologo e filosofo, fuse la tradizione platonica col cristianesimo.

giovedì 7 settembre 2017

Montecarlo a Carlo IV

Montecarlo a Carlo IV
a cura di Dario Donatini e Piera Dell'Osso
€ 19,00
La Grafica Pisana, 2017
ISBN: 8897732518

Si tratta della raccolta degli atti relativi al convegno tenutosi a Montecarlo e organizzato dal Comitato per i gemellaggi di Montecarlo di concerto con la sezione Pescia-Montecarlo-Valdinievole dell’Istituto Storico Lucchese e con l’amministrazione comunale. I contributi, opera di insigni studiosi di storia del medioevo, permettono di scoprire aspetti inediti relativi sia ai processi di fondazione del borgo sia alla vita quotidiana di Montecarlo nel basso medioevo.  Il volume presenta una splendida introduzione realizzata dalla professoressa Christine Meek, docente emerita presso il prestigioso Trinity College di Dublino e si conclude con un esauriente contributo del professor Mauro Ronzani, ordinario di storia medievale presso l’Università di Pisa.
Il settecentesimo anniversario della nascita di Carlo IV di Boemia, ricorrenza celebrata con eventi e iniziative di respiro veramente europeo, ci ha confermato - senza che ne potessimo dubitare - della grandezza storica dell'imperatore del Sacro Romano Impero. Ripercorrendo attraverso la biografia l'opera politica e, non da meno, intellettuale di una figura così cruciale nella storia dell'Europa del XIV secolo, abbiamo potuto conoscerne e apprezzarne ancora meglio il contributo offerto alla storia d'Italia.

mercoledì 6 settembre 2017

Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento

Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento
a cura di Andrea Comboni e Tiziano Zanato
pp. XLVIII-772, € 170
Sismel, 2017
ISBN: 978-88-8450-757-0

L’Atlante dei canzonieri in volgare del Quattrocento colma un vuoto negli studi di un secolo tradizionalmente poco valorizzato. Si tratta di un vasto repertorio di liriche che si presentano o tendono a presentarsi in forma di libro d’autore, organizzato secondo diversi livelli testuali. Ogni canzoniere viene descritto sulla base di uno schema standard che comprende una sezione filologica (titolo, testimonianze, tradizione) e una serie di notizie relative al macrotesto lirico: si va da indicazioni sul numero dei componimenti e sulla loro tipologia metrica, a rilievi sul periodo di composizione e sul tempo e i luoghi della storia, trascrivendo i componimenti iniziali e finali e passando in rassegna le articolazioni interne, i testi di anniversario, di pentimento religioso, di contenuto non amoroso. Particolare attenzione viene posta sui soggetti della comunicazione, cioè l’‘io’ poetico e il ‘tu’, nonché sugli eventuali destinatari storici. Il tasso di ‘narratività’ del canzoniere viene poi misurato sulle modalità di progressione del senso e sulla frequenza delle connessioni intertestuali, oltre che sulle esplicite dichiarazioni di poetica. Dall’insieme di questi dati emerge in modo non dubbio il tipo e il grado di influenza, varia ma sempre magistrale, esercitata su ciascuno di questi autori dal Canzoniere per antonomasia, quello di Francesco Petrarca. Completano il volume gli indici dei nomi, dei toponimi, dei manoscritti, dei libri antichi a stampa, degli incipit citati.
Andrea Comboni è professore associato di Filologia italiana all'Università di Trento.
Tiziano Zanato insegna Letteratura italiana all'università Ca'Foscari di Venezia. Si è interessato di poesia delle origini (Dante e Petrarca), di trattatistica e storiografia veneta cinque; seicentesca e soprattutto di letteratura del Quattrocento, pubblicando e commentando, fra gli altri, testi di Angelo Poliziano e Lorenzo de' Medici. Di quest'ultimo ha curato per Einaudi, nella «Nue», le Opere. Di Matteo Maria Boiardo ha curato l'Amorum libri tres per la Nuova raccolta di classici italiani annotati.

martedì 5 settembre 2017

L' Invenzione cristiana dei cinque sensi nella liturgia e nell'arte del Medioevo

L' Invenzione cristiana dei cinque sensi nella liturgia e nell'arte del Medioevo
di Eric Palazzo
pp. 448, € 45,00
Editrice Domenicana Italiana, 2017
ISBN: 9788898264858

Come rendere visibile l'invisibile? Quale ruolo possono avere i sensi nella scoperta dell'indicibile? La mistica passerebbe attraverso il sensibile? Il Medioevo si è posto queste domande con libertà e audacia insospettate in vista di entrare in dialogo con Dio attraverso il corpo. La lode sollecita, anima ed esalta la vista, l'udito, il gusto, l'olfatto, il tatto e il rito fa immergere nella contemplazione dell'invisibile, attraverso azioni, oggetti, affreschi, miniature, sculture, indumenti, libri, cose tutte attivate dai sensi...Questo libro-avvenimento, che rinnova l'approccio alla liturgia e all'arte del Medioevo, costituisce un contributo essenziale per l'antropologia cristiana.
Eric Palazzo è uno storico francese, specializzato in storia della liturgia del Medioevo, professore di storia dell’arte Medievale all’Università di Poitiers; è stato direttore (2000-2007) del CESCM (Centre d’Études Supérieures de Civilisation Médiévale) di Poitiers.

lunedì 4 settembre 2017

Storia del lavoro in Italia. Il Medioevo

Storia del lavoro in Italia. Il Medioevo
Dalla dipendenza personale al lavoro contrattato
a cura di Franco Franceschi
pp. 606,  47,00
Castelvecchi Edizioni, 2017
ISBN: 9788869449352
 
Si attraversano, in questo volume della Storia del lavoro in Italia, secoli tra i più complessi e affascinanti della storia recente dell’uomo. Sedici specialisti affrontano il tema secondo un’articolazione cronologica consolidata, ma con un approccio innovativo e attento alla pluralità degli aspetti che lo compongono. Le campagne, il mare, le città dell’Italia medievale sono gli scenari di un’indagine che mira a ricostruire le forme del lavoro manuale e intellettuale, il ruolo economico degli uomini e quello delle donne, l’evoluzione delle tecniche e i meccanismi di trasmissione dei saperi, l’organizzazione del lavoro e i conflitti che ne scaturivano, le gerarchie economiche e quelle di status. Un affresco attento ai più ampi contesti politico-istituzionali e culturali, nella convinzione che la storia del lavoro è storia di realtà concrete e al tempo stesso di non meno vive rappresentazioni.
Franco Franceschi è professore di Storia medievale presso l’Università di Siena. Specialista di storia urbana, ha pubblicato numerosi saggi dedicati al lavoro e alle Corporazioni, alla politica economica, alla trasmissione dei saperi, alla mentalità dei ceti produttivi, alle rivolte nei secoli XIII-XVI. Tra le sue pubblicazioni recenti si segnalano i volumi «…E seremo tutti ricchi». Lavoro, mobilità sociale e conflitti nelle città dell’Italia medievale (Pisa, Pacini, 2012) e Le città italiane nel Medioevo. XII-XIV secolo (Bologna, Il Mulino, 2012), scritto insieme ad Ilaria Taddei.

domenica 3 settembre 2017

Il segreto del calice d'argento

Il segreto del calice d'argento
di Loredana Saetta
pp. 352, € 18,00
Ciesse Edizioni, 2017
ISBN: 978-88-6660-220-0

Dalle terre nebbiose dell’Europa del Nord alle assolate distese d’Oriente, tra amori e battaglie, intrighi e lotte per il potere, rivivono le epiche gesta dei cavalieri medievali.
Continuano le vicende dei giovani protagonisti del romanzo “Astur la spada della sorte”. Michael dovrà combattere contro l’inganno e il tradimento, Ferrand conoscerà i segreti della setta degli Assassini e si batterà con la spada e con la fede per preservare il Graal.
Loredana Saetta è nata a Napoli. Dopo studi classici si è laureata in Architettura all’Università “Federico II” di Napoli, svolgendo la libera professione di architetto. Lavora come docente in una scuola secondaria di secondo grado. Con CIESSE Edizioni ha pubblicato nel 2015 il romanzo storico per ragazzi “ASTUR – La spada della sorte“.

sabato 2 settembre 2017

Medioevo

Medioevo
Consulenza scientifica e revisione generale: Glauco Maria Cantarella
pp. 1746, € 39,60
Garzanti, 2017
ISBN: 9788811505068
 
Il Medioevo è un'invenzione della modernità. Più precisamente, degli umanisti del Quattro-Cinquecento, che definirono "età di mezzo" il lungo periodo, ai loro occhi di decadenza, che aveva interrotto il flusso della civiltà classica, destinata a rinascere grazie alla loro opera. Condannato dagli illuministi come età di oscurantismo, superstizione, barbarie (i cosiddetti "secoli bui"), in cui l'arroganza del potere ecclesiastico si sommava a quella del potere feudale in una società basata sul privilegio e sull'oppressione, il Medioevo fu riabilitato ed esaltato dai romantici come età della fede e dello spirito, culla delle moderne nazioni, infanzia dell'Europa. Ancora oggi la parola Medioevo appare carica di luoghi comuni soprattutto nell'immagine di maniera che di questo periodo storico viene fornita talvolta da certo giornalismo, ma anche da film, romanzi o presunte rievocazioni storiche. Di questa varietà di aspetti la Garzantina del Medioevo offre un panorama completo spaziando dalla storia alle istituzioni, dall'economia al diritto, dalla letteratura all'arte e alla musica, dalla filosofia alla teologia, senza trascurare la civiltà materiale, la vita quotidiana, la storia della mentalità, l'immaginario. Questo vasto affresco è incentrato sull'Europa e la cristianità, ma abbraccia anche il mondo slavo, l'impero bizantino, la civiltà dell'Islam, il vicino Oriente. Di lemma in lemma (circa 8500) l'enciclopedia consente di esplorare in ogni piega questo complesso periodo storico.

venerdì 1 settembre 2017

I Signori di Milano

I Signori di Milano
di Guido Lopez
pp. 208,  9,90
Newton Compton, 2017
ISBN: 9788854193314

Le radici di Milano affondano in una storia nella quale si affollano cavalieri, prelati, donne, mercanti, papi e imperatori. E accanto a loro le fortune e sfortune dei Visconti e degli Sforza. È una sintesi storica movimentata tutta da raccontare, per ricercare il filo rosso che la riconduce ai nostri giorni, alle imprese di cui la città è ricca, forte di una eccezionale tradizione. A introdurci in questo viaggio è un vescovo guerriero, Ottone, che della contesa tra Impero, papato e dinastie approfitterà per sbaragliare i nemici Torriani e impadronirsi di Milano. È l’inizio di una vicenda ultrasecolare caratterizzata da quella pervicace volontà di affermazione politica ed economica che diverrà una caratteristica distintiva dell’intera città. Storie e Storia, dunque, sotto il segno di quello che nella tradizione popolare è un biscione ma nell’araldica viscontea una vipera. Ad accorgersene per primo fu Dante Alighieri, e Ottone, Galeazzo, Bernabò, Gian Galeazzo, Filippo Maria non lo smentirono con le proprie azioni. Né gli Sforza furono da meno: Francesco, Bianca Maria, Galeazzo e Ludovico il Moro sono altri protagonisti che si impara a conoscere in queste pagine che raccontano attraverso più di un secolo di battaglie, commerci e splendori, le vicende dei casati che fecero grande Milano.
Guido Lopez toscano di famiglia ma milanese di nascita (gennaio 1924), è sempre a Milano – salvo gli anni del dominio nazista. Esperto di storia della sua città, ha scritto tra l’altro: Milano in mano; Leonardo e Ludovico il Moro; la prefazione alla Enciclopedia di Milano; una serie di libri d’arte su Milano e Lombardia, due romanzi, e I verdi, i viola e gli arancioni – incontro con gli autori, da Montale a Faulkner. Le sue collaborazioni giornalistiche, a partire dal dopoguerra con «Epoca» e «Tempo», si sono concentrate dal ’79 sulle pagine milanesi di «la Repubblica» e su «Diario» dal ’98. Presidente dell’Università Popolare di Milano dal 1971 per trent’anni, è stato insignito dell’Ambrogino d’Oro dell’Assessorato alla Cultura e della Medaglia d’Oro della Provincia di Milano. Con la Newton Compton ha pubblicato I signori di Milano e Storia e storie di Milano. È scomparso nel 2010.