mercoledì 12 settembre 2018

Bestiari tardoantichi e medievali

Bestiari tardoantichi e medievali
I testi fondamentali della zoologia sacra
a cura di Francesco Zambon
pp. 2560, € 50,00
Bompiani, 2018
ISBN: 9788845295492
 
Questo volume offre la più ampia raccolta di bestiari tardoantichi e medievali che sia stata finora pubblicata. I lettori, per la prima volta, avranno a disposizione tutto il corpus fondamentale dei bestiari, in versi e in prosa, con il testo originale a fronte (greco, etiopico, latino, francese, occitano, anglosassone, islandese, tedesco e russo), nuove traduzioni e ricchi apparati (introduzioni, note, bibliografie). Si tratta di testi sorprendenti e affascinanti, che costituiscono una imprescindibile fonte di informazioni per lo studio di qualsiasi aspetto (religioso, storico, letterario, artistico) della cultura medievale. Nato ad Alessandria d'Egitto probabilmente nel II secolo d. C. con il ''Fisiologo greco'' (il cui testo fu via via modificato, ampliato e rielaborato in numerosissime versioni in varie lingue), questo genere descrive la ''natura'' (le caratteristiche) dell'animale e, nello stesso tempo, elabora interpretazioni allegoriche fondate su temi e figure della dottrina cristiana. Partendo dal principio che ''il mondo è un simbolo'' (come suggerisce il grande storico dell'arte medievale Emile Mâle), i bestiari hanno il loro fondamento teologico nell'idea secondo cui tutte le realtà materiali sono immagini o specchi delle realtà spirituali e divine. Il volume è reso ancora più prezioso da un inserto iconografico a colori che raccoglie una settantina di miniature tratte da diversi manoscritti: una straordinaria testimonianza del valore artistico di queste splendide illustrazioni.
Francesco Zambon insegna filologia romanza all’Università di Trento. Ha studiato la letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo, il ciclo romanzesco del Graal e altri aspetti della narrativa francese medievale, la poesia politico-religiosa occitana del XIII secolo, la letteratura italiana dei primi secoli.

Nessun commento:

Posta un commento