Anno Mille
L'arte in Europa dal 950 al 1050
di Liana Castelfranchi Vegas
pp. 240, € 90,00
Jaca Book, 2018
ISBN: 978-88-16-60573-2
Il passaggio fra il primo e il secondo
millennio è uno straordinario periodo di creatività nella storia Europea
per ragioni letterarie, culturali, religiose, e risulta un vero e
proprio spartiacque dal primo al secondo Medioevo. Nella storia
dell’arte, in particolare, l’impero ottoniano, sostituendosi con
efficacia alla pretesa unificatrice carolingia, diviene il centro e il
motore delle novità artistiche dell’epoca. Sull’asse Germania-Lombardia
si sviluppa infatti una corrente artistica di alto profilo, stilizzata e
colta, che dà vita a notevoli
cambiamenti nell’architettura e nelle arti minori. Basti pensare alle
chiese di San Ciriaco a Gernrose, San Michele di Hildesheim o alla
rotonda del duomo vecchio di Brescia, o, ancora, agli affreschi
superstiti della Majestas Domini nella Basilica di San Vincenzo a
Galliano, vicino a Cantù. E soprattutto alle numerose miniature, agli
oggetti di culto, ai simboli del potere frutto della ricchissima
committenza imperiale, in cui, oltre all’evidente influsso di Bisanzio,
sono tangibili, in nuce, i segni di una nuova sensibilità e di un
nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume non tralascia le
testimonianze artistiche del regno di Francia, con i tesori orafi di
Conques e con Cluny, il monastero che all’epoca era in grado di
rivaleggiare nella cristianità con Roma per magnificenza e importanza;
pone in risalto l’inventiva dei centri inglesi di Winchester e
Canterbury, o di Saint-Omer nelle Fiandre; infine affronta
l’architettura sincretica della Spagna del Nord e l’invenzione delle
Apocalissi e dei Beati negli scriptoria monastici iberici. Sono
tasselli preziosi che si combinano sapientemente per delineare il
momento storico che darà all’Europa la sua prima arte universale: il
Romanico.
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