sabato 6 giugno 2020

Il libro d'ore in Italia tra confraternite e corti (1275-1349)

Il libro d'ore in Italia tra confraternite e corti (1275-1349)
Lettori, artisti, immagini
di Laura Alidori Battaglia
pp. XVI-414, € 70,00
Olschki, 2020
ISBN: 9788822266644

A lungo considerato un prodotto di derivazione francese sviluppatosi nelle corti del nord Italia nella seconda metà del Trecento, il libro d’ore, vero “best seller del Medioevo”, è invece il testo devozionale per eccellenza che appartiene di diritto all’Italia dei Comuni a partire dall’ultimo quarto del XIII secolo.
Sostenuto da un corpus di diciassette codici reperiti in collezioni pubbliche e private, alcuni inediti o solo marginalmente studiati, il presente volume conduce il lettore a considerare i libri d’ore in relazioni ai suoi committenti – donne e uomini, talora signori ma più sovente devoti borghesi – , agli artisti che li hanno decorati e alla complessa rete di immagini che ne illustrano le sezioni e le ore canoniche. Questo studio è la prima pubblicazione dedicata ai libri d’ore prodotti in Italia sino alla peste del 1348-49 e parte dalle relazioni tra la produzione in Italia e quella, sinora meglio documentata e più indagata, in Francia, nelle Fiandre e in Inghilterra, e la diffusione geografica e cronologica per approdare a dei nuovi risultati sulla loro committenza in relazione al movimento devozionale che portò allo stabilirsi delle confraternite di laudesi e di penitenti. 
Laura Alidori Battaglia ha studiato storia dell'arte a Firenze, specializzandosi in storia della miniatura, e conseguito il suo dottorato a Losanna. Ha avuto incarichi presso la Biblioteca Medicea Laurenziana, le Università di Firenze e Ginevra, e collaborato con la University of California a Berkeley e Santa Cruz, la Sismel, l’Accademia delle Scienze di Vienna, la Società di Storia della Miniatura e il progetto e-codices. È autrice di numerosi articoli su riviste specializzate che spaziano dall'arte romanica al Rinascimento. È stata inoltre curatrice di volumi per la Sismel e la Società di storia della miniatura.

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