venerdì 24 gennaio 2014

De Gestis Herwardi

De Gestis Herwardi
a cura di Alberto Meneghetti
pp. 184, € 18,00
Edizioni ETS, 2013
ISBN: 9788846738141

Il De Gestis Herwardi (inizio XII secolo), di cui si offre un’aggiornata edizione e la prima traduzione italiana, può essere annoverato tra le più straordinarie saghe del Medioevo. La biografia di Ervardo (noto come Hereward the Wake), infatti, intreccia le vicende storiche degli Anglosassoni all’indomani delle battaglia di Hastings (1066) con il complesso immaginario mitico dell’Inghilterra medioevale. L’eroe si pone come il simbolo del riscatto anglosassone contro Guglielmo il Conquistatore, ma la sua vicenda storica, nelle pagine del De Gestis, si fonde con svariate tradizioni leggendarie, a creare un originale compendio della letteratura medievale. Si va dal romanzo cavalleresco all’epos, dalla saga nordica alla cronaca monastica, dalla fiaba al racconto folklorico. Si possono riscontrare legami sia con le avventure di Tristano, sia con il “Matter of England”, ma in particolare la storia dell’eroe pare essere la prima testimonianza del cosiddetto “Ciclo della foresta” che confluirà in seguito nel mito di Robin Hood.
L’opera nella sua prima parte narra l’esilio del protagonista voluto dal padre, i suoi viaggi in Northumbria, Cornovaglia, Irlanda e Fiandre secondo un canovaccio epico-romanzesco che s’inserisce palesemente nel solco della tradizione iniziatica dell’eroe germanico. Dopo tali prove Ervardo torna in un’Inghilterra ormai soggiogata dai Normanni e qui trova il fratello assassinato crudelmente e le proprietà di famiglia saccheggiate. Per quest’oltraggio, secondo la cronaca, si metterà a capo della resistenza di Ely contro re Guglielmo, tracciando il solco mitologico del bandito della foresta che lotta per la propria terra.

Alberto Meneghetti (Treviso, 1978) è dottore di ricerca in Filologia e tecniche dell’interpretazione e collabora con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di filologia e letteratura medievale, con particolare interesse per la genesi topica e folklorica delle saghe medievali.

giovedì 23 gennaio 2014

Auramala. Il Re è vivo

Auramala. Il Re è vivo
di Ivan Fowler
pp. 432, € 15,00
Il Modo di Tels, 2013
ISBN: 9788890833625
 
L'Inghilterra è a un passo dalla guerra contro la Francia. Re Edoardo III riesce a finanziare una flotta da sbarco grazie a una generosa quanto inaspettata linea di credito aperta dai banchieri fiorentini. Nel frattempo Niccolò Fieschi, opportunista mercante genovese, è inspiegabilmente entrato nel ristretto cerchio degli intimi del sovrano, suscitando invidie e sospetti fra l'aristocrazia inglese. A miglia e miglia di distanza, un misterioso pellegrino gallese dal portamento elegante è giunto all'abbazia di Sant'Alberto, presso Pavia, per compiervi un cammino di penitenza. I preparativi di guerra, l'ascesa a corte di Niccolò e il destino del Gallese, apparentemente universi distinti, sono in realtà legati da una lettera firmata da Manuele Fieschi, notaio pontificio imparentato con Niccolò. La missiva è una potentissima arma di ricatto che mette a repentaglio la legittimità stessa della Corona. Per porre fine alla minaccia, John de Ulgham e William de Tels, i migliori agenti segreti inglesi, vengono inviati in Italia con un ordine criptico: "estirpare la rosa dal giardino dei Fieschi".
Ivan Fowler, australiano di Darwin, cantante lirico e compositore, vive a Pavia.
Dal 2009 ha creato e gestisce, assieme all’Associazione Culturale Il Mondo di TELS, i tour del circuito The Original History Walks ® of Pavia, Milan, Monza, Como, Turin, Parma, Busseto, Piacenza, Siena and San Gimignano. La sua passione per storia, letteratura e leggende, già riversata nella progettazione di itinerari turistici, ha trovato ampio sfogo nelle pagine di Auramala.
Visita il sito del volume per acquistarlo online, anche in versione E-book.

sabato 18 gennaio 2014

Introduzione alla lettura del «Decameron» di Boccaccio

Introduzione alla lettura del «Decameron» di Boccaccio
di Giancarlo Alfano
pp. 224, € 20,00
Laterza, 2014
ISBN: 9788858110522

«Comincia il libro chiamato Decameron cognominato prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in diece dì dette da sette donne e da tre giovani uomini».
Questo libro introduce all’opera che ha mutato il cammino dell’intera narrativa occidentale attraversandone la storia compositiva, l’architettura della narrazione, i temi e il sistema dei personaggi, le coordinate della lingua e dello stile, così da proporne una nuova interpretazione complessiva.
Giancarlo Alfano insegna Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali della Seconda Università di Napoli. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Nelle maglie della voce. Oralità e testualità da Boccaccio a Basile (Napoli 2006); Paesaggi, mappe, tracciati. Cinque studi su letteratura e geografia (Napoli 2010); La cleptomane derubata. Psicoanalisi, letteratura e storia culturale tra Otto e Novecento (Trento 2012); Un orizzonte permanente. La traccia della guerra nella letteratura italiana del Novecento (Torino 2012). Con Amedeo Quondam e Maurizio Fiorilla ha curato la nuova edizione commentata del Decameron (Milano 2013).

venerdì 17 gennaio 2014

Le piccole volpi. Chiesa ed eretici nel Medioevo

Le piccole volpi. Chiesa ed eretici nel Medioevo
di Lorenzo Paolini
pp. 271, € 25,00
Bonomia University Press, 2013
ISBN: 978-88-7395-905-2

«La persecuzione sistematica e violenta degli eretici medievali – decisa nello scorcio del secolo XII –, intesi come perturbatori ed eversivi di ogni ordine e come forza disgregante e corruttrice della società e del Bene comune, viene estesa a tutti indistintamente (eretici, credenti, fautori, ricettatori) in forma generalizzata e indifferenziata […] e teorizzata al grado unico, più elevato di ogni altro, di criminalizzazione». È in questo fondamentale passaggio, dopo la coesistenza di tendenze alla persuasione paci ca e alla conversione coatta, che si inquadra il percorso che condurrà all’istituzione del tribunale dell’Inquisizione. Il volume propone una lettura innovativa della fase storica in cui si venne negando ogni spazio al dissenso religioso, per poi analizzare la progressiva degenerazione del sistema repressivo verso gli scopi distorti dell’«Inquisizionopoli».

Lorenzo Paolini insegna Storia medievale e Storia della Chiesa medievale nell’Università di Bologna. Si è occupato a lungo di storia ereticale e storia dell’Inquisizione, nonché di cultura, di istituzioni ecclesiastiche medievali e della Riforma della Chiesa dell’XI secolo. Tra i suoi principali volumi sull’eresia medievale e sulle fonti inquisitoriali si segnalano: L’eresia catara a Bologna alla fi ne del Duecento (1975); Il «"De offi cio inquisitionis"». La procedura inquisitoriale a Bologna e a Ferrara nel Trecento (1976); Acta S. Offi cii Bononie (con R. Orioli, 2 voll., 1982-1984); Eretici del Medioevo. L’albero selvatico (1989).

mercoledì 15 gennaio 2014

Il fuoco di Jeanne

Il fuoco di Jeanne
di Marta Morazzoni
pp. 185, € 15,00
Guanda, 2014
ISBN: 9788823506572
 
Nata a Domremy o a Parigi? Morta sul rogo nel 1431 o nel suo letto nel 1450? Pastora o principessa, santa o indemoniata? La vicenda di Jeanne d'Arc è un gioco di specchi, in cui ognuno può vedere ciò che vuole: la guerriera che spezzò l'assedio di Orléans; la contadina inviata da Dio a spianare a Carlo di Valois la strada verso il trono; la pazza di cui la Chiesa seppe neutralizzare le pericolose visioni; la martire bruciata dagli inglesi; la bastarda reale manovrata come una pedina dalla corte di Francia nell'epoca cupa della guerra dei cent'anni. Sono tanti i volti di Jeanne, forse troppi: è per questo che il tempo ha fatto di lei un archetipo femminile, in bilico tra identità e stereotipi, tra dovere e passione. Sottraendole, però, la sua umanità e schiacciandola sull'immagine suggestiva ma sterile dell'eroina che "precedeva le fiamme cavalcando". Sulle tracce di una comprensione non meno epica, ma più profonda, della vita e della leggenda di Jeanne si pone Marta Morazzoni, con questa vivida ricostruzione che è anche la storia di una ricerca personale, quasi intima. Dalla corte di Chinon all'esilio di Jaulny, da una Loira sfolgorante a una tempestosa Rouen, l'autrice e il suo personaggio sembrano procedere affiancate in una narrazione che unisce il fascino del racconto storico e la passione dell'indagine, componendo il romanzo moderno di una vicenda senza tempo.
Marta Morazzoni è nata a Milano nel 1950 e vive a Gallarate dove insegna lettere in una scuola superiore. Laureata in filosofia con Remo Cantoni alla Statale di Milano, ha tenuto rubriche di critica teatrale su riviste specializzate. Il suo primo libro, i racconti de La ragazza col turbante (1986), ha ottenuto uno straordinario successo critico sia in Italia sia all'estero, dove è stato tradotto in nove lingue. Analogo consenso hanno ricevuto anche i tre volumi successivi: L'invenzione della verità (1988, premio Campiello), Casa materna (1992, premio selezione Campiello) e L'estuario (1996). 

martedì 14 gennaio 2014

I Normanni

I Normanni
di Hubert Houben
pp. 144, € 12,00
Il Mulino, 2014
ISBN: 978-88-15-24463-5

Dal Mare del Nord alla Normandia, dall’Inghilterra alla Scozia e all’Irlanda, dall’Italia meridionale alla Sicilia, che i normanni riconquistarono sconfiggendo i saraceni e che costituirono in regno, dalla Reconquista spagnola alle crociate: una storia degli avventurosi e combattivi «uomini del Nord», delle loro scorrerie, delle loro conquiste, del loro lascito.
Hubert Houben insegna Storia medievale nell’Università del Salento a Lecce. Ha pubblicato, fra l’altro, «Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani» (Liguori, 1996), «Ruggero II di Sicilia, un sovrano tra Oriente e Occidente» (Laterza, 1999; ed. inglese Cambridge University Press, 2002) e, per il Mulino, «Federico II. Imperatore, uomo, mito» (nuova ed. 2013).

venerdì 3 gennaio 2014

L'Ungheria angioina

L'Ungheria angioina
a cura di Enikő Csukovits
pp. 344, € 28,00
Viella, 2013
ISBN: 9788867281763
 
Mentre la popolazione europea era in grande fervore per il primo Giubileo indetto a Roma nel 1300, sul mare Adriatico tre navi provenienti dalla Puglia si dirigevano verso le rive della Dalmazia. A bordo un bambino di 11 anni con una ristretta scorta: Caroberto, nipote di Carlo II re di Sicilia, in viaggio verso l’Ungheria per concretizzare la pretesa al trono della famiglia e per prendere possesso del paese. Caroberto veniva incoronato re d’Ungheria col nome di Carlo I nel 1301: è da questa data che ha inizio il dominio quasi secolare della casata degli Angiò in Ungheria, ed è proprio grazie agli Angiò che in Italia durante il XIV secolo si sente parlare spesso degli Ungheresi.
La memoria degli intensi e multiformi rapporti italo-ungheresi del XIV secolo non è tuttavia sempre ben conosciuta in Italia, e persino la letteratura scientifica relativa agli Angiò dedica poco spazio al ramo ungherese della dinastia o al suo dominio in Ungheria. Il presente volume intende dunque colmare questa evidente lacuna, offrendo al lettore le riflessioni degli studi più aggiornati in materia.
I nove saggi del volume mirano a presentare le strutture istituzionali del Regno d’Ungheria durante la dominazione angioina. Le relazioni qui contenute toccano sia le istituzioni centrali di governo che quelle periferiche, le basi del potere reale così come quelle dei signori territoriali, ma anche i luoghi e i simboli più rappresentativi delle manifestazioni del potere.
Enikő Csukovits è ricercatore presso il Centro per le Ricerche Umanistiche dell’Accademia d’Ungheria delle Scienze, Istituto di Storia (Budapest). Le sue ricerche si concentrano sulla storia dell’Ungheria nei secoli XIV-XV, con particolar attenzione alla storia politica, sociale e della mentalità.
Indice:
Enikő Csukovits, Introduzione. La dinastia degli Angiò e l’Ungheria (p. 7-22)
Attila Zsoldos, Province e oligarchi. La crisi del potere reale ungherese fra il XIII e il XIV secolo (p. 23-58)
Enikő Csukovits, Le innovazioni istituzionali nell’età angioina e i loro parallelismi napoletani (p. 59-119)
Pál Engel, Struttura sociale e politica dell’Ungheria in epoca angioina (p. 121-138)
István Tringli, Le contee in Ungheria nel periodo degli Angiò (p. 139-178)
Richárd Horváth, I castelli e i loro signori nell’Ungheria dell’epoca degli Angiò (p. 179-204)
Boglárka Weisz, Entrate reali e politica economica nell’età di Carlo I (p. 205-236)
Enikő Spekner, Sedi reali nell’Ungheria dell’età angioina (p. 237-263)
László Veszprémy, L’ordine di San Giorgio (p. 265-282)
György Rácz, L’araldica dell’età angioina (p. 283-324)
Indice dei nomi e dei luoghi (p. 325-339)
Gli autori (p. 341-342)