venerdì 31 dicembre 2021

Donne e sacro

Donne e sacro
Forme e immagini nel cristianesimo occidentale
a cura di Adelaide Ricci
pp. 284, € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833137773
 
In questo volume voci diverse per ambito tematico e cronologico, oltre che per metodo, si misurano con un tema difficile, che attraversa la storia di genere aprendosi a nuovi spazi di indagine lungo le vie del sacro. I contributi raccolti coprono un orizzonte assai vasto, che pone nuove domande su cesure e continuità storiche nell’ambito dell’Europa cristiana, dal tardo antico all’età contemporanea.
 
Nel percorso si incontrano persone e immagini, donne che agiscono in carne e ossa e al tempo stesso riflettono la loro cultura di appartenenza: vengono restituite le vicende di badesse, mistiche, fondatrici di movimenti religiosi, donne che scendono sui campi di battaglia veri e propri o in quelli della politica. Ne risulta illuminata la complessità e la ricchezza dell’esperienza femminile, il cui ruolo si muove tra uno specifico carisma e il trovar posto negli edifici concettuali e sociali della tradizione cristiana.
Adelaide Ricci, medievista, insegna presso l’Università di Pavia. Ha pubblicato studi su pauperes ed enti assistenziali nel medioevo, su temi di storia urbana e di toponomastica. Indaga la tradizione agiografica e il “meraviglioso” medievale, con attenzione particolare a immagini e immaginario. Per Viella ha pubblicato Carta e penna. Piccolo glossario di paleografia (2014).

giovedì 30 dicembre 2021

Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana 29

Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana 29
di A.A.V.V.
pp. 356, € 60,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833138633
 
Come spesso nel recente passato, anche quest’anno possiamo annunciare il ritrovamento di nuovi frammenti beneventani. Del primo dà conto Laura Albiero: si tratta del bifolio di un breviario, parzialmente provvisto di notazione musicale, pervenuto alla Médiathèque Jacques Chirac di Troyes dall’abbazia cisterciense di Clairvaux. Il secondo è stato da poco scoperto da Silvia Tripodi nell’indorsatura di una cinquecentina della Biblioteca Comunale Fantoniana di Palestrina. Contiamo di ottenerne da lei una descrizione per il prossimo numero di BMB.
 
Un’ampia messe di citazioni deriva quest’anno dal grande volume La Bibbia a Montecassino, appena apparso, a cura di Roberta Casavecchia, Marilena Maniaci, Giulia Orofino e la collaborazione di molti altri studiosi, nella collana Bibliologia di Brepols. Al mondo beneventano sono dedicati anche gli atti del convegno Laus musicae. Arte, scienza e prassi del canto liturgico e devozionale medievale (Benevento, 23-25 maggio 2019), a cura di Luisa Nardini e Paolo Scarnecchia, che forniranno un cospicuo materiale per BMB 30. 
Prosegue quindi la grande tradizione di studi dedicati direttamente o indirettamente alla beneventana, quella «pietrificata scrittura» di cui Emanuele Casamassima deplorava nel 1988 la ricchissima bibliografia a fronte della «poverissima storiografia» relativa alla scrittura corsiva del Regnum Italiae tra IX e XII secolo.

mercoledì 29 dicembre 2021

Sacramentum Amoris

Sacramentum Amoris
Trattatistica e innografia sull’Eucaristia nella Chiesa latina medievale
di Bruno Luiselli
pp. 144, € 15,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni Studium, 2021
ISBN: 978-88-382-5122-1
 
Il tema, su cui l’Autore è uno dei massimi esperti italiani, prende in esame il memoriale dell’Ultima Cena e il conseguente dibattito eucaristico, fino ad una ricostruzione/lettura inedita del miracolo di Bolsena e alla istituzione della festa liturgica. Centrale la presenza degli inni bolsenici e il loro commento teologico-musicale che presenta profondi momenti suggestivi di interpretazione contemplativa.
 
Bruno Luiselli (28 settembre 1933 - 2 giugno 2021), Professore Emerito di Letteratura latina all’università di Roma ‘La Sapienza”, è stato Accademico dei Lincei, Accademico di Archeologia, Lettere e Belle Arti di Napoli, membro dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, membro dell’Istituto Nazionale di Storia Patria. Ha insegnato per molti anni Lingua e letteratura latina presso il Magistero Maria SS. Assunta di Roma (ora LUMSA), e Patrologia fondamentale (secc. VII-IX) all’Istituto Patristico Augustinianum (Roma).

lunedì 27 dicembre 2021

Nero

Nero
Così in terra
di Emiliano e Matteo Mammuccari
pp. 80, € 17,00
Sergio Bonelli Editore, 2021
ISBN: 978-88-6961-632-7
 
Due uomini portano sulla pelle il marchio delle proprie ossessioni. Uno arabo, uno cristiano. Entrambi esseri umani.
Emiliano Mammucari, di nuovo in coppia con il fratello Matteo dopo l'esperienza della miniserie Orfani: Terra, dà vita a una saga avventurosa in più volumi. Sullo sfondo storico delle Crociate si muovono le vicende dei nostri personaggi, che mescolano elementi dell'immaginario favolistico mediorientale - geni, spiriti, magia ancestrale - al mondo cupo e avventuroso del medioevo cristiano, con battaglie campali, epiche sfide, condottieri, monaci, trafficanti e giovani paladini in cerca di fortuna.

domenica 26 dicembre 2021

Un rito solstiziale nell’Albero della Fecondità di Massa Marittima

Un rito solstiziale nell’Albero della Fecondità di Massa Marittima
di Sennuccio Del Bene
Con l'introduzione di Vittorio Dini
pp. 224, € 18,00
Edizioni Effigi, 2021
ISBN: 978-88-5524-339-1
 
L’indagine, partendo dalle suggestioni dell’enigmatico dipinto di Massa Marittima, oltre a chiarirne il contenuto simbolico e folklorico, rievoca il contesto sociale, politico, religioso e antropologico, integrati in vario modo in quest’opera d’arte. L’analisi travalica il solo dipinto dell’Albero e indaga anche il significato della “Potnia Theron”, la Grande Madre, rappresentata nella loggia centrale della Fonte. Inoltre lo spaccato di vita cittadina duecentesca rievocato presenta aspetti spesso sorprendenti, o quantomeno inediti, come ad esempio la presenza dei Templari (ebbene sì; “I Templari c’entrano sempre”, sottolineava Umberto Eco), e dei Giovanniti, o il rilevante ruolo della superstizione presso tutte le classi sociali. Comprendere il messaggio trasmesso da questo dipinto significa immergersi in una realtà a noi aliena per tradizioni, mentalità e prospettive; un pieno medioevo che, smentendo il luogo comune dei “secoli bui”, ci trasmette invece il profilo di una società in evoluzione dal feudalesimo ed in cerca di una dimensione distinta dai due poteri in lotta, impero e papato. Ma il filo rosso dell’indagine è rappresentato da una obsoleta tradizione solstiziale, presente nel folklore della Maremma sino al secolo scorso, fondata su archetipi di popolazioni agropastorali, senza escludere una citazione colta molto intrigante: “Beati coloro che lavano le loro vesti per avere diritto all’Albero della Vita e, attraverso le porte, entrare nella città.” Apocalisse (22:14,15).

sabato 25 dicembre 2021

I valdesi del pragelatese all'epoca della crociata

I valdesi del pragelatese all'epoca della crociata
di A.A.V.V.
a cura di Piercarlo Pazè
pp. 880, € 20,00
LAReditore, 2021
ISBN: 9788831236492
 
La presentazione della crociata promossa nell'aprile 1487 per annientare la dissidenza religiosa dei Poveri di Lione o Valdesi nelle Alpi occidentali coglie in questo evento cruciale i mutamenti nella strategia della Chiesa cattolica rivolta a rimuovere fedi e vissuti religiosi divergenti. La persecuzione è affidata con pieni poteri a un commissario, Alberto Cattaneo de Capitani, che risponde direttamente alla curia romana e si attiva duramente nelle due aree di più massiccia presenza del movimento valdese, l'alta Val Chisone e un tratto del Brianzonese. Il libro offre la lettura diretta delle rivelazioni di alcune centinaia di uomini e donne sul come avevano aderito al valdismo e praticavano segretamente la loro fede. È ricostruita l'invasione dell'esercito crociato nell'alta Val Chisone per catturare, uccidere e confiscare i beni. Segue il racconto della lunga procedura giudiziaria di appello iniziata dagli abitanti nel 1502 al cui termine, nel 1509, le condanne inquisitoriali dell'ultimo ventennio del Quattrocento furono invalidate e i condannati riabilitati. 

venerdì 24 dicembre 2021

La papessa Giovanna. I testi della leggenda (1250-1500)

La papessa Giovanna. I testi della leggenda (1250-1500)
di  Agostino Paravicini Bagliani
pp. XIV-694, € 140.00
Sismel, 2021
ISBN: 978-88-9290-130-8 
 
L’opera raccoglie per la prima volta l’intera tradizione letteraria che riguarda la leggenda della Papessa Giovanna e quella della verifica della mascolinità, alla quale avrebbe dovuto sottostare ogni pontefice dopo la sua elezione, dalla più antica notizia sulla Papessa, del domenicano Giovanni di Mailly (1250-1254), fino al 1500. Si tratta di centonove testimonianze letterarie, centouno delle quali dipendono, direttamente o indirettamente, dalla notizia sulla Papessa tràdita dal Chronicon pontificum et imperatorum del domenicano Martino Polono: tra queste anche la biografia che Giovanni Boccaccio ha dedicato alla Papessa nel suo celebre De mulieribus claris. I testi sono qui presentati in originale (latino, greco, lingue vernacolari medievali [catalano, francese, italiano, medio-tedesco, medio-neerlandese]) e in traduzione italiana e sono accompagnati da un ampio commento codicologico-letterario.
L’antologia è preceduta dai due testi (Anonimo Salernitano, lettera Pax in terra di Leone IX) che trattano della leggenda del patriarca donna di Costantinopoli, e termina con la discussione delle notizie apocrife sulla Papessa che troviamo inserite in edizioni cinquecentesche di opere cronachistiche dei secoli XI-XII (Sigeberto di Gembloux, Ottone di Frisinga, Goffredo da Viterbo, Gervasio di Tilbury ecc.).
Un ampio studio introduttivo riassume i risultati ottenuti nei singoli commenti e suggerisce nuove interpretazioni sull’origine e l’evoluzione di ambedue queste celebri leggende, i cui dati sono presentati sinteticamente in (23) tabelle testuali e numeriche. Il ricco corredo di 124 illustrazioni a colori permette di osservare come la storia di questo straordinario «nuovo» pontificato è stata scritta nei codici, come la Papessa è stata rappresentata visivamente, con un suo ritratto o mentre partorisce, e con quali modalità la sua biografia è stata oggetto di interventi censorî da parte di lettori di incunaboli o di antiche edizioni a stampa.
Agostino Paravicini Bagliani è docente di Storia medievale all’Università di Losanna. Tra i suoi incarichi, meritano di essere segnalati la direzione dell’International Workshop on Medieval Societies e la direzione editoriale della collana «Cahiers lausannois d’histoire medievale» dell’Università di Losanna. La sua ricerca storica, resa possibile anche grazie al suo lavoro di Scriptor latinus presso la Biblioteca Vaticana, si orienta fin dai primi anni Settanta sul papato del secolo XIII.

giovedì 23 dicembre 2021

L’alta fantasia

L’alta fantasia
Il viaggio di Boccaccio alla ricerca di Dante
d Pupi Avati
pp. 176, € 16,50
Solferino Edizioni, 2021
ISBN: 978-88-282-0746-7 
 
Ravenna, 1321: esiliato e misconosciuto, Dante Alighieri esala l’ultimo respiro. Nel convento delle clarisse di Santo Stefano degli Ulivi, l’albero di mele selvatiche che le suore chiamano «l’albero del Paradiso» smette misteriosamente di dare frutti. Trent’anni dopo Giovanni Boccaccio, studioso appassionato dell’opera dantesca, riceve un incarico singolare: andare in quel convento, dove risiede la figlia di Dante, divenuta monaca con il nome di suor Beatrice, e consegnarle un risarcimento in denaro per l’esilio ingiustamente subito da suo padre. Sarà un viaggio di riparazione e di scoperta, ma anche di fatica e pericoli, non ultima l’accoglienza non sempre entusiastica ricevuta dai conventi dove l’opera del Sommo è ancora vietata, in odore di eresia. E per Boccaccio sarà l’occasione di riandare ai momenti più importanti della vita dell’Alighieri, le sensibilità di bambino e l’incontro con Beatrice, la politica e i tradimenti, l’amarezza della cacciata da Firenze, il tormento e l’estasi della scrittura. Trovando conferma, lui, scrittore, di quanto il dolore promuova l’essere umano a una più alta conoscenza. Pupi Avati ci consegna con il suo nuovo romanzo l’opera di tre vite: l’incontro inaspettato attraverso i secoli tra un regista e scrittore e due maestri della cultura italiana. Un racconto di avventure, uno sguardo partecipe e nuovo su Dante, la ricostruzione di un Medioevo vero, sporco, luminoso e umano: una prova d’artista intessuta di passione e di poesia.
Pupi Avati, regista, sceneggiatore e produttore, è uno dei maestri riconosciuti del cinema italiano. Come autore ha pubblicato l’autobiografia bestseller La grande invenzione (Rizzoli 2013) e due romanzi di successo, Il ragazzo in soffitta (Guanda 2015) e Il Signor Diavolo (Guanda 2018).

mercoledì 22 dicembre 2021

Legno e falegnameria tra Medioevo e Rinascimento

Legno e falegnameria tra Medioevo e Rinascimento
Studio, materiali, tecniche e utensili
di Ezio Zanini
pp. 228, € 20,00
Bookstones Edizioni, 2021
ISBN: 979-12-80232-40-3
 
Questo testo intende fornire una visione il più possibile organica e completa sulla storia della filiera del legno, dall’abbattimento degli alberi fino alla realizzazione di manufatti di varia natura, con un focus particolare sul periodo medievale e rinascimentale. Rievocatori storici, artigiani, così come semplici appassionati degli aspetti tecnico-evolutivi legati alla trasformazione della materia prima, sono inizialmente condotti in una illuminante esplorazione delle fasi di approvvigionamento e pezzatura preliminare dei tronchi, al fine di evidenziare la maniera in cui esse influenzavano direttamente tutte le operazioni successive, nonché gli stessi arnesi impiegati. Di seguito si entra nel vivo dei diversi metodi di lavorazione tradizionale del legno, attraverso continui raffronti tra i dati emersi dalle fonti storiche pervenute e gli esperimenti effettuati sul “banco di prova” dallo stesso autore. Si analizzano nel dettaglio, inoltre, i principali attrezzi utilizzati dai falegnami (i marangoni di antica memoria), mettendone in luce la progressiva implementazione in base alle diverse funzioni alle quali essi erano preposti. Il tutto è corredato da immagini e schede esplicative, illustranti i passaggi chiave del confezionamento di numerose repliche di oggetti storici lignei, svolti con procedimenti filologicamente corretti.
Ezio Zanini, dopo i primi successi, ottenuti grazie a gratificanti esperienze nel mondo dell’arte contemporanea, si appassiona ad attività manuali artigianali. Ha condotto lavori nel campo del restauro, della decorazione su legno e dell’arredamento classico, cogliendo l’occasione di confrontarsi con l’esperienza tramandata dai maestri di bottega per approfondire tecniche di lavoro e utilizzo delle varie essenze. Da diversi anni, è impegnato a riscoprire e riproporre antiche tecniche di falegnameria, intaglio e finitura del legno, mantenendo vivo l’utilizzo di attrezzi tradizionali, per realizzare manufatti e repliche destinati a vari mercati di nicchia. 

martedì 21 dicembre 2021

L' albero della vita. I mosaici della cattedrale di Otranto

L' albero della vita. I mosaici della cattedrale di Otranto
Edizione Illustrata
di Cristina Rabosio
pp. 208, € 70,00
Jaca Book, 2021
EAN: 9788816606661
 
Il primo libro che con un'apposita campagna fotografica mostra in tutta la sua bellezza il mosaico pavimentale più grande al mondo.
Il libro si propone di analizzare il mosaico pavimentale della Cattedrale di Otranto evidenziandone i significati teologici e iconografici, con un metodo interdisciplinare in cui confluiscono conoscenze storiche, storico-artistiche e teologiche, derivanti dagli scritti dei Padri della Chiesa, elementi della cultura religiosa propria della Terra d’Otranto, la conoscenza del pensiero teologico del XII secolo, le ricerche dell’antropologia religiosa e culturale. Anche il confronto con le culture araba ed ebraica, presenti nel Mezzogiorno italo-bizantino e normanno, si mostra fecondo per l’interpretazione di alcune immagini. Lo studio dei processi culturali legati al simbolo e all’interpretazione iconografica permette, ad esempio, di spiegare la presenza sia di numerosi animali reali e fantastici sia di episodi appartenenti a tradizioni non bibliche. Il confronto con opere d’arte del Medioevo.

lunedì 20 dicembre 2021

All'ombra di Dante

All'ombra di Dante
Bonagiunta da Lucca tra mondo romanzo, tradizione lirica ed enciclopedismo
di Annalisa Cipollone
pp.XIV-198, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni di storia e Letteratura, 2021
ISBN: 9788893595681
 
Bonagiunta da Lucca gode dell’ambiguo privilegio di dovere la propria fortuna critica all’opera dantesca: non tanto per il giudizio inflittogli – e con lui ad altri poeti duecenteschi – nel De vulgari eloquentia, quanto piuttosto per averlo Dante scelto quale interlocutore della celebre dichiarazione di poetica in Purgatorio XXIV. Il riesame di documenti e testi direttamente attinenti alla figura di Bonagiunta invita a una rinnovata valutazione della sua personalità, di importanza cruciale per la formazione del linguaggio e dell’immaginario poetico volgare del Duecento. Osservata fuori del cono d’ombra dantesco, la sua opera rivela una diversa e più schietta fisionomia, illumina aspetti tuttora controversi della lirica duecentesca, e fa sì che lo stesso giudizio di Dante, per riflesso, assuma sfumature inedite.
Annalisa Cipollone insegna Letteratura italiana all’Università di Durham (UK). Si è occupata di letteratura due e trecentesca (Dante, Petrarca), degli studi filologici nell’età del Rinascimento, di motivi e forme del classicismo poetico, del saggio critico come genere letterario, dei rapporti anglo-fiorentini nel Novecento.

sabato 18 dicembre 2021

L' ascesa al Parnaso

L' ascesa al Parnaso
Petrarca e Boccaccio alle origini dell’Umanesimo
di Paolo Viti
pp. 198, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Milella Edizioni, 2021
ISBN: 9788833291079
 
Il volume raccoglie quattro studi su Francesco Petrarca e quattro su Giovanni Boccaccio, volti a sottolineare certi aspetti significativi e qualificanti del loro pensiero. Costante in tutti e due gli scrittori è il comune rapporto con gli studi e con i libri, classici e moderni, intesi come fondamentali strumenti dell’impegno culturale e del programma letterario a cui entrambi si rifanno. Sono anni decisivi per il rinnovo e per la riforma intellettuale, singola e collettiva, rispetto alle epoche precedenti nella formazione e nel compimento delle nuove realizzazioni dotte e ricercate. In tal senso sia Petrarca sia Boccaccio idealmente si rifanno al Parnaso, anche se mai sono saliti su questo monte della Grecia: ma famoso, nella mitologia classica, perché simbolo della poesia, consacrato al culto di Apollo e ritenuto sede delle Muse. Appare irrinunciabile e determinante il rapporto di Petrarca e di Boccaccio con la produzione classica: da essa sono dedotti e ricavati aspetti, fonti e modulazioni che trovano spazio e ripresa nei momenti d’esordio della letteratura italiana e, in tal modo, riescono vitali e particolarmente fruttosi. Sia Petrarca sia Boccaccio ripercorrono e rimaneggiano simili elementi perché, dalla poesia degli antichi e dei moderni, traggono ispirazione per il lavoro e per le convinzioni abituali, ed anche per la corretta impostazione del rapporto tra politica ed ideologia: al quale concorrono con diversi ma considerevoli contributi, in una produzione letteraria rivolta a novità di schemi e di elaborazione. Sotto tale aspetto si presenta basilare ed essenziale la connessione di Petrarca e di Boccaccio proprio con gli inizi della letteratura dell’età umanistica. In quegli anni e pure con le più differenti realizzazioni si incomincia ad operare soprattutto con sempre maggiore e più precisa consapevolezza della rinascita. Si cerca cioè di attuare un riscatto morale e spirituale incapace d’ignorare lo straordinario patrimonio del mondo classico, ora riscoperto e rivalutato, accolto e studiato. Valori, così, esaminati e sottolineati attraverso una lettura di testi e di frammenti idonei a ricostruire almeno tratti salienti e principali dell’attività di Petrarca e di Boccaccio.
Paolo Viti è Professore ordinario di Filologia medievale e umanistica presso l'Università del Salento.

venerdì 17 dicembre 2021

Chateau Gaillard 1204

Chateau Gaillard 1204
Anatomia di una grande operazione militare
di Simone De Fraja
pp. 113, € 12,00
Phasar Edizioni, 2021
ISBN: 8863586942
  
L’operazione militare di Château Gaillard nel 1204, sia per le operazioni di fortificazione degli Inglesi sia per tutte le fasi attuate per la conquista della fortificazione da parte dei Francesi, dopo la morte di Riccardo d’Inghilterra, vide l’impiego di mezzi e manodopera, oltreché apporto militare, di notevole spessore. Le operazioni coinvolsero terra e acqua, enormi quantitativi di carpenteria e tutto l’indotto necessario; videro soprattutto nella fase di assalto e conquista della fortificazione l’impiego di una vasta gamma di metodi di poliorcetica, oltreché di abile strategia militare, tutti impiegati nel medesimo assedio. Stringere in assedio un’area così vasta ed orograficamente tutelata, dunque a vantaggio degli assediati Inglesi, dovette prevedere lo svolgimento di un programma ben preciso costituito da progressivi stadi di avanzamento delle opere comunque realizzate in breve tempo.
Simone De Fraja, avvocato, saggista e studioso del periodo medioevale. Il suo interesse si è concentrato in particolare sulla storia del territorio della città di Arezzo, ove vive; esperto di castellologia con speciale riferimento alle fortificazioni locali nonché del Vicino Oriente in ordine alle quali ha tenuto alcuni interventi e conferenze, si è occupato altresì del pensiero neoclassico ed esoterico del secolo XVI ed ha condotto ricerche sull’argomento. E’ membro di associazioni culturali cittadine e nazionali, per la Società Storica Aretina è membro del Comitato Scientifico di redazione, Consigliere, Vicepresidente nonché socio fondatore. E’ Consigliere Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli, collabora con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.

giovedì 16 dicembre 2021

Le monete di Lucca

Le monete di Lucca
Dal periodo longobardo al Trecento
di Monica Baldassarri
pp. 168, € 40,00
All'Insegna del Giglio, 2021
ISBN: 9788892850767
 
La monetazione di Lucca è tra le più studiate sia in ambito regionale che, in parte, in quello italiano. L’antichità e la continuità operativa della zecca cittadina, attiva dall’epoca longobarda sino alle soglie dell’Età Contemporanea, hanno attratto l’attenzione degli studiosi di storia monetaria e numismatica sin dal Seicento. Sebbene siano state numerose le ricerche e le pubblicazioni sulle monete lucchesi di età medievale, diverse sono le questioni rimaste aperte e svariati gli aspetti da approfondire. I nuovi rinvenimenti, cresciuti negli ultimi cinquant’anni di sviluppo dell’Archeologia Medievale in Italia e in ambito mediterraneo, associati a rinnovati studi tipologici sui materiali e alle possibilità offerte dalle analisi archeometriche, hanno offerto alcune risposte ad antichi quesiti, e ne hanno al contempo posti altri. Il volume ripercorre le principali tappe della produzione monetale di Lucca, dal periodo longobardo sino allo scorcio del Trecento, alla luce dei dati acquisiti dagli studi nel corso del tempo e di alcune evidenze ed esemplari inediti, proponendo in alcuni casi nuove classificazioni, datazioni ed interpretazioni, oltre che spunti per ulteriori sviluppi della ricerca.
Monica Baldassarri è Direttrice scientifica del Museo Civico di Palazzo Guicciardi di Montopoli in Val d'Arno (PI).

mercoledì 15 dicembre 2021

L'infanzia nell'Alto Medioevo

L'infanzia nell'Alto Medioevo
di A.A.V.V.
pp. 924, € 130
Cisam, 2021
ISBN: 978-88-6809-315-0
 
La Sessantottesima Settimana di studi dedicata all’Infanzia nell’alto medioevo, prevista tra il 16 e il 21 aprile del 2020, non ha potuto svolgersi. Non era mai successo nella quasi settantennale storia dei convegni spoletini. Lo ha impedito la serie dei decreti d’urgenza che dal 23 febbraio 2020 il governo italiano ha assunto per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19. Il Consiglio scientifico della Fondazione CISAM non ha potuto che prendere atto dell’impossibilità di svolgere regolarmente il convegno, puntando dunque alla sua più duratura veste libraria. Il grande lavoro degli studiosi coinvolti ha permesso di giungere al volume che vede ora la luce. Esso è il sessantottesimo nella collana degli «Atti delle Settimane di studio», ma per quanti ne hanno conosciuto e seguito la genesi, tuttavia, questi Atti di una Settimana-non-svolta rimarranno la silenziosa e (si spera) solitaria dichiarazione che la ricerca e lo studio sono capaci di resistere alle avversità più funeste e imponderabili. Una dichiarazione che è anche un auspicio, secondo la retorica dominante in questi tempi sventurati: che alla resistenza segua davvero la tanto attesa rinascita.
Indice:
M. Bassetti - E. Menestò, Avvertenza - C. Frugoni, La rappresentazione dei bambini nell’alto medioevo in Occidente, pp. 1-32 - P. Cammarosano, Il lavoro dei fanciulli nell’alto medioevo, 33-66 - E. Possenti, La morte infantile nell’alto medioevo: il contributo dell’archeologia in Occidente, 67-130 - M. Bottazzi, L’infanzia nella documentazione epigrafica tra tarda antichità e alto medioevo, 131-158 - L. Capezzone, Lo spazio dell’infanzia nel medioevo islamico (X-XII secolo): la visione sanitaria dei medici, la pedagogia dei giuristi e la paideia dei filosofi, 159-180 - P. Schreiner, Das andere Kind. Kinderschicksale und kindergestalten in der Literatur der makedonischen und komnenischen epoche (9.-12. Jh.), 181-198 - I. Grimm-Stadelmann, Das Kind als Patient: Quellensituation und Forschungsfragen zur Kinderheilkunde im byzantinischen Zeitalter, 199-258 - J. Kuuliala, Childhood disability, lived religion, and social integration: evidence from medieval miracle narratives, 259-278 - A. Classen, Childhood in the Early Middle Ages? The Hidden World of Parental Emotions how to evaluate the available sources from a time of existential struggle?, 279-304 - A. Giallongo, Le bimbe di Eva nell’ars educandi a Roma e a Firenze. Tracce dal IV e dal XIV secolo , 305-350 - S Puliatti, Lo statuto legale dell’infanzia nel diritto tardoantico e bizantino, 351-378 - L. Loschiavo, Bambini e fanciulli nella legislazione longobarda, 379-420 - J.-P. Poly - S. Kerneis, Enfances barbares. Les communautés pérégrines de gaule entre lois et coutume, 421-454 - O. Condorelli, Immagini dell’infanzia nel diritto canonico altomedievale, 455-574 - G. Cremascoli, Diventare pargoli per il regno di Dio, 575-600 - L. F. Pizzolato, La prima aetas (infantia e pueritia) nella letteratura cristiana antica latina, 601-628 - R. Alciati, Bambini e monasteri fra tarda antichità e alto medioevo, 629-660 - R. Gamberini, Infanzia e puerizia nella letteratura latina dell’alto medioevo. Un percorso di lettura, 661-688 - M.-C. Isaïa, L’enfance dans l’hagiographie latine (IIIe-Xe s.), 689-736 - B. Caseau, Enfance et sainteté. (Antiquité tardive et monde byzantin), 737-762 - M. Buzzoni, L’infanzia e il gioco nelle fonti inglesi medievali, 763-790 - S. Joye, Enfance heureuse, enfance périlleuse dans la Gaule mérovingienne, 791-818 - D. Oltean, Enfants étrangers dans les monastères byzantins (IXe-XIIe s.), 819-848 - A. Markopoulos, L’éducation de l’enfant dans la société byzantine, 849-874.

martedì 14 dicembre 2021

Il libro delle gesta di Jean le Maingre detto Boucicaut

Il libro delle gesta di Jean le Maingre detto Boucicaut
Biografia coeva dell’ultimo grande cavaliere medievale
di Giovanni Amatuccio
pp. 301, € 20,80
Independently published, 2021
IBSN: 979-8779340670
 
Le livre des fais du bon messire Jean le Maingre dit Bouciquaut, mareschal de France et gouverneur de Jennes
ci è stato conservato da un unico manoscritto della Biblioteca Nazionale di Parigi, collezione francese 11432: manoscritto del XV secolo, su pergamena finissima, con 125 fogli, contenente questa unica opera. Il libro fu scritto tra il 1406 e il 1409, mentre il protagonista era governatore di Genova. Qui viene proposto per la prima volta nella traduzione italiana. La vita del protagonista rappresenta uno degli ultimi fulgidi esempi dei valori della Cavalleria medievale, vista alla luce sanguigna del suo tramonto. Tra le macerie della più lunga guerra della storia d’Europa (La Guerra dei Cent’anni), ai monti dei Balcani (la disastrosa sconfitta di Nicopoli), alle coste e ai mari del Vicino Oriente, fino alla polvere della sconfitta mangiata ad Azincourt, si dipanò la vita di colui che possiamo definire l’ultimo grande cavaliere medievale: Jean II le Meingre, detto Boucicaut.
Giovanni Amatuccio è Dottore di Ricerca nonchè professore associato abilitato di Storia Medievale. Esperto in Storia Militare del Medioevo, Ordini monastico-cavallereschi, armi ecc., ha già pubblicato numerosi saggi relativi a tali argomenti, tra i quali si ricordano: Peri Toxeias. L’arco da guerra nel mondi bizantino e tardo antico; Il Corpus Normativo Templare; Mirabiliter pugnaverunt. L’esercito del Regno di Sicilia al tempo di Federico II; Gli arcieri e le guerre nel Medioevo euromediterraneo.
Per acquistare il volume clicca qui

lunedì 13 dicembre 2021

L' apostata tra realtà e leggenda. Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano

L' apostata tra realtà e leggenda. Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano
di Stefano Conti
pp. 206, € 21,00
Affinità Elettive Edizioni, 2021
ISBN:  978-88-7326-559-7
 
Giuliano, prima di essere un imperatore, fu un filosofo e, soprattutto, un uomo. Un uomo e uno scrittore vissuto alla fine dell'impero romano, che nel Medioevo viene trasformato in un mostro infernale; un filosofo tollerante che, dagli autori di tutta Europa, viene additato come un feroce persecutore di cristiani; un imperatore che ha cercato di riformare un paganesimo di stampo neoplatonico e di opporsi alla Chiesa e, proprio per questo, è passato alla storia con un solo epiteto dispregiativo: l'Apostata. Gli autori si sono occupati per secoli di lui, ma quanto c'è del vero Giuliano? Molti episodi furono inventati dagli storici tardo antichi, per poi ingigantirsi in quelli medievali. Giuliano diventa una sorta di Faust ante litteram, che stringe un patto col diavolo per giungere al regno e, una volta al comando, cerca di contrastare l'avanzata del cristianesimo: un crudele tiranno che massacra cristiani innocenti. Una figura storica reale, che tentò di preservare la tradizione religiosa romana, diviene nel Medioevo europeo l'Anticristo.
Stefano Conti è Dottore di ricerca in Storia e Filosofia antica all’Università di Jena, è stato professore di Storia romana ed Epigrafia latina all’Università di Siena. Ha pubblicato studi sull’imperatore Giuliano: “Die Inschriften Kaiser Julians” (Stuttgart 2004); “Giuliano l’Apostata: un imperatore romano nella letteratura tedesca del Medioevo” (Trieste 2005). Ha inoltre curato volumi su tematiche inerenti la storia romana: “Tra religione e politica nel mondo classico” (Ancona 2007); “Geografia e viaggi nell’antichità” (Ancona 2007); “Stranieri a Roma” (Ancona 2009).

domenica 12 dicembre 2021

Alle origini di Castel San Giovanni: la pieve di Olubra

Alle origini di Castel San Giovanni: la pieve di Olubra
Chiese, villaggi, castelli e ospedali in una terra di confine
di Giacomo Nicelli
pp. 576, € 35,00
Tip.Le.Co, 2021
ISBN: 9788832174113
 
L'antico insediamento di Olubra sorgeva presso l'omonimo corso d'acqua ed era sede nel Medioevo di un castrum, di un borgo e di una chiesa pievana da cui dipendevano cappelle disseminate in un'ampia area, estesa dal Po alle colline. L'eredità di Olubra venne raccolta nel 1290 da Castel San Giovanni, fondata sulla via Romea al confine tra i territori di Piacenza e Pavia. Prendendo le mosse dallo studio paleografico-diplomatistico di centinaia di pergamene, Giacomo Nicelli prende in esame l'area dall'antichità al XIII secolo, analizzando anche l'etimologia del nome - attestato dai secc. VII-VIII come Alubra -, le vicende storiche della pieve e dei suoi ospedali e indagandone anche i luoghi scomparsi, come Casarnello e la Pieve di Parpanese.

sabato 11 dicembre 2021

La descriptio civitatis bononie eiusque comitatus e i præcepta del cardinale Anglic Grimoard de Grisac (1371)

La descriptio civitatis bononie eiusque comitatus e i præcepta del cardinale Anglic Grimoard de Grisac (1371)
di Beatrice Borghi, Rolando Dondarini
pp. X-260, € 32,00
Cisam, 2021
ISBN: 978-88-6809-324-2
 
Negli anni che precedettero il ritorno della sede apostolica da Avignone a Roma l'incarico di vicario e legato apostolico della Marca, della Romagna, dell'Umbria e della Toscana, fu conferito ad un fratello del papa Urbano V, il cardinale Anglic Grimoard de Grisac. Dopo la morte del fratello costui decise di lasciare il mandato e di redigere una serie di informazioni e di consigli indirizzati al suo successore designato. Si tratta dei «Praecepta» contenenti per ogni territorio sottoposto osservazioni, opinioni e giudizi sulle funzioni e le misure di governo, sulle questioni da affrontare e ancora aperte e sui delicati rapporti con la popolazione locale e con gli organi amministrativi ancora vigenti. A corredo delle sue considerazioni nell'autunno del 1371 fece raccogliere le notizie che potevano rivelarsi utili a fornire una conoscenza dettagliata delle diverse situazioni. Tra i rapporti che ne derivarono c’è la «Descriptio civitatis Bononie eiusque Comitatus…»: edita qui sulla base del manoscritto originale, essa fornisce una gran mole di informazioni e di dati di piena e fondata attendibilità. I testi originali delle due fonti, accostati per la prima volta, offrono un prezioso strumento per lo studio della storia bolognese del tardo medioevo.
Beatrice Borghi è ricercatrice e docente di Storia medievale, di Didattica della Storia e del Patrimonio e di Storia del Mediterraneo presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. I suoi interessi e i suoi studi in ambito storico vanno dal tema del pellegrinaggio e delle sue manifestazioni nelle tre grandi religioni monoteiste allo studio degli statuti medievali. Nel campo della didattica si occupa di metodi, strategie e strumenti per l’insegnamento della storia e dell’educazione al patrimonio e alla cittadinanza attiva.
Rolando Dondarini è docente di Storia medievale e Didattica della Storia all’Università di Bologna.

venerdì 10 dicembre 2021

San Giacomo di Stura

San Giacomo di Stura
Un monastero medievale alle porte di Torino
di Roberto Rossi Precerutti
pp. 104, € 14,00
Neos Edizioni, 2021
ISBN: 9788866083290 
 
Un libro per scoprire un momento importante del Medioevo torinese attraverso le vicende del monastero vallombrosano.
Sorto verso la metà del XII secolo (1146), il monastero vallombrosano di San Giacomo di Stura è uno dei fondamentali monumenti storico-artistici della civiltà medievale torinese. La fondazione religiosa ha svolto, nel periodo di massima fioritura, una funzione essenziale di assistenza a poveri, pellegrini e viandanti in un’area attraversata da una diramazione della via Francigena, rivelando una chiara vocazione stradale e costituendo un’interlocuzione importante, soprattutto dal punto di vista sociale, sia con il vescovo e il comune, sia con le realtà signorili del contado e le dinastie dei Savoia e dei Monferrato.
Oggi, purtroppo, le vestigia dell’abbazia, collocate presso una strada di grande scorrimento che unisce Torino a Settimo, versano in stato di abbandono nonostante l’inizio di alcuni lavori di restauro e non sono visitabili.
Il volume è corredato da una ricca serie di tavole di Emilia Mirisola che vogliono ricostruire la suggestione del monastero nel suo periodo di splendore. L’introduzione è di Davide Belgradi.
Roberto Rossi Precerutti è nato l’8 giugno 1953 a Torino, dove vive, da famiglia  piemontese di antica origine, i Rossi dalla Manta, al cui ramo fiorentino appartenne Ernesto Rossi, illustre figura dell’antifascismo italiano. Per i tipi dell’editore Crocetti, per il quale ha curato Le più belle poesie di Stéphane Mallarmé (1994) e Le più belle poesie di Arthur Rimbaud (1995), ha pubblicato le raccolte Una meccanica celeste (2000, Premio “Lorenzo Montano” 2001), Elogi di un disperso mattino (2003), Rovine del cielo (2005, Premio “Mondello” 2006; Premio “Camposampiero” 2006; Premio “Val di Comino” 2009), La legge delle nubi (2012), Rimarrà El Greco (2015), e l’antologia Torino Art Nouveau e Crepuscolare. Poeti e luoghi della poesia (2006). Presso Viennepierre sono uscite la silloge Spose celesti (2006) e l’antologia Poeti per Torino (2007). È membro del comitato di redazione di “Poesia”, che ha ospitato sue traduzioni dal provenzale antico, dal francese, dal catalano e dallo spagnolo. Ha fondato (1980) e diretto le edizioni di poesia L’arzanà. Frutto della sua collaborazione con il gruppo Rizzoli-Corriere della Sera sono i volumi antologici dell’opera poetica di Prévert, Apollinaire, Rimbaud, Mallarmé, tutti apparsi nel 2012.

giovedì 9 dicembre 2021

Avviamento alla filologia testuale

Avviamento alla filologia testuale
Medioevo italiano e romanzo
di Alfonso D'Agostino
pp. 563, € 29,90
Ledizioni, 2021
ISBN: 9788855264556
 
Quest'Avviamento alla filologia testuale (critica del testo, ecdotica) rappresenta un profondo esame di tutto ciò che l'autore ritiene indispensabile sia allo studioso che intenda pubblicare criticamente i testi romanzi medievali, sia al lettore che voglia capire su quali basi tali testi si fondino. L'ecdotica ha l'alta finalità socio-culturale di preservare e tramandare al meglio la parte piú preziosa della lingua e della letteratura, bene comune che va reso disponibile a tutti. Nel quadro d'una visione laica della disciplina, ma senza occultare le proprie preferenze metodologiche, l'autore intende soprattutto sollecitare un atteggiamento critico nei confronti dei testi letterari e della loro tradizione, sostanziato da conoscenze storico-culturali e raffinato dall'uso della logica.
Tre vorrebbero essere le caratteristiche dell'opera: la chiarezza dell'esposizione teorica; l'abbondanza dell'esemplificazione pratica, tratta da testi in varie lingue romanze (francese, provenzale, castigliano, galego) con particolare attenzione all'italiano antico; la leggibilità del testo. La materia è organizzata in venti capitoli raggruppati in cinque libri: Storia della tradizione (il cui contenuto è presente anche nelle altre parti, perché ogni azione od ogni valutazione di tipo filologico non può prescindere da un'assoluta consapevolezza della storicità del dato testuale); Tipi, metodi e fasi dell'edizione critica; Recensione; Costituzione del testo; Costituzione dell'edizione.
Alfonso D’Agostino, allievo di Alberto del Monte (1924-1975), ha insegnato per qualche decennio Filologia romanza nell’Università degli Studi di Milano, dove è anche stato a lungo docente di Filologia italiana. È autore di edizioni critiche di testi italiani, francesi, provenzali, galeghi, castigliani e latini medievali (nel caso dello spagnolo anche moderni e contemporanei), oltre che di numerosi saggi di teoria ecdotica. Le ultime monografie sono: l’edizione critica dell’Istorietta troiana: A. D.–L. Barbieri, Istorietta troiana, con le Eroidi gaddiane glossate, Milano 2017; quella del Burlador de Sevilla: Tirso de Molina, El Burlador de Sevilla y Convidado de piedra, ed. de A. D., Würzburg-Madrid, 2018; e uno studio filologico e letterario sull’Abencerraje: El Abencerraje y la hermosa Xarifa. Polimorfismo letterario e dinamiche testuali, Milano 2021. In preparazione: un nuovo commento del Decameron (con I. Tufano) e l’edizione del ramo italico del Libro dei sette savî (due versioni italiane e una latina).

mercoledì 8 dicembre 2021

Medioevo a Pistoia

Medioevo a Pistoia
Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico
a cura di Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola
pp. 336, € 60,00
Mandragora edizioni, 2021
ISBN: 978-88-7461-573-5
 
Catalogo della mostra
Pistoia, Antico Palazzo dei Vescovi/Museo Civico, 27 novembre 2021-8 maggio 2022.
Tra le maggiori città toscane ricche di opere d’arte, Pistoia è stata una protagonista di primo piano della cultura figurativa del tardo Medioevo, il suo patrimonio artistico è da sempre oggetto di studi critici che non si sono mai interrotti. La mostra “Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico” vuole riportare in primo piano il valore dell’arte pistoiese alla luce dei risultati di studi decennali.
Pistoia si mostra come un laboratorio di esperienze artistiche in tutti i campi della storia dell’arte, i grandi maestri che hanno lavorato a Pistoia tra la fine del XII secolo e gli inizi del XV hanno voluto onorare il culto della reliquia di san Jacopo, acquisita da Santiago di Compostela, e affermare con le arti figurative il prestigio della città.
Grandi personalità della storia dell’arte come Nicola e Giovanni Pisano, Pacino di Bonaguida, Pietro Lorenzetti, Taddeo Gaddi, Mariotto di Nardo e Lorenzo Ghiberti sono solo i nomi più noti di un contesto artistico di livello altissimo.
Il catalogo crea un dialogo tra le varie espressioni artistiche, valorizzando le sessantotto opere che vi sono presenti.

martedì 7 dicembre 2021

Historia Gothorum

Historia Gothorum
di Enea Silvio Piccolomini
a cura di Francesca Sivo
pp. XXII-240, € 46,00
Sismel, 2021
ISBN: 978-88-8450-979-6
 
Verso la fine del 1452 o, più probabilmente, agli inizi del 1453, Enea Silvio Piccolomini inviava da Vienna al cardinale Giovanni di Carvajal la copia di uno scritto appena portato a termine: l’Historia Gothorum, un’epitome dei Getica dello storiografo Giordane (VI sec.), di cui qui si propone la prima edizione critica, fondata sull’esame completo dei sei testimoni manoscritti superstiti e dell’unica edizione a stampa, apparsa a Francoforte nel 1730. Nella lettera di accompagnamento, l’allora vescovo di Siena, in missione diplomatica nella capitale austriaca, spiegava le circostanze e le ragioni che ne avevano propiziato la redazione: il fortuito ritrovamento, nella biblioteca del monastero benedettino di Goettweig, nella Bassa Austria, di un esemplare dell’opera altomedievale, e la curiositas che da tempo lo sollecitava ad approfondire, sulla base di autorevoli testimonianze scritte, la conoscenza della storia del popolo goto, su cui circolavano notizie imprecise e inadeguate; una curiositas che non aveva ancora soddisfatto, non essendo riuscito a procurarsi il De bello Italico adversus Gothos gesto libri quattuor di Leonardo Bruni, e che gli consentì di ampliare le proprie conoscenze storiche, considerate come un patrimonio di erudizione di grande importanza su cui fondare la sua intensa attività diplomatica e la sua futura politica pontificia, all’interno della quale la lotta contro i Turchi avrebbe assunto un ruolo centrale. Il grande interesse dell’umanista per le vicende del passato e per la storia dei popoli si inseriva peraltro in un pluriennale, denso impegno di studio e di scrittura che, tra il 1450 e il 1458, si concretizzò nella stesura di numerose opere di contenuto pedagogico-formativo, storiografico e geografico.
Francesca Sivo è professore associato di Letteratura latina medievale e umanistica all'Università di Foggia.

lunedì 6 dicembre 2021

La famiglia di Arlecchino

La famiglia di Arlecchino
Il demonio prima della maschera
di Massimo Oldoni
pp. 332, € 35,00
Donzelli Editore, 2021
ISBN: 9788855222914
 
Normandia, 1° gennaio 1091: in una notte di luna il prete Gualchelino sta tornando a casa dopo essersi recato presso un malato in una contrada lontana. All’improvviso sente un chiasso che s’avvicina: Gualchelino ha paura, cerca di nascondersi, ma qualcuno gli sbarra la strada… Comincia la più bella e incredibile storia vera del Medioevo. Giganti, Nani, Etiopi, demoni, morti redivivi, carovane di viandanti misteriosi, uomini, donne, animali, e poi paesaggi, caverne, grotte e incantesimi… Tutto in obbedienza ad Arlecchino, signore dell’impossibile e del fuoco, nell’immenso palcoscenico colorato della terra e del cielo dove si muove la sua interminabile Famiglia. Il libro racconta il drammatico circuito di emozioni che dall’antichità e dal Medioevo patiscono intrecci d’esistenze privi di certezze e intrisi di paure e rimorsi. Nella giostra delle apparizioni i protagonisti s’interrogano in un disperato colloquio sulla vita e la morte, in un incessante paesaggio di cortei, treni apocalittici all’intersezione di due mondi. E Gualchelino porta in faccia il segno fisico di quell’esperienza, dove diventano reali perfino le dimensioni di un immaginario che affollerà i sentieri, le strade e le piazze fino a recite grottesche. Un indimenticabile universo, abitato da chi riflette sulla vera destinazione dell’individuo oltre il tempo suo. Come se Gualchelino abbia visto le sorprendenti e complesse profondità di un Medioevo che svela il proprio abisso.
Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, insegna all’Università di Roma Sapienza e in molte università in Europa e negli Usa. Studioso di fama internazionale su letteratura e storia del Medioevo europeo e italiano, storiografia, cronache di viaggio, teatro medievale, storia della fantasia, eredità classica e tradizioni scolastiche, storia della medicina e della scienza medievali. Fondamentali i suoi contributi sull’immaginario dei secoli IX-XIV e sulla valorizzazione delle culture orali e popolari. Tra le sue pubblicazioni, anche un romanzo e cinque libri di poesia. 

domenica 5 dicembre 2021

Il Montalbano nel Medioevo

Il Montalbano nel Medioevo 
Storia e archeologia di un territorio di frontiera
di Lapo Somigli
pp. 236, € 14,90
Firenze University Press, 2021
ISBN: 978-88-5518-353-6
 
Il presente volume analizza le dinamiche insediative e del potere nel Montalbano medievale, per secoli area di frontiera contesa da poteri concorrenti. Le testimonianze architettoniche, in particolare religiose, vengono indagate archeologicamente come manifestazioni del potere. Partendo dallo studio dei saperi tecnici delle maestranze medievali si sono ricostruite le dinamiche culturali, economiche e politiche di un'area a cui la frontiera ha dato centralità e ruolo negli scambi sovraregionali, soprattutto nel corso dell'XI secolo. Centralità che non a caso diminuì già dal secolo successivo, quando alla crescente influenza comunale pistoiese corrispose anche una standardizzazione materiale. Fondamentale anche l'apporto dato alla ricerca e all'analisi dei dati dall'uso, anche sperimentale, di strumenti informatici (3D, GIS). 

sabato 4 dicembre 2021

L'Assedio di Ancona, 1173

L'Assedio di Ancona, 1173
Monografia con copertina a colori, 4 tavole a colori, 20 foto in b/n
di Mauro Fiorentini
pp. 36, € 12,00
Edizioni Chillemi, 2021
ISBN 978-88-99374-67-9

In una fredda alba di primavera del 1173 Ancona si sveglia circondata per mare e per terra da forze ostili. È l’inizio di un durissimo assedio che durerà mesi, condotto da un’alleanza di eserciti filoimperiali guidati dal cancelliere tedesco Cristiano di Magonza. Grazie principalmente alla cronaca di Boncompagno da Signa oggi conosciamo le sofferenze, le tribolazioni e le paure vissute in quel remoto passato dai cittadini di Ancona, chiamati a difendere l’indipendenza della città nel quadro generale di un’epoca segnata dal conflitto tra i Comuni italiani ed il Sacro Romano Impero. In quest’opera vengono esaminate e descritte numerose fonti storiche e moderne, con lo scopo di prendere per mano i lettori e guidarli in maniera semplice e diretta attraverso alcune delle pagine più interessanti di tutto il medioevo Italiano.

venerdì 3 dicembre 2021

L'ascesa al Parnaso

L'ascesa al Parnaso
Petrarca e Boccaccio alle origini dell'Umanesimo
di Paolo Viti
pp. 198, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Milella Edizioni, 2021
ISBN: 9788833291079
 
Il volume raccoglie quattro studi su Francesco Petrarca e quattro su Giovanni Boccaccio, volti a sottolineare certi aspetti significativi e qualificanti del loro pensiero. Costante in tutti e due gli scrittori è il comune rapporto con gli studi e con i libri, classici e moderni, intesi come fondamentali strumenti dell’impegno culturale e del programma letterario a cui entrambi si rifanno. Sono anni decisivi per il rinnovo e per la riforma intellettuale, singola e collettiva, rispetto alle epoche precedenti nella formazione e nel compimento delle nuove realizzazioni dotte e ricercate. In tal senso sia Petrarca sia Boccaccio idealmente si rifanno al Parnaso, anche se mai sono saliti su questo monte della Grecia: ma famoso, nella mitologia classica, perché simbolo della poesia, consacrato al culto di Apollo e ritenuto sede delle Muse. Appare irrinunciabile e determinante il rapporto di Petrarca e di Boccaccio con la produzione classica: da essa sono dedotti e ricavati aspetti, fonti e modulazioni che trovano spazio e ripresa nei momenti d’esordio della letteratura italiana e, in tal modo, riescono vitali e particolarmente fruttosi. Sia Petrarca sia Boccaccio ripercorrono e rimaneggiano simili elementi perché, dalla poesia degli antichi e dei moderni, traggono ispirazione per il lavoro e per le convinzioni abituali, ed anche per la corretta impostazione del rapporto tra politica ed ideologia: al quale concorrono con diversi ma considerevoli contributi, in una produzione letteraria rivolta a novità di schemi e di elaborazione. Sotto tale aspetto si presenta basilare ed essenziale la connessione di Petrarca e di Boccaccio proprio con gli inizi della letteratura dell’età umanistica. In quegli anni e pure con le più differenti realizzazioni si incomincia ad operare soprattutto con sempre maggiore e più precisa consapevolezza della rinascita. Si cerca cioè di attuare un riscatto morale e spirituale incapace d’ignorare lo straordinario patrimonio del mondo classico, ora riscoperto e rivalutato, accolto e studiato. Valori, così, esaminati e sottolineati attraverso una lettura di testi e di frammenti idonei a ricostruire almeno tratti salienti e principali dell’attività di Petrarca e di Boccaccio.
Paolo Viti è docente presso il Dottorato di ricerca in Lingue, Letterature e Culture moderne e classiche con sede presso l’Università del Salento, e il Perfezionamento in Filologia mediolatina presso la SISMEL di Firenze; è responsabile di uno dei due gruppi della Redazione leccese di “Medioevo Latino”; fa parte della Redazione delle riviste “Interpres”, “Memorie domenicane” e “Humanistica”; è membro delle Commissioni scientifiche per le Edizioni Nazionali dei Testi Mediolatini, della Storiografia umanistica, delle Traduzioni umanistiche dal greco (Segretario), delle opere di Angelo Poliziano (Presidente). E’ Presidente del Centro internazionale di studi storico-letterari sulle terme. È condirettore della rivista “Archivum mentis”, della collana “Teatro umanistico” presso la Sismel di Firenze, della collana “Aquae” presso Olschki di Firenze.