martedì 31 marzo 2020

Un punto di approdo

Un punto di approdo
di Hisham Matar
pp. 128, € 16,00
Giulio Einaudi Editore, 2020
ISBN: 9788806243913

Il primo folgorante incontro di Hisham Matar con la pittura della Scuola senese risale ai suoi giorni da studente a Londra, poco dopo che il padre era sparito nelle prigioni di Gheddafi senza piú fare ritorno. Venticinque anni piú tardi, in cerca di rigenerazione e quiete, Matar parte infine per la città che di quella tradizione artistica fu la culla. Il suo viaggio a Siena dura trenta giorni, durante i quali le visite quotidiane alle opere di Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Ambrogio Lorenzetti e gli altri si alternano a lunghe passeggiate senza meta. I vicoli e le piazze della città sono membra di un «organismo vivente» dove un incontro fortuito scatena un ricordo, un’architettura rimanda a un dipinto, nel tracimare continuo di un’esperienza nell’altra che restituisce una visione, compiuta e commovente, del rapporto fra l’arte e la condizione umana.
Alla National Gallery di Londra, nel 1990, pochi mesi dopo che suo padre Jaballa è stato sequestrato dalla polizia segreta libica e fatto sparire per sempre, un Hisham Matar diciannovenne si avvicina per la prima volta all’arte pittorica senese del tredicesimo, quattordicesimo e quindicesimo secolo, e ne rimane affascinato. È la promessa di un incontro che dovrà attendere a lungo. Solo un quarto di secolo piú tardi, estenuato dalla stesura del memoir Il ritorno, che della sua tragedia familiare e collettiva racconta, e bisognoso del potere lenitivo dell’arte sulle anime tormentate, Matar decide di presentarsi all’appuntamento preso tanto tempo prima con quella tradizione pittorica, e di partire alla volta di Siena. Qui per un mese intero guarda, cammina, interroga, intesse relazioni. Con i dipinti innanzitutto – la Madonna dei francescani di Duccio di Buoninsegna, espressione di una prospettiva tutta umana; gli affreschi del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, densi di impegno civile; il Paradiso di Giovanni di Paolo, e la sua sublime promessa di ricongiungimenti amorosi – e poi con le architetture e gli spazi della città, con le sue persone, la sua lingua e la sua storia. Su tutto Matar posa uno sguardo intimo e teso che fa di questa fervida flânerie un incessante incontro con l’altro – tela, scorcio o individuo che sia -, capace di stimolare i sensi e proliferare in altri incontri e storie e riflessioni. Piazza del Campo è lo straordinario «gheriglio» che tutto vede e da cui tutto si vede, a ricordarci l’impossibilità di esistere da soli. Nello sguardo del Davide con la testa di Golia di Caravaggio vi è lo stesso inesaudibile desiderio di vedere con gli occhi dell’altro che accomuna acerrimi nemici e vecchi amanti. L’ombra della Peste Nera del 1348 si proietta sulla cappella del Palazzo Pubblico di Siena come sulla Damasco di Ibn Battuta. Ed è dallo sconosciuto Adam e dalla sua ospitale famiglia giordana che Matar apprende l’esatto funzionamento delle contrade nel Palio. Tela, scorcio e individuo sono cose ugualmente vive e comunicanti, nel viaggio di Hisham Matar, che proprio dalla «convinzione che quanto ci accomuna sia piú di quanto ci separa» trae un conquistato sentimento di speranza.

lunedì 30 marzo 2020

Rimedi contro le epidemie

Rimedi contro le epidemie
I consigli di diritto europeo dei giuristi (secoli XIV-XVI)
di Mario Ascheri
pp. 124, € 10,00
Aracne Editrice, 2020
ISBN: 978-88-255-3196-1

Questa pubblicazione è solo una riedizione d’un volumetto del 1997 occasionata dai tempi calamitosi che il nostro mondo sta purtroppo attraversando e l’urgenza della diffusione spiega sia l’impossibilità di un aggiornamento bibliografico, sia la ricomposizione del testo per ovviare alle carenze della scansione. La pubblicazione era nata come una raccolta di materiali di studio con il proposito di far conoscere agli specialisti studiosi nel nostro tempo di storia delle epidemie, quali espedienti, filtrati dalle conoscenze mediche, i giuristi avevano elaborato da proporre ai governi europei per far fronte alle terribili mortalità epidemiche che periodicamente si abbattevano con drammatica cadenza dopo quella del 1347–49. Diciamo governi “europei” perché gli autori delle opere qui prese in considerazione sono italiani, ma il diritto della necessità pubblica cui essi davano un apporto con le loro pagine era rivolto al pubblico indifferenziato a livello europeo cui si rivolgevano gli insegnamenti universitari. Qui le fonti legali utilizzate sono essenzialmente quelle del diritto romano e del diritto canonico che si insegnavano allora con gli stessi metodi in tutto il Continente, formando il cosiddetto “diritto comune”. E si scrivevano in latino proprio per non avere ostacoli nella comprensione internazionale. Devo solo aggiungere, se mi si consente una nota personale, che il tema drammatico della disciplina normativa della “necessità” è sempre stato presente nel mio lavoro. Lì si lavora “borderline”, con la legalità ufficiale sempre in pericolo, esposta a deroghe ed abusi.
Mario Ascheri è Storico del diritto e delle istituzioni, consigliere del Max-Planck-Institut, ha ottenuto durante la sua lunga carriera massimi riconoscimenti civici a Siena e Ventimiglia. È Senior Fellow presso la University of California Berkeley e membro di numerose accademie e società storiche italiane e spagnole.

domenica 29 marzo 2020

Il copista

Il copista
Un venerdì di Francesco Petrarca
di Marco Santagata
pp. 144, € 16,00
Guanda Edizioni, 2020
ISBN: 9788823525481

In un freddo e nebbioso venerdì di ottobre, Francesco Petrarca si sveglia afflitto da dolori allo stomaco. Il cantore di Laura è intento a scrivere una canzone destinata a confluire nel libro delle rime. Tuttavia, la composizione si trasforma ben presto nella personale e tormentata via crucis di un uomo ormai invecchiato e logorato dalle perdite della sua vita. La morte del figlio Giovanni e del nipotino Francesco, portati via dalla peste (come prima la stessa Laura), e poi la fuga del giovane copista Giovanni Malpaghini lo lasciano sempre più solo nella casa di Padova, con l'unica compagnia della serva Francescona. Così, a mano a mano che i versi prendono forma, Petrarca si rivela una persona inquieta e contraddittoria, che ha perdutola fede fino ad essere incapace di credere alla sopravvivenza dell'anima. Con una narrazione malinconica e a tratti impietosa, Marco Santagata trasforma in romanzo la fantasia di una giornata di Petrarca, di cui restituisce un ritratto profondamente umano.
Marco Santagata (Zocca, 1947) è uno scrittore, critico letterario e docente universitario, vincitore nel 2003 del Premio Campiello con Il maestro dei santi pallidi e nel 2006 del Premio Stresa di Narrativa con L’amore in sé (entrambi pubblicati da Guanda). Tra i suoi numerosi romanzi e saggi ricordiamo Papà non era comunista (il suo esordio pubblicato da Guanda nel 1996) e Voglio una vita come la mia (Guanda, 2008). Marco Santagata è anche il curatore delle opere di Dante nell’edizione Meridiani Mondadori ed è l’autore della biografia Dante, Il romanzo della sua vita (Mondadori, 2012; Premio Comisso 2013).

sabato 28 marzo 2020

La spada di Pilter

La spada di Pilter
di Marco Colenghi
pp. 167, € 15,90
Il seme bianco edizioni, 2019
ISBN: 9788833611020

Il cavaliere Pietro è un uomo umile ma profondamente ricco d’animo, che dedica la sua vita al raggiungimento di un ideale, votandosi al senso del dovere, al sacrificio, al coraggio, incarnando tutti quei sacrosanti valori e principi che sottendono l’esistenza di un cavaliere.
Si è trasportati nell’antico Medioevo, sorprendendosi ospiti ai banchetti reali, ritrovandosi increduli spettatori ai duelli di un torneo e a vivere in prima persona sentimenti forti, ad apprezzare i più alti ideali e a riflettere che, ancor oggi, per alcuni uomini, sono segno distintivo della nobiltà d’animo.
Marco Colenghi, nato nel 1973, è un ingegnere appassionato di ecologia. Dopo un percorso di studi tecnici, ha riscoperto il valore della parola come dono per raccontare storie e sentimenti. Ha provato a condividerne alcuni con La spada di Pilter, suo romanzo d’esordio.

venerdì 27 marzo 2020

Siviglia, declinazioni del fortificare

Siviglia, declinazioni del fortificare
di Simone De Fraja
pp. 104, € 14,00
Phasar Edizioni, 2019
ISBN: 978-88-6358-524-7

Lo studio esamina le caratteristiche fortificatorie delle strutture ascrivibili alla fase musulmana e cristiana, realizzate ex novo o intervenendo su strutture precedenti, che hanno caratterizzato il territorio di Siviglia nel medioevo.
Le tipologie degli accorgimenti fortificatori, delle planimetrie adottate, delle torri realizzate, delle funzioni militari svolte, introducono il lettore alle "declinazioni del fortificare" nel territorio segnato dalle fortificazioni sorte lungo la Banda Morisca e Gallega. Le dinamiche dell'assedio di Siviglia da parte di Ferdinando III seguono lo studio delle difese cittadine esistenti alla metà del secolo XIII e lo studio di alcune fortificazioni del sivigliano.
Alla curiosità del lettore sono demandate le impressioni di viaggio in questo fazzoletto del Vicino Oriente, la terra di Siviglia, ove le ombre sono ancora lunghe come lo scorrere del tempo. Un ricco apparato fotografico correda la pubblicazione.


Simone De Fraja. Avvocato, saggista e studioso del periodo medioevale.
Il suo interesse si è concentrato sulla storia del territorio della città di Arezzo, ove vive; esperto di castellologia con speciale riferimento alle fortificazioni locali nonché del Vicino Oriente in ordine alle quali ha tenuto interventi e conferenze, si è occupato altresì del pensiero neoclassico ed esoterico del secolo XVI con ricerche sull’argomento.
E’ membro di associazioni culturali cittadine e nazionali, socio fondatore della Società Storica Aretina, per le quali ha tenuto conferenze ed interventi televisivi.

giovedì 26 marzo 2020

Le armate di Dio

Le armate di Dio 
Templari, ospitalieri e teutonici in Terra Santa
di Giuseppe Ligato
pp. 150, € 14,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 9788869734106
Destinati a segnare le sorti del proprio tempo, gli Ordini militari compaiono in Terra Santa nel XII secolo, per difendere i possedimenti dei latini durante le crociate e assistere i pellegrini.
Tra le formazioni principali spiccano i  cavalieri del Tempio, meglio noti come templari, i cavalieri di san Giovanni detti anche ospitalieri e i cavalieri teutonici. Ma perché nacquero e come acquisirono potere e ricchezza?
In parte monaci e in parte guerrieri, questi milites Christi sconvolsero l’ordinamento etico-morale della Cristianità latina, rappresentando una straordinaria novità militare per una società, come quella medievale, che in nome della Guerra Santa seppe riunire uomini di preghiera e uomini d’armi.
Questo libro indaga la storia, la struttura e la formazione dei principali Ordini religioso-militari, confrontando sistemi di potere, missioni e costumi, e restituendo, al di là delle leggende e delle fantasie popolari, la vera storia delle armate di Dio.
Giuseppe Ligato si occupa di storia delle crociate e dei pellegrinaggi in Terra Santa. Fa parte della Society for the Study of the Crusades and the Latin East, collabora con lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e ha partecipato ad alcune delle missioni archeologiche dell’Università di Firenze per la tutela dei castelli crociati in Giordania. Tra le sue pubblicazioni piú recenti ricordiamo Fortezze crociate. La storia avventurosa dei grandi costruttori medievali, dai Templari ai Cavalieri Teutonici (Milano 2016).

mercoledì 25 marzo 2020

Fra i lebbrosi, in una città medievale

Fra i lebbrosi, in una città medievale
Verona, secoli XII-XIII
di Giuseppina De Sandre Gasparini
a cura di Roberto Alloro, Marianna Cipriani, Maria Clara Rossi
premessa di Grado Giovanni Merlo
pp. ?, € 20,00
Viella, 2020
ISBN: 9788833132945 
 
La malattia della lebbra, i malati di lebbra e i luoghi destinati ad accoglierli costituirono una realtà decisamente familiare per gli uomini e per le donne vissuti in età medievale, sia nelle città sia nei contesti abitativi rurali. Tale realtà da un lato continuò ad alimentare sentimenti negativi, quali il rifiuto, la paura del contagio, il ribrezzo, supportati dall’idea vetero-testamentaria della malattia come castigo divino per l’umanità peccatrice; dall’altro, con maggiore intensità nei secoli XII e XIII, essa fu considerata in modo del tutto nuovo, poiché il lebbroso divenne l’immagine del Cristo sofferente e l’assistenza verso i malati assunse una valenza religiosa. Il volume esplora questa particolare realtà del nostro passato, focalizzando lo sguardo sulla Verona dei secoli XII e XIII e sulle sue fonti.
Giuseppina De Sandre Gasparini ha insegnato Storia del cristianesimo e delle chiese presso l’Università di Verona e ha fondato insieme a Grado Giovanni Merlo e ad Antonio Rigon il periodico «Quaderni di storia religiosa». La vita religiosa dei laici, le istituzioni ecclesiastiche, i movimenti confraternali in contesti urbani e rurali, la storia dei lebbrosi e dei lebbrosari nel medioevo italiano sono stati sempre al centro dei suoi interessi di ricerca. Fra le sue molte pubblicazioni ricordiamo: Statuti di confraternite religiose di Padova nel medioevo (Padova 1974), La vita religiosa nella Marca veronese-trevigiana tra XII e XIV secolo (Verona 1993), e la curatela, con M.C. Rossi, di Malsani. Lebbra e lebbrosi nel medioevo (Verona 2012). 

martedì 24 marzo 2020

La trasmissione dei testi latini del Medioevo

La trasmissione dei testi latini del Medioevo
A cura di Lucia Castaldi e Valeria Mattaloni
pp. XVI-660, € 98,00
Sismel, 2019
ISBN: 978-88-8450-926-0

Il sesto volume della serie La trasmissione dei testi latini del Medioevo / Mediaeval Latin Texts and Their Transmission (Te.Tra.) comprende 35 saggi su autori o opere anonime, alcuni dei quali di grande rilevanza storica e letteraria (Abbone di Fleury, Balderico di Bourgueil, Dunstano, gotescalco, hibernicus Exul, giona di orléans, Raterio). L'opera prosegue nell'analisi della trasmissione di opere latine altomedievali e del Medioevo centrale.
Lucia Castaldi è Professore ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso il Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio culturale dell'Università degli studi di Udine.
Valeria Mattaloni è nata a Cividale del Friuli nel 1980. Dopo la laurea magistrale in Lettere, Indirizzo classico, Percorso filologico-letterario, con una tesi in Letteratura cristiana antica (Università degli Studi di Udine, rel. dott.ssa E. Colombi, correl. prof. P. Chiesa), nel 2010 ha conseguito il titolo di dottore in Scienze dell’antichità (XXII ciclo) presso l’Università degli Studi di Udine, presentanto una tesi filologica (Passio sanctorum Felicis et Fortunatie. Passio sanctorum Cantianorum) in vista dell’edizione critica (tutors: dott.ssa E. Colombi e prof.ssa L. Castaldi). In seguito ha frequentato il Corso di perfezionamento postuniversitario in filologia e letteratura latina medievale (IX ciclo) e ne ha conseguito nel 2014 il diploma presso la SISMEL presentando ancora una tesi filologica (Il Libellus responsionum: studio della tradizione manoscritta) in vista dell’edizione critica del Libellus responsionum di Gregorio Magno (tutor: prof.ssa L. Castaldi).

lunedì 23 marzo 2020

Il sonno del mattino

Il sonno del mattino
di Robert Harris
pp. 300, € 20,00
Mondadori, 2019
ISBN: 9788804718376
1468. È quasi sera quando un giovane prete, Christopher Fairfax, giunge in un remoto villaggio della regione di Exmoor in Inghilterra per celebrare il funerale del parroco, padre Thomas Lacy, morto una settimana prima. Tutto in quel luogo gli appare inquietante: la terra desolata è disseminata di manufatti antichi, monete, frammenti di vetro, ossa umane, che il vecchio parroco collezionava di nascosto in modo meticoloso, quasi cercasse delle risposte alla sua esistenza e le prove di una civiltà fatalmente scomparsa. Al piano superiore dell'appartamento di padre Thomas il suo corpo senza vita è adagiato nella bara, coperto di ferite e in parte sfigurato. La versione ufficiale è che sia caduto, ma Christopher sospetta che ci sia dell'altro: nella biblioteca ritrova infatti dei libri "proibiti" che parlano di un mondo lontano che non esiste più. È forse questa ossessione per il passato l'eresia che ha portato il parroco alla morte? Cercando di vincere la reticenza e l'ambiguità degli abitanti di quel luogo isolato, Christopher è determinato a scoprire la verità e nell'arco di soli sei giorni tutto ciò in cui ha sempre creduto, la sua fede e la storia del mondo, sarà messo alla prova fino a essere distrutto.
Robert Harris (1957), laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell'"Observer" e del "Sunday Times". Nel 1992 è diventato famoso in tutto il mondo con Fatherland, cui hanno fatto seguito Enigma (1996), Archangel (1998), Pompei (2003), la trilogia sull'antica Roma - Imperium (2006), Conspirata (2009) e Dictator (2015) -, Il Ghostwriter (2007), da cui è stato tratto un celebre film diretto da Roman Polanski, L'indice della paura (2011), L'ufficiale e la spia (2014) e Conclave (2016). L'autore ha scritto anche numerosi saggi, fra cui una celebre inchiesta sui falsi diari del Führer, I diari di Hitler (2002). Tutte le sue opere, tradotte in 37 lingue, sono pubblicate da Mondadori. L'autore vive a Kintbury, in Inghilterra, con la moglie e i quattro figli.

domenica 22 marzo 2020

Purgatorio

Purgatorio
di Dante Alighieri
Commentato da Franco Nembrini
Illustrato da Gabriele Dell'Otto
Prefazione di Alessandro D'Avenia
pp. 800, € 28,00
Mondadori, 2020
ISBN: 9788804709671

Ancora una volta, Franco Nembrini trova le parole più semplici e toccanti per avvicinarci al testo di Dante e farci sentire quanto esso abbia a che fare con la nostra quotidianità. “Il Purgatorio” racconta Nembrini “è la cantica del cambiamento. Si comincia in un modo e si finisce in un altro. Come nella vita di ogni giorno. Dante ci fa capire che il problema non è cadere, ma rialzarsi, afferrare la mano che ogni volta ci viene offerta.”
Ad accompagnare il testo di Dante e l’eccezionale commento di Nembrini ci sono le illustrazioni di Gabriele Dell’Otto, che compie un’impresa titanica e trova una cifra unica ed emozionante nel tratto e nelle scelte cromatiche, contribuendo a rendere concreta per i lettori l’esperienza di Dante.
Franco Nembrini nasce a Trescore Balneario (BG) nel 1955. Durante gli studi universitari inizia a insegnare religione, nel 1982 si laurea e diventa insegnante di letteratura nelle scuole superiori. Dopo aver lasciato La Traccia, la scuola partitaria che ha fondato insieme ad un gruppo di genitori nel 1984, oggi gira il mondo a parlare a chiunque lo inviti di Dante, educazione e delle altre sue passioni letterarie. Tutti i suoi libri (Dante poeta del desiderio, 3 voll. Itacalibri 2011-13; Di padre in figlio, Ares 2011, Miguel Manara, Centocanti 2014; In cammino con Dante, Garzanti 2017) hanno origine da questi mille incontri, e negli ultimi anni dalla fortunata collaborazione con Tv2000.
Gabriele Dell'Otto (Roma 1973) è considerato uno dei più importanti disegnatori di fumetti del mondo. Stabile la sua collaborazione con Marvel e DC, ha disegnato tavole e copertine con tutti i più noti supereroi, da Batman a Spiderman. Al Lucca Comics ogni anno migliaia di fan si affollano al suo stand per avere una sua tavola autografata.

sabato 21 marzo 2020

Nuove inchieste sull'epistola a Cangrande

Nuove inchieste sull'epistola a Cangrande
Atti della giornata di Studi Pisa 18 dicembre 2018
a cura di Alberto Casadei
pp. ?, € 18,00
Pisa University Press, 2020
ISBN: 978-883339-3322 

Questo volume comprende i contributi presentati durante una giornata di studi sulla cosiddetta Epistola a Cangrande, tenutasi all’Ateneo di Pisa il 18 dicembre 2018 presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Fra i promotori, oltre al Dottorato pisano in Studi italianistici, vanno ricordati l’“Associazione degli Italianisti” (e in particolare il suo “Gruppo Dante”), la “Società Dantesca” di Firenze, la “Società Dante Alighieri”. Molti gli specialisti invitati, sostenitori o meno dell’autenticità di questa lettera attribuita a Dante e tuttavia da sempre assai discussa. Gli approcci esperiti risultano assai vari, da quelli storico-filologici più canonici, ad altri che mettono in campo nuove applicazioni della Computational Authorship Verification. Dall’insieme dei testi qui riuniti si ricavano numerosi spunti inediti e apporti significativi sulla questione della paternità dantesca e sui sottili problemi esegetici dell’Epistola.
Alberto Casadei è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Pisa. Tra i suoi lavori si contano i volumi Dante oltre la “Commedia” (2013) e Dante: altri accertamenti e punti critici (2019).

venerdì 20 marzo 2020

I sette uomini della Quarta Crociata

I sette uomini della Quarta Crociata
di Gianni Morelli
pp. 96, € 12,00
Clown Bianco Edizioni, 2020
ISBN: 8894909484

In un saggio rigoroso dal punto di vista storiografico ma godibile come un romanzo storico, Gianni Morelli racconta la Quarta Crociata, dalle sue premesse fino alla conclusione, prendendo come spunto il mosaico, unico al mondo, della basilica di San Giovanni Evangelista a Ravenna.Tra le Crociate, la Quarta emerge per gli intrecci sconvolgenti, quasi in fotocopia del nostro mondo di oggi: economia, militarismo, voltafaccia, politica, ambizioni personali e gesti di brutale ferocia. Combattuta tra il 1202-1204, la sua storia viene narrata dai mosaici nel pavimento della navata centrale della basilica di San Giovanni Evangelista, per volere dell'abate Guglielmo nell'anno 1213. Perché a Ravenna? E come mai così in fretta quei mosaici, epicentro delle decorazioni del nuovo pavimento della basilica, magnifico cantiere figurativo di una coscienza europea che stava entrando nella fase splendente del medioevo cortese?

giovedì 19 marzo 2020

Il bestiario divino

Il bestiario divino
di Giovanna Caselgrandi
pp. 64, € 9,00
Edizioni ArteStampa, 2019
ISBN: 9788864626420

Tra le sculture del Duomo di Modena e dell’Abbazia di Nonantola è presente una straordinaria quantità di animali: si tratta di leoni e felini feroci, uccelli, pesci, rettili, draghi, basilischi, manticore ed altri ancora, frutto di commistioni di esseri fantastici. Sorge spontanea la domanda sulla loro presenza così abbondante da superare numericamente qualsiasi altro soggetto. Lo stupore aumenta constatando che, in epoca moderna, gli edifici religiosi hanno ridotto drasticamente gli elementi di decoro, bandendo del tutto tali tipi di rappresentazioni. Cosa è cambiato? Quale significato rivestivano queste figure nella cultura degli uomini antichi? Perché nel Medioevo si pensava che anche le belve più feroci e temibili dovessero essere rappresentate nelle chiese? Non è semplice dare una risposta: è necessario conoscere il pensiero di coloro che costruirono e decorarono tali edifici facendo una scelta che a noi oggi pare bizzarra se non ardita. Questo libro vuole essere una breve guida di aiuto al lettore nella ricerca del senso nascosto e profondo di tali figure alla luce delle fonti mitologiche, bibliche e liturgiche.
Giovanna Caselgrandi, laureata in Archeologia cristiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna con una tesi sul Tesoro dell’Abbazia di Nonantola, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Ca’Foscari di Venezia dove ha ricoperto incarichi di collaborazione esterna. Dal 1998 è docente di Storia e Simbologia dell’Arte presso l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena. Attualmente è direttrice dei Musei del Duomo di Modena, collabora con il Museo Benedettino e Diocesano di Nonantola ed altri istituti. Membro della Commissione Diocesana di Arte Sacra, è autrice di diverse pubblicazioni di storia dell’arte.

mercoledì 18 marzo 2020

Il vichingo nero


Il vichingo nero
di Bergsveinn Birgisson
pp. 448, € 20,00
Iperborea, 2019
ISBN: 9788870916119

Tra autobiografia, romanzo e saggio storico Il vichingo nero racconta di uno straordinario personaggio vissuto nel IX secolo d.C.: uomo di mare, cacciatore e viaggiatore, da molti considerato il re dell’Atlantico. Un libro che ha qualcosa da regalare a chiunque abbia l'avventura di leggerlo.
Nella Norvegia del IX secolo, alla corte reale del Rogaland, nasce Geirmund Pelle Scura, destinato a diventare il «vichingo nero», cacciatore, viaggiatore, pioniere, definito «il signore dell’Atlantico» e «il più illustre tra i primi colonizzatori d’Islanda». Figlio del re Hjör e di una donna sami della Siberia, discriminato fin da bambino per i suoi tratti mongoli, Geirmund viene inviato nell’estremo Nord, fra le tribù del mitico Bjarmaland, prima di partire all’esplorazione dei fiordi islandesi. Qui costruisce il suo impero sulla caccia al tricheco, di cui ha imparato ogni segreto dai bjarmi, e sul commercio internazionale dei prodotti derivati che sono alla base dell’economia e dell’arte navale vichinghe – l’olio ricavato dal grasso, le corde realizzate con la pelle e le preziose zanne – grazie alla manodopera di centinaia di schiavi cristiani catturati in Scozia e Irlanda. Perché esistono così poche fonti su di lui e nessuna saga ne ha tramandato le singolari imprese? Lo scrittore e filologo Bergsveinn Birgisson si mette sulle tracce sperdute di questo suo misterioso antenato per ricomporne la storia dimenticata. Una ricerca che spazia tra archeologia, antropologia, genetica, biologia, linguistica, ecologia, dove la scienza richiede il contributo della poesia e dell’immaginazione. Un viaggio nell’epico mondo di Ragnarr e Harald Bellachioma in cui l’autore scosta il velo della leggenda e sfata il mito fondativo dell’Islanda, riportando alla luce l’avventura di «imprenditori» scaltri che si insediarono in questa terra vergine per sfruttarne economicamente le risorse, prima che gli eroi delle saghe vi trovassero una nuova patria e la libertà.
Bergsveinn Birgisson (Reykjavík, 1971) è uno scrittore islandese. Dopo aver conseguito un dottorato in filologia norrena all’Università di Oslo si è dedicato all’insegnamento e alla scrittura. Attualmente risiede a Bergen, in Norvegia, dove continua a scrivere romanzi, poesie e racconti, che hanno vinto prestigiosi premi in patria e all’estero. Tra le sue opere, tradotte in numerose lingue, Risposta a una lettera di Helga (Bompiani, 2017). Il vichingo nero è in corso di pubblicazione in dodici paesi.

martedì 17 marzo 2020

Inquisizione, eresia e magia nel tardo Medioevo

Inquisizione, eresia e magia nel tardo Medioevo
di Vincenzo Tedesco
pp. 304, € 16,00
La Vela edizioni, 2020
ISBN: 8899661642
Compito degli inquisitori era rintracciare la presenza di eretici nelle comunità e condannarli in base alle pene previste dal diritto inquisitoriale, che potevano comprendere forme di penitenza di vario genere e giungere fino all'abiura e, in casi estremi, alla condanna a morte. Tuttavia, l'Inquisizione non si concentrava solo sulla repressione delle eresie che contraddicevano uno o più aspetti della dottrina cattolica, ma volgeva il suo sguardo verso un'ampia gamma di reati, tra i quali figura anche - e in maniera tutt'altro che secondaria - la pratica delle arti magiche che si riteneva fossero ispirate dal demonio. Il volume si propone di indagare il modo in cui si evolsero, durante il Tardo Medioevo, la trattatistica inquisitoriale e i documenti pontifici sul tema della magia e del suo rapporto con l'eresia, per il quale si dispone di una messa a fuoco ancora parziale, ma che risulta essere essenziale se si vogliono comprendere la costruzione del crimine di stregoneria e gli sviluppi della caccia alle streghe

lunedì 16 marzo 2020

Sante e Streghe

Sante e Streghe
Storie di donne nel Medioevo
di Beatrice Borghi, Maria Rosaria Catino
pp. 96, € 9,90
Minerva Edizioni, 2019
ISBN: 978883324347

Due donne che hanno sfidato il loro tempo.
Due protagoniste di eventi terribili e meravigliosi, forti, coraggiose e indomite.
Due vicende da raccontare perché la Storia è uno specchio in cui riflettersi.
La storia è stata per lunghissimi secoli raccontata da un unico punto di vista: quello degli uomini soffermandosi sulle narrazioni di invasioni, guerre, papi, imperatori, viaggiatori e inventori.
E le donne?
Il volume racconta attraverso la voce delle protagoniste alcuni momenti della vita di Santa Chiara d’Assisi e della “grandissima incantatrice” di Bologna Gentile Budrioli, restituendo, con una scrittura avvincente e agile, la prospettiva di genere alla narrazione storica.
Due donne che, con grande forza e notevoli doti intellettuali, riuscirono a indirizzare le scelte dei potenti e ad incidere in modo significativo nella storia politica e culturale di quel tempo chiamato Medioevo.
Beatrice Borghi è ricercatore e docente di Storia Medievale e di Didattica della Storia presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.
Si occupa di storia del pellegrinaggio nel Medioevo e dei relativi santuari nell’area euromediterranea a partire dai modelli gerosolimitani. Nel campo della didattica si interessa di metodi, strategie e strumenti per l’insegnamento della storia e dell’educazione al patrimonio.
È co-fondatrice del Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) e Direttrice della “Festa Internazionale della Storia”.
Per Minerva ha publicato: Le radici per volare (con R. Dondarini, 2015); San Domenico. Un patrimonio secolare di arte, fede e cultura (2012); Bologna. Storia, volti e patrimoni di una comunità millenaria (con R. Dondarini, 2011); In viaggio verso la Terrasanta. La basilica di Santo Stefano in Bologna (2010).
 
Maria Rosaria Catino è insegnante presso l’Istituto Comprensivo di Pianoro (Bologna) e svolge attività di formazione nell’ambito della didattica della storia e della lingua italiana. Membro del Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) dell’Università di Bologna, collabora attivamente alla progettazione e organizzazione della “Festa Internazionale della Storia”. Poetessa, ha pubblicato per Aletti editore nei volumi Federiciano, Habere artem ed Enciclopedia italiana dei poeti emergenti. Le sue attività laboratoriali sulla storia locale sono stati raccolti nel volume Le radici per volare (B. Borghi, R. Dondarini, Minerva 2015).

domenica 15 marzo 2020

Francesco, i minori e la Terrasanta

Francesco, i minori e la Terrasanta
di Antonio Musarra
pp. 380, € 20,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Edizioni La Vela, 2020
ISBN: 8899661634

Nella tarda estate del 1219, Francesco si trovava Damietta, al pari di migliaia di altri pellegrini e crociati decisi a riportare Gerusalemme in mani cristiane. In un momento imprecisato, entrò nel campo musulmano, accolto dal sultano al-Malik al-Kamil nella tenda adibita alle pubbliche discussioni. L'aurea di mistero che avvolge quell'incontro è ancora oggi intatta. Desiderava, forse, porre termine al conflitto? Era sua intenzione convertire il sultano? Ricercava il martirio? Si può pensare che la sua presenza nel campo crociato fosse finalizzata a sostenere una Cristianità in armi o nel nostro è da leggere un rifiuto o un "superamento" dell'ideale crociato? In "Francesco, i minori e la Terrasanta", Antonio Musarra restituisce i contorni del celebre episodio ripartendo dalle fonti, operandone una contestualizzazione spesso assente nelle numerose opere dedicate all'argomento. Di più: lo studio della documentazione coeva gli consente di ricostruire la storia della presenza dei minori in Terrasanta nel corso del Duecento, e d'inquadrarla nell'ambito del pensiero francescano dedicato alla crociata e alla tutela dei Luoghi Santi.
Antonio Musarra è nato a Genova il 22 aprile 1983. Dal 17 giugno 2019 è ricercatore in Storia medievale (tipologia b) presso Sapienza Università di Roma. Il 27 marzo 2018 ha ottenuto l’Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di II fascia, settore concorsuale 11/A1 – Storia medievale (art. 16, comma 1, Legge 240/10).
Tra le sue pubblicazioni monografiche: Genova e il mare nel Medioevo, Bologna, il Mulino, 2015; In partibus Ultramaris. Genova, la crociata e la Terrasanta, secc. XII-XIII, Roma, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, 2017; Acri 1291. La caduta degli stati crociati, Bologna, Il Mulino, 2017; 1284. La battaglia della Meloria, Roma-Bari, Laterza, 2018; Il crepuscolo della crociata. L’Occidente e la perdita della Terrasanta, Bologna, Il Mulino, 2018; Processo a Colombo. Scoperta o sterminio?, Viareggio, Edizioni La Vela, 2018; Gli Italiani e le crociate, Roma, Istituto per l’Oriente “C.A. Nallino”, 2019; Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini), Bologna, il Mulino, 2019.

sabato 14 marzo 2020

Le regole del lusso

Le regole del lusso
Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all'Età moderna
di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 300, € 24,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-28594-2

Dal 2007 è in vigore in Tagikistan una «legge sulla parsimonia» che regola gli sprechi in occasione di matrimoni, cerimonie e ricorrenze varie: onde evitare indebitamenti folli è fissato il numero massimo degli invitati, come pure quello delle portate. Il provvedimento, incongruo alle nostre orecchie, si richiama alla secolare storia del disciplinamento che, con apposite leggi suntuarie, ha temperato l’esibizione del lusso fra Medioevo ed età moderna. In una società rigidamente gerarchica, occorreva infatti vigilare affinché ognuno desse di sé un’immagine coerente con la propria condizione sociale. Nel mirino erano essenzialmente le donne, i loro abiti, i gioielli, i pizzi, i copricapi, le calzature, ma anche i banchetti e le feste. Attraverso una quantità di storie particolari in cui vediamo all’opera questa «polizia del lusso», l’autrice ci parla di costumi, mode e passioni e, in controluce, di un tema oggi sempre più sentito, ovvero «quando troppo è troppo».
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (nuova ed. 2008), «Il denaro e la salvezza» (2001), «Pescatori di uomini» (2005), «Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna» (nuova ed. 2017), «Breve storia della moda in Italia» (nuova ed. 2014), «A capo coperto. Storie di donne e di veli» (nuova ed. 2018).

venerdì 13 marzo 2020

La strega di Dio

La strega di Dio
Profezia politica, storia e riforma in Caterina da Racconigi
di Eleonora Cappuccilli
pp. 160, € 12,00
Aracne editrice, 2020
ISBN: 978-88-255-3141-1
 
Nella crisi dell’ordine politico tra Medioevo ed Età moderna, la vita e l’azione profetica della “santa viva” Caterina da Racconigi (1486–1547) consentono di rileggere il nesso tra politica e teologia, mostrandone aspetti spesso trascurati. Il carisma profetico di Caterina è politico perché consiste nel coraggio di dire la verità davanti al popolo e ai potenti. Mentre critica le gerarchie, la sua ansia di rinnovamento religioso è il segno di una indisciplinata razionalità profetica.
Eleonora Cappuccilli è post–doctoral fellow in Storia delle idee presso l’Università di Oslo. I suoi temi di ricerca sono la storia e la critica del concetto di patriarcato, la profezia femminile nella prima età moderna, l’eredità di Birgitta di Svezia nel Rinascimento italiano. Di recente ha pubblicato: La critica imprevista. Politica, teologia e patriarcato in Mary Astell (EUM, 2020); Il fermento femminile. Marx e la critica del patriarcato (con Roberta Ferrari) in GlobalMarx. Storia e critica del movimento sociale nel mercato mondiale (che ha curato con Matteo Battistini e Maurizio Ricciardi, Meltemi, 2020).

giovedì 12 marzo 2020

L'enigma dell'ultimo templare

L'enigma dell'ultimo templare
di Daniele Salerno
pp. 352, € 12,90
Newton Compton, 2020
ISBN: 9788822738189

1127. Nove cavalieri raggiungono l’abbazia di Clairvaux. Papa Onorio ii ha appena riconosciuto l’Ordine dei Templari, nato in Terrasanta a protezione dei pellegrini. I cavalieri che lo hanno fondato vogliono capire se si possa uccidere in nome di Cristo. Il frate Bernardo di Chiaravalle, raffinato teologo, li rassicura: non si tratta di omicidio, ma di malicidio. 
1314. A Parigi due templari vengono arsi vivi alla presenza di re Filippo IV il Bello e di papa Clemente V. Sono Jacques de Molay, gran maestro dell’Ordine, e Goeffrey de Charney, accusati di eresia, idolatria e sodomia. Prima di morire Jacques de Molay lancia il suo anatema. Giorni nostri. Il maresciallo dei carabinieri Giacomo Mola e il suo aiutante, l’appuntato Goffredo Chiarni, entrano in contatto con tre nobiluomini che vogliono affidare loro un compito della massima importanza: impedire a ogni costo che si compia la profezia di Jacques de Molay.
Daniele Salerno, laureato in Giurisprudenza, è Professore in discipline Giuridico Economiche e giornalista pubblicista. Attualmente collabora con il quotidiano «La Stampa».  Autore di numerose pubblicazioni a carattere storico, è Presidente onorario del Comitato Internazionale Storico-Scientifico per gli studi su San Rocco e sulla storia medievale; componente del Comitato scientifico della Fondazione Gian Domenico Romagnosi Scuola di Governo Locale. Ricopre la carica di vicesindaco del Comune di Voghera.

mercoledì 11 marzo 2020

I Trionfi di Petrarca

I Trionfi di Petrarca
Indagini e ricognizioni
a cura di Maria Antonietta Terzoli, Muriel Maria Stella Barbero
pp. 164, € 18,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788843099979
Nelle visioni dei Trionfi sei entità emblematiche – Amore, Castità, Morte, Fama, Tempo ed Eternità – trionfano progressivamente l’una sull’altra e la vicenda del poeta assurge a paradigma universale, a specchio della stessa condizione umana. Sottoposto a molteplici rifacimenti e modifiche, il poema è incompiuto e presenta ancora molte incognite. Il libro propone l’avvincente lettura di un’opera che fino al Cinquecento ha avuto straordinaria fortuna di lettori e interpreti, e grande rilevanza per le arti figurative. Il primo capitolo tenta di identificare il misterioso personaggio che fa da guida al protagonista: la sua identità costituisce una chiave per l’interpretazione del poema e del rapporto dell’autore coi suoi modelli. Il secondo capitolo mostra come il Trionfo della Fama svolga una funzione strutturante per l’intera opera. Il terzo e il quarto riflettono su una possibile struttura sinusoidale e sulla funzione metapoetica del paesaggio.
Maria Antonietta Terzoli è Ordinaria di Letteratura italiana all’Università di Basilea, editrice e interprete di Piccolomini, Foscolo, Leopardi, Saba, Ungaretti, Gadda, si occupa di romanzo epistolare, autobiografia, dediche, rapporto testo-immagine (Dante, Petrarca, Tasso).
Muriel Maria Stella Barbero è Assistente all’Università di Basilea, lavora su arte e poesia nel Cinquecento, in particolare su temi e implicazioni figurative nelle Rime di Michelangelo. Nel 2019 ha pubblicato Vittoria Colonna “dedicata” (“Margini”, 13).

martedì 10 marzo 2020

Lucca capitale della Tuscia nell'alto Medioevo

Lucca capitale della Tuscia nell'alto Medioevo
Dal VI all'XI secolo
di Francesco Mattei
pp. 192, € 14,00
Tra le righe libri, 2019
ISBN: 8832870843
 
Un saggio che tratta le vicende storiche di Lucca nell'Alto Medioevo, per riscoprire la storia di una città, tra le più importanti d'Italia e d'Europa tra VI e XI secolo. Lucca fu capitale della Tuscia e punto di riferimento per viaggiatori, commercianti e religiosi. Uno studio, documentato ed esauriente, su Lucca, sulla vita dei suoi abitanti, sulla società e sul suo governo laico ed ecclesiastico e adesso raccolto in un volume unico, adatto all'esperto, ma scorrevole anche per chi è curioso e interessato alla storia di una città sempre affascinante e piena di sorprendenti meraviglie ancora da scoprire.

lunedì 9 marzo 2020

Lirica e sacro tra Medioevo e Rinascimento

Lirica e sacro tra Medioevo e Rinascimento
(secoli XIII -XVI)
a cura di Lorenzo Geri, Ester Pietrobon
pp. 328, € 25,00
Aracne Editrice, 2020
ISBN: 978-88-255-3017-9
 
Il volume ricostruisce alcuni episodi del rapporto tra poesia lirica e sacro tra Duecento e Cinquecento, attraversando un variegato corpus di testi poetici, da Giacomo da Lentini ad Angelo Grillo, da Petrarca a Marco Antonio Flaminio, da Iacopone a Ferrante Carafa. Gli studi dedicati all’analisi e alla contestualizzazione di singole esperienze sono alternati a ricognizioni di fenomeni più vasti: la reciproca interferenza tra amore sacro e amore cortese nel Duecento, la riscrittura dei salmi tra Umanesimo e Rinascimento, la fortuna tipografica dei libri spirituali nel Cinquecento e la teoria della poesia spirituale nel passaggio dal maturo Rinascimento al Barocco.
Lorenzo Geri è professore aggregato di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lettere e Culture Moderne della Sapienza – Università di Roma. Si occupa in particolare di Petrarca, Boccaccio, Alberti, Pontano e Marino. Tra le sue pubblicazioni: «Ferrea voluptas». Il tema della scrittura nell’opera di Francesco Petrarca (Edizioni Nuova Cultura, 2007), A colloquio con Luciano di Samosata. Leon Battista Alberti, Giovanni Pontano ed Erasmo da Rotterdam (Bulzoni, 2011), Petrarca cortigiano. Francesco Petrarca e le corti da Avignone a Padova (Bulzoni, icds), l’edizione tradotta e commentata dei Dialoghi di Giovanni Pontano (Rizzoli, 2014).
Ester Pietrobon è assegneista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari (DiSSL) dell’Università degli di Padova. Ha pubblicato La penna interprete della cetra. I «Salmi» in volgare e la poesia spirituale italiana nel Rinascimento (Edizioni di Storia e Letteratura, 2019) e numerosi articoli sulla poesia spirituale tra Medioevo e Rinascimento. Si occupa inoltre di traduzione e di storia dell’università ed è membro del comitato scientifico della «Rivista di letteratura religiosa italiana».

domenica 8 marzo 2020

Schola cordis

Schola cordis
Indagini sul cuore medievale: letteratura, teologia, codicologia, scienza
A cura di Donatella Manzoli e Patrizia Stoppacci
pp. XII-267, € 44,00
Sismel, 2020
ISBN: 978-88-8450-548-4

D. Manzoli, Prefazione. G. Lettieri, L’estaticità del «cor» nelle Confessiones di Agostino - D. Manzoli, Per l’archeologia della rima cuore amore - P. Garbini, «Et cor rhetorici fomite gurgitis». Cardiologie della retorica normanna - A. Bartola, «Affectus cordis» e «liber cordis». Tracce e testimonianze dalla letteratura cisterciense del XII secolo - E. Bartoli, La posta del cuore. Situazioni, lessico, interlocutori nell’epistolografia sentimentale del XII secolo - P. Stoppacci, I palpiti del libro. Semantiche e morfologie del ‘cuore medievale’ tra medicina, letteratura e arte - I. Ventura, I «mali del cuore»: per una classificazione delle patologie cardiache nella medicina medievale - M. Oldoni, Filippo il cancelliere e il cuore che rivela - P. Stoppacci, Postfazione. P. Garbini, Per il sonetto perduto di messer Antonio. Indici, a cura di P. Stoppacci e S. Teucci.