venerdì 30 giugno 2017

Gli ospitali nonantolani di San Giacomo di Val di Lamola e di San Bartolomeo di Spilamberto nel Medioevo (secoli XII-XIV)

Gli ospitali nonantolani di San Giacomo di Val di Lamola e di San Bartolomeo di Spilamberto nel Medioevo (secoli XII-XIV) 
di Renzo Zagnoni, Federica Badiali
pp. 144, € 15,00
Gruppo di Studi Alta Valle del Reno, 2017
ISBN: 8894224627

Il volume pubblica una ricerca documentaria sull'ospitale di Val di Lamola, che dipese dall'abbazia di San Silvestro di Nonantola e che, nei secoli XII-XIV, esercitò l'ospitalità gratuita lungo l'area di strada fra Emilia e Toscana, che valicava il crinale appenninico al passo della Croce Arcana. La ricerca si estende all'ospitale di San Bartolomeo di Spilamberto, dipendente dal primo ed anch'esso collocato sulla stessa direttrice.

giovedì 29 giugno 2017

Breve chronicon de rebus Siculis

Breve chronicon de rebus Siculis
a cura di Fulvio Delle Donne
pp. IV-152, € 40,00
Sisimel, 2017
ISBN: 978-88-8450-773-0
 
Il Breve chronicon de rebus Siculis (di cui qui si fornisce l’edizione e la prima traduzione italiana) è una fonte particolarmente importante, ricca di preziosissime informazioni per la storia dell’Italia meridionale. Inizia con brevi medaglioni dei signori normanni e arriva sino alla fine della dinastia sveva, talvolta offrendo descrizioni molto minuziose. In particolare, a proposito delle vicende di Federico II di Svevia, a partire dal giugno del 1228, il racconto diventa addirittura diaristico, perché il compilatore, che si dichiara testimone oculare, descrive giorno per giorno le tappe che – in circa due mesi – condussero l’imperatore da Brindisi alla Terra Santa: lì sarebbe stata portata a compimento quella crociata incruenta che, con toni messianici, viene caratterizzata come una sorta di miracolo. Il testo mostra in maniera esemplare le tipiche evoluzioni compositive di una scrittura cronachistica. È tràdito da due manoscritti principali, che trasmettono testi molto diversi in alcuni punti. Non solo la parte finale è totalmente discordante (un manoscritto finisce con il testamento di Federico II del 1250, l’altro arriva, invece, alla battaglia di Benevento del 1266 e, quindi, alla morte di Manfredi e alla conquista del Regno da parte di Carlo d’Angiò), ma anche alcune informazioni sono rielaborate in modo completamente contrastante, tanto da far variare in maniera irrimediabile, sebbene coerente, nomi e computi cronologici. Come vanno interpretate tali differenze? Quale delle due versioni è più vicina all’“originale”? E si può parlare di “originale”? Su tali domande si riflette in questo volume, affrontando il problema da un più ampio punto di vista metodologico. La pubblicazione esce in coedizione con l'Istituto Storico Italiano per il Medioevo.

mercoledì 28 giugno 2017

Vedrai mirabilia. Un libro di magia del Quattrocento

Vedrai mirabilia
Un libro di magia del Quattrocento
di Florence Gal, Jean-Patrice Boudet, Laurence Moulinier-Brogi
pp. 472, € 46,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867280117 

Nel 1446 l’amanuense principale del manoscritto italiano 1524 della Bibliothèque nationale de France finisce il suo lavoro: questo manoscritto di 236 fogli di pergamena, adornato di miniature di fattura lombarda, offre similitudini con codici appartenuti al duca di Milano Filippo Maria Visconti.
Il volume, che sembra essere il risultato di una richiesta di traduzioni, dal latino all’italiano, da parte di un membro laico della corte ducale, raccoglie una quindicina di testi di astrologia e soprattutto di magia, tra i quali una Necromantia con quasi 250 experimenti e una traduzione del trattato di magia rituale Clavicula Salomonis. Tratto originale del volume è la preponderanza della tematica della magia amorosa, in particolare nella Necromantia, di cui i due terzi degli experimenti si riferiscono all’amore e alla sessualità.
Questo libro propone un’edizione del manoscritto, preceduta da un’ampia introduzione che descrive questo codice unico nel suo genere e il suo contesto, analizzando le operazioni magiche e le loro motivazioni. L’edizione del testo è seguita da vari indici che permettono al lettore di orientarsi nel dedalo dei testi e delle ricette.
Florence Gal (1979-2012) ha scritto una tesi di laurea e un DEA dell’Università Paris X-Nanterre su questo manoscritto. A lei si deve la prima stesura della trascrizione.
Jean-Patrice Boudet è professore ordinario di Storia medievale all’Università di Orléans.
Laurence Moulinier-Brogi è professoressa ordinaria di Storia medievale all’Università Lumière – Lyon 2.

martedì 27 giugno 2017

Sulle tracce del Fiore

Sulle tracce del Fiore
a cura di Natascia Tonelli
pp. 312, € 30,00
Le Lettere Edizioni, 2017
ISBN: 8860879604
 
Affrontare la lettera del testo del "Fiore", la sua interpretazione e la sua collocazione culturale senza muovere necessariamente dal quesito solo in apparenza ineludibile se Dante ne sia l'autore. È stato questo l'impegno e la sfida che hanno guidato gli studi raccolti su un poema che vanta le prerogative per richiamare l'attenzione degli studiosi. Che sono state qui rivolte alla sua veste testuale, metrica e linguistica; alle dottrine filosofiche ed economiche che convoglia; alla sua collocazione cronologica; ai suoi rapporti con la fonte francese e con la sua lingua così come con la poesia comica del Duecento italiano. Non mancano peraltro ipotesi e indagini sulla sua paternità.

lunedì 26 giugno 2017

Il giudicato di Cagliari

Il giudicato di Cagliari
Storia, società, evoluzione e crisi di un Regno sardo
di Corrado Zedda
pp. 168, € 13,00
arkadia editore, 2017
ISBN: 978 88 68511 333

I giudicati furono un fenomeno storico peculiare della Sardegna. L’idea di fondo del presente studio nasce dalla necessità di superare una storia più idealizzata e monolitica che reale, per evidenziare i caratteri peculiari di una Sardegna che ebbe la sua importanza nel Medioevo euro mediterraneo. Il libro di Corrado Zedda illustra come il giudicato cagliaritano possedette una sua specifica identità culturale, riscontrabile particolarmente in una “grecità” esibita all’esterno, grazie all’uso di strumenti che si riallacciavano alla prestigiosa tradizione bizantina: carte e sigilli in caratteri greci o intitolazioni che richiamavano concessioni ottenute dal potere imperiale di Bisanzio. Partendo da questo iniziale background, il giudicato cagliaritano e i suoi sovrani seppero sviluppare un percorso storico originale che, passando per una piena integrazione all’interno della cristianità occidentale, negli anni della riforma gregoriana, si svilupperà nei secoli, portando alla definizione di un proto-Stato medioevale, che cercò di superare i limiti dell’organizzazione giudicale, nel tentativo di adeguarsi ai mutamenti che il mondo conobbe fra XII e XIII secolo.

domenica 25 giugno 2017

Il rinoceronte d'oro

Il rinoceronte d'oro
di François-Xavier Fauvelle
Traduzione di Anna Delfina Arcostanzo
pp. 296, € 30,00
Einaudi, 2017
ISBN: 9788806233792
Anche se non documentata da testimonianze scritte, l'Africa antica possiede una storia, spesso sottostimata quando non brutalmente negata. A partire dalle tracce lasciate da civiltà il piú delle volte scomparse e dalle tradizioni orali, François-Xavier Fauvelle ricostruisce in modo rigoroso e appassionante la ricchezza di questo continente ritrovato. In trentaquattro brevi saggi offre al lettore un panorama dell'Africa subsahariana dall'VIII al XV secolo: dai viaggiatori cinesi del periodo Tang alle avventurose spedizioni di Vasco da Gama lungo le coste dell'oceano Indiano. Tra questi due estremi il lettore incontrerà momenti memorabili: una città introvabile, la capitale del Ghana, descritta nel 1068 da un geografo di Cordova; una cerimonia grandiosa svoltasi a Marrakech con l'arrivo del re dell'oscuro regno di Zafun; una misteriosa tomba sudafricana dove nel 1932 è stato trovato un piccolo rinoceronte d'oro del xii secolo; una chiesa costruita dal sovrano cristiano d'Etiopia nel XIII secolo... Un mosaico di testimonianze, siti archeologici, oggetti e frammenti che permettono all'autore di ricostruire il volto di un'Africa per lungo tempo rimasto nell'ombra. Dal Sahara al fiume Niger, dall'impero del Mali al regno cristiano della Nubia, dai principati della costa orientale alle maestose rovine di un enigmatico regno del Grande Zimbabwe.

sabato 24 giugno 2017

Per queste orme

Per queste orme
Studi sul Canzoniere di Petrarca
di Natascia Tonelli
pp. 248, € 17,00
Pacini Editore, 2017
ISBN: 978-88-6995-098-8
 
Privilegiando lo studio dei modelli e delle fonti, gli undici saggi qui raccolti accertano nel Canzoniere le modalità di appropriazione di universi letterari tradizionali che la letteratura immediatamente precedente al Petrarca dei Fragmenta non aveva ancora scoperto e valorizzato, o che già aveva dimenticato.
Tradizione romanza d’Oltralpe, anche grazie alla mediazione dell’amico e discepolo Boccaccio, e tradizione classica, in particolare elegiaca, sono «l’una e l’altra lira» che si uniscono a quella dantesca nel risuonare al Petrarca ideatore del libro Canzoniere: risulta precisato, rafforzato il suo ruolo di straordinario innovatore e, insieme, di canonizzatore che la lirica europea a seguire seppe riconoscergli. 
Natascia Tonelli insegna letteratura italiana all’Università di Siena. Studiosa di poesia medievale e contemporanea, è autrice di numerosi studi su Cavalcanti, Dante, Petrarca (del quale sta curando, con Enrico Fenzi, l’edizione commentata delle Epystole e del Bucolicum Carmen) e sulle forme chiuse nella lirica del Novecento. Il suo ultimo libro è Fisiologia della passione. Poesia d’amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio (Firenze, Ed. del Galluzzo). È tra i direttori della rivista Per Leggere. I generi della lettura.

venerdì 23 giugno 2017

Sogni e memorie di un abate medievale

Sogni e memorie di un abate medievale
a cura di Franco Cardini, Nada Truci Cappelletti
pp. 208, € 19,00
Jaca Bok, 2017
ISBN: 978-88-16-41422-8

Il testo che viene qui presentato è lo scritto autobiografico di Guiberto di Nogent, abate vissuto in Francia tra l’XI e il XII secolo. Riveste un particolare interesse storico poiché costituisce una vera e propria miniera di notizie sui fatti di quell’epoca, di cui si sono avvalsi soprattutto storici come il Guizot, che lo incluse tra le fonti della sua monumentale raccolta in ben trenta volumi «pour servir à l’histoire de la France». La mia vita fu scritta in età avanzata, quando Guiberto aveva già compiuto sessant’anni; è suddivisa in tre libri, redatti non di seguito ma in tempi successivi, per quanto ravvicinati: il primo nel 1114, gli altri due fra il 1115 e il 1116. Nel complesso potrebbe sembrare un’opera alquanto discontinua, mancante di un piano organico, ma ciò non toglie nulla al suo interesse; anzi, per l’autore questo andamento costituisce uno stimolo a presentare un’infinità di situazioni, eventi, personaggi, esperienze interiori ed esteriori in un quadro composito che, per esplicita e ripetuta dichiarazione, vuol essere «oggettivo». Un reperto prezioso che ci restituisce, come in un’istantanea, tutta la ricchezza e la varietà di un Medioevo nient’affatto «oscuro».

giovedì 22 giugno 2017

Eloisa e Abelardo. Lettere

Eloisa e Abelardo. Lettere
di Pietro Abelardo
a cura di N. Cappelletti Truci
pp. 400, € 11,00
Feltrinelli, 2017
ISBN: 8807902710

"Quelle gioie da amanti che provammo insieme mi sono state tanto dolci che non possono nè dispiacermi nè sfuggirmi dalla memoria. Dovunque mi volga sono sempre presenti ai miei occhi e mi accendono di desideri. Anche quando dormo la loro suggestione mi tormenta. Perfino durante i solenni riti, quando più pura deve essere la preghiera, le immagini impudiche di quelle voluttà inchiodano tanto nel profondo l'infelicissimo mio animo che mi sento disposta più a quei turpi godimenti che alla preghiera. E cosi, mentre dovrei gemere per quel che ho commesso, piuttosto sospiro per quel che ho perduto. E non quel solo che facevamo allora, ma anche i luoghi e i momenti in cui godemmo, e tu stesso, mi siete a tal punto dentro l'animo che agisco come se fossi con te in quel tempo, e nemmeno quando dormo riesco ad avere pace da queste immagini. Talvolta anche i miei movimenti tradiscono i pensieri dell'animo e la parola mi prorompe incontrollata. Oh me infelice! come potrei ben ripetere il lamento dell'anima dolente: 'Infelice me! chi mi libererà da questo corpo di morte?'. Almeno potessi aggiungere sinceramente le parole che seguono: 'La grazia di Dio per Gesù Cristo nostro Signore'. A te, o carissimo, questa grazia porse aiuto quando con una sola piaga ti liberò dai desideri del corpo, e così insieme anche da molti peccati dell'anima. Proprio per questo, invece di esserti nemico come può sembrare, Dio ti ha favorito, a guisa di un premuroso medico che non risparmia la sofferenza pur di conseguire la salute."

mercoledì 21 giugno 2017

Ospedali nella Toscana medievale

Ospedali nella Toscana medievale
di Aldo Favini
pp. 244, € 24,00
Press & Archeos, 2017
ISBN: 978-8896876800

La più vasta ricerca dedicata agli ospedali della Toscana medievale. Dalle magioni degli ordini spedalieri agli ospizi comunali, alle più povere stazioni per pellegrini, pastori, viandanti. 1656 le entità censite nel repertorio e ben 1996 quelle citate. 88 fondi archivistici utilizzati. 116 fonti documentarie edite consultate e una bibliografia che si compone di 684 titoli. Per ciascun ospedale è stato eseguito o tentato un sopralluogo e condotta una campagna fotografica sugli edifici conservati nella fase romanica.
Aldo Favini è nato a Prato nel 1963, laureato all’Università degli Studi di Siena con una tesi sul romanico nella diocesi di Fiesole, dal 1987 si dedica sistematicamente allo studio dell’architettura medievale toscana. Ha provveduto ad una vastissima raccolta di materiale documentario,

martedì 20 giugno 2017

Dante

Dante
di Enrico Malato
pp. 482, € 22,00
Salerno Editrice, 2017
ISBN: 978-88-6973-200-3

Comparso per la prima volta nel 1995, come capitolo dantesco nel vol. I della Storia della letteratura italiana, rinnovato e riproposto come volume monografico nel 1999, questo profilo di Dante di Enrico Malato è diventato quasi un “classico” degli studi danteschi. Diffuso in varie migliaia di copie nelle tre edizioni Salerno, in molte decine di migliaia di copie nella edizione proposta dal «Corriere della sera» (2015), torna ora in una 4a edizione Salerno riveduta e aggiornata in vari punti e arricchita di una Postfazione che fa “il punto” sulla situazione degli studi danteschi agl’inizi del XXI secolo; mentre corrono due importanti Centenari: il Settecentocinquantenario della nascita di Dante (1265-2015), in vista del Settecentenario della morte (1321-2021).
Il progresso della ricerca ha in realtà portato alla scoperta e all’acquisizione di nuove tessere del messaggio poetico dantesco, che aggiungono fascino a una poesia che non conosce appannamenti da settecento anni: sempre catturante, suggestiva anche per questa sua capacità di svelare nuovi aspetti e toni rimasti ignoti ai precedenti lettori. Di qui l’interesse a un “aggiornamento” in continuo progredire, che dalle riviste scientifiche periodicamente viene trasferito nelle opere destinate al grande pubblico.
Enrico Malato, critico letterario, storico della letteratura, professore emerito di Letteratura italiana nell’Università di Napoli Federico II, è coordinatore della "Nuova edizione commentata delle Opere di Dante" promossa dal Centro Pio Rajna.

lunedì 19 giugno 2017

L'eredità dell'abate nero

L'eredità dell'abate nero
di Marcello Simoni
pp. 352, € 9,90
Newton Compton, 2017
ISBN: 9788822704474

Firenze, 21 febbraio 1459.
Il banchiere Giannotto Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trìnita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco, che paga caro l’avere assistito al delitto: immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio, solo l’inspiegabile intervento di un uomo molto influente riesce a sottrarlo alla morte. Ma a quale prezzo? Da quel momento in poi Tigrinus sarà braccato e costretto a fronteggiare i tentativi di vendetta di Angelo e Bianca, il figlio e la nipote della vittima, convinti che meriti la forca. Mentre cerca di sfuggire ai parenti di Giannotto, il ladro scopre però qualcosa di decisivo per il proprio destino: la morte del banchiere è legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Per aver salva la vita, Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare, alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo misterioso passato... Un uomo chiamato l’abate nero.

domenica 18 giugno 2017

Ekaterina

Ekaterina
Una schiava russa nella Firenze dei Medici
di Marialuisa Bianchi
pp. 384, € 15,00
END Edizioni Non Deperibili, 2017
EAN: 9788895770512
 
La presenza di giovani schiave nelle città europee del Quattrocento è un fenomeno poco noto e per certi versi rimosso dall'immaginario collettivo che si riferisce a uno dei periodi più affascinanti della Storia esaltandone in modo quasi esclusivo i risultati artistici e culturali. Eppure a partire dalla metà del Trecento tante furono le ragazze russe, tartare, greche, turche, saracene strappate alle loro terre e condotte nelle case dei ricchi d'Italia e non solo per svolgere i lavori domestici più umili, accudire gli anziani e soddisfare i desideri sessuali dei padroni. Marialuisa Bianchi ci mostra senza infingimenti la quotidianità, fatta di violenze, soprusi, umiliazioni e rari momenti di serenità, di una giovane schiava russa che si trova a vivere nella turbolenta Firenze di Cosimo de' Medici. Pagina dopo pagina siamo guidati alla scoperta di una città di antichi mercati, botteghe artigiane e viuzze mal frequentate, che caratterizzavano lo spazio urbano di allora tanto quanto i sontuosi palazzi, le chiese, gli ospedali che ancora oggi possiamo ammirare. L'accurata ricostruzione storica è parte stessa di una narrazione appassionante in cui personaggi esistiti e vicende realmente accadute diventano un tutt'uno con l'invenzione letteraria a cui spetta il compito di dare voce a chi non l'ha avuta. La schiava Ekaterina, il garzone Francesco, la serva Ghita, la prostituta Hysa intrecciano così le loro storie con quelle del vescovo Antonino Pierozzi, di Giovanni della Casa e della bellissima Lusanna di Benedetto, di Alessandra Macinghi Strozzi, di mercanti e preti che hanno lasciato traccia di sé nel Rinascimento fiorentino. Ne deriva un affresco mosso, sempre vivace della Firenze quattrocentesca e il racconto coinvolgente del cammino rischioso e pieno di sorprese di una schiava alla ricerca ostinata della propria libertà.
Ingenua, a tratti disperata, ma sempre fiera e curiosa del mondo, la schiava Caterina, come la chiamano i fiorentini, è l'immagine stessa della capacità femminile di non arrendersi alle circostanze. Amore, amicizia, incontri inaspettati e avventure, dentro e fuori le mura di Firenze, ne fanno un personaggio indimenticabile che ci conduce alla scoperta del Rinascimento degli ultimi e della vita, spesso dura e difficile, delle donne di allora.
Marialuisa Bianchi, molisana d’origine, si è laureata in storia medievale a Firenze, dove vive e insegna in una scuola superiore. Collabora con la storica associazione culturale Il giardino dei Ciliegi, presso cui conduce seminari di scrittura creativa e organizza incontri letterari, lavorando anche in ambito formativo. Ha scritto saggi sulla storia fiorentina, tra cui La grande storia dell’artigianato: il 400, edito da Giunti. Per l’opera Campobasso capoluogo del Molise, pubblicato dal Comune di Campobasso nel 2008, ha curato il saggio Andata e Ritorno, la descrizione degli intellettuali: uno spaccato sull’immagine della città nei secoli attraverso lo sguardo di scrittori e scrittrici molisani, tra cui Francesco Jovine. Sempre per la Regione Molise ha ideato e organizzato La selvatica timidezza di Lina Pietravalle, un convegno di studi svoltosi presso l’Università del Molise nel 2006. Ha scritto recensioni per riviste letterarie e racconti per raccolte antologiche fra cui Quel libro nel cammino della mia vita di Giuseppe Pontiggia. Ha pubblicato un libro di racconti Vie di Fuga. Storie di e per adolescenti (Franco Angeli, 2005) con prefazione di Dacia Maraini e nel 2009 il testo teatrale Apparizioni. Tre atti liberamente ispirati al romanzo Signora Ava di F. Jovine (Filopoli).

sabato 17 giugno 2017

Il sonetto italiano

Il sonetto italiano
Dalle origini ad oggi
di Flavio Magro, Arnaldo Soldani
pp. 264, € 26,00
Carocci, 2017
ISBN: 9788843086467

Il sonetto è la forma metrica di maggior fortuna della poesia occidentale. Il libro ne ripercorre le vicende in area italiana, dalle origini siciliane fino ai recuperi contemporanei, dalla codificazione rinascimentale alle arguzie mariniste e alle sperimentazioni ottocentesche. Ricostruendo la dialettica, mutevole nel tempo e via via più conflittuale, tra il modello e la sua realizzazione, fra ossequio alla tradizione e stile individuale, è possibile tracciare una storia del metro che sia anche, e insieme, storia letteraria e storia culturale. La forma infatti vive nella storia e partecipa alla vita sociale esprimendone, in modi allusivi ma precisi, i valori consolidati e le tensioni in atto.
Flavio Magro è ricercatore di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova. Si è occupato di metrica, di stilistica,  di lingua letteraria e non, in particolare tra Otto e Novecento.
Arnaldo Soldani insegna Storia della lingua italiana all’Università di Verona. Ha studiato soprattutto le forme della poesia italiana, con particolare attenzione a Petrarca, Tasso, Pascoli.

venerdì 16 giugno 2017

L'ideale della Via

L'ideale della Via
Samurai, monaci e poeti nel Giappone medievale
di Aldo Tollini
pp. 282, € 24,00
Einaudi, 2017
ISBN: 9788806232627
 
La narrazione, che si snoda attraverso le citazioni dei testi piú rappresentativi del periodo, dà voce a chi della Via fece lo scopo della propria vita, producendo un pensiero e forme d'arte di insuperata raffinatezza.
La Via occupa un posto di particolare rilievo nella civiltà giapponese medievale, dando vita, nelle varie forme in cui si manifesta, tra le quali la Via del Guerriero, del Tè, della Poesia, al nucleo fondamentale della cultura che si sviluppò tra i secoli XII e XVII. È il periodo in cui i samurai vennero alla ribalta della scena politica e sociale, e poi anche culturale, prendendo e gestendo il potere effettivo: un'epoca di sanguinose lotte, ma pure di una grande fioritura intellettuale che ha lasciato un segno indelebile persino sulla società giapponese contemporanea. Questo libro ripercorre le principali fasi dello sviluppo dell'ideale della Via, esplorandone la storia e le principali manifestazioni all'interno del pensiero dei samurai, nella poesia e nel Buddhismo. Guerrieri, monaci e poeti sono gli attori principali della scena medievale giapponese: nella pratica della Via, nella sua forma più elevata, essi sono uniti dall'unico ideale del perfezionamento spirituale.

Aldo Tollini insegna lingua giapponese classica all'Università Ca' Foscari di Venezia. Si interessa di cultura giapponese medievale, e in particolare di Buddhismo, di cultura del Tè e traduce testi classici giapponesi. Per Einaudi ha finora pubblicato Antologia del buddhismo giapponese (2009), Lo Zen. Storia, scuole, testi (2012), La cultura del Tè in Giappone e la ricerca della perfezione (2014) e L'ideale della Via (2017).  

giovedì 15 giugno 2017

Il regime alimentare dei monaci nell'Alto Medioevo

Il regime alimentare dei monaci nell'Alto Medioevo
di Lorenzo Petrosillo
pp. 61, € 10,00
Edizioni Saecula, 2017
ISBN: 978-88-98291-60-1
 
Ecco la regola aurea dell’astinenza, secondo il giudizio dei Padri e nostro: un pasto di solo pane ogni giorno, ma tale da lasciare sopravvivere un po’ di fame.” Nelle parole di Giovanni Cassiano, celebre eremita, monaco e scrittore vissuto nel V secolo, si condensa la concezione cristiana del cibo e del rapporto dell’uomo con gli alimenti. All’interno della giovane cristianità, il monachesimo (sia orientale che benedettino) enfatizza la brusca frattura non solo con gli stili di vita alimentari della tarda e declinante antichità romana, ma anche rispetto alla coeva aristocrazia germanica, vorace di carni animali sanguinolente, di sensualità e di violenta libido dominandi. Il monaco benedettino si sforza di ricostruire nel cenobio una societas che rechi in sé le tracce del progetto divino: sobrietà, mitezza di cuore, senso del limite e orrore del sangue dei viventi determinano il suo atteggiamento riguardo l’alimentazione,  seppur evitando di demonizzare il cibo e la materia. L’autore esplora in questo breve testo introduttivo il disciplinamento del regime alimentare monastico nel medioevo, con i suoi presupposti teologici e culturali e lo inquadra nel più ampio contesto storico rappresentato dall’incontro-scontro tra romanità e germanesimo. Il testo si basa su una accurata lettura critica delle Regulae monastiche (non solo della più celebre – la Regola di san Benedetto – ma anche delle altre, alcune delle quali più antiche) condotta sui testi originali ed è completato da una sintetica bibliografia delle fonti e della letteratura.
Lorenzo Vittorio Petrosillo nasce a Brindisi nel 1972.
Laureato in Giurisprudenza e Storia, alterna l’attività di avvocato a quella di studioso di Storia europea, con particolare riferimento alle vicende del pensiero politico.
Ha al suo attivo pubblicazioni storico-giuridiche e di studi sul federalismo (“Le origini del federalismo: il Covenant”, in Il Federalista – The Federalist, Milano 1996) e sulle connessioni tra puritanesimo e costituzionalismo nord-americano (“Il Sacro contratto. Studio sulle origini del federalismo nord-americano”, in Studi di Storia del diritto, Milano 1999).
Vive a Monza e lavora a Milano.

mercoledì 14 giugno 2017

Gli orizzonti aperti del Medioevo

Gli orizzonti aperti del Medioevo
Jacopo da Varagine tra santi e mercanti
di Gabriella Airaldi
pp. 116, € 14,00
Marietti Editore, 2017
ISBN: 9788821193279

Con la forza della sua azione e con l’intensità del suo pensiero, il domenicano Jacopo da Varagine, che non aveva paura della durezza dei mercanti e amava i santi, ha offerto un’immagine nuova di quel medioevo di «orizzonti aperti» che in lui ha assunto sfumature inedite, diventando parte di un’identità che andava oltre i confini della concreta quotidianità dei Genovesi per aprirsi a più alti ideali.
Su questa vicenda e sull’immensa cultura che avrebbe dato origine a molti altri suoi scritti egli ha costruito una delle più memorabili opere di tutti i tempi, una raccolta di biografie esemplari di santi da leggere e da raccontare in sermoni, da rappresentare in preziose immagini adatte a gente desueta alla scrittura e alla lettura. Superando ogni limite di spazio e di tempo, la Legenda aurea è divenuta subito un best seller secondo solo alla Bibbia.
Gabriella Airaldi (Genova, 1942) ha insegnato Storia medievale all’Università di Genova. Specialista di storia delle relazioni internazionali e interculturali e di storia dell’espansione europea per l’età medievale e la prima età moderna, è autore di numerosissime pubblicazioni e collabora a giornali e periodici italiani e stranieri.

martedì 13 giugno 2017

Una Spirale nel TeNpo

Una Spirale nel TeNpo
di Manuela Ferrari
pp. 216, € 15,00 (Per acquistare online clicca qui !)
Italia Medievale, 2017
ISBN: 9780244013400

Annabel, studentessa al Conservatorio, viene richiamata dalla sua famiglia al paese tra le montagne del sud Tirolo per un tragico evento, la sparizione della sorella minore Marianne. Dopo la manifestazione per il cinquecentesimo anniversario dei processi a nove streghe avvenuti in quei luoghi nell'agosto del 1510, della ragazzina si è persa ogni traccia.
Grazie all'aiuto di un enigmatico Libraio che la condurrà, attraverso il filo di una spirale sottile che unisce il passato al presente, Annabel arriverà a comprendere le motivazioni che hanno portato all'accendersi dei roghi dell'Inquisizione in sud Tirolo, dove inquisitori tormentati hanno cercato le streghe per giustiziarle.
Prede dei loro stessi incubi, agli inquisitori non saranno sufficienti i roghi, e il fuoco per sconfiggere il male che si portavano dentro... Questo racconto che prende spunto da alcuni fatti realmente accaduti, vuole essere un’opportunità per fare conoscere ad un pubblico più ampio, un capitolo ancora misterioso della creazione della figura della strega e la persecuzione da parte dell’Inquisizione durante la fine del Medioevo.
La storia e i personaggi di questo romanzo sono un grido proveniente dal passato, una finestra sull'irrazionale. La storia si ripete.
Naturalmente il racconto è frutto della fantasia, Tuttavia, approfittando dei privilegi di cui gode chi scrive, i personaggi inventati si muovono in un contesto storico reale che ho cercato di ricostruire in maniera più fedele possibile e interagiscono con altri che sono davvero esistiti. Tutte le notizie relative a questi ultimi, quando non riguardano direttamente i loro rapporti con i personaggi di finzione, sono tratte dai testi che ho consultato. Assolutamente autentico rimane lo scenario nel quale i fatti si svolgono. I luoghi, le case e le strade esistono, come sono
realmente esistite le donne che rivivono in questo racconto.

lunedì 12 giugno 2017

Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli

Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli
di Alessandra Quendolo, Luca Villa, Nicola Badan
pp. 192 con 273 ill. a col. e 110 b/n, € 25,00
Marsilio, 2017
ISBN: 978-88-317-2837-9 
 
Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, importante espressione dell’architettura e dell’arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia, nel 2011 è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nell’ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)».
Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione analitica che ha indagato il Tempietto da diversi “osservatori”: la realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX secolo in poi, quando il monumento comincia a essere oggetto di un atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla Prima e alla Seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importanti figure nel panorama nazionale e locale.
Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.
Alessandra Quendolo, architetto (Iuav, Venezia) e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici (Politecnico, Milano), è professore associato di Restauro architettonico all’Università degli Studi di Trento. La sua attività di didattica e di ricerca si concentra sugli aspetti storico-critici della disciplina del restauro, sui riferimenti teorici e metodologici della cultura della conservazione e sui caratteri costruttivi dell’architettura storica. È autore di numerose pubblicazioni e presentazioni di contributi in convegni nazionali e internazionali.
Luca Villa, laureato all’Università degli Studi di Udine con una tesi in Archeologia medioevale, è dottore di ricerca in Archeologia medioevale (Università degli Studi, L’Aquila). Ha diretto e coordinato numerose campagne di scavo archeologico in differenti siti: Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. È autore di numerose pubblicazioni e curatore di mostre.
Nicola Badan, architetto (Iuav, Venezia), è dottore di ricerca in Ingegneria dei sistemi strutturali civili e meccanici (indirizzo specialistico di Ingegneria strutturale e architettura) presso l’Università degli Studi di Trento. Partecipa ad attività di didattica e ricerca nel campo del restauro architettonico con particolare riferimento ai temi della diagnostica finalizzata alla progettazione degli interventi sui beni culturali e allo studio dei caratteri costruttivi dell’architettura storica. È autore di numerose pubblicazioni e svolge attività professionale nell’ambito del restauro.

domenica 11 giugno 2017

Le rose del crociato

Le rose del crociato
di Lucia Francesconi, Marco Parlanti
pp. 380, € 15,00
Atelier Pistoia, 2017
ISBN: 9788898903238

La storia narrata nel romanzo si ispira alla figura di un crociato realmente vissuto verso la fine dell' XI secolo, un personaggio le cui poche tracce conservate, insieme al suo nome, sono giunte ai nostri giorni grazie a un oratorio da lui voluto e ancora esistente, l'Oratorio della Madonna delle Grazie che si trova a Campore, in Valdinievole. Della vera vita di Ulivieri Francesconi sappiamo molto poco, tranne il fatto che, partito per la Terra Santa, formulò un voto alla Madonna perché lo facesse tornare a casa sano e salvo. Ottenuta la grazia, mantenne il voto facendo costruire l'oratorio di Campore nel 1098, come recita la lapide. Certamente fra il 1097 e il 1098 accadde qualcosa che costrinse Ulivieri a tornare in patria, mentre la prima crociata era ancora in corso. Tra finzione e realtà, l'opera ricostruisce la vicenda di questo crociato,  in un territorio compreso fra i comuni di Marliana e Montecatini Terme con le loro frazioni collinari, fino alla vicina Serravalle Pistoiese, cercando di dare anche una risposta al motivo del suo ritorno anticipato in patria.

sabato 10 giugno 2017

II Ciclo di Studi Medievali

II Ciclo di Studi Medievali
Atti del Convegno tenutosi a Firenze il 27-28 Maggio 2017
pp. 424, € 42,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
NUME, 2017
ISBN: 9788893491884

Quelli che trovate raccolti in questa pubblicazione sono i contributi presentati per il II ciclo di Studi Medievali promosso da NUME, Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino; l’invito a presentare dei lavori sul periodo medievale, rivolto particolarmente a giovani studiosi italiani e stranieri, ha riscosso molto successo e apprezzamento con l’invio di un numero di proposte ben al di sopra di ogni migliore aspettativa, circostanza che ha indotto gli organizzatori a dover mettere già in cantiere un nuovo ciclo che si terrà nel prossimo mese di settembre. Gli argomenti trattati nei lavori sono estremamente vari, in alcuni casi è stato possibile classificarli sotto delle etichette che raggruppano contributi piuttosto omogenei (Politica, Oriente, Letteratura, Ordini monastici).
Gli Autori hanno spaziato in tutti i secoli nei quali si compone il Medioevo, cominciando dalla fine del Tardo Antico sino ad arrivare alle soglie dell’Età Moderna; anche da un punto di vista geografico vi è molta rappresentatività, non solo tra Italia settentrionale e Mezzogiorno, ma anche in una prospettiva più ampia: si va dalla Terrasanta alla Persia per giungere in Tunisia. Tra le tematiche spiccano la storia dell’arte, l’archeologia e la letteratura che contribuiscono, ciascuna con le proprie specificità, a fornire una lettura degli aspetti legati al periodo storico convenzionalmente chiamato Medioevo. La qualità dei contributi presentati è piuttosto alta, vagliata da una commissione di esperti in diversi campi con una valutazione critica che ha tenuto conto dell’originalità e dell’interesse, e questo è un ulteriore elemento che rendere ancora più pregevole questo volume.

venerdì 9 giugno 2017

La crescita economica dell'Occidente medievale

La crescita economica dell'Occidente medievale
Un tema storico non ancora esaurito
di Aa.Vv.
pp. 500, € 33,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2017
ISBN: 9788867288427 

Atti del XXV Convegno Internazionale di Studi (Pistoia, 14-17 maggio 2015)
Indice:
  • Gabriella Piccinni, Presentazione
  • Franco Franceschi, Introduzione
  • Paulino Iradiel, Definire e misurare la crescita economica medievale
  • Laurent Feller, La croissance médiévale: rythmes et espaces (IXe-XIIIe siècle)
  • Paolo Nanni, Per un quadro ambientale e biologico: il periodo caldo medievale e la variabilità climatica
  • Chris Wickham, Prima della crescita: quale società?
  • Antoni Furió, La crescita economica medievale: progressi qualitativi e quantitativi nella produzione agricola
  • Mathieu Arnoux, Rivoluzione industriosa e crescita demografica medievale
  • David Abulafia, L’Occidente e gli Imperi mediterranei
  • Amedeo Feniello, Mercati, mercanti, diritto mercantile in uno spazio di confine: il Mezzogiorno italiano (IX-XII secolo)
  • Luciano Palermo, Strumenti e meccanismi della crescita: la moneta e il credito
  • Elisabeth Crouzet Pavan, Croissance et développement urbain: quelques propositions
  • Patrizia Mainoni, Le produzioni non agricole: molti interrogativi e alcune ipotesi sul tessile (secolo XII)
  • Alessandra Molinari, Paola Orecchioni, La dinamica dei consumi attraverso le fonti archeologiche. Secoli VIII-XV
  • Giampaolo Francesconi, L’espansione di un centro minore: Pistoia. Una storia regressiva e qualitativa
  • Enrica Neri Lusanna, Crescita economica e arti figurative: quale relazione?
  • Antonio Iacobini, Bisanzio e le città italiane: opere, artisti e committenti nello scenario mediterraneo (XI-XIV secolo)
  • Marc Boone, Centre et périphéries: les facteurs de croissance économique au Moyen Âge
  • Gabriella Piccinni, All’apogeo: quale società? Uguaglianza e disuguaglianze nell’Italia medievale
  • François Menant, «Fine della crescita o inizio della crisi?»
  • Roberta Mucciarelli, La percezione della crescita
  • Alberto Grohmann, Conclusioni

giovedì 8 giugno 2017

Il viaggiatore di battaglie

Il viaggiatore di battaglie
Sulle tracce delle piccole e grandi guerre combattute in Italia
di Marco Scardigli
pp. 208, € 16,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Utet, 2017
ISBN: 9788851144562

Nel momento della battaglia, le nazioni, i popoli e gli eserciti mettono in campo tutto ciò che possiedono per ottenere la vittoria: cultura, etica, tecnologia, arte, coesione sociale, inventiva, ricchezza, fede, organizzazione. In un lasso di tempo breve, a volte poche ore, tutto questo si concentra e si contrae in uno spazio esiguo, come in certe catastrofi astronomiche, quando una stella esplode e sprigiona in un singolo istante enormi quantità di energia che si lasciano dietro solo polvere e detriti, e nessun ricordo di sé.
Sono infatti innumerevoli, nella storia d’Italia, i racconti deformati, le memorie studiate a tavolino, le dimenticanze volute e anzi ricercate. E così, dalla scaramuccia all’epopea, dalla vittoria strategica alla battaglia campale, spesso la Storia non lascia alcuna traccia nei luoghi dov’è passata.
Il viaggiatore di battaglie è allora colui che ostinatamente va alla ricerca di quella polvere e di quei detriti, che si mette in ascolto, in cerca dell’eco e delle vibrazioni superstiti di quella lontana esplosione.
Fra monumenti e ossari, musei e manifestazioni, documenti e poesia, Marco Scardigli ci conduce alla scoperta dei grandi campi di battaglia italiani, insegnandoci a leggerne le tracce rimaste o la loro muta assenza. Attraversando più di venti secoli di storia d’Italia, riviviamo allora le antiche guerre combattute in Sicilia; saliamo sulla torre di San Martino e passeggiamo attraverso il Risorgimento; a Marsala e a Caprera inseguiamo Garibaldi e il suo mito; sul Carso ripercorriamo le trincee della Grande Guerra; infine rivolgiamo un pensiero alle tragedie del passato più recente.
Perché recuperare la memoria delle battaglie passate non significa tanto celebrare la guerra, quanto preservare la Storia e, con essa, il valore sofferto della pace.
Marco Scardigli (Novara, 1959) Storico e scrittore, ha insegnato all’Università di Pavia e ha pubblicato numerose opere di narrativa e saggistica storica.
Tra i suoi libri, Lo scrittoio del generale. La romanzesca epopea risorgimentale del generale Govone (Utet, 2006), La lancia, il gladio, il cavallo. Uomini, armi e idee nelle battaglie dell’Italia antica (Mondadori, 2010), Le grandi battaglie del Risorgimento (BUR, 2011), Le battaglie dei cavalieri. L’arte della guerra nell’Italia medievale (Mondadori, 2012) e Cavalieri, mercenari e cannoni. L’arte della guerra nell’Italia del Rinascimento (Mondadori, 2014), Viaggio nella terra dei morti. La vita dei soldati nelle trincee della Grande Guerra (Utet 2014) e, con Andrea Santangelo, Le armi del diavolo. Anatomia di una battaglia (Utet 2015).

mercoledì 7 giugno 2017

La congiura delle tre pergamene

La congiura delle tre pergamene
di Matteo Di Giulio
pp. 384, € 9,90
Newton Compton, 2017
ISBN: 9788822704122

Il giovane Martino, erede della ricca famiglia dei Durante, torna a casa dopo un breve e sfortunato viaggio d’affari organizzato dal suo amico banchiere Dante Strozzi. Ma un’amara sorpresa lo attende: sua moglie Aurora e il figlio di due anni, Zaccaria, sono stati rapiti da una banda sanguinaria come testimoniano i pochi sopravvissuti all’assalto nella tenuta. Ricevuta la richiesta di riscatto, Martino si mette in marcia verso Milano, non prima di aver tentato inutilmente di mettersi in contatto con messer Strozzi. Che sia stato lui a tradirlo? Lungo l’itinerario Martino, dopo aver subito un feroce agguato, viene accolto nell’abbazia di Viboldone dove padre Ludovico, vicario della confraternita degli Umiliati, lo aiuta a ristabilirsi prima di ripartire. Non solo. Gli consegna anche un misterioso testo antico che dovrà recapitare a un frate a Milano. Da quel momento l’avventura del giovane Durante si complica sempre di più. Martino vuole solo salvare la sua famiglia, ma il nemico che deve affrontare – forse una setta? – cela un piano oscuro e si annida tra le ville di ricchi signori, all’interno della Chiesa e nelle stanze del potere. Perché Martino è un loro obiettivo? Qual è la sua colpa? E cosa c’entra lui con quella pergamena piena di simboli indecifrabili?
Matteo Di Giulio è nato a Milano, è scrittore, saggista e traduttore. Come critico cinematografico ha collaborato con festival e riviste italiani e internazionali. È autore dei romanzi La Milano d’acqua e sabbia (2009), Quello che brucia non ritorna (2010), I delitti delle sette virtù (2013) e Figli della stessa rabbia (2016).

martedì 6 giugno 2017

Tradurre dal latino nel Medioevo italiano

Tradurre dal latino nel Medioevo italiano
«Translatio studii» e procedure linguistiche
A cura di Lino Leonardi e Speranza Cerullo
pp. XX-488, € 58,00
Sismel, 2017
ISBN: 978-88-8450-749-5


L. Leonardi, Volgarizzare ovvero tradurre nel Medioevo italiano. Introduzione al convegno. Documento di presentazione al convegno - C. Delcorno, Domenico Cavalca traduttore di testi religiosi. Il volgarizzamento delle Vitae Patrum - G. Tanturli, Brunetto Latini traduttore di Cicerone. I. S. Cerullo, La traduzione della Legenda aurea - S. Natale, La traduzione degli Actus beati Francisci et sociorum eius: i Fioretti di san Francesco - C. Menichetti, Le traduzioni dei Vangeli - Z. Verlato, «Sforzandomi di seguitare le parole dove convenevolmente potrò». «Lettera» e «senso» nelle traduzioni italiane dei Dialogi di Gregorio Magno. II. E. De Roberto, Sintassi e volgarizzamenti - G. Vaccaro, I volgarizzamenti di Andrea Lancia - C. Lorenzi Biondi, Le traduzioni di Bartolomeo da San Concordio - C. Lagomarsini, Strategie traduttive nei primi volgarizzamenti dell’Eneide - V. Nieri, La traduzione di Palladio. Indici a cura di S. Cerullo

lunedì 5 giugno 2017

Dante leggero

Dante leggero
Dal priorato alla Commenda
di Marco Veglia
pp. 200, € 18,00
Carocci, 2017
ISBN: 9788843088331

Il tempo della «visione» – collocato in anticipo rispetto alla fase culminante della vita politica del poeta (che si snodò dal maggio 1300 all’autunno 1301 e che fu coperta nella Commedia da un velo di impenetrabile silenzio) – consente di riaprire il dossier della genesi dell’opera. Perché Dante, in esilio, volle retrodatare il viaggio rispetto alla sua responsabilità nel governo di Firenze? La primavera giubilare, messa di norma a frutto per storicizzare gli interlocutori del viandante e le sue profezie, torna allora preziosa per comprendere i fatti che, dal priorato di Dante (dal 15 giugno al 14 agosto seguenti), portarono alla stesura del poema. In pochi giorni egli visse, con un senso di tripudio e di predestinazione, gli eventi che sarebbero divenuti le coordinate temporali del suo cammino: il trentacinquesimo anno, il decennale della morte di Beatrice e la guida della città. Presto, tuttavia, sarebbe cominciata la fase più drammatica di quell’esperienza, che avrebbe condotto al confino dei capiparte Bianchi e Neri (tra i primi, vi fu anche il suo amico prediletto Guido Cavalcanti) e, via via, al bando del 1302. Il traviamento simboleggiato dalla selva, dove Dante sceglie la controfigura salvifica di David, riceve allora una nuova luce in questa prospettiva. Dalla gravezza della storia ci troviamo così a seguire il cammino di un Dante leggero, che, da Firenze, approda al luminoso fulgore della «candida rosa».
Marco Veglia insegna Letteratura italiana all’Università di Bologna.