venerdì 22 novembre 2013

Storia del monachesimo medievale

Storia del monachesimo medievale
di Anna Rapetti
pp. 296, € 22,00
Il Mulino, 2013
ISBN: 978-88-15-24656-1

Il monachesimo è uno degli aspetti caratterizzanti della società medievale. Partendo dalle sue prime manifestazioni nel III secolo, il volume ricostruisce il complesso succedersi delle diverse esperienze, illustrandone i tratti spirituali e istituzionali. A una prima lunga fase formativa, in cui l’ideale della vita monastica si affermò come la più autentica forma di vita cristiana, seguirono i «secoli d’oro» nei quali parve che la comunità monastica dovesse incarnare l’intera società cristiana. Gli sviluppi dei secoli basso-medievali e la nascita dei nuovi ordini mendicanti segnarono infine un grande cambiamento: i monaci uscirono dai chiostri per agire nel mondo e trasformarlo.
Anna Rapetti insegna Storia delle istituzioni medievali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri: «Monachesimo medievale» (Marsilio, 2005), «La terra degli uomini. Campagne dell’Italia medievale» (Carocci, 2012) e per il Mulino «La Chiesa nel Medioevo» (con C. Azzara; 2009).

giovedì 21 novembre 2013

Io, Trotula. Storia di una leggendaria scienziata medievale

Io, Trotula
Storia di una leggendaria scienziata medievale
di Dorotea Memoli Apicella
pp. 412, € 19,00
Marlin Editore, 2013
ISBN: 9788860430830

Combinando sapientemente verità e finzione, indizi documentali e immaginazione, l'Autrice narra la vicenda di Trotula de Ruggiero, punta di diamante della Scuola medica salernitana (sec. XI). L'incontro con Edoardo il Confessore, futuro re d'Inghilterra, è la chiave di volta del racconto: un amore grande, folgorante, che infiamma il cuore di lei adolescente e s'imprime per sempre nella sua anima. Ma è un amore impossibile, a causa della ragion di stato. suggellato già sul nascere dell'addio. Proprio in forza di questo senti- mento, Trotula avrà il coraggio di proseguire tenacemente nel cammino della ricerca scientifica affrontando con coraggio e determinazione le prove del suo futuro di donna tra cui il matrimonio con Giovanni Plateario, suo maestro, molto più vecchio di lei, voluto da suo zio il principe Guaimario IV. Un'esperienza amara la sua, come quella di tante donne del suo tempo, ma non senza un intimo sentimento di rivolta, che la spinge ad approfondire gli studi per riscattare se stessa e tutte le altre donne, donando loro la salute del corpo e il piacere della sua bellezza.
Il volume è arricchito da un'appendice contenente 37 ricette mediche adeguatamente esposte e da un originale apparato iconografico.
Dorotea Memoli Apicella, nata a Salerno, dove ha insegnato Lettere classiche nel Liceo Torquato Tasso, oltre ai saggi di storia locale, tra cui uno su Gregorio VII, ha pubblicato: Culti di originegreca a Salerno (zoor); Adelperga, da Pavia alla corte di Arechi (2004); Sichelgaita tra Longobardi e Normanni (II ed., 2009). Ha scritto vari articoli, inclusi negli Annali del Liceo Tasso e in "Rassegna Storica Salernitana", tra cui Divagazioni onomastiche su Trotula de Ruggiero. Nel 1998 ha vinto il Premio storico-letterario Leopoldo Cassese per la ricerca inedita su Itinerari salernitani di folclore religioso. 

mercoledì 20 novembre 2013

Goti e Vandali. Dieci saggi di lingua e cultura altomedievale

Goti e Vandali
Dieci saggi di lingua e cultura altomedievale
di Nicoletta Francovich Onesti
pp. 200, € 25,00
Artemide, 2013
ISBN: 978-88-7575-182-1 
 
Il volume raccoglie i saggi che Nicoletta Francovich Onesti ha dedicato alla lingua e alla cultura dei Goti e alle sparute tracce linguistiche dei Vandali. Quello che conosciamo sulle lingue di queste popolazioni germaniche, precocemente estinte, è in gran parte circoscritto alle forme onomastiche poiché, fatta salva l'eccezione della Bibbia gotica di Wulfila e di pochi altri testi minori, esse quasi non hanno lasciato alla storia altra memoria di sé. I dati antroponimici non sono però studiati soltanto per ricostruire lingue altrimenti poco o punto attestate; essi rappresentano soprattutto la chiave di accesso ai complicati meccanismi di prestito, scambio e simbiosi attraverso i quali, tra la tarda antichità e gli albori del Medioevo, è venuta conformandosi la convivenza tra le popolazioni germaniche dei Goti e dei Vandali e le genti stanziate sulle sponde del Mediterraneo: in Italia e Spagna, ma anche nell'Africa settentrionale. Sono nomi di sovrani e notabili, ma anche di uomini - e donne - di estrazione più modesta: se ne identificano qui l'origine, l'etimologia, l'assimilazione nei coevi sistemi grafo-fonetici del greco e del latino, la diffusione nei diversi strati sociali. L'analisi linguistica procede dunque parallela alla valutazione dei dati storici, e con essi si tenta una sintesi di più ampio respiro, volta a determinare come quell'intreccio di lingue, usi, tradizioni, abbia segnato la nascita della cultura europea.
Nicoletta Francovich Onesti è docente di Filologia Germanica all’Università di Siena. È autrice fra l’altro del manuale Filologia Germanica. Lingue e culture dei germani antichi. Specialista delle lingue germaniche scomparse e dei nomi propri dei popoli antichi, ha pubblicato sulla lingua dei longobardi il libro: “Vestigia longobarde in Italia” (Roma 1999, ristampa seconda edizione 2013) inoltre un volume su “I Vandali, Lingua e storia” (Roma 2002); e un altro su “I nomi degli Ostrogoti” (Firenze 2007).

martedì 19 novembre 2013

Il Tesoro d'Italia

Il Tesoro d'Italia
La lunga avventura dell'arte
di Vittorio Sgarbi
pp. 480, € 22,00
Bompiani, 2013
ISBN: 45274565
 
C’è un’Italia protetta e remota a Morano Calabro, a Vairano, a Rocca Cilento, a Vatolla, a Giungano, a Torchiara, a Perdifumo, incontaminati presidi del Cilento. Poi ci sono le apparizioni. Come gli affreschi di Sant’Angelo in Formis, come il duomo di Anagni con il quale si apre il racconto pittorico di questo libro, anche se i primi segnali della lingua nuova, diretta, espressiva, sapida, sono nella scultura, a partire da Wiligelmo a Modena in parallelo con i primi vagiti della lingua italiana. Quei confini nei quali sono ristretti a coltivare i campi, cacciati dal Paradiso terrestre, Adamo ed Eva. Poco più tardi vedremo altri contadini affaticati, di mese in mese, nel Battistero dell’Antelami a Parma. Soltanto a Ferrara il lavoro sembrerà riservare una imprevista felicità. Il Maestro dei Mesi trasmette il piacere che ha provato estraendo fanciulli dalla pietra. Siamo nel 1230, in largo anticipo sul ritrovamento della vita nella pittura, prima ancora che in Toscana, nel cuore della Valle Padana, a Cremona, con il racconto delle storie di Sant’Agata di un maestro anonimo; non sarà un caso che la nuova lingua toscana in pittura si espanda fino a Padova con Giotto nella Cappella degli Scrovegni, e di lì in tutto il Nord. Siamo in apertura del Trecento, e diventa lingua universale quella che ha iniziato a parlare Giotto, ponendosi davanti le energie dei corpi e la loro azione, con una tale efficacia da determinare quasi un secolo di imitatori, le cui gesta noi parzialmente raccontiamo accompagnando il viaggiatore e il lettore in Toscana e altrove, fino ad arrivare, in chiusura di secolo, a Lorenzo Monaco, sfinito interprete di un gotico fiorendo. E che fiorirà – eccome fiorirà! – e sarà l’ultimo giardino, perché con la vita vera si confronterà, con la stessa energia del Giotto franco, consistente e dominante con la sua umanità, il giovane Masaccio. Dopo questo lungo travaglio la pittura italiana entra nella sua piena maturità. Di tante tappe, allora, verso la felicità espressiva nel Rinascimento, questo libro, come una lunga avventura, dà conto in una continua sorpresa.
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato numerose mostre in Italia e all’estero, è autore di saggi e articoli. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. Per Bompiani ha pubblicato Il bene e il bello (2002), Dell’anima (2004), Ragione e passione. Contro l’indifferenza (2005), Vedere le parole (2006), Clausura a Milano e non solo. Da suor Letizia a Salemi (e ritorno) (2008), L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma. Dal Rinascimento ai giorni nostri (2011), Piene di grazia. I volti della donna nell’arte (2011) e L’arte è contemporanea (2012).

lunedì 18 novembre 2013

Francesco e Federico: due giganti allo specchio

Francesco e Federico: due giganti allo specchio
di Vito Telesca
pp. 172, € 17,00
Storia Moderna, 2013
ISBN: 9788891060525
 
Non è la solita biografia su San Francesco e Federico. Il libro mette uno di fronte all'altro due giganti della nostra storia. Si scopre come entrambi abbiano contribuito fortemente alla rinascita culturale dell'Italia medievale sotto il profilo linguistico, artistico, territoriale, umanistico. Ovunque, girando lo stivale, troviamo i segni del loro passaggio. Indelebili. Questo libro è come un talk-show ordinato, dove i protagonisti non si accavallano ma si rispettano. E vinceranno entrambi.

venerdì 15 novembre 2013

Dalle lacrime di Sybille

Dalle lacrime di Sybille
Storia degli uomini che inventarono la banca
di Amedeo Feniello
pp. 304, € 16,00
Laterza, 2013
ISBN: 9788858109458

La storia della nascita della banca fino al grande crac finanziario della metà del Trecento. A partire dalle lacrime di una donna.
«Non ci crederà, ma ho scoperto una storia straordinaria. Non le dico dove, ma gliene voglio parlare. La storia è semplice, ma per niente banale. C’è una donna, ricca. Nobile. Francese. Anzi, provenzale. Diciamo che si chiama Sibilla. A un certo momento della sua vita, cade nelle mani di un gruppo di banchieri, che le portano via il suo oro, le sue ricchezze, la sua dignità...». Comincia con le lacrime di una donna il viaggio alla scoperta di come sono nate la banca e la finanza. Un percorso gremito di tante storie di uomini – dai papi ai re, ai più semplici e oscuri cambiavalute che calcavano i mercati d’Europa – che, per primi, nutrirono il nuovo sogno del capitalismo. Un tempo di avventurieri, arrampicatori, viaggiatori, uomini del danaro. Gente rapace uscita da chissà dove, ma che conosce il come e il perchédelle regoledel nuovo mondo, ne rimodella abitudini e miti. Cent’anni a cavallo tra il Duecento e il Trecento fatti di eventi imprevedibili e sconosciuti, per il tempo in cui accaddero. Di protagonisti di grandi ascese e di terribili cadute, sempre in bilico tra il successo e la paura. Un sogno che, per molti, si trasforma in naufragio, quando il nuovo sistema finanziario subisce il suo primo violento tracollo, con il fallimento delle banche fiorentine.
Amedeo Feniello è stato, di recente, Directeur d’études invitépresso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha insegnato Storia del Mediterraneo nel Medioevo presso la Northwestern University, con sede a Evanston, Chicago. Autore di numerosi saggi sulla società e l’economia dell’Italia meridionale medievale, ha pubblicato tra l’altro Les campagnes napolitaines à la fin du Moyen âge. Mutations d’un paysage rural (Roma 2005) e Napoli. Società ed economia (902-1137) (Roma 2011).

giovedì 14 novembre 2013

Judaica Civitatis Siracusarum

Judaica Civitatis Siracusarum
Vita, economia e cultura ebraica nella Siracusa medievale
di Viviana Mulè
pp. 272, € 15,00
Officina di Studi Medievali, 2013
ISBN: 978-88-6485-058-0
 
Frutto di una paziente ricerca in archivi siciliani e spagnoli il presente lavoro ha il merito di esaminare i diversi aspetti (economici, politici, sociali e culturali) della vita degli ebrei della città di Siracusa, conosciuta nel Medioevo come una delle aljamas più colte, ricche e vivaci di tutta l’isola. Le fonti sulla comunità ebraica siracusana, nota agli studiosi per lo spessore culturale attestato da manoscritti di argomento astronomico-scientifico e dispersi in diverse parti del mondo, attestano l’integrazione delle attività ebraiche nel tessuto sociale ed economico cittadino e rivelano la presenza di esponenti di rilievo dell’ebraismo siciliano impegnati in una rete di relazioni con il potere centrale e con l’amministrazione locale.
Soprattutto nel XV secolo, l’epoca meglio documentata negli archivi siciliani, gli ebrei della città aretusea sono impegnati in una varietà di attività economiche.
Dallo studio delle fonti emergono elementi di novità soprattutto in merito all’impegno di alcuni membri dell’oligarchia ebraica siracusana nel settore del prestito ad interesse e dell’attività bancaria.
Viviana Mulè, si è laureata in lettere nel 2002 presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi sulle comunità ebraiche di Messina, Catania e Siracusa. Lo stesso anno ha conseguito il diploma di Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Palermo. Nel 2007 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia presso l’Università di Pisa con una tesi sulle famiglie di mercanti, banchieri e prestatori ebrei in Sicilia. È stata titolare di un assegno di collaborazione alla ricerca presso l’Università di Palermo. Ha condotto diverse ricerche sugli archivi siciliani e spagnoli e ha pubblicato diversi saggi sulle comunità ebraiche siciliane (Gli ebrei di Caltabellotta e la famiglia de Luna; Ebrei sardi in Sicilia ed ebrei siciliani in Sardegna), in particolare sulle comunità della Sicilia orientale (Ebrei tra Siracusa e Malta nel ‘400; La comunità ebraica di Siracusa nel ‘400: aspetti di vita economica e sociale), sul credito in Sicilia (Note su mercanti, commercio e credito a Messina nel XIV e XV secolo; Note sulla presenza femminile nel mercato del credito in Sicilia nel XV secolo) e sul Quattrocento siciliano (L’inventario dei beni dell’Infanta Isabella d’Aragona prima contessa di Caltabellotta).

mercoledì 13 novembre 2013

Le crociate dopo le crociate

Le crociate dopo le crociate
Da Nicopoli a Belgrado (1396-1456)
di Marco Pellegrini
pp. 396, € 25,00
Il Mulino, 2013
ISBN: 978-88-15-24721-6

«Le crociate “classiche” che ebbero come meta la Terrasanta finirono nel 1291 con la caduta di San Giovanni d’Acri. A partire dal Trecento l’ipotesi di una riconquista di Gerusalemme non fu più al centro della pianificazione crociata. Essa divenne il corollario di una strategia di attacco avente come obiettivo primario la distruzione della potenza turca in area balcanica, e dal 1453 in poi la sua cacciata da Costantinopoli»
Le crociate sono abitualmente associate all’idea di Medioevo: l’elenco ufficiale ne conta otto fra il 1098 e il 1270. Ma anche dopo questa data per lungo tempo la crociata restò un obiettivo capace di mobilitare emozioni e risorse dell’Europa cristiana. Queste «crociate tardive» non ebbero più come oggetto la lotta per la Terrasanta ma la difesa dello spazio europeo dall’avanzata dell’Impero ottomano. Furono molte: se ne annoverano più di dieci fino alla battaglia di Lepanto (1571) e altre ne seguirono in età moderna. Durante questo periodo gli eserciti della cristianità colsero più insuccessi che vittorie. Il volume racconta i diversi progetti di offensiva antiottomana promossi dal papato e i loro esiti, a cominciare dal disastro di Nicopoli nel 1396, la più sanguinosa sconfitta mai toccata a una spedizione crociata, per terminare con la fortunosa vittoria di Belgrado del 1456, per la quale si parlò addirittura di miracolo.
Marco Pellegrini insegna Storia moderna all’Università di Bergamo. È autore di saggi e monografie tra cui, da ultimo: «Religione e umanesimo nel primo Rinascimento» (Le lettere, 2012). Con il Mulino ha pubblicato «Le guerre d’Italia» (2009) e «Il papato nel Rinascimento» (2010).

martedì 12 novembre 2013

Il labirinto ai confini del mondo

Il labirinto ai confini del mondo
di Marcello Simoni
pp. 384, € 9,90
Newton Compton, 2013
ISBN: 978-88-541-5575-6
Napoli, Anno del Signore 1229. La scia di omicidi lasciata da un pericoloso e sfuggente cavaliere costringe l’inquisitore Konrad von Marburg a indagare sulla setta dei Luciferiani, devota a un antichissimo culto astrale. Suger de Petit-Pont, un magister medicinae cacciato dall’università di Notre-Dame, si trova suo malgrado coinvolto nella vicenda, attirando su di sé i sospetti di von Marburg. Ma non sarà l’unico a cadere nelle sue mani, avide di assicurare un colpevole alla giustizia divina: Ignazio da Toledo, giunto infatti a Napoli per vendere una reliquia, infiammerà i sospetti dell’inquisitore, fino al punto da essere ritenuto addirittura a capo dei famigerati Luciferiani e responsabile di tutti i delitti. Trovare una via d’uscita e dimostrare la propria innocenza non sarà affatto facile: Ignazio inizierà una complicata e rischiosa ricerca, che lo spingerà nel sud d’Italia, fino in Sicilia, alla “Corte dei miracoli” di Federico II. Il mistero sulla temibile setta si cela forse tra le mura del palazzo imperiale? E cosa nascondono i Luciferiani di così prezioso da valere il sacrificio di tante vite?
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo, laureato in Lettere, lavora come bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, ha superato le 500.000 copie, ha vinto il 60° Premio Bancarella, è stato selezionato al Premio Fiesole 2012 ed è stato finalista al Premio Emilio Salgari 2012. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche La biblioteca perduta dell’alchimista, secondo capitolo della trilogia del famoso mercante, Il labirinto ai confini del mondo e L’isola dei monaci senza nome. Per la collana Live è uscito I sotterranei della cattedrale, che ha venduto oltre 150.000 copie.
Acquista in versione E-book a € 4,99 

sabato 9 novembre 2013

Nel nome del Signore

Nel nome del Signore
L'Europa dall'anno Mille alla fine del Medioevo
di William Chester Jordan
traduzione di G. Ferrara degli Uberti
pp. 464, € 24,00
Laterza, 2013
ISBN: 9788858106907

In queste pagine troveremo i grandi papi che hanno fatto rivivere il potere del clero contro i grandi signori secolari, gli scrittori e i pensatori che hanno aperto la strada al Rinascimento, i guerrieri che combatterono nelle crociate e le persone comuni che trovarono un nuovo orizzonte di prosperità in un’epoca fiduciosa e dinamica,fino alla lunga notte del Trecento.
Parentesi luminosa fra il caos dell’anno Mille e un quattordicesimo secolo infestato dalla peste, dalle carestie e dalle guerre, gli anni che troveremo in queste pagine furono ricchi di possibilità e di speranza, di crescita e di conquiste. Dalle controversie Chiesa-Stato ai conflitti religiosi e ai movimenti riformatori, dalla crescita demografica alle straordinarie conquiste intellettuali – la letteratura in volgare, il fiorire delle grandi università inglesi, francesi e italiane, i capolavori dell’architettura gotica –, William Chester Jordan ripercorre il cammino lungo il quale, con creatività e a passo sicuro, si sviluppò quello che può ben essere definito il primo vero Rinascimento europeo.

lunedì 4 novembre 2013

Milano guelfa (1302-1310)

Milano guelfa (1302-1310)
di Paolo Grillo
pp. 268, € 25,00
Viella, 2013
ISBN: 9788867280476

Il volume analizza la vita politica, istituzionale e sociale di Milano nell'arco di un decennio, dal giugno del 1302 al gennaio del 1311, quando in città, allontanati Matteo Visconti e i suoi principali seguaci, dominarono i popolari e la famiglia della Torre, che aderirono con decisione allo schieramento guelfo "radicale", allora capeggiato dai "neri" fiorentini. Si tratta di un arco di tempo limitato ma di grande interesse: Milano per alcuni anni propose un atteggiamento politico innovativo e differente da quello che avrebbe poi caratterizzato il successivo regime dei Visconti. Infatti il comune di popolo rinato nel 1302 puntò con decisione non alla creazione di un'area di dominio regionale, ma all'inserimento della città in una solida e vasta rete di alleanze che coinvolgeva tutta la penisola, che portò a un periodo di pace quasi decennale e permise una momentanea ma rigogliosa fioritura della vita economica. Il progetto fallì a causa delle ambizioni egemoniche di Guido della Torre, che fra il 1307 e il 1308, sfruttando la sua rete di clientele, prese il potere creando una signoria personale. Quando scese in Italia l'imperatore Enrico VII la popolazione, esasperata, gli aprì le porte, permettendo anche il ritorno dei Visconti. Fallì così anche la possibilità di creare un'"Italia guelfa", basata sull'asse Napoli-Firenze-Milano-Padova, che avrebbe potuto dare una dimensione nazionale alla politica e all'economia italiana fin dal Trecento.
Paolo Grillo è professore di Storia medievale presso l’Università degli Studi di Milano. Il suo principale ambito di ricerca è il mondo comunale italiano dei secoli XII-XIV nei suoi molteplici aspetti politici, istituzionali, sociali, religiosi e militari. Oltre a diversi saggi, ha recentemente pubblicato: Cavalieri e popoli in armi. Le istituzioni militari nell’Italia medievale, Laterza, Roma-Bari 2008; Monaci e città: comuni urbani e abbazie cistercensi nell’Italia nord-occidentale (sec. XIII-XIV), Biblioteca Francescana, Milano 2008; Legnano 1176. Una battaglia per la libertà, Laterza, Roma-Bari 2010.
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