sabato 30 novembre 2019

Giocare tra Medioevo ed età moderna

Giocare tra Medioevo ed età moderna
Modelli etici ed estetici per l’Europa
a cura di Francesca Aceto, Francesco Lucioli
pp. 248, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2019
ISBN: 9788833132785 
I saggi qui pubblicati intendono proporre una nuova riflessione, anche di carattere storiografico, sulla funzione etica attribuita all’attività ludica tra Medioevo ed età moderna, sulle sue molteplici forme di espressione e di rappresentazione, e sulle modalità con le quali il gioco viene interpretato e utilizzato in chiave morale. Il volume ragiona dunque sulle dinamiche di relazione tra donne, uomini e prassi ludica, per analizzare gli spazi, i tempi e le modalità di accesso al gioco nel lungo periodo che va dalla teorizzazione medievale dell’eutrapelia alle riflessioni gesuitiche sull’educazione dei fanciulli. L’analisi di fenomeni di grande interesse antropologico, come quello ludico, merita infatti di essere condotta in un’ottica ampia, tesa a indagare prospettive generali, e capace quindi di individuare elementi strutturali che si ripercuotono a lungo termine e possono così rivelarsi indicatori di cambiamenti significativi negli assetti sociali, istituzionali e culturali delle società medievali e moderne. Il lettore è così condotto a seguire le fila della storia di un’esperienza culturale straordinaria, tra morale e religione, tra etica e politica.
Francesco Lucioli è Assistant Professor in Italian Studies presso lo University College Dublin. È autore di alcune monografie dedicate alla letteratura italiana di età umanistico-rinascimentale, sul doppio versante volgare e neolatino. Ha inoltre curato l’edizione moderna dei trattati dell’Instituzione d’ogni stato lodevole delle donne cristiane di Agostino Valier e del poemetto in ottava rima Aedificatio Romae di Giuliano Dati.
Francesca Aceto. Holder of a PhD in Medieval History from the École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, Aceto’s contribution links in with her doctoral research focusing in particular on an analysis of the treaties De viribus quantitatis by the Franciscan mathematician Luca Pacioli (1445-1517) and more generally on the forms and functions of word and gesture in play during the period from the Middle Ages to the modern era.

venerdì 29 novembre 2019

Cavalier Hak

Cavalier Hak
di Hagar Lane
pp. 315, € 12,00
Independently published, 2019
ISBN: 1794489339
 
Cavalier Hak è un fantasy storico, ambientato in parte nel Medioevo e in parte nel Rinascimento, dove fantasia, storia e realtà si intrecciano sapientemente. Nel Libro Primo (La Nascita dei Draschi) i Regni, fatti di uomini liberi, spariscono uno dopo l’altro per lasciare il posto ai Draschi, fatti di padroni e schiavi. È Hak, un cavaliere errante donna, che prova a sconfiggere il male, lottando contro un Governatore del Regno dei Folli che vuol trasformare il suo Casato del Pellame in Drasco, certo che “possedere le persone” fosse l’unico modo possibile per arricchirsi velocemente senza render conto a nessuno. Nel Libro Secondo (Sapere aude) Hak diventa Re del Drasco delle Scienze. Affiancata da una saggia strega di nome Mercuria e da quattro validi e fidati cavalieri, Hak trasforma il suo Drasco in un luogo senza caste e privilegi, dove si ama e si prega liberamente, si studia e si lavora con gioia, ridando lentamente vita al culto degli Dèi pagani. Questa volta lotterà contro i Giusti: il potente Organismo Religioso Sovranazionale a capo dei Draschi. Da cavaliere come da Re, il viaggio di Hak è l’incessante ed eroico tentativo di spezzare con le proprie mani le maglie dell’inconscio collettivo, intriso di dolore per i pregiudizi e le ingiustizie sociali sedimentatesi nei secoli, ma c’è solo un modo per riuscire nell'impresa, ed è scritto in dei fogli di pergamena custoditi in un prezioso scrigno di faggio rosso.
Per visitare il sito dell'autrice clicca qui !

giovedì 28 novembre 2019

Il caos e l'ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea

Il caos e l'ordine
Le lingue romanze nella storia della cultura europea
di Lorenzo Tomasin
pp. XII - 224, € 21,00
Piccola Biblioteca Einaudi, 2019
ISBN: 9788806241896

Un saggio che invita a considerare lo studio delle lingue e delle culture romanze come componente fondamentale nel programma attuale degli studi umanistici, e con essi dell'agenda culturale dell'Europa di oggi, anche nel suo dialogo con il mondo.
Una iniziazione insolita allo studio delle lingue romanze, cioè discese dal latino (dall’italiano al portoghese, dallo spagnolo al francese, dal sardo al romeno), attraverso alcuni dei nodi fondamentali della riflessione occidentale sul linguaggio, sulle lingue e sulla letteratura. Da opposizioni concettuali ben presenti già nella cultura classica fino ai problemi che coinvolgono l’attuale dialogo tra linguistica, evoluzionismo e neuroscienze. Un percorso attraverso la cultura europea che culmina in una proposta di lettura della storia umana da un punto di vista linguistico. Non è la lingua a essere un oggetto storico. È la storia a essere nel suo insieme un fenomeno linguistico.
Lorenzo Tomasin (Venezia, 1975) è ordinario di Filologia romanza e di Storia della lingua italiana all'Università di Losanna. In precedenza, ha insegnato e svolto ricerca a Ca' Foscari, alla Bocconi e alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si è anche formato. All'Università del Saarland (Germania) ha ottenuto una Venia legendi in Romanische Philologie. Ha pubblicato tra l'altro L'impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia (Carocci 2017). Per Einaudi ha pubblicato Il caos e l'ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea (2019).

mercoledì 27 novembre 2019

Amori venali. La prostituzione nell'Europa medievale

Amori venali
La prostituzione nell'Europa medievale
di  Jacques Rossiaud
pp. 390, € 12,00
Laterza, 2019
ISBN: 9788858135457

Fino al XVI secolo il mondo degli amori venali è onnipresente e tollerato. Gli uomini di governo e di Chiesa considerano la prostituzione inestirpabile e naturale, una forma di risposta spontanea alla miseria dei tempi e l’arma più efficace di lotta contro il caos. La Chiesa gregoriana, pur instauratrice di un ordine coniugale rigoroso, accetta la concupiscenza maschile e ammette donne votate al peccato. La giustificazione è quella del male minore: minore rispetto alla violenza, allo stupro, all’adulterio, all’incesto. L’elemento monetario aggiunge paradossalmente all’insieme un elemento positivo; il denaro, questo nemico di Dio, è l’amico della donna venale: giustifica e legittima la sua pratica e fa di lei una lavoratrice che riceve il prezzo della sua fatica. Rese socialmente visibili, le prostitute pubbliche si ritengono in grado, in Alta Germania come in Linguadoca, di far fronte agli abusi e di reclamare i propri diritti. Ma il tempo di promozione del corpo finisce bruscamente a metà del XVI secolo quando il clero della Controriforma decide di porre fine alla tolleranza. Da allora viene attuata una strategia repressiva fatta di incarceramenti, punizioni ed esclusioni.
Jacques Rossiaud, storico del Medioevo, è professore emerito all’Università di Lione. Specialista di storia urbana e dell’area del Rodano medievale, ha dedicato a quest’ultima il Dictionnaire du Rhône médiéval. Identités et langages, savoirs et techniques des hommes du fleuve (1300-1550) (Centre alpin et rhodanien d’ethnologie) e il saggio Le Rhône au Moyen Âge (Aubier).

martedì 26 novembre 2019

Leggere Dante a Firenze

Leggere Dante a Firenze
Da Boccaccio a Cristoforo Landino (1350-1481)
di Simon Gilson
pp. 336, € 28,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2019
ISBN: 9788843096459

Il libro indaga la ricezione della figura e dell’opera di Dante a Firenze fra il 1350 e il 1481. Attraverso l’analisi del formarsi di un’identità culturale municipale e dei legami fra l’Alighieri e i suoi lettori fiorentini più importanti, da Giovanni Boccaccio a Cristoforo Landino, il volume spiega come e perché tanto i detrattori quanto gli appassionati di Dante ne sfruttarono l’eredità a fini ideologici, linguistici, culturali e politici. Una particolare attenzione è riservata all’influenza che esercitò su autori quali Boccaccio e Petrarca, sugli umanisti, sull’identità civica di Firenze e sulla cultura “popolare”, di più ampia fruizione presso larghi strati della società.
Simon Gilson è Agnelli-Serena Professor of Italian all’Università di Oxford e Fellow del Magdalen College. Fra le sue pubblicazioni Science and Literature in Italian Culture From Dante to Calvino (con P. Antonello, Oxford 2004) e Reading Dante in Renaissance Italy: Florence, Venice and the “Divine Poet” (Cambridge 2018).

lunedì 25 novembre 2019

Inedita mediævalia

Inedita mediævalia
Scritti in onore di Francesco Aceto
a cura di Francesco Caglioti e Vinni Lucherini
pp. 400,  € 60,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2019
ISBN: 9788833133010

Questo volume, nato dal desiderio di pubblicare degli scritti in onore di Francesco Aceto, ha come comune denominatore un oggetto inedito della storia e della storiografia dell’arte dal quinto secolo d.C. fino al primo Quattrocento. Gli studiosi invitati a partecipare hanno individuato un’opera superstite – di qualunque tecnica e genere – che sia nuova alla letteratura specialistica; un’opera perduta e sconosciuta di cui si possa ricostruire la storia attraverso fonti indirette, testuali o grafiche; un documento d’archivio, ugualmente inedito, relativo alla commissione, alla realizzazione, alla funzione o al riuso di un’opera; o infine un brano letterario o archivistico su un’opera, o un altro scritto interessante di un rappresentante significativo della fortuna dell’arte medievale, dal Cinquecento in poi, che non sia mai stato preso in considerazione nella bibliografia di settore.
Francesco Caglioti è ordinario di Storia dell’arte medievale alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Le sue ricerche e pubblicazioni riguardano in particolare il tardo Medioevo e il Rinascimento italiani nei loro centri maggiori (Firenze, Siena, Lucca, Bologna, Milano, Padova, Venezia, Roma, Napoli, Messina, Palermo), con speciale attenzione alla scultura monumentale. è membro del Comitato di direzione scientifica, e responsabile unico per la Storia dell’arte, del Dizionario Biografico degli Italiani (Istituto della Enciclopedia Italiana).
Vinni Lucherini insegna Storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ha pubblicato studi sull’architettura e la pittura di diversi contesti europei, sui monumenti sepolcrali, i rituali funerari e la rappresentazione del potere regale, sulle relazioni politiche e artistiche tra i regni angioini di Napoli e d’Ungheria, sulla storiografia dell’arte medievale.

domenica 24 novembre 2019

Antologia della Muqaddimah

Antologia della Muqaddimah
a cura di Francesca Forte
pp. 200, € 16,00
Jaca Book, 2019
ISBN: 978-88-16-41574-4
Nuova uscita nella collana "Nell'Islam" a cura di Massimo Campanini. Il lavoro di Francesca Forte versa nella nostra lingua il capitolo terzo (su sei) della Muqaddimah, il capitolo più importante e stimolante dell'opera principale di Ibn Khaldun (1332-1406), massimo storico e filosofo del Maghreb, studioso sofisticato delle forme di potere e dell'evoluzione delle istituzioni islamiche tra cui quella del califfato. Obiettivo di Khaldun, in un periodo molto instabile caratterizzato da frequenti cambiamenti socio-politici che seguirono al momento di massimo splendore del Maghreb, è quello di gettare le basi teoriche per una vera e propria scienza della civiltà, un nuovo modo di leggere la storia a partire dalle strutture sociali che fanno da cornice agli eventi.
Il terzo capitolo della Muqaddimah dedicato al potere politico, qui presentato in forma antologica ma molto ampia, ha come obbiettivo quello di rispondere ad alcune domande di fondo: come nascono le dinastie al potere? Come lo conquistano rispetto ad altri gruppi concorrenti? Quale ruolo ha lo spirito di corpo in questo sviluppo? E l’elemento religioso? L’autore parte dall’analisi delle forme in cui si costituisce il potere, mettendo in rilievo due elementi fondamentali: spirito di corpo e religione; tutto il testo sviluppa il rapporto dialettico tra questi due elementi. L’opera di Ibn Khaldûn è di una straordinaria modernità, prova ne sono le moltissime letture e interpretazioni che la riprendono per proporre analisi delle società arabe contemporanee. Ma è allo stesso tempo profondamente inserita nel contesto storico in cui nasce, una summa di sapienza islamica medievale che abbraccia il fenomeno sociale oggetto dell’indagine, prendendo in considerazione gli aspetti geografico-demografici, politici, economici e culturali, con costanti riferimenti alla dottrina islamica.
Francesca Forte è dottore di ricerca in Filosofia. Ha insegnato Introduzione all’Islam presso l’Istituto superiore di Scienze Religiose di Trento e il Corso superiore di Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler (2012-2017). È stata assegnista di ricerca presso il Dipartimento di filosofia dell’Università degli Studi di Milano (2010-2013), dove ha insegnato Cultura araba; ha inoltre insegnato Pensiero islamico presso l’Università degli studi di Trento (2010). Fa parte del gruppo di interesse sull’Islam dell’Ufficio ecumenismo e dialogo dell’UNEDI (CEI) e ha organizzato le prime due edizioni della summer school sul dialogo interreligioso (2018/2019). Dal 2018 è assistente del segretario accademico dell’Accademia Ambrosiana «Classis Orientalis Araba».

sabato 23 novembre 2019

Il grande racconto delle crociate

Il grande racconto delle crociate
di Franco Cardini, Antonio Musarra
pp. 520, € 48,00
Il Mulino, 2019
ISBN: 978-88-15-28523-2 

«Mi raccontò l’emiro Husām al-Dīn: il re di Francia era un uomo savio e assai intelligente; e in una delle mie conversazioni io gli dissi: “Come è mai venuto in mente a Vostra Maestà, con tutta la virtù e il senno e il buon senso che vedo in lui, di montare su di un legno, cavalcare il dorso di questo mare, e venire in questo paese così popolato di musulmani e di truppe, nella convinzione di poterlo conquistare e farsene signore?”. Quest’impresa è il maggior rischio cui poteva esporre se stesso e i suoi sudditi. Il Re sorrise e non rispose. “Nella nostra legge – aggiunsi – per chi percorre più volte questo mare, mettendo a repentaglio la sua persona e il suo avere, non è accolta come valida la sua testimonianza in giudizio”. “E perché?”, domandò il re. “Perché da quel modo d’agire noi deduciamo che sia deficiente di senno, e di chi è deficiente di senno non si conviene accogliere la testimonianza”. E il re, di rimando, con un sorriso: “Perdio, bene ha detto chi ha detto così, e non ha errato chi così ha giudicato”.»
Ibn Wāṣil, metà XIII sec.
All’inizio ci sono i pellegrini, i crucesignati diretti a Gerusalemme che recano cucita o ricamata sulla spalla, sul petto, o sulla bisaccia, una croce. La crociata è stata iter, peregrinatio, passagium: spedizione militare, viaggio religioso, itinerario marittimo. Se ai tempi della prima spedizione (1096-99) la volontà di liberare dall’occupazione musulmana le terre in cui era vissuto Gesù si accompagnò a un grande fervore religioso, in seguito altri fattori decisivi motivarono le campagne militari in Terrasanta. Per le repubbliche marinare, la possibilità di ottenere il controllo strategico di rotte e porti mediterranei; per il papato, di aumentare il proprio prestigio; per i sovrani laici, di liberarsi di folle insofferenti e aristocratici riottosi; senza contare il desiderio di avventura, molto sentito nella società feudale, e il richiamo dei tesori d’oriente. Fede, interesse economico, attrazione per l’ignoto spingono dunque l’Europa cristiana in Oltremare. Più tardi la crociata diventerà lotta all’eresia, strumento di controllo politico, atto di difesa dell’antemurale balcanico e mediterraneo-orientale contro le offensive ottomane, custodia maris contro i corsari barbareschi, impegno di cristianizzazione del Nuovo Mondo. Un potente affresco che tesse in un’ampia narrazione una storia della crociata che, come idea e fatto, giunge fino ai giorni nostri.
Franco Cardini, professore emerito di Storia medievale, con il Mulino ha tra l’altro pubblicato «Gerusalemme» (2012), «Istanbul» (2014), «Andare per le Gerusalemme d’Italia» (2015), «Samarcanda» (2016), «La via della seta» (con A. Vanoli, 2017), «Andalusia» (2018).
Antonio Musarrra insegna Storia medievale alla Sapienza Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato «Genova e il mare nel Medioevo» (2015), «Acri 1291. La caduta degli stati crociati» (2017), «Il crepuscolo della crociata» (2018).

venerdì 22 novembre 2019

Il Giudicato di Gallura

Il Giudicato di Gallura
Le vicende, la società, i personaggi di un “regno” mediterraneo
di Corrado Zedda
pp. 155, € 14,00
Arkadia Editore, 2019
ISBN: 978 88 68512088

Si scrive spesso che il Giudicato di Gallura sia quello di cui meno si conoscono le vicende, penalizzato com’è dalla penuria di documentazione. Si dice anche che sia stato un giudicato poverissimo, per via dei terreni poco fertili e sassosi. Si dice, infine, che sia stato un giudicato marginale, schiacciato dalla storia più conosciuta e apparentemente più prestigiosa degli altri tre regni dell’Isola. Sono tutte affermazioni ingenerose e, in gran parte, esagerate; ma, purtroppo, questo insieme di luoghi comuni ha generalmente distratto gli studiosi dal proporre delle sintesi approfondite e meditate sulla storia del giudicato gallurese, che ne esaminassero complessivamente gli aspetti istituzionali, politici, ecclesiastici e socioculturali. Il saggio di Corrado Zedda illustra come il Giudicato di Gallura possedette una sua peculiare identità culturale e una storia assolutamente non marginale nel contesto del Medioevo euromediterraneo. Anche le figure dei giudici galluresi sono tratteggiate in modo da comprendere più profondamente la politica di questi personaggi, i quali seppero inserirsi pienamente in un contesto internazionale mutevole e complesso, che univa i destini della Sardegna giudicale con quelli della Sede Apostolica, del Sacro Romano Impero, delle repubbliche marinare e dei grandi monasteri de tempo.
Corrado Zedda Laurea e doppio dottorato di ricerca in storia medioevale, diploma in archivistica e paleografia, ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Glottologia dell’Università di Cagliari e il Dipartimento di Studi Storici e Artistici dell’Università di Palermo. Ha effettuato inoltre ricerche in diversi archivi internazionali. È contrattista presso l’Università di Corte (Francia) in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari.

giovedì 21 novembre 2019

L'età di Giustiniano

L'età di Giustiniano
di Giorgio Ravegnani
pp. 248, € 19,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Carocci, 2019
ISBN: 9788843098316

Giustiniano (482-565) è il più noto imperatore di Bisanzio. Originario dell’Illirico, percorse una brillante carriera pubblica fino a salire al trono nel 527 assieme alla famosa consorte, Teodora. Il nuovo sovrano di Bisanzio si sentiva profondamente romano e si ripropose di attuare alcuni obiettivi che cambiarono profondamente l’assetto del suo impero, riformandolo dall’interno, raccogliendo in modo sistematico il diritto romano ed eliminando ogni forma di dissidenza religiosa. Riconquistò poi almeno in parte i territori già appartenuti a Roma e caduti nel V secolo sotto il dominio dei barbari. Il libro restituisce la complessità della sua figura e del suo potere al centro delle crisi militari, demografiche, politiche e teologiche che agitarono l’Impero romano d’Oriente in età tardoantica.
Giorgio Ravegnani insegna Storia dell’Italia bizantina all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Teodora (Roma 2017); Ezio (Roma 2018); Bisanzio e l’Occidente medievale (Bologna 2019).

mercoledì 20 novembre 2019

Mia bianca Giulia

Mia bianca Giulia
di Ada Grossi
pp. 304, € 18,00 (Acquista online con il 15% di socnto)
Edizioni Ares, 2019
ISBN: 9788881558926

Giulia è bellissima. L’addio è lacerante.
Guglielmo, tormentato e fiero talento all’ombra di Michelangelo, vuole immortalare la donna perfetta in un monumento straordinario perché l’amore continui nel marmo.
La loro passione – tessuta di lenti distacchi e improvvisi ritorni – è una fiamma indomabile, che Ada Grossi tratteggia sullo sfondo di un grande affresco storico: il Rinascimento che oscilla tra gli sfarzi della nobiltà e i sinistri bagliori delle guerre di religione, da Roma a Milano e alle valli attorno al Ceresio, dalla persecuzione di un’indemoniata nella Ginevra calvinista a un misterioso incontro con la Sindone in Savoia; e ancora fino alla Milano stremata dalla peste, dove il cerchio finalmente si chiude.
Mia bianca Giulia è un romanzo che s’interroga a viso aperto sul mistero dell’ispirazione artistica e sulle ossessioni della memoria: dalle sue spirali di passione e redenzione, il destino dei protagonisti sarà trasformato per sempre, su orizzonti nuovi, prima impensabili.
Ada Grossi, milanese, dopo la laurea e il dottorato si è occupata prevalentemente di storia medievale e di edizioni di fonti documentarie, in particolare lombarde. In seguito ha allargato i suoi interessi alla storia della Sindone, soprattutto all’epoca di san Carlo Borromeo. Alla pubblicazione di monografie e articoli scientifici affianca un filone di narrativa: il suo romanzo d’esordio è Centoquarantanove anni, un’avventura medievale tra Oriente crociato e Occidente cristiano, se gui to da Inferno a mezzanotte, un thriller ambientato tra New York e Israele che ruota attorno agli antichi manoscritti del Mar Morto.

martedì 19 novembre 2019

Tesori d'Insubria

Tesori d'Insubria
100 itinerari tra Preistoria e Medioevo
di Marco Corrias
pp. 272, € 20,00
Pietro Macchione Editore, 2019
ISBN: 978-88-6570-538-4

“Tesori d’Insubria”, guida per itinerari, costituisce un attento viaggio a ritroso volto a delineare uno scenario ampio e variegato, al di là dei soliti cliché; un excursus nello spazio e nel tempo, entro i confini di un’area geografica e culturale solo apparentemente nota: la nostra terra, rivisitata a partire dall’interno e oltre i limiti scolastici e di campanile.
Megaliti e palafitte, tracce romane e tesori barbarici, borghi antichi e pitture segnano i luoghi dell’anima, come tracce che ci indicano la via per comprendere, fin dove è possibile, e ritrovare le testimonianze di uomini e donne di epoche perdute. È così che, sullo sfondo dei laghi e delle montagne, fino alla pianura, i tesori della Lombardia occidentale, del Piemonte orientale e del Canton Ticino, riuniti in questo lavoro sotto un’unica storia proprio come accadde in passato, ci svelano tutte le loro bellezze: dalla Preistoria al Medioevo.
Marco Corrias è specialista storico dell'arte, scrittore, guida turistica e blogger nel campo delle arti figurative e della fotografia di monumenti e opere d’arte. Da sempre affascinato dalle terre di confine, le cui immense potenzialità sono spesso trascurate, nel 2016 ha pubblicato “Il Grande Atlante Castellano del Verbano e del Canton Ticino - Storia, curiosità e misteri dalla Preistoria al Rinascimento” (Macchione editore). Studi post lauream e la passione per i barbari lo hanno portato alla stesura del saggio archeologico e artistico “Oreficeria policroma nel V secolo d.C. Unni e Gepidi nel Bacino carpatico-danubiano” (2017, edizioni Il Cerchio). Guida esperta abilitata in Lombardia, organizza visite guidate tematiche ed esclusive, gestisce blog culturali e gruppi internet (“Medioevo Monumentale”, “Wunderkammer pittura scultura reperti arti minori”) legati a monumenti e musei e ha collaborato con periodici come “Terra Insubre”, “Medioevo Misterioso” e con il blog culturale “Arte della Marca”.
Ha all’attivo il romanzo storico “Canto Barbarico” (Macchione 2017), fedele ai fatti poco noti ma decisivi verificatisi tra regno longobardo e impero bizantino alla fine del VI secolo d.C., che ha rice- vuto menzioni e riconoscimenti letterari.

lunedì 18 novembre 2019

Studi sulla circolazione del mosaico in area nord-adriatica

Studi sulla circolazione del mosaico in area nord-adriatica
a cura di Valentina Cantone
con la collaborazione di Klára Doležalová
pp. 132, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2019
Isbn: 9788833132150

I mosaici paleocristiani che si possono ammirare nel nord Italia nascondono trame complesse, celate sotto il loro diaframma luminoso e seducente. Lo studio delle botteghe, dei motivi iconografici e ornamentali, l’approvvigionamento, la circolazione e la lavorazione dei materiali, le vie percorse per portare a compimento i cantieri possono apparire come una matassa aggrovigliata, fatta di questioni che richiedono di essere analizzate in ottica specialistica, ma che necessitano anche di una integrazione dialogica fra i saperi.
Questo volume raccoglie i risultati di un laboratorio in cui docenti e studenti hanno interrogato una serie di casi di studio, indagati attraverso le metodologie della storia dell’arte, dell’archeologia e dell’archeometria, cercando di offrire diverse soluzioni e nuove prospettive di ricerca.
Valentina Cantone è professore associato in Storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Padova. Insegna Storia dell’arte bizantina, Storia dell’arte dell’Islam classico e Didattica della storia dell’arte. Le sue pubblicazioni riguardano prevalentemente la storia dell’arte bizantina, il rapporto tra iconografia e fonti testuali, la storia della miniatura bizantina, le relazioni con l’arte islamica, l’innovazione didattica e l’approccio multimetodologico nello studio del mosaico vitreo parietale.

domenica 17 novembre 2019

Storia di Boy

Storia di Boy
di Catherine Gilbert Murdock
pp. 256, € 16,00
Giunti Editore, 2019
ISBN: 9788809865914
 
Una storia di coraggio, audacia, amicizia, identità, diversità e pregiudizio, in un’avvincente avventura attraverso il mondo medievale, con le sue credenze, superstizioni e fascino. Siamo nel 1350, l’anno dopo la peste nera, e Ragazzo è un orfano che lavora come guardiano di capre nella tenuta di Sir Jacques. Da sempre relegato in un piccolo villaggio, Ragazzo ha un passato misterioso, la capacità di parlare con gli animali e una grande gobba sulla schiena, spesso causa di esclusione e maltrattamenti da parte degli altri ragazzi del paese. Proprio in quei campi, Ragazzo incontra Secundus, un ombroso pellegrino che lo trascina con sé in un viaggio attraverso l’Europa medievale, alla ricerca delle sette reliquie di San Pietro. Il tragitto è lungo e ben presto Ragazzo si rende conto che nasconde delle insidie, ma è determinato a non rinunciare, nella speranza che una volta trovate le reliquie San Pietro possa far scomparire la sua gobba.
Catherine Gilbert Murdock è autrice di diversi libri per ragazzi, dalla serie Dairy Queen, e i romanzi fantasy Princess Ben e Wisdom’s Kiss. Ha viaggiato a lungo in Europa ed è una appassionata del Medioevo

sabato 16 novembre 2019

Gli artigli del falco

Gli artigli del falco
di Marina Trastulla
pp. 370, € 16,00
Phasar Edizioni, 2019
ISBN: 978-88-6358-509-4
Il falco sfodera gli artigli: i ghibellini si fanno audaci, guidati dall'imperatore Enrico VII che cala in Italia per riaffermare il suo dominio ed essere incoronato a Roma.
Romualdo e Gemma si uniscono alla lotta, ma la strada è lunga e insidiosa, i progetti degli uomini possono essere spazzati via da un soffio del vento del destino. E anche la vita più semplice, quella di un giovane contadino dalle misteriose origini, sarà travolta da quel vento, si legherà alla sorte dei conti di Acquapendente per colpa di un fiume, di un falcone e dello sguardo tagliente della nobile Costanza.
Nel multiforme panorama politico dell'Italia del Trecento, un nuovo capitolo della saga del falco, tra battaglie, intrighi politici e intrecci del cuore, ancora una volta narrato come in uno specchio da Stella, la "gemella di carta".

venerdì 15 novembre 2019

Una città dopo la peste

Una città dopo la peste
Impresa e mobilità sociale ad Arezzo nella seconda metà del Trecento
di Alberto Luongo
pp. 276, € 19,00
Pisa University Press, 2019
ISBN: 978-883339-2790 
 
L’epidemia nota come Peste Nera, che tra 1347 e 1351 decimò la popolazione europea, è uno dei più noti eventi periodizzanti della storia medievale.
Nonostante le numerose teorie che sono state elaborate dagli studiosi sulle sue conseguenze economiche e sociali, non sono molte le ricerche specifiche sull’argomento che abbiano come oggetto la realtà italiana. La città di Arezzo ha conservato un buon numero di registri notarili e commerciali risalenti alla seconda metà del Trecento, fonti che consentono di conoscere con un buon livello di dettaglio la vita economica dei suoi abitanti. Il volume ricostruisce le parabole di imprenditori, artigiani e salariati aretini che si resero protagonisti di percorsi di mobilità sociale nel contesto dei profondi mutamenti legati all’improvviso crollo demografico di metà secolo. Emerge così un quadro vivace e dinamiico fatto di nuove produzioni tessili, commerci su scala italiana e mediterranea e investimenti fondiari, che costituirono alcune delle più importanti risposte della comunità all’epidemia.
Alberto Luongo si occupa prevalentemente di storia sociale, economica ed istituzionale dei comuni italiani nei secoli XII-XIV. Ha svolto attività di ricerca presso le Università di Pisa e Siena e presso l’Istituto storico germanico di Roma. È autore di Gubbio nel Trecento. Il comune popolare e la mutazione signorile (1300-1404) (Roma, Viella, 2016).

giovedì 14 novembre 2019

San Giovanni in Laterano: tutta un’altra storia

San Giovanni in Laterano: tutta un’altra storia
di Mario Cipollone
pp. 144, € 16,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
MMC Edizioni, 2019
ISBN: 9788873540717
 
San Giovanni in Laterano tutta un’altra storia é difficile da definire. Certamente non è un romanzo, anche se a tratti ci assomiglia perché racconta un mondo al maschile, privo di moderazione, polarizzato tra una massa indistinta e uomini affetti da delirio di onnipotenza. Racconta di santi e di peccatori. E’ molto più di una guida perché non si limita a descrivere il manufatto basilica, ma tenta di darne un’interpretazione, la analizza come prima chiesa della cristianità e cattedrale del papa. Illustra, spiega e soprattutto stimola la riflessione senza mai banalizzare e appiattire i temi pur non rinunciando a fornire accattivanti spigolature (come quella, per fare un solo esempio, della facciata orientale opera del raccomandato nipote di Galileo Galilei, finanziata, unitamente alla Fontana di Trevi, con i proventi derivanti dalla legalizzazione del gioco del Lotto). D’altra parte è troppo vasto l’argomento che affronta perché possa essere definito un classico saggio. Eppure ne ha molte caratteristiche, come il rigore, la riproposizione in modo originale di risultati già acquisiti, l’avanzamento di nuove ipotesi circa la vocazione istituzionale della Basilica in contrapposizione a quella devozionale di San Pietro.
Lo scritto è destinato a un pubblico colto, ma non specialistico e non necessariamente romano. Si rivolge a chi vuole comprendere le ragioni che hanno determinato la nascita del primo tempio della cristianità, la visione del mondo che esprime e che lo ha ispirato, come e perché si è evoluto. E tutto questo in 144 pagine, senza perdersi nei dettagli e nei meandri dell’accademia e, soprattutto, con un linguaggio che si sforza di essere accessibile. Lo scritto intende suscitare, anche nel lettore che l’ha visitata più volte, il dubbio di non conoscere la cattedrale di Roma; fargli nascere il desiderio di tornarci ancora; più in generale, vuole rompere per un momento quello strano sortilegio che induce a guardare straordinarie testimonianze del passato senza vederle, senza che le stesse destino più stupore e meraviglia. Per recuperare il valore e il significato di quella Lateranense, per non darne scontata non solo la forma ma la stessa esistenza, per apprezzarne la bellezza, il libro prende per mano il lettore e gli propone un vertiginoso e istruttivo, ironico e divertente viaggio lungo mille e settecento anni attraverso tappe significative e spettacolari. In particolare, lo fa partecipare al dibattito che si aprì tra i soggetti interessati alla sua costruzione, analizza le alternative possibili ed espone come e perché pervennero a certe soluzioni.
Per dare un’idea della novità, e persino dello sconcerto, che dovette suscitare, spesso cambia punto di vista, si mette nei panni dei pagani, guarda con i loro occhi la nuova religione e i singolari riti che l’edifico era destinato a ospitare. Indugia a confrontarlo con i templi classici. In questo viaggio, altro periodo oggetto di particolare attenzione prima di arrivare a Borromini non poteva che essere quello medioevale coincidente con la centralità della Basilica e con la massima potenza dei papi. Un’occasione per raccontare figure eccezionali e vicende straordinarie dentro una città unica al mondo; ridotta, in certi frangenti, a poco di più di un villaggio e però mai dimentica del suo passato imperiale. Argomenti sterminati che lo scritto naturalmente sfiora appena e senza mai prendersi troppo sul serio; che svolge con una vena di ironia che ne rende facile e piacevole la lettura.
Mario Cipollone, classe 1953, ha studiato al liceo classico “A. Torlonia” di Avezzano (AQ) e si è laureato in giurisprudenza a “La Sapienza” di Roma. Sposato, ha due figlie e due nipoti. Ha lavorato 34 anni in banca, per caso e con la testa altrove. Attualmente è pensionato e si divide tra Avezzano e Roma.
Ha pubblicato due romanzi: “In un angolo d’Abruzzo… I passi dei pastori morti” ispirato a un fattaccio accaduto nel suo paese d’origine e “La vigilia di Natale” dove racconta la storia della sua famiglia.
Appassionato d’arte e quindi di Roma con “San Giovanni in Laterano: tutta un’altra storia” si cimenta con interessanti risultati in un nuovo genere, la saggistica.

mercoledì 13 novembre 2019

Arezzo e Firenze nel Quattrocento

Arezzo e Firenze nel Quattrocento
Politica e cultura
di Robert Black
traduzione di Giacomo Fani
pp. 168, € 16,00
Società Storica Aretina, 2019
ISBN: 8889754222
Il libro raccoglie sei saggi, pubblicati in lingua inglese fra il 1986 e il 2006, adesso tradotti in italiano, che hanno per argomento i rapporti politici e culturali tra Firenze e Arezzo, dalla fine del Trecento all'inizio del Cinquecento. Il primo saggio riguarda Benedetto Accolti (1415-1464), aretino di nascita, che fu primo cancelliere di Firenze negli ultimi sei anni di vita. Il secondo discute l'interpretazione fatta da Carlo Ginzburg del ciclo di affreschi raffigurante la leggenda della Vera Croce, capolavoro di Piero della Francesca nella chiesa di S. Francesco ad Arezzo. Gli altri quattro saggi hanno per argomento i rapporti politici tra Arezzo, Firenze e la famiglia dei Medici nel Quattrocento. Il volume include dieci appendici documentarie, venticinque tavole figurative fuori testo, in genere a colori, e un indice dei nomi di personaggi storici e di autori di fonti. Attraverso un uso attento ed originale della documentazione d'archivio, l'autore mette in evidenza il continuo evolversi dei rapporti fra città dominante e città soggetta, superando il vecchio schema storiografico di una uniforme e generalizzata decadenza di Arezzo dopo la sottomissione a Firenze nel 1384.

martedì 12 novembre 2019

La memoria del chiostro

La memoria del chiostro
Studi di storia e cultura monastica in ricordo di Padre Pierdamiano Spotorno O.S.B.
a cura di Francesco Silvestrini
pp. x-768, € 78,00
Leo S. Olschki Editore, 2019
ISBN: 9788822265906

La storia del monachesimo occidentale è stata oggetto di indagine soprattutto per i secoli del Medioevo. La presente raccolta di oltre trenta saggi, riuniti in tre sezioni, offre una panoramica scientificamente rigorosa e storiograficamente aggiornata circa la realtà religiosa, artistica e culturale della vita regolare, in primo luogo vallombrosana, ma estesa anche ad altri rami del mondo benedettino e certosino, dagli inizi del secondo millennio alla fine del XIX secolo, offrendo nuove chiavi di lettura per un fenomeno di grande rilievo che ha inciso profondamente sulla stessa definizione della civiltà europea.
Francesco Silvestrini insegna Storia Medievale all’Università di Firenze. Si occupa di storia del monachesimo benedettino, segnatamente vallombrosano, camaldolese e cistercense, e di storia delle istituzioni ecclesiastiche medievali, ma ha dedicato lavori anche allo studio del rapporto fra insediamenti umani ed aree boschive e fluviali in età medievale e protomoderna, alla storia della storiografia e dell’erudizione nella Toscana d’Ancien Régime, e alla normativa delle città comunali italiane. Fra le sue monografie si segnala: Libera città su fiume regale. Firenze e l’Arno dall’Antichità al Quattrocento, Firenze, 2005; Disciplina caritatis. Il monachesimo vallombrosano tra medioevo e prima età moderna, Roma, 2008; Il carisma della magnificenza. L’abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell’Italia del Rinascimento, Roma, 2017.

lunedì 11 novembre 2019

Tra santi e città

Tra santi e città
Luci e ombre del Medioevo
di André Vauchez
pp. 400; € 25,00
Interlinea Editore, 2019
ISBN: 9788868572822
 
André Vauchez torna con un libro che è sintesi dei suoi maggiori studi sulla storia religiosa del Medioevo, indagando diversi aspetti della spiritualità occidentale: dalla concezione della santità all’importanza di pellegrinaggi, santuari e luoghi sacri, con approfondimenti sulla storia delle città, delle religioni civiche e dei rapporti tra le grandi fedi monoteiste. Un affascinante itinerario storiografico, che abbraccia l’intero spazio temporale del Medioevo, tra Francesco d’Assisi, Gregorio IX, il culto di san Gennaro a Napoli, la Roma dei pontefici e la Gerusalemme delle crociate, incontrando visionari, mistici, profeti d’Italia e di Francia. La spiritualità studiata da Vauchez, spiega Giancarlo Andenna, è la «spiritualità popolare», che «non ha alcun rapporto privilegiato con il mondo ecclesiastico, ma si allarga all’intero mondo dei laici, donne comprese». È la dimensione religiosa dell’uomo, nella sua interezza, a emergere da queste pagine. Un tema che, tra luci e ombre, non smette di parlarci anche della nostra contemporaneità perché, scrive lo storico francese, con «le trasformazioni degli ultimi vent’anni […] l’importanza dei fattori religiosi nella vita politica, sociale e culturale dell’Europa e del mondo, ben lungi dal diminuire, non ha fatto che crescere».
André Vauchez, nato a Thionville nel 1938, è tra i principali esperti e studiosi di storia medievale a livello mondiale. Ha insegnato in varie università francesi e dal 1995 al 2003 è stato direttore dell’École Française di Roma. Attualmente è professore emerito presso l’Università di Paris X-Nanterre e membro del Consiglio scientifico della Società internazionale di studi francescani di Assisi. Ha pubblicato numerose e innovative opere sulla spiritualità medievale e sulla cristianità occidentale, tra cui, in italiano, La santità nel Medioevo (il Mulino), Francesco d’Assisi. Tra storia e memoria (Einaudi).

domenica 10 novembre 2019

Manoscritti dalla via della seta

Manoscritti dalla via della seta
di Alessandro Balistrieri, Giuseppe Solmi, Daniela Villani
pp. 224, € 24,00
Luni Editrice, 2019
ISBN: 9788879846554

Questo libro è un viaggio nel tempo lungo i vasti spazi dell’Asia islamica attraversati dalle rotte della Via della Seta terrestre. Comunemente l’espressione Via della Seta evoca poco più che la Cina, Venezia e i viaggi dei Polo, ma in realtà era ben altro: uno spazio geografico di migliaia di chilometri, teatro di eventi di una storia ancora poco nota, abitato da popoli di diverse culture e diverse lingue, percorso da uomini e merci, da idee e conoscenze, religioni e sistemi di pensiero; solcato da carovaniere su cui viaggiavano anche gli strumenti della conoscenza, i libri e i manoscritti.
Proprio sulle tracce di alcuni di questi documenti, dall’Egitto al Kashmir attraverso il Vicino Oriente, l’Iran, l’Uzbekistan, il Xinjiang, dal Mediterraneo fino all’Occidente della Cina, questo libro costruisce un percorso a ritroso nel tempo, nella storia e nella cultura di quei popoli, mappando una “Via dei Codici” lungo i secoli dal XIV al XIX, nello spazio asiatico delle civiltà islamiche araba, turca e persiana.
Nell’Asia Centrale, culla misconosciuta di civiltà, i manoscritti scelti come testimoni, parlano di filosofia e di religione, di poesia e di politica, dell’antica cosmografia e di astronomia, e sondano anche gli oscuri territori della magia e dell’alchimia: tutto ciò che a occhi europei è stato ed è il “misterioso Oriente”.

Alessandro Balistrieri (1976) è un consulente bibliografico. Si occupa principalmente di manoscritti arabi e persiani in qualità di esperto. Collabora da vari anni con lo Studio Solmi.
Giuseppe Solmi (1956) è libraio antiquario e titolare dello Studio Bibliografico Giuseppe Solmi, specializzato in manoscritti occidentali e orientali di epoca medievale.
Daniela Villani (1957), architetto, svolge la libera professione e collabora da tempo con lo Studio Solmi occupandosi della sezione artistica.

sabato 9 novembre 2019

La battaglia di Campaldino 1289

La battaglia di Campaldino 1289
Dante, Firenze e la contesa tra i Comuni
di Kelly DeVries
traduzione di Niccolò Capponi
illustrazioni di G. Turner
pp. 113, € 12,00
LEG edizioni, 2019
ISBN: 8861025064
Campaldino fu teatro di uno degli scontri più memorabili tra guelfi e ghibellini, le principali fazioni politiche nei comuni dell'Italia centrosettentrionale. Lo scontro è stato immortalato anche nella Divina Commedia da Dante Alighieri, che vi prese parte e ne fu profondamente segnato. La cruciale battaglia annunciò l'era del predominio fiorentino sulla Toscana, e fu una delle ultime occasioni in cui le milizie cittadine si affrontarono, prima dell'ascesa militare dei condottieri nelle guerre d'Italia del '300. Lo studio, illustrato con nuove immagini, restituisce le dinamiche strategiche senza togliere spazio all'epica della guerra, ed è anche corredato da mappe accurate; propone dunque tutte le informazioni utili a immergersi nel campo di battaglia per riviverne l'impatto e comprenderne i dettagli tattici.

venerdì 8 novembre 2019

I castelli della Romagna. Indagini di Archeologia dell’architettura

I castelli della Romagna. Indagini di Archeologia dell’architettura
di Andrea Fiorini
pp. 180, € 36,00
All'Insegna del Giglio, 2019
ISBN: 9788878149489

Nel Medioevo la costruzione o la ricostruzione di un luogo fortificato avveniva in tempi brevissimi. Solo una cosa contava: occupare rapidamente una posizione strategica. Le abilità tecniche dei costruttori erano dunque importantissime. Quali rocce sceglievano per ottenere il materiale edilizio? E quali tecniche utilizzavano per costruire le strutture di un castello? Il libro presenta i risultati di un’indagine condotta in Romagna su 34 siti, scelti in ambiti territoriali diversi tra loro. Un’opera che affronta con uno sguardo complessivo il tema dell’incastellamento a partire da una buona campionatura di siti; e li sottopone ad un’analisi approfondita che ne individua gli elementi costitutivi e li mette a confronto tra loro: materiali, paramenti, aperture, apparati decorativi ed altro ancora. Un testo ricco di grafici, tabelle, foto e rilievi stratigrafici inediti.

giovedì 7 novembre 2019

Su e giù dalle mura medievali

Su e giù dalle mura medievali
Sette chilometri di storie
di Alessandro Bargagna, Chiara Celli
pp. 144, € 11,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Marchetti Editore, 2019
ISBN: 978-88-99014-45-2 
 
“Un corridoio ecologico”, “una siepe urbana”, queste sono le definizioni più interessanti delle mura pisane.
Uno spazio riscoperto, fruibile, denso di storia, che dal 1154 protegge la città, ci rivela angoli nascosti, dettagli che dal basso sarebbero impercettibili e tramonti di una bellezza indescrivibile. Queste sono le mura medievali, una passeggiata sul cielo di Pisa.
Come e perché furono costruite? Esistevano cinte murarie precedenti? Quali piante crescono sulle rocce delle mura e quali animali ci scorrazzano la notte?
Abbandoniamoci insieme a  sette chilometri di storie e curiosità passeggiando sopra alle mura e poi, dove non ci sono più, seguendone le tracce.  
Su e giù dalle mura medievali è anche il settimo numero della collana A giro per Pisa, diretta da City Grand Tour (Alessandro Bargagna e Chiara Celli).
A GIRO PER PISA è una collana di itinerari tascabili per scoprire la città di Pisa andando “a giro” con due pisani, guide turistiche locali. La lettura della guida vi farà entrare nei portoni solitamente chiusi e vi svelerà storie, leggende e curiosità passeggiando tra il passato e il presente.
Voi stessi, come in un tour guidato, scoprirete ad ogni sosta/paragrafo i luoghi, i monumenti, i musei o le opere d’arte citate. Saprete dove rilassarvi in un parco o far giocare i vostri bambini e ascolterete, leggendo, le storie dei personaggi che resero omaggio a quei luoghi.
La lettura delle storie sarà spesso affiancata da stimoli sensoriali come l’attenzione per un profumo che normalmente aleggia in certe strade, da consigli su luoghi in cui bere un buon bicchiere di vino, mangiare la schiacciata più croccante e oliosa, la cecina peposa, il gelato biologico, il mucco pisano, il cioccolato artigianale… Saprete anche dove si celano le botteghe degli artigiani e le piccole librerie. Una vera e propria caccia alla bellezza.
Alessandro Bargagna, attore, storico dell’arte, linguista e guida turistica di Pisa e provincia. Cresciuto tra i vicoli di Santa Maria e Sant’Antonio, matura fin da subito la passione per la sua città e per il racconto, che si concretizzerà con l’ingresso nella compagnia teatrale La Tartaruga e con la fondazione della Compagnia dello StilePisano. Dopo alcuni anni di esperienza nel campo della recitazione a Milano torna a Pisa per conseguire la laurea in Lingue e Storia dell’Arte, con una tesi su Andrea e Nino Pisano. Dal 2008 esercita la professione di guida turistica che lo ha portato all’incontro con Chiara Celli e alla fondazione del City Grand Tour, una realtà che unisce l’esperienza turistica e storico-artistica a quella attoriale.
Chiara Celli, guida turistica abilitata per Pisa e provincia dal 2008. Il viaggio, il teatro, le lingue straniere, lo storytelling e la bicicletta sono tra le sue passioni fin da bambina. Laurea in Lingue e Letterature straniere con indirizzo storico-culturale alla Facoltà di Lettere e tesi sulle Leggende Irlandesi. Due anni di recitazione e quattro anni di drammaturgia al Teatro Verdi di Pisa. Nel 2009 collabora al Non Festival Effimeri Svegliati e Stravaganti in cui cura due itinerari teatralizzati. L’incontro con Alessandro Bargagna, guida e attore, da vita alla creazione di City Grand Tour con cui insieme a colleghi, collaboratori e amici crea ogni anno nuove storie per raccontare il territorio.