martedì 31 luglio 2018

Medioevo segreto

Medioevo segreto
Per una antropologia del meraviglioso e dell'insolito
di Vinicio Serino
€ 19, 50
Betti Editrice, 2018
EAN: 9788875765477

Vinicio Serino con questo suo nuovo lavoro vuole portarci nel curioso mondo medievale, raccontandoci quei segreti che hanno caratterizzato quel periodo rendendolo unico e particolare. Dalla storia di un'antica pieve citata dal Codex Diplomaticus Amiatinus, e dal racconto della festa di primavera che vi si teneva come rito di fidanzamento ogni luna nuova, passando per la Via Francigena e i suoi misteri, Serino ci conduce ad ammirare l'antica spada nella roccia di San Galgano e la Rotonda di Montesiepi, tratteggia le caratteristiche di "cavalieri, dame e draghi" attraverso le loro storie, aiutando il nostro immaginario con ricche descrizioni di particolari opere, come la Fonte dell'Abbondanza di Massa Marittima, che ci aiutano a immergerci in quelle particolari atmosfere. Dalla Pia de' Tolomei ai fratelli Giulia e Alessandro Farnese, dalle "vie dell'antico sapere" alle "buone morti" e "cattive morti", un viaggio in quelle segrete mirabilia che rendono il medioevo così particolare.

domenica 29 luglio 2018

Il castello di Santo Stefano a Monopoli in Puglia

Il castello di Santo Stefano a Monopoli in Puglia
di Angela Diceglie
pp. 164, € 45,00
Gangemi Editore, 2018
ISBN: 9788849235999
 
Il complesso monumentale dell'Abbazia-Castello di Santo Stefano sorge in Puglia, lungo il percorso della via Traiana, a 3 km a SE della città costiera di Monopoli e a circa 5 km dal sito archeologico di Egnazia. Il manufatto è una proprietà privata; s'innalza su una esile penisola, tra due antichi porti naturali che costituiscono lo sbocco a mare di un articolato solco erosivo, Lama Santo Stefano. In tale cornice la complessità di questa fabbrica è frutto di molteplici stratificazioni: tra queste, note agli studi storici sono quella Benedettina, il Monastero di Santo Stefano (1086-1317), e quella Gerosolimitana, il Castello dei Balí di Santo Stefano (1317-1806). Il volume raccoglie i primi risultati della ricerca ‘Il Contesto Territoriale e l'Abbazia-Castello di Santo Stefano di Monopoli (BA): conoscenza, restauro e valorizzazione', svolta da Angela Diceglie dell'Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro' a partire dal 2013 con l'obiettivo di garantire la permanenza del sito il più a lungo possibile nel tempo, nel rispetto della sua identità e unicità. Le numerose incertezze legate alle lacune documentarie sulle fasi costruttive del Castello di Santo Stefano, oltre ad aver dato inizio a un primo studio sul contesto storico-archeologico compreso entro il ‘recinto' della Difesa di Santo Stefano, hanno focalizzato l'attenzione sul manufatto pluristratificato. La ricerca si è basata fondamentalmente sul rilievo e sul disegno come processi critici di rappresentazione della realtà architettonica che, interfacciati con altri tipi di indagine, hanno consentito di avere una visione unitaria del Castello entro la quale è stato possibile leggere alcuni specifici aspetti come le murature in opus reticulatum dei sotterranei, la loro distribuzione planimetrica, i rapporti e le connessioni tra le costruzioni inferiori e quelle superiori e le fasi costruttive del Castello.
Angela Diceglie
è ricercatrice confermata di Restauro architettonico presso l'Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro'. È professore aggregato di Storia e tecnica del restauro architettonico per il corso di laurea in Scienze dei beni culturali e di Restauro e conservazione dei siti archeologici per il corso di laurea magistrale in Archeologia presso la stessa Università.

sabato 28 luglio 2018

Storia dei vescovi napoletani (I secolo - 876)

Storia dei vescovi napoletani (I secolo - 876)
Gesta Episcoporum Neapolitanorum
a cura di Luigi Andrea Berto
pp. 149, € 18,00
Pisa University Press, 2018
ISBN: 978-883339-0147
Nell'alto Medioevo Napoli subì drastiche modificazioni. Da zona di frontiera dell'impero bizantino diventò una delle più rilevanti potenze nel Meridione. Nell'ottavo e nono secolo i Napoletani avevano inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di essere assorbiti dai Franchi e dai Longobardi di Benevento e di subire disastrose distruzioni ad opera dei musulmani. I testi riuniti in questo volume (le uniche opere cronachistiche scritte a Napoli prima del XIV secolo) ripercorrono le vite di tutti i vescovi di Napoli, dal semileggendario Aspreno (I secolo) ad Atanasio II (fine IX secolo) che furono furono messe per iscritto in questo periodo di fondamentale importanza per la città. La disponibilità di pochissime informazioni sui prelati partenopei fino all'ottavo secolo fece sì che la prima parte di questo testo sia poco più che una lista. Molto più dettagliata e ricca di informazioni, non soltanto sui vescovi, è invece la sezione successiva, particolarità che la rende una fonte estremamente preziosa per ricostruire la storia della Napoli altomedievale.
Luigi Andrea Berto insegna storia medievale presso la Western Michigan University (USA). I suoi principali ambiti di ricerca sono l’Italia altomedievale e Venezia nel Medioevo. Le sue principali pubblicazioni sono: In Search of the First Venetians (2014), The Political and Social Vocabulary of John the Deacon’s ‘Istoria Veneticorum’ (2013) e l’edizione e traduzione di Erchemperto, Ystoriola Longobardorum Beneventum degentium (2013) e Giovanni Diacono, Istoria Veneticorum (1999).

venerdì 27 luglio 2018

Marco Polo

Marco Polo
Viaggio ai confini del Medioevo
di Giulio Busi 
pp. 372, € 25,00
Mondadori, 2018
ISBN: 9788804702924

Rustichello si è già fatto parecchi anni di galera. Marco c’è capitato da poco, in prigione, ostaggio dei genovesi. Che debba proprio finire così, in gattabuia, dopo tutti quegli anni spesi tra giade, ori, principesse e cavalieri? Se uscire non si può, non rimane che cavarsene fuori, dalla miseria della detenzione, a forza di storie e di ricordi. Marco racconta, Rustichello, che è scrittore di professione, scrive parola per parola. Qua e là taglia, aggiusta, cuce frasi, ci mette un po’ di suo. La specialità di Rustichello, pisano, sono i romanzi cavallereschi. Marco ha un’altra specialità. Sa vedere. Il Milione, nato quasi per caso nelle carceri genovesi, nel 1298, non è solo il più famoso libro di viaggi della storia occidentale. Quello che lo rende unico è lo sguardo di Marco. Uno sguardo acuminato, preciso come un registro mercantile, capace di tener conto anche dei dettagli più minuti: di come venga montata una tenda nella steppa, di quanto costino le perle, del galateo dei banchetti mongoli. Ma anche uno sguardo morbido. Marco sa essere pietoso, simpatico, aperto. Ha lasciato Venezia da ragazzo, assieme al padre e allo zio. Allora non poteva saperlo, ma avrebbe rivisto i marmi di San Marco solo 24 anni più tardi. Si è avviato verso terre lontanissime per raccogliere onore, conoscenza e, perché no, profitto. L’entusiasmo per le infinite novità e le continue scoperte cancella ogni nostalgia di casa. Scoprire, capire, raccontare, questa è la sua missione. Strada facendo, Marco ha incontrato una folla di uomini e donne di cui non si sapeva nulla, né a Venezia né in tutta Europa, molto diversi per consuetudini alimentari, economiche, sociali, famigliari e sessuali, spesso in stridente contrasto con quelle dell’Occidente cristiano. Li ha visti com’erano, senza volerli per forza trasformare in qualcosa d’altro, più facile da capire e da accettare. Giulio Busi accompagna Marco Polo lungo le carovaniere d’Oriente, alla corte del Gran Qan, in città remote dai tetti lucenti. Lo segue con l’abituale scrupolo per le fonti, annotando meticolosamente e con consumata maestria narrativa ogni tappa, ogni evento. Tanto viaggiare ha uno scopo ben preciso: catturare lo sguardo di Marco. Per rivedere quello che lui ha visto, con i suoi occhi. E per imparare a osservare il nuovo, il diverso, l’altro senza timori e con la stessa limpida meraviglia.
Giulio Busi è professore ordinario alla Freie Universität di Berlino e presidente della Fondazione Palazzo Bondoni Pastorio. Ha scritto di mistica ebraica, di storia rinascimentale, della filosofia di Giovanni Pico della Mirandola. Collaboratore di lungo corso delle pagine culturali del «Sole - 24 Ore», ha uno stile letterario inconfondibile, incalzante e, al tempo stesso, documentatissimo. Per Mondadori ha pubblicato due biografie su Lorenzo de' Medici e Michelangelo.

giovedì 26 luglio 2018

La cappella palatina di Palermo

La cappella palatina di Palermo
di Chiara Alaimo
pp. 20, € 5,00
Caracol Edizioni, 2018
ISBN: 8898546858

Un opuscolo illustrato sulla storia, l'architettura e la descrizione dei mosaici di uno degli edifici emblematici del periodo normanno in Sicilia. I testi sono corredati, oltre che da fotografie, anche da disegni, vedute antiche e ricostruzioni virtuali in 3D. Per le sue dimensioni e per il taglio sintetico ed efficacemente descrittivo si presta ad essere un valido supporto per una guida alla scoperta del monumento.

mercoledì 25 luglio 2018

Milano e le origini della pittura romanica lombarda

Milano e le origini della pittura romanica lombarda
di Marco Rossi
pp. 192, € 29,00
Scalpendi Editore, 2018
ISBN: 978-88-99473-71-6

Il volume, alla sua seconda edizione dopo quella del 2011, ricostruisce la cultura figurativa maturata nella Lombardia di età romanica analizzando le modalità di lavoro delle maestranze e verificando i modelli iconografici da esse adottati.
Per quanto riguarda le origini della pittura romanica lombarda, un particolare rilievo critico è offerto, oltre che alle committenze episcopali, alle persistenze carolingie, allo sguardo verso Roma e l’antica tradizione cristiana e alle tematiche apocalittiche.
Marco Rossi è Professore Ordinario di Storia dell'Arte Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell'arte, sede di Milano.
Ha al suo attivo la partecipazione a numerose Mostre e Convegni, e la pubblicazione di quasi duecento titoli scientifici.

martedì 24 luglio 2018

Immagini medievali di culto dopo il Medioevo

Immagini medievali di culto dopo il Medioevo
a cura di Vinni Lucherini
pp. 200, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788833130309

In che modo l’età moderna e contemporanea hanno guardato alle immagini medievali di culto? Come le hanno percepite? Sotto quali istanze le hanno conservate e ri-contestualizzate? E, invece, in che modo un’immagine che non era stata oggetto di culto diventa, alla fine del Medioevo o dopo il Medioevo, vettore di miracoli e fulcro di una nuova devozione?
Il libro porta un contributo significativo a un tema ancora relativamente poco studiato, presentando esempi di più geografie europee, attraverso i quali si pone l’accento sulla dialettica tra ri-appropriazione e cancellazione del senso e delle funzioni originarie delle immagini, con uno sguardo particolare verso le componenti sociali implicate nei diversificati processi di modificazione connessi agli oggetti figurativi medievali.
 

lunedì 23 luglio 2018

La Badia Fiorentina dalla fondazione alla fine del Trecento

La Badia Fiorentina dalla fondazione alla fine del Trecento
a cura di Fulvia Zeuli
pp. 136, € 14,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Polistampa, 2018
ISBN: 978-88-596-1890-4

Fondato dalla nobile Willa di Toscana attorno al 970 d.C. in quello che è il cuore della Firenze antica, il complesso della Badia Fiorentina con la sua chiesa intitolata a Santa Maria Assunta è un luogo che, per il suo passato, per l’importanza delle opere che ancora accoglie e per il fervore religioso che per secoli l’ha contraddistinto, intreccia indissolubilmente la sua storia con quella dell’intera città e della regione.
Il testo, primo di due volumi dedicati al complesso sviluppo architettonico e artistico della struttura, ne racconta l’origine e le trasformazioni dalla nascita fino alla fine del XIV secolo.

Presentazione di Andrea Pessina. Testi di Francesca Carrara e Fiorella Facchinetti.

domenica 22 luglio 2018

Divina Commedia. Inferno

Divina Commedia. Inferno
a cura di Nicola Fosca
pp. 646, € 48,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1517-6
 
Il commento alla Commedia di Nicola Fosca è nella lista dei più autorevoli negli ultimi sette secoli, a parere di un’autorità mondiale quale Robert Hollander (presidente della Società Dantesca Italiana). Fosca esamina le tre cantiche del capolavoro di Dante Alighieri verso per verso, fornendo un’analisi di grande profondità e ricchezza. Getta luce sul significato del viaggio del poeta, sulla cruciale distinzione fra Dante personaggio e Dante autore, sui precedenti letterari dell’opera e su altro ancora. Forse il contributo più grande della pubblicazione è la sua visione unificata: mentre altri commentatori insistono sugli elementi estetici, Fosca mostra come essi non possano essere separati dai componenti epici, filosofici e teologici.
Nicola Fosca vive a Torino. Ha collaborato come studioso indipendente con la Princeton University, per la cui rivista in rete dantesca ha pubblicato numerosi articoli dal 2002 al 2016. In Italia ha scritto vari saggi apparsi su « L’Alighieri » (2009), « Studi danteschi » (2014), « Letteratura italiana antica » (2015 e 2017), « La parola del testo » (2018) e « Letteratura religiosa italiana » (di prossima pubblicazione).

sabato 21 luglio 2018

San Michele in Monte Laureto a Putignano

San Michele in Monte Laureto a Putignano
La Grotta dell'Angelo e la cultura pittorica angioina nel meridione barese
di Marcello Mingozzi
Quorum Edizioni, 2018
ISBN: 978-88-99224-30-1

Il volume ricostruisce la storia della chiesa rupestre di San Michele in Monte Laureto a Putignano, indagandone gli aspetti storiografico, storico e soprattutto artistico. L’analisi incrociata dei dati archivistici e artistici permette di comprendere il valore di un santuario medievale quasi dimenticato. Il grandioso affresco trecentesco con la Crocifissione, realizzato da due artisti pugliesi molto affascinati dall’arte napoletana, viene finalmente inserito nel contesto pittorico angioino della regione, poco studiato per il subcomparto a sud di Bari. In tal senso molto spazio è dedicato non solo alla disamina del tema della Crocifissione nella pittura dell’intera regione, ma anche ad affreschi, molti dei quali inediti, a Polignano, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Conversano, Rutigliano, Capurso, Triggiano. Parte del lavoro è poi dedicata alle vicende della grotta in età moderna, dunque alle sculture di Stefano da Putignano, per poi giungere all’età contemporanea. Lo studio dei tramiti viari in età medievale permette infine di ricomporre il complesso quadro dei pellegrinaggi, ma anche delle relazioni politiche e artistiche tra Putignano e il Principato di Taranto. Il volume si fregia di una densa prefazione firmata da Giorgio Otranto.

venerdì 20 luglio 2018

Lineamenti di storia della Chiesa medievale e moderna

Lineamenti di storia della Chiesa medievale e moderna
Dall’iconoclastia all’espansione missionaria (secc. VIII-XVII)
di Alessandro Saraco
pp. 264, €17,90
D'Ettoris Editori, 2018
ISBN: 978-88-9328-070-9

Si tratta di un manuale di storia della chiesa rivolto principalmente agli studenti degli istituti e delle università teologiche ma anche a tutti coloro che, per la prima volta, si accostano alla storia del cristianesimo e desiderano conoscere temi, personaggi, eventi e problematiche che hanno caratterizzato la storia della chiesa in epoca medioevale e moderna. È scritto con un linguaggio semplice, discorsivo e puntuale che rendono piacevole la lettura e agevolano lo studio e l’apprendimento.

giovedì 19 luglio 2018

Le commissioni ducali ai rettori d’Istria (1382-1547)

Le commissioni ducali ai rettori d’Istria (1382-1547)
a cura di Alessandra Rizzi
pp. 312, € 40,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788867288915

Le commissioni ducali ai rettori d’Istria (1382-1547) offre per la prima volta l’edizione di un corpus di ‘formulari’, in uso presso la cancelleria veneziana, per redigere le istruzioni assegnate ai rettori veneziani nei domini istriani.
I ‘formulari’ qui raccolti sono tratti principalmente dal registro 3 e, per il resto, dai registri 6 e 7 del fondo Collegio, Formulari di commissioni, presso l’Archivio di Stato di Venezia. I documenti editi furono stilati dopo il 1382 per aggiornare, con tutta probabilità, precedenti ‘formulari’, non pervenuti, riforme dei più antichi superstiti nel registro 1, presentati in una precedente edizione (Le commissioni ducali ai rettori d’Istria e Dalmazia. 1289-1361).
I saggi introduttivi presentano caratteri e contenuti della raccolta istriana qui edita, sia dei testi principali sia delle successive modifiche e integrazioni che si aggiunsero fino a Cinquecento inoltrato.
Alessandra Rizzi è ricercatrice a Ca’ Foscari (Venezia); si occupa prevalentemente di storia della ludicità e di storia veneziana nel medioevo. Insieme a Gherardo Ortalli dirige “Ludica”, collana di storia del gioco del la Fondazione Benetton Studi Ricerche, con la quale collabora da anni.

mercoledì 18 luglio 2018

La composizione dell'uomo esteriore e interiore

La composizione dell'uomo esteriore e interiore
di Davide di Augusta
a cura di Domenico Pezzini
pp. 616,  40,00
Edizioni Paoline, 2018
ISBN: 978-8831549639
 
Nuovo volume della collana “Letture cristiane del secondo millennio”: l’opera del francescano Davide di Augusta, che fonde la grande tradizione monastica dell’Occidente con la novità del carisma di Francesco.
Davide di Augusta (1205 ca. - 1272) appartiene alla prima generazione francescana in terra tedesca. Se ben poco si conosce della sua vita, quello che ne fa una figura di rilievo è l’opera nota come La composizione dell’uomo esteriore e interiore, scritta attorno al 1250 come frutto della sua attività di maestro dei novizi, arricchita nell’esperienza raccolta dalla predicazione itinerante e dalla pratica della direzione spirituale.
Popolarissima nel Medioevo e nel primo periodo moderno, l’opera, seconda solo all’Imitazione di Cristo, « fu per parecchi anni il manuale classico dell’ascetismo monastico » (De Guibert) e venne utilizzata nei noviziati francescani fino a metà Novecento. Il suo successo va trovato nella capacità di Davide di fondere la grande tradizione monastica dell’Occidente con la novità del carisma di Francesco, a cui si aggiunge il pregio che nasce dalla sua origine “pratica” come istruzioni per i novizi, in cui un’esposizione ordinata e metodica si colora di vivaci metafore tratte dal quotidiano, radicato in una secolare cultura rurale. L’edizione ora proposta è curata da Domenico Pezzini, esperto di letteratura monastica medievale.
Come gli altri volumi della collana “Letture cristiane del secondo millennio”, anche quest’ultimo è arricchito da un’ampia introduzione e corredato da note, che permettono di chiarire e sviluppare i passi più importanti. Un complesso apparato di indici (scritturistico, onomastico e analitico) aiutano poi a cogliere gli aspetti specifici del testo, mentre la bibliografia, selezionata e aggiornata, suggerisce, con vari livelli di approfondimento, il proseguimento dello studio.
Domenico Pezzini, presbitero della diocesi di Lodi, professore emerito di Linguistica Inglese e  pubblicista, si occupa da anni di letteratura monastica medievale. Ha tradotto e scritto numerosi saggi su Aelredo di Rievaulx, Isacco della Stella, Bernardo di Clairvaux, Pietro il Venerabile, oltre a scrittori quali la mistica inglese Giuliana di Norwich e il grande predicatore anglicano Lancelot Andrewes.
Studioso delle tecniche medievali di traduzione dal latino, in studi ora raccolti in The Translation of Religious Texts. Tracts and Rules, Hymns and Saints’ Lives (2008), è sensibile soprattutto all’aspetto linguistico dei testi, base ritenuta essenziale per una loro corretta interpretazione e il relativo apprezzamento. L’ultimo suo lavoro di rilievo è l’edizione critica per il Corpus Christianorum dell’Opera Historica et Hagiographica di Aelredo di Rievaulx (2017), di cui ha curato alcune opere in edizione italiana per questa stessa collana.

martedì 17 luglio 2018

Tracce di pietra

Tracce di pietra
Stemmi, orgoglio e potere nel Medioevo di Feltre
di Laura Pontin
pp. 276, € 17,00
Antiche Porte Editrice, 2018
ISBN: 978-88-96183-37-3
 
Uno studio attento sul comune (città e contado) costellato di simboli e segni antecedenti al 1510 e capaci di raccontare - col loro linguaggio - una storia fatta di privilegi, giochi di potere, equilibri politici, faide, lotte intestine e famiglie importanti. Momenti di storia feltrina immortalati nella roccia.
La storia della città narrata attraverso gli stemmi lasciati dai secoli nelle piazze, palazzi e vie del centro bellunese. Un ricco elenco tra arte, cultura e passato che testimonia l'importanza di queste "tracce" scolpite e dipinte per sempre nel territorio.

lunedì 16 luglio 2018

Da Canterbury a Mottola

Da Canterbury a Mottola
Il culto di Tommaso Becket nel Mezzogiorno d'Italia
di Pietro Dalena
pp. 140, € 15,00
Adda Editore, 2018
ISBN: 9788867173822

Un'analisi sull'esperienza martiriale di Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, e una ricostruzione dell'itinerario della diffusione del suo culto in Italia. Nella chiesa matrice (cattedrale sino al 1818) di Mottola si conservano significative testimonianze cultuali e culturali, tra cui una statua lignea (verosimilmente settecentesca), una tela raffigurante l'Assunta e san Tommaso Becket opera del Malinconico (1706) e, in particolare, un affresco del martire cantoberiano la cui controversa datazione si legherebbe alla ricostruzione della cattedrale e alla sua elevazione a patrono della città. Un privilegio, il patronato, che, associato alla presenza di alcune reliquie, serviva ad elevare il tasso di sacralità della chiesa e ad assicurare protezione alla popolazione dalle calamità naturali, dalle avversità climatiche e dalle epidemie.

domenica 15 luglio 2018

Racconto delle cose meravigliose d'Oriente

Racconto delle cose meravigliose d'Oriente
di Odorico da Pordenone
pp. 112, € 10,0
Edizioni Messagero Padova, 2018
ISBN: 978-88-250-4526-0

La "Relatio de mirabilibus orietalium Tatarorum" è la narrazione del viaggio in Asia di Odorico da Pordenone scritta nel 1330. È una delle prime descrizioni dell’Estremo Oriente medievale. Ebbe un immediato successo in tutta Europa visti i numerosissimi manoscritti conservati in latino, italiano, francese, tedesco, castigliano e gallese. Nel 2016 Annalia Marchisio ha curato la prima edizione critica del testo latino della "Relatio", basandosi sull’analisi dell’intera tradizione manoscritta e la ricostruzione della complessa storia del testo. Quella che presentiamo è la prima traduzione in lingua italiana tratta da questa edizione critica.
Odorico da Pordenone, francescano, visse tra il 1265 circa e il 1331. Intraprese uno dei viaggi più sorprendenti nella prima metà del Trecento: partì da Venezia per Trebisonda, attraversò l’Asia Minore e per mare raggiunse l’India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina fino a Khanbaliq (Pechino) e tornò via terra. Dal 1318 al 1330. Di ritorno, nel convento francescano di Padova, dettò a frate Guglielmo di Solagna la "Relatio" delle sue fortunate memorie. L’anno successivo raggiunse il convento di Udine, e lì chiuse i suoi giorni terreni con fama di santità.

sabato 14 luglio 2018

Il paesaggio degli Arcivescovi

Il paesaggio degli Arcivescovi
Processi di trasformazione del territorio tra alto e basso Medioevo nelle Marche settentrionali
di Daniele Sacco
pp. 254, € 50,00
All'Insegna del Giglio, 2018
ISBN: 9788878148260
 
La riappropriazione scientifica del tessuto storico, archeologico e ambientale di un paesaggio è il primo strumento di tutela per lo stesso. Si può fare archeologia del paesaggio basandosi soprattutto sulle fonti documentarie? Questo volume, dimostrando che ciò è possibile, si occupa di un’area medio-adriatica posta nella parte settentrionale della regione Marche in provincia di Pesaro e Urbino, al confine con l’Emilia-Romagna. Il territorio, costiero, è in gran parte vincolato dalla presenza di un parco naturale regionale. La zona è percorsa dalla strada consolare Flaminia e interessata dallo scalo marittimo di Focara (oggi Vallugola). Già in età romana il comprensorio era fiorente, costituendo un nodo viario e socio-economico d’interesse. Fu però nel Medioevo che queste terre si espressero al meglio, sotto il controllo degli arcivescovi di Ravenna. Il volume, nella diacronia, ha indagato ogni sfaccettatura del paesaggio che si presenta: l’aspetto demico, l’assetto dell’habitat, l’entità delle coltivazioni e persino i nomi dei fondi agricoli e dei loro fittavoli bassomedievali. Attraverso questa indagine è possibile comprendere un contesto che vide attivi sette castelli: Gradara, Granarola, Fanano, Monte Corbino, Gabicce, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e tre pievi (San Cristoforo, San Pietro e Santa Sofia). Restituiamo, anche visivamente, un paesaggio medievale tra i più caratteristici dell’area adriatica, disposto a chiusura della Pianura Padana con il suo tratto di alta falesia

venerdì 13 luglio 2018

La Badia di San Pietro in Valle

La Badia di San Pietro in Valle
Pagani, Catari, Protestanti e.. Santi
di Giovanni Tomassini
pp. 112, € 16,00
Edizioni Thyrus, 2018
ISBN: 9788868080556

Un viaggio nei luoghi e nel tempo intorno all'abbazia di San Pietro in Valle nella Valnerina, angolo suggestivo e misterioso dell'Umbria. È quello che propone l'autore con quest'opera, che si potrebbe definire investigativa. Già, perché Tomassini - proprio come un investigatore - ricostruisce attraverso documenti, segni, immagini e tracce di ogni genere un percorso storico e religioso inedito e sorprendente. E così la Valnerina - e in particolare Ferentillo con il suo territorio - rivelano la loro storia percorsa da vicende politico-religiose complesse, popolata da personaggi di notevole spessore con sullo sfondo sempre l'abbazia di San Pietro che, nonostante i secoli trascorsi, continua il suo silente controllo sulla valle.

giovedì 12 luglio 2018

Medioevo svelato

Medioevo svelato
Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia
a cura di Sauro Gelichi, Cinzia Cavallari, Massimo Medica
pp. 560, € 29,00
Ante Quem, 2018
ISBN: 978-88-7849-133-5
 
Una buona archeologia dovrebbe essere in grado di raccontare storie; ma, soprattutto, dovrebbe essere in grado di raccontare le storie di tutti. Questo è lo scopo principale della Mostra: narrare il Medioevo direttamente attraverso tutti i suoi protagonisti.
L’Emilia-Romagna è stata tra le prime regioni in Italia dove si è sviluppata un’archeologia del Medioevo e quarant’anni di ricerche, di tutela e di attività sul campo hanno prodotto una notevole quantità di dati, di informazioni, di conoscenze. Molto spesso tutto ciò è rimasto confinato in pubblicazioni specialistiche oppure non è stato raccolto assieme per tentare di offrire una visione più ampia e una prospettiva meno settoriale della vita nelle città e nelle campagne in questo lungo arco di tempo. 
Tra antiche città sopravvissute e nuovi empori, tra castelli e monasteri, tra chiese e villaggi, questa Mostra intende raccogliere i frutti migliori di quell’esperienza e, per la prima volta, presentarli al largo pubblico.

mercoledì 11 luglio 2018

Pagine di Medioevo nell'Oltrepò Pavese e nel Piacentino

Pagine di Medioevo nell'Oltrepò Pavese e nel Piacentino
di Romeo Pavoni
pp. 184, € 18,00
Sagep Editori, 2018
ISBN: 978-8863735710

La storia del Monastero di Bobbio e di San Paolo di Mezzano, con brevi riferimenti al monachesimo irlandese, unitamente alle vicende storiche medievali dell'Oltrepò pavese e delle limitrofe zone del Tortonese e Piacentino sono l'oggetto di questa pubblicazione, che ci offre uno spaccato esemplare dei complessi rapporti e delle relative dinamiche politiche delle più classiche Istituzioni medievali, Papato, Impero, Feudi, Comuni, Monasteri e Abbazie.
Tutto il racconto è corredato da un densissimo apparato di note con lo scopo di spiegare scientificamente le varie affermazioni e conclusioni dell'autore, apparato che diventa quasi un affascinante libro nel libro e che ci consente di comprendere l'importanza storica di questa zona geografica proprio alle spalle della Liguria, con la quale i legami sono ancora evidenti.

martedì 10 luglio 2018

Il povero d'Oriente

Il povero d'Oriente
di Alain Absire
pp. 304, € 22,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Edizioni Terra Santa, 2018
ISBN: 978-88-6240-493-8

Primavera 1219: Francesco d’Assisi, assetato di Dio, salpa per la crociata. Sulle orme di Cristo, parte per predicare il pentimento sotto le mura assediate di Damietta. Desideroso di calmare i lupi che si contendono la Terra Santa, in Gerusalemme, città ferita ma splendente, intravede il compimento della sua ricerca.
Nel corso del viaggio, lasciato il campo cristiano, il Poverello va incontro al potente sultano d’Egitto, al-Malik al-Kāmil. Sullo sfondo di una folle spirale di massacri e di sangue, mentre si susseguono assedi e battaglie, questi due personaggi fuori dal comune instaurano un dialogo del tutto particolare. Senza arma alcuna che non sia la fede, due visioni del mondo vengono a contatto, si sollecitano a vicenda, arrivano a sfiorarsi… Fragili momenti di grazia dove tutto sembra possibile, in cui il potente re e il santo straccione, ignorando l’odio dei guerrieri di Dio, intravedono all’improvviso l’unica strada possibile della pace.
Un romanzo straordinario in cui si mescolano sapientemente storia e finzione, e che sviluppa il tema di una ricerca quanto mai attuale: quella dell’incontro, brusco ma fecondo, tra islam e cristianesimo.
Traduzione dal francese di Francesca Cosi e Alessandra Repossi.
Alain Absire (Rouen 1950), scrittore e saggista francese, è autore di diversi romanzi e racconti per Fayard, Gallimard, Flammarion e Callman-Lévy. Nel 1987 è stato insignito del Prix Fémina per il romanzo L’Égal de Dieu. Questo è il suo secondo libro pubblicato in italiano.

lunedì 9 luglio 2018

Il Mediterraneo, la Sicilia, il Mezzogiorno d’Italia tra Medioevo ed età contemporanea

Il Mediterraneo, la Sicilia, il Mezzogiorno d’Italia tra Medioevo ed età contemporanea
a cura di Salvatore Bottari, Giuseppe Campagna
pp. 320, € 18,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1207-6
 
Il volume, che inaugura la collana “Mediterraneo. Culture, Società e Istituzioni tra Medioevo ed Età Contemporanea”, nasce da un’idea della compianta collega Carmela Maria Rugolo: conoscere le ricerche che stanno portando avanti alcuni giovani studiosi e fornire loro una tribuna per discuterne. Otto degli undici lavori contenuti in esso sono stati, infatti, discussi nel corso dei seminari promossi dalla Società Messinese di Storia Patria in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Scienze Storiche, Archeologiche e Filologiche dell’Università degli Studi di Messina. Gli altri tre contributi sono comunque maturati attraverso un dialogo con gli organizzatori degli stessi seminari. Invero, accanto ai lavori di dottorandi e di dottori di ricerca che hanno di recente discusso le loro tesi (Abbate, Campagna, Frisone, Minissale, Smedile, Tedesco, Teramo, Tigani), trovano spazio i contributi di studiosi da tempo attivi nel campo della ricerca storica (Guarino, Mellusi, Vermiglio). Il volume, dunque, prospetta dei risultati in parte già maturati e al contempo pone le premesse per ulteriori approfondimenti. Ricordando Carmela Maria Rugolo, gli autori e i curatori le dedicano questo libro.
Salvatore Bottari è professore associato di Storia moderna nell’Università di Messina. È socio di varie associazioni storiche italiane ed estere ed è segretario della Società Messinese di Storia Patria. Presiede l’osservatorio scientifico dell’Associazione Antonello da Messina. Ha curato vari volumi e ha pubblicato numerosi saggi e lavori monografici sulla storia politica, sociale e culturale dei paesi dell’area mediterranea con particolare riferimento alla Sicilia, all’Italia Meridionale, a Malta e all’Impero Ottomano. Si occupa, inoltre, dei rapporti commerciali e culturali tra l'Inghilterra e i paesi del Mediterraneo tra XVI e XIX secolo.
Giuseppe Campagna (Catania 26-2-1987) dottorando di ricerca presso l’Università degli Studi di Messina nel corso di Dottorato in Scienze storiche, archeologiche e filologiche (XXX ciclo) e cultore della materia Storia Moderna (M-STO/02) presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche del medesimo Ateneo. Ha conseguito nel novembre 2010 la laurea triennale in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Messina con una tesi dal titolo Attività minerarie nella Sicilia tardomedievale. Nel marzo 2012 ha conseguito con lode la laurea magistrale in Scienze Storiche. Società, Cultura e Istituzioni d’Europa con una tesi sperimentale dal titolo Il Cassaro di Palermo agli inizi del Quattrocento da un libro di conti della famiglia Bologna. È membro dal 2012 della Società Messinese di Storia Patria. È membro dal 2016 della Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna (SISEM). I suo principali interessi di ricerca si rivolgono allo studio della minoranza ebraica siciliana tra tardo Medioevo e Prima Età Moderna. Nel giugno 2017 risulta vincitore della borsa di ricerca per i beni culturali ebraici in Italia del Sud bandita dalla Fondazione per i beni culturali ebraici in Italia (FBCEI) con un progetto di ricerca sulla Presenza ebraica nel tessuto urbano messinese tra XIV e XV secolo. Il 5 luglio 2017 viene eletto membro del Consiglio Direttivo della Società Messinese di Storia Patria.

domenica 8 luglio 2018

Scicli. Storia, cultura e religione (V-XVI secc.)

Scicli
Storia, cultura e religione (V-XVI secc.)
di Salvo Micciché, Stefania Fornaro
pp. 404, € 39,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843092826

Che cosa si conosce realmente di Scicli nel Medioevo? Che cosa tramandano le fonti, i reperti dell’abitato e del circondario (e poi della citta?) di Scicli e le varie forme del suo toponimo (Xicli, Sicli, Sycla, Shiklah...)? Per rispondere a queste domande, il volume analizza la storia, la cultura e la religione di Scicli dal Medioevo al Cinquecento commentando le fonti e i reperti relativi alla storia della città. L’importanza di Scicli nell’ambito della Contea di Modica, il più vasto Stato feudale della Sicilia, si impose con forza anche grazie alla sua felice posizione geografica, non lontana dal mare. Toponomastica, onomastica, culti e storie di uomini e luoghi, cristiani ed ebrei, dal V al XVI secolo: la storia che conduce alla nascita della città iblea che sarà poi barocca e moderna e che Vittorini definì «la più bella del mondo».
Salvo Micciché è consulente informatico e direttore editoriale di “Ondaiblea. Rivista del Sud Est”, scrive per “Il Giornale di Scicli” e collabora con quotidiani e tv. Ha pubblicato: Onomastica di Scicli (Scicli 1991), Argu lu cani (Ragusa 2016), Zàghiri e Parmi – Omaggio al Siciliano (Ragusa 2016), Dall’Alba ai Girasoli (con M. Iannizzotto; Ragusa 2016) e Scicli: onomastica e toponomastica (Ragusa 2017).
Stefania Fornaro, laureata in Archeologia del Mediterraneo all’Università di Messina, ha partecipato a diverse campagne di scavo in area siciliana. Ha pubblicato alcuni contributi in Scicli: onomastica e toponomastica (Ragusa 2017) e collabora con “Ondaiblea. Rivista del Sud Est”.

sabato 7 luglio 2018

Forme letterarie del cavaliere medievale

Forme letterarie del cavaliere medievale
di Margherita Lecco, Claudia Rossi
pp. 96, € 10,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1028-7
 
Nell’opera sono delineati due modelli cavallereschi dell’età medievale, uno del tutto immaginario (il cavaliere del romanzo in langue d’oc Jaufre), l’altro fondato su un personaggio reale, Guillaume le Maréchal, nobile signore inglese, insignito di alte cariche politiche presso le corti di Enrico II e di Riccardo Cuor di Leone. Attraverso le due figure si modula un’immagine del cavaliere medievale in una doppia accezione, reale e fantastica, che in entrambi i casi, e in modo complementare (per quanto da punti di osservazione differenti), offre una figurazione ideale dello chevalier come difensore e sostenitore della società feudale nel momento del suo più intenso splendore, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, prima che, lentamente, la parabola del mondo cavalleresco iniziasse una sua, pur lenta, decadenza. Per l’uno e per l’altro, le rispettive testualizzazioni letterarie delineano due ritratti di grande efficacia rappresentativa e di pari, elevata, empatia.
Margherita Lecco, professore associato di Filologia romanza presso la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università di Genova, si occupa di Letteratura francese, provenzale, italiana del Medioevo, studiando in particolare la Letteratura francese didattico–allegorica e romanzesca, il romanzo in lingua d’oc e i Cantari italiani (Saggi sul romanzo del XIII secolo, voll. I e II, 2003 e 2007; Due Dits del XIV secolo (Dit de la Queue de Renart, Dit de Fauvain), 2009; Le Meraviglie di Rigomer (Les Merveilles de Rigomer). Tradizione manoscritta e tradizione narrativa, 2013).
Claudia Rossi è laureata in Lettere con tesi in Filologia romanza all’Università di Genova, presso la quale sta conseguendo un dottorato nella stessa disciplina. Si occupa in particolare delle letterature medievali francese e italiana.

venerdì 6 luglio 2018

Un mondo nelle icone

Un mondo nelle icone
La pittura bizantina e russa dall'XI al XVI secolo
di Kostas Papaioannou
pp. 208, € 20,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Ghibli Edizioni, 2018
ISBN: 978-88-6801-181-9
 
“Il gusto del lusso, per quanto veramente abbagliante possa essere, non deve fuorviare, né la più fastosa decorazione sommergere lo ‘sguardo’ che Bisanzio ha dato all’uomo, a tutti gli uomini. Bisanzio infatti è ‘sguardo’: lo sguardo dello spirito. Ripudiando l’orizzonte terrestre, ci indica ogni volta la stessa sublime direzione che si scopre sulle cupole o sulla pergamena dei manoscritti a Dafni o a Nerez, a Torcello o a Santa Sofia. Tutto lo slancio bizantino si è concentrato in quegli occhi: un supremo compimento della figura umana fatta a immagine di Dio.” Così Kostas Papaioannou inizia e ci inizia all’arte bizantina in un libro riccamente corredato da illustrazioni, cartine e un prezioso dizionario terminologico.
Un’opera in cui lo storico dell’arte greco analizza la nascita e l’evoluzione artistica dell’iconografia bizantina e russa senza isolarla dalla sintesi generale, essendo l’arte bizantina organicamente legata alla religione e allo Stato, e riuscendo così a far scaturire da queste pagine una visione d’insieme che assume i valori di un’epopea, anzi di un’epopea sacra.
Kostas Papaioannou (1921-1981), filosofo e storico dell’arte greco, naturalizzato francese. Dopo aver partecipato alla resistenza greca, è stato obbligato a lasciare il Paese nel ’45, riparando in Francia. Critico del totalitarismo, è stato uno dei maggiori studiosi del Novecento di Hegel, Marx ed Engels, dei quali ha tradotto testi fondamentali. Fra le sue opere ricordiamo: Dalla critica del cielo alla critica della terra: l’itinerario filosofico del giovane Marx (tr. it. 2012), Hegel: la vita, il pensiero, le opere (tr. it. 1979) e La metamorfosi del marxismo (tr. it. 1972).

giovedì 5 luglio 2018

Italica gens

Italica gens
Memoria e immaginario politico dei cavalieri cittadini (secoli XII-XIII)
di Enrico Faini
pp. 232, € 27,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788867289998

Perché gli intellettuali dell’età comunale cominciarono a scrivere la storia della propria città? Forse anche per insegnare ai più giovani i rudimenti della cultura politica e della comunicazione pubblica: bisognava abituarli a pensare e a parlare come un collettivo, spingendoli alla tutela dell’honor della loro città, e le storie locali costituivano un formidabile veicolo per la trasmissione dei valori.
In un’epoca celebre per la conflittualità e la violenza, lasciare la parola alle cronache e ai personaggi che le popolano permette di riconoscere spazi di confronto dialogici, diversi dalla singola realtà urbana e più vasti di essa. Permette inoltre di apprezzare l’estensione che possedevano concetti come libertà ed eguaglianza: non tra le persone, ma tra i poteri e i soggetti collettivi.
Enrico Faini insegna Storia medievale e Storia culturale dell’età medievale presso l’Università di Firenze. Tra i suoi libri ricordiamo Firenze nell’età romanica (1000-1211). L’espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio (Firenze 2010) e, con Jean-Claude Maire Vigueur, Il sistema politico dei comuni italiani (secoli XII-XIV) (Milano 2010).

mercoledì 4 luglio 2018

La sapienza cristiana

La sapienza cristiana
Collationes in Hexaemeron
di Bonaventura
Introduzione, traduzione e note di Vincenzo Cherubino Bigi 
pp. 352, € 30,00
Jaca Book, 2018
ISBN: 978-88-16-41481-5

Le Conferenze sull’Esamerone (Collationes in Hexaëmeron) che raccolsero per l’ascolto tutta la Parigi intellettuale dell’epoca sono l’ultimo e appassionato intervento di Bonaventura contro l’infatuazione suscitata nella facoltà delle arti a opera di Aristotele. Di fronte a una filosofia assoluta, che si istituisce in antitesi alla fede e si sottrae a ogni suo giudizio, Bonaventura ripresenta l’unità del sapere cristiano, secondo il modulo e la sensibilità che gli sono congeniali. In questa predicazione dal 9 aprile al 28 maggio 1273, Bonaventura lascia il suo testamento spirituale. La curatela, la traduzione e le note delle Collationes di Vincenzo Cherubino Bigi forniscono un’ottima guida alla comprensione e alla lettura di un’opera in cui polemica e contemplazione, dibattito e mistica, storia e verità si intrecciano, dando vita a un testo che rappresenta uno stimolante invito allo studio della Scolastica.

lunedì 2 luglio 2018

Concezione e valore della profezia tra riflessione antropologica e funzione politca (XII-XV secolo)

Concezione e valore della profezia tra riflessione antropologica e funzione politca (XII-XV secolo)
a cura di Maria Valeria Ingegno
pp. 276, € 18,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1089-8
 
Quale fu la concezione della profezia sviluppata dagli intellettuali attivi fra il Medioevo e l’Età Moderna? Quale la funzione in essa riconosciuta? Il volume prende le mosse dalle ricerche condotte in merito al “fatto profetico” da Paul Alphandéry per poi ispirarsi ai risultati ottenuti in sede magistrale da Jean-Pierre Torrell. La genesi e la natura della profezia sono però indagate attraverso una varietà di proposte e di soluzioni che non si limitano all’ambito scolastico, ma si estendono anche ad altre cerchie. Al di là di ogni distinzione, a partire dal tardo Medioevo l’attività profetica si qualifica sempre più per una forte componente di riflessione di carattere politico, riflessione che perdura nella nostra cultura fino a tutto il primo Rinascimento. Realizzato da una équipe internazionale, il volume getta una luce sulla storia del pensiero religioso e politico di ambito europeo.
Maria Valeria Ignegno è nata il 20 dicembre 1972 e ha conseguito la Laurea in Storia della letteratura latina medievale all’Università di Firenze, Facoltà di Lettere, con la votazione “Trenta e lode e le congratulazioni della giuria” nel 1998. Nel 2009 ha conseguito il Diploma di dottorato in Studi medievali conseguito con il giudizio “Très honorable” all’EPHE. (École Pratique des Hautes Études, Section de Sciences Religieuses, Parigi, Sorbonne). Fra le sue pubblicazioni: « Matrimonio e divorzio in Gilberto Porretano (I Cor. VII, 1-16) », in Revue d’Études Augustiniennes et patristiques LVI (2010); Le texte biblique adopté au XIIe siècle par trois commentaires de la Ire Épître de Paul aux Corinthiens: Le cas de Gratia Dei, de Gilbert de la Porrée  et de l’Anonyme poitevin, in Traduction et texte sacré (Fès, 18–19 aprile 2012), Fès, 2014. 

domenica 1 luglio 2018

L'Inquisizione a Firenze nell'età di Dante

L'Inquisizione a Firenze nell'età di Dante
Politica, società, economia e cultura
di Riccardo Parmeggiani
pp. 232, € 20,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 8815278362

Il volume ripercorre le origini e l'evoluzione storica del tribunale antiereticale a Firenze a partire dagli anni Trenta del Duecento fino al pontificato di Giovanni XXII. La città di Dante rappresenta un esemplare case study dei profondi intrecci che legarono il 'negotium fidei' medievale alla vita politica e alle trasformazioni della società comunale, non secondariamente in ragione dell'accentuato dinamismo economico che caratterizzò il passaggio tra Due e Trecento. In questo fervido contesto gli aspetti di carattere più schiettamente religioso sembrano rimanere di fatto in secondo piano, ancorché presenti anche nei dibattiti culturali che animarono il convento francescano di Santa Croce, sede dell'Inquisizione fiorentina. Il rilievo sociale dei lignaggi a vario titolo coinvolti nella repressione evidenzia come l'attività finanziaria e l'«indotto» generato dal tribunale ponessero il 'negotium fidei' al centro di forti interessi, che coinvolsero sia il ceto politico che quello imprenditoriale. Le irregolarità di gestione emerse in seguito ad un'inchiesta papale degli anni 1333-1334 fotografano in maniera nitida fino a che punto l'attività antiereticale si fosse progressivamente (e precocemente) trasformata da questione religiosa ad 'affaire' principalmente d'ordine finanziario.