mercoledì 28 febbraio 2018

Francesco il Ribelle

Francesco il Ribelle
di Enzo Fortunato 
pp. 136, € 16,50
Mondadori, 2018
ISBN: 9788804687566

San Francesco è oggi più che mai uno dei personaggi chiave per comprendere come si vada configurando il cristianesimo in questo inizio di terzo millennio, a partire dalle parole con cui papa Bergoglio ha spiegato la scelta del suo nome: «Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri! Per questo mi chiamo Francesco, come Francesco da Assisi». Con la semplicità, la mitezza e l’intenso fuoco interiore che hanno contraddistinto la sua vita, ancora dopo otto secoli attrae nel santuario di Assisi migliaia di persone ogni anno. Ma «perché scrivere un altro profilo biografico? Non bastavano le tante biografie, alcune delle quali eccellenti, uscite negli ultimi anni?» si domanda nella Prefazione il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. «La risposta è che questo lavoro ha una sua caratterizzazione specifica. Si potrebbe dire che si tratta di una lettura ecclesiale del santo di Assisi. Padre Enzo Fortunato ha voluto mostrarci tutta l’attualità del pensiero e dell’azione di Francesco, mentre la Chiesa cerca ogni giorno di compiere quel cammino in “uscita” chiestole da papa Francesco, di non essere cioè chiusa nelle sue istituzioni, ma povera e aperta all’incontro, capace di proporre il Vangelo con la parola e con la vita.» In queste pagine, ricche di testimonianze letterarie e pittoriche, si delineano così i luoghi che ha visitato, gli incontri che ha fatto, i gesti e le parole con cui ha formulato il suo messaggio, esplicitando quelli che sono stati il suo percorso personale ma anche la sua rivoluzione culturale, per spiegarne il «segreto». Francesco è l’uomo moderno, come moderna è la lingua che usa sia per la poesia sia per la predicazione. Era «un ribelle, certo, ma un ribelle obbediente. Un uomo obbediente, certo, ma un obbediente sempre libero» continua il cardinale Parolin. «Come non leggere in controluce, nelle pagine di questo libro e nell’umanità di Francesco d’Assisi, il progetto evangelico che papa Francesco sta portando avanti per tutta la Chiesa?» Il merito forse maggiore di questo libro è allora «quello di condurci a riflettere sul “ribelle” Francesco, ma anche quello di farci intravedere il volto del cristianesimo delle prossime generazioni».
Enzo Fortunato è giornalista e direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi. Frate minore conventuale, è stato professore presso la Pontificia Università Antonianum, l'Istituto Teologico di Assisi e la Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura. Padre spirituale dei giovani postulanti dal 1995 al 2004, ha ideato la collana «Orientamenti formativi francescani» edita dal «Messaggero». Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui «Avvenire», «HuffingtonPost», «Corriere della Sera» e «Panorama». Dal 2011 tiene una rubrica in onda su Rai1 dal titolo «Tg1 Dialogo» e su Radio Rai1 conduce «In viaggio con Francesco», rassegna stampa internazionale. Per Mondadori nel 2014 ha pubblicato Vado da Francesco.

martedì 27 febbraio 2018

“Prati, verzieri e pomieri” Il giardino medievale

“Prati, verzieri e pomieri” Il giardino medievale
a cura di Patrizia CaraffiPaolo Pirillo
pp. 223, € 20,00
Edizioni Firenze, 2018
ISBN: 978-88-7970-855-5 
 
Il volume contiene gli atti di un convegno dedicato ai giardini in età medievale tenutosi presso lo Spedale del Bigallo (Bagno a Ripoli) il 23 maggio del 2015. L’incontro era stato organizzato dall’Amministrazione comunale locale in collaborazione con l’Università di Bologna e con la fiorentina Accademia dei Georgofili. Con l’organizzazione scientifica di Patrizia Caraffi e Paolo Pirillo, docenti dell’Ateneo bolognese, la giornata ha riunito studiosi di Letteratura, Filologia e Storia intorno al tema del giardino medievale, prendendolo in esame con indagini di prima mano su fonti letterarie e storico-documentarie che vanno da testi arabi e persiani alla letteratura cortese, alla novellistica fino alle testimonianze di natura pubblica e privata prodotte nella Firenze, nella Bologna e nella Milano medievali. Alle due sezioni (Leteratura, Storia) ne segue una terza dedicata all’iconografia del giardino di età medievale e alla descrizione di un odierno giardino sperimentale ispirato dalla trattatistica dei secoli XIV e XV.

lunedì 26 febbraio 2018

Il monastero dei delitti

Il monastero dei delitti
di Claudio Aita
pp. 352, € 9,90
Newton Compton, 2018
ISBN: 9788822713582

Geremia Solaris è allo sbando: un tempo studioso e uomo brillante, dopo disillusioni e fallimenti, a cinquant’anni si ritrova senza soldi, ambizioni e interesse per il suo lavoro, e con una bottiglia di Chianti per amica. La sua vita, però, è destinata a cambiare radicalmente quando riceve un’inquietante e-mail da un suo ex professore. In allegato c’è un misterioso manoscritto, che l’anziano docente chiede a Geremia di decriptare. Geremia, riscosso dal torpore e vinto dalla curiosità, si mette all’opera, ritrovandosi invischiato in un meccanismo che non riesce a comprendere fino in fondo. E quando in un secondo, sibillino messaggio il professore gli chiede di vederlo, ha la drammatica conferma di essere entrato in un labirinto di pericoli da cui è difficile uscire: un filo sottile si dipana e ricollega la Firenze medievale a quella dei nostri giorni, e le orribili morti di secoli or sono sembrano allinearsi ai delitti che hanno terrorizzato la città e le sue campagne negli anni Ottanta. Riuscirà Solaris, seguendo il rivolo di sangue che attraversa il tempo e la Storia, a sopravvivere al Male?
Claudio Aita è figlio di emigranti, ha vissuto tra il Friuli e la Toscana, dove attualmente risiede. È un esperto di Storia della Chiesa e Storia medievale, oltre che musicista, scrittore e editore nel settore dei beni culturali. Ha collaborato come pubblicista con riviste di viaggio, cultura e storia locale. È autore di due testi di successo sui rapporti fra religione e cultura alimentare. Negli ultimi anni si è proposto come autore di thriller di ambientazione storica e contemporanea. Il monastero dei delitti è il suo primo libro pubblicato con la Newton Compton. Per saperne di più: www.claudioaita.it.

domenica 25 febbraio 2018

Grønland

Grønland
Ultimo atto
di Alessandro Aleotti
pp. 192, € 12,00 (Acquista online con il 15 % di sconto)
Meridiano Zero, 2017
ISBN: 978-88-8237-448-8
 
Romanzo storico insolito: insolita è l’ambientazione geografica, la fredda e sperduta Groenlandia, e forse ancora più insolita è l’ambientazione storica, cioè il tardo Medioevo, all’epoca della misteriosa scomparsa delle colonie fondate in questa terra dai vichinghi attorno all’anno Mille. Tutto inizia in Islanda, nei primi mesi dell’estate del 1417: una nave parte alla volta dell’insediamento norvegese di Grønland, dopo che ormai sono trascorsi vari anni dal rientro dell’ultima spedizione. è dal 1410 che nessuno ha osato affrontare quella rotta, la più pericolosa fra quelle conosciute, e da allora non si hanno più notizie dei discendenti degli antichi vichinghi che, da più di quattrocento anni, abitano quelle terre lontane. A capo di tale impresa è il capitano Thorvall Björnsson, a cui questo viaggio cambierà il corso della vita. Pagina dopo pagina l’invenzione letteraria si mescola alle ultime notizie storiche provenienti da questo sperduto avamposto cristiano: informazioni scarse, incerte e confuse che precedono la definitiva e misteriosa scomparsa della colonia norvegese di Grønland.
Alessandro Aleotti vive e lavora a Reggio Emilia. Ingegnere civile, lavora presso la Provincia di Reggio Emilia. Da sempre unisce a una formazione e a un’attività lavorativa strettamente tecnica una grande passione per la storia e la narrativa.

sabato 24 febbraio 2018

Alcuini Enchiridion in Psalmos

Alcuini Enchiridion in Psalmos
Edizione critica a cura di Vera Fravventura
pp. CLXXVI-142, € 60,00
Sismel, 2017
ISBN: 978-88-8450-788-4
 
Attorno all’anno 800 Alcuino incaricò Fridugiso, suo allievo e futuro abate di Tours, di recapitare ad Arnone, arcivescovo di Salisburgo, un libellus con funzione di vademecum. Il codice, abbastanza piccolo da poter accompagnare Arnone sive in domo sive in itinere, ospitava al proprio interno una collezione di testi esegetici e devozionali. Fra questi spiccava, come elemento a se stante, una raccolta di tre expositiones composte dallo stesso Alcuino e dedicate a illustrare, rispettivamente, i sette Salmi penitenziali, il Salmo 118 e i quindici Salmi graduali. Questo corpus di testi, preceduto da un’epistola di dedica che assegnava ai tre commenti l’intitolazione complessiva di enchiridion, godette di un certo successo nella cerchia di Arnone, al quale sembra dover risalire l’allestimento delle prime copie manoscritte. Il volume contiene la prima edizione critica del testo e propone una ricostruzione dei fattori materiali e degli interessi culturali che ne condizionarono la genesi e la prima circolazione.

venerdì 23 febbraio 2018

Abelardo e Eloisa Lettere d'amore

Abelardo e Eloisa
Lettere d'amore
di Pietro Abelardo
Introduzione, traduzione e note di Federico Roncoroni
pp. 544, € 14,00
Garzanti, 2018
ISBN: 9788811811640

Nel XII secolo, un logico e teologo di fama europea, chierico e canonico della cattedrale di Parigi, incontra una giovane donna altrettanto celebre per cultura e intelligenza. L'innamoramento è tanto inevitabile quanto scandaloso, e drammatica è la sorte cui i due vanno incontro: sposatisi in segreto in seguito alla nascita di un figlio, vengono osteggiati dalla famiglia di lei, che punisce l'uomo con la più vergognosa delle mutilazioni, e costretti a separarsi e ad abbracciare la vita monastica. La storia d'amore di Abelardo ed Eloisa ci è nota attraverso una sorta di autobiografia in forma epistolare - conosciuta come "Historia calamitatum mearum" («Storia delle mie disgrazie») e qui riproposta - e attraverso le lettere, accorate e disperate, che i due amanti, divisi dal destino, si scambiarono nel corso degli anni. Traboccanti di ricordi e ardenti di passione, queste epistole rievocano i giorni felici con struggente nostalgia, e per la sincerità con cui raccontano un amore sopravvissuto alla tragedia della separazione riescono ancora a parlare al cuore del lettore moderno.

giovedì 22 febbraio 2018

1345. La bancarotta di Firenze

1345. La bancarotta di Firenze
Una storia di banchieri, fallimenti e finanza
di Lorenzo Tanzini
pp. 172, € 14,00
Salerno Editrice, 2018
ISBN: 978-88-6973-274-4

La storia del grande crack degli anni ’40 del Trecento è ricostruita in parallelo con la crisi della finanza pubblica che causò la bancarotta di Firenze. Le cronache dell’epoca restituiscono con toni drammatici la ricerca di provvedimenti di emergenza per rassicurare i creditori senza annientare l’imprenditoria cittadina, mentre la nascita di un sistema di debito pubblico (il cosiddetto “Monte”) diventa la chiave per il finanziamento della Repubblica e per l’uscita dalla perversa spirale di quel fatidico 1345. Affiora cosí una complessa strategia di salvaguardia della credibilità degli operatori fiorentini, destinata a modificare i rapporti tra cittadini e Stato fino a costituire la nuova etica civica del primo Rinascimento.
Lorenzo Tanzini, studioso di Storia delle istituzioni, delle pratiche giudiziarie, del pensiero politico tra Medioevo e Rinascimento, insegna Storia Medievale all’Università di Cagliari. Tra le sue pubblicazioni si ricorda almeno A consiglio. La vita politica nell’Italia dei comuni (Roma-Bari 2014).

mercoledì 21 febbraio 2018

Sigismondo e Isotta

Sigismondo e Isotta
di Maria Cristina Maselli
pp. 612, € 20,00
Piemme, 2018
ISBN: 978-88-566-6396-9
 
È il 1437 quando per la prima volta Isotta degli Atti posa lo sguardo su Sigismondo Pandolfo Malatesta. Lui, ventenne, è il turbolento e ambizioso signore di Rimini e di Fano, lei, una bambina di soli cinque anni, figlia di un piccolo nobile della zona. Isotta cresce nel mito di Sigismondo e grazie alla carica del padre, consigliere economico del signore di Rimini, ha la possibilità di rivederlo. Dopo sette anni dal primo incontro comincia a nascere in loro un sentimento fortissimo. Ma Sigismondo è sposato con Polissena Sforza, e Isotta è stata cresciuta per essere moglie e non amante. Questo il conflitto che renderà tortuoso il percorso di due anime complementari, lei nella perenne ricerca di conferme, lui disposto a dimostrarle i propri sentimenti attraverso l'arte, la parola e l'idea. Quando, dopo la morte di Polissena Sforza, la ragion di Stato sembra volere una nuova nobile moglie accanto a Sigismondo, anche le ultime certezze dei due innamorati paiono vacillare. Inoltre, la vita e lo stesso ruolo del signore di Rimini sono ostacolati da intrighi, avidità, inganni, legami di sangue e di morte, a cui si aggiunge l'odio dei suoi due più acerrimi e potenti nemici: Federico da Montefeltro e papa Pio II, che usa lo splendore umanista del Tempio Malatestiano per condannare il signore di Rimini.
Sarà proprio nel momento più difficile della vita di Sigismondo - abbandonato anche dai più fedeli alleati - che l'amore incondizionato e gratuito di Isotta si rivelerà salvifico e porterà a cambiare il destino delle loro vite.
Maria Cristina Maselli è autrice televisiva, inizia a lavorare in Rai nell'edizione 2004 di Domenica in, condotta da Mara Venier. Da allora ha continuato a scrivere per la tv, collaborando fra gli altri con Massimo Giletti, Antonella Clerici, Pippo Baudo, Giancarlo Magalli e Bruno Vespa. Sigismondo e Isotta è il suo primo romanzo.

martedì 20 febbraio 2018

Tra Francia e Spagna

Tra Francia e Spagna
Reti diplomatiche, territori e culture nei domini sabaudi fra Tre e Settecento
a cura di Alessandro Celi, Matthew Vester
pp. 340, € 39,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843074426

L’associazione dei Sabaudian Studies, rete internazionale di ricercatori dedita allo studio della storia degli Stati sabaudi durante l’età moderna, presenta al pubblico italiano questo nuovo volume, che raccoglie gli atti del convegno organizzato in collaborazione con l’Académie Saint-Anselme di Aosta, nel 2012. I saggi che lo compongono investigano i molteplici aspetti dell’influenza che Francia e Spagna esercitarono sui domini di Casa Savoia tra il XIV e il XVIII secolo. Le vicende politiche e militari, così come gli aspetti culturali, letterari, religiosi e sociali, sono illustrate attraverso articoli dedicati a singoli episodi oppure a fenomeni di lungo periodo, con particolare attenzione per le zone alpine e i loro abitanti.
Alessandro Celi, socio di numerose società storiche, dal 2009 è cultore della materia presso la cattedra di Storia contemporanea dell’Università della Valle d’Aosta e dal 2010 presidente della Fondation Émile Chanoux, istituto di studi federalisti e regionalisti. È autore di Tra due frontiere. Armi, eserciti ed identità locale nelle Alpi dell’Ottocento (Rubbettino, 2013).
Matthew Vester è professore di Storia alla West Virginia University. È autore di Renaissance Dynasticism and Apanage Politics: Jacques de Savoie-Nemours, 1531-1585 (Droz, 2012) e curatore di Sabaudian Studies: Political Culture, Dynasty, and Territory, 1400-1700 (Truman State University Press, 2013). I suoi studi sulla politica fiscale sabauda, il reddito ecclesiastico e la cultura politica valdostana sono apparsi in varie riviste e antologie.

lunedì 19 febbraio 2018

Summa Contra Hereticos

Summa Contra Hereticos
di Pseudo Giacomo De Capellis
Edizione critica a cura di Paola Romagnoli
Introduzione, appendici e bibliografia a cura di Maurizio Ulturale
pp. 416, € 50,00
Vita e pensiero, 2018
ISBN: 9788834333587 
 
La Summa contra hereticos (XIII secolo) è uno dei testi più noti e citati tra quelli della produzione antiereticale e, nello specifico, anticatara del basso medioevo. La complessa tradizione manoscritta, finora poco nota, attesta una diffusione europea per quest’opera, la cui circolazione è stata determinata dall’utilizzo del testo in ambienti conventuali. La storiografia precedente ne ha messo in luce l’approccio originale per la conoscenza del catarismo particolarmente in riferimento ai contestuali giudizi relativi alla moralità ereticale senza approfondirne, tuttavia, gli aspetti di produzione e fruizione specifici di un trattato operativo di matrice scolastica.
Viene proposta ora un’edizione critica commentata, a lungo attesa dalla comunità scientifica internazionale, con le caratteristiche di un’opera pensata e organizzata quale strumento funzionale tanto all’approfondimento dello sviluppo dottrinale del catarismo nel XIII secolo quanto alla collazione tra fonti di medesimo ambito. Gli specifici e paralleli risultati di ricerca a cui i curatori sono pervenuti consentono di guardare alla Summa non come semplice contenitore di informazioni – peraltro erroneamente considerate, da una certa pretesa decostruzionista, delle mere invenzioni prodotte dai polemisti – ma come un’opera organica e tipica di un’esigenza ecclesiologica comune a un’intera generazione di autori controversisti.
Paola Romagnoli (1962) si è laureata in Storia della Chiesa medievale con il prof. Lorenzo Paolini, ha conseguito il dottorato di ricerca, ha collaborato con l’Università di Bologna per studi e ricerche e con il Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani. È attualmente responsabile dell’archivio corrente e di deposito del Comune di Modena.
Maurizio Ulturale (1989) si è laureato in Scienze storiche con una tesi di Storia della Chiesa medievale con il prof. Lorenzo Paolini. Si occupa di storia dei movimenti ereticali del basso medioevo. Collabora con il Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani e ha all’attivo altre collaborazioni scientifiche. Attualmente svolge la sua professione presso la “Fondazione Collegio San Carlo” di Modena nel settore Biblioteca-Archivio storico.

domenica 18 febbraio 2018

Francesco d'Assisi

Francesco d'Assisi
La storia negata
di Chiara Mercuri
pp. 228, € 11,00
Laterza, 2018
ISBN: 9788858131022

Messi ai margini, tacciati di essere gente rozza, semplice e senza cultura, i suoi compagni furono i soli che Francesco volle accanto nell’ultimo atto della sua vita terrena. I loro scritti, ignorati per secoli, raccontano un Francesco diverso, finalmente sottratto all’immagine stereotipata in cui la storia ufficiale l’ha confinato. Mai letto nulla di così appassionato sul più ribelle dei santi. Roberto Saviano.
Il rigoroso e affascinante libro della Mercuri si legge con passione: è un luminoso esempio di come, di fronte a certi testimoni del Vangelo, sia sufficiente ridare voce alla loro semplice, quotidiana, laboriosa sequela cristiana. Enzo Bianchi.
Un libro limpido, pieno d’intensità e di coraggio quanto spoglio di sussiego accademico e di preoccupazioni erudite. Una caccia serrata, a tratti affannosa e incalzante eppure serena, alla ricerca di un personaggio evidentemente a lungo non solo studiato ma anche amato. Franco Cardini
Chiara Mercuri si è specializzata in Storia medievale in Francia. È autrice di molti studi scientifici, tra cui un libro sulla reliquia della corona di spine (Edizioni di Storia e Letteratura), tradotto in francese col titolo Saint Louis et la couronne d’épines (Riveneuve 2011), che ha ottenuto il prestigioso premio dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres.  Attualmente scrive per la rivista “Medioevo”. Per i nostri tipi ha pubblicato La Vera Croce. Storia e leggenda dal Golgota a Roma (2014).

sabato 17 febbraio 2018

Oggetti, reliquie, migranti

Oggetti, reliquie, migranti
La basilca ambrosiana e il culto dei suoi santi (386-972)
di Ivan Foletti
pp. 254, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788867288465

La basilica ambrosiana di Milano, edificata per la prima volta negli anni di Ambrogio (374-397) e ricostruita radicalmente alla fine dell’XI secolo, è uno straordinario luogo di memoria e di presenza di oggetti e monumenti medievali.
Attraverso lo studio di alcune celebri opere in essa conservate, tra cui il sacello di San Vittore in Ciel d’Oro, l’altare d’oro e il ciborio di Sant’Ambrogio, il libro si propone di indagare l’interazione tra la topologia dell’edificio e i suoi oggetti, le reliquie attorno alle quali l’Ambrosiana è costruita, e la nozione di “migranti”. In altre parole si vuole analizzare come, sulla lunga durata, alcuni oggetti diventino riflesso delle reliquie, e la santità materiale che da essi deriva venga usata come strumento di esclusione e intrusione in un contesto etnico problematico.
Il volume presenta un ricchissimo apparato iconografico, frutto di un’apposita campagna fotografica.
Ivan Foletti insegna all’Università Masaryk di Brno. Si è perfezionato ed è stato assistente in storia dell’arte all’Università di Losanna. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla nascita degli studi bizantini in Russia e in Occidente e sulle relazioni tra iconografia e liturgia in epoca paleocristiana.I suoi interessi scientifici si concentrano sulla nascita degli studi bizantini in Russia e in Occidente e sulle relazioni tra iconografia e liturgia in epoca paleocristiana.

venerdì 16 febbraio 2018

Tempo e preziosi

Tempo e preziosi
Tecniche di datazione per l'oreficeria tardoantica e medievale
a cura di Isabella Baldini e Anna Lisa Morelli
pp.216, € 20,00
Ante Quem, 2017
ISBN: 978-88-7849-125-0

I gioielli e i preziosi pongono spesso in archeologia problemi di inquadramento cronologico. Gli strumenti che si hanno a disposizione sono tuttavia molteplici: l’analisi dei dati archeometrici e geoarcheologici, lo studio attento della stratigrafia, l’indagine diagnostica sulla composizione dei materiali, la ricostruzione sperimentale delle tecniche di lavorazione, lo stile, l’esame di tutti gli elementi costitutivi di ciascun oggetto, rappresentano le diverse modalità di approccio di cui si avvale la ricerca. I contributi qui raccolti evidenziano come in questo tentativo di contestualizzazione sia indispensabile integrare in maniera interdisciplinare i diversi approcci e competenze.
Isabella Baldini, Anna Lina Morelli, Introduzione - Michele Asolati, I pendenti monetali del tesoro di Sidi bu Zeid (Libia): nuovi spunti cronologici sull’impiego dell’opus interrasile - Daniela Ferro, Vincenzo Fiocchi Nicolai, Ida Anna Rapinesi, Anna Candida Felici, Marco Aricò, Corredi aurei da una tomba della basilica di papa Marco sulla via Ardeatina a Roma - Jaime Vizcaíno Sánchez, “Vestido, comida y las demás cosas de la vida”. Elementos metálicos de indumentaria y adorno personal en los contextos tardoantiguos de Carthago Spartaria - Alexandra Hilgner, A short history of garnet. The development and chronology of the cloisonné style - Antonio Alberti, Monica Baldassarri, Tra oreficeria, numismatica e archeologia: una fibbia di tipo bizantino dalle tombe longobarde di Pisa - Alessandro Pacini, La fibula longobarda dell’Arcisa. Contributo tecnologico alla datazione - Assunta Petrazzuolo, Contesti e cronologia di oggetti di ornamento personale tardoantichi della Campania: alcune riflessioni - Isabella Baldini, Il tempo a tavola nel tesoro di argenterie da Classe - Giovanna Bianchi, John Mitchell, Datare un gioiello medievale nel contesto di una indagine archeologica: il caso della fibula di Montieri (Gr).

giovedì 15 febbraio 2018

Prima di Amerigo

Prima di Amerigo
I Vespucci da Peretola a Firenze alle Americhe
di Claudia Tripodi
prefazione di Luciano Formisano
pp. 279, € 30,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788867288977

Se alla fine del Quattrocento i riflettori non si fossero accesi sul navigatore Amerigo, la famiglia Vespucci, forse, avrebbe attirato solo modestamente l’interesse degli storici finendo per rimanere nascosta tra le pieghe della documentatissima storia di Firenze. D’altra parte è ragionevole supporre che, in assenza di Amerigo, l’interesse degli studiosi avrebbe finito per concentrarsi su alcuni Vespucci dal curriculum più significativo di altri nella Firenze medicea.
è di questi Vespucci che non conobbero il Nuovo Mondo e che pure lasciarono il loro segno in uno dei centri più dinamici del vecchio, che si occupa questo libro: i Vespucci di cui Amerigo con la sua impresa, probabilmente, potè oscurare la fama, ma anche i soli che, forse, sarebbero stati in grado in sua assenza di assicurare alla casata una certa notorietà.
Attraverso l’analisi di materiale documentario inedito il libro ricostruisce l’alveo entro cui la famiglia, inurbandosi da Peretola, gettò le basi della sua presenza a Firenze, rivelando al suo interno, oltre che una familiarità col mondo mercantile, con i commerci e con la navigazione, anche una forte predisposizione per la carriera politica.

mercoledì 14 febbraio 2018

S. Elia di Monte Santo

S. Elia di Monte Santo
Il primo cenobio benedettino della Sardegna tra storia, arte e devozione popolare
a cura di Giovanni Strinna e Giuseppe Zichi
pp. 225, € 34,00
All'Insegna del Gigio, 2017
ISBN: 9788878148208

Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubalis e S. Elia di Monte Santo con l’intero monte, costituendo così la dotazione del primo cenobio cassinese dell’isola. Quel gesto significava la loro fedeltà al papa e il loro schierarsi dalla parte della riforma ecclesiastica. Il loro diploma di donazione, ancora oggi conservato a Montecassino, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo, ma la vicenda ci è testimoniata anche nelle suggestive pagine della Chronica Casinensis di Leone Marsicano. I nomi delle chiese di S. Elia e S. Maria, presso l’attuale Siligo, vennero incisi assieme a quelle degli altri beni posseduti dai Cassinesi sul portone bronzeo del monastero laziale, come ad affermarne l’eterna stabilità. Il presente volume, che raccoglie saggi di specialisti di diverse discipline, descrive il territorio di Monte Santo e le sue chiese dalla fase di età bizantina fino a quella tardo-medievale, con un’incursione nella storia otto-novecentesca relativa alle dispute per la gestione della festa campestre di Sant’Elies.
L'opera, arricchita da un ampio apparato fotografico, raccoglie 12 contributi di studiosi delle due università sarde (storici, archeologi, filologi, archivisti e storici dell’arte) e della Soprintendenza archeologica della Sardegna e ricostruisce la storia plurisecolare dei santuari di S. Elia di Monte Santo, S. Maria di Bubalis e S. Eliseo, che furono la dotazione del primo monastero benedettino della Sardegna.
I saggi coprono un arco cronologico che va dalla fase di età bizantina all’età tardo-medievale, ma dà spazio anche ad alcune vicende più recenti, quelle che riguardano la gestione e lo svolgimento della festa tradizionale di Sant’Elies, che ancora ai nostri giorni richiama un gran numero di pellegrini, e alle possibili prospettive del turismo culturale e religioso nel territorio di Monte Santo.

martedì 13 febbraio 2018

Un borgo nuovo angioino di Terra d'Otranto: Francavilla Fontana (secc. XIV-XV)

Un borgo nuovo angioino di Terra d'Otranto: Francavilla Fontana (secc. XIV-XV)
di Luciana Petracca
pp.280, € 35,00
Congedo Editore, 2017
ISBN: 9788867661831 
 
L’attenzione per le comunità cittadine del Mezzogiorno bassomedievale è una delle prospettive d’indagine che più radicalmente ha rinnovato negli ultimi anni gli studi della medievistica meridionale, impegnata a recuperare il ritardo rispetto al resto dell’Italia nelle ricerche di storia urbana. Ciò nonostante, rimangono in ombra i centri minori (spesso infeudati), a vocazione prevalentemente agricolo-pastorale, tanto quelli di antica origine quanto quelli di più recente fondazione, base portante del reticolato insediativo del Regno, ma privi della dignità di civitas, perché non sedi di cattedra vescovile. Tale situazione, in alcuni casi, non fu tuttavia di ostacolo all’esprimersi di una spiccata vivacità e dinamicità sotto il profilo sociale, economico e politico.
In questa chiave, il presente lavoro prende in esame una delle tante comunità urbane “minori” del principato di Taranto, Francavilla Fontana (oggi in provincia di Brindisi), fondata agli inizi del XIV secolo lungo l’antico tracciato della via Appia-Traiana. Le sue vicende storiche, socio-politiche ed economiche, oltre a favorire l’approfondimento del tema delle comunità rurali del Mezzogiorno tardomedievale, offrono l’opportunità di seguire il fenomeno dei borghi nuovi in una provincia periferica del Regno.
Il percorso evolutivo è stato indagato sia attraverso la ricostruzione dei processi di diserzione, parziale o totale, da cui furono investiti gli insediamenti contermini favorendo la crescita demografica ed urbana di Francavilla, sia attraverso le fasi più significative del rapporto tra comunità e signore feudale, e tra comunità e corona. La ricerca condotta sulle pratiche politiche delle élites locali, espressione del “protagonismo civico”, si avvale della necessaria riflessione sulle dinamiche aggregative della società urbana meridionale e sulle relazioni di potere sulla terra, ambito di più stretta pertinenza dell’analisi giuridica ed economica.
Luciana Petracca è ricercatrice di Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, dove insegna Storia Medievale, Didattica della Storia e Laboratorio di Storia presso i Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria e in Educatore Socio-culturale. Si occupa in prevalenza di storia degli ordini religioso-militari e di alcuni temi di storia sociale, economica e culturale del Mezzogiorno d’Italia tra XIII e XV secolo. È autrice di vari articoli e dei seguenti volumi: Anagrafe matrimoniale e strategie di parentela. Il “Matrimoniorum liber primus (1577-1596)” della Parrocchia Cattedrale di Nardò (Galatina 2002); Giovanniti e Templari in Sicilia, II (Galatina 2006); Quaterno de spese et pagamenti fatti in la cecca de Leze (1461/62), (Roma 2010); Gli inventari di Angilberto del Balzo, conte di Ugento e duca di Nardò. Modelli culturali e vita di corte nel Quattrocento Meridionale (Roma 2013).

lunedì 12 febbraio 2018

1317 - Una città e il suo diritto: Merano nel Medioevo

1317 - Una città e il suo diritto: Merano nel Medioevo
a cura di  Gustav Pfeifer
pp. 528, € 39,00
Edizioni Athesia, 2018
ISBN: 978-88-6839-331-1
 
L'ultima opera esaustiva sulla storia cittadina di Merano è stata data alle stampe nel lontano 1889. Per ovviare a questa mancanza la Città di Merano ha colto l'occasione del settecentesimo anniversario del privilegio, con cui l'11 giugno 1317 Enrico di Carinzia-Tirolo sancì per la prima volta in forma sa cucritta il suo ordinamento civico, per festeggiare e riflettere sul proprio passato in un convegno internazionale. Gli organizzatori - l'Archivio storico comunale di Merano e l'Archivio provinciale di Bolzano - infatti considerano questa particolare attenzione al passato medievale della città un importante passo per dare alle meranesi e ai meranesi uno strumento che consenta loro di riappropriarsi di un pezzo importante della propria città. Benché gli atti del convegno qui presentati non siano una riscrittura organica della storia della città, pur tuttavia il volume offre importanti strumenti d'analisi e chiavi di lettura in merito a un periodo della storia cittadina che ha forgiato e forgia tuttora la città di Merano molto più di quanto comunemente non si creda.

domenica 11 febbraio 2018

Viterbo e le sue torri

Viterbo e le sue torri
di Noris Angeli
€ 18,00
Archeoares, 2018
ISBN: 9788899822200
 
Emblema stesso del potere ed essenziale elemento di autorappresentazione della classe egemone, la torre costituisce, nelle sue diverse forme e funzioni, uno dei tratti distintivi del paesaggio urbano delle città medievali dell’Italia centrale.
Ciò vale anche per Viterbo, il cui panorama era – ed è tuttora – caratterizzato dalla presenza delle torri: quelle disposte lungo il perimetro delle mura civiche erette tra la fine dell’XI e la seconda metà del XIII secolo; quelle erette dal Comune in punti strategici del suburbio con funzioni di avvistamento e di controllo sulla viabilità di accesso alla città; le torri e le casetorri appartenenti all’aristocrazia cittadina, che punteggiavano, con maggiore o minore densità, buona parte dell’area urbana.
Nonostante i crolli, le demolizioni e le “scapitozzature” che hanno interessato, già in età tardomedievale, molte torri appartenenti alle residenze nobiliari, numerose strutture rimanevano integre o comunque ben riconoscibili ancora nella piena età moderna, sebbene ormai sostanzialmente prive della funzione militare per cui erano state originariamente concepite ed adibite agli usi più diversi, frequentemente come colombaie. Intorno alla metà del XVII secolo, Domenico Bianchi ne contava circa duecento (hebbe dal suo principio molte Torri, sì come a questo dì d’hoggi apertamente si scorge in lei esserne moltissime, fatte con molto artificio di pietre squadrate altissime ed alcune con molta proportione hanno le Cortine, che in altezza conveniente le circondano): un numero non verificabile nella sua esattezza, ma che aiuta comunque a comprendere quanto questi apparati continuassero ad essere considerati una presenza viva e anche uno degli elementi più simbolici del prestigio della città. La veduta a volo d’uccello di Viterbo disegnata da Tarquinio Ligustri nel 1596 ne offre certamente la più efficace e realistica rappresentazione.
Anche per questo motivo, colpisce che le torri urbane viterbesi – tanto quelle delle mura civiche, quanto quelle, ancora numerose, conservate nel tessuto urbano – non siano state finora oggetto di uno studio organico finalizzato a precisarne la cronologia e a definirne le caratteristiche tipologiche.

sabato 10 febbraio 2018

La nemica del Re

La nemica del Re
di Candace Robb
pp. 516, € 19,50
Piemme, 2018
ISBN: 978-88-566-4037-3

Era il 1340 quando una giovanissima Giovanna di Kent, cugina di Edoardo III e futura principessa di Galles, segue per la prima volta il suo cuore: contraendo un matrimonio clandestino con Thomas Holland, che diverrà conte di Kent. Ma il re Edoardo ha altri progetti per lei. Impegnato a traghettare l'Inghilterra in una sanguinosa guerra, la lunga battaglia dinastica per il trono di Francia che si trasformerà nella Guerra dei Cent'anni, negozia per lei le nozze strategiche con William Montagu, secondo conte di Salisbury, in grado di fornire supporto e aiuti all'esercito del re. Ma Giovanna, ancora tormentata dagli incubi che le ricordano la terribile esecuzione di suo padre per le mani dello stesso re, non ha intenzione di accettare la decisione di Edoardo, e non si rassegna al destino di dover sposare un uomo che non ama. E quando Thomas tornerà dalla Francia, dove anche lui ha combattuto la sua battaglia, non temerà il giudizio del re, né di chiunque altro, nel tornare dall'uomo cui aveva fatto la sua promessa. Ma la vita ha in serbo ancora altre sorprese per lei….
Una grande storia di amori, promesse e fedeltà eterna tra gli intrighi e i tradimenti della labirintica corte di Edoardo III, e una straordinaria figura di donna emancipata e indipendente, che non ha paura di seguire il proprio cuore.
Candace Robb è nata e vive negli Stati Uniti.
Appassionata studiosa di storia e letteratura medievale, è un'autrice nota in tutto il mondo, da molti considerata la più degna erede di Ellis Peters. I suoi thriller ambientati nel Medioevo sono infatti dei bestseller, che in Italia hanno venduto oltre seicentomila copie.
Piemme ha pubblicato sia la trilogia che ha per protagonista Margaret Kerr, ambientata nella Scozia del XIII secolo, sia "I misteri di Owen Archer": la serie che racconta le indagini del famoso investigatore ante litteram nella York del Trecento.

venerdì 9 febbraio 2018

Paesaggi artificiali a Venezia

Paesaggi artificiali a Venezia
Archeologia e geologia nelle terre del monastero di Sant’Ilario tra alto Medioevo ed Età Moderna
di Cecilia Moine, Elisa Corrò, Sandra Primon
pp. 230, € 40,00
All'Insegna del Giglio, 2017
ISBN: 9788878147768

Questo volume si propone di narrare la storia di un territorio, a cavallo tra terraferma e laguna, affacciato sul centro storico veneziano, nel cui cuore sorgeva il cenobio dei Santi Ilario e Benedetto, le cui alterne fortune rappresentano un filo conduttore per la narrazione.Il protagonista di questa ricerca è dunque il paesaggio e le reazioni uguali e contrarie che hanno caratterizzato nei secoli la relazione tra l’uomo e l’ambiente. Il monastero perduto dei dogi, devastato dalle piene brentane, ha attirato la curiosità di numerosi studiosi, tanto da rendere difficile un elenco esaustivo di quanti si sono occupati di questa materia. Argomenti quali, le origini di Venezia, le trasformazione del paesaggio lagunare, l’idraulica della Serenissima e l’archeologia del XIX secolo, convergevano immancabilmente su questo sito. Questo volume è quindi anche un tentativo di ricomposizione delle ricerche del passato, messe al servizio della ricostruzione del paesaggio.Il testo esordisce con un punto di vista geologico e geomorfologico, dedicando particolare attenzione, oltre ad una sintesi del noto, ai punti che si sono rivelati nodali per la ricostruzione dell’area in epoca medievale. Prosegue quindi con una sintesi delle modifiche ambientali e insediative tra alto Medioevo ed epoca moderna alla luce delle fonti scritte. Quindi l’attenzione si sposta sul sito di Sant’Ilario, partendo dagli sterri ottocenteschi, e procedendo con i risultati recenti dell’archeologia stratigrafica, dalle ricognizioni di superficie ai saggi di scavo, alle sintesi geoarcheologiche. Il capitolo conclusivo si propone come un momento di riflessione sulla storia di Sant’Ilario attraverso i risultati di questa ricerca, che si auspica rappresentino un punto di partenza, e non di arrivo, per la conoscenza del paesaggio dell’area veneziana.

giovedì 8 febbraio 2018

L'Europa nel Medioevo

L'Europa nel Medioevo
di Chris Wickham
pp. 472, € 34,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843089963

Pochi periodi storici hanno suscitato, fra gli studiosi così come fra la gente comune, interessi e giudizi contrastanti come il Medioevo. Il libro di Chris Wickham – fra i più importanti medievisti a livello internazionale – getta uno sguardo nuovo sulla storia del continente europeo fra il 500 e il 1500, facendo piazza pulita dei tanti luoghi comuni che nel tempo hanno finito per incrostarsi su questi dieci secoli. Il grande merito di Wickham consiste nel saper raccontare la storia in modo vivace e nel far parlare al lettore di oggi fatti, persone e documenti lontani nel tempo e spesso estranei alla sensibilità contemporanea.
Il filo conduttore di questo libro è il cambiamento. Ciò che siamo soliti chiamare “periodo medievale”, o “Medioevo”, durò un migliaio d’anni, dal 500 al 1500: alla sua fine l’Europa, oggetto di questo libro, risultava un luogo ben diverso da quel che era stato al suo inizio. Al principio infatti a dominare era l’impero romano, che unificò metà del continente europeo separandolo però bruscamente dall’altra metà; mille anni dopo l’Europa aveva assunto la complicata struttura che ha mantenuto sin da allora, con la maggior parte degli attuali Stati già in qualche modo riconoscibile. L’obiettivo di questo libro è mostrare come sia avvenuto tale cambiamento, insieme a molti altri, e quale importanza abbia avuto, senza tuttavia concentrarsi su quelli che ne furono gli esiti. Molti medievisti si sono occupati delle origini di questi “Stati-nazione” o di altri aspetti di ciò che considerano come parte della “modernità”, e per costoro sono proprio gli esiti a rivestire di significato l’intero periodo: io credo invece che un approccio simile costituisca un grave errore. La storia non è teleologica, ovvero, lo sviluppo storico non si dirige verso, ma viene da una determinata situazione; inoltre, per quel che mi riguarda, il periodo medievale – così pieno di energie – è interessante di per sé e non ha bisogno di essere convalidato da qualsivoglia sviluppo successivo.
Chris Wickham è stato dal 1977 al 2005 lecturer e poi professore di Storia medievale all'Università di Birmingham; nel 2005 è stato nominato Chichele Professor di Storia medievale a Oxford.

mercoledì 7 febbraio 2018

Due famiglie amerine nel Trecento: Cansacchi e Benvenuti

Due famiglie amerine nel Trecento: Cansacchi e Benvenuti
di Anastasia Quadraccia
pp. 306, € 20,00
Tangram Edizioni Scientifiche, 2018
ISBN: 9788864580685

Il volume, primo della Collana "Ameria - Studi e ricerche sul territorio umbro-sabino", ripercorrendo tutto il XIV secolo, ricostruisce la genealogia di due famiglia amerine: la più nota ma mal studiata, Cansacchi, e la finora sconosciuta famiglia Benvenuti. Per far ciò l'autrice ha selezionato e regestato una massa impressionante di documenti d'archivio, che restituiscono anche l'immagine complessiva della società e della vita quotidiana in un piccolo Comune del Centro Italia nei turbolenti anni che seguirono l'inasprirsi del conflitto tra Impero e Papato. Le fonti sono state analizzate selezionando due temi: la corporazione dell'Arte della lana e la dote matrimoniale, ma molte altre sono le chiavi di lettura con cui si potrebbe affrontare la documentazione proposta.
Anastasia Quadraccia nasce ad Amelia nel 1991. Laureata con lode in Filologia Classica alla Sapienza di Roma, continua la sua formazione con la ricerca di archivio, concentrandosi su documenti notarili. Questo è il suo primo volume.

martedì 6 febbraio 2018

Le conseguenze di una citazione fuori posto

Le conseguenze di una citazione fuori posto
di Chiara Frugoni
pp. 140, € 18,00
Edizioni Biblioteca Francescana, 2018
ISBN: 978-88-7962-286-8

Al centro di questo studio sta l’intricata vicenda della conferma della Regola francescana da parte di papa Onorio III, nel 1223. Che legame esiste tra questa conferma e l’incontro di san Francesco con Innocenzo III, che le leggende situano intorno al 1208-1209? E perché una nuova “Regola”, dopo che il Concilio Lateranense IV (1215) aveva espressamente vietato l’adozione di nuovi testi legislativi, invitando ad utilizzare le “Regole” già esistenti, quelle di Benedetto, Agostino, Basilio?
Attraverso l’esame minuzioso di alcuni affreschi del ciclo francescano nella basilica superiore di Assisi, e riprendendo un’intuizione di Paul Sabatier, l’Autrice ci accompagna in modo magistrale a comprendere il difficile percorso che portò la fraternità nata da Francesco a diventare un Ordine tra i più importanti e diffusi nella Chiesa medievale.

Chiara Frugoni è la più nota tra gli studiosi di storia medievale in Italia, conosciuta per il suo metodo di indagine che tiene in ugual conto testi e immagini, nella convinzione che anche le immagini parlano.

lunedì 5 febbraio 2018

Fantasmi dell'antico

Fantasmi dell'antico
La tradizione classica nel Rinascimento
di Monica Centanni
pp. 624. € 48,00
Guaraldi, 2017
ISBN: 9788869273131
1453: la caduta di Costantinopoli, preannunciata da tempo, è avvertita come una cesura netta e definitiva. Ora che davvero 'Roma' non c'è più, uomini e donne geniali e appassionati si mobilitano, a caccia di manoscritti o osservando con occhi nuovi i resti archeologici greci e romani, per ristabilire il contatto fisico con un passato che è a rischio di un definitivo inabissamento. Così il trauma della perdita si ribalta nel trauma positivo di una nascita: 'rinascimento' - un mundus imaginalis popolato da fantasmi che provocano l'antico a rifiorire nel presente. Riemersioni e reinvenzioni di frammenti di memoria, giocati in un libero intreccio di concetti e di forme: in un'età ancora libera dalla tirannide del classicismo, non conta l'algida e letteralistica restaurazione dell'antico, ma l'innesco vivo di una nuova narrazione.
Monica Centanni, filologo classico, studiosa del teatro antico e della civiltà tardo-antica, ha pubblicato e curato numerosi saggi, e organizzato convegni e mostre su teoria, metodologia e applicazione della lezione iconologica di Aby Warburg, in particolare sul Rinascimento. Fra le sue varie pubblicazioni ricordiamo l’Introduzione a Aby Warburg e all’Atlante della Memoria e il volume corale L’originale assente. Introduzione alla storia della tradizione classica. Ha partecipato al convegno d’apertura del Salone della parola 2011 e un suo saggio compare negli atti di quel convegno, Retorica. La macchina del dire nella comunicazione pubblica e privata, curato da Marcello Di Bella Ha fondato e dirige “La Rivista di Engramma. La tradizione classica nella memoria occidentale”.

domenica 4 febbraio 2018

L'angelo del mare fangoso

L'angelo del mare fangoso
Venetia 1119 d.C.
di Roberto Tiraboschi
pp. 336, € 18,00
edizioni e/o, 2018
ISBN: 9788866329411

Venezia, 1119 d.C. Mentre la città è oppressa da uno dei più lunghi periodi di siccità della sua storia, tre donne si trovano coinvolte in una sconvolgente vicenda. Kallis, la schiava, sospettata di un delitto orribile, deve difendersi da un’accusa infamante. Abella, la prima donna medico di Venezia, è in preda a una passione insana. Magdalena, moglie di uno dei mercanti più ricchi della città, cerca di farsi strada nella chiusa nobiltà veneziana lottando col proprio terribile passato. Alle loro spalle si muove Turchillus, il monaco bianco, figura enigmatica e imprevedibile, arrivato su una galea proveniente da Alessandria d’Egitto, santo, visionario, mistico, uomo dalle molte facce che nessuno riesce a comprendere. Una saga che mescola fascino e mistero in una narrazione densa, profonda, avvincente, piena di colpi di scena. Con L’angelo del mare fangoso Roberto Tiraboschi conclude il primo atto della saga in tre volumi sulle origini medievali di Venezia iniziata con La pietra per gli occhi e La bottega dello speziale.
Roberto Tiraboschi è nato a Bergamo e vive tra Roma e Venezia. Drammaturgo e sceneggiatore, ha scritto per diversi registi italiani, tra cui Liliana Cavani, Marco Pontecorvo, Silvio Soldini. Le Edizioni E/O hanno pubblicato anche i romanzi Sguardo 11 e Sonno, vincitore del Premio nazionale di narrativa Bergamo e del Premio Stresa di narrativa, nonché La pietra per gli occhi, La bottega dello speziale e L’angelo del mare fangoso.