domenica 31 maggio 2020

Il Grifo e il Leone

Il Grifo e il Leone
Genova e Venezia in lotta per il Mediterraneo
di Antonio Musarra
pp. 344,  € 20,00
Laterza, 2020
ISBN: 9788858140727

"Il volume ricostruisce per la prima volta, dopo le sintesi erudite ottocentesche, la dinamica dei conflitti scoppiati tra le due città, soffermandosi, in particolare, sulle motivazioni, sui giochi di alleanze e sulle operazioni militari, di cui è fornita un’ampia contestualizzazione...”
Luogo d’incontri per eccellenza, il Mediterraneo basso-medievale fu, anche e soprattutto, un luogo di aspri scontri, che vide potenze quali Genova e Venezia – ma il discorso vale anche per Pisa e la corona catalano-aragonese, per limitare il quadro alle principali potenze marittime europee – condurre una lotta senza quartiere l’una contro l’altra ricorrendo a ogni mezzo, lecito o illecito, per assicurarsi il controllo delle principali rotte di trasporto. Sin dalla fine dell’XI secolo, le due città erano andate stabilendo il proprio predominio commerciale sul Mediterraneo orientale, moltiplicando gl’insediamenti sui litorali più favorevoli alla mercatura. Le loro attenzioni s’erano volte precocemente agli scali levantini; in particolare, all’Egitto e alla costa siro-palestinese, divenuti, dopo l’esperienza crociata, una parte essenziale della loro percezione del mondo. La conquista veneziana di Costantinopoli, nel 1204, rivoluzionò il quadro politico, dando avvio ai primi scontri tra le due marine. Alla metà del secolo, a seguito della cosiddetta “guerra di San Saba”, conclusasi con la cacciata dei Genovesi da Acri, capitale del regno di Gerusalemme, si giunse a guerra aperta. Da questo momento, Genova e Venezia diverranno protagoniste d’uno scontro secolare, scandito da innumerevoli battaglie navali, partecipando a una sorta di Great Game mediterraneo, fatto di equilibri frantumati e capovolti a seconda della convenienza, che si protrarrà – salvo alcune pause, anche consistenti – per oltre un secolo e mezzo. Il volume ricostruisce per la prima volta, dopo le sintesi erudite ottocentesche, la dinamica dei conflitti scoppiati tra le due città, soffermandosi, in particolare, sulle motivazioni, sui giochi di alleanze e sulle operazioni militari, di cui è fornita un’ampia contestualizzazione.
Antonio Musarra è ricercatore in Storia medievale presso la Sapienza Università di Roma e Fellow di Harvard. Si occupa di storia marittima e navale del Mediterraneo medievale, di storia delle crociate e dell’Oriente latino e di storia francescana. Tra le sue pubblicazioni: Acri 1291. La caduta degli stati crociati (Il Mulino 2017); Il crepuscolo della crociata. L’Occidente e la perdita della Terrasanta (Il Mulino 2018); Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini, Il Mulino 2019); Francesco, i Minori e la Terrasanta (La Vela 2020). Per Laterza è autore di 1284 La battaglia della Meloria (2018).

sabato 30 maggio 2020

Giotto

Giotto
traduzione di Electra Cannata
a cura di Laura Cavazzini
pp. 80, € 13,00
Abscondita editore, 2020
EAN: 9788884168504
«È difficile resistere alla tentazione di affermare che Giotto fu il più grande artista che sia mai vissuto, frase questa usata a proposito di troppi maestri per conservare il suo pieno significato enfatico. Ma egli rappresenta, perlomeno, il più prodigioso fenomeno in tutta la storia dell'arte a noi nota. L'aver creato quasi dal nulla, il crudo realismo di Cimabue temperato dall'esausta compiutezza dei bizantini, un'arte in grado di esprimere tutta la gamma delle emozioni umane; l'aver trovato quasi senza guida il modo di trattare il materiale grezzo della vita stessa in uno stile così diretto, così duttile all'idea, e al tempo stesso così essenzialmente grandioso ed eroico; l'aver colto intuitivamente quasi tutti i princìpi rappresentativi, per stabilire i quali, scientificamente, occorsero due secoli di continue ricerche; l'aver compiuto tutto questo è, senza dubbio, una prova meravigliosa, superiore a quella che un qualsiasi altro artista abbia mai dato».
Laura Cavazzini è docente di Storia dell'Arte Medievale all'Università degli studi di Trento.

venerdì 29 maggio 2020

I Normanni e la guerra

I Normanni e la guerra
di Cristian Guzzo
pp. 192+8 - ill. b/n e inserto colore, € 17,00
Penne e papiri, 2020
ISBN: 9788889336762

Il presente volume raccoglie alcuni studi di storia militare normanna condotti nel corso degli ultimi quattro anni (...). La tesi centrale espressa fra queste pagine pertiene la non trascurabile influenza esercitata, sulla conquista normanna del Sud Italia, dalla componente etnico-culturale vichinga. (...)
Non è possibile comprendere la conquista del Meridione d’Italia, da parte dei normanni, se si prescinde dall’impronta marcatamente scandinava della stessa. Nonostante parte della storiografia contemporanea abbia considerato tale interpretazione superata (...), risulta arduo negare che le dinamiche comportamentali di gruppo adottate nel nostro Mezzogiorno, rispecchiassero più l’anima vichinga, che quella franca propriamente detta. (...)
L’organizzazione dei primi gruppi armanti di normanni che lavorarono come mercenari al soldo di bizantini e longobardi, fa ritornare alla mente, latu sensu, la leggendaria élite degli Jómsvíkingar, combattenti vichinghi che vendevano i loro servigi al migliore offerente. Le saghe evidenziano il loro spirito di corpo; l’adesione a un gruppo culturale ed etnico specifico, costruito su quei valori tipicamente muscolari, peculiari di ogni società guerriera tradizionale. Il culto della forza e del valore nelle armi fra i normanni, riecheggia quello dei loro antenati, per quanto sia innegabile che costoro avessero modificato radicalmente i loro costumi, adeguandoli in buona parte a quelli franchi. Tuttavia, le strategie della conquista, improntate sulla legge del terrore, della devastazione, della riduzione in schiavitù delle popolazioni autoctone e degli stupri sistematici delle donne, evidenziano come il ‘rito di passaggio’ e dunque di trasformazione di tale popolo stanziatosi nel nord della Francia, non fosse stato ancora completato, nonostante la conversione al Cristianesimo.
Cristian Guzzo (Torino 1971), socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia, si occupa da circa vent’anni di studi di oplologia medievale; ha pubblicato numerosi saggi scientifici, in Italia e all’estero, dedicati alla guerra dell’Età di Mezzo, con particolare attenzione per la storia militare dei Normanni nel Mezzogiorno d’Italia e per le vicende degli istituti monastico-cavallereschi, nell’economia della Terra Santa crociata. Fra i suoi titoli ricordiamo Templari in Sicilia (Genova 2003) e L’esercito normanno nel Meridione d’Italia (2013).
Per le Edizioni Penne & Papiri ha curato la collana Deus Vult - miscellanea di studi sugli Ordini monastico-militari (vol. I, anno 2011; vol. II, anno 2012); ha collaborato anche al testo de I templari nell'Italia centro-meridionale; pubblicato L'arrivo dei Normanni nel Meridione d'Italia (2015); I Templari, il Regnum Siciliae e la Terra Santa (2018).

giovedì 28 maggio 2020

Il Giudice Albertano e il caso del suonatore nella notte

Il Giudice Albertano e il caso del suonatore nella notte
di Enrico Giustacchini
pp. 168, € 15,00 (Acquista online con il 5% di sconto) 
Liberedizioni, 2020

La nuova avventura del giudice-investigatore in un Medioevo ricco di sorprese. Settimo episodio con ricca appendice storica. Estate del 1248. In una notte di luna piena Rambaldo, mercante di spezie a riposo, viene pugnalato a morte nella sua dimora sepolta tra i campi e i boschi di Rodengo.
Da una finestra della casa di fronte il vecchio Giona assiste al delitto senza nulla poter fare per impedirlo.
Di una cosa, però, il testimone è certo: l’assassino non è un uomo in carne e ossa, ma un automa, prodigioso e spietato.
Per il giudice Albertano, un altro oscuro enigma, un’altra difficile sfida da vincere con la limpida forza della ragione.

mercoledì 27 maggio 2020

Historia Brittonum

Historia Brittonum
di Nennio
a cura di Federico Pirrone
pp. 144, € 16,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788829000692
 
L’Historia Brittonum, generalmente attribuita al monaco gallese Nennio, è, come rivela il titolo, una storia del popolo britannico che va dall’origine del mondo fino al IX secolo. Fonte di primaria importanza per buona parte della successiva storiografia britannica, l’Historia è fondamento di alcune tradizioni che permeano la cultura medievale europea: in essa, ad esempio, compaiono per la prima volta le figure di Artù e Merlino come le conosciamo. Si presenta qui la prima traduzione italiana integrale dell’opera con il testo latino a fronte, corredata di un ricco apparato di note e di un saggio introduttivo che analizza la questione della discussa paternità e delle sue fonti.
Federico Pirrone è docente di Composizione latina e Storia e teoria della didattica delle lingue classiche all’Istituto Italiano di Studi Classici e di Lingua e letteratura latina medievale all’Università Pontificia Salesiana.

martedì 26 maggio 2020

Il Bestiario d'amore

Il Bestiario d'amore
di Richard de Fournival
a cura di Francesco Zambon
pp. 140, € 14,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788829001149
 
Il Bestiario d’amore di Richard de Fournival, singolare figura di letterato e scienziato della prima metà del XIII secolo, è certamente uno dei più brillanti tours de force allegorici e stilistici della letteratura medievale. Come estremo argomento per convincere la sua donna, l’amante non corrisposto vi svolge un sorprendente arazzo di similitudini (non privo, qua e là, di sottintesi erotici), tra le favolose descrizioni naturalistiche dei Bestiari e la fenomenologia dei comportamenti amorosi. In bilico fra trattazione scientifica (o pseudoscientifica) e sorridente caricatura dei solenni rituali cortesi, il Bestiario d’amore è soprattutto un seducente capriccio letterario in cui lo scrittore medievale si compiace di allineare, come scrive egli stesso, «cose che l’occhio dovrebbe trovare un grande diletto nel vedere, l’orecchio nell’udire e la memoria nel ricordare».
Francesco Zambon è professore emerito all’Università di Trento. Ha pubblicato numerosi saggi sul medioevo latino, provenzale, francese e italiano – lirica, narrativa, ermeneutica, bestiari, religione, eresie... – e sulla letteratura italiana contemporanea.

lunedì 25 maggio 2020

La trama del Medioevo

La trama del Medioevo
Filati e tessuti nel Mezzogiorno medievale
di Mariarosaria Salerno
pp. 224, € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788829000937

Connessioni, influssi e circolazioni sono i termini che possono riassumere la “vicenda” dei filati e dei loro impieghi nel Mezzogiorno d’Italia tra IX e XIII secolo. Il testo spazia dalla storia tecnica, che ha i suoi emblemi concreti negli strumenti (fusi, pesi da telaio, pettini per cardare) menzionati nei documenti, concessi in dote o in legato testamentario, ritrovati nei corredi funebri, a quella del lavoro (spesso femminile), del costume, che va oltre l’oggetto, il capo di vestiario o il tessile di uso domestico o liturgico, per arrivare all’insieme socio-economico e normativo-ideologico che lo regola e vivifica. Si narrano storie intrecciate con la vita quotidiana, tramandate da immagini e pratiche del lavoro di uomini e donne, spose e famiglie, velluti e damaschi, sete, ricami in oro, abilità manuale e lasciti culturali, tradizioni e contaminazioni, che rivelano i profondi legami tra Occidente e Oriente bizantino e arabo. Tanti racconti insieme, dunque, nei quali un mantello di lana, una tunica di lino o cotone, un capo di vestiario o di arredo prezioso, un paramento ecclesiastico di seta e oro simboleggiano altro, un microcosmo in cui si rispecchia un mondo più vasto di eventi e significati: gusto, costume, rito, prestigio e stile di vita.
Mariarosaria Salerno è ricercatore e professore aggregato di Storia medievale all’Università della Calabria. Membro dell’International Conference of Mediterranean Worlds (MedWorlds), del Mediterranean Knowledge, International Centre for Studies and Research (ICSR), della Scuola dottorale di alta formazione Mondi mediterranei e Italia meridionale nel Medioevo. Si occupa di storia del Mezzogiorno nel più ampio contesto mediterraneo, di ordini monastici, in particolare religioso-militari, privilegiando aspetti economico-sociali.

domenica 24 maggio 2020

Federico il re falcone

Federico il re falcone
di Gennaro Francione
pp. 136, € 14,00
A&B Editrice, 2020
ISBN: 978-88-7728-490-7

L’opera, in 3 atti, descrive l’epopea di Federico II, un imperatore che riuscì a coniugare la forza del potere con l’arte, la cultura, la poesia nell’ambito di un nuovo progetto di pace universale tra i popoli. Di Federico si raccontano le gesta pubbliche ma soprattutto la vita privata, gli amori, la ricerca di un senso dell’uomo nascosto tra le pieghe della natura rigogliosa, l’amore per gli animali, il culto della beltà e della scienza sperimentale. Tra personaggi variegati, si sviluppa la vicenda del re che fece della curiosità, dell’intelligenza creativa e della vita estetica una ricerca costante, di monito pacifico anche per le moderne generazioni. Viene qui sperimentata una forma di scrittura che unisce il teatro alla saggistica. Il copione si fa racconto e poi saggio attraverso le ampie note dove, nella descrizione in background della vicenda, si ricostruisce la storia del grande re Federico II. L’opera, presentata dal giornalista Leonardo Pisani, porta la prefazione di Mirko Vagnoni, ricercatore senior presso la cattedra di Storia dell'Arte Medievale dell’Université de Fribourg.
Gennaro Francione è nato a Torre del Greco (NA). Ha intrapreso la carriera giudiziaria svolgendo in quel di Monza e a Roma funzioni di Pubblico Ministero, Giudice Istruttore, Giudice di Tribunale, dirigente dell'Amministrazione Penitenziaria. Attualmente vive nella capitale dove, col grado di Consigliere di Corte di Cassazione, è andato in pensione alla fine del 2007 per poi svolgere attività di avvocato penale. In data 15 dicembre 2007 il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma gli ha consegnato la medaglia d'oro alla carriera. Oggi Francione svolge solo attività di drammaturgo e di attivista per il neorinascimento della giustizia.

sabato 23 maggio 2020

Storie segrete sulla Via della seta

Storie segrete sulla Via della seta
Simboli, architetture e miti fra Italia, Medio Oriente e Cina
di Alessandro Coscia, Sergio Coppola
pp. 136, € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto) 
Mimesis Edizioni, 2020
ISBN: 9788857564579
Si viaggia per tappe, quasi sempre. In questo testo ne abbiamo identificate tre, in un senso che procede da ovest e est e torna poi su se stesso, come il serpente ouroboros, che si morde la coda in un eterno moto circolare che è perenne fluire. La prima tappa ci porta dalle steppe dei Goti a Ravenna, e ha come protagonista Teodorico. Un uomo delle steppe che, pur non conoscendo l’alfabeto, scrisse nella pietra e nel suo monumento famoso e indecifrabile, il mausoleo di Ravenna, l’architettura di un mito che va letta nelle sue corrispondenze architettoniche, nella dinamica degli spazi e delle geometrie simboliche, che svelano echi di quello che riduttivamente chiamiamo Medio Oriente. La seconda inizia in Grecia e arriva fino all’India. La terza descrive un grande arco, dall’aquila dell’impero romano al dragone dell’impero cinese. Tre tappe, tre partenze, tre ritorni.
Alessandro Coscia: è un archeologo specializzato nell’ambito greco e romano. Ha studiato a Milano e in Francia. Ha allargato i suoi orizzonti alla storia delle religioni antiche e all’antropologia, a cui ha dedicato vari articoli, saggi e conferenze. All’attività scientifica ha affiancato quella di sceneggiatore e autore televisivo. Lavora all’Ufficio Mostre e Eventi della Pinacoteca di Brera.
Sergio Coppola: poeta per nascita, scienziato per passione, libero per vocazione. Dopo una vita di successo nelle discipline di design ed engineering, si cimenta nelle sue grandi passioni, l’arte, la storia.

venerdì 22 maggio 2020

Intelletto d'amore

Intelletto d'amore
di Giorgio Agamben, Jean-Baptiste Brenet
Prefazione di Alain de Libera
pp. 80, € 12,50 (Acquista online con il 5% di sconto) 
Quodlibet, 2020
ISBN: 9788822903860

Ciascuno dei due testi che, attraverso un fitto intreccio di rimandi e implicazioni, disegnano la trama del libro, è una meditazione sul fantasma come luogo e soggetto dell’amore. E lo fanno mettendo a confronto in una prospettiva inedita due eccezionali personaggi: Guido Cavalcanti, il «primo amico» di Dante e maestro ineguagliato della fenomenologia amorosa, e Ibn Rushd, l’Averroè dei Latini, il filosofo arabo che ha più profondamente segnato il pensiero occidentale dal XIII al XV secolo.
E se, per entrambi, la congiunzione con l’intelletto unico nomina la felicità suprema, è la funzione del fantasma che si rivela ogni volta decisiva. In che modo i pensieri ci appartengono, come può un’idea diventare «mia»? È il fantasma – rispondono il poeta e il filosofo – che, mediante il desiderio, rende il pensiero proprio a un soggetto. Ma, per Cavalcanti, il fantasma deve perire perché la congiunzione amorosa abbia luogo e l’individuo sopravvive solo come un automa «fatto di rame o di pietra o di legno»; per il filosofo, invece, è la specie umana nel suo insieme il soggetto – anche politico – della felicità suprema.
Giorgio Agamben è filosofo e scrittore. La sua opera è tradotta e commentata in tutto il mondo. Con il progetto Homo sacer ha segnato una svolta nel pensiero politico contemporaneo. Tra le sue opere pubblicate da Quodlibet: Intelletto d’amore (con Jean-Baptiste Brenet, 2020), Homo sacer. Edizione integrale (2018), Che cos’è la filosofia? (2016), Gusto (2015), Idea della prosa (nuova edizione aumentata, 2002-2013, 2020), L’uomo senza contenuto (1994, 2013), Bartleby, la formula della creazione (con Gilles Deleuze, 1993, 2012).
Jean-Baptiste Brenet è filosofo e professore di filosofia araba all’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È autore di Je fantasme. Averroès et l’espace potentiel (Verdier, 2017). Tra le sue pubblicazioni, Averroè l’inquietante. L’Europa e il pensiero arabo (Carocci, 2019) e Je fantasme. Averroès et l’espace potentiel (Verdier, 2017).

giovedì 21 maggio 2020

La sinfonia del corpo

La sinfonia del corpo
Trattato medievale sulla salute e il benessere delle donne
di Trotula de' Ruggiero
pp. 160, € 15,00
Manni Editore, 2020
ISBN: 978-88-6266-982-5

Tra il IX e il XIII secolo fiorisce a Salerno una importante scuola di medicina, dove insegnano i maggiori studiosi dell'epoca, aperta anche alle donne, sia come allieve che come magistrae. Una di queste, vissuta attorno all'anno Mille, fu Trotula de' Ruggiero, la cui opera maggiore, "De passionibus mulierum ante in et post partum", è un trattato di ostetricia e ginecologia di grande diffusione e autorità per tutto il Medioevo.
Tradotto in molte lingue europee, pubblicato in decine di edizioni, studiato nelle università, rappresentò per secoli il riferimento cardine della medicina occidentale. Il "De passionibus" inizia delineando la natura caratteristica del genere femminile, che a differenza della natura del maschio, calda e asciutta, è fredda e umida. Alle donne manca il calore necessario per dissipare gli umori cattivi, e sono dunque più deboli e soggette ad ammalarsi prevalentemente negli organi riproduttivi. Per difendersi dagli umori le mulieres hanno tuttavia una particolare purificazione, il ciclo mestruale, la cui regolarità è fonte e segno di salute, e viceversa. Primo compito della medicina è allora diagnosticare le ragioni dell'interruzione della regolarità delle mestruazioni e individuare con la farmacopea i rimedi opportuni. Trotula suggerisce come evitare una gravidanza, o come scegliere il sesso del bambino che si concepisce; è la prima ad affermare, contro consolidate credenze, che la sterilità può avere origine anche maschile; dispensa nozioni di ostetricia sulla posizione del feto nell'utero, dà indicazioni per individuare i segni di una gravidanza, e per il regime della puerpera: particolare attenzione merita il momento del parto, che necessita di una atmosfera serena e rispettosa del pudore della donna.
Trotula pone le patologie non solo in relazione con gli umori e con le ipotesi scientifiche dell'epoca, ma anche con l'intera vita della donna: la sua salute ha a che fare con la filosofia della Natura cui si ispira l'arte medica del tempo, e aspira a un corpo sano in armonia con l'universo. In modo consapevole ed esplicito, Trotula privilegia la sanità delle donne, e dà vita alla medicina di genere. In Appendice le piante officinali citate da Trotula: ancora oggi si trovano nelle campagne e in erboristeria. Nel catalogo Manni si trova anche l'opera di Trotula "De ornatu mulierum", con il titolo "L'armonia delle donne. Trattato medievale di cosmesi con consigli pratici sul trucco e la cura del corpo" (2014). Prefazione Rosy Bindi.  
Trotula de’ Ruggiero conosciuta anche con il nome di Trottula, Trotta, Trocta o Troctula, è stata una medichessa che nell'XI secolo operò nell'ambito della Scuola Medica Salernitana. Nata a Salerno dalla nobile famiglia de’ Ruggiero, sposò il medico Giovanni Plateario, da cui ebbe due figli, Giovanni e Matteo, che proseguirono l'attività dei genitori e i quali, insieme al padre, sono ricordati come Magistri Platearii. A lei è attribuito, pur con qualche controversia, il trattato De passionibus mulierum ante in et post partum, edito a stampa solo nel 1544, a Strasburgo, nell'edizione tarda di George Krant, che segna la nascita dell'ostetricia e della ginecologia come scienze mediche.

mercoledì 20 maggio 2020

Dalla dominazione bizantina allo Stato normanno

Dalla dominazione bizantina allo Stato normanno
Assetti religiosi, strutture economiche e sociali
di Antonio Macchione
pp. 274, € 18,00 (Acquista online con il 15% di sconto) 
Rubbettino, 2020
ISBN: 9788849862928

Il passaggio dalla dominazione bizantina allo Stato normanno, alla luce della nuova stagione storiografica e delle crescenti acquisizioni documentarie, apre nuovi scenari di ricerca che consentono di focalizzare meglio l’attenzione sulle istituzioni monastiche italo-greche e su quelle latine, sull’organizzazione degli assetti carismatici e sulla complessità dei rapporti politici, sulla vitalità delle componenti etniche e della società nel Mezzogiorno medievale. Stigmatizzandone, allo stesso tempo, il mutamento sociale e culturale dei secoli X-XIII e il complesso tema dell’integrazione tra le diverse popolazioni dell’Italia meridionale che hanno concorso alla formazione di una società plurale. Solo la conquista normanna, infatti, assicurò loro unità politica e consentì la sperimentazione di nuovi assetti amministrativi e lo sviluppo della signoria fondiaria che si rivelò essere il principale strumento per l’organizzazione delle campagne e motore del processo economico.
Antonio Macchione è ricercatore presso l’Università della Calabria, Dipartimento di Culture, Educazione e Società dove insegna Storia Medievale. Collabora anche con l’Université Lumière Lyon 2 e IMF-CSIC di Barcellona per la realizzazione del Glosario critico de la fiscalidad medievales e con l’Università di Barcellona (GRAMP-UB) per il progetto internazionale di ricerca: Una sociedad mercantil medieval. Un estudio de caso: La compañía Torralba.

martedì 19 maggio 2020

La sessualità nel Medioevo

La sessualità nel Medioevo
Il "Liber de coitu" di Costantino Africano
di Giuseppe Lauriello
pp. 112, € 11,00
Penne e papiri, 2020
ISBN: 9788889336819

Quella che noi oggi contempliamo come sessualità, intesa quale insieme di comportamenti che riguardano la sfera sessuale, in età medievale era conosciuta ed esaminata molto marginalmente, se non addirittura ignorata in tanti suoi aspetti. Si tratta di atteggiamenti complessi, biologici, psicologici, sociali e culturali, correttamente affrontati e investigati solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo.
Avvalendosi del De coitu di Costantino Africano, riportato e commentato, l’Autore coglie l’occasione per una panoramica sull’argomento, tracciando un excursus che va dall’evo antico ai giorni nostri e rimarcando in partico­lare i presupposti dottrinari in auge nell’età di mezzo.
Il lavoro è condotto con metodo rigorosamente scientifico, arricchito da un’appendice relativa alla botanica farmaceutica in corso nei trattamenti terapeutici dell’epoca.
Giuseppe Lauriello, primario medico emerito di pneumologia, storico della medicina e umanista dai molteplici interessi, ha spaziato in diversi campi della cultura, approfondendo e divulgando gli aspetti più significativi di varie tematiche. Ha dedicato particolare riguardo alla storia della Scuola medica salernitana, promuovendone la conoscenza attraverso conferenze e relazioni.
Premio internazionale “Scuola medica salernitana per la Storia della Medicina”.
Membro della Società italiana di Storia della medicina e dell’Accademia di Storia dell’arte sanitaria, ha tra l’altro pubblicato: I testi anatomici della Scuola di Salerno; La patologia respiratoria nel dottrinario della Scuola medica salernitana (1984); Istruzioni per il medico: deontologia e metodologia medica da un manoscritto del XII secolo (1997); Discorsi sulla Scuola medica salernitana (2005); Post mundi fabricam, manuale di chirurgia di Ruggiero salernitano (2011); La Scuola di Salerno e la sua chirurgia (2017); La Practica brevis di Giovanni Plateario (Edizioni Penne e Papiri, 2018).

lunedì 18 maggio 2020

Il «Trattato sulla predestinazione e prescienza divina riguardo ai futuri contingenti» di Guglielmo di Ockham

Il «Trattato sulla predestinazione e prescienza divina riguardo ai futuri contingenti» di Guglielmo di Ockham
Introduzione, testo, traduzione e commento
di Riccardo Fedriga, Roberto Limonta
pp. 224, € 27,00
Città Nuova, 2020
EAN: 9788831115575
Il "Tractatus de praedestinatione et de praescientia Dei respectu futurorum contingentium", composto da Guglielmo di Ockham tra il 1321 e il 1324, costituisce uno snodo cruciale nelle discussioni medievali sul tema del fatalismo teologico e sulle questioni che vi sono implicate, come la conoscenza dei futuri contingenti e il compatibilismo tra prescienza divina e libero arbitrio. Raccogliendo e ripensando fonti di diversa provenienza, Roberto Grossatesta e Pietro Lombardo in primis, il Venerabilis inceptor sposta il problema sul piano epistemologico e linguistico, affrontandolo dal punto di vista di un'analisi proposizionale degli enunciati che parlano dei contingenti futuri. Il principio della soluzione ockhamiana costituirà un punto di riferimento - pro o contro - nei dibattiti teologici del XIV secolo. Il volume rende disponibile per la prima volta al lettore non soltanto la prima traduzione in italiano del Tractatus, ma anche un ricco apparato di testi che consente di ricostruire in modo coerente una teoria ockhamiana della contingenza e di gettare luce su una nuova interpretazione del pensiero del teologo e filosofo inglese.
Riccardo Fedriga è professore associato presso il dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell'Università di Bologna. Laureatosi in filosofia all'Università Statale di Milano, ha intrapreso una carriera basata sugli studi storico filosofici e di storia delle idee e della lettura - con particolare riferimento ai problemi dell'intenzionalità, traduzione e historical semantics, compatibilismo, filosofia medievale, evoluzione delle pratiche di lettura e al variare dei supporti per il trasporto, la conservazione e il controllo della conoscenza.

domenica 17 maggio 2020

Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli

Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli
di Marina Montesano
pp. 180, € 16,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-464-9

Un attacco premeditato, il saccheggio selvaggio, massacri e una parziale distruzione della città sul Bosforo: la prima "caduta di Costantinopoli" non avvenne nel 1453 per mano ottomana, come generalmente si ritiene, ma nel 1204 ad opera dei latini, ossia veneziani e milites in gran parte francesi. È la storia raccontata in questo volume: nota come quarta crociata, la spedizione promossa da Innocenzo III puntava ufficialmente alla riconquista di Gerusalemme, ma finí per prendere la Nuova Roma, greca e cristiana. La storiografia si è interrogata sull'episodio con esiti differenti.I bizantinisti hanno generalmente considerato la presa del 1204 come un atto deliberato ai danni di Costantinopoli, mentre gli studiosi della crociata sono stati piú cauti, fino a sposare il punto di vista dei protagonisti: come il cronista Goffredo di Villehardouin, il quale presenta una concatenazione di incidenti casuali che avrebbero condotto al sacco della città. Alla luce delle numerose fonti dell'epoca, il libro restituisce un quadro preciso della vicenda e non esita a chiamare in causa volontà e comportamenti sinora occultati da una storiografia a tratti compiacente.
Marina Montesano è professore ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di civiltà antiche e moderne, Università di Messina. Si occupa di storia culturale in rapporto alla stregoneria, al genere, ai viaggi in Oriente. Tra i suoi libri più recenti: "Caccia alle streghe" (Salerno 2012); "Marco Polo" (Salerno 2014); "Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy" (Palgrave/ Macmillan (2018); "Streghe. Origini, mito, storia" (De Vecchi 2020); con Franco Cardini ha scritto: "Amerigo Vespucci" (Le Lettere 2011) e "Arte gradita agli dèi immortali. La magia fra mondo antico e rinascimento" (Yume Edizioni 2015).

sabato 16 maggio 2020

Maometto

Maometto
La vita e il messaggio di Muhammad il profeta dell'Islam
di Massimo Campanini
pp. 260, € 19,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-465-6

Studiare la biografia di Muhammad è essenziale per comprendere l’Islam, la cui professione di fede si basa sul binomio indissolubile dell’unicità di Dio e della veridicità della missione del suo Inviato.
Il punto di vista critico adottato nel volume, non usuale nella storiografia euro-americana, è quello di una analisi “dall’interno”, che privilegi la comprensione che i musulmani hanno della loro storia sacra.
Il libro si confronta innanzi tutto con le molteplici biografie del Profeta circolanti in Occidente, superando la vecchia orientalistica e aggiornando la nuova. Ambisce poi a delineare un profilo a tutto tondo del fondatore dell’Islam che tratteggi l’immagine di un uomo dalla personalità intrigante e sfaccettata: un mistico e un predicatore, certo, ma anche un uomo politico e un condottiero.
L’autore accede direttamente alle fonti primarie in arabo, a partire dal Corano per arrivare alle sire (biografie) medievali e – novità non indifferente – contemporanee.
Un capitolo finale è dedicato alla successione politica di Muhammad, un’epoca travagliata di lotte da cui emergeranno le due grandi ramificazioni dell’Islam, il sunnismo e lo sciismo.
Massimo Campanini è Accademico dell’Ambrosiana di Milano e insegna allo IUSS di Pavia e al S. Raffaele di Milano. Si occupa di studi coranici, di pensiero filosofico e politico medievale e moderno, e di storia contemporanea dei paesi arabi. Ha tradotto dall’arabo all’italiano opere di al-Ghazali, al-Farabi e Averroè. Recentemente ha ripubblicato Storia del Medio Oriente Contemporaneo (2019, sesta edizione) e la nuova edizione della Politica nell’Islam. Una interpretazione (2019).

venerdì 15 maggio 2020

Signora della Porta del Cielo

Signora della Porta del Cielo
Viaggio in Italia alla ricerca della sirena bicaudata
di Selma Sevenhuijsen
pp. 240, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto) 
Edizioni Effegi, 2020
ISBN: 978-88-5524-049-9

Avete mai sentito parlare di sirene a due code? Selma Sevenhuijsen ne ha viste molte in Italia, su tombe e templi etruschi e in chiesette paleocristiane. Le ha incontrate anche all’interno di chiese e cattedrali, fin dentro a San Pietro, a Roma. Inizia così il suo percorso di ricerca, dove scopre che la sirena bicaudata è un retaggio dei culti della Dea proveniente da tempi lontani. Era anticamente un simbolo della dea madre, custode del ciclo vitale e guardiana del tempo. In questo libro l’autrice ci accompagna in un viaggio attraverso l’Italia, alla scoperta dei luoghi dove è ancora possibile trovare la sirena. Con l’aiuto di tante ricchissime illustrazioni impareremo a decifrare il linguaggio simbolico della sirena bicaudata. Davanti ai nostri occhi si dispiega un percorso d’iniziazione che contribuisce tuttora a migliorare l’equilibrio tra il femminile e il maschile in ambito culturale e religioso. Un’affascinante guida di storia dell’arte e di storia spirituale, da leggere a casa sul divano o da usare come manuale per appassionanti viaggi di gruppo e vacanze piene d’ispirazione.

giovedì 14 maggio 2020

Riferire all’autorità

Riferire all’autorità
Denuncia e delazione tra Medioevo ed Età Moderna
a cura di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 300, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833133201 

Quale confine separa la denuncia dalla delazione? Legislatori che invitano a tenere gli occhi aperti e a collaborare e denuncianti forse attratti dal premio derivante dalla multa sono al centro dell’attenzione degli studiosi qui impegnati a chiarire, a partire da diverse specificità disciplinari, i caratteri comuni e insieme gli elementi distintivi della complessa questione.
Denunciare può essere concepito come una forma di collaborazione alla governabilità e al bene comune ma anche come un comportamento che infrange la solidarietà del gruppo e dissemina sospetti. Esaminando denunce di fatti politicamente rilevanti o di frodi commerciali e spaziando cronologicamente dal Medioevo all’Età moderna questo lavoro collettivo offre spunti per riflettere sul bisogno di sapere proprio delle autorità e sull’atteggiamento dei cittadini chiamati e disposti, ma non sempre, a collaborare.
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale e Storia delle città all’Università di Bologna. Tra le sue ultime pubblicazioni: A capo coperto. Storie di donne e di veli (il Mulino 2016) e Le regole del lusso. Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all’Età moderna (il Mulino 2020).

mercoledì 13 maggio 2020

Il cardinale Branda Castiglioni legato pontificio e mecenate della cultura

Il cardinale Branda Castiglioni legato pontificio e mecenate della cultura
di Tino Foffano
a cura di Mirella Ferrari, Angela Contessi 
pp.  XVI-224, € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2020
ISBN: 9788893593816
 
Il card. Branda Castiglioni fu figura di rilievo particolare nella cultura lombarda del Quattrocento per avere importato novità umanistiche nella pittura a Castiglione Olona e per avere sviluppato con ottica europea le scuole ecclesiastiche; come cardinale, nel Concilio di Ferrara-Firenze si spese per la riunificazione delle Chiese cristiane. Basandosi su nuovi documenti, reperiti in archivi di varie città, e sullo studio di codici, Foffano ha potuto illustrare molte vicende biografiche del cardinale e ricostruire l’ambiente familiare, studiando vita e cultura dei suoi nipoti. Emerge così il profilo di un uomo infaticabile nell’azione politica e nella riforma religiosa, attento alla cultura giuridica e a quella umanistica, all’istruzione dei chierici tanto nella sua pieve di Castiglione Olona, quanto nel collegio universitario da lui fondato a Pavia. Il volume raccoglie dodici contributi pubblicati nell’arco di circa cinquant’anni, che insieme tracciano un profilo biografico di Branda, i suoi rapporti con i Medici, le sue legazioni in Europa, offrendo in fine l’orazione funebre che ne pronunciò il nipote Guarnerio.
Tino Foffano originario del Veneto, si laureò in lettere nel 1961 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; gli fu guida Giuseppe Billanovich; maestro presente fin dal primo anno di corso e punto di riferimento poi per la vita fu Ezio Franceschini. Nella stessa Università Cattolica è stato bibliotecario per decenni e infine docente di Biblioteconomia e bibliografia. Fonte di studio quasi naturale furono i fondi antichi della biblioteca da lui diretta, incunaboli e manoscritti, e le carte di Remigio Sabbadini. Fin dalla tesi di laurea coltivò studi sull’umanesimo, sui grandi fiorentini, ma soprattutto sui lombardi, in specie lo storiografo Andrea Biglia e il card. Branda Castiglioni, pubblicando articoli in riviste, «Italia medioevale umanistica», «Aevum», e con molteplici interventi a congressi.
Mirella Ferrari professore emerito di Letteratura latina medievale e umanistica nell'Università Cattolica, dove ha insegnato Letteratura latina medievale e Paleografia latina per oltre un quarantennio. Ha dedicato gli studi alla tradizione manoscritta medioevale e umanistica di Padri e classici latini e alla storia delle biblioteche in Italia dal medioevo all'età moderna.
Angela Contessi bibliotecaria presso la Biblioteca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, dove è stata a lungo collaboratrice di Tino Foffano. Esperta in catalogazione. Fa parte della direzione e redazione del «Notiziario della comunità del personale dell'UCSC».

martedì 12 maggio 2020

La sessualità nel medieovo

La sessualità nel medieovo
il 'Liber de coitu' di Costantino Africano"
di Giuseppe Lautiello
pp. 112, € 11,00
Penne e Papiri, 2020 

Quella che noi oggi contempliamo come sessualità, intesa quale insieme di comportamenti che riguardano la sfera sessuale, in età medievale era conosciuta ed esaminata molto marginalmente, se non addirittura ignorata in tanti suoi aspetti. Si tratta di atteggiamenti complessi, biologici, psicologici, sociali e culturali, correttamente affrontati e investigati solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo.
Avvalendosi del "De coitu" di Costantino Africano, riportato e commentato, l’Autore coglie l’occasione per una panoramica sull’argomento, tracciando un excursus che va dall’evo antico ai giorni nostri e rimarcando in particolare i presupposti dottrinari in auge nell’età di mezzo.
Il lavoro è condotto con metodo rigorosamente scientifico, arricchito da un’appendice relativa alla botanica farmaceutica in corso nei trattamenti terapeutici dell’epoca.
Giuseppe Lauriello, primario medico emerito di pneumologia, storico della medicina e umanista dai molteplici interessi, ha già pubblicato per Edizioni Penne & Papiri: "La Practica brevis di Giovanni Plateario" (Edizioni Penne e Papiri, 2018).

lunedì 11 maggio 2020

La profezia del tempio perduto

La profezia del tempio perduto
di Pierpaolo Brunoldi, Antonio Santoro
pp. 352, € 9,90
Newton Compton Editori, 2020
ISBN: 9788822738172

1220. Acri, Regno di Gerusalemme. Il cadavere di un giovane frate giace, orribilmente seviziato, ai piedi della cittadella degli Ospitalieri. Il priore dell’ordine, Enrico, incarica Bonaventura da Iseo, il geniale alchimista francescano appena giunto in città, di indagare su quanto è accaduto. Ben presto il frate comprenderà che dietro a quel delitto c’è la mano di un’antica setta, forse la stessa che ha tentato di ucciderlo in Italia. E scoprirà anche che l’omicidio è legato alla misteriosa scomparsa di un manoscritto, La profezia del sangue, che contiene un segreto in grado di cambiare il destino del mondo. In una città dove regnano l’inganno e la violenza, tra sotterranei oscuri, fortezze inespugnabili e antichi palazzi, Bonaventura metterà a rischio la sua stessa vita per sventare un progetto diabolico. In gioco ci sono le sorti stesse della cristianità…
Pierpaolo Brunoldi dopo la laurea in Veterinaria, ha studiato recitazione e conseguito un master specialistico in sceneggiatura. Ha scritto drammaturgie selezionate in concorsi nazionali, sceneggiature per la Tv e il cinema, vari racconti pubblicati in diverse antologie, e collaborato con testate web. Insieme ad Antorio Santoro ha scritto La fortezza degli inquisitori, precedentemente pubblicato con il titolo La fortezza del castigoIl monastero delle nebbie e La profezia del tempio perduto pubblicati dalla Newton Compton.
Antonio Santoro regista, attore e drammaturgo, è nato a Cava de’ Tirreni nel 1973. Diplomatosi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha diretto numerosi spettacoli e scritto diversi testi per il teatro. Si è laureato al Dams, e ha due master in sceneggiatura. Insieme a Pierpaolo Brunoldi ha scritto La fortezza degli inquisitori, precedentemente pubblicato con il titolo La fortezza del castigoIl monastero delle nebbie e La profezia del tempio perduto pubblicati dalla Newton Compton.

domenica 10 maggio 2020

I mondi mediterranei nel Medioevo

I mondi mediterranei nel Medioevo
di Daniel Baloup, David Bramoullé, Bernard Doumerc, Benoît Joudiou
pp. 308, € ?
Il Mulino, 2020
ISBN: 78-88-15-28645-1 

«Triplex confinium», zona divisa tra Africa, Asia ed Europa, il Mediterraneo è un grande mare chiuso su cui si affacciano mondi differenti. Nel Medioevo i loro rapporti si sono costruiti sulla mescolanza di volta in volta prodotta dallo spostamento dei luoghi di potere, dalle concentrazioni economiche e commerciali e dal confronto tra culture. Il libro porta uno sguardo originale su questo turbolento crogiolo di civiltà, cogliendolo nella sua complessità non riducibile alla mera contrapposizione fra cristianesimo e islam. La prima parte tratta la frammentazione dell’unità mediterranea romana, il controllo delle isole e degli stretti, il rapporto con l’entroterra; la seconda la costruzione di società diverse con la convivenza o scontro fra religioni e identità differenti, e l’integrazione dei migranti; la terza la circolazione terrestre e marittima, le diaspore, gli scambi culturali.
Daniel Baloup si occupa di ideologie della guerra e pratiche militari nella penisola iberica fra XII e XV secolo.
David Bramoullé è specialista del mondo musulmano medievale.
Bernard Doumerc svolge attività di ricerca sul tema dell’espansione della Repubblica veneziana nel mondo mediterraneo.
Benoît Joudiou si occupa di ideologia del potere nel mondo bizantino e post-bizantino nell’Europa sud-orientale. Tutti e quattro gli autori insegnano Storia medievale nell’Università di Tolosa - Jean Jaurès.