sabato 30 gennaio 2016

Il viaggio dell'esilio

Il viaggio dell'esilio
Itinerari, città e paesaggi danteschi
di Attilio Brilli
pp. 192, € 29,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Minerva Edizioni, 2016
ISBN: 978-88-7381-780-2
 
"Il viaggio dell'esilio" ci conduce nella descrizione dell'Italia centro-settentrionale sulle tracce dell'esule Dante, attraverso le pagine di viaggiatori stranieri appassionati del poeta e della sapienza topografica con la quale egli ha descritto terre e città visitate e spesso vissute. A partire dal primo Ottocento, infatti, si sviluppa in Europa un vivo interesse per il così detto voyage dantesque: per la ricostruzione del lungo percorso dell'esule, fino al suo approdo finale a Ravenna. Il viaggio dantesco diventa, quindi, un viaggio nello spazio attraverso l'Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto, la Toscana, ma anche un viaggio nel tempo della nostra storia, poiché ci permette di ricostruire territori e città non solo mediante gli occhi del Poeta, ma anche attraverso le pagine affascinanti di coloro che ne hanno seguito fedelmente le orme. Il volume fa emergere pagine d'intensa suggestione che consentono di rivisitare città maggiori e minori. Il viaggio dantesco, in questo 750° dei Natali fiorentini del Poeta, è un viaggio nell'identità italiana.
Attilio Brilli, docente universitario e scrittore italiano (n. 1936). Già professore ordinario di Letteratura angloamericana presso l'Università di Siena, ha pubblicato saggi su autori inglesi, irlandesi e statunitensi quali Byron, Swift, Joyce e James; ha curato inoltre la pubblicazione delle Opere (1982) di R.L. Stevenson nella collana I Meridiani. Ritenuto uno tra i massimi storici della letteratura di viaggio, è autore di numerosi testi storici e interpretativi sull'argomento, tra i quali vanno citati lo studio sulla pratica del Grand Tour Quando viaggiare era un'arte (1995), gli itinerari evocativi tracciati nell'Italia centrale e descritti ne Il viaggiatore immaginario (1997), l'opera enciclopedica sulla pratica del viaggio in Italia dal Medioevo a oggi Il viaggio in Italia. Storia di una grande tradizione culturale (2006), le indagini sul viaggio come scoperta di un mondo altro de Il viaggio in Oriente (2009) e quelle sul viaggio come esplorazione e conquista illustrati in Dove finiscono le mappe (2012) e in Mercanti avventurieri. Storie di viaggi e di commerci (2013), in cui sono descritte le epiche imprese dei mercanti del Medioevo che aprirono nuove vie ai commerci fra Oriente e Occidente. Tra i suoi lavori più recenti occorre citare Gerusalemme, La Mecca, Roma. Storie di pellegrinaggi e di pellegrini e Il grande racconto del viaggio in Italia. Itinerari di ieri per viaggiatori, entrambi editi nel 2014, la curatela del volume collettaneo La Mecca rivelata. Avventure di esploratori europei nelle città sacre dell'Islam (2015) e Il grande racconto dei viaggi d'esplorazione, di conquista e d'avventura (2015).

mercoledì 27 gennaio 2016

La Fortezza di Montefeltro

La Fortezza di Montefeltro
San Leo: processi di trasformazione, archeologia dell’architettura e restauri storici
di Daniele Sacco e Alessandro Tosarelli
pp. 324, € 70
All'Insegna del Giglio, 2016
ISBN: 9788878146891


Il masso di San Leo conserva un patrimonio inestimabile per la storia dell’architettura militare europea e del paesaggio. La sua maestosità, che impressionò lo stesso Dante Alighieri, sta nel connubio tra strutture e posizione naturale. Posizione precaria che, nel corso dei secoli, ha prodotto la perdita per frana di molti dei suoi volumi originali. Il masso è talmente tanto arretrato che la Fortezza si trova in punta di piedi sul ciglio del precipizio in una continua corsa contro il tempo per la sua conservazione. Attraverso le discipline dell’Archeologia dell’architettura e del Restauro architettonico questo volume avvia un nuovo corso per la Fortezza, costituendo uno strumento di lettura, comprensione e tutela utile agli addetti ai lavori e a tutti coloro che nelle tematiche della conservazione e fruizione del Bene Culturale trovano oggi spunti di vivo interesse.
Daniele Sacco è dottore di ricerca in Archeologia dei processi di trasformazione. Già docente a contratto presso l'Università di Urbino nell'ambito dell'Archeologia del paesaggio, oggi è assegnista di ricerca in Archeologia cristiana e medievale presso il dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali. Autore di saggi di Archeologia medievale e direttore di cantieri archeologici, si occupa di Archeologia dei processi di trasformazione del paesaggio e dell'edilizia storica fra tardoantico e basso Medioevo in area medio adriatica. Riserva particolare attenzione all'evoluzione diacronica del popolamento e dell'habitat; fra i temi di approfondimento predilige il tracollo del paesaggio antico, l'incastellamento, i sistemi produttivi della pietra e le forme di assistenza ospedaliera medievale in rapporto al fenomeno del pellegrinaggio.
Alessandro Tosarelli è laureato in Ingegneria Edile-Architettura presso l’Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna con la tesi “La fortezza di San Leo: restauri storici, indagini sulle superfici architettoniche esterne e linee di metodo per la conservazione”, segnalata al XVIII premio di laurea sulle architetture fortificate dell’Istituto Italiano dei Castelli. Ingegnere, libero professionista, collabora con studi di progettazione e restauro dell’architettura. Ha all’attivo diverse pubblicazioni e altri contributi sul restauro architettonico e sulla fortezza di San Leo. 

sabato 23 gennaio 2016

Zona liminare. Il nartece di Santa Sabina a Roma

Zona liminare
Il nartece di Santa Sabina a Roma
di Ivan Foletti, Manuela Gianandrea
pp. 280, € 48,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867283545

Sulla sommità dell’Aventino si erge la basilica di Santa Sabina, uno dei monumenti più significativi del mondo tardoantico. Il suo ingresso principale è costituito da un ampio nartece, caratterizzato dalla presenza di opere straordinarie, quali l’antica porta lignea, la decorazione a imitazione del marmo di V secolo e l’imago altomedievale della Theotokos. Il nartece, per anni trascurato negli studi, doveva essere, in origine, uno degli ambienti di maggior fasto e importanza dell’intero edificio e, soprattutto, non un semplice spazio a servizio delle opere ma il luogo per cui queste erano state pensate. Destinato con ogni probabilità principalmente ai catecumeni e ai penitenti, doveva connotarsi come una vera e propria zona liminare, mondo tra i mondi, zona di transito fisico e spirituale. Il presente volume intende indagare questo luogo a tutto tondo, con un’attenzione particolare alla sua storiografia, all’archeologia del monumento e alle sue decorazioni, rivelandone la facies tardoantica straordinariamente conservata nella sostanza. Si vuole proporre al lettore uno sguardo sinergico, volto a mostrare come la coesistenza dei diversi media permetta una più esaustiva comprensione dello scenario artistico tardoantico.
Ivan Foletti insegna all’Università Masaryk di Brno. Si è perfezionato ed è stato assistente in storia dell’arte all’Università di Losanna. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla nascita degli studi bizantini in Russia e in Occidente e sulle relazioni tra iconografia e liturgia in epoca paleocristiana.I suoi interessi scientifici si concentrano sulla nascita degli studi bizantini in Russia e in Occidente e sulle relazioni tra iconografia e liturgia in epoca paleocristiana.
Manuela Gianandrea dottore di ricerca in Storia dell’arte medievale, è attualmente professore a contratto presso la Sapienza-Università di Roma e presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. I suoi interessi scientifici riguardano principalmente l’iconografia e l’iconologia, lo studio degli arredi liturgici e della scultura medievale, in particolare nella zona del Lazio meridionale.

giovedì 21 gennaio 2016

La via Francigena

La via Francigena
Guida e taccuino per il viaggio
di Fabrizio Ardito
pp. 192, € 14,90 (acquista online con lo sconto del 15%)
Giunti Editore, 2016
ISBN: 9788836568154

Pensato per il moderno pellegrino, il taccuino contiene tutte le informazioni pratiche per organizzare il viaggio, tutti i luoghi da non perdere lungo il cammino, 40 tappe ciascuna con profilo altimetrico tematizzato, 10 tavole cartografiche di tutto il percorso, il taccuino, una sezione di pagine libere per scrivere la 'propria' Via Francigena!
Fabrizio Ardito, giornalista e fotografo nato a Roma, è autore di numerosi articoli, reportage, speciali tv e volumi dedicati al turismo, all'escursionismo, alla speleologia e ai monumenti sotterranei delle città d’Italia. Dopo aver percorso il Cammino di Santiago dai Pirenei a Compostela e il tratto italiano della Via Francigena, dal Gran San Bernardo a Roma, ha dedicato viaggi in varie regioni d'Italia e d'Europa ai grandi cammini, come la Via di Francesco umbra. Per Giunti e Touring e ha pubblicato diversi titoli, reportage e guide.

mercoledì 20 gennaio 2016

La distruzione di Milano (1162)

La distruzione di Milano (1162) 
a cura di Pietro Silanos e Kai-Michael Sprenger 
pp. 320, € 28,00
Vita e Pensiero, 2015
ISBN: 9788834330098

La memoria è uno degli elementi costitutivi per la fondazione dell’identità individuale e collettiva. Così come accade a livello soggettivo anche la costruzione del proprio legame con l’altro viene formandosi non solo mediante l’identificazione di esperienze e attese comuni ma anche attraverso la definizione e la conservazione di quei ricordi ritenuti fondanti perché utili per orientarsi nel presente. La distruzione inflitta dall’imperatore Federico I Barbarossa a Milano nella primavera del 1162 rappresenta certamente per Milano, per l’Italia ma anche per la stessa Germania uno di questi ricordi fondanti. Proiettata di continuo nell’immaginario collettivo, rielaborata dalle élite culturali come un ‘luogo di memorie’, vale a dire un laboratorio creativo d’identità, nel corso dei secoli l’immagine della distruzione della città e del suo autore ha assunto significati sempre diversi, adeguandosi ai differenti contesti storico-politici e culturali in cui fu rievocata.
Il volume, che raccoglie gli atti di una Giornata di Studi organizzata congiuntamente dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dal Deutsches Historisches Institut di Roma, ripercorre la storia di questo ‘luogo di memorie’ dal Medioevo sino ai nostri giorni, mettendo in dialogo i due mondi che furono protagonisti degli eventi: Milano, l’Italia e il mondo tedesco. Attraverso testi, monumenti, immagini – i mediatori per eccellenza di questa memoria – affiora così quanto il passato sia in realtà, per ogni generazione, sempre nuovo.

Pietro Silanos è ricercatore di Storia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato borsista del Centre européen de recherche sur les congrégations et les ordres religieux di Saint Étienne (2011) e del Deutsches Historisches Institut di Roma (2012). È autore di una monografia Gerardo Bianchi da Parma († 1302). La biografia di un cardinale-legato duecentesco e di numerosi articoli e saggi su riviste nazionali, internazionali e volumi miscellanei, dedicati alla storia del papato e del cardinalato nei secoli XII e XIII, alla storia delle università medievali e alle pratiche della comunicazione simbolica.
Kai-Michael Sprenger è Geschäftsführer dell’Institut für Geschichtliche Landeskunde della Johannes Gutenberg-Universität di Mainz. Ha svolto attività di ricerca presso l’Historischen Seminar della medesima università (1995-1996) e di archivista presso il distretto di Regensburg. Tra il 2010 e il 2013 è stato Wissenschaftlicher Mitarbeiter presso il Deutsches Historisches Institut di Roma. È autore di numerosi saggi dedicati alla storia della Chiesa nel Medioevo, alla storia regionale (Italia, Magonza, Svevia meridionale), alla storia del libro e della stampa.

martedì 19 gennaio 2016

"Ego Quirina. Testamenti di veneziane e forestiere (1200-1261)"

"Ego Quirina"
Testamenti di veneziane e forestiere (1200-1261)
a cura di Fernanda Sorelli
Documenti trascritti da Laura Zamboni e Laura Levantino
pp. xciv+342, € 32,00 (acquista online con lo sconto del 15%)
Viella, 2015
ISBN: 9788867285181

A Venezia e nel suo Ducato l’uso di far testamento ebbe un lungo e rilevante sviluppo, dai primi, rari documenti del secolo IX alla vastissima produzione tardomedievale. Le vicende di questo tipo di fonte sono infatti molto legate a quelle di una popolazione alacre e movimentata e di uno Stato sempre più vigile ed accuratamente strutturato. Ma riguardano anche la storia della cultura, della lingua e dell’alfabetizzazione, del diritto e delle relazioni familiari, delle istituzioni e credenze religiose, della realtà materiale. I testamenti femminili di questa edizione, quasi un centinaio (quelli sinora trovati per gli anni 1200-1261, periodo molto intenso della vita comunale e del dominio mediterraneo) indicano facoltà e prerogative delle donne libere, di ogni appartenenza sociale, mettendo in luce la loro notevole autonomia. Una condizione determinata sia dalla forte espansione economica e dall’attività mercantile, che impegnava in diversi luoghi, anche lontani, buona parte della popolazione maschile, sia dall’influsso dell’antica tradizione giuridica romana e bizantina.
Fernanda Sorelli (Università di Padova) ha studiato, come medievista, in vari lavori, specialmente la spiritualità e la vita religiosa nei secoli XIII-XV, la storia sociale di Venezia, con particolare riguardo per la posizione delle donne, i contatti fra Europa e Asia e le relazioni dei viaggiatori francescani in Oriente. 

venerdì 15 gennaio 2016

Carpentieri e legnaiuoli nell'Europa del Medioevo

Carpentieri e legnaiuoli nell'Europa del Medioevo
di Claudio Paolini
Con un contributo di Alessandra Marino
pp. 88, € 7,00
Polistampa, 2015
ISBN: 9788859615767
 
Le botteghe e i cantieri medievali erano luoghi di formazione, di scambio di informazioni tra le varie maestranze e quindi di evoluzione sia delle tecniche sia del linguaggio artistico. Frequentati da uomini e artisti di grande prestigio, questi spazi hanno visto svilupparsi l'arte e la cultura del nostro Rinascimento. Il saggio ruota attorno alle figure dei carpentieri, dei legnaioli e dei falegnami, evidenziando alcuni temi e momenti fondamentali nelle trasformazioni delle arti della lavorazione del legno in relazione ai materiali, agli strumenti, alle tecniche e all'organizzazione del mestiere, con particolare riferimento ai secoli XIV e XV.
Claudio Paolini è laureato presso l’Università di Firenze e specializzato in arti decorative (con particolare riferimento alla storia del mobile e dell’arredamento) e in storia delle tecniche artistiche, lo storico dell’arte Claudio Paolini ha tenuto su questi temi corsi, seminari e conferenze, collaborando con il C.N.R. di Napoli, l’Università di Firenze e di Milano, la Georgetown University, il Gabinetto Vieusseux, la sezione didattica della Galleria degli Uffizi e la Fondazione Herbert Percy Horne. È stato direttore del Centro Ricerche e Documentazione dell’Istituto per l’Arte e il Restauro di Firenze e direttore dei comitati scientifici dei progetti Artis e Plaster per la salvaguardia delle tecniche artistiche e la documentazione nel settore del restauro, promossi dalla Commissione Europea. È direttore scientifico del progetto Argos, volto alla creazione di un database in Rete per la normalizzazione dei linguaggi nei settori dell’arte e dell’artigianato artistico. È funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico per le province di Firenze, Prato e Pistoia. Al proprio attivo ha numerose pubblicazioni specialistiche ed è autore, tra l’altro, dei volumi Il Bello ritrovato. Gusto, ambienti, mobili dell’Ottocento (con Alessandra Ponte e Ornella Selvafolta, Milano 1990), L’arte del legno in Italia. Storia, tecniche e restauro (Firenze 1993), Repertorio bibliografico dell’oreficeria italiana (Firenze 1994), Mobili e arredi dell’Ottocento (Milano 1999), Glossario delle tecniche artistiche e del restauro (con Manfredi Faldi, Firenze 2000), Glossario delle malte e degli intonaci per rivestimento, decorazione plastica e supporto pittorico (Firenze 2001), Il mobile del Rinascimento. La collezione Herbert Percy Horne (Firenze 2002). Ha curato le sezioni dedicate alla storia del mobile dei cd-rom del Corso di Antiquariato edito da «L’Espresso» (Roma 2003). Ha fondato nel 2004 e dirige la collana «Quaderni dei Servizi Educativi» edita da Polistampa in collaborazione con i Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per le province di Firenze Pistoia e Prato.

martedì 12 gennaio 2016

Dio, l'uomo e la felicità

Dio, l'uomo e la felicità
La riflessione morale di Pietro Abelardo come etica della relazione
di Davide Penna
pp. 203, € 13,90
Europa Edizioni, 2015
ISBN: 9788868542375

Celeberrimo anche per la sua storia con Eloisa, Pietro Abelardo è stato un grande innovatore e precursore dei tempi che gli sarebbero succeduti. Vissuto a cavallo tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, è stato un uomo estremamente influente. Davide Penna interviene colmando le lacune ed arricchendo le nostre conoscenze riguardo Abelardo, strutturando il suo saggio tenendo conto, naturalmente, del contesto storico in cui il corpus prende forma. Un’opera culturalmente molto preziosa, scritta con un linguaggio semplice anche per chi vi si avvicina da “profano”.
Davide Penna è nato il 30 ottobre 1988 a Genova. Nel 2007, dopo la maturità scientifica, ha seguito la sua passione per la filosofia e la storia del pensiero iscrivendosi al corso di laurea in Filosofia all’Università di Genova. Si è laureato in Filosofia nell’ottobre 2010 con una tesi dal titolo Il pensiero di Severino Boezio alla luce di una recente monografia.
Successivamente, nell’ottobre 2012, si è laureato in Metodologie Filosofiche con una tesi dal titolo "Tematiche morali nell’opera di Pietro Abelardo". Nel 2013 ha conseguito il Diploma in Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità con indirizzo ontologia trinitaria, presso l’Istituto Universitario Sophia, a Loppiano. Qui ha approfondito e studiato, oltre alle materie filosofiche, politiche ed economiche, anche quelle teologiche. Dal 2014 ha iniziato nello stesso istituto il dottorato di ricerca. Attualmente sta conseguendo l’abilitazione all’insegnamento della storia e della filosofia.

lunedì 11 gennaio 2016

Cuore e storia di una città

Cuore e storia di una città
Codex Purpureus Rossanensis tra Cattedrale e Museo Diocesano
di Giovanni Sapia
pp. 120, € 15,00
Ferrari Editore, 2015
ISBN: 9788898063796
 
Lo sguardo di Giovanni Sapia accarezza la sua città e il suo vivere umano, tracciando il profilo di una comunità profondamente orientata verso il suo centro. Il volume, suddiviso in tre sezioni, si propone come una sorta di viaggio storico sentimentale tra la bellezza e la magia di tre capolavori che rappresentano la città di Rossano: il Codex Purpureus Rossanensis, la Cattedrale e il Museo Diocesano. Tre importanti punti di riferimento della vita collettiva che creano una suggestiva linea di continuità tra passato, presente e futuro. Testimonianze di quelle radici molto antiche che determinano, ancora oggi, l’identità della città. Uno stupefacente saggio narrativo che irrompe sulle pagine come tanti frammenti di ricordi, emozioni e riflessioni lasciati dal tempo dietro di sé.
Il Codex Purpureus Rossanensis è un manoscritto onciale greco del VI secolo, conservato nel Museo diocesano e del Codex di Rossano e contenente un evangeliario con testi di Matteo e Marco. Deve l'aggettivo "Purpureus" al fatto che le sue pagine sono rossastre (in latino purpureus) e contiene una serie di miniature che ne fanno uno dei più antichi manoscritti miniati del Nuovo Testamento conservatisi.

sabato 9 gennaio 2016

Chronicon bellunese (1383-1412)

Chronicon bellunese (1383-1412)
di Clemente Mari
a cura e con un saggio di Matteo Melchiorre
pp. xciv+282, € 50,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867285471
 
Il Chronicon bellunense (1383-1412) di Clemente Miari è una narrazione di memoria storica che sta alla confluenza di vari generi: la cronaca propriamente detta, il libro di famiglia, il diario personale. Il testo originale, scritto in latino e pervenutoci attraverso un codice autografo, è rimasto fino ad oggi inedito (ne esisteva unicamente una non sempre felice traduzione italiana dell’Ottocento). L’autore, Clemente Miari, un canonico della cattedrale di Belluno, con una buona formazione giuridica e appartenente a una famiglia di spicco della nobiltà bellunese, si rivela un osservatore acuto e penetrante del reale, dotato peraltro di una felice capacità narrativa. Sebbene sia centrato su Belluno, il Chronicon, attentissimo a quanto accadeva altrove nell’Italia settentrionale e centrale così come nel mondo alpino, è una fonte di strepitosa ricchezza per lo storico che voglia addentrarsi nel profondo della vita urbana medievale, muovendosi sul filo degli eventi collettivi, domestici e individuali.
Matteo Melchiorre, dottore di ricerca in Storia sociale europea dal medioevo all’età contemporanea, già ricercatore assegnista presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e presso l’Università degli Studi di Udine, e ora presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, si occupa di storia sociale, economica e religiosa del tardo medioevo. È autore di saggi storici su riviste e in volumi miscellanei, e monografie, tra le quali I Patti con Padova (1405-1406). Dalla guerra alla Bolla d’oro, Roma, Viella, 2012; A un cenno del suo dito. Fra Bernardino da Feltre (1439-1494) e gli ebrei, Milano, Unicopli, 2012; Conoscere per governare. Le relazioni dei Sindici inquisitori e il Dominio veneziano in Terraferma (1543-1626), Udine, Forum, 2013; «Ecclesia nostra». La cattedrale di Padova, il suo capitolo ei suoi canonici nel primo secolo veneziano (1406-1509), Roma, Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 2014. 

venerdì 8 gennaio 2016

Le Signore della Loira

Le Signore della Loira
Dal Medioevo alla Monarchia di Luglio
di Maria Paola Fiorensoli
pp. 480, € 21,00
Giancarlo Zedde Editore, 2015
ISBN: 978-88-88849-96-6 

In queste pagine è vivo e visibile il “gran teatro delle umane vicende”, per usare le parole di Victor Hugo, finalmente plurale nei generi. Donne e uomini pensano, agiscono, costruiscono relazioni, pacifiche o guerresche contrariamente alla narrazione tradizionale. Figure inedite o rivisitate nella trasmissione storica e politica. Notevoli ‘insiemi di donne’: le altomedievali del Poitou, le ave di Aliénor d’Aquitania, le proprietarie di Chenonceaux, le Grandi Badesse fontevriste le indemoniate della Valle con storia del sabba e dell’Inquisizione, le Dame dei salotti letterari e scientifici, le mazzarine, le amanti del Re Sole, le favoliste barocche, le frondiste, le donne del Terzo Stato, le rivoluzionarie e le controrivoluzionarie. Due percorsi contestualizzati s’intrecciano alle personagge: quello immaginifico di figure archetipe, mitologiche o letterarie, che popola di Autrici la ‘Valle degli scrittori’ evidenziandone la produzione letteraria, poetica, satirica, diaristica e memorialista; quello religioso e mistico con un’Appendice dedicata al monachesimo femminile, dalle origini, nei filoni ortodossi ed eterodossi e contiguità (es. Beghine e mogli dei preti). Pagine sorprendenti che mettono alla prova stereotipi vivi e vegeti senza eludere argomenti difficili, anche al femminile, quali la violenza nelle sue forme pubbliche e domestiche e la delinquenza singola e seriale. In apertura dei capitoli sommari di storia, indicazioni turistiche e folklore.
Le decine di figure letterarie, mitologiche e favolistiche, di organizzazioni formali e informali delle donne, di personagge laiche e monastiche di ogni estrazione e provenienza sono narrate nel loro contesto e ricostruite nelle genealogie biologiche, affettive, politiche e simboliche.
In Appendice, la storia del monachesimo femminile, clericale e comunitario.
Il volume in 480 pagine di carta palatina, con copertina dell’artista Irene Iorno, è un’opera pregevole e innovativa che contribuisce a colmare vuoti di memoria e di trasmissione storica.
Maria Paola Fiorensoli, dottoressa in Lettere, giornalista pubblicista, saggista su temi di genere, impegnata nelle politiche delle donne dagli anni Settanta, collabora con l’Università di Cassino e vario associazionismo culturale e sociale. Partecipe dell’iter costitutivo della Casa internazionale delle donne, dell’A.f.f.i. e di Archivia, presiede l’ass. ‘Il Paese delle donne’ e co-presiede il Premio di scrittura femminile Il Paese delle donne e Donna e Poesia.

giovedì 7 gennaio 2016

Dante e la cultura islamica

Dante e la cultura islamica
a cura di Cesare Capone
pp. 96, € 10,00
Jouvence, 2015
ISBN: 978-88-7801-506-7

Dopo quasi un secolo di polemiche, è assodato che Dante arricchì la sua formazione intellettuale e la sua ispirazione grazie anche all’influsso della cultura islamica. Il libro, attraverso le voci di alcuni critici di primo piano (tra i quali spicca il nome della filologa Maria Corti), mostra i diversi aspetti di questo influsso, che nulla toglie alla grandezza dell’autore della Divina Commedia. Turbati dalle attuali follie criminali dei fondamentalisti islamici, tendiamo oggi a dimenticare, o più spesso ignoriamo, i profondi rapporti intercorsi fra la cultura occidentale e la ricchissima cultura arabo-islamica classica.
Cesare Capone è autore di saggi dedicati a vari argomenti culturali fra i quali I protagonisti del XX secolo, Uomini in cenere, Bismantova e la sua Madonna, D’Annunzio e l’estasi del volo, Gli arabi e l’Europa medievale, Napoli nel cuore e della raccolta di poesie Quel rosso sole. Dal 1975 al 2012 è stato caposervizio e inviato di Rizzoli Periodici e collaboratore del “Corriere della Sera”. 

mercoledì 6 gennaio 2016

Vade mecum in tribulatione

Vade mecum in tribulatione
di Giovanni di Rupescissa
a cura di Elena Tealdi
introduzione di Robert E. Lerner e Gian Luca Podestà
pp. 336, € 30,00 (fino al 10 marzo 2016, acquista online con il 10% di sconto)
Vita e Pensiero, 2015
ISBN:  9788834329986

Il Vade mecum in tribulatione è l’opera più celebre del profeta Giovanni di Rupescissa, il frate minore alvergnate che, arrestato nel 1349 e inizialmente detenuto in un carcere dell’ordine francescano, fu poi trasferito in una prigione papale ad Avignone e liberato solo alla vigilia della morte (1366). Nelle sue prigioni Giovanni viene progressivamente a conoscenza dell’intero patrimonio dei testi profetici medievali, che trascrive e interpreta per costruire un sistema previsionale dei tempi finali unitario e coerente. Nei venti brevi capitoli (chiamati “intenzioni”) del Vade mecum, il frate fissa i tratti delle imminenti tribolazioni e i modi per non esserne travolti, in attesa del successivo inizio dei mille anni di pace preconizzati nel libro dell’Apocalisse, e riporta attese apocalittiche e profili messianici entro un lessico profetico originale, destinato a notevole fortuna nei secoli successivi, come dimostra la rapida diffusione dell’opera in tutta Europa, sia nella versione originale latina sia nei volgarizzamenti prodotti in sette lingue.
Il volume offre la prima edizione critica del testo latino del Vade mecum, allestita da Elena Tealdi sulla base dei 46 manoscritti superstiti, la maggior parte dei quali venuti per la prima volta alla luce in questo lavoro. Il commento della curatrice e le ampie introduzioni di Robert E. Lerner e di Gian Luca Potestà permettono di scorgere in controluce le tensioni spirituali e le attese riformatrici diffuse in ampi settori della Chiesa alla vigilia del Grande Scisma.
Elena Tealdi è dottore di ricerca in Storia del cristianesimo. Collaboratrice del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano, è segretaria di redazione della rivista “Annali di Scienze Religiose” e direttrice della collana “Letture cristiane del secondo millennio”.
Robert E. Lerner è professore emerito di Storia medievale presso la Northwestern University (Evanston, IL). Tra le sue opere, sono tradotte in italiano: Refrigerio dei santi. Gioacchino da Fiore e l’escatologia medievale (1995), La festa di sant’Abramo. Millenarismo gioachimita ed Ebrei nel Medioevo (2002), Scrutare il futuro. L’eredità di Gioacchino da Fiore alla fine del Medioevo (2008).
Gian Luca Potestà è ordinario di Storia del cristianesimo presso l’Università Cattolica di Milano. Tra le sue opere più recenti, l’edizione critica degli Scripta breviora di Gioacchino da Fiore (in coll. con A. Patschovsky, 2014) e L’ultimo messia. Profezia e sovranità nel Medioevo (2014).

martedì 5 gennaio 2016

Sulla faccia della terra

Sulla faccia della terra
di Giulio Angioni
pp. 160, € 15,00
Feltrinelli, 2015
ISBN: 9788807041082

Una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Gia da parte dei pisani. Settant’anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un’isoletta dello Stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata. Inizia così la narrazione delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell’Isola Nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello Stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo Stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.
“E come si viveva in quella vostra isola?”
“Si viveva. E quella era vita.”
“Vivevate in disordine e confusione, cristiani con ebrei e musulmani, sani con lebbrosi, liberi con servi cristiani e maomettani, in connubio tra servi e nobildonne, in una illusione folle di eguaglianza, e obbligatoria.”
“No, non era obbligo, né illusione. Era necessità…”
Giulio Angioni (Guasila, 1939) è uno scrittore e antropologo italiano. Ha scritto numerosi saggi e una decina di volumi di romanzi e racconti, tradotti in varie lingue, tra cui: A fogu aintru/A fuoco dentro (EDeS, 1978), L'oro di Fraus (Editori Riuniti, 1988; Il Maestrale, 2000), Il sale sulla ferita (Marsilio, 1990), finalista Premio Viareggio 1990, Una ignota compagnia (Feltrinelli, 1992), finalista Premio Viareggio 1992, La casa della palma (Avagliano, 2000), Assandira (Sellerio, 2004), Alba dei giorni bui (Il Maestrale, 2005), Premio Giuseppe Dessà 2005, Le fiamme di Toledo (Sellerio, 2006), Premio Corrado Alvaro 2006, Premio Internazionale Mondello 2006, La pelle intera (Il Maestrale, 2007).

lunedì 4 gennaio 2016

Andare per le Gerusalemme d'Italia

Andare per le Gerusalemme d'Italia
di Franco Cardini
pp. 168, € 12,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25793-2

Archeologa «ante litteram», nel 326 l’ottantenne imperatrice Elena partì alla volta della Terra Santa per riscoprire i Luoghi Santi nascosti e profanati. Individuò un sepolcro scavato nella roccia, una collina e una grotta. Tre elementi che ritornano costantemente nelle varie Gerusalemme «succedanee» disseminate lungo la penisola sotto forma di santuari.
Gerusalemme è dappertutto. Una presenza di cui l’Italia è investita per intero, grazie a un dialogo intessuto da secoli che trova espressione in ogni rigo della sua storia, in ogni pietra delle sue città. Una volta divenuti inaccessibili i Luoghi Santi, lembi di Terra Santa vennero infatti ricreati nel nostro paese. E intraprendere il cammino penitenziale attraverso santuari come il Sacro Monte di Varallo, il complesso delle Sette Chiese a Bologna, il Santo Volto di Lucca, San Vivaldo, Acquapendente nel Senese, il Santo Sepolcro di Brindisi significa ritrovarne le memorie e rivivere le emozioni di quel primitivo pellegrinaggio.
Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale nell’Istituto Italiano di Scienze Umane/Scuola Normale Superiore; è Directeur de Recherches nell’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. Con il Mulino ha pubblicato «Castel del Monte» (2000), «In Terrasanta» (2002), «Gerusalemme» (2012), «Quell’antica festa crudele» (2013), «Alle radici della cavalleria medievale» (2014) e «Istanbul» (2014).

domenica 3 gennaio 2016

Fisiologia della passione

Fisiologia della passione
Poesia d'amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio
di Natascia Tonelli
pp. 256, € 54,00
Sismel, 2015
ISBN: 978-88-8450-671-9

Nella letteratura d'amore del Due e del Trecento la presenza della trattatistica medica universitaria, coeva e militante, viene riconosciuta nei temi e nel linguaggio stesso della poesia. Quest'indagine approfondita sui testi paradigmatici di Cavalcanti, Dante, Petrarca e Boccaccio individua le ragioni storiche e le specifiche modalità di influenza di tale apporto, disvelando il sostrato scientifico di quella che, pur in letteratura, si può definire una vera e propria fisiologia della passione scientificamente intesa.
Natascia Tonelli, professore associato di Letteratura Italiana presso l'Università di Siena, ha studiato nelle Università di Firenze e di Pisa. In seguito ha svolto lunghi periodi di ricerca presso il Warburg Institute di Londra, la Harvard University-I Tatti e l'Università di Perugia. Condirige la rivista di italianistica «Per leggere», dedicata all'edizione, commento e lettura di testi; per l'editore Pensa di Lecce dirige una collana di testi commentati che affianca la rivista.
Le sue ricerche si sono prevalentemente rivolte, sia dal punto di vista degli aspetti metrico-linguistici sia da quello dei nessi fra cultura e produzione lirica, alla letteratura dei primi secoli, con libri e saggi su Cavalcanti, Dante, Petrarca, e la lirica latina del Quattrocento: attualmente sta portando a termine un volume sulla presenza del pensiero e del linguaggio medico nella poesia delle origini.

sabato 2 gennaio 2016

Terre ignote strana gente

Terre ignote strana gente
Storie di viaggiatori medievali
di Duccio Balestracci
pp. 384, € 13,00
Laterza, 2015
ISBN: 9788858121832

Nell’India meridionale gli zoroastriani sono così onesti che un apposito funzionario raccoglie per strada gli oggetti smarriti e si mette in cerca dei proprietari. Le donne del Malabar sono le più disinibite e nelle Canarie la gelosia è un sentimento sconosciuto. Nelle acque di Alessandria vive un pesce delizioso sia arrostito che bollito, ma mangiarlo provoca imbarazzanti sogni erotici. Il deserto Iwalatan, nel Mali, è abitato da geni cattivi che fanno smarrire i viaggiatori solitari spostando magicamente le dune.
Questa è solo una parte del mondo incantato, tra cronaca e invenzione, che prende vita dai resoconti degli antichi viaggiatori del Medioevo: uomini che si addentrarono in Estremo Oriente, nelle più sperdute e fredde terre del Nord, nei deserti dell’Asia centrale e dell’Africa o che, dall’Oriente più lontano, arrivarono fino al cuore della cristianità. In un racconto pieno di storie e di leggende stravaganti, Duccio Balestracci cede la parola agli antichi viaggiatori e alla loro epica della fantasia e della curiosità.
Duccio Balestracci insegna Storia medievale all’Università di Siena. Si è occupato di storia delle classi sociali in città e in campagna e degli aspetti della guerra e della festa.

venerdì 1 gennaio 2016

La guerra delle rose

La guerra delle rose
di Conn Iggulden
pp. 512, € 12,90
Newton Compton, 2015
ISBN: 978-88-683-6786-2

Sfortunato è quel regno che ha per re un uomo debole. È il 1437 e le nubi si addensano minacciose nei cieli inglesi: il potere è in mano alla famiglia Lancaster, ma il “leone d’Inghilterra” Enrico V non è più sul trono. A succedergli è il figlio, Enrico VI, un uomo malato e senza ambizioni. Ma il trono di Inghilterra è troppo importante perché resti nelle mani del “re agnellino”. Così, sono in molti, nella schiera dei suoi avidi consiglieri, ad approfittare della situazione – come il potentissimo duca di Suffolk, che nutre inconfessabili speranze di potere. Ma anche nella stirpe di York, rivale dei Lancaster, c’è chi non ha rinunciato a volere l’Inghilterra nelle mani di un re forte – come Riccardo, duca di York, e i suoi sodali. Tanto più che all’orizzonte c’è una nuova minaccia: l’imminente ribellione nei territori inglesi di Francia. E quando comincia a correre voce che Enrico VI sia stato promesso in sposo a una nobildonna francese, Margherita d’Angiò, il futuro dell’Inghilterra appare come non mai in pericolo. Per i Lancaster e gli York comincia così un reciproco assedio, una guerra da combattere in patria e nei territori francesi, il cui bottino è il destino stesso dell’Inghilterra. E quel trono che più di tutti gli altri vuol dire potere e, come il potere, non cessa di generare mostri.
Conn Iggulden, il più grande autore inglese di romanzi storici, è nato a Londra nel 1971. Ha esordito con la fortunatissima serie dedicata alle imprese di Giulio Cesare (Le porte di Roma, Il soldato di Roma, Cesare padrone di Roma, La caduta dell’aquila), seguita dall’altrettanto amata saga di Gengis Khan (Il figlio della steppa, Il volo dell’aquila, Il popolo d’argento, La città bianca e Il signore delle pianure), entrambe pubblicate in Italia da Piemme. Bloodline è il terzo episodio della nuova serie bestseller dedicata alla Guerra delle due Rose, dopo Stormbird e Trinity, che hanno ottenuto un successo straordinario in Inghilterra e nel resto del mondo.