venerdì 31 maggio 2024

Le origini

Le origini
Montemaggiore e il monastero cluniacense di Santa Maria
di Filippo e Santi Licata
pp. 310; € 40,00
youcanprint, 2024
ISBN: 9791222746487
 
Uno studio appassionante sulle origini dell'abazia cluniacense di Montemaggiore, la seconda di Sicilia dopo quella di Sciacca. Documenti e nuove ricerce storiche rivelano inedite ipotesi sul medioevo isolano, sulle vicende siciliane e sulla nascita del primo centro abitato che attorno all'abazia è sorto.

giovedì 30 maggio 2024

Il mare che corrompe

Il mare che corrompe
Per una storia del Mediterraneo dall'età del ferro all'età moderna
di Peregrine Horden, Nicholas Purcell
Edizione italiana a cura di Federico Santangelo
pp. 608; € 64,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829020607

Secondo la mitologia antica, nell’Età dell’oro non esistevano né la navigazione né il commercio. Fu la leggendaria nave Argo a solcare per la prima volta il mare, dando inizio alla corruzione dell’uomo. Sin dall’antichità, sono frequenti le rappresentazioni del mare come fonte di ricchezza e quindi di tentazione. Eppure, come suggeriscono Peregrine Horden e Nicholas Purcell, è proprio la mobilità marittima a essere il più grande elemento di continuità nella storia mediterranea: ciò che permise all’uomo di far fronte ai rischi dell’isolamento geografico e dell’instabilità climatica, ambientale e produttiva. Dopo i lavori di Fernand Braudel, The Corrupting Sea è stato il primo studio ad affrontare il rapporto fra uomo e ambiente nella regione del Mediterraneo nell’arco di circa tremila anni. A oltre venti anni dalla sua pubblicazione originale, questa edizione italiana, corredata di una nuova introduzione degli autori, sottolinea la dimensione ecologica e il ruolo della connettività nella storia mediterranea, testimoniando la lungimiranza e attualità del modello interpretativo di Horden e Purcell.
Peregrine Horden è professore di Storia medievale alla Royal Holloway, Università di Londra.
Nicholas Purcell è professore emerito Camden di Storia antica all’Università di Oxford e fellow del Brasenose College e della British Academy.

mercoledì 29 maggio 2024

L'oro dei santi. Percorsi della «Legenda aurea» in volgare

L'oro dei santi
Percorsi della «Legenda aurea» in volgare
a cura di Speranza Cerullo e Laura Ingallinella
pp. XXXII-462; € 62,00
Sisimel, 2023
ISBN: 978-88-9290-224-4

L. Leonardi, Il progetto Legenda aurea in Italiano (LAI) – P. Squillacioti, La Legenda aurea toscana e le risorse dell’Opera del Vocabolario Italiano. IL TESTO LATINO. G. P. Maggioni, I manoscritti toscani latini della Legenda aurea e il volgarizzamento fiorentino anonimo del XIV secolo – A. Degl’Innocenti, Leggendari agiografici latini nella Toscana del XIV secolo. LA LEGENDA AUREA IN ITALIA. S. Cerullo, Le traduzioni italiane: itinerari nella tradizione manoscritta – M. Colombo, Primi sondaggi su tre vite di santi in genovese – M. Pagano, Lacerti della Legenda aurea in volgare siciliano. LA TRADUZIONE FIORENTINA DELLA LEGENDA AUREA. L. Ingallinella, «Una storia viva»: copisti-editori della Legenda aurea fiorentina tra Quattro e Novecento – Z. Verlato, Il manoscritto Giaccherino I F 2 e la tradizione della Legenda aurea fiorentina – D. Dotto, Itinerari lessicali e traduttologici dentro e fuori il volgarizzamento fiorentino della Legenda aureaR. Tagliani, Sondaggi tra sintassi e testualità nella traduzione fiorentina della Legenda aurea. LA LEGENDA AUREA NELL’EUROPA ROMANZA. F. Cigni, Il punto sui leggendari francoitaliani della fine del sec. XIII: nuove ricerche e osservazioni – G. Veysseyre, Prolégomènes à l’édition de la Légende dorée traduite en français d’oïl par Jean de Vignay (ca 1340-1348) – J. Gesiot - F. Zinelli, La Legenda aurea nello spazio catalano-occitanico: traduzioni e diffusione – L. Sacchi, Arborescenze della Legenda aurea in Castiglia. INDICI. Indice dei manoscritti - Indice degli autori, delle opere anonime e degli studiosi.

martedì 28 maggio 2024

Quando c’era il castello

Quando c’era il castello
Storia breve del Castello Nuovo della Berardenga
di Fosco Vivi
pp. 56; € 10,00
C&P Effigi, 2024
ISBN: 978-88-5524-737-5

Sommario

Prima del Castello Nuovo
Il Castello sul Poggio dei Frati
La Badia a Monastero e i Berardenghi
Con il Castello nasce anche il paese
Testimonianze visibili del XV secolo
Episodi interessanti documentati al XV secolo
1494-1538 decenni di grandi avvenimenti per il castello nuovo
La caduta della Repubblica di Siena e la fine del Castello 

lunedì 27 maggio 2024

Triumphus Alfonsi regis Aragonei devicta Neapoli

Triumphus Alfonsi regis Aragonei devicta Neapoli
di Porcelio de' Pandoni
a cura di Antonietta Iacono
pp. XXXIV-183; € 46,00
Sismel, 2023
ISBN: 978-88-9290-292-3

Il Triumphus Alfonsi regis Aragonei devicta Neapoli di Porcelio de’ Pandoni riveste un ruolo di primario interesse nella vasta produzione di opere che a vario titolo testimoniano l’entrata trionfale di Alfonso il Magnanimo in Napoli (26 febbraio 1443).

Noto a storici ed eruditi che si occuparono delle vicende culturali e istituzionali del Regno di Napoli sotto i principi Trastámara, questo poema è stato letto, utilizzato, citato, trascritto, ma mai edito in forma critica e integrale. Eppure esso offre la più dettagliata, vivace e attendibile narrazione del trionfo alfonsino, come emerge dal confronto con le altre fonti, storico-narrative e documentarie; e immortala in versi epici di sapore virgiliano la magnificenza dell’evento e l’ammirazione suscitata dal corteo del sovrano vittorioso non solo nella popolazione della città vinta, ma anche nelle comunità straniere, nei rappresentanti delle potenze estere d’Italia, d’Europa, d’Africa presenti nella capitale del Regno. L’utilizzo di una documentazione ufficiale, direttamente accessibile all’autore, il quale ebbe un ruolo di primo piano nell’entourage di intellettuali attivi alla corte del Magnanimo nel decennio 1443-1453, rende quest’opera una tessera autorevole per la ricostruzione non solo del trionfo, ma anche della temperie culturale e delle modalità in cui si sviluppava – sin dagli esordi del regno d’Alfonso – quella propaganda politica che seppe creare consensi a favore di un sovrano allogeno e conquistatore. L’edizione del Triumphus Alfonsi regis Aragonei devicta Neapoli è dunque contributo prezioso per ricostruire il quadro della storiografia poematica di argomento contemporaneo degli inizi del dominio aragonese sul Regno di Napoli e permette di definire meglio nel confronto l’evoluzione della storiografia alfonsina, facendo quasi da ponte tra i precoci Gesta Alfonsi di Tommaso Chaula e le più mature opere che costruirono il mito del re ‘magnanimo’, quali, ad esempio, i Gesta Alfonsi di Bartolomeo Facio, i Dicta aut facta Alfonsi regis di Antonio Panormita e l’Alfonseis di Matteo Zuppardo.
Il corredo di apparati critici e delle fonti e le note di commento esegetico permettono la piena fruizione di un testo che si incastona con tratti anche originali nella letteratura epico-storica prodotta per Alfonso il Magnanimo. Un’ampia Introduzione illustra le circostanze in cui l’opera fu composta e le sue valenze nel quadro politico-culturale della Napoli aragonese; la Nota al testo ne ricostruisce con completezza la tradizione manoscritta e a stampa, dando ragione delle varianti d’autore e della constitutio textus; Indici analitici e ragionati, infine, agevolano la lettura e il riscontro di un testo complesso, rendendolo interamente accessibile sia sul versante storico sia su quello letterario.
Antonietta Iacono è Professore di Letteratura Latina Medievale e Umanistica all'Università degli Studi di Napoli Federico II.

domenica 26 maggio 2024

La Croce nel primo secolo francescano

La Croce nel primo secolo francescano
Scritture immagini modelli
a cura di Alessandra Bartolomei Romagnoli, Raffaele Di Muro e Massimo Vedova
pp. X-428; € 48,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094164

Nel mese di settembre del 1224, alla Verna, Francesco di Assisi ricevette sul suo corpo le stimmate. Per il suo agiografo Bonaventura, questo miracolo senza precedenti era stato il culmine dell’esperienza storica e spirituale del santo, la sua divinizzazione: Francesco era divenuto alter Christus, copia vivente del Signore. Ma per il dottore Serafico il marchio impresso sulle carni del fondatore era anche motivo centrale dell’autocoscienza dell’Ordine, il sigillo stesso della sua eccellenza. In prossimità dell’VIII centenario del miracolo delle stimmate, questa raccolta di saggi inaugura una trilogia che rilegge la vicenda francescana alla luce del mistero della croce. Studiosi di diverse discipline prendono in esame testi dottrinali e narrativi, manuali di direzione spirituale, immagini e rappresentazioni iconografiche, pratiche e rituali che hanno qualificato in maniera peculiare la presenza pastorale dei frati nella Chiesa e nella società. Questo primo volume si sofferma sul tempo delle origini: in un serrato confronto con la grande eredità del cristianesimo antico e altomedievale, gli studi qui presentati mettono a fuoco elementi di continuità e di novitas della mitopoiesi francescana. Saggi di Enrica Neri Lusanna, Emanuela Prinzivalli, Patrick Henriet, Pierluigi Licciardello, Milvia Bollati, Alessio Monciatti, Daniele Solvi, Adelaide Ricci, Gábor Klaniczay, Andrea Di Maio, Massimo Vedova, Francesco Santi, Giuseppe Cremascoli, Alessandra Bartolomei Romagnoli, Carla M. Bino, Luciano Bertazzo, Aleksander Horowski, Elvio Lunghi, Franco Cardini.

sabato 25 maggio 2024

Valdo

Valdo
L’eretico di Lione
di Grado Giovanni Merlo
pp. 126; € 12,00
Claudiana, 2024
ISBN: 9788868984120 

Attraverso un’avveduta analisi della documentazione più antica e attendibile, Grado Giovanni Merlo delinea la vicenda umana e l’esperienza di conversione religiosa del ricco cittadino di Lione Valdo, incentrata – una trentina d’anni prima di Francesco d’Assisi – sulla povertà evangelica e la missione apostolica. Un uomo che nel 1184 divenne «per sempre eretico» per i vertici della chiesa romana.

«Per un discorso ancorato alla documentazione e a un rigoroso e critico metodo storico, dobbiamo muovere dalla certezza che, al volgere dal xii al xiii secolo, è esistito un uomo di Lione di nome Valdo o Valdesio (“ego Valdesius”, si legge in un documento del 1180) la cui esistenza ha lasciato non solo labili tracce, ma ha fatto produrre tangibile documentazione. Ha fatto produrre, non ha prodotto: sì, perché di Valdo non è pervenuto scritto di sorta, se mai egli ne redasse alcuno. Non diversamente da altri “eretici” del Medioevo, tutte le cose che possiamo conoscere di lui ci sono giunte in modo indiretto, attraverso altri: per lo più avversari, anche se non mancano testimonianze di persone a lui vicine e favorevoli. Il soggetto del nostro interesse è muto».
Grado Giovanni Merlo è professore emerito presso l’Università degli Studi di Milano. Dal 1994 è presidente della Società internazionale di studi francescani con sede in Assisi. Presso Claudiana ha pubblicato: Eretici e inquisitori nella società piemontese del Trecento (1977), Valdesi e valdismi medievali (1984) e Identità valdesi nella storia e nella storiografia. Valdesi e valdismi medievali II (1991).

venerdì 24 maggio 2024

«Lo latino è perpetuo»

«Lo latino è perpetuo»
Parole attuali di una lingua antica
di Maurizio Trifone
pp. 220; € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829025251

«Lo latino è perpetuo»: così dice Dante agli inizi del Trecento. Il senso di immortalità della lingua latina, che traspare dalle parole del sommo poeta, è in contrasto con l’opinione comune secondo cui il latino è una lingua morta. Il libro analizza l’apporto del latino all’italiano attraverso l’angolo visuale delle parole, di cui ricostruisce le vicende storiche in un appassionante viaggio tra passato e presente. L’autore cerca le tracce di vocaboli ed espressioni andando a ritroso nel tempo e conduce il lettore a scoperte inaspettate. La storia di un termine religioso come cristiano s’intreccia con quella di un insulto come cretino. I verbi considerare e desiderare sono connessi con l’osservazione delle stelle. Il sostantivo furto è collegato ai nomi foruncolo e furetto. L’idioma dell’antica Roma non è morto, ma vive ancora nella nostra lingua e nella nostra cultura.

Maurizio Trifone insegna Linguistica italiana all’Università degli Studi di Cagliari. È autore del Devoto-Oli dei sinonimi e contrari (Le Monnier, 2013) e, con Luca Serianni, del Nuovo Devoto-Oli. Il vocabolario dell’italiano contemporaneo (Le Monnier, 2017).

giovedì 23 maggio 2024

L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia

L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia
Studio sull’iconografia del medioevo e sulle sue fonti d’ispirazione
di Émile Mâle
pp. 640; € 50,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni Studium, 2024
OSBN: 978-88-382-5333-1

L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia fa parte del grande progetto di Émile Mâle di ricostruire una storia dell’iconografia cristiana, a partire dal presupposto che ogni cambiamento sul piano del pensiero religioso si rifletta necessariamente nell’arte.

Questo testo, l’unico ancora non pubblicato in Italia dei tre grandi volumi di Mâle, è la vera chiave di volta del progetto, per la sua posizione centrale tra l’arte gotica del XIII secolo e quella manierista e barocca che ha seguito la controriforma. L’intuizione fondamentale da cui parte il testo consiste nell’aver individuato una causa per la rivoluzione iconografica che si può riscontrare dappertutto in Europa a partire dal XIV secolo: il francescanesimo, diffuso ovunque grazie alle Meditationes vitae Christi e al teatro religioso dei Misteri. Con rigore e grandissima erudizione, ma anche con un linguaggio sempre poetico e trascinante, Mâle mette alla prova la sua ipotesi da una parte studiando i nuovi soggetti, dall’altra analizzando come i vecchi temi siano reinventati e rappresentati in modo nuovo. La dimensione patetica e la tenerezza umana prendono il posto delle vette dottrinali del XIII secolo: la Vergine che contemplava il cielo dal letto si inginocchia amorevole accanto al suo bambino, i corpi gloriosi dei cavalieri sono sostituiti da cadaveri putrefatti, che talvolta si danno alla danza.
Un libro prezioso non solo per comprendere la fine del Medioevo, che non può essere ridotto alle categorie “limpide” del gotico, ma anche per scoprire un’altra faccia dell’Umanesimo e del Rinascimento: quella che, attraverso l’affectus e la creaturalità francescane, si mantiene in rapporto con la religione. L’arte religiosa della fine del Medioevo in Francia non è solo un libro su un’epoca fondamentale della storia europea, ma anche una finestra sulle origini lontane della nostra modernità.
Émile Mâle (1862-1954) è stato uno storico dell’arte medievale francese. Professore alla Sorbona e poi presidente dell’École française di Roma, è annoverato tra i maggiori studiosi dell’iconografia cristiana. Tra le sue opere si segnalano in particolare Le origini del gotico (Milano 1986) e L’arte religiosa nel ’600 (Milano 1984).

mercoledì 22 maggio 2024

Monumenti sepolcrali in Terra di Bari (XIV-XV secolo)

Monumenti sepolcrali in Terra di Bari (XIV-XV secolo)
di Maria Cristina Rossi
pp. 104; € 35,00
Edipuglia, 2024
ISBN: 979-12-5995-061-1

"I monumenti sepolcrali tardo medievali della Terra di Bari costituiscono l'oggetto di indagine di questo studio, menzione speciale del "Premo Ceglie 2022-2023". Nel volume si propone un'indagine ad ampio raggio sulle caratteristiche e sull'evoluzione dei codici stilistici e comunicativi delle sepolture di laici ed ecclesiastici conservate nelle chiese e negli edifici della Terra di Bari. In alcuni casi esse sono giunte sino ai giorni nostri ancora collocate nei contesti d'origine, cioè nelle chiese dove i committenti decisero di essere sepolti e di trasmetttere, attraverso le loro sepolture, il poroprio corredo ideologico e politico (si pensi alla famosissima tomba Falcone di Bisceglie). In altri casi, più volte nel tempo smontati e rimontati, i monumenti funebri sono conserbati in ambienti diversi da quelli originariamente scelti come luogo di tumulazione e raccontano storie di usi e riusi altrettanto interessanti. Nell'indagine storico-artistica e documentaria qui proposta Maria Cristina Rossi riflette sulla costruzione dei registri culturali, simbolici e formali scelti per le strutture funerarie, tavoltoa veri e propri monumenti civili presenti nello spazio spirituale e politico pugliese del Tre Quattrocento, offrendo una rassegna ragionata delle principali questioni".
Maria Crtina Rossi è Docente a contratto di Storia dell'Arte Medievale all'Università di Foggia.

martedì 21 maggio 2024

Tracce di pietra

Tracce di pietra
Stemmi, orgoglio e potere nel medioevo di Feltre
di Laura Pontin
pp. 276; € 18,00
Antiche Porte, 2024
ISBN: 978-88-96183-37-3

La storia della città narrata attraverso gli stemmi lasciati dai secoli nelle piazze, palazzi e vie del centro bellunese. Un ricco elenco tra arte, cultura e passato che testimonia l'importanza di queste "tracce" scolpite e dipinte per sempre nel territorio.
Uno studio attento sul comune (città e contado) costellato di simboli e segni antecedenti al 1510 e capaci di raccontare col loro linguaggio  una storia fatta di privilegi, giochi di potere, equilibri politici, faide, lotte intestine e famiglie importanti. Momenti di storia feltrina immortalati nella roccia e ricchi d’interesse non solo per gli studiosi di araldica veneta.

lunedì 20 maggio 2024

L'esperienza giuridica europea dal Medioevo all'Età Contemporanea

L'esperienza giuridica europea dal Medioevo all'Età Contemporanea
di Aldo Andrea Cassi
pp. 352; € 32,00
Giappichelli, 2024
ISBN: 9791221105988

“L’esperienza giuridica europea dal medioevo all’età contemporanea” si colloca lungo la linea di un progetto editoriale innovativo e coraggioso (“Le danze di Clio e Astrea. Fondamenti storici del diritto europeo”, Giappichelli 2023), la cui fortuna ha stimolato l’Autore a trarne un testo autonomo, anch’esso multimediale, volto ad offrire diverse ‘chiavi di lettura’ per un accostamento critico all’esperienza giuridica europea. Quest’ultima è vista partendo dal Medioevo, cioè dall’epoca nella quale in realtà è nato il Diritto, inteso come lo intendiamo noi oggi, ovvero come scienza (Iurisprudentia) che si occupa del complesso di norme in un ordinamento giuridico, mediante una specifica strumentazione metodologica, per arrivare alle odierne sfide che interrogano pressantemente la scientia iuris.

Questa ultramillennaria e straordinaria esperienza è ricostruita attraverso un approccio espositivo, per correlazioni multimediali e stylus scribendi, del tutto inedito, rivolto a studenti, esperti di diritto ed avvocati, ai giuristi del Terzo Millennio.

domenica 19 maggio 2024

«Che fan qui tante pellegrine spade?»

«Che fan qui tante pellegrine spade?»
Viaggio storico-fotografico tra mercenari, compagnie di ventura, rocche e magnifici castelli
di Lanfranco Sportinari
pp. 284; € 39,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Futura Libri, 2024
EAN: 9788833782522

Il 1300 è il secolo della crisi. Crisi derivata da più cause: cambiamenti climatici, peste, guerre interminabili. Proprio quest'ultima causa è l'oggetto della mia ricerca. Una ricerca per lo più riferita all'Umbria ma che nei suoi sviluppi è strettamente legata ad eventi ben più ampi che riguardano anche nazioni europee come Ungheria Francia e Inghilterra. In Italia, il papa ha lasciato Roma e si è traferito in Francia. Questa lontananza favorisce il tentativo di autonomia di signori e Comuni nei confronti della Chiesa che, a sua volta, vuole impedirla ricorrendo anche alle armi. Si riaccende allora la lotta tra guelfi e ghibellini, gli uni a favore del papa gli altri a favore dell'imperatore che con milizie mercenarie, torna a varcare i confini della penisola. Verso la metà del secolo il re d'Ungheria si presenta in Italia per vendicare l'uccisione del fratello che aveva sposato la regina del regno di Napoli. Porta con sé altri mercenari che, anche dopo la pace, restano in Italia. Più tardi, durante una tregua della guerra tra Francia e Inghilterra, altri avventurieri tedeschi e inglesi cercano e trovano lavoro in Italia. Queste orde, al servizio ora di uno ora di un altro, sono assoldate anche dalla Chiesa. Percorrono e devastano, pertanto, soprattutto i territori dell'Italia centrale che il papato reputa soggetti alla propria giurisdizione. Il Libro, dopo una prima parte in cui il testo ha un carattere piuttosto nozionistico, con l'aiuto di un congruo apparato fotografico, tenterà un'analisi più dettagliata degli episodi e dei personaggi in rapporto alla storia delle città umbre.

sabato 18 maggio 2024

Masaccio e Angelico

Masaccio e Angelico
Dialogo sulla verità nella pittura
a cura di Carl Brandon Strehlke
pp. 172; € 28,00
Magonza, 2023
ISBN: 978-88-31280-71-6

Il volume si configura come un nuovo modello di letteratura artistica: nel libro testi non solo di storici dell’arte ma anche di medici, costumisti, teologi, filosofi, poeti, registi di teatro, architetti dei giardini, scrittori, e degli studenti dei Licei “Giovanni da San Giovanni” di San Giovanni Valdarno.

Il coinvolgimento dei ragazzi è stato ispirato dal concorso nazionale organizzato nel 1960 per il migliore saggio su un dipinto del Beato Angelico scritto da uno studente di liceo. Nella giuria c’era allora lo storico dell’arte Roberto Longhi che tenne un discorso recentemente riscoperto e qui pubblicato per la prima volta insieme al saggio vincente scritto da Stefano Massimo Zanoccoli.
Nel volume anche un inedito di Umberto Eco, dall’intervento a San Giovanni Valdarno nel 1968 a difesa dell’happening del gruppo UFO, violentemente contestato nel paese, a rivendicare l’importanza della provocazione nell’arte. 
Carl Brandon Strehlke è conservatore emerito del Philadelphia Museum of Art per il quale ha pubblicato, nel 2004, il catalogo Italian Painting 1250-1450. Ha curato e introdotto mostre sull'arte fiorentina e senese del Rinascimento, Beato Angelico, Pontormo e Bronzino.

venerdì 17 maggio 2024

Umbria

Umbria
Viaggio nel Medioevo
a cura di Claudio Ciabochi
pp. 140; € 28,00
Claudio Ciabochi Editore, 2024
EAN: 9788898879793

Questo progetto editoriale vuole essere un viaggio alla scoperta dell’Umbria seguendo un ipotetico viaggio lungo i secoli del Medioevo. Borghi fortificati cinti da alte mura, rocche, castelli, torri a difesa di mulini, abbazie, eremi sono stati costruiti o ricostruiti un po’ ovunque in Umbria sul finire del Medioevo, e segnano ancora oggi inscindibilmente il paesaggio della regione. I castelli di epoca medievale nascono per esigenze di tipo difensivo, attorno ai quali potevano formarsi piccoli borghi fortificati. Erano situati in luoghi talvolta poco accessibili, se non addirittura inaccessibili, come promontori o dossi appenninici, in molti casi posti a chiusura di valichi o percorsi stradali. Si assistette a un’eccezionale proliferazione di questi impianti fortificati, apparentemente spropositata in rapporto alla densità abitativa dell’epoca, ma resa necessaria a causa delle difficoltà nelle vie di comunicazione. Figure che hanno avuto i propri natali in Umbria come San Benedetto da Norcia, e San Francesco d’Assisi, hanno inciso profondamente nella cultura del Medioevo. Il volume presenta un ampio corredo fotografico (oltre 100 immagini), e bibliografia finale.

giovedì 16 maggio 2024

L’artiglio della mangusta

L’artiglio della mangusta
di Giancarlo Mele
pp. 192; € 17,00
Edizioni Meravigli, 2024
ISBN: 9788879555296
 
Tutti temono il veleno della Vipera, salvo l’astuta Mangusta, che ne è ­immune e l’uccide…

Il nuovo, atteso romanzo di Mele, prequel del fortunato Il rapace.
Sullo scenario dell’Italia del primo Quattrocento, percorsa da bande di feroci mercenari al soldo dei vari signori, si muove la figura di Francesco Sforza, un condottiero diverso dagli altri per estrazione sociale e lungimiranza politica. Nulla sembra precluso a quest’uomo che seppe costruire il proprio destino fidando nella sola spada. A Francesco si antepone la figura cupa ed enigmatica di Filippo Maria, l’ultimo Visconti, aggrappato al potere al di là di ogni logica e della stessa Storia, del quale sposerà la figlia naturale, Bianca Maria. Ma numerose altre figure femminili affiancano o contrastano lo Sforza nella sua irresistibile ascesa verso il trono ducale, fra tutte l’ambigua Tigri, che lo odia per esserne stata respinta…
Giancarlo Mele, giornalista e scrittore, è nato a Milano (nel 1954), ma da oltre trent’anni vive in Martesana, cui ha dedicato la maggior parte dei suoi lavori. Con una compagnia teatrale amatoriale, che ha fondato, assieme a un gruppo di amici, porta in giro suggestive rievocazioni storiche che riscuotono grande successo di pubblico. Per Meravigli ha pubblicato: LaMartesana e il suo naviglio; La Martesana è bella anche in bici; Gorgonzola e il suo naviglio; Martesana e Adda tra storia e leggenda; Il rapace (romanzo storico dedicato alla figura di Galeazzo Maria Sforza); Martesana in mano (scritto a quattro mani con sua figlia Francesca). Ha pubblicato anche un altro romanzo storico di ambientazione sforzesca: Il tocco dell’ermellino (GMLibri).

mercoledì 15 maggio 2024

Arduino e la marca di Eporeia

Arduino e la marca di Eporeia
di Davide Polcari
pp. 548; € 20,00
Baima Ronchetti, 2024
EAN: 9791255570486

Marca di Eporeia, seconda metà del X secolo: è qui che si si intrecciano le storie del giovane Arduino, del chierico Ansprando e di una fanciulla di nome Anna. Arduino appartiene a una famiglia in decadenza: il defunto zio Berengario era stato re, ma da oltre dieci anni l’Italia è soggetta alla dinastia sassone di Ottone il Grande. Il giovane è addestrato alle armi, ma scalpita per diventare cavaliere e signore di un piccolo feudo. Ha bisogno dell’occasione giusta e sul filo della spada cercherà di disegnare da sé il proprio destino. Ansprando è un chierico di mezza età che, dopo essere stato il confessore del defunto Berengario, ora dirige lo scriptorium del vescovo Warmondo. Un eremita gli consegna una profezia che riguarda Arduino. Le armi e gli amori si inseguono e si intrecciano, ognuno affronta le sfide che la vita gli pone. Sullo scenario dei grandi eventi di quegli anni, i personaggi si muoveranno da Eporeia alle piccole e grandi corti feudali, dalla reggia di Pavia alla battaglia di Capo Colonna. Chi dovrà dissodare la terra, chi affrontare questioni teologiche, chi scampare intrighi o sopravvivere alle battaglie, ma la Storia ha un appuntamento con tutti loro.

martedì 14 maggio 2024

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile
a cura di Franco Bartolini
€ 100,00
Fondazione CISAM, 2024
ISBN: 9788868094157

«Il volume, che riproduce il sessantaduesimo fascicolo del quindicesimo volume dell’API, “comprende, in quindici tavole fototipiche, la riproduzione in grandezza naturale dei dieci più antichi diplomi conservatici in originale emanati dalla cancelleria dei principi longobardi di Salerno” (Pratesi) e precisamente: due diplomi di Guaimario I (maggio 886, agosto 899); uno di Guaimario II e Gisolfo I (gennaio 945); tre di Gisolfo I (novembre 950, ottobre 953, marzo 959), uno di Guaimario III (luglio 1005) e tre di quest’ultimo insieme a Guaimario IV (aprile 1019?, maggio 1023, marzo 1025). “Il loro contenuto interessa particolarmente la storia delle Chiese salernitana e beneventana e dell’abbazia cavense” (Pratesi). A questo seguirono, ma non più pubblicati anche dal Centro di Spoleto, un fascicolo sessantatreesimo, sempre per la cura di Pratesi, e uno numerato 67 curato da Vittorio De Donato. L’edizione di quei documenti, pure auspicata nel 1951, attende ancora di essere condotta nel suo insieme, anche se, la situazione generale delle edizioni documentarie dell’Italia meridionale ha conosciuto negli ultimi decenni feconda prolificità. Il fascicolo di cui si propone l’anastatica, assolve a un duplice scopo. Con esso la Fondazione CISAM di Spoleto intende sì colmare una inspiegabile lacuna nel proprio catalogo, da cui la pubblicazione risultava del tutto assente, ma, ben al di là e molto oltre questa modesta ragione, vi è la volontà e anzi l’esigenza di ricordare, anche in questo modo, il magistero e la figura di Franco Bartoloni, di cui ricorrono i centodieci anni dalla nascita (avvenuta a Roma il 13 giugno 1914), secondo lo spirito della nuova collana “Argomenti” nella quale la pubblicazione è ospitata, costituendone il primo numero» (dalla Premessa di Massimiliano Bassetti e Antonio Ciaralli).

lunedì 13 maggio 2024

L’economia medievale

L’economia medievale
Un profilo storico (secoli V-XV)
di Alessio Fiore, Alma Poloni
pp. 260; € 27,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829025442

Negli ultimi vent’anni il panorama degli studi sull’economia medievale ha conosciuto un profondo rinnovamento, anche grazie a inedite tipologie di fonti e a nuove griglie interpretative. Le recenti acquisizioni dell’archeologia hanno contribuito a ridefinire temi quali la produzione e i sistemi di scambio, mentre i dati forniti dai cosiddetti “archivi naturali” hanno permesso di capire meglio questioni cruciali come il rapporto tra ambiente, uomo e risorse. Il dialogo con la scienza economica ha consentito di porre interrogativi diversi alle fonti storiche e di valutare in modo nuovo il ruolo che la domanda, il mercato, i consumi e le istituzioni hanno avuto nel processo di cambiamento economico. È stato inoltre possibile riconsiderare le relazioni di scambio con altre aree di civiltà, collocando l’Europa in un contesto realmente globale. Tenendo conto di queste innovazioni, il libro offre un profilo storico dell’economia medievale che non si presenta come un percorso lineare, ma come un itinerario complesso. Interpretare tale complessità è infatti indispensabile non solo per la comprensione delle società medievali, ma anche per maturare uno sguardo più critico sul nostro presente.
Alessio Fiore insegna Storia medievale all’Università di Torino. Si occupa di forme del potere locale e di funzionamenti economici nel medioevo. Tra i suoi lavori Signori e sudditi (Spoleto 2010) e Il mutamento signorile (Firenze 2017).
Alma Poloni insegna Storia medievale all’Università di Pisa. Si occupa di cambiamento economico, mobilità sociale e dinamiche politiche nel tardo medioevo. Tra i suoi lavori Lucca nel Duecento (Pisa 2009) e Potere al popolo (Milano 2010).

domenica 12 maggio 2024

Christine e Thomas

Christine e Thomas
Un amore italiano nella Parigi del Quattrocento
di Marco Piccat
pp. 224;
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-29938-3

«Il Libro del Cavaliere Errante» di Tommaso di Saluzzo, testo biografico e allegorico composto nei primi anni del Quattrocento, è anche la storia dei rapporti culturali e umani tra due italiani alla corte di Parigi: lo stesso Tommaso, che si trovava in Francia per difendere la causa della sua famiglia in lotta da decenni contro i Savoia e la scrittrice Christine de Pizan, a quei tempi già dedita alla composizione di ballate d’amore e alla copia di manoscritti, ma ancora lontana dalla notorietà. In questo volume Marco Piccat, noto studioso di filologia romanza, getta per la prima volta luce su una «liaison» che cambiò la vita di Tommaso, ma che Christine, per non offuscare la propria reputazione di giovane vedova, dovette nascondere con ogni mezzo. Eppure questa avventura giovanile ci regala l’immagine inedita di una donna in carne e ossa, molto diversa dalla scrittrice celebre e celebrata, che lo stesso Tommaso finì poi per raffigurare nelle vesti di una figura ideale cui diede il nome di Conoscenza.

Marco Piccat, già ordinario di Filologia romanza nella Facoltà di Lettere dell’Università di Trieste, ha pubblicato tra gli altri l’edizione de «Il Libro del Cavaliere Errante. BnF ms. fr. 12559» (Araba Fenice, 2008), «Donne piemontesi e corti d’Amore. Una raccolta di liriche dell’antica Provenza» (Centro Studi Piemontesi, 2016), «Il duca e il bastardo. L’invenzione di un’intesa e gli affreschi del castello della Manta» (Centro Studi Piemontesi, 2022).

sabato 11 maggio 2024

Gli Estensi

Gli Estensi
Storia di una grande dinastia
di Pierluigi Moressa
pp. 320; € 18,00
Diarkos, 2024
EAN: 9788836163090

La lunga storia degli Estensi affonda le radici nella leggenda e nel mondo favoloso di antichi eroi e di mitiche unioni. La nobiltà di una stirpe si fonda sulle opere, e di opere gli Estensi furono prodighi sui territori da loro governati. Affermatasi a Ferrara fin dal Medioevo, la casa d’Este vide proclamata la propria autorevolezza dalla gloria acquisita per opera del marchese Niccolò III, sulla cui figura si proiettarono luci e ombre. La discendenza vide salire al trono di Ferrara figure di rilievo: Leonello, Borso ed Ercole I, ai quali va ascritto il merito di avere reso la città il primo nucleo urbano moderno in Europa. Divenuti duchi, gli Estensi, attraverso l’addizione urbanistica, concepirono il volto di Ferrara come città non solo ideale, ma anche reale e a misura d’uomo, raffigurata come specchio della mente signorile e segnata da una scansione ritmica dello spazio ispirata a regole di composizione armonica. Le arti figurative, la poesia e la musica la resero una delle maggiori capitali del Rinascimento, mentre il manifesto estetico dei duchi si fece strumento politico e vide il territorio estendersi fino a coprire un ampio segmento trasversale della penisola, dall’Adriatico agli estremi contrafforti di Garfagnana e Lunigiana. La devoluzione di Ferrara alla Chiesa ridusse le dimensioni del territorio estense, ma non intaccò la sua fama: il ducato di Modena rappresentò il nuovo centro del potere dinastico che, nel corso dei secoli, conobbe le lotte risorgimentali e dovette dissolversi solo per la costituzione dell’Italia unita. Le politiche matrimoniali dei duchi estensi fecero sì che il loro sangue continuasse a circolare nelle vene della nobiltà europea fino a rendersi stirpe viva ancora ai nostri giorni. La dinastia di casa d’Este percorre larghi tratti della storia d’Italia e d’Europa, la cui lettura, attraverso lo sviluppo delle vicende individuali e familiari, appare oggi ancor meglio leggibile e rappresentabile.
Pierluigi Moressa (Forlì, 1959), medico psichiatra, membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista pubblicista, ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della Romagna. Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia diffusione. Per Diarkos ha pubblicato Caterina Sforza. Potere e bellezza nel Rinascimento (2022) e I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia (2023).

venerdì 10 maggio 2024

Odone di Falaise

Odone di Falaise
Un monaco di Cluny a Yporegia
di Silvia Giaudrone
pp. 260; € 15,00
Biblioteca degli Scrittori Piemontesi, 2024
EAN: 9791255570455

Il romanzo, un giallo a fondo storico, è ambientato nel XII secolo nella città di Yporegia, l’attuale Ivrea, e in altre zone del circondario.

Tra i vari personaggi troviamo Guglielmo, marchese del Monferrato, Gaimaro, vescovo di Yporegia e Garnerio, abate di Santo Stefano.
Il protagonista, Odone di Falaise, medico e monaco converso proveniente da Cluny, si trova a Yporegia per insegnare l’arte medica al monaco infermiere di Santo Stefano. Con lui c’è Colombano, un giovane novizio.
Odone si dedica alla professione, dividendo le giornate tra la cura dei malati e l’insegnamento.
Per una serie di circostanze, un grave episodio capitato in città lo spingerà a indagare a tutto tondo per scoprire l’identità del colpevole.
Gli avvenimenti diverranno incalzanti e coinvolgeranno Odone e i suoi aiutanti, esponendoli a volte a situazioni di pericolo. L’acume e la lungimiranza del medico permetteranno di sbrogliare l’intricata matassa.
Silvia Giaudrone, già docente di materie letterarie, è nata a Cuorgné (Torino) e ora vive a Rivarolo Canavese, dopo tanti anni trascorsi a Pont Canavese, dove insegnava nella locale scuola media. Da molto tempo si dedica con passione alla scrittura di romanzi, di cui alcuni già pubblicati da altre case editrici.

giovedì 9 maggio 2024

Viaggio nella Liguria medievale

Viaggio nella Liguria medievale
Guida polisensoriale a luoghi, storia e curiosità
di Tiziano Franzi
pp. 350; € 18,00
Erga, 2024
EAN: 9788832984996

Il Medioevo è durato ben dieci secoli, dal 476 al 1492. La Liguria, dopo avere subito le occupazioni e le distruzioni di Goti, Bizantini e Longobardi, sviluppa quelle caratteristiche architettoniche, sociali, mercantili e di relazioni sociali che la portano alla Repubblica, detta "la Superba". Conoscere lo "spirito ligure" di quegli anni è quindi importante per capirne le radici socioculturali di oggi e le sue caratteristiche. Il libro propone un viaggio tra borghi, castelli, torri e palazzi che dal Feudalesimo giunge al "nuovo mondo" di Cristoforo Colombo. Una ricerca sulle tracce, misteriose e leggendarie, di ciò che il Medioevo ha lasciato in questa "lingua di terra". Una storia che oggi ci parla attraverso le testimonianze di edifici, opere d'arte e scritti che vengono fatti rivivere in queste pagine con mappe, foto e contenuti multimediali.

mercoledì 8 maggio 2024

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio

La guerra di Scutari da un manoscritto sconosciuto di Marino Barlezio
a cura di Lucia Nadin, Aurel Plasari
pp. 280; € 32,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695630

Marino Barlezio, scutarino, primo storico di Albania, nelle due opere De Obsidione Scodrensi (1504) e De vita et gestis Scanderbegi (1510 ca.) raccontò le vicende di cui il suo Paese fu protagonista nel secondo Quattrocento, fino alla presa di Scutari nel 1478, ed esse furono una fonte cui attinse nei secoli successivi la storiografia europea. Gli stessi cronisti ottomani non mancarono di descrivere la conquista di Scutari – da loro chiamata İskenderiye, cioè Città di Alessandro Magno – come il passo decisivo personale di Maometto II per realizzare il progetto di sottomissione della rimanente parte dell’Europa.

Il libro presenta uno sconosciuto primissimo testo di Barlezio, De bello scodrensi, ritrovato dopo lunghe ricerche, lo inquadra nel contesto storico, ne ricostruisce le fasi redazionali. Invita altresì alla conoscenza di un memorabile evento bellico che non fu questione esclusivamente albanese o veneta, ma si pone come momento chiave nelle vicende di un conflitto che, deflagrato con la caduta di Costantinopoli, avrebbe mantenuto l’Europa in uno stato di permanente inquietudine.
Lucia Nadin, italianista, dopo un quinquennio di incarichi culturali in Albania avuti dal Ministero Affari Esteri, ha indagato i rapporti storici tra Repubblica di Venezia e Albania recuperando documentazione inedita, da cui saggi e monografie per i quali ha avuto onorificenze e premi internazionali. Vive a Venezia.
Aurel Plasari, docente universitario, albanologo, è autore di saggi e monografie che hanno animato il dibattito pubblico in Albania e negli ambienti accademici europei. Per i suoi meriti culturali e scientifici è stato insignito di numerosi riconoscimenti, onorificenze, premi nazionali e internazionali. Vive a Tirana.

martedì 7 maggio 2024

Piangere la memoria

Piangere la memoria
Lamento funebre e culture medievali
di Andrea Ghidoni
prefazione di Corrado Bologna
pp. 616; € 59,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829024087

Il lamento funebre è una istituzione culturale diffusa in quasi tutte le società umane, attraverso la quale si piange la morte di una persona considerata fondamentale per un individuo, una famiglia o una comunità. Esso si declina nelle culture come rito tradizionale ma anche come forma letteraria. Il Medioevo europeo ci ha lasciato un’ampia produzione di lamenti funebri nella poesia lirica, narrativa e religiosa. Sono testi scritti nelle varie lingue dell’epoca (il latino e i principali volgari) e riflettono la polifonia del mondo medievale, che emerge anche di fronte all’evento che più di altri annienta i valori umani. Chierici, monaci, trovatori, cantastorie, confraternite mettono in scena nelle loro composizioni il dolore di piccole e grandi comunità per la morte di re e imperatori, abati e vescovi, santi, eroi e donne amate; ma anche quello di Maria che piange Gesù crocifisso. Da questi testi possiamo trarre importanti indicazioni sui modelli di umanità che circolavano nelle culture medievali, sulle forme di espressione del dolore, sulla creazione di miti riguardanti il passato e sull’istituzione di riti per mantenere nel futuro il ricordo del defunto: vari modi per dire l’indicibile, ma anche per passare oltre il solco tracciato dall’esperienza della morte e costruire memorie durevoli.
Andrea Ghidoni è Dottore di ricerca in Filologia romanza, ha insegnato questa disciplina all’Università di Macerata. Ha svolto attività di ricerca in Belgio (Namur) e Germania (Münster) e collabora con la cattedra di Filologia romanza dell’Università degli Studi di Genova. Filo conduttore di molti suoi lavori scientifici è la concezione dell’eroe nelle letterature medievali.

lunedì 6 maggio 2024

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale

L'antigiudaismo nella letteratura cristiana antica e medioevale
di Gianna Gardenal
pp. 342; € 28,00
Jouvence, 2024
EAN: 9791256220137

Da dove nasce l’antisemitismo? Quali sono le sue origini? Nel corso di millequattrocento anni nasce e si sviluppa l’antigiudaismo, l’insieme di pregiudizi e di preclusioni culturali e intellettuali nutriti nell’Europa cristiana nei confronti del popolo ebraico. La presente opera è un’accurata selezione di testi e di documenti sull’antigiudaismo nel periodo che va dagli albori del cristianesimo alle soglie dell’epoca moderna. Il lavoro insiste nella ricerca di fonti letterarie o paraletterarie con l’intento di individuare l’evolversi o l’involversi della percezione e della concezione degli ebrei nel mondo occidentale. Questo libro intende dunque essere una testimonianza delle difficoltà che durante i secoli dominarono i rapporti tra ebrei e cristiani.

domenica 5 maggio 2024

«Per conoscer lo loco dov'io fossi fossi»

«Per conoscer lo loco dov'io fossi fossi»
Paesaggi dell'inferno
di Claudio Leone
pp. 152; € 26,00
Fondazione Mario Luzi, 2024
EAN: 9788867483365

Uno studio dedicato ai luoghi e ai paesaggi dell’Inferno appare dunque una proposta necessaria e intelligente. L’indagine condotta da Claudio Leone, nata come tesi di laurea magistrale, oltrepassa di molto i limiti, legittimi e spesso naturali, dell’impostazione compilativa che un lavoro di tesi usualmente comporta. La tesi è di solito un momento di apprendistato, di prima formazione: questo giustifica pienamente quanto di apparentemente ‘ingenuo’ può esserci nella dissertazione di uno studente che chiude la carriera universitaria. In questo caso, credo lo si possa serenamente affermare, c’è un’articolazione diversa del discorso e il consapevole tentativo di ricercare un modo innovativo di affrontare il testo dantesco. (Davide Canfora)

sabato 4 maggio 2024

Incunaboli a Monreale

Incunaboli a Monreale
Biblioteca comunale “Santa Maria La Nuova” e Biblioteca del Seminario Arcivescovile “Ludovico II de Torres”
di Enza Agrusa, Domenico Ciccarello, Simona Inserra, Valeria Mercurio, Marco Palma, Marzia Sorrentino
pp. 232: € 30,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695838

Frutto del lavoro di un gruppo di studiosi di diversa provenienza, questo volume contiene una descrizione degli incunaboli conservati a Monreale nella Biblioteca comunale “Santa Maria La Nuova” e nella Biblioteca del Seminario Arcivescovile “Ludovico II de Torres”.

Il catalogo, preceduto da alcuni saggi dedicati alla storia delle due biblioteche e ai precedenti possessori degli esemplari, presenta una dettagliata descrizione di ciascun manufatto, elaborata secondo una metodologia mutuata dalla catalogazione dei manoscritti e intesa a identificare l’esemplare non solo come prodotto tipografico seriale, ma anche per i dati testuali e materiali che contiene e tramanda. Ogni esemplare, in tal modo, è considerato degno di interesse per la strada che ha percorso, dal luogo e dal momento della stampa sino alle attuali sedi di conservazione.

venerdì 3 maggio 2024

Castelluccio Acquaborrana: Breve storia

Castelluccio Acquaborrana: Breve storia
Dalle origini all’eversione della feudalità
di Umberto Palumbo
pp. 40; € 10,00
Volturnia Edizioni, 2023
EAN: 9788831338872

Nel breve saggio sono trattati i seguenti periodi della storia di Castelluccio Acquaborrana l’ìodierno Castelmauro. Periodo sannita-romano, Periodo gotico-longobardo (secoli VI-XI), Periodo svevo (secolo XIII), Periodo angioino (1266-1442), Periodo aragonese (1442-1504), Periodo del Viceregno (1504-1714), Primo periodo borbonico (1735–1799), Periodo napoleonico (1799 e decennio francese).

giovedì 2 maggio 2024

I vichinghi

I vichinghi
Storia, civiltà e spiritualità degli uomini del Nord
di Bernard Marillier
pp. 224; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni Lindau, 2024
ISBN: 9791255840695

Gli uomini del Nord fecero il loro ingresso nella storia l’8 giugno 793, allorché guerrieri giunti dalla Scandinavia saccheggiarono il santuario di Lindisfarne, situato sulla costa meridionale della Scozia. Da allora, dalle brume gelate del Settentrione fino ai mari caldi del Sud, i vichinghi sono stati protagonisti di una delle avventure più favolose che l’umanità ricordi. A bordo delle loro imbarcazioni e armati di ascia e scudo, i vichinghi norvegesi, svedesi e danesi colonizzarono la Germania settentrionale, l’Inghilterra, l’Islanda, l’Irlanda. Esplorarono la Groenlandia, le coste americane e quelle africane. Crearono regni, come la Normandia e il primo principato russo, e si spinsero fino a Bisanzio. Portatori di una sapienza marinara superiore, furono però anche poeti e artigiani, nonché mercanti scaltri e accorti. Bernard Marillier svela in queste pagine il volto meno conosciuto dell’uomo vichingo, lo libera dalla sua leggenda e lo pone al centro del suo straordinario universo spirituale e culturale, così moderno e affascinante ancora oggi.
Bernard Marillier, è stato uno studioso di storia e tradizioni, temi ai quali ha dedicato numerosi volumi.

mercoledì 1 maggio 2024

L’asino e il battello

L’asino e il battello
Ripensare l’economia del Mediterraneo medievale, 950-1180
di Chris Wickham
Traduzione e cura di Dario Internullo
pp. 884; € 76,00
Vella, 2024
ISBN: 9791254694985

Troppo spesso il Mediterraneo medievale viene ancora oggi interpretato alla luce di paradigmi obsoleti, che si basano sulla presenza o sull’assenza degli europei nelle reti commerciali che connettono le varie regioni intorno al mare. Ponendosi sulla scia del suo precedente, monumentale lavoro sui secoli V-VIII, in questo libro Chris Wickham offre uno sguardo sul tema totalmente nuovo.

Lasciando da parte le “grandi narrazioni” fortemente connotate in senso ideologico e ripartendo dall’analisi delle fonti scritte e archeologiche disponibili, lo storico traccia così un quadro comparativo delle più importanti macro-regioni mediterranee fra X e XII secolo: l’Egitto, la Tunisia, la Sicilia, l’impero bizantino, la Spagna e il Portogallo islamici nonché l’Italia centro-settentrionale. Ricostruendo anzitutto i processi economici interni, quelli che favorivano lo spostamento di merci sulla terra a dorso d’asino, e procedendo poi alle loro connessioni esterne, che invece facevano leva sui battelli carichi di merci gestite da mercanti, Wickham porta il lettore a ripensare completamente la struttura, le dinamiche e la logica di base delle economie medievali.
Chris Wickham, professore emerito di storia medievale presso l’università di Oxford, è fra gli storici medievisti più significativi nel panorama internazionale odierno. Tra i suoi numerosi libri si ricordano, per i nostri tipi: Le società dell’alto Medioevo. Europa e Mediterraneo (secoli V-VIII) (2009); Roma medievale. Crisi e stabilità di una città (950-1150) (2013); Sonnambuli verso un nuovo mondo. L’affermazione dei comuni italiani nel XII secolo (2017). Inoltre: L’eredità di Roma. Storia d’Europa dal 400 al 1000 d.C. (Laterza 2015), e L’Europa nel Medioevo (Carocci 2020).
Dario Intermullo si occupa di storia della cultura nel medioevo, con particolare attenzione ai suoi aspetti politici e sociali; storia di Roma nel Medioevo; storia dei materiali scrittori e delle pratiche documentarie medievali, con particolare attenzione all'archivio arcivescovile di Ravenna e all'uso del papiro.