sabato 31 marzo 2018

L'amministrazione del regno di Sicilia

L'amministrazione del regno di Sicilia
Cancelleria, apparati finanziari e strumenti di governo nel tardo medioevo
di Alessandro Silvestri
€ 43,00
Viella, 2018
ISBN: 9788867286898
 
L’Europa tardomedievale è contrassegnata dalla presenza di unioni politiche particolarmente complesse, che includevano diversi stati e territori. Come si manifestava l’esercizio dell’autorità da parte dei governanti? Secondo quali logiche? Tramite quali strumenti?
Grazie alla straordinaria documentazione archivistica superstite, il regno di Sicilia del secolo XV costituisce un modello ideale per studiare questo tipo di problematiche e per verificare quali meccanismi – amministrativi, finanziari e informativi – furono approntati dai re aragonesi e dagli ufficiali al loro servizio per regolarne il governo a distanza e per indirizzarne l’utilizzo delle risorse.
Nonostante la perdita dell’indipendenza politica e il suo definitivo assorbimento tra i territori della Corona d’Aragona, l’isola mantenne però un impianto istituzionale autonomo, che divenne terreno di scontro e negoziazione con i sovrani, ma nel contesto di una complessiva adesione della società siciliana alla politica estera di Alfonso il Magnanimo.
Alessandro Silvestri, storico medievista, è Post-Doctoral Research Assistant presso Birbeck - University of London. 

venerdì 30 marzo 2018

Pregare in casa

Pregare in casa
Oggetti e documenti della pratica religiosa tra Medioevo e Rinascimento
a cura di Giovanna Baldassin Molli, Cristina Guarnieri, Zuleika Murat
pp. 332, € 50,00
Viella, 2018
ISBN: 9788867287727

Nel corso degli ultimi decenni numerosi studi sono stati dedicati alla devozione domestica, intesa come insieme di pratiche, oggetti, spazi attraverso i quali i fedeli sperimentavano una religiosità intima e personale, vissuta entro i confini privati delle proprie dimore.
Questo volume si pone in continuità con le ricerche pubblicate finora, e tuttavia amplia la prospettiva d’indagine verso contesti geografici o cronologici in precedenza trascurati, o in direzione di prodotti artistici generalmente negletti, come maioliche di piccole dimensioni, oppure oggetti di più comune uso liturgico come i reliquiari.
I protagonisti delle vicende qui indagate compongono un mosaico che rispecchia l’intero tessuto sociale dell’epoca, spaziando da famiglie di nobile stirpe come i Carraresi e i Pallavicino, a ricchi borghesi come Enrico Scrovegni, a personaggi di più umile origine; numerose figure femminili, committenti, fruitrici, proprietarie di opere, emergono inoltre dall’oscurità, come devote ferventi e come responsabili dell’educazione religiosa dei figli.
Contributi di Giovanna Baldissin Molli, Valentina Baradel, Abigail Brundin, Carlo Cavalli, Stefania Coccato, Simone Fatuzzo, Tiziana Franco, Cristina Guarnieri, Deborah Howard, Sara Menato, Manlio Leo Mezzacasa, Zuleika Murat, Zuzanna Sarnecka, Barbara Maria Savy, Fernanda Sorelli, Giovanna Valenzano.

giovedì 29 marzo 2018

Mercanti-banchieri romani tra XII e XIII secolo

Mercanti-banchieri romani tra XII e XIII secolo
Una storia negata
Di Marco Vendittelli
pp. 432, € 39,00
Viella, 2018
ISBN: 9788867289929

Tra XII e XIII secolo molti esponenti dell’élite cittadina romana si dedicarono ad attività creditizie di rilievo. “Banchieri del papa”, creditori e finanziatori di sovrani e principi della Chiesa e della Terra, gestirono grandi capitali finanziari; la loro presenza in Europa, e in particolare alle fiere della Champagne, fu precoce e costante, anticipando in molti casi quella di mercanti-banchieri provenienti da altre città dell’Italia comunale.
Il loro successo economico dipese molto sia dai rapporti che ebbero con i pontefici e la curia papale sia dalle favorevoli condizioni che poteva offrirgli la stessa città di Roma, Caput Mundi. Ma a differenza degli altri banchieri italiani – ai quali gli storici hanno dedicato numerosi e importanti studi – i mercatores romani sono rimasti nell’oblio, la loro è stata di fatto una “storia negata”.
Grazie a questo libro, che è soprattutto uno studio di storia sociale mirante a mettere in luce il forte dinamismo della società romana del tempo, i mercanti-banchieri dell’Urbe possono finalmente trovare la meritata collocazione nella grande storia del credito e della banca nel medioevo.
Marco Vendittelli insegna Storia medievale presso l’Università di Roma Tor Vergata. La sua ricerca si incentra sullo sviluppo istituzionale, economico e sociale di Roma nei secoli centrali del medioevo, con particolare attenzione alla crescita del ceto dirigente cittadino, del quale studia le attività economiche, il coinvolgimento politico, il rapporto con la curia pontificia e il suo connotarsi nello spazio urbano. Tra le sue pubblicazioni più recenti: L’origine della Campagna Romana. Casali, castelli e villaggi nel XII e XIII secolo (con Sandro Carocci), Roma 2004; Lo statuto del castello di Campagnano del secolo XIII (con Cristina Carbonetti), Roma 2006.  

mercoledì 28 marzo 2018

Agnese, una Visconti

Agnese, una Visconti
di Adriana Assini
pp. 326, € 14,50
Scrittura & Scritture, 2018
ISBN: 9788885746015
 
Sul finire del Trecento, a Milano governa Bernabò Visconti. Uomo dalla personalità magnetica, sa unire a una perenne sete di espansione l’amore per i suoi tanti figli, tra i quali Agnese è la prediletta. Per lei, che gli assomiglia nel volto e ancora di più nell’animo, predispone un avvenire radioso, sposandola al giovane Gonzaga, futuro signore di Mantova. Ma nell’incantevole città dei laghi i sogni hanno vita breve. Creatura indomita e fierissima, Agnese si rivela presto una spina nel fianco del consorte, rifiutandosi di vivere secondo regole e princìpi che le vanno stretti. Colpita da un susseguirsi di fatti tragici, fra battaglie perse e una passione travolgente, sfiderà a viso aperto le convenzioni dell’epoca e i nemici in carne e ossa, senza paura di mettere a repentaglio la sua stessa sorte. Una storia di emozioni forti, che testimonia quanto fosse pericoloso, in quello scorcio di secolo, essere una donna sola e battersi per le proprie idee.
Adriana Assini vive e lavora a Roma. Sulla scia di passioni perdute, gesta dimenticate, vite fuori dal comune, guarda al passato per capire meglio il presente e con quel che vede ci costruisce un romanzo, una piccola finestra aperta sul mondo di ieri. Dipinge. Soltanto acquarelli. E anche quando scrive si ha l’impressione che dalla sua penna, oltre alle parole, escano le ocre rosse, gli azzurri oltremare, i luccicanti vermigli in cui intenge i suoi pennelli. Con Scrittura & Scritture, ha pubblicato diversi libri, tutti a sfondo storico, tra cui Le rose di Cordova (2007), La Riva Verde (2014) e Un caffè con Robespierre (2016).
Web: www.adrianaassini.it.

martedì 27 marzo 2018

La nascita delle università di Stato tra medioevo ed età moderna

La nascita delle università di Stato tra medioevo ed età moderna
a cura di Piero Del Negro
pp. 176, € 18,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 978-88-15-27551-6

Quattro secoli fa il Senato della Repubblica di Venezia decise di istituire, a beneficio degli studenti universitari padovani «poveri, et altri» (gli «altri» erano gli acattolici, che non avrebbero potuto sottoscrivere la prevista professione di fede tridentina), una laurea «auctoritate Veneta»: in pratica una laurea di Stato, che metteva per la prima volta in discussione, quanto meno in ambito italiano, il cordone ombelicale che univa gli Studi generali e, al di là di essi, il sapere nelle sue più alte manifestazioni ai poteri universali dell’Europa medievale, il papa e l’imperatore. L’istituzione di una laurea di Stato fu soltanto un episodio di un lungo e tortuoso processo, che era stato avviato fin dall’alto Medioevo e che trovò la sua definitiva consacrazione soltanto in età napoleonica, quando le università vennero riconosciute quali luoghi di formazione della classe dirigente dello Stato e dell’alta burocrazia. Nello stesso tempo le vicende padovano-veneziane del 1616 furono in grado di innescare un confronto nazionale e internazionale sulla nascita e gli sviluppi dell’università di Stato, che consentì di ritrovare una trama comune alla base di contesti politici e universitari quanto mai diversi, se non divergenti.
Piero Del Negro ha insegnato discipline storiche dell’età moderna presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Padova dal 1970 al 2012. Attualmente è professore emerito di Storia militare; è presidente della Deputazione di storia patria per le Venezie e socio effettivo dell’Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.

lunedì 26 marzo 2018

L'amicizia nel Medioevo germanico

L'amicizia nel Medioevo germanico
Studi in onore di Elisabetta Fazzini
a cura di Eleonora Cianci
pp. 216, € 29,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
LED Edizioni Universitarie, 2018
 
Il volume raccoglie dieci saggi sul tema dell’amicizia, divisi in tre sezioni tematiche. La prima sezione esplora il lessico tedesco dell’amicizia dalle prime attestazioni in alto tedesco antico fino al tedesco moderno (Santoro, Cigni, Delli Castelli), uscendo dai confini cronologici indicati nel titolo della miscellanea. Anche il secondo gruppo di saggi va ben oltre i suddetti limiti temporali e spaziali e include studi sull’amicizia di carattere storico, letterario e giuridico-economico (Angelucci, Battaglia, Garuti Simone Di Cesare, Di Plinio). Tali «sconfinamenti» si inseriscono nel solco dell’insegnamento di Elisabetta Fazzini, di non costringere mai i propri orizzonti e i propri interessi sotto un’unica etichetta, ma di guardare oltre, di confrontarsi e imparare anche dalle altre discipline. L’ultima sezione (Cipolla, Di Clemente, Digilio) è dedicata ad amicizie davvero senza confini: amicizie che si spingono oltre i vincoli temporali imposti dalla vita terrena e che includono persino la speciale empatia tra uomo e animale.
Eleonora Cianci è professore associato di Filologia germanica presso l’Università ‘G. d’Annunzio’ di Chieti-Pescara. Le sue ricerche riguardano prevalentemente gli incantesimi in tedesco medioevale. Principali pubblicazioni: Incantesimi e benedizioni nella letteratura tedesca medievale (2004); The German Tradition of the Three Good Brothers Charm (2013); The Pervinca Charm: A Medieval German Love Charm (2018).

domenica 25 marzo 2018

Il Sacro Romano Impero

Il Sacro Romano Impero
Storia di un millennio europeo
di Peter H. Wilson
pp. 1011, € 34,00
Il Saggiatore, 2017
ISBN: 9788842824046

La storia del Sacro Romano Impero è il cuore dell’esperienza europea. Nessuno prima di Peter H. Wilson ne ha saputo restituire in modo così organico la vicenda millenaria, decisiva ed esemplare nonostante Voltaire amasse sostenere che il «mosaico» imperiale non fu «né sacro, né romano, né un impero» e Hegel ne descrivesse la Costituzione come un edificio di pietre tonde che sarebbero rotolate via con una spinta.
A partire dall’antefatto – la celebre incoronazione di Carlo Magno – per giungere al definitivo scioglimento sancito da Napoleone nel 1806, Il Sacro Romano Impero non solo ripercorre le vicende di imperatori, papi, dinastie, arcivescovi, principati e contee, ma osserva anche l’evoluzione delle istituzioni, delle strutture feudali e delle identità locali, le articolazioni del potere militare, religioso e giudiziario, il complesso sistema di simboli e leggende che si costruivano attorno alla figura dell’imperatore, con dovizia di dettagli, dati, mappe e genealogie indispensabili per non perdersi in un universo tanto vasto.
Procedendo per grandi aree tematiche – l’ideale, l’appartenenza, la governance, la società – all’interno delle quali la narrazione storica, come una costellazione, sapientemente ricollega i punti focali, Wilson propone una visuale dell’impero in cui ai confini netti si oppone quasi sempre l’elemento della fluidità, all’identità dei singoli quello dell’integrazione; in cui la politica implica oneri e responsabilità e non un «controllo uniforme» dei territori. Una prospettiva capace di arricchire la comprensione di processi storici come la furiosa lotta per le investiture fra papato e impero, l’epopea italiana di Federico i il Barbarossa, la Riforma luterana, la Guerra dei trent’anni conclusa con la Pace di Vestfalia.
Il Sacro Romano Impero si presenta così come una macchina complessa e nel contempo elastica, contraddittoria e spesso incompresa che, ben lungi dall’identificarsi con la sua componente «germanica», ha rappresentato per le libere città medievali e per molte popolazioni italiane, svizzere, ceche, polacche e francesi un baluardo contro le rivendicazioni centralizzatrici degli stati nazionali. Come dimostra Wilson, il modello del Sacro Romano Impero risulta particolarmente stimolante per un’Europa chiamata ancora una volta a sfidare i concetti di plurinazionalità e policentrismo.
Peter H. Wilson insegna Storia della guerra all’Università di Oxford. È autore di The Thirty Years War: Europe’s Tragedy (2009).

sabato 24 marzo 2018

Il sigillo di Teodoro

Il sigillo di Teodoro
di Maria Vittoria Cavina Saponetti
pp. 382, € 22,00
Youcanprint, 2018
ISBN: 978-8827805930

Il ritrovamento di un sigillo e di monete nell'Archivio della Biblioteca Civica di Trino, nel Monferrato, diventa la chiave per interpretare l'impresa di Teodoro Paleologo, che scongiurò la quarta crociata nell'anno domini 1336. Argentina Spinola con Teodoro e Giovanni del Monferrato, oltre a Meb con Martino Bellini e molti altri personaggi storici illuminano il gioco delle relazioni agricole e mercantili proprie dell'umanesimo europeo. Lettura consigliata dagli otto anni. Questo romanzo storico è dedicato alle relazioni profonde che animano la Societas Europae del motto "In variaetate concordia".

venerdì 23 marzo 2018

Il libro delle spade

Il libro delle spade
a cura di Gardner Dozois
pp. 564, € 22,00
Mondadori, 2018
ISBN: 9788804685708

Spade e sortilegi sono sempre armi a doppio taglio. E conoscerne i segreti può significare la salvezza. O la dannazione. Ecco il filo sottile che percorre questa ricca e variegata antologia di “Sword and Sorcery” che comprende le firme più celebri e le nuove promesse del fantasy, tutte capaci di spingere il genere ai suoi estremi confini e mescolarlo al western, alla commedia nera, all’odissea picaresca. Da Robin Hobb a Scott Lynch, da Garth Nix a Ken Liu, ci addentriamo in palazzi sfarzosi e galeoni corsari, sudice taverne e tane di draghi sputafuoco, custodi di tesori inimmaginabili. A incontrare spadaccini e guerriere, ladri e regine, cavalieri impazziti e stregoni, demoni e divinità.
Una raccolta che farà la gioia di tutti gli appassionati, un omaggio a J.R.R. Tolkien e Michael Moorcock, Fritz Leiber e Stephen King, da chi, grazie a loro, ha imparato a sognare e scrivere. Sedici gemme del fantastico contemporaneo, che comprendono anche una splendida e fosca narrazione di George R.R. Martin, ambientata nel mondo complesso e imprevedibile de “Il Trono di Spade”, fenomeno mondiale amato da milioni di lettori.
Molti secoli prima di Daenerys Targaryen, Tyrion Lannister e Jon Snow, il Trono di Spade infatti incombeva già sui Sette Regni, suscitando rivalità e bramosie. I Targaryen cavalcatori di draghi hanno imposto il loro dominio con fuoco e sangue, ma non tutti sono disposti ad accettare i loro usi, che sembrano sfidare al tempo stesso uomini e dèi. Corvi recano messaggi imperiosi. Le ombre sussurrano parole rivoltose. In segreto si affilano le spade. E anche tra i figli del Conquistatore c’è chi tragicamente vorrebbe solo essere amato, e chi invece è pronto a essere odiato e temuto, pur di ottenere ciò che vuole. La guerra incombe, ed è il momento che i draghi si alzino ancora in volo.
Gardner Dozois è nato a Salem nel Massachusetts nel 1947. È il più importante editor americano di fantascienza e fantasy: il suo lavoro per la rivista "Asimov's Science Fiction" gli è valso quindici Hugo Award per il miglior editor in diciassette anni, dal 1988 al 2004. Come scrittore ha vinto due volte (nel 1983 e nel 1984) il Nebula Award per il racconto breve. Nel 2015 Mondadori ha pubblicato le antologie La Principessa e la Regina e altre storie di donne pericolose e La ragazza nello specchio e nuove storie di donne pericolose che Dozois ha curato insieme a George R.R. Martin.

giovedì 22 marzo 2018

Romani e barbari

Romani e barbari
Le lettere latine alle origini dell'Europa (Secoli V-VIII)
di Manlio Simonetti
a cura di Giovanni Maria Vian
pp. 303, € 14,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 978-8843091362

Il volume ricostruisce in modo unitario la storia culturale di un mondo, cristiano e pagano, nel periodo di passaggio dall'antichità al medioevo che viene concluso dall'espansione militare islamica e dalla reazione e dalla rinascita carolingie. Sullo sfondo, l'estraniamento progressivo tra Oriente bizantino e Occidente latino, la separazione violenta dell'Africa romana dalla latinità e dal mondo cristiano, le guerre interminabili che flagellano l'Italia, le ondate barbariche che dilagano in Gallia e nella penisola iberica poi conquistata dagli arabi, la nascita in Irlanda e Britannia di una peculiare cultura cristiana che migra nel continente per evangelizzarlo. Ovunque il confronto con l'eredità del passato, ma soprattutto la dinamica tra romani e barbari, chiave di lettura dell'intera storia. Moltissimi sono i temi trattati e indimenticabili restano alcune figure, da Gregorio Magno a Bonifacio e a Beda.

mercoledì 21 marzo 2018

Codices Illustres
I codici miniati più belli del mondo dal 400 al 1600
di Norbert Wolf, Ingo F. Walther
pp. 504, € 30,00
Taschen, 2018
ISBN: 978-3-8365-7285-9

Dal Libro di Kells al Decameron di Boccaccio, dalla Genesi di Vienna alla Divina Commedia di Dante, ecco a voi riprodotti 167 tra i più grandi classici di tutti i tempi. Questo volume accompagna il lettore alla scoperta dell'affascinante mondo delle miniature medievali. 167 tra i più meravigliosi e importanti manoscritti medievali dal IV secolo al 1600 sono qui presentati in ordine cronologico e descritti con dovizia di particolari. Ogni riproduzione è correlata da sinossi ricche di informazioni che permetteranno al lettore di orientarsi al primo sguardo. Le sinossi, insieme all'abbondanza di immagini di grande formato, rendono questo libro un esemplare senza precedenti nel settore. Nonostante vengano prediletti i manoscritti di origine europea (francesi, olandesi, tedeschi, italiani, inglesi e spagnoli), non mancano esempi della raffinatezza e della complessità delle opere provenienti dalle culture non europee (messicana, persiana, indiana, ottomana ecc.). Un'appendice di 36 pagine contiene le biografie degli artisti, una dettagliata bibliografia, un indice e, cosa più importante, un glossario riportante i termini tecnici usati nel libro, per una rapida consultazione. Si tratta insomma di una opportunità per trovarsi vis-à-vis con tesori incredibilmente preziosi che altrimenti ci rimarrebbero preclusi alla vista, tesori un tempo appartenuti a re e imperatori e oggi stimati diversi milioni.

martedì 20 marzo 2018

Statuti del Comune di Sarteano (XV-XVIII)

Statuti del Comune di Sarteano (XV-XVIII)
a cura di Alessandro Dani, Mario Marrocchi, Antonello Niccolucci
Prefazione di Mario Ascheri
Presentazione di Francesco Landi, Flavia Rossi
pp. 512, € 30,00
Aracne editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1026-3
   
Gli statuti di Sarteano editi nel volume contengono una delle normative comunali più ampie dell’intero Stato senese giunte ai posteri. Una normativa che non a caso è l’espressione della comunità federata con il maggior grado di autonomia e con prerogative peraltro rare ovunque in Italia. Anche se può sorprendere, Sarteano era giuridicamente a un passo dall’essere una piccola Repubblica popolare a sé e questo si riflette bene sul vasto corpus statutario rimasto in buona parte in vigore fino al tardo Settecento.
Alessandro Dani (Siena, 1965), laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Storia del diritto italiano, dal 1999 è Ricercatore in Storia del Diritto medioevale e moderno presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dove svolge attività di ricerca e didattica integrativa presso le cattedre di Storia del diritto italiano e Diritto Comune. Mario Marrocchi, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Scuola Secondaria di Primo Grado Statale “Emanuele Repetti”.
Antonello Niccolucci è avvocato civilista e penalista abilitato al patrocinio davanti alle Magistrature Superiori e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Lo Statuto di Sarteano fu oggetto della sua tesi di laurea presso l’Università degli Studi di Siena.
Mario Ascheri insegna Storia del Diritto medievale e moderno all'Università degli Studi Roma Tre.

lunedì 19 marzo 2018

Le due corone

Le due corone
Anno domini 1149-1168
di Italo Martinelli
pp. 460, € 23,00
Edizioni ZeroTre, 2018
ISBN: 978889495404

È il terzo volume di una serie che ne comprende 11. Vengono narrate le vicende legate alla storia medievale della città di Verona oltre a diverse narrazioni storiche di quel periodo. Un affresco narrativo di grande approfondimento storico.
Italo Martinelli è nato a Bussolengo (VR) il 30 gennaio del 1965, sposato, ha tre figlie.
Laureato in Giurisprudenza all’Università di Parma, vive a Mozzecane (VR) e lavora nelle imprese di famiglia.
E’ Presidente della Fondazione Vecelli Cavriani di Mozzecane.
Appassionato di storia medievale ha approfondito soprattutto le tematiche legate alla Sindone di Torino con un’intensa attività divulgativa in questo ambito.
Cura il sito di storia medievale www.exultet.it.
Nel 1999 ha pubblicato un romanzo storico sull’epopea dei Cavalieri Templari dal titolo: “L’ordine del Quinto Evangelo”.
Per il progetto editoriale www.gliscaligeridiverona.it ha pubblicato presso l’Editoriale Sometti “La croce e la spada” e “Il sigillo di sangue” primi due volumi di una serie che ne comprende ben undici.

domenica 18 marzo 2018

Il ducato di Savoia

Il ducato di Savoia
Amministrazione e corte di uno stato franco-italiano
di Alessandro Barbero
pp. 366, € 20,00
Laterza, 2018
ISBN: 9788858131565
 
L’amministrazione sabauda è all’origine di quella dell’Italia unita. Ma come nacque, nel tardo Medioevo, quell’apparato amministrativo? Il ducato di Savoia era una realtà multiforme e contraddittoria, composta da un versante francese e uno italiano, profondamente diversi per lingua e cultura: un vero laboratorio per quello sforzo di innovazione che caratterizza la storia europea del Quattro e Cinquecento.
Alessandro Barbero insegna Storia medievale presso l’Università del Piemonte Orientale, sede di Vercelli. Con Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo ha vinto il Premio Strega 1996.

sabato 17 marzo 2018

La geologia nella Divina Commedia

La geologia nella Divina Commedia
di Roberto Franco
pp. 136, € 12,00
Vertgo Edizioni, 2017
EAN: 9788862065726
 
Il testo ci narra di quei grandi che dalla Divina Commedia trassero profitto per studi e ricerche come, ad esempio, Galileo Galilei (teoria dei gravi) e non è da escludere che forse furono i riferimenti geografico-astronomici della Commedia dantesca che accesero il desiderio di Cristoforo Colombo ad intraprendere l’avventura verso “il mondo senza gente”: infatti nel suo diario di bordo esistono note relative al Monte del Purgatorio descritto dal Poeta. Ed ancora, le varie ipotesi che si sono succedute nel corso dei secoli per assegnare al mondo un’età approssimativa, fino alla teoria cosmogonica di Hamilton del 1965. […] La geologia nella Divina Commedia, ma non solo: penso che il titolo sia, in questo caso riduttivo, data la vastità degli argomenti trattati. Grazie ad uno stile fluido e bene articolato e alla profonda conoscenza dei temi trattati, l’Autore riesce a sorprendere per la facilità con la quale cattura l’interesse del lettore conducendolo, passo dopo passo, attraverso questo “affascinante viaggio ultraterreno”, come lui lo definisce… ma non solo ultraterreno, ma anche umano e storico-scientifico come il testo ampiamente testimonia. Dalla Prefazione di Giuseppe Gisotti Presidente Onorario della Società Italiana di Geologia Ambientale.
Roberto Franco è nato a Gangi, incantevole borgo incastonato nel cuore delle Madonie, in Sicilia. Si è laureato in Geologia ed è, oggi, considerato un “Geologo Umanista” e uno stimato divulgatore scientifico. Membro della Società Italiana di Geologia Ambientale e presidente del Centro Studi Francescani e Medievali, ha pubblicato innumerevoli saggi e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Tra i libri più noti Alburchia, la montagna incantata. Un contributo della Geoarcheologia alla conoscenza storica tutela e valorizzazione di un sito della Sicilia centro-settentrionale (2011); Patri, Figliu e Spiritu Santu… Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi (2006).

venerdì 16 marzo 2018

Il Libro d'Ore

Il Libro d'Ore
di Giuseppe Solmi, Daniela Villani, Alessandro Balistrieri
pp. 150, € 19,00
Nova Charta, 2018
ISBN: 9788895047348

La casa editrice Nova Charta presenta nella collana “Cimelia” un’introduzione alla conoscenza e allo studio di una delle tipologie librarie più diffuse e amate in Europa tra Medioevo e Rinascimento.
Manoscritti vergati in latino, lingua del culto cristiano e in diverse lingue europee, “insieme alla Bibbia, i Libri d’Ore furono i libri più diffusi – se si pensa che dall’invenzione della stampa (1455), circa alla metà del XV secolo, se ne conoscono più di 700 edizioni, mentre i “testimoni” manoscritti, compresi frammenti, cuttings, fogli sciolti e naturalmente esemplari integri, sono ancora più numerosi delle versioni stampate giunte fino ai nostri giorni, ci rendiamo conto della vastità della loro diffusione”. Questo è quanto spiega all’inizio Giuseppe Solmi, coautore del saggio, libraio antiquario bolognese esperto in manoscritti medievali .
I Libri d’Ore, libri di preghiera contenenti i testi religiosi del Breviario e del Salterio, da recitare nelle diverse ore della giornata, presentavano un ampio ventaglio di soluzioni decorative. L’estensione e la qualità delle miniature, su pergamena o su carta, dipendevano dalle disponibilità finanziarie del committente che, se di alto lignaggio, poteva rivolgersi a un miniatore famoso. La pagina divenne così campo d’espressione artistica, testimone del gusto e del costume del tempo. Accanto agli esemplari riccamente decorati in oro e lapislazzulo, carichi di dipinti a piena pagina, di capilettera istoriati, destinati a principi, sovrani e dignitari di corte, o presentati come dono nuziale, fiorì un’intensa produzione di copie d’uso rubricate in rosso e blu, ornate da illustrazioni miniate di minor estensione o, con l’unica decorazione dei capilettera.
La tecnica di produzione degli esemplari manoscritti, contemplava i fogli di pergamena che venivano tracciati a piombo imprimendovi le righe orizzontali parallele sulle quali lo scriba redigeva il testo, lasciando liberi gli spazi destinati ai capilettera. A questo punto il libro passava a un primo miniatore che rubricava la lettera e decorava le bordure, quindi a un secondo artista che abbozzava a penna il disegno delle miniature, e/o si dedicava a miniare anche i paesaggi o gli sfondi. Da ultimo il Maestro, che spesso era anche il titolare della bottega, dipingeva le figure e i volti, vale a dire gli elementi pittorici e decorativi più delicati dell’intero libro. L’oro poteva essere applicato in foglia su uno strato preparato tramite un bolo, quindi brunito con una pietra d’agata oppure direttamente steso a pennello.
Tra le immagini più ricorrenti nelle pagine miniate, la foglia d’acanto, simbolo di resurrezione, e le farfalle che ricordano l’anima che vola verso Dio. La civetta è simbolo di saggezza. L’airone è legato a Giobbe tentato dal diavolo. E ancora: il cane fedele compagno dell’uomo, la lumaca, simbolo di continenza e sobrietà. Ricorrenti anche animali ed esseri fantastici, ibridi tra uomo e animale, mostri, in genere simboli dell’ignoto, del peccato o del “mondo alla rovescia”. Le bordure floreali vanno ricondotte all’iconografia dell’Hortus Conclusus, un giardino immaginario, interpretato dalla teologia medievale nel significato di spazio preservato dal male.
Il saggio ripercorre alcune delle tappe più salienti della storia europea del Libro d’Ore e dedica diverse pagine all’Italia, in particolare alla Lombardia, dove già nella seconda metà del Trecento spicca la notevole presenza di questi libri di preghiera: il più antico esemplare lombardo noto è quello di Bianca di Savoia (1336-1387), madre di Gian Galeazzo Visconti (1351-1402), databile tra il 1350 e il 1378, mentre a Bologna nello stesso periodo accanto agli scriptoria monastici, apparvero i primi atelier laici impegnati anche in quest’arte, oltre che nell’illustrazione di testi giuridici.
Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili, accanto al Libro d’Ore manoscritto, che continuò a essere prodotto per i clienti più esigenti, vennero immessi sul mercato quelli prodotti in tipografia; i primi furono stampati a Venezia tra il 1473 e il 1474. Una produzione che va divisa in diverse tipologie: stampa su pergamena con capilettera, bordure e illustrazioni miniate (pressoché indistinguibili dagli analoghi esemplari manoscritti); stampa su pergamena con i soli capilettera miniati; stampa su carta con illustrazioni impresse in bianco e nero.
Attraverso un avvincente racconto storico e l’analisi iconografica dell’apparato decorativo dei Libri d’Ore, Lo studio di Solmi, Villani, Balistrieri restituisce al lettore gli aspetti sociali, di costume e di vita quotidiana di epoche nelle quali il magistero dell’arte, la riflessione sulla realtà e il sentimento della fede si fusero in un’unica percezione del mondo.
Giuseppe Solmi (Bologna, 1956), libraio antiquario e titolare dello studio bibliografico Solmi, specializzato in manoscritti occidentali e orientali di epoca medievale, ha pubblicato per le edizioni Nova Charta, Il manoscritto islamico, 2015
Daniela Villani (Milano, 1957) architetto e studiosa d’arte.
Alessandro Balistrieri (Bologna, 1976) è un consulente bibliografico.

giovedì 15 marzo 2018

La fortezza del castigo

La fortezza del castigo
di Pierpaolo Brunoldi, Antonio Santoro
pp. 384, € 9,90
Newton Compton, 2018
ISBN: 9788822713575

1266. Francia, convento di Mantes. L’inquisitore Marcus attende nell’ombra l’arrivo di un frate. È deciso a strappargli a ogni costo la verità su un libro segreto che minaccia di scuotere le fondamenta della Chiesa… 
1214. Italia, Altopascio, dimora dei Cavalieri del Tau. Il francescano Bonaventura da Iseo, esperto nelle arti alchemiche, apprende con sgomento la notizia della scomparsa del suo mentore, Francesco d’Assisi, e riceve, dalle mani grondanti sangue di un confratello, un misterioso manoscritto che dovrà custodire anche a costo della propria vita. Determinato a trovare e liberare Francesco, Bonaventura decide di mettersi in viaggio: tra bui conventi e infidi manieri, scoprirà che il maestro aveva con sé l’unica reliquia in grado di sconfiggere le forze del male e impedire l’avvento dell’Anticristo. Sulle tracce del frate d’Assisi, il monaco e i suoi compagni di avventura arriveranno fino alla rocca maledetta di Montségur, fortezza inespugnabile degli eretici catari…
Pierpaolo Brunoldi dopo la laurea in Veterinaria, ha studiato recitazione e conseguito un master specialistico in sceneggiatura. Ha scritto opere drammaturgiche selezionate in concorsi nazionali, sceneggiature per la TV e il cinema, vari racconti pubblicati in diverse antologie, e collaborato con testate web.
Antonio Santoro regista, attore e drammaturgo, è nato a Cava de’ Tirreni nel 1973. Diplomatosi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha diretto numerosi spettacoli e scritto diversi testi per il teatro. Si è laureato al DAMS, e ha due master in sceneggiatura.

mercoledì 14 marzo 2018

Il mistero dell'affresco

Il mistero dell'affresco
Tracce nascostedi Federico II nella basilica di San Flaviano di Montefiascone
di Quinto Ficari
pp. 159, € 20,00
Independently published, 2018
ISBN: 978-1980339656

Esiste qualche relazione tra la lapide del misterioso personaggio sepolto nella chiesa di San Flaviano a Montefiascone noto con il nomignolo di Defuk e la rappresentazione pittorica dell’Incontro dei tre vivi e dei tre morti fatto realizzare nella stessa chiesa da Bonifacio VIII nel 1300 in occasione del primo Giubileo della Storia? E ancora: i numerosi simboli presenti nell’affresco sono casuali o vogliono comunicarci qualcosa? Melfi, Bassano del Grappa, Salisburgo, i tormenti dell’ordine francescano, gli Eretici, Papa Martino IV, il Cardinale Gerardo Bianchi da Parma, gli Angioini, gli Aragonesi, la rivolta del Vespro… sono gli elementi che, seppur con prudenza, ci suggeriscono di si, e che ci portano ad avere a che fare con la figura dell’imperatore Federico II di Svevia, il cui mito sopravvisse per molti anni alla sua morte…

martedì 13 marzo 2018

Città e villaggi medievali abbandonati in Capitanata

Città e villaggi medievali abbandonati in Capitanata
di Vittorio Russi
pp. 136, € 24,00
Claudio Grenzi Editore, 2017
ISBN: 978-88-8431-664-6

Il territorio in esame è quello della Capitanata attuale, meno estesa di quella medievale e delimitata dal torrente Saccione a nord e dal fiume Ofanto a sud. Ad oriente giunge alla costa e comprende il promontorio del Gargano, mentre i confini occidentali, che si estendono lungo i rilievi del Subappennino Dauno, sono alquanto variati nel tempo e ci è sembrato opportuno farli coincidere con quelli dell’odierna provincia di Foggia.
Nel Repertorio compaiono insediamenti di vario tipo, dalle città vescovili ai casali, ma è da tener presente che nella documentazione dell’epoca si rileva l’esistenza di piccole comunità anche presso monasteri, chiese rurali, masserie regie e residenze di epoca svevo-angioina. Per non appesantire un argomento fin troppo vasto, sono stati selezionati tra gli insediamenti minori solo quelli che presentano particolari riferimenti storici, topografici ed archeologici. Per altri presunti abitati abbandonati abbiamo la sola testimonianza di autori locali, non suffragata da dati storici certi, ed è possibile che in molti casi la denominazione di ‘casale’ riguardi vecchi agglomerati di cascinali e non villaggi di epoca medievale.
Per ognuno degli insediamenti considerati vengono riportati, per quanto possibile, i dati topografici desunti dalle vecchie carte topografiche in scala 1:25.000 dell’Istituto Geografico Militare Italiano (I.G.M.), che conservano toponimi e tracce di viabilità rurale non più rilevabili nelle mappe recenti; mentre le distanze indicate, misurate in linea d’aria, sono riferite agli attuali comuni di appartenenza. I siti degli insediamenti localizzati con sicurezza sono stati per lo più verificati sul terreno direttamente dallo scrivente, mentre per gli altri abbiamo attinto notizie sia dalle raccolte di documenti medievali che da innumerevoli pubblicazioni locali, solo in parte citate nelle note. In considerazione dell’ampiezza dell’argomento, si è preferito ridurre le notizie storiche a quelle essenziali, riguardanti particolarmente le fasi iniziali del divenire di ogni abitato. [...]
[Dall’introduzione dell’autore]
Vittorio Russi Studioso di archeologia e topografia storica della Capitanata, ha individuato e schedato centinaia di insediamenti dalla preistoria al medioevo, collaborando attivamente con la Soprintendenza della Puglia. Dal 1963 ha iniziato l’allestimento del museo archeologico di San Severo, la città in cui vive, e nel 1965 è stato tra i promotori del Centro di Studi Sanseveresi di Storia e Archeologia, una delle prime associazioni del genere in provincia di Foggia. Dal 1967, come Ispettore onorario della Soprintendenza Archeologica e di quella ai Beni Artistici della Puglia, ha contribuito alla salvaguardia di antichi insediamenti e di strutture di importanza storica e artistica. Nell’ambito topografico ha collaborato attivamente con G. Alvisi, direttrice dell’Aerofototeca Nazionale, per un lavoro sistematico sulla viabilità romana della Daunia e col generale G. Schmiedt, dell’Istituto Geografico Militare, per il rilevamento di siti e fortificazioni medievali. Aggregato all’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria di Firenze, ha assicurato per decenni il supporto logistico per ricerche e scavi in siti preistorici e nelle grotte garganiche. Socio di vari sodalizi culturali e dal 1986 membro ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia, ha collaborato con l’università di Bari e col Dipartimento di Archeologia dell’ateneo di Foggia. Autore di libri e numerosi saggi a carattere storico e archeologico, da decenni si è dedicato al rilevamento degli oltre duecento insediamenti medievali abbandonati che compaiono in quest’ultimo lavoro.

lunedì 12 marzo 2018

Il Purgatorio di San Patrizio

Il Purgatorio di San Patrizio
Documenti letterari e testimonianze di pellegrinaggio (secc. XII-XVI)
a cura di Giovanni Paolo Maggioni, Roberto Tinti e Paolo Taviani
pp. CLXXII-571, € 58,00
Sismel, 2018
ISBN: 978-88-8450-739-6

Secondo quanto testimonia un’ampia tradizione medievale, il Purgatorio di san Patrizio è quel luogo – le cui tracce si ritrovano fin nella moderna letteratura europea, dal Volksbuch Fortunatus a Calderón de la Barca e a Gesualdo Bufalino – da dove si riteneva fosse possibile accedere all’aldilà e ritornarne, senza morire. Si tratta di una variante irlandese delle visioni tradizionali dell’oltretomba, saldatasi con quella dei racconti di un pellegrinaggio reale, noto a tutti e legato ad un luogo geografico ben definito: un’isola del Lough Derg, in Irlanda. Il volume propone, raccolto insieme per la prima volta, un dossier antologico esaustivo dei testi fondanti tale tradizione (dal Tractatus de Purgatorio sancti Patricii, del XII secolo, fino alla trattatistica domenicana del XIII) e delle testimonianze di pellegrinaggio più o meno esplicitamente legate al Lough Derg (dalla prima attestazione di Philip de Slane, del 1324, alla lettera di Francesco Chiericati ad Isabella d’Este, del 1517). Tutti i testi, corredati dalla traduzione italiana, sono commentati sotto il profilo storico e filologico. Alcuni sono editi qui per la prima volta, come il Libellus de descriptione Hibernie di Philip de Slane e il De situ universorum di John de Tewkesbury; altri, come la Visio Ludovici di Taddeus de Gualandis, si presentano in una nuova edizione criticamente fondata.

domenica 11 marzo 2018

Aleramici in Sicilia

Aleramici in Sicilia
a cura di Roberto Maestri
pp. 100, € 12,00
“I Marchesi del Monferrato”, 2018
ISBN: 978–88–97103–10–3
Il Volume è disponibile esclusivamente richiedendolo all’Editore:
Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” e-mail: info@marchesimonferrato.com

Questo studio racconta la storia di una “emigrazione dimenticata”; un esodo “al contrario” rispetto a quelli che hanno caratterizzato la storia, non solo italiana: un’emigrazione dal Nord al Sud.
Ricostruire vicende accadute oltre 900 anni fa non è un compito agevole: la documentazione in area piemontese e ligure è quasi inesistente; mentre quella in ambito siciliano non è sempre attendibile.
Risulta inoltre particolarmente difficoltosa la ricostruzione della genealogia di alcune delle famiglie Aleramiche trasferitesi in Sicilia; in particolare quella dei Lancia che ebbe in Bianca (figura approfondita in passato attraverso gli studi promossi dal compianto Renato Bordone) e in Galvano, i personaggi più influenti di un casato ancora ben radicato nell’isola.
La migrazione degli Aleramici e dei Lombardi in Sicilia proseguì – in modo consistente – almeno fino al Trecento, in un’epoca che vide la Sicilia interessata dalla dominazione di diverse dinastie: Arabi, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi. Si trattò di una migrazione “pacifica” che interessò, principalmente: nobili in cerca di affermazione, commercianti, allevatori, contadini (di particolare interesse la presenza di vignaioli) e, ovviamente, avventurieri.
La consistente presenza Aleramica nell’isola ha prodotto una contaminazione anche in ambito linguistico, ancora presente ai nostri giorni: la lingua Gallo-italica.
Riscoprire la Storia non vuol dire limitarsi all’analisi dei documenti, ma significa creare le premesse per nuove ed importanti opportunità: in ambito turistico attraverso la creazione di percorsi utili alla valorizzazione dei luoghi siciliani, liguri e piemontesi in cui vissero gli Aleramici; ed in ambito enogastronomico tramite i prodotti che si affermarono in epoca medievale e che ancora oggi rappresentano delle eccellenze per i rispettivi territori.
Questo libro intende anche promuovere il progetto Aleramici in Sicilia, avviato nel 2017 dal Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” – sostenuto dalle regioni Piemonte, Sicilia e Liguria – fortemente voluto da Fabrizio Di Salvo e dall’Autore. Il progetto intende creare un contenitore che permetta a territori, che oggi si presentano profondamente diversi, di ritrovarsi in un programma di respiro internazionale, nel rispetto delle tradizioni di una Sicilia che, in epoca medievale, rappresentò un vero “laboratorio” di accoglienza.
Desideriamo dedicare questo libro alla persona che per prima ha colto le potenzialità di una riscoperta dei rapporti tra l’area piemontese e ligure con la Sicilia: l’indimenticato Raoul Molinari – fondatore dell’Accademia Aleramica – che, dal 2006, promosse una serie d’iniziative in ambito convegnistico, turistico e che, per primo, tornò nell’isola per ripercorrere un “viaggio nella memoria”; il progetto Aleramici in Sicilia rappresenta il frutto dell’impegno di Raoul, interrotto nel dicembre 2009 a seguito della sua dolorosa scomparsa.
Numerosi sono gli studiosi che collaborano al progetto ed hanno contribuito anche alla stesura di questo lavoro; desidero citarle in ordine rigorosamente alfabetico: Francesco Barone, Ezio Barbieri, Henri Bresc, Alessandro Carassale, Diego Ciccarelli, Marco Devecchi, Nadia Ghizzi, Maurizio Alberto Carlo Gorra, Walter Haberstumpf, Salvatore Mangione, Vincenzo Moretti, Antonio Mursia, Riccardo Musso, Francesco Scalfari, Francesco Paolo Tocco.

sabato 10 marzo 2018

Stregoneria: crimine femminile

Stregoneria: crimine femminile
Il caso di Donna Prudentia, la Lamia di Blera, e altre streghe
di Monia Montechiarini
prefazione di Luciano Osbat
pp. 192,  16,00
Penne e Papiri, 2018

In questo saggio vengono illustrate le origini della stregoneria, fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne e le abilità della conoscenza popolare, con l’arrivo del patto col demonio essa giunge a rinnegare il battesimo, causare la sterilità, eludere i giudici con astuzia. Nei verbali dei processi si mescolano aspetti mitologici, dee volanti, sirene, le confessioni sui sabba e i veri motivi delle accuse. È un’indagine storica sui verbali di processi, realmente avvenuti tra il Medioevo e l’Età moderna contro donne accusate di stregoneria ed eresia, da cui risulta che le streghe inquisite e condannate al rogo in Italia furono meno di quelle riportate dalla storiografia ottocentesca e dai romanzi. Sul processo principale, celebrato nel 1588 vicino Viterbo ai danni di Prudentia, una donna sospettata di essere un particolare tipo di strega che succhia il sangue dei bambini, si innestano altri casi giudiziari d’Europa. Questo consente di ipotizzare soluzioni per i delitti rimasti irrisolti, confrontandoli e superando i luoghi comuni di roghi immediati. Conosciamo nomi, lavori e vita delle protagoniste che immergono il lettore nel passato, svelando incantesimi che usano chiavi, vino, preghiere, balli. Il testo vuole ridare voce alle donne del passato, la cui reputazione fu messa in discussione da vicini di casa e amici, che addebitarono loro epidemie e morti premature. Guardate con sospetto per certe abilità di ostetriche e di curatrici o perché forestiere senza figli, come avvenne per donna Prudentia, le streghe furono le colpevoli eccellenti di un’epoca di transizione in cui la donna aveva perso la sua sacralità.
Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da vent’anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti in tutta Europa nella stesura di progetti comunitari per il recupero e la divulgazione della memoria storica fino al Novecento. Oltre a organizzare convegni e giornate formative ufficiali, anche col patrocinio del MIBACT, partecipa come relatrice a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” ed è autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche.

venerdì 9 marzo 2018

Gregorio contro Federico

Gregorio contro Federico
Il conflitto per dettar legge
di Ortensio Zecchino
pp. 288, € 22,00
Salerno, 2018
ISBN: 978-88-6973-269-0

Nel conflitto tra Gregorio IX e Federico II il pomo della discordia si rivelò la Costituzione che Federico promulgò per il Regno di Sicilia. Il papa reagí duramente, pretendendo, quale suprema autorità spirituale dell’Europa cristianizzata, di essere giudice del rispetto del diritto naturale-divino negli ordinamenti secolari, nonché difensore dei privilegi in essi riconosciuti da tempo alla Chiesa. Il testo della Costituzione e il carteggio tra i due, finora non adeguatamente indagati sotto tale profilo, consentono di penetrare nelle ragioni, anche recondite, del conflitto culminato nella scomunica papale e nella rabbiosa reazione di Federico. Benché sorto in un contesto lontano dal nostro, da quel conflitto emergono due ragioni sempre attuali: l’autonomia del Politico e la necessità di porre limiti all’onnipotenza del legislatore.
Ortensio Zecchino, storico del diritto, ha insegnato nelle Università: C. Bo, Federico II, Suor O. Benincasa, Link Campus. Ha presieduto il Comitato scientifico dell’Enciclopedia Treccani Federico II. Presiede il Centro Europeo di Studi Normanni e Biogem (Istituto di ricerche genetiche). È stato parlamentare europeo, senatore (presidente delle Commissioni Cultura, Giustizia, Affari europei) e ministro dell’Università e Ricerca scientifica in tre Governi.

giovedì 8 marzo 2018

Violenza alle donne

Violenza alle donne
Una prospettiva medievale
a cura di Anna Esposito, Franco Franceschi, Gabriella Piccinni
pp. 376, € 29,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 978-88-15-27438-0

Le forme di violenza esercitate nel Medioevo contro le donne compongono un catalogo impressionante: percosse in nome del diritto del marito a «correggere» la moglie, del padre a costringere e punire la figlia, del padrone a battere la serva; ingiurie connesse al comportamento femminile; stupri, segregazioni, omicidi in nome dell’onore tradito; spoliazione di beni, a partire dalle eredità e dalle doti; matrimoni e monacazioni forzate; manipolazione delle coscienze e violenze inquisitoriali; maltrattamenti, prevaricazione e discriminazione nel mondo del lavoro. Concentrandosi soprattutto sul basso Medioevo italiano, il volume racconta come si vennero codificando i comportamenti violenti contro le donne, senza peraltro tralasciare i casi di violenza di donne contro altre donne o la loro risposta violenta nei confronti di chi le minacciava e aggrediva.
Anna Esposito insegna Storia medievale nella Sapienza - Università di Roma. Ha tra l’altro curato per le edizioni Roma nel Rinascimento «Donne del rinascimento a Roma e dintorni» (2013) e «Lucrezia e le altre: la vita difficile delle donne. Roma e Lazio, secc. XV-XVI» (2015).
Franco Franceschi insegna Storia medievale all’Università di Siena. Tra i suoi libri: «Le città italiane nel Medioevo» (con I. Taddei, Il Mulino, 2012) e «Storia del lavoro in Italia. Il Medioevo» (a cura di; Castelvecchi, 2017).
Gabriella Piccinni insegna Storia medievale all’Università di Siena. Tra i suoi libri: «Il banco dell’ospedale di Santa Maria della Scala e il mercato del denaro nella Siena del Trecento» (Pacini, 2012).