lunedì 21 ottobre 2024

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale
Atti del LX Convegno Storico Internazionale (Todi, 8-10 ottobre 2023)
pp. XII-520; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-425-6

Il volume ospita i diciannove saggi esito dalle relazioni presentate in occasione del LX Convegno storico internazionale del CISBaM - Accademia Tudertina, tenutosi a Todi dall’8 al 10 ottobre 2023 attorno alla figura di papa Gregorio VII nel 950° anniversario della sua consacrazione episcopale. Questi diciannove contributi giungono, ora, ad arricchire la produzione storiografica, già nutritissima, dedicata al grande pontefice, aggiornandone molti dei temi divenuti in qualche modo classici: dalla delicata trama dei rapporti con la corte tedesca all’emersione delle istanze popolari (difficili da ignorare) per una radicale riforma morale del clero; da una politica internazionale assai più intensa ed articolata (si pensi al solo caso dell’Italia meridionale normanna) di quella promossa dai predecessori di Gregorio VII agli assetti variabili del circolo ‘riformatore’ che ne promosse criticamente l’azione; dal rinnovamento nell’uso del tradizionale repertorio canonistico alla politica delle scomuniche, utilizzate contro i propri avversari fino all’ultimo concilio, quello convocato a Salerno dove, il 25 maggio 1085, infine morì.
Indice:
G. Fornasari, Gregorio VII e il secolo della Riforma - B. Pio, «Il papa epitome della Chiesa romana». Gregorio VII nell’interpretazione di Ovidio Capitani - F. Santi, Il Gregorio VII di Claudio Leonardi - A. Tilatti, Giovanni Miccoli e Gregorio VII - F. Mores, Questioni gregoriane. Raffaello Morghen e Ildebrando - J. Johrendt, Il ruolo di Gregorio VII nelle relazioni tra Papato e Impero (sec. XI-XII) - F. Massetti, Gli inizi della carriera curiale di Ildebrando. Una storia “pregregoriana” - N. D’acunto, Gregorio VII e il gruppo riformatore romano - G. M. Cantarella, I dictatus papae: una rilettura - R. Savigni, L’ecclesiologia di Gregorio VII - T. Kohl, Gregory VII and the Changing Politics of Excommunication - C. Ciccopiedi, Gregorio VII e i vescovi. Il caso di Manasse di Reims: tra immunità vescovile e nuovi modelli - É. Doublier, Gregorio VII di fronte ai mutamenti sociali del suo tempo - L. Castaldi, Nell’entourage di Gregorio VII: la presenza in Italia di Bernoldo di Costanza - F. Delle Donne, Gregorio VII e l’(in)arrestabile ascesa di Roberto il Guiscardo nella prospettiva dei cronisti del tempo - O. Condorelli, Gregorio VII e le collezioni canoniche della ‘riforma’ - P. Licciardello, L’immagine letteraria di Gregorio VII nel XII secolo - S. Riccioni, Epigrafi e immagini nella Roma di Gregorio VII - M. Gianandrea, Arredi liturgici e scultura a Roma e nel suo territorio nell’età di Gregorio VII e poco oltre (riflettendo ancora su Montecassino).

domenica 20 ottobre 2024

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma
a cura di Nicoletta Giovè Marchioli
pp. VIII-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094287

La valorizzazione della fonte epigrafica medievale ha conosciuto negli ultimi anni una notevole crescita e anche l’attenzione specifica alla materialità e, in correlazione con essa, all’esposizione, la ricezione e la presentazione delle iscrizioni contribuisce a rendere più sensibili rispetto agli esiti e alle convenzioni della produzione epigrafica. L’obiettivo del convegno internazionale “Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma / Inschriftlichkeit zwischen Früh- und Spätmittelalter. Das Beispiel Rom / Epigraphic Habit between the Early and Late Middle Ages. The Case of Rome”, che si è svolto nel dicembre 2021 e di cui si raccolgono in questa sede gli atti, è stato quello di affrontare il caso di studio rappresentato dalla Roma medievale e di confrontarsi, in una prospettiva diacronica e sulla base del ricco patrimonio delle iscrizioni presenti nella metropoli tiberina, con le peculiarità e i modelli di quella che potrebbe intendersi come una modalità tutta caratteristica di Roma di realizzare e organizzare la produzione epigrafica nel medioevo. Così si sono messi a confronto i risultati delle ricerche di ambito storico-epigrafico condotte in Italia e in Germania, nel contempo esplorando e discutendo futuri progetti comuni.
Nicoletta Giovè Marchioli è professore ordinario di Paleografia e insegna Paleografia latina e Codicologia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

sabato 19 ottobre 2024

Leonesse

Leonesse
Le guerriere del Rinascimento
di David Salomoni
pp. 248; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155134

C’è stato un tempo di donne in grado di guidare eserciti e di condurli in battaglia. Un tempo in cui, dall’alto delle mura di città circondate dai nemici, erano voci femminili a dare ordini e incitare gli uomini. Era il tempo delle leonesse, le donne cavaliere del Rinascimento.

Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555.
Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra.
Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
David Salomoni è docente presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell’Università di Lisbona nell’ambito del progetto ERC Rutter: Making the Earth Global e nel 2022 è stato Berenson Fellow presso l’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti.Tra le sue più recenti pubblicazioni, Scuola, maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi e estensi (Anicia 2017) e Educating the Catholic People: Religious Orders and Their Schools in Early Modern Italy (1500-1800) (Brill 2021). Per Laterza è autore di Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo(2022) e Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero (2023).

venerdì 18 ottobre 2024

Anatomia di un documento

Anatomia di un documento
Scrivere le case di S. Pietro in Vaticano a metà Trecento
di  Etienne Hubert
pp. 300; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254694862

Lo sviluppo delle scritture amministrative, in ambito ecclesiastico e successivamente laico, è il segno quanto lo strumento della razionalizzazione gestionale della proprietà fondiaria e immobiliare nell’economia medievale. Lo studio analitico del primo inventario-censuario dei beni del capitolo di S. Pietro in Vaticano conservato e l’edizione della lista degli edifici ad uso abitativo pertinenti alla basilica a metà Trecento mettono in luce le condizioni materiali, economiche e sociali dell’alloggio a Roma mentre l’anno giubilare fornisce l’occasione di innovazioni fondamentali nelle modalità gestionali della proprietà immobiliare. Penetrando nella fabbrica del documento e, idealmente, nella mente dell’autore allo scrittoio, il libro svela come l’elenco delle case, dietro la sua aridità apparente, diventi lo specchio delle trasformazioni che mutarono le città tardomedievali e che fecero dell’alloggio cittadino un settore basilare dell’economia urbana.
Etienne Hubert è stato chargé de recherches al Centre national de la recherche scientifique (Lione) e directeur d’études all’École des hautes études en sciences sociales (Parigi). Tra i suoi libri ricordiamo: Espace urbain et habitat à Rome du Xe siècle à la fin du XIIIe siècle (Roma 1990), L’incastellamento en Italie centrale (Roma 2002). Per Viella ha curato i volumi Roma nei secoli XIII e XIV. Cinque saggi (1993) e La necessità del segreto (2018, con Roberta Mucciarelli e Jacques Chiffoleau).

giovedì 17 ottobre 2024

L'ultimo templare

L'ultimo templare
di  Boyd Morrison, Beth Morrison
Traduzione di Paola Vitale
pp. 448; € 14,00
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822784063

Italia, 1351. L'arciera Willa e il cavaliere Gerard Fox, compagni e avventurieri inglesi, sono in viaggio attraverso l'Europa lacerata dalle guerre, nella speranza di riconciliarsi con il loro difficile passato. Nei pressi di un paesino toscano, i due vengono coinvolti nell'imboscata di un gruppo di banditi ai danni della nobildonna Luciana Corosi. Gli inglesi riescono a salvarla e vengono così ospitati nella sua magnifica villa. Qui, Gerard e Willa scoprono la triste storia della donna, una storia fatta di perdite e inganni. Conoscono anche suo marito, che ben presto si rivela il mandante dell'imboscata ai danni della moglie. Ma perché Corosi vuole liberarsi di Luciana? C'entra forse qualcosa il fatto che, a quanto si dice, la nobildonna conoscerebbe il luogo segreto in cui è nascosto il favoloso tesoro dei cavalieri templari? Willa, Gerard e Luciana decidono di fuggire e di mettersi alla ricerca del tesoro. Una ricerca che si snoda attraverso intricati enigmi e pericoli sempre maggiori... Azione, intrigo e avventura nell'Italia del Trecento, alla ricerca dell'oro dei templari.

mercoledì 16 ottobre 2024

Il Tesoretto

Il Tesoretto
di Brunetto Latini
a cura di Giorgio Inglese
pp. 204; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829027149

Brunetto Latini (1220/30-1293) fu uno dei protagonisti della vita culturale fiorentina; svolse importanti incarichi politici per il suo Comune, militando nella “parte” guelfa: per questo fu esule in Francia nella fase di supremazia ghibellina e lì compose le sue opere più significative. In quasi tremila versi, il Tesoretto narra il viaggio dell’autore da una selva misteriosa governata dalla Natura fino alla vetta dell’Olimpo, attraverso il regno delle Virtù, il giardino del Piacere e il monastero della Penitenza. Sotto una fantasiosa veste allegorica, il maestro di Dante offre al lettore una piccola enciclopedia scientifica e geografica, e soprattutto un vivace “galateo” ispirato alla conciliazione tra valori cavallereschi e “borghesi” che possiamo ora apprezzare in questa nuova edizione del testo rivisto sui manoscritti più antichi e accompagnato da note puntuali.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma. Ha curato le edizioni critiche del Principe di Machiavelli (1994) e della Commedia dantesca (2021).

martedì 15 ottobre 2024

Come Praga divenne magica

Come Praga divenne magica
Il Medioevo di una capitale europea
di Franco Cardini
pp. 208; € 20,00
Neri Pozz edzioni, 2024
ISBN: 9788854528024

Praga città d’oro: il Ponte Carlo, il celebre orologio a carillon della Città Vecchia, l’imperatore-mago Rodolfo II, l’Arcimboldo e il Vicolo degli Alchimisti, la leggenda del Golem e il cimitero ebraico, la musica di Mozart e quella di Dvořák, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera e gli incubi di Kafka, le viuzze e i caffè di Malá Strana, il sapore della miglior birra del mondo e quello della libertà nella Primavera del Sessantotto. Tutto ha inizio nel VI secolo, quando nell’area dell’Europa centro-orientale in cui erano insediate da un millennio genti celtiche della stirpe dei boi (per questo si sarebbe denominata in latino «Boemia») giunsero nuovi popoli che conosciamo come slavi. Qui affonda le sue radici la città che sarebbe divenuta «magica» e che avrebbe cominciato il suo lungo cammino di faro culturale europeo nell’anno 882 quando il principe slavo Bořivoj, che pretendeva di discendere dal mitico Přemysl fondatore della rocca sulla riva sinistra del fiume Vltava – primo nucleo della futura città –, costruì su un’altura della sponda opposta il Castello. Antico era anche un modesto insediamento presso il fiume, nell’area oggi nota come Malá Strana. Di fronte a esso, sull’opposta riva del fiume, si sviluppò poi un ampio mercato servito da un porto: da lì si sarebbe sviluppato lo Staré Město, la Città Vecchia. Divenuta importante centro commerciale nella seconda metà del X secolo, Praga entrò con l’intera Boemia nell’orbita dei re di Germania. L’acme della sua potenza venne raggiunto sotto il governo dei discendenti dei conti di Lussemburgo con Giovanni che, con la Bolla d’Oro del 1356, riordinò la prassi dell’elezione dei sovrani del Sacro Romano Impero istituendo il collegio dei sette principi elettori. Qui, dopo la crisi del Trecento, vennero gettati, con il predicatore Jan Hus, i prodromi della Riforma religiosa che si sarebbe più tardi imposta con Martin Lutero.
Franco Cardini è professore di Storia Medioevale presso l’Università di Firenze e professore emerito dell’Istituto italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i massimi storici europei del Medioevo, è autore di decine di libri di successo in gran parte dedicati a questo periodo storico.

lunedì 14 ottobre 2024

Medi@Evo

Medi@Evo
'Età di mezzo nei media italiani
di Marco Brando
pp. 176; € 17,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738395

È sempre più in voga l’uso di luoghi comuni “medievali” in chiave negativa. Sono stereotipi basati sull’evocazione del “ritorno al Medioevo”, un Evo di mezzo immaginario, segnato da sofferenza, terrore e barbarie. Un filo lega il Medioevo vero a quello finto: da alcuni anni se ne occupa il campo di studi della medievistica definito medievalismo, e in questo orizzonte si muove Marco Brando, che si concentra sul ruolo svolto da mass media, giornalisti e social network. Fornendo un abbecedario dei cliché “medievali” dalla cronaca nera a quella rosa, dallo sport alla religione, dall’economia al razzismo, dalla sessualità alla politica, il suo libro vuole essere uno strumento utile per i fan della storia, per i professionisti dei media e, ovviamente, per gli storici.
Marco Brando Giornalista, si occupa anche di storia, in particolare della percezione del Medioevo nei mass media. Sul tema ha svolto lezioni in vari atenei e ha scritto Lo strano caso di Federico II di Svevia (Bari 2008) e L’imperatore nel suo labirinto (Firenze 2019). È socio dell’Associazione italiana di Public History (Aiph), della Società italiana di Didattica della Storia (SiDidaSt), della Società italiana per la Storia medievale (Sismed) e del Centro europeo di ricerche medievali (Cerm).

domenica 13 ottobre 2024

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico
ingua, storia, testimonianze letterarie
di Rosella Tinaburri
pp. 144; € 80,00
L'Erma di Bretschneider, 2024
ISBN: 9788891333568

Il volume mira a indagare e definire i rapporti tra il sassone e l’inglese antico, lingue molto vicine sia per la loro comune origine sia per le contingenze storiche, politiche e culturali che ne rafforzarono la contiguità per tutto l’Alto Medioevo, intensificando fenomeni di reciproca interferenza che si riflettono sulle testimonianze delle loro tradizioni letterarie.
Rosella Tinaburri è professoressa associata di Filologia e linguistica germanica presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti ai manoscritti miscellanei della tradizione germanica medievale nonché alla lessicografia delle lingue ingevoni in prospettiva comparativa e alle relative tradizioni letterarie, con particolare attenzione al poema Heliand per il sassone antico e alla prosa alfrediana per l’inglese antico.

sabato 12 ottobre 2024

Cola di Rienzo

Cola di Rienzo
Il tribuno del popolo che cercò di riportare Roma alla sua antica grandezza
di Tommaso Di Carpegna Falconieri
pp. 312; € 28,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738340
 
Cola di Rienzo (1313-1354) è il cittadino romano più famoso del Medioevo. Fu in rapporto con il papa, con l’imperatore, con Francesco Petrarca; si mise a capo del popolo romano, assumendo il titolo di «tribuno augusto», per riportare l’Urbe agli antichi fasti. Di quest’uomo ambizioso, contraddittorio, tuttora misterioso e sfuggente, l’autore ricostruisce l’intera parabola, dal primo affacciarsi nel complesso mondo politico dell’epoca fino al tragico epilogo consumatosi nel corso di una violenta sommossa popolare, mentre nel capitolo finale ne tratteggia il mito lungo i secoli.
Tommaso Di Carpegna Falconieri è professore di Storia medievale all’Università di Urbino e presidente della Società romana di storia patria. Per Laterza ha scritto Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia (2020).

venerdì 11 ottobre 2024

L’anima medievale nei nomi contemporanei

L’anima medievale nei nomi contemporanei
di Enzo Caffarelli
prefazione di Paolo D'Achille
pp. XIV-350; € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki Editore, 2024
ISBN: 9788822269294

Quanto consapevole è la scelta di chiamare i propri figli Ginevra o Leonardo negli anni Duemila? Quanto efficace risulta la scritta “Chichibio” sull’insegna di un ristorante? E ancóra, quanto profonda può essere l’eredità storico-culturale di un paese di provincia che decide di riesumare il proprio toponimo medievale? Se analizzati con l’occhio vigile dello studioso, certi nomi odierni sembrano rievocare un passato che, semplicemente, non è mai esistito; eppure, il nostro presente appare immerso in quell’universo enigmatico e policromo detto, appunto, “Medioevo”. Tra ricostruzioni e incongruenze, il presente volume si propone come guida per orientarsi nell’affascinante mondo dell’onomastica italiana, alla ricerca della più intima essenza dei nomi contemporanei.
Enzo Caffarelli, allievo di Luca Serianni, ha fondato la «Rivista Italiana di Onomastica-RIOn», che tuttora dirige. È stato professore presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, tenendo corsi sui nomi propri e coordinando il LIOn-Laboratorio internazionale di onomastica. È consulente dell’Accademia della Crusca per l’onomastica e la deonomastica, dell’Enciclopedia Treccani on-line («La lingua italiana») e ha collaborato con il progetto panromanzo PatRom (Patronymica Romanica). Ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo in Italia degli studi di antroponimia (specie cognomi) e toponomastica (odonimi) e quelli innovativi su crematonimia (marchi commerciali), transonimia (dal nome proprio al nome proprio di differente tipologia), mode onomastiche, deonomastica e onomastica letteraria.

giovedì 10 ottobre 2024

Il Duomo

Il Duomo
Un romanzo mai scritto
di Renato Ghezzi
pp. 208; € 17,00
Edizioni Meravigli, 2024
ISBN: 9788879555319

«Il mio primo ricordo del Duomo risale a quando avevo tre anni (…). Affacciandomi al balcone, in una giornata limpida, vidi spiccare due edifici: mamma mi spiegò che quella specie di lama che pareva voler affettare il cielo era il grattacielo Pirelli, mentre la grande montagna bianca, tutta punte, era il Duomo. Ne rimasi affascinato (…). Ma il Duomo l’ho scoperto davvero solo da poco».

Coadiuvato da Marina Fassera, ideatrice di “Artema – Itinerari Culturali”, il libro di Renato Ghezzi non è una storia del Duomo, bensì una straordinaria raccolta di tante storie legate ai sei secoli e mezzo di vita della magnifica cattedrale milanese. Ciascuno dei 16 capitoli di cui si compone è diviso in due parti: la prima è un racconto frutto di fantasia seppur basato su avvenimenti reali o leggende note; la seconda una scheda storica, che descrive eventi, aneddoti, personaggi oggetto del racconto.
Pagina dopo pagina si ripercorre così tutta la vita del Duomo, cogliendone lo spirito profondo che lo permea e che giunge fino a noi attraversando la Storia.
Renato Ghezzi è nato a Milano nel 1957. Ingegnere elettronico, nel 2017 abbandona la carriera per dedicarsi alla scrittura e al lavoro editoriale. Nel 2018 il suo racconto Lisa Volpi apre la raccolta Chiamami per nome (Le Mezzelane). Nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo storico, Seconda possibilità (Le Mezzelane), cui segue nel 2021 il secondo, La pace viaggia in autobus; nel 2022 esce la raccolta di racconti fantastici Troppa realtà fa male (Le Mezzelane). Nel 2023 pubblica Riempiendo il cielo inglese di miraggi (Le Mezzelane), cronaca di un percorso artistico, storico e letterario nel sud dell’Inghilterra. Il Duomo un romanzo mia scritto è uscito per i tipi di Meravigli nell’ottobre del 2024.

mercoledì 9 ottobre 2024

Oltre Bisanzio

Oltre Bisanzio
Le illustrazioni dei manoscritti italogreci della Biblioteca Marciana di Venezia
di Francesco Lovino
pp. 168; € 26,00
Franco Angeli Editore, 2024
ISBN: 9788835162131

Fra i territori dell’Impero bizantino, i manoscritti realizzati in Italia meridionale e in Sicilia rappresentano il gruppo più noto e riconoscibile. Gli studi sulla tradizione manoscritta italogreca non hanno però riservato particolare attenzione all’apparato ornamentale di questi codici, spesso trascurati o descritti solo fuggevolmente. Questo volume prova a ribaltare la consueta prospettiva da cui si osservano i codici, indagando le decorazioni ornamentali e le illustrazioni di sei manoscritti conservati alla Biblioteca Marciana di Venezia, frutto del dono del cardinal Bessarione alla città quasi alterum Byzantium.
Francesco Lovino è ricercatore di Storia dell'arte medievale all'Università di Ferrara. Oltre che sulle illustrazioni dei manoscritti bizantini, i suoi interessi scientifici si concentrano sulla storiografia dell'arte bizantina nel XX secolo e sulla ricezione dell'arte e dell'architettura bizantina in epoca moderna, con particolare attenzione alla diffusione dell'architettura neobizantina nell'Ottocento.

martedì 8 ottobre 2024

L’arte nell’Abbazia di Polirone

L’arte nell’Abbazia di Polirone
Un profilo storico
di Paolo Piva
pp. 228; € 42,00
All'Insegna del Gigloo, 2024
ISBN: 9788899547967

Il libro, relativo all’architettura e all’arte figurativa nell’abbazia di San Benedetto Polirone lungo l’arco di otto secoli (1007-1797), comprende due capitoli che rielaborano studi precedenti e quattro capitoli inediti. Per la prima volta viene proposto, in modo argomentato, lo sviluppo della committenza artistica di un monastero benedettino, inserendolo nell’evoluzione più generale della storia dell’arte fra medioevo ed età moderna. La ripresa critica di decenni di studi sull’abbazia consente all’autore di suggerire nuove connessioni e nuovi spunti di ricerca. La maggior parte delle fotografie sono state scattate per l’occasione dal fotografo Carlo Perini.
Paolo Piva è stato conservatore del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mantova) dal 1980 al 1993; in seguito docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Udine dal 1993 al 1998, e dal 1998 al 2020 presso l’Università Statale di Milano.

lunedì 7 ottobre 2024

L'etica animale

L'etica animale
di Tommaso d'Aquino
a cura di Damiano Simoncelli
pp. 192; € 18,00
Morcelliana, 2024
EAN: 9788837239718

Una delle importanti domande oggetto dell'etica riguarda come noi umani dobbiamo trattare gli animali. Sempre presente nella riflessione filosofica, religiosa e sapienziale dell'umanità, questa domanda assume nella contemporaneità un'urgenza nuova, alla luce di quanto le scienze empiriche continuano a insegnarci e dell'ideale di dominio dell'uomo sulla natura, concepito dalla modernità. Il dibattito etico degli ultimi decenni ha cercato di fornire risposte riprendendo alcuni classici del passato: fra di essi non ha goduto di particolare fortuna Tommaso d'Aquino, seppure le domande “che cosa sono gli animali?”, “quale posto hanno nel mondo?”, “chi siamo noi rispetto a loro?”, “come dobbiamo trattarli?” trovino spazio nei suoi scritti. Offrendo un'introduzione al pensiero dell'Aquinate riguardo a questi temi e un'antologia di passi significativi tratti dalle sue opere - dalla Somma di teologia, dalla Somma contro i Gentili, dalle Questioni disputate sulla verità... -, il presente volume intende contribuire all'arricchimento del dibattito, riscoprendo Tommaso.
Damiano Simoncelli (1991) è attualmente Cultore della materia presso la cattedra di Filosofia morale del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università “Ca' Foscari” di Venezia, docente invitato di materie filosofiche presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.

domenica 6 ottobre 2024

Il diavolo

Il diavolo
Storia iconografica del male
di Laura Pasquini
pp. 364; € 39,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026432

Il diavolo può sfoggiare le corna, la coda e le ali, fattezze bestiali, orrifiche o mostruose; ma può anche mostrarsi umanizzato e sensuale, prestante e vigoroso. Può essere enorme come minuto, villoso come glabro, terribile o burlone, ignudo o ben abbigliato. Non esiste un’unica forma, ve ne sono tante; non una sola figura ma migliaia da mettere in fila, da comprendere e giustificare in base alle fonti testuali, alle leggende, agli eventi di cui il demonio rappresenta gli esiti drammatici e nei quali riesce ogni volta a impersonare il nemico di turno, adottando la maschera opportuna. Pur operando un’inevitabile selezione fra le innumerevoli testimonianze figurative, il volume analizza l’evoluzione dell’immagine demoniaca dalle prime attestazioni nella Tarda Antichità fino ai giorni nostri, individuandone via via le strategiche mutazioni, le eventuali novità, le possibili motivazioni storiche.
Laura Pasquini è storica dell’arte medievale presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Interessata agli esiti iconologici della produzione artistica di epoca tardoantica e medievale, si occupa di archeologia cristiana, di iconografia dantesca, delle immagini dell’aldilà nel Medioevo, oltre che della rappresentazione figurata della città. Tra le sue monografie: Iconografie dantesche (Ravenna 2008); Bologna delle torri. Uomini, pietre e artisti dal Medioevo a Giorgio Morandi (con A. L. Trombetti; Firenze 2013); Diavoli e inferni nel Medioevo (Padova 2015); «Pigliare occhi per aver la mente». Dante, la Commedia e le arti figurative, Roma 2020.

sabato 5 ottobre 2024

Modernità di Dante

Modernità di Dante
di Giacomo Marramao
pp. 80; € 10,00
Bollati Boringhieri, 2024
ISBN: 9788833943893

C'è chi vorrebbe arruolare Dante tra i pensatori della «destra». Ma Dante è un autore troppo complesso per essere ridotto negli stretti confini della polarizzazione politica e mediatica dell'Italia di questo scorcio di secolo. Con rigorosa pazienza, Giacomo Marramao prende la parola in questo libro breve e denso per rivalutare in maniera del tutto originale il pensiero del poeta, contestualizzandone le tesi nel suo tempo e mettendone in luce la portata rivoluzionaria. Per Marramao, Dante può a buon diritto essere annoverato tra i primi pensatori «moderni»: il suo pensiero è quello che per primo sancisce di fatto l'autonomia del politico rispetto al teologico, aprendo in questo modo la strada all'Umanesimo e al Rinascimento. Non a caso nell'analisi qui svolta è proprio Machiavelli, uno dei grandi formulatori del pensiero politico moderno, a dialogare e a confrontarsi con la sua riflessione. Lungi dall'essere un alfiere del conservatorismo, dunque, in questa lettura critica Dante si rivela semmai il teorico radicale che col suo pensiero anticonformista ha aperto il varco alla modernità.
Giacomo Marramao è professore emerito dell’Università di Roma Tre, dove ha insegnato Filosofia teoretica e Filosofia politica. Dirige la Fondazione Basso ed è membro del Collège International de Philosophie di Parigi. Presso Bollati Boringhieri sono usciti Dopo il Leviatano. Individuo e comunità (2000, n. ed. 2013), Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione (2003, n. ed. 2009, premio Pozzale-Luigi Russo), Potere e secolarizzazione. Le categorie del tempo (2005), La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo (2008, premio internazionale di filosofia «Viaggio a Siracusa»), L’esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell’arte di Fabio Mauri (2018) e Kairós. Apologia del tempo debito (2020).

venerdì 4 ottobre 2024

Nel segno del toro

Nel segno del toro
Conflitto e identità nello spazio politico parmense (secc. XII-XV)
di Pietro Silanos
pp. X-342; € 59,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-354-8

Nei decenni a cavaliere tra XII e XIII secolo in molte città dell’Italia centro-settentrionale si verificarono conflitti che videro coinvolti autorità episcopale e magistrature comunali. La gestione della giustizia in città e nelle terre del contado era al centro di tali contese. In gioco non c’erano solo importanti entrate economiche ma, soprattutto, l’auctoritas e la potestas esercitate sugli uomini. Questi conflitti ebbero un’accelerazione significativa dopo la Pace di Costanza. Parma non fa eccezione: la sua vicenda politica fu segnata da una contesa che vide contrapposti autorità episcopale e magistrature comunali tra il 1192 e il 1221. Al centro del volume vi è, in particolare, una figura che ebbe un ruolo fondamentale non solo nel corso del conflitto, ma anche nello sviluppo di una molteplicità di linguaggi simbolici della comunicazione politica cittadina e della memoria collettiva: il podestà pavese Torello da Strada. Reso celebre da una novella del Boccaccio, il miles fu all’origine di una serie di importanti processi istituzionali che ebbero ricadute significative per la costruzione dell’identità civica. La storia di Parma nel pieno Medioevo si sviluppò, infatti, nel segno del toro.
Pietro Silanos (1980) è professore associato di Storia Medievale presso il Dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro dove tiene i corsi di Storia medievale, Storia del Mediterraneo medievale ed Esegesi delle fonti storiche medievali.

giovedì 3 ottobre 2024

I chiostri nell’area mediterranea tra XI e XIII secolo

I chiostri nell’area mediterranea tra XI e XIII secolo
Architettura, archeologia, arte
a cura di Arianna Carannante, Fabio Linguanti
pp. 592; € 80,00
All'Insegna del Giglio, 2024
ISBN: 9788892852846

Il volume nasce dall’idea di riflettere sul ruolo del chiostro, spazio nodale della vita monastica: luogo di ascesi, rifugio, meditazione e ritiro. La progettazione degli spazi claustrali occupa un ruolo centrale nella produzione architettonica medievale. In parallelo all’istituzionalizzazione e diffusione degli Ordini religiosi, nel periodo compreso tra l’XI e il XIII secolo, si assiste all’elaborazione di differenti soluzioni progettuali. L’architettura dei chiostri abbaziali, canonicali, conventuali risponde alle esigenze delle comunità che li abitano e le variazioni architettoniche sono l’esito dell’incontro tra “modelli d’importazione” e pratiche costruttive autoctone. Dalla necessità di esplorare con maggiore attenzione lo spazio mediterraneo nel medioevo, nonché di porre a confronto gli sviluppi delle ricerche nei diversi paesi, ha preso forma l’idea di questo volume multidisciplinare, comprendente circa trenta contributi. Si tratta del primo passo di un ampio lavoro che pone al centro l’isola di Lipari, con lo scopo di indagare la complessità dei fenomeni architettonici, artistici e archeologici nel mediterraneo medievale.
Arianna Carannante, architetto, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’Architettura presso Sapienza Università di Roma in cotutela con Sorbonne Université con una tesi sulla cattedrale di Lucera e il contesto dell’architettura di derivazione francese in Italia Meridionale.

mercoledì 2 ottobre 2024

Ellori ellori !

Ellori ellori !
Mariano IV e la guerra arborense contro la Corona d’Aragona
a cura di Giampaolo Mele e Giuseppe Seche
pp. 444; € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254692271

Alla vigilia dei 90 anni dalla pionieristica monografia di Raimondo Carta Raspi, il volume propone una raccolta di saggi su Mariano IV d’Arborea (1347-1375), tra le figure più significative della storia sarda. Come legislatore emanò il Codice rurale e la Carta de Logu, poi aggiornata dalla celebre figlia Eleonora; in veste di statista promosse una riorganizzazione del Giudicato e si relazionò con le grandi realtà politiche del suo tempo. Nel 1353 entrò in guerra contro la Corona d’Aragona per allargare la sua autorità su tutta l’isola. La presente opera – grazie a specialisti di diverse aree scientifiche – offre numerosi dati inediti e traccia nuovi quadri e prospettive di ricerca.
Giampaolo Mele è Professore ordinario presso l’Università di Sassari, dove insegna Storia della musica medievale e rinascimentale. Si occupa prevalentemente di innologia, codicologia liturgico-musicale, fonti d’archivio per la storia della musica medievale. Di recente ha scoperto quattro inni inediti trecenteschi per santa Chiara nella Biblioteca de Catalunya e nella BnF (in corso di stampa); ha inoltre individuato e descritto (2020) uno sconosciuto Hymnarium cum canticis, neumato (Roma, Biblioteca Casanatense, ms. 2845, sec. XIIImedio). È direttore scientifico dell’ISTAR (Istituto Storico Arborense, Oristano).
Giuseppe Seche insegna Storia medievale nell’Università degli Studi di Cagliari. I suoi interessi di studio si focalizzano sulla storia culturale, economica e sociale del Mediterraneo tardomedievale. Per i nostri tipi ha pubblicato nel 2020 il volume Un mare di mercanti. Il Mediterraneo tra Sardegna e Corona d’Aragona nel tardo Medioevo.

martedì 1 ottobre 2024

La crisi linguistica del Quattrocento

La crisi linguistica del Quattrocento
di Gianfranco Folena
A cura di Ivano Paccagnella
pp. 375; € 35,00
Franco Cesati Editore, 2024
ISBN: 979-12-5496-178-0

«Quella esperienza così concreta […] mi affezionò durevolmente alla storia della lingua e al maestro sempre sollecito a fornire suggerimenti, schede e appunti bibliografici. Decisi che mi sarei laureato con lui su un autore del Quattrocento, il periodo fino ad allora più trascurato della nostra storia linguistica». Così Folena ricorda gli inizi dei suoi studi con Bruno Migliorini, il rientro dalla prigionia in India, il ritorno all’Università e la scelta di un secolo, cui, a partire dall’edizione della tesi di laurea del 1946 sull’Arcadia di Sannazaro, dedicherà i lavori dei primi anni della sua carriera. Sono «gli anni del noviziato fiorentino» e del raggiungimento della piena maturazione scientifica, con il libro su Sannazaro, l’edizione del Piovano Arlotto, gli studi su Poliziano, su Leonardo, su Benedetto Dei, accomunati dall’etichetta di «crisi linguistica» in cui la stessa esistenza e il ruolo della lingua italiana sembrano venire messe in forse e invece ne segnano la forza e la capacità di rinnovamento.

I testi qui editi (ormai di difficile reperimento) sono stati pubblicati fra il 1952 e il 1965: capitali per la storia dei nostri studi storico-linguistici, la loro validità permane indiscussa a decenni dalla loro prima apparizione e ne giustifica la riproposizione alla comunità scientifica.
Ivano Paccagnella dal 1990 al 2017 ha tenuto, in qualità di professore ordinario, l’insegnamento di Storia della lingua italiana presso il Dipartimento di Studi linguistici e letterari (DiSLL) dell’Università degli Studi di Padova. Dal 2017 in quiescenza, è professore emerito di Storia della lingua italiana.

sabato 28 settembre 2024

Rinascimento giorno per giorno

Rinascimento giorno per giorno
di Maura Melis
pp. 320; € 14,90
Newton Compton, 2024
ISBN: 9788822777706

Il Rinascimento è uno degli argomenti prediletti della storiografia, specialmente italiana, e il perché è presto detto: questo straordinario periodo, nato proprio nella nostra penisola a cavallo tra XIV e XV secolo, ha rappresentato un momento di straordinaria fioritura culturale, ponendo le basi per il mondo che conosciamo oggi. Eppure, non tutti gli aspetti del Rinascimento sono stati trattati con la stessa attenzione. Molto si è scritto sulle grandi vicende artistiche e politiche rinascimentali, ma quasi mai si è posto l’accento su ciò che avveniva fuori dalle corti: le politiche di assistenza ai mendicanti, la vita di mercenari e condottieri di ventura, o quella di banchieri e artigiani. Ed è anche su questi aspetti misconosciuti, di vita quotidiana, che si concentra Maura Melis in questo prezioso libro. Dalla Firenze dei Medici alla Ferrara degli Este, dalla Roma papale ai Gonzaga a Mantova: un affascinante viaggio all’interno delle piccole e grandi storie del Rinascimento.

Maura Melis si è laureata all’Università di Cagliari in Storia dell’arte e si è poi specializzata a Macerata con un master sulla Comunicazione della storia e del patrimonio culturale. Attualmente lavora presso il progetto Sardegna Sacra, che si occupa dell’organizzazione di tour archeologici in Sardegna e in altre isole del Mediterraneo. Oltre che di storia dell’arte, è una grande appassionata di motorismo storico, argomento sul quale scrive articoli per varie riviste e su cui ha tenuto interventi all’Università di Cagliari e di Sassari.

venerdì 27 settembre 2024

Antipapi

Antipapi
Una storia della Chiesa
di Mario Prignano
pp. 219;  € 19,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155172

Malfattori, usurpatori, apostati, traditori. Frutto malvagio di secoli ‘bui’ e corrotti. Questa la visione che abbiamo avuto finora degli antipapi. Eppure hanno segnato la storia della Chiesa e hanno contribuito a orientarne il cammino.

Mario Prignano ci racconta in modo nuovo e appassionante un Medioevo diverso e mai scontato.
A partire dal III secolo dopo Cristo e fino alla fine del Medioevo, l’elezione del papa avveniva spesso in un clima molto conflittuale, che dava adito a contrasti e contestazioni. Il più delle volte questi sfociavano nella presenza contemporanea di due pontefici, uno dei quali definito, appunto, antipapa. Nel nostro immaginario questi personaggi sono rappresentati come individui corrotti, assetati di potere, nemici della Chiesa e dell’unità dei cristiani. In realtà, lungi dall’essere creature tenebrose che tramano nell’ombra, molti sono devoti uomini di Chiesa divenuti antipapi perché sostenitori di posizioni teologiche poi sconfitte o per una serie di motivi fortuiti.
Questa storia dei ‘perdenti’ rispetto alla tradizione ufficiale della Chiesa ci farà scoprire così che dei trenta e più antipapi, uno è venerato come santo e martire e altri sono morti in odore di santità. Che per lunghi secoli su molti di loro la Santa Sede ha preferito non prendere posizione e su alcuni si mantiene tuttora cauta, ammettendo che potrebbero essere considerati papi legittimi. Si scoprirà anche che alcune figure che la storiografia tradizionale ha considerato burattini in mano al potere secolare, hanno contribuito in modo decisivo alla definizione delle regole che stanno alla base del papato e, per questo, in modo del tutto inatteso, alla storia e all’autocoscienza della Chiesa stessa.
Mario Prignano, giornalista professionista, è caporedattore centrale del TG1. Membro della Società Italiana per la Storia Medievale e dell’Associazione italiana dei professori di Storia della Chiesa, ha pubblicato Il giornalismo politico (Rubbettino, 2007), Urbano VI. Il papa che non doveva essere eletto (Marietti 1820, 2010), Giovanni XXIII. L’antipapa che salvò la Chiesa (Morcelliana, 2019) e Papa, non più papa. La rinuncia pontificia nella storia e nel diritto canonico (a cura di, con A. Feniello, Viella, 2022).

giovedì 26 settembre 2024

Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal Secolo VI al 1520

Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal Secolo VI al 1520
a cura di Sara Fazion
pp. XLVII-77, € 86,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-332-6

RICABIM Repertorio di Inventari e Cataloghi di Biblioteche Medievali dal secolo VI al 1520 raccoglie i risultati del censimento delle testimonianze originali, di natura inventariale, facenti capo ad antiche raccolte librarie. Esso intende coprire non solo tutta la nostra Penisola, come indicato nel Piano dell’Opera, ma anche gran parte dell’Occidente latino medievale. Le schede di cui si compone ogni volume, riunite per Regioni moderne, consentono di reperire edizioni e bibliografia pertinenti, e inoltre dati storici, genetici e peculiarità utili a una migliore conoscenza della fonte documentaria. Il censimento ha prodotto, per l’Italia, oltre 10.000 attestazioni: 176 di esse, riconducibili alle province di Modena e Reggio Emilia entro la regione Emilia Romagna, sono presentate in questo volume. Per la prima volta è stata presa in esame, oltre ai grandi cataloghi istituzionali, la documentazione archivistica (testamenti, registri di prestito, transazioni ecc.). Si è sempre tenuto conto dei fattori dinamici che hanno portato all’incameramento o alla dispersione dei fondi librari, e quindi degli eventuali destinatari/beneficiari interagenti nel processo di fruizione del libro. In tale ottica il documento censito acquista inusitato spessore, riscattandosi dalla condizione di muto e statico reperto sino a divenire preziosa chiave di accesso alla storia delle biblioteche e alla veicolazione del sapere stesso. Ogni volume è dotato di Indici che garantiscono una consultazione agevole, data l’eterogeneità delle fonti, delle tipologie documentarie studiate e dell’imponente numero di possessori coinvolti.
Sara Fazion è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica.

mercoledì 25 settembre 2024

Il banco Strozzi di Napoli

Il banco Strozzi di Napoli
Credito, economia e società nel Quattrocento
di Luciana Petracca
pp. 376; € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254696958

Realtà composita e complessa, il Mezzogiorno tardomedievale viene qui presentato attraverso il filtro delle scritture contabili di una grande banca fiorentina: l’istituto di intermediazione creditizia impiantato a Napoli dai fratelli Filippo e Lorenzo Strozzi. Partendo dalla loro attività di mercanti e banchieri, di cui i Libri Giornali superstiti del banco napoletano e le Ricordanze offrono ampia e puntuale testimonianza, si approfondisce il tema dei rapporti e degli scambi tra i principali spazi economici del Mediterraneo occidentale nella seconda metà del XV secolo.

Lo sguardo sulla capitale partenopea, oltre ad ampliare il quadro delle conoscenze riguardo a questa importante piazza commerciale e finanziaria quattrocentesca, sugli operatori economici coinvolti e sui rispettivi raggi d’azione e d’influenza, ha consentito, attraverso un metodo induttivo, di rilevare e ricostruire diversi aspetti della vita economica e sociale del Regno di Napoli al tempo di Ferrante d’Aragona (1458-1494).
Luciana Petracca insegna Storia medievale e Didattica della storia presso l’Università del Salento. Tra le sue ultime pubblicazioni: Gli Inventari di Angilberto del Balzo. Modelli culturali e vita di corte nel Quattrocento Meridionale (Roma 2013); Un borgo nuovo angioino di Terra d’Otranto (Galatina 2017); Le pergamene dell’Archivio Capitolare della collegiata di Francavilla in Terra d’Otranto (secc. XIV-XV) (Roma 2021). Per i nostri tipi ha pubblicato Le terre dei baroni ribelli. Poteri feudali e rendita signorile nel Mezzogiorno aragonese (Roma 2022).

martedì 24 settembre 2024

Lo pseudo Bonaventura

Lo pseudo Bonaventura
Studi, edizioni e repertorio dei testi e dei manoscritti
A cura di Francesco Santi
pp. XLIV-1129; € 180,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-261-9

Premessa. Introduzione. Che cos’è lo pseudo Bonaventura?, di F. Santi. Sigle e abbreviazioni bibliografiche. Compendia Librorum Sacrae Scripturae. Declaratio signorum. STUDI E EDIZIONI. L’Alphabetum religiosorum incipientium («Ama paupertatem»), a cura di L. VangoneArs concionandi, a cura di D. ObiliDe decem preceptis diuine legis, a cura di E. BertiDe doctrina religiosorum, a cura di F. MantegazzaEthimologizatio nominis Ihesus, a cura di D. SolviEpistola ad quendam novicium insolentem et instabilem, a cura di C. RicciardiInvitatorium ad amorem sancte humilitatis, a cura di F. SantiMeditatio de passione Iesu Christi sive Planctus de passione Domini, a cura di P. LicciardelloMeditationes vitae Christi, a cura di D. Falvay e A. Montefusco – Il De mysterio sancte crucis et redemptione Domini nostri Ihesu Christi dello pseudo-Bonaventura e il De passione Domini dello pseudo-Rabano Mauro, a cura di F. De DominicisSermo in vincula sancti Petri (dai Sermones del manoscritto Berlin, SB, Theol. lat. Oct. 31), a cura di A. HorowskiStimulus amoris, a cura di G. CremascoliVitis mystica (forma longior) seu Tractatus de passione Domini, a cura di A. Alessandri. REPERTORIO DEI TESTI E DEI MANOSCRITTI, a cura di L. Vangone – I. Opere anonime o di dubbia attribuzione – II. Opere di altro autore attribuite a Bonaventura nella tradizione manoscritta o a stampa. TAVOLA DI RAFFRONTO DEI NUMERI DI IDENTIFICAZIONE DELLE OPERE NEI REPERTORI. INDICI, a cura di M. Tursi. Indice delle opere censite nel repertorio – Indice degli autori e delle opere circolanti con falsa attribuzione a Bonaventura di Bagnoregio segnalate nel repertorio – Indice dei manoscritti – Indice degli autori antichi e medievali – Indice dei luoghi – Indice degli studiosi.
Francesco Santi Professore di Letteratura Latina Medievale nell’Università del Salento (coordinatore del PhD in Filologia e letteratura patristica, medievale e umanistica, consorziato con Freiburg i. Br.); nell’Università di Cassino (coord. del PhD Digital Humanities for Medieval Studies) e poi nell’Università di Bologna (2019). Presidente della SISMEL, membro del Direttivo della Fondazione Franceschini e del comitato scientifico di Micrologus e di Segno e testo. Ha diretto o partecipato a progetti di ricerca nazionali e europei.

lunedì 23 settembre 2024

Le passioni della politica

Le passioni della politica
Storia, storiografia ed emozioni a Firenze fra Quattro e Cinquecento
a cura di Lucio Biasiori, Giovanni Ferroni e Alessio Panichi
pp. 232; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254693032 

Invidia, ambizione, avidità, bramosia, lussuria, odio, paura, timore, spavento, speranza, desiderio, fede, amore: il vocabolario politico della Firenze quattro-cinquecentesca e la coeva interpretazione storica degli avvenimenti attingono ampiamente alle categorie che consentono di descrivere ed esprimere l’interiorità. Città divisa in fazioni e in contrapposte passioni, Firenze e la sua civiltà sono state segnate dal prorompere di emozioni individuali e collettive, dal tentativo di controllarle, da una costante riflessione sul loro potere di fare la storia. Da prospettive disciplinari diverse – storiche, filosofiche, linguistiche, letterarie ed artistiche – questo volume ripercorre vicende, autori, testi significativi della storia fiorentina fra Quattro e Cinquecento, ponendo loro inusuali domande sul valore, sulla storicità, sulle forme dell’emotività politica.
Lucio Biasiori, docente di Storia moderna e Presidente del corso di laurea in Storia all'Università di Padova, è stato recentemente insignito del prestigioso premio «Antonio Feltrinelli Giovani» per Storia e Geografia.
Giovanni Ferroni si è formato tra Firenze e Padova, dove insegna letteratura italiana dopo essere stato borsista in vari centri di ricerca europei. Ha dedicato due monografie alla tradizione letteraria cinquecentesca («Dulces lusus». Lirica pastorale e libri di poesia nel Cinquecento, Alessandria, 2012; L’amore, il riso, la sorte. Ricerche su Francesco Maria Molza, Manziana, Manziana, 2018) e una, implicata anche con la rappresentazione delle emozioni, a quella settecentesca (Voci metastasiane, Firenze, 2022).
Alessio Panichi svolge attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Ha dedicato studi alla storia della filosofia e del pensiero politico in età moderna e contemporanea. Il suo ultimo libro è l’edizione e traduzione italiana della Paedia politices di Kaspar Schoppe (Roma, 2022).