sabato 27 luglio 2024

Atto abate vallombrosano e vescovo di Pistoia

Atto abate vallombrosano e vescovo di Pistoia
Bilancio storiografico e prospettive di ricerca sulla vita e l’opera di un protagonista del XII secolo
a cura di Francesco Salvestrini
Firenze University Press, 2024
ISBN: 979-12-215-0334-0 

Il volume si incentra su un personaggio di primo piano nella Chiesa del secolo XII, Atto abate maggiore dell’ordine benedettino vallombrosano e vescovo di Pistoia. Tale prelato fece parte dell’entourage di papa Innocenzo II, favorì la diffusione dei monaci vallombrosani nell’Italia centro settentrionale, in Sardegna e in Corsica e promosse per la prima volta il culto dell’apostolo Giacomo Maggiore a Pistoia, facendone il patrono della città. L’opera, di carattere multidisciplinare, raccoglie testimonianze storiche, storico-artistiche e antropologiche relative alla vita di questo abate e presule, nonché al contesto religioso e politico nel quale operò, mostrando il suo ambito d’azione, esteso all’intero bacino del Mediterraneo occidentale, nonché la vasta rete di contatti che, in quanto uomo di Chiesa e di governo, agiografo e committente di opere d’arte, egli seppe efficacemente intessere.
Francesco Salvestrini insegna Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze. Si occupa di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell’Italia comunale, di edizioni normative e di storia della storiografia sul Medioevo in età moderna e contemporanea.

venerdì 26 luglio 2024

La croce e il rogo

La croce e il rogo
Storia di Fra Dolcino e Margherita
di Edgardo Sogno
pp. 252; € 19,59 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni Lindau, 2024
ISBN: 9791255841401

Di Fra Dolcino, che scatenò l’ira dell’Inquisizione e fu fatto oggetto di una vera crociata, si sa abbastanza poco. Conosciamo con precisione il giorno della sua morte e gli avvenimenti che la precedettero, ma non possiamo dire altrettanto della prima parte della sua vita, prima che giungesse quella notorietà che gli sarebbe stata fatale.
Ribelle per vocazione più che per temperamento, Dolcino è un convinto assertore del distacco dai beni materiali, e la sua predicazione trova, nell’irrequieto mondo della seconda metà del XIII secolo, un terreno ideale in cui affondare le proprie radici. La setta degli Apostolici, che lo avrebbe così entusiasticamente seguito, con la sua ricerca dell’uguaglianza, con il suo continuo richiamo al cristianesimo delle origini (da qui il nome), era destinata ad accendere le speranze degli umili e dei diseredati, soprattutto nel contado, nelle magre regioni prealpine, fra gli scontenti e le vittime del potere feudale, comunale e religioso.
La convinzione di essere nel giusto anima dunque i seguaci di Dolcino, che arrivano a costituirsi in un piccolo ma agguerrito esercito, capace di resistere a lungo nel Vercellese e nel Biellese prima del tragico epilogo sul monte Rubello nel 1307.
Il messaggio di Dolcino continuerà però a vivere, giungendo intatto nella sua bellezza e nella sua universalità fino ai giorni nostri. Proprio questo ha indotto Edgardo Sogno a ricostruire minuziosamente la figura e l’opera di Dolcino, attenendosi esclusivamente alle fonti primarie, ai documenti fondamentali e non discussi dalla critica. Ne è risultato il ritratto di un uomo che, nonostante le incertezze del suo tempo, i limiti della sua cultura e le situazioni in cui ha dovuto operare, ci appare profondamente ispirato e singolarmente moderno nel pensiero e negli atti.
Edgardo Sogno si laureò in giurisprudenza, lettere e scienze politiche. Dal 1943 al 1945 fu uno dei protagonisti della Resistenza armata nell’Italia settentrionale, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare e membro della Consulta Nazionale per il Partito Liberale. A Milano fondò e diresse il «Corriere Lombardo» e con Angelo Magliano la rivista «Costume». Nel 1954 organizzò e diresse una campagna nazionale di denuncia dei crimini dello stalinismo. Diplomatico di carriera, fu in servizio a Buenos Aires, Parigi, Londra, Filadelfia, Washington e Yangon. Tra i suoi libri ricordiamo Guerra senza bandiera e La Seconda Repubblica.

giovedì 25 luglio 2024

I Vichinghi

I Vichinghi
Guerrieri, esploratori, predoni: la grande storia degli uomini del Nord
di Jean Renaud
pp. 240; € 16,00
Giunti Editore, 2024
ISBN: 9788809980952

Dai nordici che hanno idealizzato la figura dei Vichinghi come grandi eroi romantici agli americani che celebrano l’esploratore Leif il Fortunato ai russi che invocano gli antenati Variaghi, l’immaginario mitologico che cinge i prodi avventurieri del Nord svela una narrazione stereotipata, frutto di evocazioni letterarie e distorsioni storiche che sono andate via via dilatandosi. Al variare di epoche e latitudini, infatti, i Vichinghi cambiano vesti e diventano i protagonisti di saghe epiche, manga, film o serie TV. Ma conosciamo realmente questi personaggi leggendari, che a volte sono parodiati dai fumetti e altre idolatrati come guerrieri coraggiosi, assetati d’avventura? Per esempio, furono solo degli invasori e dei predoni? È vero che scoprirono l’America prima di Colombo? Indossavano realmente elmi cornuti e bevevano dai crani, in abiti sporchi e trasandati? E, ancora, facevano sacrifici umani, avevano degli schiavi, apprezzavano l’arte? Esisteva tra di loro la parità di genere? Attingendo direttamente alle fonti archeologiche e storiche più significative e autorevoli, Jean Renaud intreccia una narrazione avvincente che demolisce i luoghi comuni sui Vichinghi e tratteggia gli autentici lineamenti di un popolo ormai entrato nel mito.
Jean Renaud, professore emerito di Lingue, letterature e civiltà scandinave, ha diretto il Dipartimento di studi nordici dell’Università di Caen. Ha pubblicato numerosi manuali sulle lingue scandinave, diversi contributi sui Vi- chinghi e molteplici traduzioni dal danese, dall’islandese, dal norvegese e dallo svedese, che lo hanno reso uno dei più apprezzati traduttori di letteratura nordica. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo una trilogia vichinga (1-Des premiers raids à la création du duché de Normandie, 2016; 2-À la conquête du monde celtique, 2017; 3-Les Dieux des Vikings, 2018, edita per Ouest-France), Les Vikings en France (Ouest-France, 2017) e la traduzione dall’islandese antico della Saga de Ragnarr Loðbrók (Anacharsis, 2017).

mercoledì 24 luglio 2024

Progetto e struttura della Commedia dantesca

Progetto e struttura della Commedia dantesca
Atti del Convegno di Losanna, 17 novembre 2021
A cura di: Simone Albonico, Giacomo Stanga
pp. 304; € 39,00
Editrice Antenore, 2024
ISBN: 978-88-8455-733-9
 
Le indagini qui proposte su alcuni aspetti di fondo della complessa struttura della Commedia vorrebbero spingere a riflettere in modo nuovo su come Dante ha progettato e organizzato la propria opera. Dopo la larga fortuna di cui hanno goduto fra Otto e primo Novecento, gli aspetti strutturali sono stati per lo più emarginati, in particolare in Italia dopo l’intervento di Croce del 1921, cui si è perciò dedicata qui una specifica attenzione (Guido Lucchini). L’impostazione politica – e perciò la decifrazione della posizione dell’autore, quella che ebbe e quella che volle mostrare –, il rapporto con il grande modello biblico, la cronologia esterna (e interna) dell’opera e del racconto, i tempi della composizione, e infine la concezione dell’universo dantesco, sono i temi toccati da alcuni dei maggiori specialisti di queste materie (rispettivamente, Enrico Fenzi, Piermario Vescovo, Giuseppe Ledda, Alberto Casadei, Mirko Tavoni). I curatori hanno accompagnato il volume con un’introduzione, che evidenzia gli elementi iterati su cui si fonda la narrazione e si strutturano canti e cantiche, e un’appendice, che illustra la particolare attenzione con cui l’autore colloca nel testo rime ricercate o rare.
Simone Albonico è professore di Letteratura e Filologia italiana all’Università di Losanna dal 2007 (dopo aver insegnato a Pavia, dove si è formato) e si occupa in particolare di letteratura del Medioevo e del Rinascimento. Le sue ricerche hanno riguardato la letteratura lombarda dal Tre al Cinquecento, la storiografia fiorentina del Cinquecento, la letteratura poetica e la tradizione di testi rinascimentali, la tradizione bucolica, Manzoni, Leopardi, la metrica italiana, gli archivi letterari moderni e le applicazioni informatiche alla filologia. Tra gli autori studiati Dante, Petrarca, Alberti, Sannazaro, Bembo, Ariosto, Folengo, Giannotti, Della Casa, Varchi.
Giacomo Stanga si è formato all’università di Losanna, dove ha proseguito gli studi con un dottorato sulle strutture narrative dell’Orlando Furioso. Si è occupato di poesia, in particolare di aspetti metrici e strutturali dei testi poetici, e un suo studio su rima e struttura in Dante è uscito nel volume Nuove prospettive sulla terza rima. Da Dante al Duemila, a cura di Laura Facini, e altri (Padova, 2020).

martedì 23 luglio 2024

La mente di Dante

La mente di Dante
Visioni, percezioni, rappresentazioni
a cura di Alessandra Beccarisi, Manuela De Giorgi, Valter Leonardo Puccetti, Francesco Somaini
pp- XIV-462; € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2024
ISBN: 9788893598743

Il volume, frutto di un progetto pluridisciplinare che ha riunito tutte le competenze della medievistica in molti dei suoi rappresentanti più prestigiosi, italiani e stranieri, intende "esplorare la mente di Dante": esplorare quindi le connessioni non solo fra i saperi del "sommo poeta" ma anche fra le sue molteplici creatività fino ad indagare gli stimoli che la sua contemporaneità e la posterità svilupparono a partire dalla sua opera e come esse restituirono quell'energia ricevuta in nuova interpretazione dell'opera dantesca.

lunedì 22 luglio 2024

I Rosoni medievali

I Rosoni medievali
Significato, simboli, esoterismo e numerologia
di Armando Rossi
pp. 208; € 20,00
Fontana Editore, 2024
ISBN: 9791280418722

Il termine “rosone” indica comunemente una finestra circolare sulle facciate delle chiese romaniche e gotiche. Originariamente chiamata “oculo”, risale al IV-V secolo ed è presente sia in edifici di culto che civili.

Grazie ai Maestri Marmorari Cosmati, i rosoni divennero essenziali nella costruzione delle chiese medievali, soprattutto a Roma. Oltre alla loro funzione decorativa, i rosoni simboleggiano la bellezza e la perfezione della Creazione, richiamando il cielo e il mistero di Dio-luce, unendo valori cristiani e laici. La luce, simbolo della Rivelazione Divina e della vita, penetra nei luoghi sacri attraverso piccoli spiragli, esortando alla contemplazione.
I rosoni medievali rappresentano l’esoterismo delle cose, il loro significato nascosto e la loro unicità che va oltre la comprensione superficiale. Con il richiamo al mandala indiano, simbolo di meditazione e cerchio che racchiude il loto, i rosoni condividono la natura di labirinti, percorsi complessi in continua evoluzione tra periferia e centro, in sintonia con i cicli eterni del cosmo.
Nell’epoca dominata dalla tecnologia e dalla velocità, i rosoni rappresentano un’ancora di stabilità e bellezza duratura. Incantano per la loro maestria architettonica e la loro capacità di stimolare riflessioni profonde sulla spiritualità e sull’armonia cosmica.
Come simboli di unità e perfezione, i rosoni medievali invitano a contemplare il nostro rapporto con il divino e l’universo che ci circonda.

domenica 21 luglio 2024

I peccati di Sant'Eustorgio

I peccati di Sant'Eustorgio
di Emanuela Vacca
pp. 256; € 18,00
Edizioni Pragmata, 2024
ISBN: 9791280321527

Milano è stata sede del Tribunale dell'Inquisizione e del Sant'Uffizio presso il complesso conventuale di Sant'Eustorgio tra l'antica Porta Ticinese e Piazza Vetra, luogo dall'oscura fama per essere stato teatro di esecuzioni capitali. Al convento di Sant'Eustorgio vive la comunità dell'Ordine dei Padri Predicatori. L'Inquisitore Generale è coadiuvato dai Crocesignati, un piccolo esercito di quaranta cavalieri. Siamo nel 1496 sotto gli Sforza con Ludovico il Moro. In una brutta sera d'inverno al convento viene trovato morto il Vicario Inquisitore. L'evento costringe la comunità a far luce sui rapporti tra confratelli, e Padre Fronimo Verri sarà incaricato di indagare per sbrogliare l'intricata vicenda che coinvolge i conventuali. Affronterà pericoli e nemici, ma anche situazioni del passato che metteranno a dura prova il suo carattere deciso e impetuoso e la fede in Dio.

Emanuela Vacca nasce a Milano, è scrittrice e fotografa. Nel 2004 vince il premio letterario Marguerite Yourcenar e nel 2005 Angela Starace coi racconti La tana e Noi due. Dal 1996 fino al 2003 collabora con le riviste letterarie Cafè Matique, Zero Est, Clippers, Hevelius Web Magazine. Pubblica la raccolta di racconti Scritti tra la penna e la Luna e varie novelle. Curatrice d'immagine, collaboratrice fotografica per guide turistiche, cataloghi di arte ecologica e giurie fotografiche per i comuni di Cassano d’Adda e Treviglio. Nel 2016 pubblica la prima edizione di Vanina la Zoppa con Meravigli Editore, la seconda edizione su Amazon Storia di una strega, Vanina la Zoppa. Con la Collana WOMEN@WORK di Bertoni Editore, pubblica il giallo Invito a cena con delitto. Nel 2021 pubblica il romanzo storico Martha l’Adultera. Dal 2018 è Direttore Artistico della compagnia teatrale IL SENTIERO DELLE STREGHE con cui porta in scena Vanina la Zoppa con spettacoli nei Castelli di Pandino, Pagazzano, Cassano d’Adda, Trezzo sull’Adda e Urgnano. Vive a Rivolta d'Adda.

sabato 20 luglio 2024

Geografie del Petrarca

Geografie del Petrarca
a cura di Gino Belloni, Manlio Pastore Stocchi, Francesco Piovan
pp. 204; € 23,00
Editrice Antenore, 2024
ISBN: 978-88-8455-731-5

Geografie del Petrarca, al plurale, perché il volume si propone di indagare il rapporto tra Petrarca e la “geografia” su più versanti, anche lontani tra loro. Da un lato, storici della geografia (Marica Milanesi e Nathalie Bouloux) e filologi medievali e umanistici (Marco Petoletti, Giovanni Cascio, Manlio Pastore Stocchi) fanno il punto sulle rappresentazioni trecentesche del mondo allora noto, sulle conoscenze geografiche del Petrarca, sul suo interesse per i testi geografici latini e per il recupero dello “spazio antico”, sull’unica opera lato sensu “geografica” da lui prodotta, l’Itinerarium ad sepulcrum Domini nostri Yesu Christi; dall’altro, storici della letteratura italiana (Theodore Cachey, Giancarlo Alfano, Luca Zuliani) prendono invece in esame la produzione in volgare del Petrarca con particolare attenzione agli aspetti, alle strutture e alle simbologie “spaziali” che emergono dalla lettura del Canzoniere e dei Trionfi.
Gino Belloni professore ordinario di Letteratura Italiana dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Condirettore della rivista «Studi Petrarcheschi» n.s.; nella redazione di «Letteratura italiana antica»; responsabile della collana “Censimento dei codici petrarcheschi” presso Editrice Antenore; condirettore della Collana “Medioevo e Rinascimento veneto” di Editrice Antenore; già membro della Consulta scientifica dell’Ente Nazionale Petrarca.
Manlio Pastore Stocchi ha insegnato Filologia e critica dantesca all’Università di Padova. Grande studioso di Letteratura medievale latina e volgare, collabora fra l’altro alla Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante.
Francesco Piovan svolge da vari decenni attività di ricerca nell’ambito della storia dell’Università e della storia della cultura veneta, in particolare per il periodo tra tardo Quattrocento e Cinquecento, presso il Centro per la storia dell’Università di Padova.

venerdì 19 luglio 2024

Algoritmi sanscriti

Algoritmi sanscriti
La matematica indiana nel medioevo europeo
di Alberto Anrò
pp. 384; € 33,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2024
ISBN: 979-12-5486-379-4

La notazione posizionale, per cui II non vale più due, ma undici; le nove cifre da disporre in linea; lo zero, non solo segno grafico, ma valore numerico coinvolto nel calcolo al pari degli altri; le tecniche per manipolare quelle cifre; gli algoritmi che oggi si chiamerebbero operazioni in colonna o moltiplicazione a gelosia o estrazione di radice, per esempio, alla Bombelli; non ultimo, un peculiare piglio applicativo e pragmatico alle questioni matematiche: queste e molte altre sono le innovazioni di chiara origine indiana che hanno investito l’Europa medievale segnandone il futuro sviluppo.

Con una ricca selezione antologica e ponendo particolare enfasi tanto sugli aspetti procedurali quanto sulle scelte espressive e sul valore letterario dei documenti, Algoritmi Sanscriti mette a confronto i testi originali in sanscrito, per la prima volta in traduzione italiana, con i manuali medievali che hanno diffuso in Europa quella nuova matematica che nelle parole di Fibonacci era semplicemente modus Indorum, il metodo indiano.
Alberto Anrò Professore a contratto presso l’Università di Bologna, svolge le sue ricerche nell'ambito degli studi indologici. Gli interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla logica indiana classica e moderna (Nyāya, Navya-nyāya), in intersezione con la logica classica e contemporanea di matrice greca ed europea; più in generale, sull’epistemologia e gnoseologia delle scuole filosofiche brahmaniche (in part. Nyāya e Vedānta). Attualmente incentra la sua ricerca sul tema della matematica e le scienze esatte sudasiatiche in prospettiva comparativa, con particolare riferimento alla tradizione vaidika (per es., Āryabhaṭa I, Bhāskara I&II, Brahmagupta, ecc.).

giovedì 18 luglio 2024

Simboli del medioevo

Simboli del medioevo
Gli esempi di Fidenza e Otranto
di Claudio Saporetti
pp. 84; € 10,00
Tipheret, 2024
ISBN: 978-88-6496-754-7

Sul simbolismo medioevale sono stati scritti interi trattati, articoli puntuali, dizionari. Da tutti questi studi emerge un dato incontrovertibile: ci sono numerosi animali che nel Medioevo avevano dei significati simbolici contrastanti. Tra quelli che più ci interessano, il leone e il grifone sembrano di volta in volta simbolo del Cristo e del demonio, il cervo è simbolo di Cristo ma anche della lussuria, il gallo della lussuria e della vigilanza, e così via. Nel presente volume vengono affrontati alcuni aspetti, dapprima genericamente e poi su qualche raffigurazione specifica, spesso discussa e magari anche irrisolta. In precedenti opere l’Autore ha già avuto modo di esprimere il proprio parere su questi argomenti, su Fidenza in particolare, traendo da alcune considerazioni fatte in passato sulle raffigurazioni scultoree e i bassorilievi presenti sulla facciata della Chiesa di San Donnino, ora Cattedrale di Fidenza, e sul mosaico pavimentale del Duomo di Otranto, ricco di altri simboli rappresentati da un’altra categoria di esecutori: non gli scultori, ma i mosaicisti.
Claudio Saporetti (Fidenza 1938) ha insegnato Assirologia nelle università di Pisa, Viterbo, Heidelberg, Milano e Roma. Già Dirigente di Ricerca al CNR, è Commendatore al Merito della Repubblica, tre volte Paul Harris Fellow, vincitore del Premio Le MUse per la storia (2014) ed è stato eletto fidentino dell'anno nel 2019. Direttore della rivista «Geo-Archeologia», ha scritto oltre trecento contributi scientifici e un'ottantina di libri tra i quali ricordiamo: Jeshua e Gesù (2000); Sulle strade dell’Iraq (2006) e Perché il male? Il problema nella Mesopotamia antica (2012). Si è occupato anche di arte medioevale, di Ciprominoico e di Archeologia greca. Gli è stato conferito dal Ministero degli Esteri l'incarico di catalogazione e riproduzione virtuale dei reperti dello Iraq Museum di Baghdad.

mercoledì 17 luglio 2024

Città nel Mezzogiorno d’Italia tra XI e XV secolo

Città nel Mezzogiorno d’Italia tra XI e XV secolo
a cura di Francesco Panarelli
Basilicata University Press, 2024
ISBN: 978-88-31309-31-8

La storiografia degli ultimi decenni ha riportato l’attenzione sullo studio del fenomeno urbano nel Mezzogiorno, cercando di liberarsi dall’esausto confronto con la civiltà comunale dell’Italia centro-settentrionale e valorizzando invece la dialettica con la monarchia. Questo volume intende proseguire nel sondare alcuni esempi di città e quasi città, all’interno del Regno. I casi esaminati spaziano da un centro di nuova fondazione come Francavilla Fontana, a una robusta quasi città come Barletta, a centri che consolidano il loro profilo come Teramo e Cosenza, e a città con tradizioni politiche forti, come Benevento, Salerno, Bari e anche Napoli.

Agli autori è stata rimessa una relativa libertà di scegliere la chiave di lettura, sempre però nella prospettiva comune di riportare il discorso sulle singole città come oggetti autonomi di indagine e collocate in una dialettica imprescindibile con la monarchia e con le altre forze di volta in volta predominanti nelle dinamiche interne al regno, in cui non erano neppure assenti fattori esogeni rispetto all’area strettamente regnicola. Il risultato auspicato è quello di offrire uno spettro innovativo della ricchezza ed articolazione del quadro urbano regnicolo, partendo anche da approcci metodologici differenti tra loro.
Francesco Panarelli è professore ordinario di Storia medievale all’Università degli Studi della Basilicata. Si è occupato in particolare di storia delle istituzioni monastiche e di storia del Mezzogiorno italiano.

martedì 16 luglio 2024

Soffitti veneziani

Soffitti veneziani
La decorazione di volte e soffitti a Venezia dal XV al XVIII secolo
a cura di Hans Aurenhammer, Martina Frank
pp. 292; € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254696804

I saggi raccolti in questo volume indagano la decorazione dei soffitti veneziani in un ampio raggio cronologico, considerando diverse tipologie di ambienti sia sacri che profani e di tecniche pittoriche. Al centro non tanto gli esempi famosi dei soffitti intagliati e indorati come quelli di Palazzo Ducale, della Biblioteca Marciana, della Scuola Grande di San Rocco o della chiesa di San Sebastiano: l’intento è soprattutto di contestualizzare le soluzioni rinascimentali in una più ampia visione storica per mettere in prospettiva la tradizionale enfasi degli studi veneziani sul Cinquecento. Di conseguenza, il volume si apre con considerazioni sugli antefatti medievali e quattrocenteschi, prosegue con l’analisi di opere dal Cinque al Settecento e si chiude con la presentazione di episodi di restauro e di valutazione critica ottocenteschi. Le questioni della percezione dei soffitti da parte di coloro che si muovono nello spazio sottostante, dello status mediale specifico dei quadri visti dal basso verso l’alto e delle potenzialità estetiche generate dagli scorci più o meno arditi delle decorazioni pittoriche dei soffitti sono tra gli aspetti fondamentali che attraversano come una sorta di filo rosso tutti i contributi. Queste domande sono affrontate da diverse angolazioni, dall’analisi compositiva, iconografica e iconologica e dalla ricostruzione di decorazioni non più esistenti, fino all’individuazione e all’analisi di documenti grafici preparatori.

lunedì 15 luglio 2024

Il cavallo da guerra e lo Stato del Rinascimento

Il cavallo da guerra e lo Stato del Rinascimento
di Fabrizio Ansani
pp. 504; € 38,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38937-4

Immaginiamo una giornata in una città rinascimentale o nelle campagne circostanti: muovendoci nelle strade, nei mercati, osservando il lavoro dei contadini, assistendo a una battuta di caccia non potremmo non notare la presenza costante, accanto all’uomo, del cavallo. Questo libro indaga il complesso mercato dei «corsieri» da guerra nel Quattrocento, soffermandosi sulle nuove dinamiche politiche ed economiche dello Stato in costruzione. Sono via via affrontati temi cruciali come il crescente coinvolgimento dei ceti produttivi e dei grandi mercanti nella formazione degli eserciti e del loro armamento, i conflitti sociali tra attori politici, come i grandi feudatari e le comunità cittadine, i modi di rappresentarsi dei principi nelle sfarzose architetture delle stalle e nella creazione di una nuova arte equestre legata all’ethos aristocratico del cortigiano.

Fabrizio Ansani è British Academy Newton International Fellow nell’Università di Exeter. Si occupa di storia italiana del basso Medioevo e della prima età moderna, storia del Rinascimento, storia economica e militare.

domenica 14 luglio 2024

Caterina da Siena

Caterina da Siena
Una mistica trasgressiva
di Andrè Vauchez
pp. 232; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858154830

Nel racconto del grande storico André Vauchez, la straordinaria modernità di Caterina da Siena. In rottura con la famiglia e con tutti gli affetti ‘carnali’, pur convinta sostenitrice della superiorità della vita contemplativa nei confronti della vita attiva, Caterina ha mantenuto fino alla fine la sua condizione di penitente che viveva in modo autonomo in mezzo al mondo, sempre in movimento, per poter essere più libera ed efficace nella sua azione a favore della Chiesa e della sua riforma. Favorita da una crisi profonda delle istituzioni e dei poteri del suo tempo, la sua azione innovativa, insieme a quella di altre donne coeve, ha inaugurato una nuova stagione nella storia dell’Occidente, aprendo la strada a un ‘cattolicesimo al femminile’.
André Vauchez è uno dei più importanti medievisti francesi. Professore emerito di Storia medievale all’Università di Paris X-Nanterre, è stato Direttore dell’École Française di Roma dal 1995 al 2003. Membro dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres e socio straniero dell’Accademia dei Lincei, nel 2013 ha vinto il Premio Balzan per la Storia del Medioevo. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Esperienze religiose nel Medio Evo (Viella); La spiritualità dell’Occidente medioevale (Vita e Pensiero); La santità nel Medioevo (Il Mulino); Francesco d’Assisi. Tra storia e memoria (Einaudi). Per i nostri tipi ha curato Storia dell’Italia religiosa. 1. Antichità e Medio Evo (con G. De Rosa e T. Gregory) e Roma medievale ed è autore di Il mito di Roma. Da Carlo Magno a Mussolini (con A. Giardina), Caterina da Siena. Una mistica trasgressivaSulle orme del sacro. I santuari dell'Europa occidentale. IV-XVI secolo.

sabato 13 luglio 2024

Frate Jacopone

Frate Jacopone
di Natalino Sapegno

Postfazione di Germana Gandino
pp. 252; € 28,00 (Acquista online con il 5% sdi sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2024
ISBN: 9788893598927

Tratto dalla tesi di laurea, Frate Jacopone di Natalino Sapegno, tra i più importanti critici letterari del secondo dopoguerra, fu pubblicato dalle Edizioni del Baretti nei mesi che portarono nel 1926 alla tragica fine di Gobetti. Sapegno era stato figura di tutto rilievo del circolo gobettiano, collaboratore di «Energie Nove» già nel 1919 e poi della «Rivoluzione Liberale». Così, ben più dell’analisi estetica delle Laude ispirata ai criteri crociani della poesia, conta in questa sua prima opera l’intrecciarsi della vicenda storico-biografica di Jacopone con quella dell’editore torinese. Nella critica agli «atteggiamenti consueti dello scismatico e del ribelle» e alla solitudine orgogliosamente settaria del frate si può leggere infatti in filigrana, come gli scrisse l’amico Mario Fubini, il non facile rapporto con l’intrasigenza etico-politica di Gobetti, che pure, confessò poi Sapegno ad Ada, smaschera «le nostre coscienze» e «la nostra viltà».
Germana Gandino è stata professoressa ordinaria di Storia medievale e Paleografia all’Università del Piemonte Orientale. È autrice di monografie e saggi dedicati ai rapporti tra intellettuali e potere nei secoli VIII-XI, alle relazioni tra impero e papato, alle persistenze e trasformazioni dell’ideologia politica tra tarda antichità e medioevo. Si è occupata anche di cinema e medioevo, tema indagato attraverso l’analisi delle cinematografie nazionali di ieri e di oggi, ma pure di singoli film come L’armata Brancaleone di Mario Monicelli.

giovedì 11 luglio 2024

Folgóre da San Gimignano

Folgóre da San Gimignano
Historia di un poeta cavaliere
di Luciana Benotto
pp. 400; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
La Vita Felice, 2024
ISBN: 9788893468008

«Tutto intorno si fece silenzio e fu così che lui cominciò a leggere con brio ciò che aveva creato, intervallato di tanto in tanto dal flauto di Lapo, e man mano che declamava cresceva la meraviglia degli astanti. Poiché i suoi erano versi giocosi che parlavano dell’onore, della virtù e del coraggio di un cavaliere urbano che è lieto di stare al servizio della collettività comunale, piacquero molto, e se ne parlò così tanto che nei giorni successivi Jacopo di Michele fu soprannominato “Folgóre”, perché fulgida era stata la sua poetica alla tavola del podestà Goccio de’ Manneri, e quello pseudonimo lo avrebbe accompagnato piacevolmente per tutta la vita.»

Sappiamo poco di Folgóre, di lui ci sono rimasti solo trentacinque sonetti sopravvissuti all’oblio del tempo; e tuttavia da essi, dalla loro forza, dalla profonda carica emotiva e spirituale che li caratterizza, emerge l’uomo che egli fu, il tempo storico in cui visse, il suo trascorso esistenziale e politico.
Il romanzo delinea la personalità e le gesta di Jacopo di Michele, ribattezzato “Folgóre” dai contemporanei per le sue qualità poetiche e militari, nonché lo spirito del Medioevo comunale a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, contraddistinto da eventi rilevanti quali le guerre tra guelfi e ghibellini e tra guelfi bianchi e guelfi neri che hanno influenzato non solo la vita del protagonista, ma anche la storia dell’Italia tutta. Il romanzo racconta la sua vita e il suo destino che si intreccia indissolubilmente con quello della sua città, la mirabilissima San Gimignano, narrandone gli ultimi anni di splendore prima del suo assoggettamento a Firenze e della successiva decadenza seguita alla terribile pestilenza del 1348.

Luciana Benotto laureata in Lettere moderne, ha insegnato letteratura italiana e storia in una scuola superiore. Come giornalista pubblicista ha collaborato con «Tuttoturismo», nelle rubriche culturali di alcuni settimanali tra cui «L’Altomilanese» e «Città Oggi» e nei quotidiani «Il Giorno» e «Il Giornale». Attualmente, tiene una rubrica su «Alessandria Today WordPress». Ha pubblicato Il Carnevale dei misteri, Armonia Mundi e, per le nostre edizioni, i romanzi storici Il Duca e il Cortigiano, A bon droit e Sofonisba. La turbinosa giovinezza di una pittrice. Organizza, con l’associazione culturale equiLibri, eventi letterari e artistici.

mercoledì 10 luglio 2024

Nuove ricerche sul Codex Brixianus

Nuove ricerche sul Codex Brixianus
a cura di Carla Falluomini e Patrizia Stoppacci
pp. XXII-258; € 45,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094201

Il volume raccoglie una serie di ricerche dedicate al Codex Brixianus (BRESCIA, Biblioteca Queriniana, s.n.), uno dei manoscritti più rappresentativi dell’intreccio di culture che caratterizza l’Italia ostrogota. Purpureo, costituito da tre parti rilegate insieme in un periodo imprecisato, trasmette i canoni eusebiani (ff. 1-34), corredati dagli initia canonum, qui tratti da un perduto testimone della Vetus Latina (VL 10a); segue la seconda parte (ff. 35-38), che va sotto il nome ormai consolidato di Praefatio, in cui l’anonimo autore, probabilmente un Goto, fa riferimento al confronto tra la versione biblica gotica e i corrispettivi testi in greco e latino, e alle loro varianti, evidenziate attraverso un sistema di annotazioni definite con il termine gotico latinizzato uulthres; continua con la terza parte (ff. 39-418), che tramanda i Vangeli (Vetus Latina 10 o f ), molto simile – dal punto di vista codicologico e testuale – al Codex Argenteus gotico (UPPSALA, Universitetsbiblioteket, DG 1 + SPEYER, Historisches Museum der Pfalz, s.n.), anch’esso purpureo. Studiosi di formazione diversa (M. Aceto e la sua équipe, F. Crivello, C. Falluomini, E. Ferraglio, S. Gavinelli, F. Lo Monaco, A. Piras, P. Stoppacci e A. Zironi) hanno qui analizzato il prezioso cimelio alla luce delle proprie competenze e dei progressi della ricerca.
Carla Falluomini è una filologa italiana specializzata in paleografia, lingue e culture gotiche e lombarde. Attualmente è docente presso l'Università degli studi di Perugia.
Paola Stoppacci è professoressa associata di Letteratura latina medievale e umanistica all'Università di Perugia.

martedì 9 luglio 2024

Le "prime" stelle di Dante: astronomia e astrologia fra Vita Nova e Convivio

Le "prime" stelle di Dante: astronomia e astrologia fra Vita Nova e Convivio
di Anna Gabriella Chisena
pp. 312; € 28,00
Angelo Longo Editore, 2024
ISBN: ISBN 978-88-9350-132-3

La vita e l’opera di Dante sono contrassegnate dal movimento dei cieli e dal bagliore delle stelle. L’astronomia è pertanto il sapere che permette al poeta di orientarsi nella propria esperienza, biografica e letteraria. Il moto ciclico e perfetto del cosmo, mosso da Dio-Amore, scandisce i momenti più importanti di tale cammino. Inaugurato all’inizio della Vita Nova, attraverso la descrizione dei ‘giri’ dei cieli che segnano la nascita e l’incontro di Dante e Beatrice, il percorso si chiude alla fine della Commedia con «il sole e l’altre stelle». La scienza astrale, che gode nel Medioevo di uno statuto epistemologico differente da quello attuale, costituisce un sapere tecnico la cui padronanza richiede una lunga dedizione, come dimostrano le digressioni astronomiche che strutturano il Convivio. Questo libro intende mostrare in che modo la scientia astrorum poté strutturare la visione poetica e filosofica dell’Alighieri durante il periodo di formazione fiorentina e i primi anni di esilio. Il focus è pertanto posto sulle due opere più importanti prodotte in tale arco cronologico, la Vita Nova e il Convivio. L’esame dei passaggi ‘celesti’ dei due scritti è tuttavia preceduto dalla ricostruzione dei contesti culturali in cui essi vennero elaborati. Il volume presenta, per la prima volta, i dati relativi alla diffusione scritta e orale delle idee, delle dottrine e degli scritti di tema astronomico e cosmologico circolanti a Firenze e a Bologna tra la seconda metà del Duecento e i primi decenni del Trecento, in latino e in volgare. Esso intende così fornire un panorama aggiornato dei «vocabuli d’autori e di scienze e di libri» che sostentarono la peculiare visione del cosmo di Dante, in cui il sapere scientifico si fonde con i principi della dottrina cristiana.
Anna Gabriella Chisena è Assegnista di ricerca per il progetto PRIN «Books of Science. Vernacular Mathematics and Medicine Books in Fourteenth Century Italy». Ha collaborato al progetto Hypermedia Dante network. Associate Fellow presso il L. Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies di Innsbruck, dove ha ideato il progetto di edizione digitale dell'Hesperis di Basinio da Parma (dal 2018).

lunedì 8 luglio 2024

Scritti brevi II di Gioacchino da Fiore

Scritti brevi II
di Gioacchino da Fiore
a cura di Paolo Cherubini
Testi critici a cura di Alexander Patschovsky, Kurt-Victor Selge (†), Lorenzo Braca
pp. 256; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254695777

Gli scritti brevi di Gioacchino sono uno strumento importante per comprendere il suo pensiero nelle sue line più decisive, che qui, rispetto alle grandi opere, si possono cogliere in una lettura sintetica e veloce. In questo volume (che, dopo la prima parte già apparsa in questa stessa collana, ne completa la raccolta) si trovano: Soliloquio, una meditazione sulla vita dell’uomo, di miseria, e sul suo futuro di gloria; Le tribolazioni ultime, che rappresenta un compendio maturo della previsioni sugli eventi della fine dei tempi, ritenuta prossima; le Lettere, che costituiscono una testimonianza preziosa dell’autocoscienza dell’abate come autore e come membro della gerarchia ecclesiastica; la Visione della storia e l’Inno sul regno della patria celeste, che sotto la veste poetica mostrano, in sintesi e con immagini potenti, elementi significativi della sua speculazione. Alla traduzione annotata dei tre scritti è affiancato il testo latino, tratto dall’edizione critica degli Scripta breviora (2014) curata da Alexander Patschovsky e Gian Luca Potestà.

domenica 7 luglio 2024

Tractatus predicandus in ciuitate pestilenciata

Tractatus predicandus in ciuitate pestilenciata
di Bartolomeo da Ferrara
Edizione critica a cura di Giovanni Paolo Maggioni.
Introduzione a cura di Chiara Crisciani, Tommaso Duranti e Giovanni Paolo Maggioni
pp. VI-304; € 70,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-316-6

Il Tractatus moralis predicandus in ciuitate pestilenciata di Bartolomeo da Ferrara, domenicano e inquisitore nella città, scritto nel 1424 durante uno dei focolai di peste che colpirono Ferrara e l’Europa nel Quattrocento, consta di quattro libri dedicati alle cause indicative, induttive, espulsive, rimediative della peste, secondo lo schema dei testi medici. Esso risulta essere, tra i non molti sermoni sulla pestilenza del sec. XV, la più ampia trattazione de peste finora reperita nell’oratoria sacra. Il testo, pur offrendo osservazioni pertinenti anche su temi naturalistici e medici, tratta l’argomento in termini religiosi, pastorali, scritturali e teologici e ha per fine l’incitamento alla penitenza e alla correzione morale, veri rimedi contro i peccati – male dell’anima – che provocano il male del corpo e in particolare la peste. Il Tractatus si propone così quasi come una Pestchrift moralis, o anche come un manuale di predicazione possibile in città colpite dalla peste.

L’ampia introduzione all’edizione critica, curata da Giovanni Paolo Maggioni, pone lo scritto di Bartolomeo in relazione alla situazione storica delle città di Padova, Ferrara e Bologna, colpite dalla peste, e lo rapporta alla trattatistica medica locale e contemporanea (Tommaso Duranti). Il confronto con i sermoni de peste dei predicatori del Quattrocento – Bernardino da Siena, Giovanni da Capestrano, Antonio Bettini, Bernardino de Busti – permette di individuare la specifica cifra del trattato, scritturale e teologica, di ‘medicina spirituale’ offerta alla città ‘pestilenziata’ (Chiara Crisciani). 
Giovanni Paolo Maggioni è professore associato di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione all'Università del Molise.

sabato 6 luglio 2024

In cammino con Matilde

In cammino con Matilde
Canossa e gli altri luoghi della donna che sconfisse l’Imperatore
di Paolo Ciampi
pp. 220: € 17,00
Ugo Mursia Editore, 2024
EAN: 9788842566786

È una delle donne più straordinarie dell’intero Medioevo, capace di sovvertire regole e ruoli di un’epoca tutta al maschile, di battere gli eserciti imperiali, di essere amica fedele di uno dei più grandi papi. Eppure su Matilde di Canossa e sui suoi domini che andavano dall’Adriatico al Tirreno, dal lago di Garda alla Tuscia, pare calato il silenzio che spesso è destino anche delle grandi donne della Storia.

Chi era davvero Matilde e cosa è rimasto di lei? Paolo Ciampi, scrittore di viaggio, prova a rispondere a questa domanda non con le ricerche dello specialista, ma da uomo in cammino attraverso le Terre di Matilde. Sui sentieri dell’Emilia e della Toscana trova pievi, castelli, ostelli che ancora testimoniano della grandezza e della modernità di quella che fu detta Signora d’Europa.
Paolo Ciampi (Firenze, 1963), giornalista e scrittore fiorentino, si divide tra la passione per i viaggi lenti – soprattutto a piedi e in bicicletta – e i personaggi storici dimenticati o trascurati. È autore di una quarantina di libri con diversi riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali. È molto attivo nella promozione della lettura e partecipa a molte iniziative nelle scuole. Con Mursia ha pubblicato La strada delle legioni (2014), L’uomo che ci regalò i numeri (2016), In compagnia di Re Artù (2019).

venerdì 5 luglio 2024

Umbria. Viaggio nel Medioevo

Umbria. Viaggio nel Medioevo
di A.A.V.V.
pp. 140, € 28,00
Ciabochi Editore, 2024
ISBN: 978-88-98879-79-3
 
Questo progetto editoriale vuole essere un viaggio alla scoperta dell´Umbria seguendo un ipotetico viaggio lun¬go i secoli del Medioevo. Borghi fortificati cinti da alte mura, rocche, castelli, torri a difesa di mulini, abbazie, eremi sono stati costruiti o ricostruiti un po´ ovunque in Umbria sul finire del Medioevo, e segnano ancora oggi inscindibilmente il paesaggio della regione. I castelli di epoca medievale nascono per esigenze di tipo difensi¬vo, attorno ai quali potevano formarsi piccoli borghi fortificati. Erano situati in luoghi talvolta poco accessibili, se non addirittura inaccessibili, come promontori o dossi appenninici, in molti casi posti a chiusura di valichi o percorsi stradali. Si assistette a un´eccezionale proliferazione di questi impianti fortificati, apparentemente spropositata in rapporto alla densità abitativa dell´epoca, ma resa necessaria a causa delle difficoltà nelle vie di comunicazione. Figure che hanno avuto i propri natali in Umbria come San Benedetto da Norcia, e San Francesco d´Assisi, hanno inciso profondamente nella cultura del Medioevo ben al di fuori dei confini nazionali.

Il volume, con copertina cartonata, presenta un ampio corredo fotografico (oltre 100 immagini), e bibliografia finale.

giovedì 4 luglio 2024

Contadini e proprietari nelle grandi aziende agrarie toscane

Contadini e proprietari nelle grandi aziende agrarie toscane
Tardo Medioevo - prima Età Moderna 
A cura di Francesco Borghero e Sergio Tognetti
pp. VI-228; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki, 2024
ISBN: 9788822269324

Le trasformazioni del paesaggio agrario, la configurazione della grande proprietà, le forme di conduzione della terra, l’evoluzione dei canoni fondiari, i rapporti più o meno conflittuali tra contadini e proprietari: questi i temi affrontati nella giornata di studio svoltasi il 7 ottobre 2023 a Montevarchi presso l’Accademia valdarnese del Poggio e incentrata sulle condizioni di lavoro dei contadini nelle grandi aziende agrarie toscane dei secoli XIV-XVII. Per lungo tempo trascurato dalle recenti tendenze storiografiche, l’universo agrario emerge qui come la struttura portante delle società tardomedievali e di antico regime, analizzata grazie al paziente vaglio di una ricca documentazione notarile, fiscale e soprattutto amministrativa.
Francesco Borghero dottore di ricerca in Storia Medievale presso l’Università degli Studi di Firenze e in seguito borsista e assegnista di ricerca presso il medesimo ateneo e l’Università degli Studi di Siena, si occupa di storia socio-economica e istituzionale del tardo Medioevo italiano, con una focalizzazione sul notariato, sulle istituzioni ecclesiastiche e religiose della Toscana e sulle realtà istituzionali e sociali della Sardegna. Oltre ad articoli e recensioni su riviste scientifiche e volumi miscellanei, è autore della monografia Ser Lando di Fortino dalla Cicogna. Notariato e ascesa sociale a Firenze nel tardo Medioevo, Firenze, Olschki, 2024. Dal 2022 è membro della segreteria di redazione della rivista «Archivio Storico Italiano». - (gennaio 2024).
Sergio Tognetti insegna Storia medievale e Storia economica e sociale del Medioevo presso l’Università di Cagliari. I suoi studi sono rivolti soprattutto alla storia economica del basso Medioevo e del Rinascimento, con particolare riguardo per le vicende del commercio, della banca e delle manifatture. Recentemente si è interessato alla gestione amministrativa e contabile degli ospedali e degli enti religiosi. La sua ultima monografia è Osservanza e partita doppia. La contabilità della Badia fiorentina nel primo Rinascimento, Firenze, Edifir, 2023. Attualmente coordina due progetti di ricerca: “Redde rationem”: ordine, calcolo e ragione nelle società urbane dell’Italia tardo medievale (PRIN) e La ricchezza della Chiesa e dei “luoghi pii” in  Italia dal tardo Medioevo all’età contemporanea (progetto finanziato dalla Fondazione di Sardegna).

mercoledì 3 luglio 2024

Astronomicon libri duo

Astronomicon libri duo
di Basinio da Parma
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena
pp. VI-573,; € 82,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-330-2

Con il primo poema astronomico composto nel Quattrocento, Basinio da Parma inaugura la rinascenza del genere didascalico di argomento celeste, inserendosi in una tradizione millenaria che vantava illustri predecessori quali Arato, Ovidio e Manilio. Gli Astronomicon libri, scritti intorno al 1455 presso la corte di Sigismondo Malatesta, forniscono una descrizione dettagliata del cosmo e dei princìpi che lo regolano e illustrano in maniera puntuale l’astrotesia, la levata e il tramonto di ciascuna costellazione. Sulla scorta dei Caelestia di Cleomede, l’autore discute per la prima volta in esametri la diversa durata dei giorni e delle notti durante l’anno e il moto contrario dei pianeti. Il rigore scientifico e la grande perizia poetica di Basinio riescono a modellare anche i più complessi argomenti in versi raffinati e retoricamente perfetti. Il volume presenta la prima edizione critica del poema, corredata dalla traduzione italiana e dal commento integrale dei due libri, che dedica larga attenzione agli argomenti ‘tecnici’ e astronomici e all’esame dell’apparato iconografico. La ricostruzione dell’ambiente storico e culturale in cui gli Astronomicon libri vennero elaborati mostra come l’operazione di Basinio fu una delle esperienze più innovative nel panorama dell’Umanesimo italiano.
Anna Gabriella Chisena Assegnista di ricerca per il progetto PRIN «Books of Science. Vernacular Mathematics and Medicine Books in Fourteenth Century Italy». Ha collaborato al progetto Hypermedia Dante network. Associate Fellow presso il L. Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies di Innsbruck, dove ha ideato il progetto di edizione digitale dell'Hesperis di Basinio da Parma (dal 2018). Ha conseguito il dottorato di ricerca in Civiltà dell'Umanesimo e del Rinascimento presso l'università di Firenze (2016), presentando la prima edizione critica degli Astronomicon Libri di Basinio da Parma. È stata "F. Yates Short term Fellow" presso il Warburg Institute di Londra (2016) e "Post-Doctoral Fellow" presso la Herzog August Bibliothek di Wölfenbuttel (2018).

martedì 2 luglio 2024

Il trovatore Blacasset

Il trovatore Blacasset
A cura di: Barbara Francioni
pp. 293; € 28,00
Ledizioni, 2024
ISBN: 9791256001880

L’opera di Blacasset, figlio del più noto trovatore e protettore di trovatori Blacatz, appartenente a una delle ultime generazioni di poeti in lingua d’oc, attivo all’incirca tra gli anni Venti e Quaranta del XIII secolo, ha conosciuto la sua unica edizione di corpus nel 1887 per opera di Otto Klein. A distanza di più di un secolo, il volume propone un nuovo studio integrale sulla produzione del giovane signore di Aups, che non manca di picchi di originalità e ricercatezza stilistica e retorica e mostra di coprire un’ampia gamma di generi (dalla canso al gap, dalla cobla esparsa al sirventes). La restitutio textus è preceduta da un ampio inquadramento biografico e storico del trovatore ed è completata da uno studio stilistico e linguistico sui tratti localizzanti, oltre che da una precisa analisi della tradizione manoscritta, che si dimostra spesso eccentrica rispetto ai modelli canonici generalmente attestati. Le liriche sono accompagnate da schede tecniche relative a metrica, rime e bibliografia pertinente, sono introdotte ciascuna da un inquadramento storico-contenutistico e seguite da una traduzione in prosa con apparato negativo e note puntuali. Il volume include, infine, un breve glossario che presenta le scelte lessicali più significative del poeta provenzale.
Barbara Francioni laureatasi presso l’Università degli Studi di Bari nel 2019 con una tesi sull’edizione critica del trovatore Blacasset sotto la direzione del Prof. Riccardo Viel, Barbara Francioni ha ottenuto il titolo di Dottoressa di Ricerca nel 2023 presso l’Università degli Studi di Siena, in cotutela con l’Université de Lorraine e il laboratorio ATILF, con una tesi sulla stratigrafia linguistica del canzoniere estense (D-Da) diretta dal Prof. Fabrizio Cigni e dal Prof. Yan Greub.

lunedì 1 luglio 2024

L’arte dei cristiani d’Oriente

L’arte dei cristiani d’Oriente
Dall'Eufrate al Nilo
di Raphaëlle Ziadé
pp. X - 508; € 150,00
Einaudi, 2024
iSBN: 9788806263331

Seguendo le tracce del cristianesimo orientale, sorto e cresciuto nei tempi e nei luoghi stessi in cui Gesú Cristo era nato, vissuto e morto, Raphaëlle Ziadé ci conduce alla scoperta di un sorprendente patrimonio artistico, culturale e religioso che, per la ricchezza e la varietà delle testimonianze giunte fino a noi nel corso di due millenni di storia, si presenta al lettore italiano con il fascino di un continente pressoché inesplorato. Pittura, scultura e architettura, certo, ma anche oreficeria e arti del libro, tessuti e intagli in avorio e in legno, icone e miniature: nell’ampio respiro del percorso cronologico seguito dall’autrice si passa dall’affascinante unicum della sinagoga di Dura Europos, con le sue straordinarie pitture murali, ai codici purpurei tardoantichi come la Genesi di Vienna e l’Evangeliario di Rossano. Programmi iconografici di grande complessità e sottigliezza si sposano con la fresca e variopinta immediatezza delle miniature siriane e, accanto agli scontri militari e dottrinali, troviamo episodi di pacifica coabitazione e collaborazione tra la cultura figurativa cristiana e quella islamica, all’ombra dell’Impero bizantino e poi di quello ottomano, per giungere infine, attraverso le mirabolanti icone del Sei e Settecento, alla vigilia della Grande Guerra. Il panorama umano non è meno ricco: incontriamo pittori itineranti e monaci stiliti, patriarchi illuminati e tipografi avventurosi, cavalieri crociati nei loro castelli, pellegrini di ogni dove e letterati che fanno la spola tra Roma e i territori orientali, in una fitta rete di contatti e scambi, artistici e culturali, con l’Occidente cristiano. Ziadé ci ricorda con insistenza la fragilità di questo grande patrimonio, minacciato e gravemente depauperato, nel passato, nel presente e, si teme, anche nel futuro, da guerre, catastrofi, vandalismi iconoclasti, oltre che dalla insufficiente conoscenza che ancora oggi ne possediamo. Questo libro, aggiornato alle ultimissime ricerche, si avvale di un ricco e prezioso corredo iconografico, e mira a colmare almeno in parte tali lacune; l’auspicio è quello di rendere piú vicino il patrimonio artistico lontano e affascinante dei cristiani d’Oriente, sottolineando al contempo l’urgenza della sua difficile tutela.
Raphaëlle Ziadé è conservatrice delle collezioni bizantine del Petit Palais di Parigi, nonché curatrice della sala dedicata alle icone bizantine inaugurata nel 2017 nello stesso museo. Studiosa di storia delle religioni, già allieva dell'École biblique et archéologique française de Jérusalem, è membro statutario del laboratorio di ricerca Orient Mediterranée e membro del Comité français des études byzantines. Ha curato per il Petit Palais diverse esposizioni (Le Mont Athos et l'Empire byzantin. Trésors de la Sainte Montagne nel 2009, Dieu(x), modes d'emploi nel 2012) e ha ideato l'epocale mostra Chrétiens d'Orient. 2000 ans d'histoire (Parigi, Institut du Monde Arabe, 2017-18). Per Einaudi ha pubblicato L'arte dei cristiani d'Oriente. Dall'Eufrate al Nilo (2024).

domenica 30 giugno 2024

Tanto gentile e tanto onesta pare: la donna nel Medioevo

Tanto gentile e tanto onesta pare: la donna nel Medioevo
di Marco Vozzolo
pp. 158; € 15,00
Ali Ribelli Edizioni, 2024
ISBN: 979-12-5540-143-8

Se alzate lo sguardo verso le stelle, puntate verso Venere. Lassù, a distanza di migliaia di anni luce, c’è una formazione che prende il nome di Trotula Corona. Pensate, ha un diametro di ben 145 km. E se è vero il detto che chi non ha la luce dentro non diventerà mai una stella, allora sappiate che la protagonista della storia che sto per raccontarvi, come anche tutte le altre portate alla luce in questo libro, l’avevano eccome la luce dentro. Stiamo parlando della prima ginecologa conosciuta nella storia. Immaginate di trovarvi nella sua epoca! Le sue vedute sulla cura e l’igiene del corpo femminile, rivoluzionarie per il periodo storico, verranno racchiuse nei trattati Trotula major e Trotula minor. La sua storia, vedrete, vi appassionerà.
Marco Vozzolo è nato a Minturno (LT) il 12 settembre 1972. Cresciuto a Castelforte, un piccolo paese della provincia di Latina, con pochi abitanti, un po’ retrò. Si divide tra la Toscana, Castelforte e la Provenza.