venerdì 8 novembre 2024

Il segreto del Mandylion

Il segreto del Mandylion
di Bruno Di Marco, Marcello Ciccarelli
pp. 352; € 9,90
Newton Compton, 2024
ISBN: 9788822787712

Roma, 1210. Ancora sconvolto per gli orrori a cui ha assistito durante il sacco di Costantinopoli, il giovane converso Ventura viene inviato a Roma, per aiutare nella ristrutturazione dell’abbazia delle Tre Fontane. Presso la bottega del campanaro Flogisto, che deve realizzare le campane dell’abbazia, Ventura conosce una misteriosa giudea di nome Nera, di cui si innamora. Nera e Flogisto, però, hanno un segreto: sono dei ladri di manoscritti. E proprio la loro abilità nei furti finisce per coinvolgere tutti e tre in un complotto volto ad arginare lo strapotere del cardinale Pelagio Galvani, legato pontificio a Costantinopoli che traffica in reliquie e che potrebbe avere avuto un ruolo oscuro nell’assedio della città. La missione? Rubargli il misterioso Mandylion, il velo leggendario su cui è impressa l’effigie di Gesù. Accompagnati dal geniale matematico Leonardo Fibonacci, che si unisce a loro nella speranza di mettere le mani su un prezioso e introvabile trattato di geometria di Euclide, Ventura, Nera e Flogisto partono per Costantinopoli, pronti a rischiare la vita per impossessarsi del cimelio...
Bruno Di Marco insegna storia dell’arte a Latina ed è stato allievo di Marcello Ciccarelli. Con lui ha pubblicato La confraternita degli assassiniIl mistero del codice Fibonacci e Il segreto del Mandylion.
Marcello Ciccarelli è un ex professore di matematica, ha collaborato con l’Università di Roma La Sapienza ed è stato presidente della sezione di Latina di Mathesis. Con Bruno Di Marco ha pubblicato La confraternita degli assassiniIl mistero del codice Fibonacci e Il segreto del Mandylion.

giovedì 7 novembre 2024

Le fonti dei Romana di Iordanes

Le fonti dei Romana di Iordanes.
II. Da Tiberio a Giustiniano (Rom. 258-388)
di Maria Luisa Fele 
pp. XI-424, € 62,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-340-1

La ricostruzione storica della Roma imperiale da Tiberio a Giustiniano (14-551 d.C.) è presentata nei Romana dal goto Iordanes come rassegna dei diversi personaggi che uno dopo l’altro ressero l’Impero ‘mondiale’ fondato da Augusto. L’autore infatti, dall’anno 14 alla disfatta di Valente del 378 segue come fonte principale il Chronicon di Girolamo, dal quale desume lo schema narrativo e la maggior parte delle informazioni, che integra talvolta con notizie tratte da altre fonti per lo più identificabili. Dall’entrata in carica di Teodosio (nel 379) Iordanes si attiene alla traccia cronologica del Chronicon di Marcellino Comes, e mostra di voler saldare la nuova sezione alla precedente tramite l’introduzione di dati ricavati da ulteriori fonti, atti a evidenziare il legame di continuità tra le dinastie valentiniana e teodosiana. Seleziona il materiale marcelliniano, ma nel contempo lo arricchisce con inserti che a volte consentono di ipotizzare il ricorso a una fonte stilisticamente curata. Con la riconquista dell’Africa nel 534, durante il governo di Giustiniano, si conclude l’opera di Marcellino, e per l’ultima parte dei Romana, dedicata prevalentemente alla prima fase della guerra romano-gotica (535-548) e ad alcuni fatti più recenti fino al 551, non è possibile accertare la provenienza del resoconto iordaniano ma solo individuare alcuni riscontri nell’anonimo Additamentum al Chronicon di Marcellino (relativo agli anni 534-548) e nei paragrafi 304-314 dei Getica, l’altro più noto scritto di Iordanes. Nell’insieme si coglie, accanto a una visione pessimistica dell’autore che fa emergere il progressivo declino di Roma (con il consolidarsi del potere imperiale in Oriente e con l’avvicendarsi in Occidente del dominio di popolazioni barbariche), la sua capacità di armonizzare i materiali raccolti, esposti in una formulazione spesso personale, nonché una certa indipendenza di giudizio.

mercoledì 6 novembre 2024

L'Airone e il Basilisco

L'Airone e il Basilisco
di M.G. Marion Corradi
pp. 184; € 15,00
Nema Prss, 2024
ISBN: 978-88-7629-324-5

M.G. Marion Corradi ci immerge nell’epoca del Medioevo, dando vita ad una vicenda che unisce sapientemente la grande storia con la piccola storia, personaggi famosi cari a tutti noi, che si intrecciano con i destini di persone non vere, ma rese verosimili dalla bravura della scrittrice. L’amanuense Primo dovrà miniare il testo della “Commedia” di Dante per farne dono al Papa in Avignone e l’erudito Zaccaria dovrà tradurre in latino il diario di viaggio del veneziano Marco Polo dono per l’abate di Bobbio. È il 1317 quando Pietro, un giovane converso dell’abbazia genovese di Monte Peraldo, per svolgere questi incarichi delicatissimi, guida i due confratelli a Bobbio e Sarzana. […] Tra litanie latine e scongiuri della povera gente, Pietro, nato dalla fantasia della scrittrice, conclude il suo viaggio a Genova superando tutte le prove e noi con lui.

martedì 5 novembre 2024

Storia della Germania

Storia della Germania
Dalle origini ai giorni nostri
di Mary Fulbrook
pp. 320; € 28,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-29935-2

I territori che oggi fanno parte della Germania sono sorprendentemente variegati, per motivi in parte topografici e geografici, e in parte storici. La «terra al centro dell’Europa» ha svolto un ruolo fondamentale negli equilibri di potere europei, ma con fatica ha trovato una propria identità e confini stabili. Dal sogno del Sacro Romano Impero alla Riforma, dalla pace di Vestfalia all’ascesa della Prussia, dalla unificazione alla Repubblica di Weimar e a Hitler, da Adenauer alla caduta del muro di Berlino, fino ad Angela Merkel. Questo libro dipana il tortuoso percorso della storia di una nazione che attraverso i secoli è stata, nel bene e nel male, un punto di riferimento obbligato per tutti i popoli dell’Europa.

Mary Fulbrook insegna Storia tedesca all’University College di Londra. Il suo ultimo libro è «Reckonings. Legacies of Nazi Persecution and the Quest for Justice» (Oxford UP, 2020).

lunedì 4 novembre 2024

Federico II re di Gerusalemme e principe di "Heapula" in Andria

Federico II re di Gerusalemme e principe di "Heapula" in Andria
di Arturo Bascetta
pp. 158; € 35,00
Abe Napoili, 2024
EAN: 9788872974209

Federico II spese una intera vita per la conquista di decine di regni. E quando si rese conto di essere ormai vecchio non ebbe riconosciuto neppure un trono. Ecco perché decise di rifondarne uno nel luogo primaziale dei pagani, quello appartenuto ai popoli italici dell'Atense. Il pontefice gli strappò dal capo la prima corona del Regno di Sicilia, ma bastò l'ultima, la più antica per antonomasia, a vederlo riconosciuto imperatore d'Oriente e d'Occidente. Spostò così la sua reggia da Civitate Fiorentino at Yriano, sita fra Lucera e Torremajor, e fece nascere Nova Civitatense fra i ruderi dell'antico consolato romano di Teate apula, aggregando Montesacro (Pulsano) di Barola a Lamis, nel futuro territorio di Manfredonia. Fu così che tutti i laici si ritrovarono nelle terre che furono dei Longobardi Beneventani di Arechi II e degli antichi Salernitani Amalfitani, fra Trani e Canosa, per fondare Casteldelmonte. Ma per giustificare il possesso degli ex territori templari, fu necessario assorbire il trono gerosolomitano appartenuto ai Brienne. Da qui lo sposalizio del 1222 con la bella erede, alla quale scippò la corona di Gerusalemme al suocero. Fu allora che il papa gli riconobbe il luogo interno di dentro Yria, cioè ind'A'Uria, volgarizzatasi in Andria, a danno di Beneventum Terra di Lavoro, rasa al suolo. In verità all'inizio furono buttate giù solo le mura di Beneventana Civitate sul Sabato, quella vicina a Civitate Abellino in Atripalda, per poi procedere a fare tabula rasa nel 1250, quando, per inganno, e con la forza, fece disfare da quelli di Andria ogni muraglia che la circondava. Federico II, però, colpito dalle scomuniche e dall'ordine di deposizione dei territori vescovili, rinchiuse la moribonda consorte papalina e il piccolo Corradino, erede della Chiesa, in quel di Andria, e si risposò con Isabella, sorella di Re Enrico III d'Inghilterra. Questa bellissima fanciulla era una donna pratica e dalle mille risorse, ma dovette fare i conti con l'ex suocero che rivolle la corona gerosolomitana, facendone ricadere l'eredità solo su Corradino, nipote comune, ormai orfano di madre ma già indicato alla successione di Sicilia. Lo Svevo stravolge così continuamente i piani di questo e quel sovrano, ma alla fine ha il solo titolo che desiderava, quello laico di Re in Lamis, avendo scippato tutti i territori pugliesi ai templari, e dichiarato la vicaria armena di S. Matteo in demanio perenne, gettando le fondamenta di Nova, in territorio della futura Manfredonia. L'imperatore non aveva mai creduto nel precedente matrimonio con Isabella dei Brienne, essendo interessato all'annullamento della corona di Gerusalemme, fin dallo sbarco a Brindisi, nel giorno stesso sposalizio, dove profanò il talamo con la cugina della sposa, rimasta poi segregata fin da subito in quel di Andria. Il sequestro dei feudi ai templari di Baruletto in Trani rappresenta una svolta storica nei rapporti fra papa e imperatore e il ritorno effettivo a un solo regno heapolitano, cioè degli Ecani d'Apulia. Anzi, proprio quando tutto e tutti furono con Andria, abbandonò la reggia della domus di rito cattolico, per riconoscere solo quella laica, ecana e apostolica, ma imperiale, che andò rifondando a Siponto, mentre il papa riconosceva solo Corradino, a erede dei due regni apostolici. Da qui il ritiro nell'ex Baruletto di Vetere (Trani), dove nacque Castel del Monte, a seguito della scomunica del papa. Gli fu fatale ma necessaria l'alleanza con i Saraceni, l'apertura alle donne e agli uomini liberi, l'idea moderna di un «regno arcobaleno», un trono che si pose in antitesi a quelli dittatoriali di Sicilia e Gerusalemme. 
Arturo Bascetta è editore, nonché curatore, di centinaia di studi ai quali ha dato inizio nel 1987, dopo che dall’Unesco di Napoli fu insignito dell’encomio morale, e con la nascita di una sua casa editrice, la ABE, i cui autori hanno meritato premi nazionali per i libri editati.

domenica 3 novembre 2024

Tra giganti e valchirie. Miti e leggende nordiche

Tra giganti e valchirie. Miti e leggende nordiche
di Giorgio Albertini
pp. 224; € 14,90
Newton Compton, 2024
ISBN: 9788822787743
 
Nelle fredde terre del Nord Europa, dove i boschi sono luoghi sacri e le creature magiche danzano tra le ombre, si intrecciano le storie dei terribili giganti, degli elfi immortali, delle valchirie e degli dei del Valhalla a cui esse conducono i guerrieri caduti. Questo libro ripercorre i culti e i personaggi fondamentali della mitologia germanica e di quella norrena, tra coraggiosi eroi, draghi ed eserciti di giganti che si preparano per la fine del mondo. Una lettura fondamentale per chiunque desideri approfondire le storie avvincenti degli dei e degli eroi protagonisti delle saghe e delle serie tv più amate.
Giorgio Albertini è nato a Milano nel 1968. Collabora con riviste come «National Geographic», «Focus Storia» e «Focus Storia-Wars», occupandosi soprattutto di architettura medievale e antica e storia militare. Con la Newton Compton ha pubblicato L’ultima battaglia dei Templari, I giorni che hanno cambiato la storia d'ItaliaAlle radici della guerra.

sabato 2 novembre 2024

L’arte nell’Abbazia di Polirone. Un profilo storico

L’arte nell’Abbazia di Polirone. Un profilo storico
di Paolo PIva
pp. 228; € 42,00
All'Insegna del Giglio, 2024
ISBN: 9788899547967
 
Il libro, relativo all’architettura e all’arte figurativa nell’abbazia di San Benedetto Polirone lungo l’arco di otto secoli (1007-1797), comprende due capitoli che rielaborano studi precedenti e quattro capitoli inediti. Per la prima volta viene proposto, in modo argomentato, lo sviluppo della committenza artistica di un monastero benedettino, inserendolo nell’evoluzione più generale della storia dell’arte fra medioevo ed età moderna. La ripresa critica di decenni di studi sull’abbazia consente all’autore di suggerire nuove connessioni e nuovi spunti di ricerca. La maggior parte delle fotografie sono state scattate per l’occasione dal fotografo Carlo Perini.
Paolo Piva è stato conservatore del Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (Mantova) dal 1980 al 1993; in seguito docente di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Udine dal 1993 al 1998, e dal 1998 al 2020 presso l’Università Statale di Milano.

venerdì 1 novembre 2024

Per una nuova edizione degli scritti di Chiara d'Assisi

Per una nuova edizione degli scritti di Chiara d'Assisi
Censimento e discussione della tradizione manoscritta
di Patrizia Stoppacci
pp. 210; € 30,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-437-9

Il volume presenta i primi risultati di uno studio propedeutico all’edizione critica degli Scritti di Chiara d’Assisi: le Epistole ad Agnetem, la Forma vite, il Testamentum e la Benedictio ad sorores. Tra gli obiettivi del progetto, avviato nel 2020, figurano la valorizzazione dell’insieme delle testimonianze manoscritte clariane, sia quelle note da tempo sia quelle venute alla luce grazie al nuovo spoglio inventariale, e la ricostruzione della circolazione e della ricezione degli Scritti di Chiara dal sec. XIII fino alla prima età moderna. Lo scarso numero di codici medievali noti nel secolo scorso è stato percepito per lungo tempo come una prova a sfavore dell’autenticità del corpus letterario della santa, in particolare del Testamentum e dell’epistolario, entrambi oggetto di un dibattito critico-storico mai del tutto sopito. il nuovo censimento qui proposto permette di ridisegnare in modo più lucido e articolato la storia della fortuna degli Scritti clariani, in particolare della Forma vite. L’insieme delle testimonianze di questo testo, con il suo doppio canale di diffusione (documentario e librario), offre l’esempio di una tradizione davvero unica per modalità di trasmissione, ben lungi dall’essersi esaurita con l’originale di cancelleria, la Solet annuere di Innocenzo IV.
Patrizia Soppacci è  Professore associato del Dipartimento di Lettere - Lingue, Letterature e Civiltà antiche e moderne dell'Università degli studi di Perugia.

giovedì 31 ottobre 2024

Le vie degli ebrei

Le vie degli ebrei
di Anna Foa
pp. 184; € 15,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38805-6

Da Gerusalemme a Gerusalemme: il cammino di una lunga interminabile diaspora in cui si rispecchia la storia d’Europa.

Ritrovare i luoghi degli ebrei implica guardare alla storia dell’Europa dal punto di vista di una minoranza, l’unica cui, pur con pesanti limitazioni e discriminazioni, sia stato permesso di vivere in quel mondo cristiano: in epoca medievale e moderna: entro precisi confini sociali (tra cui i ghetti), emancipati nella condizione di cittadini negli stati nazionali. Da Roma, la culla della presenza ebraica dopo l’originaria Gerusalemme, l’itinerario si snoda tra le comunità più fiorenti e significative per la cultura europea lungo i secoli: dalla Puglia a Toledo e la Spagna, da Colonia e dalla Germania renana a Palermo e all’Italia settentrionale; da Lisbona a Venezia e Amsterdam per giungere a Berlino, il cuore dell’illuminismo ebraico nell’800. Da Amburgo a Parigi, con il caso Dreyfus, a Odessa e Weimar, il momento più alto della creatività ebraica distrutta poi dal nazismo, per arrivare ai drammatici eventi di questi giorni.
Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma La Sapienza. Si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei. Tra i suoi libri con il Mulino «Giordano Bruno» (20162), «Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti» (2011), «Andare per ghetti e giudecche» (2014), «Andare per i luoghi di confino» (2018). Per Laterza è autrice, tra l’altro, di «Ebrei in Europa» (2014), «Ebrei in Italia» (2022) e «Il suicidio di Israele» (2024).

mercoledì 30 ottobre 2024

Quella casa che vola

Quella casa che vola
La storia delle sacre pietre di Loreto
di Pier Luigi Guiducci
pp. 166; € 13,90
Gruppo Albatros il Filo, 2024
ISBN: 9788830699281

In questi ultimi anni si è registrata una copiosa e sorprendente serie di studi sulla Santa Casa di Loreto, i quali esprimono tre orientamenti interpretativi in merito al suo trasporto da Nazareth a Loreto negli anni 1291-1294: alcuni – pochi – ripropongono la tradizione devota del suo trasporto per ministero angelico con argomentazioni già espresse per lo più nel passato; pochi altri negano l’origine nazaretana della Santa Casa, in considerazione soprattutto della tardività delle fonti scritte che la attestano; altri, in maggior numero, ammettono l’autenticità della reliquia nazaretana, ma propongono un trasporto delle “sacre pietre” via mare, per iniziativa umana, con specifico riferimento alla famiglia Angelo dell’Epiro-Tessaglia, come aveva ipotizzato il sottoscritto nelle sue pubblicazioni sull’argomento, a partire dal 1984 fino alle recenti riedizioni. Su quest’ultima interpretazione dell’evento si colloca il presente libro del professore Pier Luigi Guiducci, il quale rivela un’encomiabile conoscenza del complesso argomento e della rispettiva bibliografia.
Pier Luigi Guiducci vanta nel suo cursus docenze presso la Pontificia Università Salesiana, l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma e Milano), e il Centro Diocesano di Teologia per Laici (Istituto Ecclesia Mater, Pontificia Università Lateranense). Autore di più di duecento libri, tra questi una storia della Chiesa in quattro volumi. Ha saputo divulgare la propria scienza anche attraverso migliaia di saggi, articoli, interventi, apporti in testi con più autori. È Consulente storico di Postulazioni, Organismi cattolici e civili in Italia e all’Estero.

martedì 29 ottobre 2024

La Chiesa di San Costanzo al Monte e l'Abbazia millenaria

La Chiesa di San Costanzo al Monte e l'Abbazia millenaria
La guida racconta...
di Giuseppe Bottero
pp. 212; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Fusta Editore, 2024
ISBN: 979280749673

L’opera propone la visita alle eccellenze artistiche di Villar San Costanzo, Valle Maira, provincia di Cuneo: l’abbazia di San Costanzo fondata dai benedettini nell’VIII secolo e la chiesa di San Costanzo al Monte. Incentrato sulle peculiarità culturali e artistiche dei due siti, fra cui gli affreschi tardo-gotici della Cappella di San Giorgio, il racconto è integrato da notizie su fatti e persone che, per oltre un millennio, hanno permesso all’abbazia di porsi come primario centro di potere economico e religioso. Episodi legati al Marchesato di Saluzzo, ai Savoia ed alla Francia interagiscono con la storia dell’abbazia, la cui autonomia è stata messa a repentaglio da tali ingombranti vicini. Nella seconda parte vengono approfonditi temi trattati fugacemente nella narrazione: la costruzione su parte dell’abbazia diroccata della chiesa barocca a inizio XVIII secolo, un Sinodo tenutosi nel 1782, le vicissitudini legate alla conquista napoleonica del Piemonte nel secolo successivo, che portarono alla soppressione dell’abbazia. Due capitoli sono dedicati alla storia della locale Confraternita e della Cappellania di Santa Croce, patronato dei Marchesi di Saluzzo e poi dei Savoia. Ampio spazio, infine, è dedicato ai restauri di San Costanzo al Monte, dagli anni Cinquanta del secolo scorso ad oggi, ed al progetto di valorizzazione che in anni recenti ha permesso ai visitatori una fruizione crescente dei due siti, ed il loro inserimento negli itinerari turistico-culturali del Piemonte.
Giuseppe Bottero, famiglia originaria di Villar San Costanzo (CN), sposato con Sandra e padre di Paola, ha operato per 40 anni nel mondo del turismo come agente di viaggi, marketing manager nell’hotellerie internazionale e direttore d’albergo a Torino e Milano. Guida turistica abilitata dal 2013, il legame al suo paese d’origine lo induce alla ricerca storiografica ed artistica sul territorio, che ha generato questa sua prima pubblicazione.

lunedì 28 ottobre 2024

(Fra)intendimenti

(Fra)intendimenti
Studi italo-tedeschi sugli equivoci nella comunicazione (secoli XI-XV)
a cura di Maria Pia Alberzoni, Nicolangelo D'Acunto, Jochen Johrendt, Jessika Nowak
pp. 304; € 27,00
Vita e pensiero, 2024
ISBN: 9788834355381

Fraintendimenti e malintesi fanno parte della nostra esperienza quotidiana e con essi dobbiamo costantemente fare i conti. Per esempio, alcuni dei più noti incidenti diplomatici del passato, più che esito di strategie mirate, furono suscitati da equivoci e fraintendimenti dovuti sia a inevitabili questioni linguistiche sia all’ambiguità dei linguaggi politici e dei rituali. È stato ripetutamente riscontrato, infatti, che l’ambiguità dei gesti, ad esempio nelle azioni simboliche, consente alle parti in causa di elaborare la propria interpretazione degli eventi. Per tale via si rende possibile creare un ponte tra le parti in conflitto. Il presente volume si confronta con questa problematica. Esso raccoglie gli Atti di un incontro, organizzato dai medievisti della Bergische Universität di Wuppertal e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, svoltosi nel settembre 2022, che ha visto la partecipazione di giovani ricercatori (dottorandi e post-doc) soprattutto delle due Università promotrici.

Maria Pia Alberzoni, già professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nicolangelo D’Acunto, professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore del Centro di Studi sugli Insediamenti Monastici Europei (CESIME).
Jochen Johrendt, professore ordinario presso la Bergische Universität Wuppertal, presidente del Paul Maria Baumgarten Institut für Papsttumsforschung.
Jessika Nowak, collaboratrice scientifica presso la Bergische Universität Wuppertal.

domenica 27 ottobre 2024

Storia e leggenda della Rus’ di Kiev

Storia e leggenda della Rus’ di Kiev
di Ettore Cinnella
pp. 352; € 25,00
Della Porta Editori, 2024
ISBN: 978-88-96209-49-3

L’originale ricostruzione di una grande civiltà politica e letteraria fiorita nell’Europa dell’Alto Medioevo, i cui protagonisti furono gli slavi orientali, i vichinghi e Bisanzio, e che fu distrutta nel XIII secolo dall’invasione mongola.
Attraverso cronache dell’epoca e fonti documentarie in anticorusso, Ettore Cinnella racconta la storia politica e culturale della Rus’ di Kiev che, sorta in seguito all’unificazione delle tribù slave per opera dei vichinghi, con la cristianizzazione divenne parte integrante della civiltà europea, partecipando alle vicende diplomatico-militari dell’epoca. Un libro scritto con uno stile nitido e avvincente, ricco di notizie e di interpretazioni originali, che riporta a nuova vita una civiltà sepolta sotto un passato quasi millenario.
È credenza diffusa che l’antica Rus’, l’ampio territorio popolato dagli slavi orientali nell’Alto Medioevo, sia stata la culla della civiltà russa e che Kiev sia parte integrante del mondo russo. La Rus’ di Kiev fu invece un mondo a sé stante, che si comprende appieno solo nell’ambito della storia generale del Medioevo europeo. I variaghi, cioè i vichinghi, ebbero un ruolo fondamentale nel creare il primo Stato degli slavi orientali. Il mondo bizantino esercitò anch’esso un’influenza significativa sotto il profilo religioso e culturale, contribuendo all’evangelizzazione degli slavi e alla diffusione della liturgia di rito greco. Dalla fine del X secolo la Rus’ di Kiev entrò a far parte del sistema degli Stati cristiani dell’Europa e conobbe un’evoluzione storica con tratti nuovi e originali. I suoi principi ebbero rapporti diplomatici e dinastici con i paesi europei, i suoi mercanti commerciarono con le città occidentali e con Bisanzio, la letteratura conobbe una grande fioritura. Negli anni ’20 e ’30 del Duecento le spaventose stragi e devastazioni causate dalla conquista mongola portarono alla fine violenta della Rus’ di Kiev, isolando a lungo la Slavia orientale dall’Occidente europeo.
Ettore Cinnella, specialista di storia russa e allievo della Scuola Normale Superiore, è stato professore di Storia contemporanea e di Storia dell’Europa orientale all’Università di Pisa. Ha scritto numerosi saggi di storia russa e di storia moderna e contemporanea, tradotti in diverse lingue.

sabato 26 ottobre 2024

Studi sull’eredità linguistica dei longobardi

Studi sull’eredità linguistica dei longobardi
di Carlo Alberto Mastrelli
a cura di Carla Falluomini
pp. XIV-29; € 28,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094294

Negli undici saggi qui presentati, usciti tra il 1973 e il 2012, Carlo Alberto Mastrelli (Firenze, 1923-2018) evidenzia l’importante apporto linguistico longobardo in vari ambiti lessicali italoromanzi, mettendo in luce la complessa interazione tra genti di origine diversa e contribuendo a consolidare il legame tra linguistica e storia. A questi saggi seguono in appendice due ulteriori studi, editi nel 1985 e nel 1990, in cui il tema degli influssi longobardi è strettamente intrecciato con la trattazione del lascito lessicale di altre genti germaniche – Visigoti, Ostrogoti, Burgundi e Franchi – nelle lingue romanze.

Indice:
E. Menestò, Omaggio a un Maestro - Prefazione - Referenze bibliografiche - L’elemento germanico nella toponomastica toscana dell’alto medioevo - La terminologia longobarda dei manufatti - La toponomastica lombarda di origine longobarda - L’origine longobarda dell’italiano grugare «tubare (del piccione)» - L’origine longobarda dell’italiano farfalla - Tracce linguistiche della dominazione longobarda nell’area del Ducato di Spoleto - Il nome Agipertus dell’iscrizione di S. Ponziano - Elementi germanici nella toponomastica aretina - Tracce linguistiche longobarde nel Friuli - Luppolo è longobardo? - Parole di ascendenza longobarda - Appendice - L’incidenza delle invasioni germaniche nelle denominazioni degli animali - I nomi delle piante di origine germanica nell’alto medioevo - Indice delle forme citate.
Carla Falluomini è una filologa germanica specializzata in paleografia, lingue e culture dei Goti e dei Longobardi. Attualmente è docente presso l'Università degli studi di Perugia.

venerdì 25 ottobre 2024

In cammino con Matilde

In cammino con Matilde
Canossa e gli altri luoghi della donna che sconfisse l’Imperatore
di Paolo Ciampi
pp. 226; € 17,00
Ugo Mursia Editore, 2024
EAN: 9788842566786

È una delle donne più straordinarie dell’intero Medioevo, capace di sovvertire regole e ruoli di un’epoca tutta al maschile, di battere gli eserciti imperiali, di essere amica fedele di uno dei più grandi papi. Eppure su Matilde di Canossa e sui suoi domini che andavano dall’Adriatico al Tirreno, dal lago di Garda alla Tuscia, pare calato il silenzio che spesso è destino anche delle grandi donne della Storia.

Chi era davvero Matilde e cosa è rimasto di lei? Paolo Ciampi, scrittore di viaggio, prova a rispondere a questa domanda non con le ricerche dello specialista, ma da uomo in cammino attraverso le Terre di Matilde. Sui sentieri dell’Emilia e della Toscana trova pievi, castelli, ostelli che ancora testimoniano della grandezza e della modernità di quella che fu detta Signora d’Europa.
Paolo Ciampi (Firenze, 1963), giornalista e scrittore fiorentino, si divide tra la passione per i viaggi lenti – soprattutto a piedi e in bicicletta – e i personaggi storici dimenticati o trascurati. È autore di una quarantina di libri con diversi riconoscimenti nazionali e adattamenti teatrali. È molto attivo nella promozione della lettura e partecipa a molte iniziative nelle scuole. Con Mursia ha pubblicato La strada delle legioni (2014), L’uomo che ci regalò i numeri (2016), In compagnia di Re Artù (2019).

giovedì 24 ottobre 2024

Andare per i luoghi della stregoneria

Andare per i luoghi della stregoneria
di Marina Montesano
pp. 160; € 14,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38876-6
 
Convivi sabbatici, filtri incantati, triangoli magici: ingredienti fantastici di una storia crudele.

La figura della strega, vista via via non più soltanto come malefica, ma guaritrice, medium, fata, e il dilagante successo delle saghe ad essa dedicate hanno alimentato il fascino di un fenomeno storico più complesso e sfaccettato di quel che sembra. Anche nel nostro paese esistono luoghi in cui storia e leggenda si sono intrecciate e dove spesso aneddoti e testimonianze conferiscono a un borgo, a una città, a una foresta un sapore particolare di magia e mistero, senza contare quei centri che hanno ospitato i processi. Dalle «donne di fuori» della tradizione siciliana alle «masche» di quella piemontese, passando per l’Italia centrale, l’itinerario si snoda fra luoghi reali e immaginari legati alla memoria delle streghe e dei loro accusatori. Non soltanto villaggi, come Triora, la Salem d’Italia, o borghi come Fiano Romano e Todi, ma anche vivaci città del Rinascimento, come Roma, Milano, Perugia, Modena.
Marina Montesano insegna Storia medievale nell’Università di Messina. Scrive per «Storica» del National Geographic, oltre che per diversi giornali. Tra i suoi libri più recenti: «Dio lo volle? 1204: la vera caduta di Costantinopoli» (Salerno editrice, 2020), «Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità» (2021) e «Maleficia. Storie di streghe dall’Antichità al Rinascimento» (2023), entrambi con Carocci. Per il Mulino «Donne sacre» (con F. Cardini, 2023).

mercoledì 23 ottobre 2024

Il Priorato e l'abbazia

Il Priorato e l'abbazia
Da Cluny a Monte Oliveto: studi sul monastero di Rodengo
di Gabriele Archetti
pp. 352; € 40,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Studium Edizioni, 2024
ISBN: 978-88-382-5366-9

Tra le fondazioni cluniacensi in territorio bresciano, maggiore longevità e continuità storica ebbe il priorato di Rodengo, oggi intitolato ai santi Nicola e Paolo VI. Verificato in Franciacorta, dopo il periodo cluniacense medievale e la parentesi commendataria, a metà del XV secolo vide l’approdo dei monaci bianchi di Monte Oliveto Maggiore. Tale evento rese possibile in pochi decenni la trasformazione del priorato in una grande abbazia, adatta ad affrontare le sfide dell’età moderna. A questo cenobio, la più cospicua presenza claustrale della zona e l’unica ancora occupata dai monaci, è dedicato questo volume, frutto della revisione e dell’unione di diversi saggi in una prospettiva unitaria di lungo periodo.
Gabriele Archetti è professore ordinario di Storia medievale in Università Cattolica del Sacro Cuore, presidente del Centro studi longobardi (Milano) e della Fondazione Cogeme (Rovato). È autore di numerosi saggi e dirige vari progetti di ricerca, tra cui Desiderio. Il progetto politico dell’ultimo re longobardo (2013), “Pietas et labor”. San Giovanni Battista Piamarta (2014), La civiltà del pane (2015), Le cronache medievali di Giacomo Malvezzi (2016), Living and dying in the cloister (2017), Teodolinda. I Longobardi all’alba dell’Europa (2018), Le origini del Franciacorta nel Rinascimento italiano (2019), “Carnem manducare”. La carne e i suoi divieti (2020), L’abbazia dei Santi Nicola e Paolo VI di Rodengo (2020).

martedì 22 ottobre 2024

I Magi e la stella

I Magi e la stella
Viaggio a Betlemme
di Antonio Musarra
pp. 352; €  30,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39053-0

Betlemme è un luogo del cuore che non ammette indifferenza. Lo è per gli ebrei, che l’identificano con la città di David; lo è per cristiani e musulmani, che vi collocano il parto verginale di Maria. Raggiunta ogni anno da migliaia di pellegrini, la cittadina della Cisgiordania, situata a una decina di chilometri da Gerusalemme, costituisce, oggi, un luogo fisico e di emozioni. La sua storia, tuttavia, è generalmente sconosciuta. Cosa sappiamo di Betlemme nel lungo millennio medievale? In che modo le tradizioni che oggi conosciamo sono andate formandosi? In questo libro, a metà tra un diario di viaggio e la ricostruzione storica, Musarra indaga il mito di Betlemme, intrecciandolo con la storia di una città che, pur apparentemente insignificante, è stata costantemente al centro delle attenzioni di re, principi e imperatori non meno che di semplici pellegrini, desiderosi d’incontrare il Mistero tra le pietre vive delle sue vie.

Antonio Musarra insegna Storia medievale nella Sapienza Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato tra gli altri: «Genova e il mare nel Medioevo» (2015), «Acri 1291» (2017), «Il grande racconto delle crociate» (con F. Cardini, 2019), «Medioevo marinaro» (2021), «Le crociate. L’idea, la storia, il mito» (2022) e «L’isola che non c’è. Geografie immaginarie fra Mediterraneo e Atlantico» (2023).

lunedì 21 ottobre 2024

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale
Atti del LX Convegno Storico Internazionale (Todi, 8-10 ottobre 2023)
pp. XII-520; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-425-6

Il volume ospita i diciannove saggi esito dalle relazioni presentate in occasione del LX Convegno storico internazionale del CISBaM - Accademia Tudertina, tenutosi a Todi dall’8 al 10 ottobre 2023 attorno alla figura di papa Gregorio VII nel 950° anniversario della sua consacrazione episcopale. Questi diciannove contributi giungono, ora, ad arricchire la produzione storiografica, già nutritissima, dedicata al grande pontefice, aggiornandone molti dei temi divenuti in qualche modo classici: dalla delicata trama dei rapporti con la corte tedesca all’emersione delle istanze popolari (difficili da ignorare) per una radicale riforma morale del clero; da una politica internazionale assai più intensa ed articolata (si pensi al solo caso dell’Italia meridionale normanna) di quella promossa dai predecessori di Gregorio VII agli assetti variabili del circolo ‘riformatore’ che ne promosse criticamente l’azione; dal rinnovamento nell’uso del tradizionale repertorio canonistico alla politica delle scomuniche, utilizzate contro i propri avversari fino all’ultimo concilio, quello convocato a Salerno dove, il 25 maggio 1085, infine morì.
Indice:
G. Fornasari, Gregorio VII e il secolo della Riforma - B. Pio, «Il papa epitome della Chiesa romana». Gregorio VII nell’interpretazione di Ovidio Capitani - F. Santi, Il Gregorio VII di Claudio Leonardi - A. Tilatti, Giovanni Miccoli e Gregorio VII - F. Mores, Questioni gregoriane. Raffaello Morghen e Ildebrando - J. Johrendt, Il ruolo di Gregorio VII nelle relazioni tra Papato e Impero (sec. XI-XII) - F. Massetti, Gli inizi della carriera curiale di Ildebrando. Una storia “pregregoriana” - N. D’acunto, Gregorio VII e il gruppo riformatore romano - G. M. Cantarella, I dictatus papae: una rilettura - R. Savigni, L’ecclesiologia di Gregorio VII - T. Kohl, Gregory VII and the Changing Politics of Excommunication - C. Ciccopiedi, Gregorio VII e i vescovi. Il caso di Manasse di Reims: tra immunità vescovile e nuovi modelli - É. Doublier, Gregorio VII di fronte ai mutamenti sociali del suo tempo - L. Castaldi, Nell’entourage di Gregorio VII: la presenza in Italia di Bernoldo di Costanza - F. Delle Donne, Gregorio VII e l’(in)arrestabile ascesa di Roberto il Guiscardo nella prospettiva dei cronisti del tempo - O. Condorelli, Gregorio VII e le collezioni canoniche della ‘riforma’ - P. Licciardello, L’immagine letteraria di Gregorio VII nel XII secolo - S. Riccioni, Epigrafi e immagini nella Roma di Gregorio VII - M. Gianandrea, Arredi liturgici e scultura a Roma e nel suo territorio nell’età di Gregorio VII e poco oltre (riflettendo ancora su Montecassino).

domenica 20 ottobre 2024

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma
a cura di Nicoletta Giovè Marchioli
pp. VIII-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094287

La valorizzazione della fonte epigrafica medievale ha conosciuto negli ultimi anni una notevole crescita e anche l’attenzione specifica alla materialità e, in correlazione con essa, all’esposizione, la ricezione e la presentazione delle iscrizioni contribuisce a rendere più sensibili rispetto agli esiti e alle convenzioni della produzione epigrafica. L’obiettivo del convegno internazionale “Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma / Inschriftlichkeit zwischen Früh- und Spätmittelalter. Das Beispiel Rom / Epigraphic Habit between the Early and Late Middle Ages. The Case of Rome”, che si è svolto nel dicembre 2021 e di cui si raccolgono in questa sede gli atti, è stato quello di affrontare il caso di studio rappresentato dalla Roma medievale e di confrontarsi, in una prospettiva diacronica e sulla base del ricco patrimonio delle iscrizioni presenti nella metropoli tiberina, con le peculiarità e i modelli di quella che potrebbe intendersi come una modalità tutta caratteristica di Roma di realizzare e organizzare la produzione epigrafica nel medioevo. Così si sono messi a confronto i risultati delle ricerche di ambito storico-epigrafico condotte in Italia e in Germania, nel contempo esplorando e discutendo futuri progetti comuni.
Nicoletta Giovè Marchioli è professore ordinario di Paleografia e insegna Paleografia latina e Codicologia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

sabato 19 ottobre 2024

Leonesse

Leonesse
Le guerriere del Rinascimento
di David Salomoni
pp. 248; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155134

C’è stato un tempo di donne in grado di guidare eserciti e di condurli in battaglia. Un tempo in cui, dall’alto delle mura di città circondate dai nemici, erano voci femminili a dare ordini e incitare gli uomini. Era il tempo delle leonesse, le donne cavaliere del Rinascimento.

Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555.
Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra.
Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
David Salomoni è docente presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell’Università di Lisbona nell’ambito del progetto ERC Rutter: Making the Earth Global e nel 2022 è stato Berenson Fellow presso l’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti.Tra le sue più recenti pubblicazioni, Scuola, maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi e estensi (Anicia 2017) e Educating the Catholic People: Religious Orders and Their Schools in Early Modern Italy (1500-1800) (Brill 2021). Per Laterza è autore di Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo(2022) e Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero (2023).

venerdì 18 ottobre 2024

Anatomia di un documento

Anatomia di un documento
Scrivere le case di S. Pietro in Vaticano a metà Trecento
di  Etienne Hubert
pp. 300; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254694862

Lo sviluppo delle scritture amministrative, in ambito ecclesiastico e successivamente laico, è il segno quanto lo strumento della razionalizzazione gestionale della proprietà fondiaria e immobiliare nell’economia medievale. Lo studio analitico del primo inventario-censuario dei beni del capitolo di S. Pietro in Vaticano conservato e l’edizione della lista degli edifici ad uso abitativo pertinenti alla basilica a metà Trecento mettono in luce le condizioni materiali, economiche e sociali dell’alloggio a Roma mentre l’anno giubilare fornisce l’occasione di innovazioni fondamentali nelle modalità gestionali della proprietà immobiliare. Penetrando nella fabbrica del documento e, idealmente, nella mente dell’autore allo scrittoio, il libro svela come l’elenco delle case, dietro la sua aridità apparente, diventi lo specchio delle trasformazioni che mutarono le città tardomedievali e che fecero dell’alloggio cittadino un settore basilare dell’economia urbana.
Etienne Hubert è stato chargé de recherches al Centre national de la recherche scientifique (Lione) e directeur d’études all’École des hautes études en sciences sociales (Parigi). Tra i suoi libri ricordiamo: Espace urbain et habitat à Rome du Xe siècle à la fin du XIIIe siècle (Roma 1990), L’incastellamento en Italie centrale (Roma 2002). Per Viella ha curato i volumi Roma nei secoli XIII e XIV. Cinque saggi (1993) e La necessità del segreto (2018, con Roberta Mucciarelli e Jacques Chiffoleau).

giovedì 17 ottobre 2024

L'ultimo templare

L'ultimo templare
di  Boyd Morrison, Beth Morrison
Traduzione di Paola Vitale
pp. 448; € 14,00
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822784063

Italia, 1351. L'arciera Willa e il cavaliere Gerard Fox, compagni e avventurieri inglesi, sono in viaggio attraverso l'Europa lacerata dalle guerre, nella speranza di riconciliarsi con il loro difficile passato. Nei pressi di un paesino toscano, i due vengono coinvolti nell'imboscata di un gruppo di banditi ai danni della nobildonna Luciana Corosi. Gli inglesi riescono a salvarla e vengono così ospitati nella sua magnifica villa. Qui, Gerard e Willa scoprono la triste storia della donna, una storia fatta di perdite e inganni. Conoscono anche suo marito, che ben presto si rivela il mandante dell'imboscata ai danni della moglie. Ma perché Corosi vuole liberarsi di Luciana? C'entra forse qualcosa il fatto che, a quanto si dice, la nobildonna conoscerebbe il luogo segreto in cui è nascosto il favoloso tesoro dei cavalieri templari? Willa, Gerard e Luciana decidono di fuggire e di mettersi alla ricerca del tesoro. Una ricerca che si snoda attraverso intricati enigmi e pericoli sempre maggiori... Azione, intrigo e avventura nell'Italia del Trecento, alla ricerca dell'oro dei templari.

mercoledì 16 ottobre 2024

Il Tesoretto

Il Tesoretto
di Brunetto Latini
a cura di Giorgio Inglese
pp. 204; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829027149

Brunetto Latini (1220/30-1293) fu uno dei protagonisti della vita culturale fiorentina; svolse importanti incarichi politici per il suo Comune, militando nella “parte” guelfa: per questo fu esule in Francia nella fase di supremazia ghibellina e lì compose le sue opere più significative. In quasi tremila versi, il Tesoretto narra il viaggio dell’autore da una selva misteriosa governata dalla Natura fino alla vetta dell’Olimpo, attraverso il regno delle Virtù, il giardino del Piacere e il monastero della Penitenza. Sotto una fantasiosa veste allegorica, il maestro di Dante offre al lettore una piccola enciclopedia scientifica e geografica, e soprattutto un vivace “galateo” ispirato alla conciliazione tra valori cavallereschi e “borghesi” che possiamo ora apprezzare in questa nuova edizione del testo rivisto sui manoscritti più antichi e accompagnato da note puntuali.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma. Ha curato le edizioni critiche del Principe di Machiavelli (1994) e della Commedia dantesca (2021).

martedì 15 ottobre 2024

Come Praga divenne magica

Come Praga divenne magica
Il Medioevo di una capitale europea
di Franco Cardini
pp. 208; € 20,00
Neri Pozz edzioni, 2024
ISBN: 9788854528024

Praga città d’oro: il Ponte Carlo, il celebre orologio a carillon della Città Vecchia, l’imperatore-mago Rodolfo II, l’Arcimboldo e il Vicolo degli Alchimisti, la leggenda del Golem e il cimitero ebraico, la musica di Mozart e quella di Dvořák, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera e gli incubi di Kafka, le viuzze e i caffè di Malá Strana, il sapore della miglior birra del mondo e quello della libertà nella Primavera del Sessantotto. Tutto ha inizio nel VI secolo, quando nell’area dell’Europa centro-orientale in cui erano insediate da un millennio genti celtiche della stirpe dei boi (per questo si sarebbe denominata in latino «Boemia») giunsero nuovi popoli che conosciamo come slavi. Qui affonda le sue radici la città che sarebbe divenuta «magica» e che avrebbe cominciato il suo lungo cammino di faro culturale europeo nell’anno 882 quando il principe slavo Bořivoj, che pretendeva di discendere dal mitico Přemysl fondatore della rocca sulla riva sinistra del fiume Vltava – primo nucleo della futura città –, costruì su un’altura della sponda opposta il Castello. Antico era anche un modesto insediamento presso il fiume, nell’area oggi nota come Malá Strana. Di fronte a esso, sull’opposta riva del fiume, si sviluppò poi un ampio mercato servito da un porto: da lì si sarebbe sviluppato lo Staré Město, la Città Vecchia. Divenuta importante centro commerciale nella seconda metà del X secolo, Praga entrò con l’intera Boemia nell’orbita dei re di Germania. L’acme della sua potenza venne raggiunto sotto il governo dei discendenti dei conti di Lussemburgo con Giovanni che, con la Bolla d’Oro del 1356, riordinò la prassi dell’elezione dei sovrani del Sacro Romano Impero istituendo il collegio dei sette principi elettori. Qui, dopo la crisi del Trecento, vennero gettati, con il predicatore Jan Hus, i prodromi della Riforma religiosa che si sarebbe più tardi imposta con Martin Lutero.
Franco Cardini è professore di Storia Medioevale presso l’Università di Firenze e professore emerito dell’Istituto italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i massimi storici europei del Medioevo, è autore di decine di libri di successo in gran parte dedicati a questo periodo storico.

lunedì 14 ottobre 2024

Medi@Evo

Medi@Evo
L'età di mezzo nei media italiani
di Marco Brando
pp. 176; € 17,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738395

È sempre più in voga l’uso di luoghi comuni “medievali” in chiave negativa. Sono stereotipi basati sull’evocazione del “ritorno al Medioevo”, un Evo di mezzo immaginario, segnato da sofferenza, terrore e barbarie. Un filo lega il Medioevo vero a quello finto: da alcuni anni se ne occupa il campo di studi della medievistica definito medievalismo, e in questo orizzonte si muove Marco Brando, che si concentra sul ruolo svolto da mass media, giornalisti e social network. Fornendo un abbecedario dei cliché “medievali” dalla cronaca nera a quella rosa, dallo sport alla religione, dall’economia al razzismo, dalla sessualità alla politica, il suo libro vuole essere uno strumento utile per i fan della storia, per i professionisti dei media e, ovviamente, per gli storici.
Marco Brando Giornalista, si occupa anche di storia, in particolare della percezione del Medioevo nei mass media. Sul tema ha svolto lezioni in vari atenei e ha scritto Lo strano caso di Federico II di Svevia (Bari 2008) e L’imperatore nel suo labirinto (Firenze 2019). È socio dell’Associazione italiana di Public History (Aiph), della Società italiana di Didattica della Storia (SiDidaSt), della Società italiana per la Storia medievale (Sismed) e del Centro europeo di ricerche medievali (Cerm).

domenica 13 ottobre 2024

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico
ingua, storia, testimonianze letterarie
di Rosella Tinaburri
pp. 144; € 80,00
L'Erma di Bretschneider, 2024
ISBN: 9788891333568

Il volume mira a indagare e definire i rapporti tra il sassone e l’inglese antico, lingue molto vicine sia per la loro comune origine sia per le contingenze storiche, politiche e culturali che ne rafforzarono la contiguità per tutto l’Alto Medioevo, intensificando fenomeni di reciproca interferenza che si riflettono sulle testimonianze delle loro tradizioni letterarie.
Rosella Tinaburri è professoressa associata di Filologia e linguistica germanica presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti ai manoscritti miscellanei della tradizione germanica medievale nonché alla lessicografia delle lingue ingevoni in prospettiva comparativa e alle relative tradizioni letterarie, con particolare attenzione al poema Heliand per il sassone antico e alla prosa alfrediana per l’inglese antico.