mercoledì 30 novembre 2022

Papa, non più papa

Papa, non più papa
La rinuncia pontificia nella storia e nel diritto canonico
a cura di Amedeo Feniello e Mario Prignano
pp. 192, € 25,00
Viella, 2022
ISBN: 9791254691915
 
Più volte papa Francesco ha parlato della rinuncia al pontificato come di qualcosa che potrebbe verificarsi ancora in futuro (non necessariamente nel “suo” futuro), fino a divenire usuale.
Ora, a quasi dieci anni dal gesto di Benedetto XVI, autorevoli storici, giuristi e osservatori si confrontano su un tema delicatissimo che continua ad attirare l’attenzione del mondo intero, soprattutto perché tuttora privo di qualunque regolamentazione giuridica.
L’esame dei precedenti storici e dell’elaborazione canonistica sviluppatasi prima e dopo Celestino V, offre qui lo spunto per una riflessione che vale anche come proposta da consegnare a chi, nella Chiesa, dovrà decidere e legiferare.
Amedeo Feniello insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Collabora alle pagine culturali del «Corriere della Sera». Tra le sue recenti pubblicazioni Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi (Laterza, 2021) e Naples 1343 (Seuil, 2019).
Mario Prignano è giornalista e caporedattore centrale del Tg1. Storico della Chiesa e del papato, ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra cui Giovanni XXIII, l’antipapa che salvò la Chiesa (Morcelliana, 2019) e Urbano VI, il papa che non doveva essere eletto (Marietti 1820, 2010).

martedì 29 novembre 2022

Roma medievale. Itinerari da scoprire

Roma medievale. Itinerari da scoprire
di Maria Letizia Casanova
pp. 104, € 20,00
De Luca Editori d'Arte, 2022
ISBN: 978-88-6557-533-8
 
La storia turbolenta di Roma nei secoli medievali si intreccia indissolubilmente con quella della Chiesa attraverso una rete capillare di eventi che spaziano dalla nascita del papato carolingio all'avvento del Senato (1143-44). Spina dorsale della "nuova Roma", urbanisticamente intesa, rimangono le chiese. Oltre che come veicoli privilegiati del sacro, esse si pongono come le uniche testimonianze superstiti di un assetto civico che, in larga parte, sarebbe andato perduto nella furia del Sacco di Roma e nel revisionismo integrale dei cantieri di Sisto V. Ed è appunto attraverso le chiese, come unica strada percorribile, che si è qui tentato di recuperare alcuni tratti peculiari della città, legandola per quanto possibile al territorio o ad un progetto comune di difesa o semplicemente di percorribilità.
Maria Letizia Casanova ha diretto per molti anni il Museo Nazionale di Palazzo Venezia, con una intensa attività di studio, ricerca e organizzazione.

lunedì 28 novembre 2022

Pittura medievale a Tivoli

Pittura medievale a Tivoli
di Gaetano Curzi, Chiara Paniccia, Alessandro Tomei
pp, 224, € 26,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2022
ISBN: 9788836650811
 
Tivoli ha cristallizzato nel proprio tessuto urbano lo spazio di una memoria storica densa e stratificata. Pittura murale, tavole dipinte e libri miniati sono frammenti che, all'interno di questo palinsesto, restituiscono la fitta rete di rapporti culturali della città e le dinamiche del suo patronato artistico in età medievale. Artisti e committenti a Tivoli nel Medioevo si sono confrontati con l'imperiosità dell'Antico, con il contesto ambientale dell'abitato, con la numinosità del territorio e per il loro tramite hanno contribuito a costruire un'identità tiburtina: quella politica, quella urbanistica e civica. All'interno del volume si delinea così il paesaggio artistico di una città diaframma tra Patrimonium e Regnum la cui collocazione geografica a presidio della via Tiburtina-Valeria, nodo viario strategico che ne attraversa il tessuto urbano, ne determina in maniera significativa il quadro culturale.
Il volume contiene 175 illustrazioni.
Gaetano Curzi è professore ordinario di Storia dell'Arte Medievale all'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti (PE).
Chiara Paniccia (Roma, 1987) è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara e docente a contratto di Storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi della Tuscia.
Alessandro Tomei ha studiato storia dell’arte a Roma e Parigi e dal 2000 è professore ordinario di storia dell’arte medievale all’Università di Chieti-Pescara dove, dal 2006 al 2012, è stato anche Direttore del Dipartimento di Studi medievali e moderni.

sabato 26 novembre 2022

I «dictamina» del Codice Fitalia

I «dictamina» del Codice Fitalia
Tra retorica, letteratura e storia
Edizione critica a cura di Pietro Colletta, Fulvio Delle Donne, Benoît Grévin.
Con la collaborazione di Orsola Amore
pp. VIII-624, € 98,00
Sismel, 2022
ISBN 978-88-9290-151-3
 
Il Codice Fitalia (Palermo, Società siciliana per la storia patria, ms. I.B.25) contiene una delle più importanti raccolte di dictamina (cioè di testi retorico-esemplari) del periodo che va dalla prima metà del XIII al primo trentennio del XIV secolo. I componimenti epistolari e poetici qui editi permettono di ricostruire non solo la storia d’Europa tra l’età sveva e il Vespro siciliano, ma anche la raffinata letteratura espressa dalle cancellerie e dalle scuole dell’Italia meridionale. Essi sono pienamente e chiaramente rappresentativi della forma di scrittura più peculiare di quei secoli: l’ars dictandi o ars dictaminis. Lo stile connesso con questo tipo di trattatistica retorica e con le sue esemplificazioni applicative influenzò profondamente il gusto letterario e la cultura di un’intera epoca; negli ultimi secoli del Medioevo divenne egemonico e lasciò un’impronta evidente anche in alcuni indiscussi padri della letteratura che, come Dante, a esso si educarono.
Pietro Colletta è professore associato di Letteratura latina medievale e umanistica presso l’università di Enna “Kore”. Tra i suoi interessi di studio: la Linguistica storica e il passaggio dal latino al romanzo, la tradizione storiografica meridionale dal Medioevo al Rinascimento, in latino e in volgare e la storiografia, politica, religione e cultura in età tardo-antica, medievale e umanistica.
Fulvio Delle Donne è professore di Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata. Nella sua ampia produzione scientifica coniuga i metodi e gli interessi filologico-letterari con quelli storici, coprendo un arco cronologico che va dal VI al XVI sec. È autore di numerosissime edizioni critiche e volumi monografici: gli ultimi sono Tredici contro tredici. La Disfida di Barletta tra storia e mito nazionale (2020); La porta del sapere. Cultura alla corte di Federico II di Svevia (2019). È il presidente del Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese - CESURA.
Benoît Grévin, direttore di ricerca al CNRS (Centre de Recherches Historiques, UMR 8558, Parigi), membro dell’École française de Rome tra il 2003 e il 2007, è specializzato nello studio comparativo delle culture linguistiche e retoriche euromediterranee durante il tardo medievo-Rinascimento, specie dell’ars dictaminis. Ha pubblicato, tra gli altri, Rhétorique du pouvoir médiéval. Les Lettres de Pierre de la Vigne et la formation du langage politique européen (XIIIe-XVe s.) (2008), e Al di là delle fonti “classiche”. Le lettere dantesche e la prassi duecentesca dell’ars dictaminis (2020).
Orsola Amore è membro del Collegio dei docenti della Scuola di Dottorato di ricerca in “Società, politica e culture dal tardo medioevo all’età contemporanea” dell’Università “La Sapienza”. È socio corrispondente della Società Romana di Storia Patria. È membro del Comitato scientifico della Collana didattica del Dipartimento di Storia, Culture Religioni.

venerdì 25 novembre 2022

I dolci al tempo di Caterina Sforza

I dolci al tempo di Caterina Sforza
Segreti e ricette della tradizione medievale e rinascimentale
di Cecilia Milantoni
pp. 168, € 15,00
Edizioni Il Ponte Vecchio, 2022
EAN: 9791259781642
 
Una donna vissuta tra la fine del Medioevo e l'inizio del Rinascimento è stata Musa ispiratrice di questa ricerca. Si tratta di Caterina Sforza (1463-1509), figura straordinaria per la sua capacità di essere donna, astuta, saggia, desiderosa di apprendere e curiosa di scoprire i segreti della natura. Avvolta da un fascino misterioso, ancora oggi si sente la necessità di indagare alcuni dei suoi interessi, talora sorprendenti, come il cibo. Cosa avremmo potuto trovare nelle meravigliose tavole imbandite degli Sforza, tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento? Esistevano dolci nel Medioevo e nel Rinascimento? Per rispondere proponiamo un viaggio attraverso 50 ricette di dolci, lungo il quale la storia dell'alimentazione si fa viva nei suoi profumi, colori e impasti: un'esperienza unica, dove ognuno può diventare protagonista attraverso le sperimentazioni di sapori antichi. 
Cecilia Milantoni è archeologa e professionista dei beni culturali.

giovedì 24 novembre 2022

Gli ebrei a Padova dal Medioevo ai giorni nostri

Gli ebrei a Padova dal Medioevo ai giorni nostri
A cura di: Pier Cesare Ioly Zorattini, Adolfo Locci, Stefano Zaggia
pp. 306, € 30,00
Giuntina, 2022
ISBN: 9788880579663
 
Gli ebrei a Padova dal Medioevo ai giorni nostri. Il valore di una presenza
raccoglie una serie di saggi che raccontano e approfondiscono il rapporto, antico e prezioso, tra la città veneta e il mondo ebraico. La pubblicazione è stata coordinata da un Comitato scientifico composto dal dott. Gadi Luzzato Voghera, direttore del CDEC di Milano, dal dott. Adolfo Locci, rabbino capo della Comunità ebraica di Padova, dalla prof. Maddalena Del Bianco Cotrozzi, ordinaria di Storia dell’ebraismo nell’Università di Udine, e dal prof. Pier Cesare Ioly Zorattini, già ordinario di Storia delle Religioni nell’Università di Udine. Il testo presenta contributi di: Mariuccia Bevilacqua Krasner, Alessia Fontanella e Mauro Perani, Daniele Nissim, Antonio Spagnuolo, Pia Settimi, Ariel Viterbo, Rebecca Locci, Stefano Zaggia, Natascia Danieli, Adolfo Locci, Riccardo Di Segni, Maddalena Del Bianco Cotrozzi, Pietro Ioly Zorattini, Martina Massaro, Pier Cesare Ioly Zorattini, Giuliano Tamani, Giulia Simone, Mariarosa Davi, Gadi Luzzatto Voghera.
Pier Cesare Ioly Zorattini si è laureato in Filosofia a Padova dove ha iniziato la sua carriera accademica, proseguita a Bologna, Ferrara, Trieste, Udine. Nell’Ateneo friulano Zorattini ha insegnato a partire dal 1978, diventando promotore e direttore del primo Dipartimento di Scienze Storiche e Documentarie e titolare della prima cattedra di Storia dell’ebraismo. La sua ricerca si è incentrata sulla storia del Cristianesimo e sugli aspetti meno noti dell’ebraismo in Italia. Ha pubblicato tutti i procedimenti del S. Uffizio di Venezia contro Ebrei e Giudaizzanti dal Cinque al Settecento nella collana «Storia dell’Ebraismo in Italia», da lui diretta (14 volumi, dal 1980 al 1999, Olschki). In oltre quarant’anni di ricerca Ioly Zorattini si è occupato di tutte le componenti del giudaismo – askenazita, sefardita e italiana – in oltre novanta pubblicazioni.
Rav Adolfo Aharon Locci, nasce a Roma il 29.8.1967. Consegue prima il diploma di “Maskil” e poi la “Semikhà” con il titolo di “Chachàm” al Collegio Rabbinici Italiano di Roma nel 2002. Ha conseguito un attestato di studi (Niddà e Issùr ve-Hetter) presso il Kollel della “Yeshìvat ha- Kotel” di Gerusalemme. Dal 2002 è docente di Storia dell’Ebraismo, in collaborazione con il Prof. G. B. Lanfranchi, presso il dipartimento di Storia dell’Università di Padova. Dal 2007 è docente in Cultura Ebraica presso la Fondazione dell’Università di Mantova ed è Rabbino di riferimento della Comunità Ebraica di Mantova.
Stefano Zaggia è Professore Ordinario in Storia dell'Architettura (settore ICAR/18) presso il Dipartimento ICEA dell'Università degli Studi di Padova.

mercoledì 23 novembre 2022

La scuola di San Vittore e la letteratura medievale

La scuola di San Vittore e la letteratura medievale
a cura e con introduzione di Corrado Bologna, Carlo Zacchetti
pp. XLI-527, € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni della Normale, 2022
ISBN: 978-88-7642-699-5
 
I filosofi e teologi della Scuola di San Vittore, soprattutto Ugo e Riccardo, che Dante ricorda nel Paradiso dopo averli meditati in profondità, hanno esercitato un influsso notevole sul pensiero e sulla letteratura fra Medio Evo ed età moderna, specie per l’accento posto sul valore formativo delle emozioni e della memoria, delle immagini e di quella pratica spirituale applicata ai testi che essi definirono «esegesi figurativa». In questo volume si raccolgono, in una ricca e articolata dimensione multidisciplinare, gli interventi dei migliori specialisti dei Vittorini su scala internazionale, che i due curatori hanno riunito alla Scuola Normale Superiore per mettere a fuoco un orizzonte problematico finora quasi del tutto trascurato. Per la prima volta la cultura vittorina viene ripensata in un confronto con le vette della letteratura medioevale, dai trovatori provenzali a Jacopone, da Dante a Petrarca: ma la luce riflessa in questo prisma luminoso giunge fino a Ezra Pound.
Corrado Bologna nato, a Torino nel 1950, ha studiato nelle Università di Roma e di Ginevra; ha insegnato nelle Università di Ginevra, di Chieti, di Roma "La Sapienza"; è attualmente Prof. Ordinario di Filologia romanza nell´Università di Roma Tre.

martedì 22 novembre 2022

Storia costituzionale e amministrativa degli Stati moderni: l’Italia medievale e moderna

Storia costituzionale e amministrativa degli Stati moderni: l’Italia medievale e moderna
Trascrizione del manoscritto in lingua tedesca e traduzione italiana
di Otto Hintze
a cura di Gabriele Corti
pp. 300, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254692073 
 
Si pubblicano in questo volume le lezioni di storia costituzionale e amministrativa sull’Italia tra medioevo ed età moderna che lo storico tedesco Otto Hintze tenne tra gli ultimi anni del XIX secolo e il 1920. Questi testi costituivano una parte del materiale preparatorio per l’«Allgemeine Verfassungs- und Verwaltungsgeschichte der Neueren Staaten» che l’autore intendeva pubblicare ma rimase incompiuta. Tra gli elementi di novità occorre ricordare: il metodo comparativo di Hintze, con cui sono presi in esame ordinamenti in territori ed epoche diverse per delineare una tipologia delle istituzioni; l’analisi degli uffici nel loro divenire storico con un’attenzione ai cambiamenti delle funzioni e strutture.
Otto Hintze (1861-1940) insegnò Storia costituzionale, amministrativa, economica e politica all’Università di Berlino dal 1902 al 1920. Inizialmente i suoi obiettivi di ricerca si focalizzarono sulla storia amministrativa dello Stato degli Hohenzollern, per poi estendersi alla storia dei poteri pubblici europei.
Gabriele Coltorti ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Storiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha vinto il Premio Internazionale Santa Margherita Ligure 2008 con Cesare Beccaria visto da Fulvio e Gabriele Coltorti (Roma, 2007). Il suo libro più recente è Via Filodrammatici prima di Mediobanca (Milano, 2015).

lunedì 21 novembre 2022

Immagine e culto

Immagine e culto
Una storia dell’immagine prima dell’età dell’arte
di Hans Belting
Nuova edizione e traduzione italiana a cura di Luca Vargiu
pp. 900, € 100,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829010769
 
Hans Belting ha dato un contributo fondamentale allo studio della cultura figurativa e della funzione delle immagini nel mondo occidentale, per l’originalità della sua impostazione interpretativa. Ne è un esempio eminente Bild und Kult, distintosi tra i libri che hanno impresso una svolta negli studi storico-artistici per avere avviato una trattazione delle immagini di culto dall’avvento del cristianesimo alla Riforma protestante che prescinde dal concetto stesso di arte. A più di trent’anni dalla prima pubblicazione in lingua tedesca, questa nuova edizione italiana presenta, oltre a una traduzione e a una veste grafica completamente riviste, un corredo iconografico a colori arricchito anche rispetto all’edizione originale. Torna disponibile così un volume imprescindibile – un classico ormai – per chiunque voglia approfondire il tema delle immagini fra Tarda Antichità e Rinascimento.
Luca Vargiu è ricercatore confermato di Estetica nell'Università degli Studi di Cagliari. I suoi interessi di studio riguardano le teorie medievali e contemporanee dell'immagine, il rapporto tra estetica ed ermeneutica, la riflessione teorica sulla storia dell'arte e la filosofia del paesaggio.

domenica 20 novembre 2022

Osculetur me. Tre commentari anonimi al Cantico dei Cantici

Osculetur me. Tre commentari anonimi al Cantico dei Cantici
Edizioni critiche a cura di Cecilia Ambrosini, Federico De Dominicis e Maria Galli Presentazione di Francesco Santi
Introduzione di Rossana Guglielmetti
pp. XV-340, € 68,00
Sismel, 2022
ISBN: 978-88-9290-172-8 
 
Il volume raccoglie tre edizioni critiche di commenti al Cantico dei Cantici finora inediti, frutto delle tesi di laurea dei tre curatori.
Il primo appartiene alla ricca stagione dell’esegesi carolingia e dei suoi esperimenti di riuso del materiale patristico: unisce infatti un’epitome dal commentario di Origene e la trascrizione da quello di Giusto d’Urgell; è questa esposizione che Teodulfo d’Orléans scelse per il Cantico nella sua miscellanea, il celebre ms. Parigino lat. 15679.
Il secondo rappresenta un altro momento particolarmente felice per la storia dell’esegesi, la Francia del XII secolo, e integra la ripresa da Aimone d’Auxerre con il contributo di fonti tanto antiche quanto coeve, compresi i lavori della scuola di Laon.
Il terzo proviene invece dall’area napoletana del XII secolo e innesta sulla base data da un’altra esposizione anonima italiana appena precedente gli apporti di svariati altri autori. Ciascuno dei tre testi, dunque, testimonia l’inesauribile energia e creatività con cui i lettori medievali continuarono sia ad assimilare la tradizione esegetica, sia a innovarla con contributi originali, riadattandola a esigenze e contesti sempre diversi.

sabato 19 novembre 2022

Autopsia dei grandi del Medioevo

Autopsia dei grandi del Medioevo
di Elena Percivaldi, Francesco Maria Galassi
pp. 384, € 20,00
Diarkos, 2022
EAN: 9788836162437 
 
Un racconto vivido e appassionante che coglie come le patologie e le circostanze dei decessi delle grandi figure del Medioevo, al di là del lato meramente biografico, abbiano influito a volte in maniera determinante anche sul corso della “grande storia”.
 
Com'è morto Federico II, il celebre “Stupor mundi”? Fu davvero avvelenato oppure addirittura soffocato dal figlio Manfredi, come mostra una ben nota miniatura, o non fu piuttosto vittima di una grave patologia addominale dovuta a malattie trascurate? Fu davvero la malaria a stroncare la vita di Dante Alighieri? Cosa causava le visioni, terribili e sublimi insieme, di Giovanna d'Arco e Caterina da Siena? E cosa accadde alla salma di Guglielmo il Conquistatore durante il funerale, tanto da causare negli astanti malori e svenimenti? A questi e ad altri intriganti interrogativi prova a rispondere questo libro, che ripercorre la vita – e soprattutto la morte – di santi, papi, imperatori, sovrani, condottieri, letterati e artisti in modo originale e inedito. Combinando, con un approccio multidisciplinare, gli aspetti storico-archeologici a quelli medico-scientifici alla luce delle più recenti teorie e scoperte, gli autori ricostruiscono malattie, causa del decesso e destino delle spoglie mortali di alcuni dei grandi personaggi del Medioevo, non senza sovvertire dicerie e luoghi comuni largamente diffusi. Il risultato è un racconto vivido e appassionante che coglie come le patologie e le circostanze dei decessi, al di là del lato meramente biografico, abbiano influito a volte in maniera determinante anche sul corso della “grande storia”.
Elena Percivaldi, milanese, è storica medievista e giornalista professionista. Collabora con alcune delle principali riviste di alta divulgazione del settore storico tra cui “Medioevo”, “Archeo” e “BBC History” ed è direttore del notiziario “Storie & Archeostorie”. All'attività di relatrice in incontri e conferenze in Italia e in Canton Ticino affianca la curatela di mostre storico-archeologiche e di eventi sui Longobardi rivolti prevalentemente al vasto pubblico.  Membro di varie istituzioni e Comitati scientifici, è spesso ospite del prestigioso Festival del Medioevo di Gubbio (Pg) e ha all'attivo una quindicina di libri, alcuni dei quali tradotti anche all'estero. Sito web: www.perceval-archeostoria.com.
Francesco Maria Galassi è medico e paleopatologo, direttore del Fapab Research Center (Sicilia), si occupa dello studio delle malattie nel passato e della loro evoluzione. Esperto di mummie e cold case storici, afferisce alla sezione di archeologia della Flinders University (Australia) come professore associato. È autore di numerose pubblicazioni paleopatologiche e di studi di risonanza internazionale. Nel 2017 la rivista americana Forbes lo ha inserito tra i trenta scienziati under 30 più influenti in Europa.

venerdì 18 novembre 2022

Tre insoliti delitti

Tre insoliti delitti
di Matteo Strukul
pp. 224, € 9,90
Newton Compton, 2022
ISBN: 9788822772572
 
1199:
è la vigilia della festa di san Nicola e Kaspar Trevi, cavaliere templare, viene convocato dal reggente del Regno di Sicilia, in visita a Bari per assistere ai festeggiamenti. All’alba un uomo è stato trovato ai merli della fortezza, con il ventre squarciato e le viscere esposte: si tratta di Giuseppe Filangieri, un tempo consigliere della defunta regina Costanza di Altavilla. Dell’omicidio è ritenuta responsabile Filomena Monforte, la bellissima dama della regina, su cui ricade la terribile accusa di stregoneria. La giovane è fuggita e il reggente ordina a Kaspar di ritrovarla e consegnarla alla giustizia. Il templare non è stato scelto a caso: egli fa infatti parte dell’Ordine di San Bernardo di Chiaravalle, una confraternita di cavalieri-esorcisti dediti a combattere il demonio, in qualsiasi forma si manifesti. Sulle tracce di Filomena, Kaspar si ritroverà ad attraversare la nostra penisola da sud a nord, in un viaggio rocambolesco e funestato dalla morte: in ogni città in cui Filomena si rifugia, qualcuno viene ucciso in modo brutale. Cosa si cela dietro questi omicidi? La ragazza è davvero una strega, o un pericolo molto più terreno del diavolo è in agguato nell’ombra?
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. È laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Diritto europeo e membro della Historical Novel Society. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quaranta Paesi e opzionate per il cinema. Per la Newton Compton ha esordito con la saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Successivamente ha pubblicato Inquisizione Michelangelo, Le sette dinastie, La corona del potere, Dante enigma, Il cimitero di Venezia e Tre insoliti delitti.

giovedì 17 novembre 2022

Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo

Suggestioni e modelli danteschi tra Medioevo e Umanesimo
Atti del Convegno di Roma, 22-24 ottobre 2018
A cura di: Andrea Mazzucchi, Bruno Itri
pp. 560, € 59,00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-500-4

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno tenuto a Roma, promosso dal « Centro Pio Rajna » e dalla Casa di Dante, dal 22 al 24 ottobre 2018, dedicato ad approfondire l’importanza di Dante e dell’opera dantesca nel suo tempo e in quello a lui successivo, tra Medioevo e Umanesimo, in ideale collegamento con il precedente Convegno Intorno a Dante. Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori del XIV secolo (Roma, 7-9 novembre 2016), teso invece a ricostruire l’ambiente storico e culturale nel quale il poeta si formò e visse.

Dante rappresenta uno snodo decisivo nell’evoluzione della cultura e della civiltà occidentale, in quanto si pone contestualmente come sigillo della tradizione medievale e come precursore delle nuove sensibilità impostesi con l’Umanesimo e il Rinascimento. Si può anzi dire che La Divina Commedia, che offre la piú alta sintesi e compiuta rappresentazione della cultura e della civiltà medievale, “chiuda” sostanzialmente il Medioevo e “apra” al mondo nuovo rappresentato dall’Umanesimo. In queste pagine sono quindi indagate, a partire dalla funzione modellizzante che l’opera dantesca è stata in grado di esercitare nella storia del pensiero e nella formalizzazione letteraria tra il XIV e il XV secolo, le differenti manifestazioni di questa svolta cruciale. La materia, ricchissima, ha dato corpo a un volume di Atti sostanzioso e variamente articolato, benché, come ovvio, sia stato possibile affrontare soltanto alcune delle numerose questioni poste dall’oggetto.
La problematica discussa durante il Convegno, opportunamente focalizzata e attualizzata nel piú ampio contesto del Settecentenario dantesco (2021), può costituirsi quale tema di ulteriori riflessioni, approfondimenti, scandagli, da riprendere in successivi momenti o incontri per nuove ricerche.
Andrea Mazzucchi per i tipi della Salerno Editrice ha curato nel 2002 l’edizione critica delle Chiose Filippine alla Divina Commedia e nel 2004 l’edizione critica delle Chiose alla Commedia di Matteo Chiromono. È Professore di filologia della letteratura italiana all'Università di Napoli Federico II.

mercoledì 16 novembre 2022

Il Medioevo in Val Tidone e Val Luretta

Il Medioevo in Val Tidone e Val Luretta
Il territorio, le famiglie e frammenti di vita vissuta nelle carte più antiche
Volume I
di Pier Luigi Bavagnoli
pp. 528, € 38,00
Libreria Internazionale Romagnosi, 2022
ISBN: 8007900160003
 
Una poderosa ben documentata e raffigurata guida storico-paesaggistica per conoscere le valli del Tidone e del Luretta al tempo del Medioevo: dalla pianura salendo sino alle ondulate colline attraversando antiche contrade e borghi fortificati. Un territorio sul quale sono state pubblicate monografie inerenti singole località e castelli, talvolta anche di ottima fattura, ma che prima di questo approfondito studio di Bavagnoli mancava di una presentazione come comprensorio omogeneo da un punto di vista storico, oltre che geografico.
Il volume è organizzato nella forma di guida storica; ogni capitolo fa capo ad una castellanza del territorio, seguendo in linea di massima il criterio degli estimi rurali farnesiani del XVI secolo. Per ognuna di queste Bavagnoli ha ricostruito un profilo documentato, incrociando la lettura dei classici della storia di Piacenza con le notizie emergenti dalla Sezione documenti, che correda ogni capitolo raccogliendo le scritture inerenti quel territorio. Il volume presenta oltre 700 documenti, molti dei quali inediti.
L'uscita del  secondo volume è prevista per il prossimo autunno.
Pier Luigi Bavagnoli, nato nel 1956 a Piacenza, si è diplomato all’ITIS Marconi, dove ha vissuto gli anni della contestazione giovanile. Le estati trascorse a Rocca D’Olgisio hanno segnato gli anni dell’adolescenza. Lì sono le radici e lì nasce la passione per il tempo dei castelli. Dal 2005 al 2013, con la moglie Barbara, si è impegnato nel recupero del fortilizio di Torre Breno, producendo infine un volume sulle fasi di restauro e le notizie storiche raccolte (Breno e ... dintorni, Ed. Pontegobbo, 2016).

martedì 15 novembre 2022

Introduzione alla filosofia islamica

Introduzione alla filosofia islamica
di Massimo Campanini
pp. 192, € 18,00
Laterza, 2022
ISBN: 9788858149393
 
Più che ricostruire la storia della filosofia islamica, questo libro vuole restituircene il senso complessivo. Vuole cioè definire i modi e le tematiche fondamentali di una speculazione che non è rimasta chiusa nei confini del mondo islamico ma ha contribuito all’evoluzione di tutta la storia della filosofia con una sua peculiare originalità.
Massimo Campanini (1954-2020), orientalista, ha insegnato Storia dei paesi islamici all’Università di Urbino, alla Statale di Milano, all’Orientale di Napoli e all’Università di Trento. È stato visiting professor allo IUSS di Pavia e al San Raffaele di Milano. Per Laterza è autore di Arcipelago Islam. Tradizione, riforma e militanza in età contemporanea (con K. Mezran, 2007) e Il Corano e la sua interpretazione (nuova edizione 2020).

lunedì 14 novembre 2022

Res sacrae

Res sacrae
Strumenti della devozione nelle società medievali
di Sofia Boesch Gajano
pp. 164, € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254690215 
 
Res sacrae
è un’espressione che comprende una molteplicità di oggetti legati al culto, cui in ogni religione vengono attribuiti poteri spirituali e poteri materiali di protezione.
 
Questo volume si concentra sui tre principali strumenti della devozione in ambito cristiano, le reliquie, le immagini, l’eucarestia, indagando sulla fonte del potere loro attribuito, sul ruolo avuto nella vita religiosa delle società medievali, in un arco cronologico che va dall’età tardo antica al secolo XIV, quando si afferma il culto eucaristico. 
Il lungo percorso di ricerca nella storia della santità, del culto dei santi e dei santuari permette all’autrice di inserire a pieno titolo le res sacrae tra gli oggetti degni di attenzione da parte della storiografia.
Sofia Boesch Gajano ha insegnato Storia medioevale presso le Università La Sapienza di Roma, Siena, L’Aquila, Roma Tre. Ha fondato e presieduto l’Associazione Italiana per lo studio della Santità, dei Culti e dell’Agiografia (AISSCA) e il Centro Europeo di Studi Agiografici (CESA). Tra le sue pubblicazioni: La santità (Laterza, 1999); Gregorio Magno. Alle origini del medioevo (Viella, 2005); Chelidonia. Storia di un’eremita medievale (Viella, 2010); Un’agiografia per la storia (Viella, 2020).

domenica 13 novembre 2022

Specchio di Illuminazione. Redazione lunga

Specchio di Illuminazione. Redazione lunga
Edizione critica sulla base del ms. Ambrosiano Y46 Sup.
di Illuminata Bembo
a cura di Riccardo Pane
pp. XXVII-99, € 32,00
Sismel, 2022
ISBN: 978-88-9290-192-6
 
Una serie di recenti scoperte presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano e l’Archivio Generale Arcivescovile di Bologna ha completamente modificato la nostra conoscenza del principale testo agiografico su santa Caterina de’ Vigri (XV sec.), noto con il titolo di Specchio di Illuminazione, e composto dalla discepola della santa bolognese, la beata Illuminata Bembo. La redazione finora nota, basata su un manoscritto ritenuto, forse a torto, autografo, e conservato tuttora presso il monastero del Corpus Domini di Bologna, si è rivelata essere solo una delle tappe di un complesso work in progress. Sono emerse, in particolare, una redazione più lunga, certamente antecedente a quella finora nota, e un’altra più breve, ampiamente epitomata.
Si presenta qui l’edizione critica della redazione lunga, sulla base del manoscritto Ambrosiano Y46 Sup., che costituisce il testimone privilegiato di tale redazione. Il lavoro rappresenta il primo contributo per una revisione completa della storia di questa fonte agiografica, che dovrà tenere necessariamente conto anche dei numerosi testimoni della redazione già nota, venuti alla luce negli ultimi anni, e dei recenti studi paleografici sulla scrittura della Bembo.
Riccardo Pane, nato a Bologna nel 1972, è presbitero della Arcidiocesi di Bologna, è laureato in lettere classiche all´Università di Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in Teologia presso la Facoltà Teologica dell´Emilia-Romagna, dove è attualmente docente incaricato di Teologia sistematica.Collabora anche con la cattedra di Lingua e Letteratura armena dell´Università di Bologna.

sabato 12 novembre 2022

Pistoia medievale...ma non troppo

Pistoia medievale...ma non troppo
di Marco Vozzolo
pp. 239, € 15,00
Atelier Pistoia, 2022
ISBN: 9788898903528
 
Fin dalle prime pagine di questo libro il lettore viene trasportato nelle strette ripe della Pistoia Medievale. Una vera e propria passeggiata nella potente città che fu. Correremo tra case in fiamme e torri demolite. Ci introdurremo tra le botteghe conoscendo i bottegai e i più svariati mestieri. Ceneremo in taverne affollate di pellegrini e mercanti con le pietanze dell'epoca. Assisteremo alla realizzazione di un convento e si farà la conoscenza della donna che seguì le orme di santa Chiara. Ci ritroveremo nel bel mezzo di un assedio cercando di schivare quadrelle di balestra e magari ci troveremo faccia a faccia con il temibile Castruccio Castracani ma anche con la meravigliosa Selvaggia Vergiolesi. Buon viaggio dunque e... fate attenzione ad aggirarvi tra queste pagine, le strette ripe della Pistoia Medievale non erano affatto sicure.
Marco Vozzolo è nato a Minturno (LT) nel 1972. Sposato, con una figlia, vive a Pistoia. Grande amante della storia e del paesaggio toscano, ha coltivato le sue passioni cimentandosi come scrittore e sommelier.

venerdì 11 novembre 2022

Il sale e la fortuna di Venezia

Il sale e la fortuna di Venezia
di Jean-Claude Hocquet
pp. 624, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Jouvence, 2022
ISBN: 9788878019126
 
Legare la storia del sale alle vicende di Venezia non è una pretesa artificiosa che rasenti il paradosso. Nel Medioevo le saline occupavano almeno metà della laguna e procuravano a Venezia sale prezioso da scambiare con prodotti che a essa mancavano: grano, ferro, legno. Alla fine del Medioevo, Venezia sceglie di importare il sale dal Mediterraneo per sovvenire ai suoi traffici, all’armamento navale, al commercio marittimo. La vendita del sale attraverso il monopolio veneziano procura le entrate fiscali che finanziano lo sforzo militare della Repubblica in Italia o contro i Turchi, l’ammortamento del debito pubblico, la politica di risanamento e di difesa della laguna. La storia del sale pone quindi il lettore al centro del potere economico e politico della Serenissima, aiutandolo a cogliere i meccanismi della trasformazione sociale in una storia millenaria.
 
Jean-Claude Hocquet (1936) è uno storico e medievalista francese. Ha insegnato Storia medievale alla Sorbona, all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università Charles De Gaulle-Lille III. È stato direttore di ricerca al CNRS e dal 2003 è diventato direttore emerito. Tra le sue opere pubblicate in Italia: Venezia medievale (2016), Le saline dei veneziani e la crisi del tramonto del Medioevo (2003) e Denaro, navi e mercanti a Venezia 1200-1600(1999).

giovedì 10 novembre 2022

Luigi il Grande Rex Hungariae

Luigi il Grande Rex Hungariae
Guerre, arti e mobilità tra Padova, Buda e l’Europa al tempo dei Carraresi
a cura di Giovanna Baldissin Molli, Franco Benucci, Maria Teresa Dolso e Ágnes Máté
pp. 570,  € 70,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254692042 

La figura di Luigi il Grande, re d’Ungheria, domina letteralmente la storia europea della seconda metà del Trecento: un passaggio cruciale nella costruzione dell’Europa moderna, caratterizzato dal riassetto di equilibri secolari e dalla sperimentazione di modelli politici, economici e sociali in netta rottura col passato. Salito al trono nel 1342, il giovane Luigi dovette subito fronteggiare l’evento forse più traumatico del Medioevo, la Peste Nera, col suo shock demografico che dimezzò la popolazione del continente. La fine di un secolare percorso d’espansione della civiltà europea coincise col declino degli universalismi che avevano in precedenza rivendicato il governo della respublica christiana.
A un’Europa strutturata su poteri universali e poteri locali, l’epoca di re Luigi sostituisce un laboratorio di nuove forme di polarizzazioni che guardano, senza eccessive soluzioni di continuità, all’età moderna. In questa fucina di modernità prendono vita l’esperienza e il progetto politico di Luigi d’Angiò che include, sul fronte della politica italiana, la relazione con Padova e i signori da Carrara.
Giovanna Baldissin Molli, studiosa senior dell’Università degli Studi di Padova (in cui è stata docente di Storia delle arti applicate e dell’oreficeria) e già Presidente della Veneranda Arca di S. Antonio di Padova. Gli ambiti di ricerca principali sono relativi alla storia dell’oreficeria veneta del tardo Medioevo e del primo Rinascimento, alla basilica di Sant’Antonio di Padova con i suoi annessi (oratorio di San Giorgio, Scoletta, Museo Antoniano) e alla pittura veneta del Rinascimento.
Franco Benucci, ricercatore di Linguistica presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova e membro dell’Ateneo Veneto di Scienze Lettere ed Arti, della Societas Veneta di Storia Religiosa e del Centro per la storia dell’Università di Padova, nonché responsabile del progetto di ricerca interdisciplinare relativo al Corpus dell’epigrafia medievale (CEM) di Padova e, nel quadriennio 2019-2022, del programma di ricerca internazionale SID Luigi il Grande Rex Hungariae. Guerre, arti e mobilità tra Padova, Buda e l’Europa al tempo dei Carraresi, unisce agli interessi disciplinari quelli relativi all’araldica e alla storia, arte e cultura della città, della regione e dell’Università, con particolare riguardo alle relative testimonianze monumentali, epigrafiche e documentarie.
Maria Teresa Dolso insegna Storia medievale presso l’Università degli Studi di Padova. Si occupa di storia religiosa basso medievale e ha dedicato particolare attenzione agli Ordini mendicanti e al loro ruolo nel contesto della Chiesa e della società del Due e Trecento. Tra le sue pubblicazioni: La Chronica XXIV Generalium. Il difficile percorso dell’unità nella storia francescana (Padova, 2003), Fonti agiografiche dell’Ordine francescano (Padova, 2014), Gli ordini mendicanti. il secolo delle origini (Roma, 2021). È membro del consiglio scientifico di numerose riviste e fa parte del Direttivo della Società internazionale di Studi francescani.
Ágnes Máté si è laureata in Italianistica e in Studi Ungheresi presso l’Università di Szeged, Ungheria, e ha acquisito due dottorati di ricerca a Szeged (2011) e a Varsavia (2015). Dopo aver lavorato come post-doc prima a Budapest (MTA BTK ITI), poi presso il Dipartimento di Filologia classica e studi neolatini della sua alma mater, ha collaborato con il Gruppo di Ricera ELKH-SZTE Antichità e Rinascimento: Fonti e Ricezione (TK2016-126) a Szeged. Ha pubblicato tre monografie, l’ultima delle quali intitolata Griselda, Ghismonda, Lucretia. La fortuna di tre storie d’amore nel Cinquecento ungherese (Roma, 2021).  

mercoledì 9 novembre 2022

Gli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli. Catalogo

Gli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli. Catalogo
A cura di Giancarlo Petrella.
Premessa di Andrea Mazzucchi, Presentazione di Maria Lucia Siragusa e Raffaele De Magistris
pp. 492, € 68.00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-696-4
 
Dopo il catalogo degli incunaboli della Biblioteca Oratoriana dei Girolamini (2019), il catalogo degli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli è il secondo risultato conseguito dalla Scuola di alta formazione «Alberto Varvaro» in «Storia e Filologia del manoscritto e del libro antico» istituita nel 2017 con una convenzione dell’Università degli Studi «Federico II» di Napoli e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Il volume che vede ora la luce, frutto dello strenuo impegno degli allievi della Scuola e di alcuni dottorandi della Scuola Superiore Meridionale coordinati da Giancarlo Petrella, dischiude per la prima volta agli studiosi e alla collettività uno dei fondi incunabolistici numericamente più ricchi e storicamente interessanti del patrimonio librario napoletano.

Pur defraudata per regio decreto della corposa collezione di oltre quattrocento incunaboli che nel 1812 il marchese Francesco Taccone aveva assegnato all’istituenda biblioteca pubblica assieme all’intera sua magnifica raccolta di edizioni a stampa, nei decenni successivi la Biblioteca Universitaria riuscì a rastrellare un numero altrettanto ingente di edizioni quattrocentesche. Da dove giunsero? L’analisi autoptica dei circa 450 esemplari oggi conservati – e qui per la prima volta descritti nei loro aspetti materiali (legatura, decorazione, interventi manoscritti d’uso e di possesso) – consente di intravedere la progressiva formazione e l’accrescimento del fondo  incunabolistico, oltre che ricostruirne in filigrana le storie parallele. Attraverso un percorso sistematico di rilevamento delle tracce di provenienza che delinea modalità e diacronie nel processo di sedimentazione libraria, riaffiorano frammenti delle soppresse biblioteche religiose (il Collegio Massimo dei Gesuiti, San Domenico Maggiore, San Giovanni a Carbonara, le Clarisse di Donnaregina, ma anche i conventi della Provincia), reliquie di una dispersa raccolta papale settecentesca e piú corposi lasciti di colti giuristi e collezionisti napoletani.
Note di lettura e marginalia manoscritti, dietro i quali affiora il volto di alcuni dei protagonisti del cenacolo umanistico napoletano quattro-cinquecentesco, apportano importanti e impreviste acquisizioni sul fronte del libro postillato. Tale catalogo, a lungo atteso anche ai fini dell’accertamento patrimoniale del posseduto, restituisce una messe significativa di nuovi dati utili a delineare la circolazione, consultazione e conservazione del libro a Napoli tra Rinascimento ed Età moderna.
Giancarlo Petrella è docente di Bibliografia e Biblioteconomia e di Storia e conservazione del patrimonio librario presso l’Università «Federico II» di Napoli e la Scuola Superiore Meridionale.

martedì 8 novembre 2022

Rithmomachia. Alla riscoperta di un gioco medievale

Rithmomachia
Alla riscoperta di un gioco medievale
di Bruno Codenotti, Giovanni Resta
pp. 124, € 16,70 (Acquista online con il 5% di sconto)
Messaggerie Scacchistiche, 2022
ISBN: 9788898503285
 
Con questo libro gli autori ci invitano alla riscoperta di un gioco di strategia, la Rithmomachia, praticato dal Medioevo al Rinascimento, soprattutto da monaci ed eruditi, poi quasi del tutto dimenticato. Si tratta di una vera e propria battaglia tra cerchi, triangoli e quadrati a cui sono associati certi numeri, disposti su un tavoliere 8×16 che diventa il teatro di singolari scontri di natura aritmetica.
L’opera di Codenotti e Resta, entrambi ricercatori presso l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa, spiega e illustra con immagini le regole del gioco, la strategia e le più istruttive situazioni di gioco. Nelle ultime pagine in appendice sono raffigurati tutti i Cerchi, i Triangoli e i Quadrati che compongono il gioco, in modo che possano essere ritagliati ed eventualmente incollati su supporti di cartoncino o altro materiale rigido, per ottenere un set di gioco completo.
Bruno Codenotti è dirigente di ricerca del CNR presso l’Istituto di Informatica e Telematica di Pisa. `E stato direttore dell’Istituto di Matematica Computazionale del CNR dal 1993 al 2002. In precedenza, dopo aver ricevuto nel 1983 la Laurea in Scienze dell’Informazione presso l’Universit`a di Pisa, `e stato prima ricercatore e poi dirigente di ricerca presso l’Istituto di Elaborazione dell’Informazione del CNR.
Giovanni Resta è primo ricercatore all'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa.

lunedì 7 novembre 2022

Il grande racconto del Mediterraneo

Il grande racconto del Mediterraneo
di Egidio Ivetic
pp. 394, € 48,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-29997-0
 
«...il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia» Fernand Braudel
Il Mediterraneo è il cuore incandescente di un unico vitale continente afro-euro-asiatico, l’epicentro della grande storia che qui transita e da qui scaturisce, il luogo in cui si è concentrato per alcuni millenni il mondo immaginabile. Come comprendere quella straordinaria «pianura fluida» che è il Mare Nostrum? Mettendosi sulle tracce delle civiltà sepolte? Ripercorrendo il vagare di eroi erranti come Ulisse, Enea o i viaggi dei pellegrini verso la Terrasanta? Interrogando gli strati e i substrati archeologici? Abbracciandone il paesaggio oppure lasciandosi abbacinare dai capolavori artistici? Il racconto mai concluso di una storia millenaria, unica e imprescindibile, fatta di guerre e convivenze, scambi e antagonismi, invasioni e diaspore, ibridazione ininterrotta di saperi, miti, leggende, manufatti, nel coesistere di culture religiose ora dialoganti ora in conflitto. Il ritratto in movimento di una civiltà e del suo mare.
Egidio Ivetic insegna Storia del Mediterraneo nell’Università di Padova. Con il Mulino ha pubblicato «Le guerre balcaniche» (nuova ed. 2016), «Storia dell’Adriatico. Un mare e la sua civiltà» (2019), «I Balcani. Civiltà, confini, popoli (1453-1912)» (2020), «Est/Ovest. Il confine dentro l’Europa» (2022).

domenica 6 novembre 2022

Immagine, figura, astrazione

Immagine, figura, astrazione
Le geometrie del testo nella ‘Commedia’ di Dante
di Mira Mocan
pp. 260, € 28,00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-503-5
 
La Commedia è un poema visionario, ricchissimo di potenti immagini mentali capaci di tradurre il pensiero poetante dantesco. Questo libro illumina le principali strategie testuali attraverso le quali prende corpo l’immaginazione visuale del poeta, a partire dalle simmetrie tematiche e lessicali fino all’impiego di metafore e similitudini dall’alto tenore allegorico, sulle quali si costruisce la dimensione figurale e figurativa del «sacrato poema», con attenzione anche alle fonti teologiche mediolatine che legittimano l’uso del linguaggio poetico per esprimere le realtà celesti. Viene messo a fuoco in particolare il ricorso a figure geometriche per dare visibilità a concetti di ordine astratto, dal valore universale. Si coglie così il grado più rarefatto della visualizzazione di puri rapporti formali fra le cose, secondo una modalità propria alla cultura diagrammatica medievale, la quale si esprime anche attraverso modelli iconografici che possono aver agito sull’immaginazione poetica di Dante.
Mira Mocan insegna Filologia e linguistica romanza all’Università di Roma Tre. Ha dedicato numerosi studi all’opera dantesca, indagando in particolare il tema dell’immaginazione in rapporto alla costruzione poetica. Fra i suoi libri: La trasparenza e il riflesso. Sull’« alta fantasia » in Dante e nel pensiero medievale (Milano 2007) e L’arca della mente. Riccardo di San Vittore nella ‘Commedia’ di Dante (Firenze 2012).

sabato 5 novembre 2022

Venezia e i Mongoli

Venezia e i Mongoli
Commercio e diplomazia sulle vie della seta nel medioevo (secoli XIII-XV)
di Nicola Di Cosmo, Lorenzo Pubblici
pp. 316+16 pp. ill. col., € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254690055 
 
Nel XIII secolo Venezia era la potenza marittima dominante del Mediterraneo e i Mongoli i padroni di un impero immenso che comprendeva Cina, Persia, Russia e Asia Centrale. La conquista mongola integrò politiche ed economie regionali in uno spazio continentale in cui fiorirono scambi commerciali e relazioni diplomatiche. Dall’unione tra i circuiti continentali controllati dai Mongoli e le rotte marittime che portavano all’Europa, gestite da Genova e Venezia, scaturirono enormi possibilità.
Il punto d’incontro e collegamento fu il Mar Nero, dove fiorirono insediamenti italiani, crocevia di genti, culture, e merci. Se la presenza più cospicua fu genovese, Venezia fu attiva protagonista, con le sue specifiche sfide e realtà. I rapporti tra Mongoli e Veneziani sono oggetto per la prima volta di una ricostruzione che chiarisce gli intrecci, i rapporti, le difficoltà e le ambizioni di entrambe le parti in una prospettiva di storia globale.
Nicola Di Cosmo è storico dell’Asia Orientale presso l’Institute for Advanced Study (Princeton, USA). Studia in particolare le relazioni tra i popoli nomadi e la Cina dall’antichità al periodo moderno. Tra le sue monografie principali vi sono Ancient China and Its Enemies: The Rise of Nomadic Power in East Asian History (Cambridge University Press, 2002) e Manchu-Mongol Relations on the Eve of the Qing Conquest (Brill, 2003).
Lorenzo Pubblici insegna Storia e culture dell’Asia Centrale premoderna all’Università di Napoli l’Orientale. Fra le sue monografie ricordiamo Mongol Caucasia. Invasions, Conquest, and Government of a Frontier Region in 13th-century Eurasia (Brill, 2022); Cumani. Migrazioni, strutture di potere e società nell’Eurasia dei nomadi, secoli X-XIII (Firenze U.P., 2021) e Dal Caucaso al mar d’Azov. L’impatto dell’invasione mongola in Caucasia fra nomadismo e società sedentaria,1204-1295 (Firenze U.P., 2018).