domenica 31 gennaio 2021

Manfredi committente

Manfredi committente
Fonti e opere
di Francesca Soffientino
pp. 288, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833134710
 
Manfredi di Svevia – principe di Taranto e poi re di Sicilia – fu oggetto di una feroce damnatio memoriae già in vita e ha poi ricevuto una minima attenzione in ambito storico.
 
Ciononostante una rivalutazione storica e storico-artistica di questo sovrano è possibile attraverso l’impiego di un metodo di ricerca basato principalmente sullo studio delle fonti letterarie e sull’analisi del materiale artistico superstite. Da questa sinergia emerge un ritratto inedito del giovane sovrano, che fu particolarmente attivo in ambito artistico nella promozione di specifiche tecniche come l’architettura, la pittura su legno o la miniatura, capaci di veicolare in ambito monumentale e privato le sue ambizioni e rivendicazioni politiche, e si distinse anche come sostenitore di generi quali la musica, il canto e la poesia che presso la corte sveva rivestivano un ruolo importante.
Francesca Soffientino è attualmente collaboratrice scientifica dell’Institut für Geschichtswissenschaft dell’Università di Bonn. Il suo principale ambito di studio è la produzione artistica degli Staufer in Italia e in Germania e l’analisi del concetto di potere e propaganda artistica in ambito europeo.

sabato 30 gennaio 2021

I fiorini di conio fiorentino battuti a Napoli tra XIII e XV secolo

I fiorini di conio fiorentino battuti a Napoli tra XIII e XV secolo
di Simonluca Perfetto
pp. 108, € 9,00
Aracne Editrice, 2021
ISBN: 978-88-255-4020-8
 
Lo studio dimostra che dalla fine del XIII secolo sino alla conquista aragonese la coniazione dell’oro nella zecca di Napoli non fu mai abbandonata. Per gran parte di questo periodo furono coniati fiorini di conio fiorentino, che si sostituirono alla moneta angioina napoletana. I fiorini furono dapprima coniati dai banchieri fiorentini che appaltarono la zecca e successivamente da fiorentini posti a capo delle finanze del Regno di Napoli. Tuttavia, nella seconda parte di questo lungo periodo, il fiorino patì la concorrenza del ducato veneziano, dal quale fu definitivamente soppiantato al tempo di Alfonso il Magnanimo, quando a Napoli si batteva quest’ultima tipologia, insieme alle monete aragonesi.
Simonluca Perfetto, dopo gli studi in giurisprudenza, ha approfondito eterogenei aspetti connessi a zecche e monete dell’Italia meridionale, portando a termine nell’ultimo decennio oltre 60 monografie. Nel 2015 ha ricevuto il Premio di Numismatica “Memmo Cagiati”, conferitogli nell’ambito del XV International Numismatic Congress. È dottorando di ricerca in storia medievale, nonché socio della Deputazione Abruzzese di Storia Patria e della Società Numismatica Italiana.

venerdì 29 gennaio 2021

Vichinghi. Tra storia e leggenda

Vichinghi. Tra storia e leggenda
di Jason R. Forbus
pp. 92, € 10,00
Ali Ribelli Edizioni, 2020
ISBN: 9788833463698
 
Libri, fumetti, film e una serie televisiva di grande successo hanno contribuito a portare alla ribalta gli antichi vichinghi, ‘gli uomini del nord’. Difficile, tra tanto e variegato materiale, distinguere tra finzione e realtà.
Vichinghi. Tra storia e leggenda è un volume che, fonti alla mano, contribuisce a sfatare falsi miti e leggende su un popolo che ha plasmato – e continua a plasmare – la cultura occidentale, restituendo le sfaccettature di una società complessa quanto l’animo umano.
Jason R. Forbus è autore di romanzi, fiabe, poesia e saggi. Laureato in Sociologia presso l'Università di Aberdeen, divide il suo lavoro tra consulenze per le Nazioni Unite e una passione per la letteratura in tutte le sue forme. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 12 lingue.

giovedì 28 gennaio 2021

Sette donne all'alba del Medioevo

Sette donne all'alba del Medioevo
Ipazia, Galla Placidia, Pulcheria, Onoria, Eudocia, Licinia Eudossia, Amalasunta
di Gianni Morelli
pp. 80, € 10,00
Il Ponte Vecchio Edizioni, 2021
EAN: 9788865419779
 
Il Medioevo è impossibile da raccontare. C'è riuscito soltanto Umberto Eco e l'ha fatto in modo stellare. Ci ha lasciato anche un post che val la pena trascrivere: «Una introduzione al Medioevo, per non avere la stessa lunghezza dei volumi che introduce, dovrebbe limitarsi a dire che il Medioevo è il periodo che, iniziando mentre l'impero romano si dissolve, fondendo la cultura latina con quella dei popoli che hanno gradatamente invaso l'impero, con il cristianesimo come collante, dà vita a quella che chiamiamo oggi Europa, con le sue nazioni, le lingue che ancora parliamo e le istituzioni che, sia pure attraverso cambiamenti e rivoluzioni, sono ancora le nostre». E s'ella è fanciulla femina, polla a cuscire e nonne a leggere, ché non istà troppo bene a una femina sapere leggere, se già no la volessi fare monaca... E insegnale tutti i fatti della masserizia di casa.. 
Gianni Morelli è viaggiatore, geografo, autore di racconti, romanzi e soggetti cinematografici. Ha scritto testi di viaggio, geografia, storia e costume per le principali case editrici italiane, alcuni dei quali tradotti in diverse lingue.

mercoledì 27 gennaio 2021

Per Jean Renart. E altri studi di letteratura medievale

Per Jean Renart. E altri studi di letteratura medievale
di Alberto Limentani
a cura di Gianfelice Peron
pp. 326, € 25,00
Esedra Editrice, 2020
EAN: 9788860581266
 
Il nòcciolo di questo libro è costituito dalla piccola – ma compatta – serie di saggi rinnovatori che Alberto Limentani dedicò a Jean Renart, il più sottile dei narratori in lingua d’oïl e certo il più congeniale al suo temperamento critico. Arricchiscono il volume altri scritti sparsi di letteratura romanza, che si addensano attorno a poli d’interesse particolarmente cari all’autore: i generi “eccentrici” e di statuto liminare, le tecniche dell’arte allusiva, gli effetti di mise en abyme e di “distanza estetica”, le traduzioni di opere medievali. Questo ventaglio di temi e problematiche ci fa toccare con mano l’amplissima apertura di compasso delle ricerche di Limentani, ma testimonia anche del suo ethos intellettuale, sempre portato alla razionalità e alla limpidezza, senza però rinunciare a un grammo di complessità. Ne risulta una silloge diversificata eppure rappresentativa, nelle cui va-riazioni ritroviamo l’inimitabile stile di uno studioso che ha saputo incrociare il punto di vista storico-sociologico e i metodi della semiologia letteraria con una spiccata sensibilità per il gioco delle forme e le viscosità intertestuali.
Alberto Limentani (1935-1986) ha insegnato Filologia romanza nell'Università di Cagliari, Venezia e Padova. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: "L'eccezione narrativa. La Provenza medievale e l'arte del racconto" (Einaudi, 1977), "Alle origini della filologia romanza" (Pratiche, 1991) e "L'Entrée d'Espagne e i signori d'Italia" (Antenore, 1992).

martedì 26 gennaio 2021

Le suppliche dei senesi alla penitenzieria apostolica (1458-1513)

Le suppliche dei senesi alla penitenzieria apostolica (1458-1513)
di Ludwig Schmugge
prefazione di Mario Ascheri
pp. 208, € 16,00
Edizioni Cantagalli, 2020
ISBN: 9788868798925
 
Nell’archivio della Penitenzieria Apostolica si trovano decine di migliaia di suppliche inviate al Papa da uomini e donne da tutte le parti della cristianità con la richiesta di una grazia speciale che solo il Sommo Pontefice poteva concedere. Per l’Inghilterra, la Svezia ed i paesi di lingua tedesca queste fonti eccezionali – accessibili solo da pochi anni – sono già state pubblicate.
In questo libro, per la prima volta, sono raccolte 270 suppliche di un territorio italiano, città e diocesi di Siena, fra gli anni dal 1458 al 1513, interpretate e messe in relazione con la prassi del dicastero centrale della curia papale e la storia della città toscana.

lunedì 25 gennaio 2021

Geografie interiori: mappare l’interiorità nel cristianesimo, nell’ebraismo e nell’islam medievali

Geografie interiori: mappare l’interiorità nel cristianesimo, nell’ebraismo e nell’islam medievali
a cura di Isabella Gagliardi, Marco Biffi
pp. 240, € 22,00
Società Editrice Fiorentina, 2020
ISBN: 9788860325914
 
Il libro presenta i risultati di una ricerca finanziata dall’Ateneo di Firenze nel settore dei Progetti strategici, che è stata condotta da un’équipe di specialisti su testi di età medievale appartenenti alle tradizioni cristiana, ebraica e islamica che fossero accomunati dalla tipologia dell’educazione religiosa impartita, ricorrendo cioè a metafore spaziali e a tecniche di istruzione spirituale modellate sulla localizzazione e sui movimenti negli spazi immateriali e interiori. 
Testi molto diversi tra loro per finalità, ambiente di composizione, personalità degli autori, che sono stati resi comparabili attraverso la costruzione e l’uso di una griglia tematica popolata da “topologie”, ovvero da indicazioni spaziali associate a stati emozionali, intellettuali e spirituali. 
I saggi pubblicati presentano la griglia tematica, i risultati delle prime ricerche su testi specifici o su filoni culturali ben individuati, ma anche il progetto relativo alla costruzione di un corpus testuale interrogabile sul web che consenta di enucleare e mettere a confronto le localizzazioni interiori e/o immateriali prodotte dalle tre tradizioni religiose nella medesima epoca storica.
Isabella Gagliardi insegna Storia del Cristianesimo e delle Chiese all’Università di Firenze. Si occupa della storia dei movimenti religiosi indagandone le connessioni tra il livello istituzionale e quello carismatico; di storia delle donne; di storia di formazione delle coscienze anche in ottica interreligiosa.
Marco Biffi è professore associato di Linguistica italiana presso l’Università di Firenze e collabora con l’Accademia della Crusca dal 1996. Tra i suoi principali interessi di ricerca vi sono la lingua tecnica e artistica, l’italiano trasmesso, la linguistica informatica. Ha diretto la realizzazione di numerose banche dati di ambito linguistico.

domenica 24 gennaio 2021

Cronaca di Francesco di Corbara (1347–1400)

Cronaca di Francesco di Corbara (1347–1400)
La memoria di una famiglia operante nell’Italia centrale del Trecento
di Sandro Tiberini
Presentazione di Mario Ascheri
pp. 188, € 13,00
Aracne Editrice, 2021
ISBN: 978-88-255-3626-3
 
Questo “libro di famiglia”, tra i più notevoli prodotti nel tardo medioevo, unisce allo stile dimesso e pacato delle “ricordanze” di vita domestica la passione narrativa nell’evocare le vicende che segnarono profondamente lungo tutto il Trecento non solo la città e il territorio di Orvieto, ma anche in generale l’Italia centrale. L’autore, esponente di primo piano dell’aristocrazia orvietana, fu partecipe da protagonista a molti degli eventi da lui narrati; ciò fa sì che il quadro da lui tramandatoci di essi costituisca una preziosa testimonianza delle dinamiche che determinarono la transizione dalle istituzioni comunali alle signorie cittadine e agli “stati regionali”, con particolare riferimento ai domini temporali della Chiesa, dei quali Francesco fu strenuo fautore e difensore.
Sandro Tiberini ha conseguito nel 1991 il dottorato di ricerca con una tesi sulla signoria rurale in Umbria settentrionale, dalle origini al XIII secolo, e ancora oggi tale materia è al centro dei suoi interessi. Nel contempo ha rivolto l’attenzione alle tematiche relative ai ceti dirigenti in generale, approfondendone anche alcuni aspetti particolari (il linguaggio araldico, le torri urbane...), e si è anche interessato a più riprese al comune rurale, nella sua vita economica e istituzionale.
Mario Ascheri, storico del diritto e delle istituzioni, consigliere del Max-Planck-Institut, ha ottenuto durante la sua lunga carriera massimi riconoscimenti civici a Siena e Ventimiglia. È Senior Fellow presso la University of California Berkeley e membro di numerose accademie e società storiche italiane e spagnole.

sabato 23 gennaio 2021

Il testo dell'immagine. Fonti letterarie per lo studio dell'arte medievale

Il testo dell'immagine. Fonti letterarie per lo studio dell'arte medievale
di Francesco Stella
pp. XVI-480, € 45,00
Le Monnier Università Editore, 2021
EAN: 9788800771320
 
Monumenti e immagini non ci parlano da soli. La comprensione delle opere d'arte di epoche lontane richiede la conoscenza dei presupposti culturali che le hanno motivate, trasformandole in un valore sociale. Questi elementi si possono acquisire, per l'arte medievale, attraverso i testi narrativi, poetici e teologici che li trasmettono, oltre che nelle testimonianze di artigiani, artisti e architetti. Il testo dell'immagine, utilizzabile anche per corsi universitari di Fonti dell'arte medievale o di Letteratura latina medievale per i Beni Culturali, affronta questioni rilevanti dell'iconologia artistica medievale tramite un confronto diretto con i testi latini, di cui si offre spesso una prima traduzione. Dal drammatico conflitto sul culto delle immagini alle concezioni del fenomeno artistico, dalla simbologia della natura alle storie di santi, dai meccanismi delle allegorie bibliche alla valorizzazione del ruolo di artisti e artigiani, dalle curiosità archeologiche nei resoconti di viaggio alle memorie di architetti, dalle normative monastiche sull'arte all'ispirazione politica negli affreschi dei palazzi pubblici, i testi a carattere culturale sono la documentazione indispensabile per un approccio iconotestuale che si integri alle informazioni archivistiche, alle descrizioni materiali e alle valutazioni stilistiche. 
Francesco Stella è professore ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica presso l'Università di Siena, insegna Filologia latina medievale e umanistica con incarichi di Letterature comparate, Applicazioni informatiche per la ricerca letteraria e Teoria della Traduzione. Dirige il Centro di Studi Comparati "I Deug-Su". Insegna anche Fonti medievali e umanistiche perla storia dell’arte e Letteratura medievale di viaggi e pellegrinaggi all’ISSR di Arezzo. Dal 2004 al 2010 è stato Direttore del Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali della Facoltà e dal 2008 coordina il Master in "Informatica del testo-edizione elettronica".

venerdì 22 gennaio 2021

60 passi nell’arte a Castiglione Olona

60 passi nell’arte a Castiglione Olona
di Laura Marazzi
pp. 126, € 15,00
Grossi Editore, 2020
ISBN: 9788889751732
 
Due linee principali hanno guidato l'autrice di questo libro, cresciuto passo passo nel silenzio dell'isolamento dovuto alla pandemia da COVID 19: far conoscere o riscoprire dettagli artistici di Castiglione Olona, e in particolare del suo luogo d'arte, che, in piena epidemia, hanno manifestato più chiaramente il loro valore originale come, per esempio le immagini di santi invocati lungamente contro le antiche pesti e i capolavori di Masolino da Panicale; offrire una positivita primaverile in un tempo quaresimale: donare, cioè, uno sguardo meravigliato e riconoscente, sostenere le persone, curare le ferire dell'animo, creare spazi spirituali "rinascimentali".
Laura Marazzi è storica dell’arte. Dal 2017 è conservatrice e responsabile dei servizi educativi del Museo della Colleggiata di Castiglione Olona, dopo un impegno di oltre quindici anni quale conservatrice del Museo Baroffino del santuario del Sacro Monte sopra Varese. Dal 2000 è collaboratore dei Serizi educativi della Pinacoteca di Brera. Ha scritto due guide del museo Baroffino di cui una destinata ai più giovani visitatori, e pubblicato numerosi contributi di carattere storico, artistico, iconografico e iconologico. 

giovedì 21 gennaio 2021

Archeologia del rupestre nel Medioevo

Archeologia del rupestre nel Medioevo
Metodi di analisi e strumenti interpretativi
di Paolo Dalmiglio, Elisabetta De Minicis, Vincenzo Desiderio, Giancarlo Pastura
pp. 200, € 38,00
EdiPuglia, 2020
ISBN: 978-88-7228-945-7
 
L’Archeologia del rupestre è un ambito di studio ancora in via di sviluppo, ma, dopo molti anni di applicazione sul campo, è diventata parte integrante delle ricerche che, in aree caratterizzate da una favorevole condizione geomorfologica del suolo, si interessano della struttura insediativa delle campagne in età tardoantica e medievale. Le proficue esperienze dell’area laziale hanno stimolato l’organizzazione di una serie di convegni (2005, 2009, 2019) dedicati agli “Insediamenti rupestri di età medievale” dell’Italia centrale, meridionale e insulare, dove l’architettura “in negativo” è maggiormente presente, cercando di mettere al centro dell’attenzione gli aspetti metodologici (catalogazione, rilievo, problemi di interpretazione e datazione), gli elementi caratterizzanti (organizzazione e funzionalità degli spazi abitativi, le attività produttive, i luoghi di culto, le infrastrutture) e, da ultimo, il rapporto tra struttura rupestre e contesto. Analisi, documentazione e interpretazione, sono i passaggi caratterizzanti di ogni indagine archeologica che vede risultati attesi nell’applicazione rigorosa di metodi che si vanno affinando con nuove ricerche. Solo dopo un’accurata sperimentazione, infatti, è oggi possibile proporre una metodologia specifica per lo studio della realtà rupestre che si affianca alla pratica della topografia archeologica, da cui eredita gli aspetti essenziali, entrando però nel vivo di una specificità assolutamente originale dovuta alla continua frequentazione delle architetture in negativo.

mercoledì 20 gennaio 2021

Bari-Santiago-Bari

Bari-Santiago-Bari
Il viaggio, il pellegrinaggio, le relazioni.
Atti del Convegno internazionale di studi (Bari, 21 marzo 2019) 
a cura di Rosanna Bianco
pp. 320, € 60,00
Edizioni Compostellane, 2020
ISBN: 978-88-95945-23-1
 
L’incontro di studio è stato promosso nell’ambito di una stretta collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Santiago de Compostela , avviata nel 1999 e proseguita negli anni.

La giornata di studio e gli Atti hanno registrato il contributo di storici, antropologi, studiosi di letteratura e di teatro, storici dell’arte: infatti, un tema complesso come il pellegrinaggio, come scrive Paolo Caucci von Saucken nel suo saggio, «non può essere che studiato in una prospettiva interdisciplinare e in relazione all’intera civiltà che lo ha generato » e il pellegrinaggio compostellano deve essere visto in connessione con quello diretto a Roma, a Gerusalemme, a Monte Sant’Angelo.
Al centro della riflessione sono il cammino e il viaggio di persone, di modelli, di artisti e di opere tra territori lontani uniti da una rete di percorsi , di strade, di relazioni. L’attenzione è stata rivolta alla ricostruzione della ricerca scientifica compostellana, ai pericoli del viaggio, alla figura di San Giacomo e al suo culto, alla tradizione letteraria e teatrale, ai Cammini europei verso Compostella, ai riconoscimenti del Cammino di Santiago da parte del Consiglio d’Europa e dell’Unesco, all’immagine del pellegrino, alle relazioni artistiche tra la Puglia e la Galizia in particolare nel Medioevo e in Età moderna.

martedì 19 gennaio 2021

Il secolo dei Vandali

Il secolo dei Vandali
Storia di un'integrazione fallita
di Umberto Roberto
a cura di Giusto Traina
pp. 368, € 23,00
21Editore, 2020
ISBN: 978-8899470456
 
A distanza di tanti secoli, il nome dei Vandali evoca ancora immagini di furia distruttrice e ottusa violenza, quasi ad inquietante emblema di barbari invasori che annientarono un mondo di sublime civiltà. Sotto il nome dii Vandali, che dal 439 al 534 dominarono le ricche province dell'Africa romana, si cela una miscela di genti che costituiscono un'alterità affascinante rispetto ad altri popoli barbarici. Conservando la ricchezza delle città e delle terre conquistate, i Vandali fecero di Cartagine la loro splendida capitale e si assimilarono presto ai costumi e alla cultura raffinata dei loro sudditi romani. Apprezzarono il fascino opulento dell'Africa tardoantica, ma ebbero paura di esserne corrotti per l'esiguità del loro numero. Così, fin dal tempo del loro grande re Genserico, costruirono argini per contenere il rischio di un'integrazione troppo rapida. Si chiusero nell'isolamento dei loro spazi e nell'illusione di una missione storica fondata sulla custodia della loro religione, l'arianesimo. La chiusura li condannò a una irreversibile debolezza; e caddero soli, abbandonati dai sudditi, quando una spedizione imperiale bizantina riuscì nella riconquista di Cartagine. Dopo aver vissuto intensamente il loro 'secolo', i Vandali sparirono dalla storia del Mediterraneo tardoantico, scontando, perfino nella lugubre memoria delle loro imprese, il rifiuto di un'integrazione con le genti che avevano dominato.
Umberto Roberto da ottobre 2016 è professore ordinario di storia romana presso l’Università Europea di Roma. Dal 2020 è Professore ordinario di Storia romana presso il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Napoli, "Federico II". È membro del Collegio di Dottorato in Filologia e Storia del Mondo antico, Dipartimento di Scienze dell’Antichità, presso La Sapienza, Università di Roma, (dal novembre 2009). Si occupa principalmente di storia imperiale romana e tardoantica e di storia della storiografia antica. Negli ultimi anni le sue ricerche hanno particolarmente privilegiato: la storia del terzo e del quinto secolo d.C.; i rapporti tra impero romano e popolazioni barbariche; la storia del rapporto tra impero romano e cristianesimo fino al IV secolo d.C.; l’età giulio-claudia.

lunedì 18 gennaio 2021

Le case di Pisa

Le case di Pisa
Edilizia privata tra Età romana e Medioevo
a cura di Federico Cantini, Fabio Fabiani, Maria Letizia Gualandi, Claudia Rizzitelli
pp. 192, € 35,00
All'Insegna del Giglio, 2020
ISBN: 9788892850224
 
Gli atti del convegno “Le case di Pisa” pongono l’accento sull’edilizia privata della città tra Età romana e Medioevo, facendo emergere dati inediti o solo parzialmente pubblicati di scavi recenti, ma anche molto lontani nel tempo. L’intento è quello di tornare al dato archeografico (troppo spesso trascurato in favore di sintesi più generali), qualunque sia la qualità della documentazione di partenza, con lo scopo di seguire il processo interpretativo, mostrando anche il “backstage”, per usare una metafora cinematografica, talvolta dato per sottinteso o scontato. I contributi presentati seguono un approccio analitico e nello stesso tempo critico alla lettura dei resti archeologici, offrendo nuovi dati sulle “case di Pisa” romana e medievale, differenti per forme architettoniche, materiali costruttivi e distribuzione nello spazio urbano e suburbano di una città dalla stratificazione plurimillenaria. Il volume costituisce dunque un aggiornamento imprescindibile per tutti coloro che si occupano di archeologia pisana.

domenica 17 gennaio 2021

Magi, infanti e martiri nella letteratura cristiana antica

Magi, infanti e martiri nella letteratura cristiana antica
di Francesco Scorza Barcellona
a cura di Tommaso Caliò e Elena Zocca
pp. 336, € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833137186
 
Gli studi raccolti nel volume sono rappresentativi del pluridecennale percorso di ricerca di Francesco Scorza Barcellona e del suo peculiare approccio all’agiografia antica. Una prima sezione propone tre saggi pionieristici sulla santità infantile, indagata attraverso la vicenda omiletica dei santi Innocenti e quella agiografica dei martiri bambini. Nella seconda si ripercorre il culto dei Magi, in un viaggio ideale fra Oriente ed Occidente, dalla letteratura patristica al Milione di Marco Polo. La terza e ultima sezione manifesta il particolare interesse del nostro autore per le identità agiografiche complesse o liminali: Vittore, il martirio femminile e quello donatista. Gli articoli inclusi nella raccolta rimangono a tutt’oggi punti di riferimento obbligati sui soggetti trattati.

Francesco Scorza Barcellona è stato professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle Chiese, e di Agiografia, presso le Università di Roma La Sapienza e Tor Vergata. I suoi interessi esplorano l’intero ambito cronologico dell’agiografia, dal tardoantico alla contemporaneità.

sabato 16 gennaio 2021

I generi letterari nel tardo medioevo: contaminazione, mescolanza, normatività tra Italia e Francia

I generi letterari nel tardo medioevo: contaminazione, mescolanza, normatività tra Italia e Francia
a cura di Antonio Sotgiu
pp. 172, ® 15,00
Aracne Editrice, 2021
ISBN: 978-88-255-3963-9
 
La critica romantica ha restituito un’immagine della letteratura medievale fondata sulla libertà creativa dei grandi autori e del loro rifiuto di ogni estetica normativa e di ogni criterio di genere o di stile. Se da un lato tale immagine ha permesso di valorizzare i grandi capolavori del basso medioevo, dall’altro essa mette in sordina la presenza di una riflessione sui generi e sulle forme poetiche. A partire da una pluralità di approcci che rinnovano lo studio dei generi letterari — dalla narratologia all’estetica della ricezione, dall’intertestualità alla nuova retorica — i contributi del presente volume indagano il ruolo delle coordinate di genere e di stile nella concezione, nell’interpretazione e nella ricezione dei grandi capolavori delle tre corone e di autori francesi medievali.
Antonio Sotgiu è dottore di ricerca in letteratura italiana medievale (Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3). È membro associato del CERLIM (Centre d’études et de recherches sur la littérature italienne médiévale) e collabora con l’Università del Piemonte Orientale. Si occupa principalmente di questioni di teoria e di storia letteraria, dell’opera di Giovanni Boccaccio e della sua fortuna europea.

venerdì 15 gennaio 2021

Roma dal Medioevo al Rinascimento (1378-1484)

Roma dal Medioevo al Rinascimento (1378-1484)
di Arnold Esch
pp. 416, € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella 2021
ISBN: 9788833134536 
 
Arnold Esch ricostruisce magistralmente uno degli snodi più importanti della storia di Roma: il passaggio dalla città del tardo Medioevo a quella, affascinante, del Rinascimento. Il secolo che inizia con il Grande Scisma (1378) e si chiude, in pieno Rinascimento, alla fine del pontificato di Sisto IV (1484) è un secolo decisivo: il papa diventa padrone della città ribelle e la vita sociale ed economica ruota sempre più intorno alla sua corte. Gli umanisti diffondono uno sguardo nuovo sull’antichità. La vita religiosa acquista sfumature inedite grazie ai pellegrini che accorrono in città negli anni santi e alla crescente pietà laica femminile. La vivace attività edilizia e l’intensa committenza artistica di papi e cardinali rinnovano l’aspetto di Roma e la sua attrattiva.
 
La storia di Roma, in quanto capitale della cristianità, assume una dimensione ulteriore: è storia di una città e allo stesso tempo storia mondiale. Continuando la lunga tradizione della storiografia tedesca su Roma, Arnold Esch ripercorre con maestria questa trasformazione, che è insieme ecclesiastica, sociale, economica e culturale.
Arnold Esch è stato professore ordinario di Storia medievale all’Università di Berna e direttore dell’Istituto Storico Germanico di Roma (1988-2001). È socio dell’Accademia dei Lincei e della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. 

giovedì 14 gennaio 2021

Il cuore nel pugno

Il cuore nel pugno
di Beatrice Micheluzzi
pp. 276, € 18,90
Book Sprint Edizioni, 2021
ISBN: 9788824952156
 
Inghilterra 1189/1194. Sir Richard de Clare, figlio cadetto di una nobile famiglia e come tale non destinato a ereditare titoli e terre, viene ferito nell’orgoglio dalla bellissima lady Elizabeth Morley che, dopo aver amoreggiato con lui, gli preferisce il più ricco e potente lord Barklet. Per ripicca Richard comincia a corteggiare pubblicamente sua sorella minore, l’insignificante e giovanissima Christiane, destinata a diventare monaca. Dopo averla sedotta, l’abbandona e parte per la III Crociata. Al suo ritorno scopre di non aver mai dimenticato la piccola Christiane. In un turbine di incomprensioni, equivoci, inganni e vendette, la vicenda porta i protagonisti a scoprire i loro veri sentimenti e capire come anche il più grande dei cuori possa essere imprigionato da un piccolo pugno.

Beatrice Micheluzzi. Sovrintendente di Polizia Locale, vive e lavora nel varesotto. Appassionata da sempre del periodo medievale e di tiro con l’arco storico, ha fatto parte per anni di una compagnia di rievocazione storica nelle vesti di arciere, piazzandosi al II e III posto durante il torneo nazionale medievale di tiro con l’arco a S. Marino negli anni 2004/2005.

mercoledì 13 gennaio 2021

La grande pandemia

La grande pandemia
Come la peste nera generò il nuovo mondo
di Klaus Bergdolt
traduzione di Anna Frisan
postfazione di Alessandro Barbero
pp. 311, € 18,90
Pienogiorno Edizioni, 2020
EAN: 9791280229007
 
«Quegli eventi spaventosi, che comportarono un momentaneo imbarbarimento di tutti gli standard morali e un carico atroce di sofferenze, non si lasciarono dietro un mondo istupidito e in declino, bensì una società formicolante di energie e d'una ritrovata voglia di vivere» (Alessandro Barbero). Nata nelle sconfinate steppe asiatiche e diffusasi attraverso la Cina, la peste nera che ha travolto il pianeta nella metà del Quattordicesimo Secolo è la più terribile pandemia che l'umanità ricordi. Un terzo della popolazione europea ne cadde vittima, un dato che equivarrebbe oggi a oltre 200 milioni di persone. L'Italia fu il primo paese dell'Europa occidentale ad esserne colpito, e mentre le altre nazioni poterono affrontarla perlomeno con una minima esperienza, l'epidemia si abbatté sulle città che si affacciavano sul mare come una vera sciagura. Per cinque terribili anni, la morte proiettò la sua sinistra ombra ovunque. Ma alla fine di quel cupo incubo, tutta l'Europa, da Venezia e alla penisola iberica, da Messina a Milano, dai paesi di lingua tedesca a Londra, Parigi e Firenze, si sarebbe destata profondamente diversa: quella tragica epopea avrebbe rappresentato l'imprevisto crogiuolo di concepimento di tutta l'età moderna, liberando energie inespresse, modificando costumi, ridistribuendo ricchezze. Il Vecchio Mondo si accingeva al tramonto, e il rinascimento di una nuova alba sorgeva su quello Nuovo.
Klaus Bergdolt è uno storico della medicina tedesco. Oltre ai segreti della medicina di Ippocrate e Galeno, ha studiato anche l’arte del Trecento e la poesia italiana del tardo Medioevo, Petrarca in particolare. È stato proprio il poeta toscano a indicargli la via: approfondire la grande epidemia di peste che dal 1347 al 1351 devastò l’Europa arrivando dalle steppe asiatiche lungo la via della seta. Pochi si ricordano che Petrarca fu un grande testimone della peste, epidemia che uccise anche la sua amata Laura ad Avignone.

martedì 12 gennaio 2021

Primavera

Primavera
La stagione inquieta
di Alessandro Vanoli
pp. 280, € 16,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-28589-8
 
In bilico tra il gelo dell’inverno e il caldo dell’estate, periodo di profumi, di piogge e di vento, di sconforto e di speranza, la primavera è per sua natura inquieta. Raccontarla significa narrare di feste dedicate alla vita che rinasce e di luce che ritorna: dai greci agli ebrei, sino alla Pasqua dei cristiani. Ma anche di eserciti e di mercanti – che per secoli hanno atteso che i mari si facessero calmi per ripartire –, di rivoluzioni, di diritti e conquiste. La primavera è però prima di tutto ciclo terrestre, equinozio, risvegliarsi di sensi e di corpi, di fiori, erbe, insetti, uccelli, in un’ansia di desiderio dove tutto sembra rimandare in realtà a qualcosa di più antico e profondo: forse alle origini del mondo, a quella natura primordiale alla quale ci lega la nostra stessa biologia. La primavera racconta una sorta di struggente nostalgia, di quando, alle origini, noi e il mondo eravamo una cosa sola, legati dallo stesso ritmo e dallo stesso ordine delle cose.

Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «Andare per l’Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016), «L’ignoto davanti a noi (2017)», «La via della seta» (con F. Cardini, 2017) e in questa stessa serie «Inverno» (2018).

lunedì 11 gennaio 2021

Storia di Ambrogio

Storia di Ambrogio
Da Treviri a Milano
di Giovanna Ferrante
pp. 104, € 13,00
Ancora Edizioni, 2020
ISBN: 9788851422271
 
La biografia romanzata di una delle più grandi figure del Cristianesimo.

Il vescovo, il santo, il patrono di Milano; questo è l’Ambrogio che conosciamo. Ma ci fu anche l’Ambrogio uomo, con i suoi dubbi e i suoi travagli. A partire dai dati storici, Giovanna Ferrante narra la vita di Ambrogio fino alla sua consacrazione a vescovo, indagando tra le pieghe della sua anima, donandogli pensieri e parole che rappresentano uno scandaglio psicologico, una ricostruzione appassionata che ci restituisce il personaggio con vivide pennellate. Avviato a una brillante carriera nella magistratura, Ambrogio si troverà invece a compiere un “salto nel vuoto” per volontà di Dio, alla scoperta di una nuova esistenza, contro ogni dubbio e resistenza della propria anima. Sullo sfondo, i personaggi storici, l’ambiente, le vicende politiche che agitarono quei secoli.
Giovanna Ferrante è scrittrice, giornalista, autrice e conduttrice di trasmissioni radiofoniche. Milanese innamorata della sua città, è impegnata nel farla conoscere attraverso romanzi e conferenze che tiene sui personaggi e sulla storia di Milano. Nel 2007 le è stato conferito l’Ambrogino d’Oro. Nel 2011 ha ricevuto il Premio «La mia vita per Milano» dalla Società del Giardino - Famiglia Meneghina. Nel 2013 ha ricevuto il Premio FIDAPA «per aver inserito la sua cultura e la sua professionalità a favore della ricerca e della sperimentazione nel campo della Leucemia Linfatica Cronica». Nel 2011 ha dato avvio alla Fondazione Renata Quattropani, impegnata nel sostegno della ricerca sulla Leucemia Linfatica Cronica, nel ricordo della madre; e al Fondo Vasco Ferrante, nel ricordo del padre, per sostenere l’insegnamento delle arti artigiane ai giovani.

domenica 10 gennaio 2021

Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria

Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria
Dinamiche politiche, assetti amministrativi, società locali (secoli XII-XVI)
a cura di Paolo Pirillo e Lorenzo Tanzini
pp. VIII-464, € 48,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki, 2020
ISBN: 9788822267306
 
Il confine è una categoria fondamentale della storia politica: nelle discussioni e nelle tensioni del presente come nelle dinamiche dei poteri dei secoli passati. Così come tutte le categorie della politica ha conosciuto però trasformazioni profonde, che rendono illusorio ogni discorso sui confini che attribuisca al termine il medesimo significato attraverso i secoli. Questo volume, frutto di due diversi convegni di studio (Firenze e Perugia), raccoglie saggi dedicati alla fenomenologia del confine in una parte dell’Italia tardomedievale che per ricchezza documentaria e articolazione geopolitica si presenta come esemplare. Affiancando l’accurata analisi documentaria dei casi di studio e una spiccata attenzione per i concetti chiave messi in gioco, i saggi focalizzano in particolare l’approccio dei governi cittadini nei confronti delle situazioni liminali sul piano territoriale, e la rilevanza in un simile contesto dei poteri signorili nel loro ambiguo gioco ‘ai margini’ delle sfere di dominio urbano. Ne risulta una complessa e innovativa riformulazione del problema dei rapporti tra poteri e territorio in una fase cruciale della storia italiana, tra la vicenda comunale e gli Stati dell’Antico Regime.
Paolo Pirillo (Firenze, 1951) allievo di Elio Conti, è professore ordinario di Storia medievale all’università di Bologna. Si occupa di storia sociale ed economica delle campagne, di politica territoriale cittadina, delle dinamiche del popolamento e degli insediamenti in età medievale. A questi temi ha dedicato alcuni saggi comparsi su riviste, contributi miscellanei e atti di convegni e alcuni volumi tra i quali: Famiglia e mobilità sociale nella Toscana medievale. I Franzesi della Foresta da Figline Valdarno (secoli xii-xv), Firenze 1992; Costruzione di un contado. I Fiorentini e il loro territorio nel Basso Medioevo, Firenze 2001. Di recente si è occupato della fondazione di nuovi centri abitati nella Toscana medievale, raccogliendo dei saggi nel volume Creare comunità. Firenze e i centri di nuova fondazione della Toscana medievale, Roma 2007 e curando la sezione storica del Museo regionale delle Terre Nuove toscane di San Giovanni Valdarno.
Lorenzo Tanzini (Montevarchi 1976) è professore associato Storia medievale presso l’Università di Cagliari e membro della redazione dell'Archivio storico italiano. Si interessa soprattutto di storia delle istituzioni e della cultura politica tra Medioevo e prima età moderna, con particolare riguardo a Firenze e alla Toscana: tra i suoi lavori più recenti A consiglio. La vita politica nell'Italia dei comuni (Roma-Bari, 2014) e 1345. La bancarotta di Firenze (Roma, 2018). Per Olschki ha pubblicato vari volumi tra cui Alle origini della Toscana moderna (2007).

sabato 9 gennaio 2021

Il restauro della facciata della basilica di san Michele Maggiore a Pavia e l’opera di Piero Sanpaolesi

Il restauro della facciata della basilica di san Michele Maggiore a Pavia e l’opera di Piero Sanpaolesi
di Nora Lombardini
prefazioni di Vittorio Vicari, don Giulio Lunati
pp. 196, € 16,00
Aracne Editrice, 2021
ISBN: 978-88-255-3775-8
 
La fama della basilica di San Michele Maggiore a Pavia non si lega solo ai sui caratteri storici e artistici, che ne fanno una delle architetture più significative dell’alto medioevo lombardo, ma anche a quelle vicende costruttive che segnano le tappe dei diversi restauri che l’hanno interessata nel tempo. L’importanza di questo esempio di stile romanico lombardo, in relazione alla storia della cultura italiana del restauro, si dimostra inesauribile, soprattutto se si pensa al suo valore sul piano storico e su metodologico. Inoltre, il lavoro compiuto da Sanpaolesi in quegli anni, e non solo, sulla basilica pavese è il riflesso del dibattito della cultura, “storica” e “scientifica” italiana del dopo guerra. Nel passare in rassegna il restauro della facciata del San Michele Maggiore a Pavia, lo studio all’interno del volume spera di porsi come uno strumento che possa essere di qualche utilità sia agli auspicabili interventi periodici di manutenzione, sia ai programmi di studio e progetti di conservazione. 

Nora Lombardini, dottore di ricerca in Restauro architettonico, lavora come professore associato in Restauro presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, Ambiente Costruito e Ingegneria civile (Dabc). La sua attività di ricerca ruota intorno alla storia e teoria del restauro di edifici storici e beni culturali, all’analisi del sistema costruttivo tradizionale e moderno, all’analisi del comportamento meccanico delle strutture storiche, agli studi sulla conservazione dei centri storici. In particolare, prima di intraprendere gli studi sulla basilica di san Michele Maggiore a Pavia, ha studiato la basilica di San Vitale a Ravenna (VI sec.), comparandola con le coeve costruzioni costantinopolitane e, in particolare, con il museo, oggi moschea, di Hagia Sophia. Autrice di articoli scientifici, ha anche esperienza internazionale nell’organizzazione di attività didattiche e di ricerca internazionali, collaborando con i colleghi stranieri, in Turchia, Ucraina, Bulgaria, Serbia, Azerbaigian, Georgia, Cina e Giappone.

venerdì 8 gennaio 2021

I Lupi di Roma

I Lupi di Roma
Un grande romanzo storico. La saga della famiglia Orsini
di Andrea Frediani
pp. 416, € 12,00
Newton Compton, 2021
ISBN: 9788822749840
 
Nel 1277, una feroce lotta per il po­tere si scatena in occasione del con­clave. Dopo sei mesi di sede vacante, la famiglia Orsini riesce a far eleg­gere un proprio esponente. Il nuovo pontefice, Niccolò III, si propone di arginare lo strapotere di Carlo D’An­giò, re francese di Napoli e senatore di Roma, ma mira anche a consoli­dare le fortune della famiglia. In bre­ve gli Orsini assumono il controllo di Roma, di Viterbo e del collegio cardinalizio. Tuttavia le ambizioni del papa e di suo cugino, il cardina­le Matteo Rubeo, obbligano alcuni membri della famiglia, come Orso, podestà di Viterbo, e Perna, spinta da un amore proibito, a sacrificare i loro stessi sentimenti. Ma l’ascesa della dinastia viene interrotta da un evento imprevedibile, che esporrà gli Orsini alla vendetta dei loro tanti nemici. In cerca di riscatto, gli Orsini scopriran­no che farsi campioni degli ideali di libertà può essere un obiettivo più gratificante del dominio. Da Bolo­gna a Palermo, passando per Firenze, Viterbo e Roma, si faranno quindi protagonisti delle lotte tra guelfi e ghibellini, per le autonomie comunali e dei Vespri siciliani, imprimendo la loro mano sul ricco affresco dell’Italia tardomedievale. Questa è una storia di potere, di fede, di amore e di san­gue. Questa è la storia della famiglia Orsini, i Lupi di Roma.
Andrea Frediani è nato a Roma nel 1963. Divulga­tore storico tra i più noti d’Italia, ha collaborato con numerose riviste specializzate. Con la Newton Com­pton ha pubblicato diversi saggi e romanzi storici, tra i quali: Jerusalem; Un eroe per l’impero romano; la trilo­gia Dictator (L’ombra di Cesare, Il ne­mico di Cesare e Il trionfo di Cesare, quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011); Mara­thon; La dinastia; 300 guerrieri; 300. Nascita di un impero; I 300 di Roma; Missione impossibile; L’enigma del ge­suita. Ha firmato le serie Gli invin­cibili e Roma Caput Mundi; i thriller storici Il custode dei 99 manoscritti e La spia dei Borgia; Lo chiamavano Gladiatore, con Massimo Lugli; Il co­spiratore, La guerra infinita, Il biblio­tecario di AuschwitzI tre cavalieri di Roma. Invasion Saga e I Lupi di Roma. Le sue opere sono state tradotte in sette lingue. Il suo sito è www.andreafrediani.it.

giovedì 7 gennaio 2021

Pittura medievale rupestre in Sicilia

Pittura medievale rupestre in Sicilia
Il territorio di Siracusa tra Oriente e Occidente
di Giulia Arcidiacono
pp. 396, € 98,00
Cisam, 2020
ISBN: 978-88-6809-293-1
 
Il volume indaga le relazioni artistiche intessute tra la Sicilia e i paesi del Mediterraneo medievale, assumendo come oggetto di osservazione specifica la pittura murale del territorio di Siracusa. L'area prescelta è definita nei suoi confini dalla consistenza stessa del patrimonio pittorico sopravvissuto nell'isola e dalla sua distribuzione: sono specialmente le chiese rupestri siracusane a conservare infatti i loro originali, seppur frammentari, corredi decorativi, spesso perduti o attestati in modo sparso nelle altre aree del territorio siciliano. L'analisi mirata e comparativa delle testimonianze pittoriche rintracciate consente, di volta in volta, di precisarne la cronologia, di chiarirne il contenuto iconografico, di dedurne informazioni circa l'origine e la fortuna dei culti correlati, di coglierne gli aspetti stilistici, i modelli di riferimento e i loro potenziali tramiti. Trasversalmente interrogati, i dati ottenuti rinviano alle complesse dinamiche storiche e politiche che mettono in relazione la Sicilia e il mondo mediterraneo, specialmente nei secoli in cui le Crociate accelerano i rapporti tra Bisanzio, largamente intesa, e l'Occidente.
Giulia Arcidiacono è docente a contratto di Storia dell’Architettura e di Iconografia cristiana e medievale presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania. Insegna inoltre Storia dell’Arte Medievale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione della stessa Università. 

mercoledì 6 gennaio 2021

Per questa selva oscura

Per questa selva oscura
La teologia poetica di Dante
di Giulio d'Onofrio
pp. 708, € 30,00
Città Nuova, 2020
ISBN: 9788831115537
 
Uno studio originale, che apre prospettive inedite e rivoluzionarie sulle fonti del pensiero e dell'opera di Dante Alighieri. Da una invocazione nascosta in un antico e poco conosciuto commento alto-medievale ai primi libri della Bibbia, composto dal monaco italiano Bruno di Segni verso la metà del secolo XI, emerge inattesa la fonte che suggerisce a Dante la prima idea della «selva oscura», «amara», «aspra», «forte» e deviante dalla «diritta via», sulla cui tragica descrizione si apre la Commedia. Tale scoperta si traduce nell'occasione per aprire una nuova prospettiva di approccio al pensiero filosofico e teologico dell'Alighieri. Il lettore scopre così che fonti dirette del sapere di Dante non sono solo i classici antichi, poeti, scienziati o filosofi, o i magistri universitari suoi contemporanei, ma anche alcuni tra i tipici rappresentanti della letteratura patristica (da Ambrogio e Agostino a Girolamo) e della sapienza monastica dell'alto Medioevo (dai 'fondatori' come Boezio, Cassiodoro e Gregorio Magno ai più recenti e luminosi modelli di pensiero teologico come Giovanni Scoto, Anselmo d'Aosta e Bernardo di Chiaravalle, dagli eruditi Isidoro di Siviglia e Rabano Mauro al contemplativo Riccardo di San Vittore). La nuova luce proveniente dalla densa teoresi e dall'intima spiritualità meditativa e mistica di questa tradizione di pensiero, dominata dal principio unificante, in senso platonico, della caritas universale, evidenzia nell'intera opera di Dante i tratti precisi della sua vocazione di poeta-teologo: la coscienza, cioè di essere chiamato, nel «mezzo» della sua esistenza terrena, al compimento di un'alta missione, teoretica ed etica, di rieducazione dell'umanità.
Giulio d’Onofrio vive a Roma e insegna Storia della filosofia medievale all’Università di Salerno, dove ha fondato e coordina il «Dottorato di ricerca in filosofia, scienze e cultura dell’età tardo-antica, medievale e umanistica» (FiTMU). Dal dicembre 2007 è Presidente della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (SISPM). Specialista di storia del pensiero in epoca tardo-antica, alto-medievale e rinascimentale, si è occupato di storia del metodo teologico, di logica e metodologia del sapere in epoca età tardo-antica e alto-medievale.

martedì 5 gennaio 2021

Alle origini del welfare

Alle origini del welfare
Radici medievali e moderne della cultura europea dell’assistenza
a cura di Gabriella Piccinni
pp. 660, € 58,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833137346
 
L’assistenza, le forme di protezione sociale e di credito soli­dale hanno, in Europa, radici antiche che trovano il loro fon­damento nel medioevo e nella prima età moderna. Fu allora, infatti, che si sperimentarono strumenti nuovi per far fronte alle debolezze prodotte prima da una tumultuosa crescita e poi da una lunga recessione. In Italia, in particolare, una serie di nuove pratiche e di sensibilità si tradussero in un poderoso sforzo per dare forma di sistema alle politiche di contrasto al disagio sociale. Si crearono così le basi perché nascessero o si rinnovassero istituti con funzione di lotta agli effetti delle crisi sulla popolazio­ne più fragile: ospedali, ceppi, confraternite, corporazioni, enti elemosinieri, Misericordie, lebbrosari, brefotrofi, Monti di Pietà, che ricoprirono un ruolo a mano a mano più importante come risposta pubblica, cioè sociale, al bisogno. Gli studi rac­colti in questo volume sono inquadrati nella storia profonda di quell’insieme di istituti giuridici, di politiche, di strutture operative e culture che chiamiamo oggi welfare system.

Gabriella Piccinni insegna Storia medievale all’Università di Siena. Si occupa prevalentemente di storia della società italiana del medioevo. Tra i suoi studi: Il banco dell’ospedale di Santa Maria della Scala e il mercato del denaro nella Siena del Trecento (Pisa 2012); Violenza alle donne. Una prospettiva medievale (a cura di, con Anna Esposito e Franco Franceschi, Bologna 2018); Nascita e morte di un quartiere medievale. Siena e il Borgo Nuovo di Santa Maria a cavallo della peste del 1348 (Pisa 2019); Ospedali, affari e credito prima del Monte di Pietà, in Credito e Monti di Pietà tra Medioevo ed età moderna (a cura di P. Del Corno e I. Zavattero, Bologna 2020).

lunedì 4 gennaio 2021

Magnificenza monastica a gloria di Dio

Magnificenza monastica a gloria di Dio
L’abbazia di Santa Giustina nel suo secolare cammino storico e artistico
a cura di Giovanna Baldissin Molli e Francesco G. B. Trolese
pp. 604, € 75,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833133133
 
La sintesi benedettina Ora, labora et lege corre sottesa a questo volume dedicato al complesso monastico di Santa Giustina, uno tra i più importanti d’Italia, per illustrare la storia plurisecolare del cenobio, considerata sempre in uno stretto rapporto con quella della città.
 
I numerosi studiosi coinvolti hanno tracciato la storia costruttiva, religiosa, liturgica, culturale e artistica del complesso, a partire dal primo suo costituirsi come sito di culto ad corpus della protomartire padovana, e di seguito nella costruzione romanico-gotica, sostituita, e solo parzialmente conservata, dal nuovo edificio cinquecentesco e dal suo arredo di pregio. La storia del complesso, fino alle vicende della soppressione e del successivo ritorno dei monaci, estesa a toccare la quotidianità dell’oggi, è illustrata anche mediante l’analisi delle sue strutture più qualificate: la biblioteca, la spezieria, la dotazione della sacrestia.