mercoledì 18 settembre 2024

Arsenico e altri veleni

Arsenico e altri veleni
Una storia letale nel Medioevo
di Beatrice Del Bo
pp. 394; € 17,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39034-9

Uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi. Ecco gli ingredienti di questa storia.

Nel Medioevo, il veleno era una minaccia costante, tanto che le morti per avvelenamento erano relativamente comuni, e l’arsenico, con la sua letale efficacia e la sua invisibilità, era una delle sostanze più micidiali. Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici». A partire dalle fonti storiche, Beatrice Del Bo decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l’umanità per secoli: l’uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.
Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della storia nell’Università degli Studi di Milano. Il suo ultimo libro con il Mulino è «L’età del lume. Una storia della luce nel Medioevo» (2023)

martedì 17 settembre 2024

Saladino

Saladino
Il sovrano cavaliere
Con la traduzione della «Cronaca di Ṣalāḥ al-Dīn» dal Wafayāt al-aʿyān di Ibn Khallikān
di Roberto Celestre
pp. 376; € 18,00
Graphe Edizioni, 2024
ISBN: 9788893722360

Salāh al-Dīn, noto come Saladino, è tra gli indiscussi protagonisti del XII secolo nello scacchiere mediorientale. La sua popolarità è ancor oggi senza eguali non soltanto nel mondo arabo, tanto da essere considerato vera incarnazione del cavaliere perfetto.

Di origine curde, nacque a Tikrīt nel 1138. Si mise in mostra quando nel 1163 partecipò alla spedizione nell’Egitto fatimide al seguito dello zio Shīrkūh, comandante dell’esercito del sovrano zenjide Nūr al-Dīn, conclusasi nel 1169. Morto improvvisamente lo zio, Salāh al-Dīn divenne prima visir (primo ministro) d’Egitto, quindi nel 1171 pose fine al califfato fatimide del Cairo.
Alla morte di Nūr al-Dīn (1174), seppe diventare l’unico fautore dell’unificazione dei territori musulmani ponendo Siria, Egitto, Yemen e Mesopotamia settentrionale sotto la propria autorità. Nel 1177 si dedicò alla riconquista dei territori di Siria e Palestina ancora in mano ai crociati, sbaragliandone l’esercito il 4 luglio 1187 a Hattīn e riconquistando Gerusalemme il 2 ottobre.
Nello scontro con Riccardo “Cuor di Leone”, alla guida della terza crociata, fu sconfitto ad Arsūf e siglò il trattato di pace il 2 settembre 1192. Pochi mesi dopo, il 4 marzo 1193, Salāh al-Dīn si spense nella sua amata Damasco.
Questa monografia si compone di un profilo biografico e della traduzione dall’arabo della Cronaca di Salāh al-Dīn tratta dal Wafayāt al-a'yān di Ibn Khallikān (m. 1282), proposta per la prima volta in lingua italiana.
Roberto Celestre è ricercatore indipendente laureato in Lingua e Letteratura Araba con indirizzo storico all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ha trascorso due anni al Cairo svolgendo corsi di specializzazione di storia islamica medievale in lingua araba alla Cairo University e ha frequentato le università di Ayn Shams (Cairo, Egitto) e Muhammad V (Rabat, Marocco). L’ambito di ricerca è la storia islamica medievale, con particolare attenzione alla storiografia araba contemporanea delle crociate e alla manualistica militare nell’Islam medievale. Relatore di Islamistica alla Facoltà Teologica “S. Bonaventura” (Roma) nel 2016, è socio dell’Istituto per l’Oriente “Carlo Alfonso Nallino” e di MESA (Middle East Studies Association).

lunedì 16 settembre 2024

La biblioteca di Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria

La biblioteca di Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria
di Lucio Oriani
Federico II University Press, 2024
ISBN: 978-88-6887-235-9

Il volume ricostruisce per la prima volta la biblioteca che Alfonso d’Aragona e Ippolita Maria Sforza, duchi di Calabria, allestirono in Castel Capuano a Napoli nella seconda metà del secolo XV. Costituita da due collezioni indipendenti, riunite da Alfonso dopo la morte di Ippolita Maria, questa raccolta si caratterizzò come biblioteca principesca. Essa fu, infatti, composta principalmente da manoscritti di lusso, confezionati e miniati in varie città, e risentì fortemente dei valori umanistici e delle ambizioni culturali e politiche dei suoi possessori. Al termine della sua esistenza, segnato dalla caduta della dinastia aragonese e dalla dispersione dei beni a essa appartenuti, questa biblioteca giunse a contare più di centocinquanta unità e a configurarsi, dunque, come una delle principali raccolte private sorte sul suolo della Penisola italica nel Rinascimento.
Lucio Oriani è uno storico dell’arte medievale, addottoratosi all’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Si è, inoltre, specializzato in Archivistica alla Scuola Vaticana di Paleografia e in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico alla Scuola di alta formazione “Alberto Varvaro”. Il suo principale interesse scientifico è costituito dallo studio della produzione artistica nella Napoli Aragonese.

domenica 15 settembre 2024

Dall’Archivio del papa

Dall’Archivio del papa
Documenti dal medioevo all’età contemporanea
di Sergio Pagano
pp. 376; € 32,99 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254695791

Sono molte ormai le pubblicazioni che trattano dell’Archivio Segreto (poi Apostolico) Vaticano, dei suoi fondi, di particolari documenti, di singolari eventi o di figure storiche in essi riflesse.

Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio dal 1997, percorre però in questo libro una via diversa. Vagliando tra l’immenso patrimonio di carte custodito da secoli, ha scelto 40 scritti che spaziano dall’alto medioevo fino alla metà del Novecento, secondo un’ottica particolare, fra inedito e curioso, presentandoci, ad esempio, documenti massonici inconsueti, o che ci parlano di episodi singolari come il disseppellimento medievale di una scomunicata, i “mutandoni” aggiunti ai putti di S. Pietro, la “spada” messa inaspettatamente al servizio di Pio IX da Garibaldi, o i calcoli necessari per sostenere i costi di un funerale papale e di un conclave.
L’autore ha voluto aprire le «porte di ambiti e ambienti religiosi solitamente chiuse (monasteri, conventi, curie, tribunali, ecc.) e scorgervi sprazzi di vita vissuta, in molti casi taciuti nel tempo». 
Sergio Pagano è prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano, direttore della Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, autore di diversi saggi di storia della Chiesa, della Curia Romana e del papato. Ha edito, fra l’altro, gli atti vaticani del processo di Galileo Galilei (2009). È recentemente stata pubblicata la sua intervista con Massimo Franco, Secretum (Solferino 2024).

sabato 14 settembre 2024

Il Dante di Petrarca

Il Dante di Petrarca
Atti del Convegno internazionale di Arezzo, 4-6 novembre 2021
A cura di: Marco Capriotti, Natascia Tonelli, Alessia Valenti 
pp. 330; € 32,00
Editrice Antenore, 2024
ISBN: 978-88-8455-736-0

Il Dante di Petrarca raccoglie gli atti del Convegno internazionale (Arezzo, 4-5-6 novembre 2021) organizzato dall’Accademia Petrarca di Arezzo, dall’Università di Siena, dall’Università per Stranieri di Siena e dal Comitato Siena per Dante in occasione del Centenario dantesco. Fissando capisaldi e traiettorie di ricerca in un settore di studi particolarmente complesso e frastagliato, il volume intende fare il punto sul rapporto tra Dante e Petrarca da una prospettiva che non separi la produzione volgare e quella latina dell’uno e dell’altro autore. I contributi raccolti spaziano dalla dimensione filologica ed ecdotica a quella più ampiamente linguistica, metrica e retorica, indagando l’intertestualità e l’interdiscorsività delle opere delle due corone e la questione del valore attribuito da Petrarca all’opera e alla figura di Dante.
Marco Capriotti si è laureato presso la Sapienza Università di Roma e ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filologia e critica presso l’Università di Siena, in co-tutela con Sorbonne Université (Paris IV).
Natascia Tonelli insegna Letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena. È stata presidente dell’Associazione degli Italianisti, sezione didattica, dal 2007 al 2014. Fa parte del direttivo ADI e del Consiglio scientifico dell’Ente Nazionale Boccaccio. Le sue ricerche si sono prevalentemente rivolte, sia dal punto di vista degli aspetti metrico-linguistici sia da quello dei nessi fra cultura e produzione lirica, alla letteratura dei primi secoli, con libri e saggi su Cavalcanti, Dante, Petrarca, Boccaccio e la lirica latina del Quattrocento. Tra le sue pubblicazioni più recenti, Per queste orme (Pisa, 2016), Leggere il Canzoniere (Bologna, 2017).
Alessia Valenti è dottoranda in Filologia e Critica all’Università degli Studi di Siena in cotutela con l’Université Paris 3-Sorbonne Nouvelle.

venerdì 13 settembre 2024

Costretti a confessare

Costretti a confessare
Un colpo di stato a Bologna nel Rinascimento
di Daniele Labanti
Prefazione di Tommaso Duranti
pp. 191; € 22,00
Pendragon, 2024
ISBN: 978-88-3364-734-0

Cercando tra i tesori custoditi nell’Archivio di Stato di Bologna, è stata recentemente fatta una scoperta di grande interesse, che cambia le attuali convinzioni relative all’assassinio di Annibale Bentivoglio, signore di Bologna, avvenuto il 24 giugno 1445 al termine di una funzione religiosa tenuta nella cattedrale di San Pietro. Le coltellate che lo uccisero furono di Bettozzo Canetoli, uno dei capi di una famiglia rivale che, secondo quanto ci è stato raccontato finora, sarebbe stata invidiosa della popolarità dei Bentivoglio. Il “libro delle confessioni” relative a quella congiura, un documento decifrato dopo una lunga e accurata ricerca e qui trascritto integralmente, rivela invece una realtà profondamente diversa: contro Annibale venne organizzato un vero colpo di stato, orchestrato dal duca di Milano Filippo Maria Visconti e da papa Eugenio IV. Per quest’azione essi si servirono delle masse popolari del quartiere di Porta Stiera guidate da alcune famiglie dell’oligarchia bolognese e solo la pronta reazione militare dei loro alleati riuscì a tenere i Bentivoglio al vertice della città. Grazie a queste pagine è quindi possibile ribaltare l’interpretazione storica degli avvenimenti, permettendo la ricostruzione di un quadro più ampio e complesso di quanto finora creduto.
Daniele Labanti è caporedattore al «Corriere della Sera» per le cronache locali di Bologna, del Trentino-Alto Adige e del Veneto: si occupa di cultura e sport. Laureato in Scienze storiche all’Università di Bologna, è socio della Deputazione di Storia patria per le Province di Romagna.
Tommaso Duranti è Professore associato all’Università di Bologna dal 2019, il suo ambito di studio e di insegnamento è la storia del medioevo.

giovedì 12 settembre 2024

L'Airone e il Basilisco

L'Airone e il Basilisco
di Maria Grazia Corradi
pp. 284; € 15,00
Nemapress Edizioni, 2024
EAN: 9788876293245

M.G. Marion Corradi ci immerge nell’epoca del Medioevo, dando vita ad una vicenda che unisce sapientemente la grande storia con la piccola storia, personaggi famosi cari a tutti noi, che si intrecciano con i destini di persone non vere, ma rese verosimili dalla bravura della scrittrice. L’amanuense Primo dovrà miniare il testo della “Commedia” di Dante per farne dono al Papa in Avignone e l’erudito Zaccaria dovrà tradurre in latino il diario di viaggio del veneziano Marco Polo dono per l’abate di Bobbio. È il 1317 quando Pietro, un giovane converso dell’abbazia genovese di Monte Peraldo, per svolgere questi incarichi delicatissimi, guida i due confratelli a Bobbio e Sarzana. […] Tra litanie latine e scongiuri della povera gente, Pietro, nato dalla fantasia della scrittrice, conclude il suo viaggio a Genova superando tutte le prove e noi con lui. (a firma di Neria De Giovanni)

mercoledì 11 settembre 2024

Viaggiare nel Medioevo

Viaggiare nel Medioevo
In cammino con pellegrini,cavalieri e strane creature
di Anthony Bale
pp. XVIII-414; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Hoepli, 2024
EAN: 9788836010332

Un caleidoscopico viaggio nel mondo medievale. Un libro che, come nei Racconti di Canterbury, ci restituisce l'immaginifico e il prosaico del viaggio al tempo del Medioevo, con gli occhi di pellegrini, commercianti, spie e santi, da ovest a est, passando per Costantinopoli, Gerusalemme, Etiopia e Cina. Dagli animati bazar di Tabriz alla misteriosa isola di Caldihe, dove si diceva che le pecore crescessero sugli alberi, dalla Via della Seta alle escursioni per le strade di Istanbul e Gerusalemme, Anthony Bale fa rivivere il Medioevo, invitando il lettore a esplorare un mondo costellato di miracoli, meraviglie e luoghi un tempo famosi e oggi dimenticati. Come una vera guida turistica, il libro offre anche consigli su frasi utili, dove alloggiare e mangiare, e su come evitare briganti, malattie e altri pericoli della strada. Servendosi di cronache dell'epoca mai tradotte prima e provenienti dai luoghi più disparati, tra cui Turchia, Islanda, Armenia, Indonesia, Nord Africa e Russia, "Viaggiare nel Medioevo" è una sorta di atlante vivente che rende indistinti i confini tra luoghi reali e immaginari e offre al lettore uno spaccato vivido e indimenticabile del mondo medievale.
Anthony Bale è professore di Medieval Studies alla Birkbeck University di Londra, ospite di programmi radiotelevisivi sulla BBC.

martedì 10 settembre 2024

Gesù e la polemica ebraica

Gesù e la polemica ebraica
Un’antologia (secoli XII-XIV)
di Miriam Benfatto
pp. 120; € 14,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829026869

I contributi più significativi della tradizione ebraica su Gesù nel periodo medievale si trovano soprattutto nella letteratura polemica ebraica anticristiana. La sua figura viene essenzialmente delineata attraverso le riflessioni su due questioni chiave: il suo rapporto con la legge mosaica e la sua divinità. Nel volume, le immagini di Gesù che si possono rintracciare in questa produzione letteraria emergono da passi selezionati di sette testi riprodotti in ebraico con relativa traduzione italiana, che coprono diverse aree geografiche e attraversano un arco cronologico che va dal XII al XIV secolo. Gli autori della letteratura polemica ebraica anticristiana, pur focalizzandosi innanzitutto sull’aspetto polemico e apologetico, si sono inevitabilmente confrontati con tematiche di natura storica. Il loro interesse per la figura di Gesù si inserisce spesso in un contesto più ampio di difesa del giudaismo dagli attacchi conversionistici. Tuttavia, è innegabile che alcune delle questioni da loro sollevate coincidano talvolta con quelle ancora dibattute dagli storici contemporanei riguardo alla figura storica di Gesù.
Miriam Benfatto è assegnista di ricerca nel Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. I suoi studi si concentrano sulle relazioni ebraico-cristiane, sulla letteratura polemica dell’età moderna e sulla storiografia riguardante la ricerca del Gesù storico. Oltre a numerosi contributi in rivista ha pubblicato Gesù frainteso. La polemica ebraica anticristiana nel Sefer hizzuq emunah di Yishaq ben Avraham Troqi (c. 1533-1594) (Viella, 2022).

lunedì 9 settembre 2024

L’Apostata tra realtà e leggenda

L’Apostata tra realtà e leggenda
Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano
di Stefano Conti
pp. 206; € 21,00
Affinità elettive, 2024
ISBN: 978-88-7326-559-7

Giuliano, prima di essere un imperatore, fu un filosofo e, prima di essere un filosofo, fu, soprattutto, un uomo. Un uomo e uno scrittore, vissuto alla fine dell’impero romano, che nel Medioevo viene trasformato in un mostro infernale; un filosofo tollerante che, dagli autori di tutta Europa, viene additato come un feroce persecutore di cristiani; un imperatore che ha cercato di riformare un paganesimo di stampo neoplatonico e di opporsi alla Chiesa e, proprio per questo, è passato alla storia con un solo epiteto dispregiativo: l’Apostata. Autori italiani, inglesi, francesi, tedeschi si sono occupati per secoli di lui, ma quanto c’è nei loro racconti del vero Giuliano? Quanto di quello amato, dai pochi, pagani? E quanto di quello odiato, dai molti, cristiani? Molti episodi, non storicamente comprovati, furono inventati dagli storici tardo antichi, per poi ingigantirsi in quelli medievali, che spesso aggiunsero particolari negativi non presenti nelle fonti originarie e che nulla hanno a che vedere con la vicenda terrena dell’imperatore filosofo.

Giuliano diventa una sorta di Faust ante litteram, che stringe un patto col diavolo per giungere al regno e, una volta al comando, cerca in ogni modo di contrastare l’avanzata del cristianesimo: un crudele tiranno che massacra cristiani innocenti. Una figura storica reale, che tentò di preservare la tradizione religiosa romana, diviene nel Medioevo europeo l’Anticristo: un essere diabolico capace delle peggiori crudeltà, scelto dalle forze del male per portare caos nel mondo.
Stefano Conti Professore universitario di storia, ricercatore in filosofia, ha pubblicato importanti volumi su tematiche a metà tra storia e arte. Con lo scopo di incuriosire e coinvolgere il grande pubblico, ha poi scritto appassionanti romanzi tratti da storie vere. Io sono l’imperatore, il suo romanzo d’esordio, e Seguimi se vuoi, hanno riscosso ampi consensi di pubblico e di critica, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e conquistando lettori di ogni età. Ha portato in teatri, scuole e palcoscenici di tutta Italia, un incontro spettacolo, con attori, immagini e filmati. Anche per questo ha ricevuto, dal comune di Milano, una medaglia per meriti culturali e divulgativi. I suoi romanzi sono tradotti in 12 lingue e venduti in più di 60 paesi nel mondo.