sabato 3 giugno 2023

Roma altomedievale

Roma altomedievale
Paesaggio urbano, società e cultura (secoli V-X)
a cura di Riccardo Santangeli Valenzani
pp. 324, € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829018314
 
Nel corso degli ultimi decenni, in ambito storico e archeologico pochi temi hanno visto una crescita così impetuosa delle ricerche, un aumento così significativo dei dati disponibili e un mutamento così radicale dei paradigmi interpretativi quanto quelli relativi alla Roma medievale, in particolare riguardo al periodo più antico, fino all’anno Mille. La tradizionale visione della città altomedievale appiattita su una interpretazione esclusivamente in chiave di crisi e decadenza è stata messa in discussione dagli studi più recenti che, pur evidenziando la profondità della trasformazione e la gravità dei fenomeni di destrutturazione dell’assetto urbano, hanno messo in luce anche la continuità per tutto il periodo dell’insediamento all’interno dello spazio intramuraneo, l’importanza della città come centro di produzione e come terminale di flussi commerciali a scala mediterranea, il suo rilevante ruolo artistico e culturale. Nel volume alcuni dei più autorevoli specialisti italiani di archeologia, storia, storia dell’arte e cultura della Roma altomedievale tracciano un quadro complessivo dello stato attuale delle conoscenze sulla città dall’età tardoantica fino alle soglie dell’XI secolo
.
Riccardo Santangeli Valenzani è professore ordinario all’Università Roma Tre, dove insegna Archeologia urbana e Archeologia medievale. Ha diretto scavi in molte aree di Roma, tra cui i Fori imperiali e il Colosseo. È autore di monografie e numerosi saggi dedicati principalmente all’archeologia e alla topografia della Roma tardoantica e medievale.

venerdì 2 giugno 2023

Inventario medievale

Inventario medievale
Percorsi, storie e protagonisti dell’età di mezzo
di Glauco Maria Cantarella
pp. 160, € 15,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829018277

Il Medioevo è un tempo ancora poco definito e uno spazio dai confini labili, una dimensione storica scarsamente conosciuta che continua a essere lo specchio deformante del nostro presente: “cose da Medioevo” si dice, come se non appartenessero ai giorni nostri. Per orientarsi in un Medioevo spesso invisibile a occhio nudo, ma che sottende tutta la nostra storia, bisogna quindi immergersi nel passato con un inventario d’autore e seguirne i percorsi, fatti di storie, personaggi, luoghi e intersezioni, cercando di dipanare una fitta trama di false credenze. Il risultato è il viaggio inusuale e sorprendente che ci propone questo libro.
Glauco Maria Cantarella è professore emerito di Storia medievale all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Membro di consigli scientifici presso istituzioni e università europee e americane, è autore di numerosi saggi, tra cui L’Europa e il suo fantasma (La Vela, 2020) e Ruggero II (Salerno Editrice, 2020).

giovedì 1 giugno 2023

La Cappella Scrovegni

La Cappella Scrovegni
Giotto e il Cantico della Natura
di Maria Beatrice Autizi
pp. 192, € 14,90
Editoriale Programma, 2023
ISBN: 9788866439967 

Tra il 1303 e il 1305 Giotto di Bondone dipinge a Padova la piccola chiesa annessa al palazzo del ricco banchiere Enrico Scrovegni: per l’artista è l’occasione di realizzare una rivoluzione pittorica che ne avrebbe fatto il precursore del Rinascimento fiorentino e più in generale della pittura moderna. Nella Cappella Scrovegni Giotto elabora un nuovo linguaggio che traduce in forma pittorica la magistrale lezione di bellezza, il senso della natura e la fratellanza tra gli uomini acquisiti nel periodo in cui aveva dipinto nella Basilica di San Francesco ad Assisi: come il santo della povertà aveva scritto in volgare il Cantico delle Creature perché fosse compreso dal maggior numero possibile di persone, colte e popolane, così Giotto si spinse verso una pittura incredibilmente vicina al mondo reale.

Ripercorrendo la vita del più grande artista del Medioevo, il libro dà una lettura completa dell’intero ciclo di affreschi della Cappella Scrovegni, accompagnandoci in un percorso all’interno del mondo magico di Giotto dove si fondono insieme il divino, l’uomo e la natura. Si scopre dunque la presenza di un nudo segreto, ci si accosta a nuova rappresentazione dello spazio, dei volumi, dei sentimenti e degli atteggiamenti, ci si lascia sorprendere dalla veritiera rappresentazione delle erbe e dei fiori, si ammira la dettagliata descrizione anatomica dei corpi umani e si definisce la volontà dell’artista di unificare, attraverso la pittura, le altre due arti maggiori, cioè la scultura e l’architettura. Un insieme di scelte che mai nessun artista, prima di Giotto, aveva osato fare.
Maria Beatrice Autizi, già insegnante di Storia dell’Arte ecuratrice di mostre, ha pubblicato molti volumi dedicati allastoria e all’arte, concentrandosi in particolare sul territorio padovano. 

mercoledì 31 maggio 2023

L’infanzia violata nel medioevo

L’infanzia violata nel medioevo
Genere e pedocriminalità a Bologna (secc. XIV-XV)
di Didier Lett
traduzione e cura di Francesca Medioli
pp. 324, € 29,00
Viella, 2023
ISBN: 9791254693230 
 
A Bologna, tra il 1343 e il 1474, novantuno uomini sono accusati di aver abusato sessualmente di oltre centotrenta bambini e ragazzi, sia maschi che femmine. A partire dallo spoglio e dall’accurata analisi di questo eccezionale archivio giudiziario, Didier Lett affronta il tema della pedocriminalità nel medioevo nei suoi diversi aspetti: dalla sociologia degli accusati (in particolare dei sodomiti), all’estrema violenza degli atti da loro commessi, alle gravi conseguenze per la vittima, la sua famiglia, la comunità, la morale e persino l’intera cristianità, fino alle condanne pronunciate e alle pene inflitte ai colpevoli.

Adottando una prospettiva di genere, l’autore mette in luce le profonde differenze nella rappresentazione di imputati e aggrediti – che emergono nella scrittura notarile, nel lessico giuridico utilizzato per qualificare atto e aggressore, e nelle sentenze emesse – in funzione del sesso della vittima. Una riflessione complessiva su crimine, genere e pena, che costituisce il primo studio su un tema finora trascurato dai medievisti.
Didier Lett insegna Storia medievale all’Université Paris Cité ed è membro onorario dell’Institut Universitaire de France, si occupa principalmente di storia dell’infanzia, della famiglia, della parentela e di genere nell’Italia tardomedievale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Un procès de canonisation au Moyen Age: essai d’histoire sociale. Nicolas de Tolentino, 1325 (Puf 2008) e Uomini e donne nel Medioevo. Storia di genere (secoli XII-XV) (il Mulino, 2014; ed. or. Armand Colin 2013).

martedì 30 maggio 2023

Profilo storico della lingua italiana

Profilo storico della lingua italiana
di Rita Librandi
pp. 448, € 30,00
Carocci, 2023
ISBN: 9788829016853

Il percorso storico proposto nel volume guarda soprattutto agli snodi che hanno segnato il lungo cammino dal latino fino ai volgari della penisola, dal fiorentino trecentesco fino all’italiano letterario e dai grandi avvenimenti successivi all’Età dei Lumi fino alle vicende dell’italiano contemporaneo. Sebbene un tracciato storico abbia reso come sempre inevitabile seguire una linea cronologica, si è preferito non distribuire gli avvenimenti secolo per secolo, non solo per evitare parcellizzazioni che ostacolerebbero una visione di insieme al lettore meno esperto, ma anche per riuscire a seguire con continuità tanto le svolte che hanno mutato il corso della storia linguistica italiana quanto i fenomeni di lungo periodo che, nell’attraversare i secoli, hanno esercitato un ruolo di maggior peso. Il libro, dunque, pur dando conto delle dinamiche sociali, culturali e politiche che hanno influenzato il divenire della lingua italiana, assegna uno spazio molto più ampio all’analisi di discussioni e fatti linguistici, corredandola con una vasta gamma di esempi che agevolano lettura e comprensione.
Rita Librandi è Vicepresidente dell’Accademia della Crusca, ha insegnato Linguistica italiana e Storia della lingua italiana all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Più di sacro che di profano. Alcuni esempi di scrittura femminile (Firenze 2020).

lunedì 29 maggio 2023

La Costituzione di Ruggero II

La Costituzione di Ruggero II
di Ortensio Zecchino
pp. 448, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2023
ISBN: 9788849872712

Intorno al regno fondato da Ruggero II nel Mezzogiorno d’Italia è cresciuta nei secoli l’attenzione della storiografia, attratta dalla novità costituita dal marcato centralismo monarchico. Il crescendo d’interesse, nel primo Novecento, ha raggiunto l’apogeo nelle trattazioni di Erich Caspar, Evelyn Jamison e Charles Homer Haskins (di quest’ultimo è l’affermazione: “Non è esagerato definire il regno di Ruggero e dei suoi successori come il primo Stato moderno”). Incoronato nel 1130, Ruggero II, dopo aver sconfitto gli avversari interni in una lunga campagna militare, nel 1140, in un’assemblea di feudatari convocata in Ariano, promulgò solennemente la Costituzione del regno. Considerata uno dei primi esempi in Europa di legge scritta a valenza generale, dopo secoli di dominio del diritto consuetudinario, con essa fu affermata la maiestas regia, come fonte esclusiva d’ogni altro potere, e fu imposto un unico regime giuridico, che non pretese tuttavia di  annullare le normative particolaristiche proprie delle tante popolazioni del regno, diverse per etnia, religione e lingua. Nota dalla fine dell’800 con l’impropria denominazione di ‘Assise’, la Costituzione è pervenuta in manoscritti postumi privi d’ogni indicazione. Questa incerta tradizione testuale e la esiguità di altre fonti l’ha avvolta in non poche nebbie che quest’opera cerca di diradare.
Ortensio Zecchino professore di Storia del diritto medievale e moderno (ha insegnato nelle Università “Carlo Bo” di Urbino, “Federico II” di Napoli, LUMSA di Roma, “Suor Orsola Benincasa” di Napoli (studi attività accademica e scientifica).

domenica 28 maggio 2023

Il Ducato Longobardo di Benevento

Il Ducato Longobardo di Benevento
Dall'Origo Gentis alla Divisio Ducatis
di Alessio Fragnito, Vincenzo Antonio Grella
pp. 508, € 30,00
Delta3Edizioni, 2023
ISBN: 979-12-5514-116-7

Questo libro ricostruisce la storia dei Longobardi dalla loro origine mitica fino alla loro divisione politica, una divisione che sancì l’inizio della loro lunga decadenza, cercando di mettere in risalto il ruolo che questo popolo ha avuto nella storia d’Italia, nella speranza che possa presto avere il giusto spazio anche nella storiografia ufficiale. Infatti, i Longobardi, considerati “barbari” e “bellicosi”, sono stati spesso studiati e analizzati come se costituissero una parentesi triste e violenta della storia d’Italia, come se si trattasse di un argomento ostico, problematico, pericoloso e marginale. Avendo vissuto durante anni che vengono spesso denominati “secoli bui”, i Longobardi hanno invece segnato non solo la nostra storia, ma anche la nostra lingua, le nostre usanze, le nostre credenze, i nostri rapporti sociali. Considerati colpevoli di aver affossato definitivamente la civiltà romana e di aver ostacolato la sua rinascita per opera dei Carolingi, i Longobardi sono stati marginalizzati dai libri di Storia, finendo spesso per essere liquidati come “cattivi”. Per questo della loro storia, ed in particolare della storia dei Longobardi Beneventani, rimangono pochi accenni nella storiografia di massa e quasi nessuno in quella scolastica. Potrebbe essere effettivamente scomodo cercare di spiegare come e perché Carlo Magno non sia riuscito mai a conquistare il ducato di Benevento e non abbia mai potuto piegare e sottomettere il meridione d’Italia, pur avendo firmato la Promissio Romana con il Papa, promessa scritta che non potè mai mantenere perchè sconfitto militarmente.
Focalizzata sulle imprese dei Carolingi, esaltati come i salvatori dell’identità cristiana e come i continuatori della romanità, la storiografia ufficiale, infatti, non è mai riuscita a prendere atto della forza politica, dell’autonomia culturale e della potenza militare del Ducato longobardo di Benevento. Per questo, basandoci sulle fonti storiche, vogliamo ridisegnare la storia della prima grande entità politica del meridione d’Italia, senza mitizzare, abbellire o ingentilire i Longobardi del Sud, ma presentandoli come erano in realtà: un popolo dalla forte identità ma aperto e dinamico, capace di innescare un processo di rinascita economica, artistica,e soprattutto culturale, sia laica che religiosa, nelle regioni meridionali. Vogliamo mostrarvi le luci e le ombre di un popolo capace di determinare autonomamente il proprio destino, sconfiggendo Carlo Magno, il Papato, l’Impero bizantino e i Saraceni, imbracciando le armi solo ed esclusivamente nel nome dell’ideale che più di tutti li animava: la libertà.

sabato 27 maggio 2023

Mondi “altri” e letterature romanze e orientali

Mondi “altri” e letterature romanze e orientali
a cura di Antonio Pioletti
pp. 148, € 10.00
Rubbettino Editore, 2023
ISBN: 9788849876833

Dopo i Quaderni dedicati all’alterità in testi medievali (n. 1), a storie di incesto con particolare riferimento all’Apollonio di Tiro (n. 2), alla cornice narrativa (n. 3), il IV tratta della produzione letteraria nella quale irrompe la rappresentazione di “mondi altri”: un “modo” di lunga e larga fortuna. Il Quaderno prevede un’Introduzione (Antonio Pioletti) che traccia le principali linee storiografiche che si sono confrontate sull’argomento; a proposito dei viaggi nell’aldilà, la questione dei rapporti fra la Divina Commedia e il Libro della Scala (Antonio Pioletti); un’ampia panoramica della “topica” del meraviglioso nel romanzo francese medievale (Martina Di Febo); fantastico e metamorfosi nella Mille e una notte (Mirella Cassarino); una disamina della funzione narrativa di “meraviglie ecfrastiche” nei libros de caballerías (Gaetano Lalomia); l’invisibile nell’esperienza delle mistiche medievali (Eliana Creazzo); i mondi altri nel multiverso dell’Orlando Furioso (Ottavia Branchina). Chiude il Quaderno una bibliografia generale sull’argomento (Ottavia Branchina).
Antonio Pioletti è professore emerito di Filologia romanza presso l’Università di Catania. Gli ambiti storico-linguistico-letterari sui quali si è incentrata la sua attività di ricerca sono relativi alle letterature francese medievale, spagnola medievale e italiana delle origini, nonché ad autori delle letterature moderne e contemporanee. Il suo metodo di ricerca, fondato sulla centralità del testo e sull’applicazione di un rigoroso “comparativismo filologico”, lo ha indotto a estendere i suoi interessi anche verso la letteratura classica, greca e latina, le letterature celtiche, le letterature anglo-sassone e tedesca alto-medievale, la letteratura bizantina e le letterature orientali. I suoi studi sono stati altresì sempre accompagnati da un accentuato interesse per la teoria della letteratura e per le principali questioni di metodo aperte nel campo degli studi di critica letteraria. In particolare, ha trattato la dimensione cronotopica di numerosi testi. Si è altresì dedicato alla critica dei non pochi stereotipi ancora circolanti negli studi filologico-letterari, ad esempio sulle origini del romanzo e sui caratteri dell’epica. In particolare, campi di ricerca sono stati: la materia arturiana, l’interpretazione di singole opere tra le più significative del panorama romanzo medievale, aspetti della Divina Commedia di Dante Alighieri, i rapporti fra letterature romanze e orientali, il cronotopo letterario, la rappresentazione letteraria dell’alterità, la formazione di un canone letterario euromediterraneo.

venerdì 26 maggio 2023

Reti italiche

Reti italiche
Spazi e relazioni politiche da Roma alle Alpi nei tempi di Dante (1260-1330)
a cura di Enrico Faini, Pierluigi Terenzi e Andrea Zorzi
pp. 396, € 34,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2023
ISBN: 9788833138879

Questo volume offre una prospettiva inedita nello studio dell’Italia politica all’epoca di Dante Alighieri che supera le indagini tradizionalmente centrate sulla dimensione municipale e sulle istituzioni comunali.

Assumendo come contesto di riferimento la geografia politica dell’impero, si indagano le reti di relazione tra attori non solo cittadini ma anche sovralocali. Emerge così un’immagine originale del variegato configurarsi degli spazi politici del regnum Italiae tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, senza centri o protagonisti predeterminati.
È come se questo libro cercasse di descrivere la forma delle nuvole: un modo nuovo per raccontare la ricchezza e la fantasia dell’esperienza politica di quel periodo.
Enrico Faini è ricercatore di Storia medievale presso l’Università di Firenze. Si occupa soprattutto di storia politico-istituzionale dei secoli XI-XIII. Le sue ricerche mirano a integrare il dato documentario con quello narrativo. È autore di due monografie: Firenze nell’età romanica (1000-1211). L’espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio (2010) e “Italica gens”. Memoria e immaginario politico dei cavalieri-cittadini (secoli XII-XIII) (2018).
Pierluigi Terenzi è ricercatore di Storia medievale all’Università di Firenze. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca presso le Università di Milano e Paris IV-Sorbonne, ha lavorato nelle Università di Napoli “Federico II”, Padova e Firenze, e presso l’École française de Rome. Il suo principale campo di ricerca è la storia politica e sociale delle città italiane del basso Medioevo, con particolare attenzione alle relazioni fra mondo urbano e monarchia.
Andrea Zorzi insegna Storia medievale nell’Università di Firenze e fa parte della redazione di «Reti Medievali». Le sue ricerche si concentrano sulla storia politica dell’Italia del tardo Medioevo. Tra le pubblicazioni: La trasformazione di un quadro politico. Ricerche su politica e giustizia a Firenze dal comune allo Stato territoriale (Firenze University Press, 2008), Le signorie cittadine in Italia (secoli XIII-XV) (Bruno Mondadori, 2010).

giovedì 25 maggio 2023

Federico Barbarossa

Federico Barbarossa
di Knut Görich
Prefazione di Ortensio Zecchino
pp. 628, € 34,00
Rubbettino, 2023
ISBN: 9788849870367 

Nessun altro imperatore del medioevo fu così monopolizzato dalle speranze e dai desideri del XIX secolo come Federico I Barbarossa. Il Risorgimento italiano e il nazionalismo tedesco lo hanno strumentalizzato politicamente: dagli uni fu ritenuto un sovrano straniero che combatteva contro la libertà dei comuni, secondo l’opinione degli altri contribuì già nel medioevo all’unificazione del popolo tedesco. La sfida per una moderna interpretazione dell’imperatore consiste nello spiegarne la vita e la politica nel suo proprio tempo. Solo allora viene alla luce l’estraneità del lontano XII secolo. Al centro della sua biografia, Knut Görich pone la mentalità aristocratica dell’imperatore, per il quale la conservazione del rango e dell’onore era una caratteristica essenziale. Essa costituì il filo conduttore nelle lotte che lo Svevo condusse in Germania con i principi, in Italia con la Lega Lombarda e col Papato nonché nella crociata con l’imperatore bizantino.
Knut Görich è professore di Storia dell’alto e del pieno medioevo presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. È membro ordinario della Bayerische Akademie der Wissenchaften e Presidente della Gesellschaft für Staufische Geschichte a Göppingen. In numerosi libri e articoli si è dedicato all’epoca degli imperatori ottoniani e svevi. I suoi interessi di ricerca comprendono la storia della Germania e dell’Italia, la storiografia e la storia degli oggetti nonché la storia culturale della politica.