lunedì 21 ottobre 2024

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale

Gregorio VII vescovo di Roma e pontefice universale
Atti del LX Convegno Storico Internazionale (Todi, 8-10 ottobre 2023)
pp. XII-520; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-425-6

Il volume ospita i diciannove saggi esito dalle relazioni presentate in occasione del LX Convegno storico internazionale del CISBaM - Accademia Tudertina, tenutosi a Todi dall’8 al 10 ottobre 2023 attorno alla figura di papa Gregorio VII nel 950° anniversario della sua consacrazione episcopale. Questi diciannove contributi giungono, ora, ad arricchire la produzione storiografica, già nutritissima, dedicata al grande pontefice, aggiornandone molti dei temi divenuti in qualche modo classici: dalla delicata trama dei rapporti con la corte tedesca all’emersione delle istanze popolari (difficili da ignorare) per una radicale riforma morale del clero; da una politica internazionale assai più intensa ed articolata (si pensi al solo caso dell’Italia meridionale normanna) di quella promossa dai predecessori di Gregorio VII agli assetti variabili del circolo ‘riformatore’ che ne promosse criticamente l’azione; dal rinnovamento nell’uso del tradizionale repertorio canonistico alla politica delle scomuniche, utilizzate contro i propri avversari fino all’ultimo concilio, quello convocato a Salerno dove, il 25 maggio 1085, infine morì.
Indice:
G. Fornasari, Gregorio VII e il secolo della Riforma - B. Pio, «Il papa epitome della Chiesa romana». Gregorio VII nell’interpretazione di Ovidio Capitani - F. Santi, Il Gregorio VII di Claudio Leonardi - A. Tilatti, Giovanni Miccoli e Gregorio VII - F. Mores, Questioni gregoriane. Raffaello Morghen e Ildebrando - J. Johrendt, Il ruolo di Gregorio VII nelle relazioni tra Papato e Impero (sec. XI-XII) - F. Massetti, Gli inizi della carriera curiale di Ildebrando. Una storia “pregregoriana” - N. D’acunto, Gregorio VII e il gruppo riformatore romano - G. M. Cantarella, I dictatus papae: una rilettura - R. Savigni, L’ecclesiologia di Gregorio VII - T. Kohl, Gregory VII and the Changing Politics of Excommunication - C. Ciccopiedi, Gregorio VII e i vescovi. Il caso di Manasse di Reims: tra immunità vescovile e nuovi modelli - É. Doublier, Gregorio VII di fronte ai mutamenti sociali del suo tempo - L. Castaldi, Nell’entourage di Gregorio VII: la presenza in Italia di Bernoldo di Costanza - F. Delle Donne, Gregorio VII e l’(in)arrestabile ascesa di Roberto il Guiscardo nella prospettiva dei cronisti del tempo - O. Condorelli, Gregorio VII e le collezioni canoniche della ‘riforma’ - P. Licciardello, L’immagine letteraria di Gregorio VII nel XII secolo - S. Riccioni, Epigrafi e immagini nella Roma di Gregorio VII - M. Gianandrea, Arredi liturgici e scultura a Roma e nel suo territorio nell’età di Gregorio VII e poco oltre (riflettendo ancora su Montecassino).

domenica 20 ottobre 2024

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo

Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma
a cura di Nicoletta Giovè Marchioli
pp. VIII-298; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 9788868094287

La valorizzazione della fonte epigrafica medievale ha conosciuto negli ultimi anni una notevole crescita e anche l’attenzione specifica alla materialità e, in correlazione con essa, all’esposizione, la ricezione e la presentazione delle iscrizioni contribuisce a rendere più sensibili rispetto agli esiti e alle convenzioni della produzione epigrafica. L’obiettivo del convegno internazionale “Pratiche epigrafiche fra alto e basso medioevo. Il caso di Roma / Inschriftlichkeit zwischen Früh- und Spätmittelalter. Das Beispiel Rom / Epigraphic Habit between the Early and Late Middle Ages. The Case of Rome”, che si è svolto nel dicembre 2021 e di cui si raccolgono in questa sede gli atti, è stato quello di affrontare il caso di studio rappresentato dalla Roma medievale e di confrontarsi, in una prospettiva diacronica e sulla base del ricco patrimonio delle iscrizioni presenti nella metropoli tiberina, con le peculiarità e i modelli di quella che potrebbe intendersi come una modalità tutta caratteristica di Roma di realizzare e organizzare la produzione epigrafica nel medioevo. Così si sono messi a confronto i risultati delle ricerche di ambito storico-epigrafico condotte in Italia e in Germania, nel contempo esplorando e discutendo futuri progetti comuni.
Nicoletta Giovè Marchioli è professore ordinario di Paleografia e insegna Paleografia latina e Codicologia presso il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

sabato 19 ottobre 2024

Leonesse

Leonesse
Le guerriere del Rinascimento
di David Salomoni
pp. 248; € 18,00
Laterza, 2024
ISBN: 9788858155134

C’è stato un tempo di donne in grado di guidare eserciti e di condurli in battaglia. Un tempo in cui, dall’alto delle mura di città circondate dai nemici, erano voci femminili a dare ordini e incitare gli uomini. Era il tempo delle leonesse, le donne cavaliere del Rinascimento.

Chi l’ha detto che le donne del Rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come Monna Lisa? O a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come Lucrezia Borgia? In realtà in Italia è esistita una tradizione importante di donne dedite all’arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. Se Matilde di Canossa è la prima, e forse la più conosciuta, altre sono state all’epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l’audacia delle proprie imprese: da Caterina Sforza a Cia Ordelaffi, da Orsina Visconti a Bona Lombardi – la Giovanna d’Arco italiana. Donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, è il caso di Donella Rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di Siena e della sua indipendenza durante l’assedio dei fiorentini nel 1555.
Quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, è un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e più spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra.
Per secoli è stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. Oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verità di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.
David Salomoni è docente presso l’Università per Stranieri di Siena. Ha lavorato nel Dipartimento di Storia e Filosofia della scienza dell’Università di Lisbona nell’ambito del progetto ERC Rutter: Making the Earth Global e nel 2022 è stato Berenson Fellow presso l’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies a Villa I Tatti.Tra le sue più recenti pubblicazioni, Scuola, maestri e scolari nelle comunità degli stati gonzagheschi e estensi (Anicia 2017) e Educating the Catholic People: Religious Orders and Their Schools in Early Modern Italy (1500-1800) (Brill 2021). Per Laterza è autore di Magellano. Il primo viaggio intorno al mondo(2022) e Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero (2023).

venerdì 18 ottobre 2024

Anatomia di un documento

Anatomia di un documento
Scrivere le case di S. Pietro in Vaticano a metà Trecento
di  Etienne Hubert
pp. 300; € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254694862

Lo sviluppo delle scritture amministrative, in ambito ecclesiastico e successivamente laico, è il segno quanto lo strumento della razionalizzazione gestionale della proprietà fondiaria e immobiliare nell’economia medievale. Lo studio analitico del primo inventario-censuario dei beni del capitolo di S. Pietro in Vaticano conservato e l’edizione della lista degli edifici ad uso abitativo pertinenti alla basilica a metà Trecento mettono in luce le condizioni materiali, economiche e sociali dell’alloggio a Roma mentre l’anno giubilare fornisce l’occasione di innovazioni fondamentali nelle modalità gestionali della proprietà immobiliare. Penetrando nella fabbrica del documento e, idealmente, nella mente dell’autore allo scrittoio, il libro svela come l’elenco delle case, dietro la sua aridità apparente, diventi lo specchio delle trasformazioni che mutarono le città tardomedievali e che fecero dell’alloggio cittadino un settore basilare dell’economia urbana.
Etienne Hubert è stato chargé de recherches al Centre national de la recherche scientifique (Lione) e directeur d’études all’École des hautes études en sciences sociales (Parigi). Tra i suoi libri ricordiamo: Espace urbain et habitat à Rome du Xe siècle à la fin du XIIIe siècle (Roma 1990), L’incastellamento en Italie centrale (Roma 2002). Per Viella ha curato i volumi Roma nei secoli XIII e XIV. Cinque saggi (1993) e La necessità del segreto (2018, con Roberta Mucciarelli e Jacques Chiffoleau).

giovedì 17 ottobre 2024

L'ultimo templare

L'ultimo templare
di  Boyd Morrison, Beth Morrison
Traduzione di Paola Vitale
pp. 448; € 14,00
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822784063

Italia, 1351. L'arciera Willa e il cavaliere Gerard Fox, compagni e avventurieri inglesi, sono in viaggio attraverso l'Europa lacerata dalle guerre, nella speranza di riconciliarsi con il loro difficile passato. Nei pressi di un paesino toscano, i due vengono coinvolti nell'imboscata di un gruppo di banditi ai danni della nobildonna Luciana Corosi. Gli inglesi riescono a salvarla e vengono così ospitati nella sua magnifica villa. Qui, Gerard e Willa scoprono la triste storia della donna, una storia fatta di perdite e inganni. Conoscono anche suo marito, che ben presto si rivela il mandante dell'imboscata ai danni della moglie. Ma perché Corosi vuole liberarsi di Luciana? C'entra forse qualcosa il fatto che, a quanto si dice, la nobildonna conoscerebbe il luogo segreto in cui è nascosto il favoloso tesoro dei cavalieri templari? Willa, Gerard e Luciana decidono di fuggire e di mettersi alla ricerca del tesoro. Una ricerca che si snoda attraverso intricati enigmi e pericoli sempre maggiori... Azione, intrigo e avventura nell'Italia del Trecento, alla ricerca dell'oro dei templari.

mercoledì 16 ottobre 2024

Il Tesoretto

Il Tesoretto
di Brunetto Latini
a cura di Giorgio Inglese
pp. 204; € 21,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829027149

Brunetto Latini (1220/30-1293) fu uno dei protagonisti della vita culturale fiorentina; svolse importanti incarichi politici per il suo Comune, militando nella “parte” guelfa: per questo fu esule in Francia nella fase di supremazia ghibellina e lì compose le sue opere più significative. In quasi tremila versi, il Tesoretto narra il viaggio dell’autore da una selva misteriosa governata dalla Natura fino alla vetta dell’Olimpo, attraverso il regno delle Virtù, il giardino del Piacere e il monastero della Penitenza. Sotto una fantasiosa veste allegorica, il maestro di Dante offre al lettore una piccola enciclopedia scientifica e geografica, e soprattutto un vivace “galateo” ispirato alla conciliazione tra valori cavallereschi e “borghesi” che possiamo ora apprezzare in questa nuova edizione del testo rivisto sui manoscritti più antichi e accompagnato da note puntuali.
Giorgio Inglese è professore ordinario di Letteratura italiana alla Sapienza Università di Roma. Ha curato le edizioni critiche del Principe di Machiavelli (1994) e della Commedia dantesca (2021).

martedì 15 ottobre 2024

Come Praga divenne magica

Come Praga divenne magica
Il Medioevo di una capitale europea
di Franco Cardini
pp. 208; € 20,00
Neri Pozz edzioni, 2024
ISBN: 9788854528024

Praga città d’oro: il Ponte Carlo, il celebre orologio a carillon della Città Vecchia, l’imperatore-mago Rodolfo II, l’Arcimboldo e il Vicolo degli Alchimisti, la leggenda del Golem e il cimitero ebraico, la musica di Mozart e quella di Dvořák, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Kundera e gli incubi di Kafka, le viuzze e i caffè di Malá Strana, il sapore della miglior birra del mondo e quello della libertà nella Primavera del Sessantotto. Tutto ha inizio nel VI secolo, quando nell’area dell’Europa centro-orientale in cui erano insediate da un millennio genti celtiche della stirpe dei boi (per questo si sarebbe denominata in latino «Boemia») giunsero nuovi popoli che conosciamo come slavi. Qui affonda le sue radici la città che sarebbe divenuta «magica» e che avrebbe cominciato il suo lungo cammino di faro culturale europeo nell’anno 882 quando il principe slavo Bořivoj, che pretendeva di discendere dal mitico Přemysl fondatore della rocca sulla riva sinistra del fiume Vltava – primo nucleo della futura città –, costruì su un’altura della sponda opposta il Castello. Antico era anche un modesto insediamento presso il fiume, nell’area oggi nota come Malá Strana. Di fronte a esso, sull’opposta riva del fiume, si sviluppò poi un ampio mercato servito da un porto: da lì si sarebbe sviluppato lo Staré Město, la Città Vecchia. Divenuta importante centro commerciale nella seconda metà del X secolo, Praga entrò con l’intera Boemia nell’orbita dei re di Germania. L’acme della sua potenza venne raggiunto sotto il governo dei discendenti dei conti di Lussemburgo con Giovanni che, con la Bolla d’Oro del 1356, riordinò la prassi dell’elezione dei sovrani del Sacro Romano Impero istituendo il collegio dei sette principi elettori. Qui, dopo la crisi del Trecento, vennero gettati, con il predicatore Jan Hus, i prodromi della Riforma religiosa che si sarebbe più tardi imposta con Martin Lutero.
Franco Cardini è professore di Storia Medioevale presso l’Università di Firenze e professore emerito dell’Istituto italiano di Scienze Umane alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i massimi storici europei del Medioevo, è autore di decine di libri di successo in gran parte dedicati a questo periodo storico.

lunedì 14 ottobre 2024

Medi@Evo

Medi@Evo
'Età di mezzo nei media italiani
di Marco Brando
pp. 176; € 17,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738395

È sempre più in voga l’uso di luoghi comuni “medievali” in chiave negativa. Sono stereotipi basati sull’evocazione del “ritorno al Medioevo”, un Evo di mezzo immaginario, segnato da sofferenza, terrore e barbarie. Un filo lega il Medioevo vero a quello finto: da alcuni anni se ne occupa il campo di studi della medievistica definito medievalismo, e in questo orizzonte si muove Marco Brando, che si concentra sul ruolo svolto da mass media, giornalisti e social network. Fornendo un abbecedario dei cliché “medievali” dalla cronaca nera a quella rosa, dallo sport alla religione, dall’economia al razzismo, dalla sessualità alla politica, il suo libro vuole essere uno strumento utile per i fan della storia, per i professionisti dei media e, ovviamente, per gli storici.
Marco Brando Giornalista, si occupa anche di storia, in particolare della percezione del Medioevo nei mass media. Sul tema ha svolto lezioni in vari atenei e ha scritto Lo strano caso di Federico II di Svevia (Bari 2008) e L’imperatore nel suo labirinto (Firenze 2019). È socio dell’Associazione italiana di Public History (Aiph), della Società italiana di Didattica della Storia (SiDidaSt), della Società italiana per la Storia medievale (Sismed) e del Centro europeo di ricerche medievali (Cerm).

domenica 13 ottobre 2024

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico

I rapporti tra il sassone e l'inglese antico
ingua, storia, testimonianze letterarie
di Rosella Tinaburri
pp. 144; € 80,00
L'Erma di Bretschneider, 2024
ISBN: 9788891333568

Il volume mira a indagare e definire i rapporti tra il sassone e l’inglese antico, lingue molto vicine sia per la loro comune origine sia per le contingenze storiche, politiche e culturali che ne rafforzarono la contiguità per tutto l’Alto Medioevo, intensificando fenomeni di reciproca interferenza che si riflettono sulle testimonianze delle loro tradizioni letterarie.
Rosella Tinaburri è professoressa associata di Filologia e linguistica germanica presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti ai manoscritti miscellanei della tradizione germanica medievale nonché alla lessicografia delle lingue ingevoni in prospettiva comparativa e alle relative tradizioni letterarie, con particolare attenzione al poema Heliand per il sassone antico e alla prosa alfrediana per l’inglese antico.

sabato 12 ottobre 2024

Cola di Rienzo

Cola di Rienzo
Il tribuno del popolo che cercò di riportare Roma alla sua antica grandezza
di Tommaso Di Carpegna Falconieri
pp. 312; € 28,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738340
 
Cola di Rienzo (1313-1354) è il cittadino romano più famoso del Medioevo. Fu in rapporto con il papa, con l’imperatore, con Francesco Petrarca; si mise a capo del popolo romano, assumendo il titolo di «tribuno augusto», per riportare l’Urbe agli antichi fasti. Di quest’uomo ambizioso, contraddittorio, tuttora misterioso e sfuggente, l’autore ricostruisce l’intera parabola, dal primo affacciarsi nel complesso mondo politico dell’epoca fino al tragico epilogo consumatosi nel corso di una violenta sommossa popolare, mentre nel capitolo finale ne tratteggia il mito lungo i secoli.
Tommaso Di Carpegna Falconieri è professore di Storia medievale all’Università di Urbino e presidente della Società romana di storia patria. Per Laterza ha scritto Nel labirinto del passato. 10 modi di riscrivere la storia (2020).