martedì 10 dicembre 2024

I Visconti

I Visconti
Fra potere e congiure. L'epopea di una delle più antiche dinastie europee.
di Pierluigi Moressa
pp. 320; € 19,00
Diarkos, 2024
EAN: 9788836164349

Un saggio storico che consente di immergersi non solo nell’epopea di una famiglia, ma anche nel clima politico e militare italiano culminato nella transizione fra Medioevo e Rinascimento.

La storia dei Visconti coincide per un lungo tratto con la storia d’Italia. La famiglia ha radici molto antiche immerse, durante l’alto Medioevo, in quell’humus lombardo dal quale fiorì grazie al ruolo assunto dai suoi membri che furono valvassori o capitanei. Feudatari dell’arcivescovo di Milano, divennero ben presto vice comitis, carica da cui discese il cognome: Visconti. La biscia, il loro stemma trasmesso lungo i secoli, è tuttora emblema araldico e logo impiegato per designare iniziative imprenditoriali e sportive in terra lombarda; essa funge non solo da segnale di nobiltà, ma anche da segmento identitario: tratto di una memoria che ha potuto mantenersi viva attraverso le epoche e le generazioni.
Risale al medio Duecento l’affermarsi dell’autorità viscontea, destinata a espandersi nel secolo successivo grazie all’appoggio concesso dall’imperatore. La signoria dei Visconti su Milano rappresentò un forte baluardo di potere e il fulcro di cospicue espansioni nella Penisola, che non ebbero uguali nel Rinascimento. Circolò nel sangue dei Visconti un’ambizione mai del tutto celata: quella di farsi signori di vaste parti d’Italia, grazie alla tessitura e alla rottura di alleanze talvolta compiute in modo sfrontato e improvviso. Non autorità di pontefici, non calcoli di alleanze: il potere visconteo rappresentò fonte di preoccupazione e di turbamento nella storia d’Italia fino al dispiegarsi di leghe e di alleanze tra i potentati col fine di contrastare il temibile ruolo della famiglia.
La concezione di Stato promossa dai Visconti rappresentò una forma di organizzazione destinata a incarnare l’idea moderna di governo, mentre le conquiste territoriali furono sostenute dall’imponente forza delle armi guidate da abili condottieri. I fondamenti del loro governo non risultarono, tuttavia, sufficientemente saldi nel tempo tanto che la fortuna viscontea dovette trasfondersi nel sangue sforzesco, che si fece erede dei poteri ducali e delle insegne familiari.
Il volume è un saggio storico che consente di immergersi non solo nell’epopea di una famiglia, ma anche nel clima politico e militare italiano culminato entro le dispute svoltesi durante la transizione fra Medioevo e Rinascimento.
Pierluigi Moressa (Forlì, 1959), medico psichiatra, membro ordinario della Società psicoanalitica italiana e giornalista pubblicista, ha scritto saggi su figure appartenenti al mondo dell’arte e della cultura; si è dedicato all’approfondimento di temi locali, pubblicando alcune guide storico-artistiche riguardanti città e luoghi della Romagna. Ha partecipato come relatore a convegni in tema clinico e di storia della medicina; suoi articoli sono apparsi su riviste a varia diffusione. Per Diarkos ha pubblicato Caterina Sforza. Potere e bellezza nel Rinascimento (2022), I Malatesta. Filosofia, sentimento e guerra nella storia di una dinastia (2023) e Gli Estensi. Storia di una grande dinastia (2024).

lunedì 9 dicembre 2024

La Passione secondo Maria

La Passione secondo Maria
di Massimo Cacciari
pp. 136; € 15,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39064-6

Due Angeli aprono il sipario e disvelano la Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi. Una Madonna che mostra da quale ferita si generi Dio: una Donna sta al centro del mistero dell’incarnazione. Non un semplice mezzo attraverso cui si incarna lo spirito. Nella potente icona di Piero, Maria sostiene il suo grembo pieno, e si slaccia la sua veste per rendere manifesto l’enigma: la sua figura ci appare così naturale e divina al tempo stesso. È un cosmo che genera e che dona. Il grido che Ella pronuncia partorendo si ripeterà sotto la Croce, e poi di nuovo ‒ ma forse di gioia ‒ al momento dell’Assunzione. Nell’immagine di questa Donna, attesa e promessa, angoscia, speranza, abbandono, si uniscono senza confondersi e senza età. E il Figlio è il suo bimbo, suo fratello e il suo sposo.

Massimo Cacciari con «Metafisica concreta», del 2023, ha concluso l’esposizione del suo sistema filosofico, avviata nel 1990 con «Dell’Inizio» (entrambi per Adelphi). Per il Mulino ha pubblicato con P. Coda «Io sono il Signore Dio tuo» (2010), con E. Bianchi «Ama il prossimo tuo» (2011), con P. Prodi «Occidente senza utopie» (2016) e «Generare Dio» (2017).

domenica 8 dicembre 2024

Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda

Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda
di Paolo Gulisano
pp. 224; € 12,90
Newton Compton, 2024
ISBN: 9788822788047

Nel cuore dell’Inghilterra medievale, tra i boschi e le rocce della Cornovaglia, sorge il castello di Camelot. È tempo di dame e cavalieri, di castelli e di draghi, di spade magiche e calici incantati. Sul trono c’è Re Artù, il sovrano coraggioso e giusto, circondato dai suoi leali cavalieri che siedono assieme a un tavolo dove non esistono capi né gerarchie. Segui le loro gesta eroiche, le epiche battaglie e le sfide personali che ciascuno dovrà affrontare; scopri l’amore di Artù per la regina Ginevra e l’amicizia con il prode Lancillotto, la saggezza del misterioso mago Merlino, i duelli e le avventure di Sir Galahad e Sir Parsifal. Tra storia e mitologia, il racconto appassionante di un mondo in cui l’onore, il coraggio e l’amore trionfano su ogni avversità.
Paolo Gulisano, saggista, scrittore, profondo conoscitore della cultura celtica, autore di numerosi saggi biografici e storici dedicati a personaggi e temi della cultura britannica, è considerato uno dei maggiori esperti italiani di letteratura fantasy. Ha scritto oltre 40 libri su figure come Tolkien, Lewis, Chesterton, Wilde, Melville, Newman, Thomas More, Stevenson e Conan Doyle, oltre che testi storici sulla Scozia e l’Irlanda. Molti dei suoi libri sono stati tradotti e pubblicati all’estero. Vice presidente della Società Chestertoniana italiana, collabora con diverse riviste e siti web.

sabato 7 dicembre 2024

Del vero padre di Federico II

Del vero padre di Federico II
E altri misteri del suo regno
di Pierre Baland
pp. 302; € 18,00
Carthago, 2024
ISBN: 979-1255130543
 
L’imperatore Federico II non smette di affascinare, compreso per la parte di lui poco o non conosciuta. Si sa infatti che i suoi avversari hanno cercato di cancellare o insudiciare la sua memoria, e gli otto secoli che ci separano da lui non hanno fatto altro che accentuare qualche dubbio. Alcuni fatti oggi mancano. Oppure la loro veridicità è sospetta. Oppure le loro ragioni ci sfuggono. Oppure gli storici non concordano sulla loro interpretazione. Infine, la sua vita si inserisce in un contesto storico fortemente intriso di misticismo che apriva la porta a tutte le fantasie. Per molti la fine del mondo era vicina e lo svevo era chiamato a giocarvi un ruolo di primo piano. Ma quale esattamente? Che peso ha avuto sul suo destino Gioacchino da Fiore, lo strano teorico di questa fine annunciata? Quale influenza San Francesco d’Assisi, l’altro grande mistico del suo tempo? La sua dotta corte era popolata da autentici scienziati o da ciarlatani? Lì i maomettani erano benvenuti: allora perché scacciarli contemporaneamente dalla Sicilia? Era lui stesso un autodidatta oppure il frutto di una formazione classica?

venerdì 6 dicembre 2024

Due papi per un Giubileo

Due papi per un Giubileo
Celestino V, Bonifacio VIII e il primo Anno Santo
di Chiara Frugoni
pp. 200; € 29,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-39066-0

«Il 1300 era già un anno speciale, che chiudeva il secolo; papa Bonifacio VIII lo rese specialissimo facendolo diventare l’Anno Santo. Accordò l’indulgenza plenaria, cioè il perdono di tutte le pene ancora da scontare per i peccati commessi a coloro che, assolte le colpe mediante la confessione, avessero visitato lungo tutto quell’anno le basiliche degli apostoli Pietro e Paolo…»

Che cosa spinse una moltitudine di pellegrini a mettersi in cammino, sfidando pericoli e dure prove fisiche, per riversarsi in San Pietro nel 1300? A quella data, profondi mutamenti della società sia economici sia politici (l’emergere dei Comuni, la nuova figura del cittadino) avevano ormai investito anche la sfera religiosa. Se nei secoli precedenti il giudizio universale era sentito come un grande evento collettivo della fine dei tempi, ora la geografia dell’aldilà doveva rispondere alle esigenze degli individui, preoccupati più per la propria salvezza che per quella di tutti. Ecco allora la nascita del purgatorio, per il peccatore una consolante alternativa fra i tormenti eterni dell’inferno e il miraggio irraggiungibile del paradiso; ecco l’evolvere delle pratiche penitenziali, e il pellegrinaggio come strategia per «lucrare» indulgenze, ovvero sconti di pena. Interrogando testi e immagini, Chiara Frugoni racconta le origini e il contesto politico del primo Giubileo vero e proprio, dalla complessa vicenda dell’eremita Pietro da Morrone, quel Celestino V, oscillante tra ambizione e ascetismo, che pochi mesi dopo l’elezione al soglio pontificio abdicò, alla Roma turbolenta del successore Bonifacio VIII, tra famiglie rivali, cardinali e re. Una narrazione vivacissima, un prezioso viatico per comprendere il Giubileo del 2025.
Chiara Frugoni (1940-2022) ha insegnato Storia medievale nelle Università di Pisa, Roma e Parigi. Tra i suoi numerosi libri per il Mulino, i più recenti sono: «Donne medievali. Sole, indomite, avventurose» (2021), «A letto nel Medioevo. Come e con chi» (2022) e «Il presepe di San Francesco. Storia del Natale di Greccio» (2023).

giovedì 5 dicembre 2024

Il poeta come artigiano

Il poeta come artigiano
La metafora fabbrile nella poesia dei trovatori
di Susanna Barsotti
pp. 296; € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254697375

Il pensiero occidentale ha prodotto una vasta quantità di riflessioni che riguardano la vicinanza tra la poesia e le arti figurative e manuali. La presentazione della metafora creativa applicata al testo non può che ricondurre alle numerose riflessioni di poetica presenti nel corpus lirico trobadorico, di cui il libro discute gli aspetti ideologici e filologico-testuali. Le rivendicazioni stilistiche rappresentano uno dei marchi distintivi della poetica trobadorica, continuamente impegnata non solo nella designazione dei sentimenti che veicola, ma anche nella descrizione dei propri espedienti linguistici e formali. I testi presi in esame sono inseriti all’interno di linee di indagine trasversali e lessicologiche e spesso presentati attraverso il confronto comparato con le fonti classiche (in primo luogo l’Ars poetica di Orazio) che sostanziano il ‘pensiero poetologico’ dei trovatori. I capitoli conferiscono priorità di analisi a lemmi ed espressioni connotate in senso fabbrile, mentre l’appendice finale presenta schede divise per singoli motivi semantici correlati al tema in esame.
Susanna Barsotti ha conseguito il dottorato in Letteratura, Arte e Storia dell’Europa Medievale e Moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi lavori vertono principalmente su problemi di interpretazione e filologia testuale relativi alla lirica trobadorica e alla sua ricezione, con particolare attenzione al trovatore Raimbaut d’Aurenga. Tra le sue pubblicazioni, l’edizione del canzoniere provenzale N2 (Il canzoniere provenzale N2 [Berlin, Staatsbibliothek, Phillipps 1910]. Introduzione e edizione diplomatica, Pisa, 2022) e altri lavori concernenti questioni di semantica e lessico provenzale.

mercoledì 4 dicembre 2024

Più ridon le carte

Più ridon le carte
L'attualità del canto XI del Purgatorio
di Stefano Adami, Antonio Capitano
pp. 66; € 12,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
etabeta, 2024
ISBN: 979-12-5585-910-9

Le pagine che seguono, volutamente contenute, intendono proporre una differente e curiosa interpretazione del Canto XI del Purgatorio.

Con una narrazione in prima persona i personaggi esprimono la rispettiva versione dei fatti e i preziosi versi sono stati scomposti e rimodulati, con l'ardire di un montaggio cinematografico. Per questo motivo gli stessi rivestono una natura sperimentale in considerazione della libertà di movimento tra passato e presente. Una particolare attenzione è stata dedicata all'arte quale testimonianza di storie riconducibili alle vicende principali e collaterali; proprio attraverso alcune opere è stato possibile ricostruire tessere preziose per la composizione di un mosaico ricolmo di suggestioni.

martedì 3 dicembre 2024

Lomellina medievale

Lomellina medievale
Le abbazie di Mortara e Breme, i conti Palatini di Lomello e i Lomellini, potenti dogi di Genova
di Umberto De Agostino
pp. 132; € 15,00
Lomellibro, 2024
EAN: 9788894491890

La Lomellina, oggi patria del riso europeo fra Lombardia e Piemonte, raccontata attraverso il Medio Evo, fra Crociate e Via Francigena. Da Lomello, centro fondato dai Liguri, sviluppatosi con i Romani e divenuto seconda capitale del Regno longobardo dopo Pavia, si passa alla contea di Lomello inserita nel Sacro Romano Impero e alle potenti abbazie di Santa Croce, a Mortara, e di San Pietro, a Breme. Senza dimenticare l’abbazia mortarese di Sant’Albino, nota per la leggenda di Amico e Amelio, paladini di Carlo Magno. Un ruolo non secondario fu ricoperto dal monachesimo: decine di abbazie e monasteri sparsi in tutta la pianura fra Po, Ticino e Sesia. L’affascinante percorso lungo i secoli termina con la famiglia patrizia genovese Lomellini, discendente dei conti di Lomello: nel Mediterraneo spiccano la redditizia isola di Tabarca e i successivi insediamenti di Carloforte e Calasetta, nella Sardegna sudoccidentale, conservatisi fino a oggi.

lunedì 2 dicembre 2024

Andar per mare, custodire il mare

Andar per mare, custodire il mare
Le commissioni ducali per i capitani veneziani di galea (sec. XV)
a cura di Alessandra Rizzi con la collaborazione di Umberto Cecchinato
pp. 160; € 30,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254694121

Questo volume propone per la prima volta l’edizione dei modelli ‘formulari’ utilizzati dalla cancelleria veneziana, per redigere le commissioni nominative consegnate ai neoleletti capitani delle galee veneziane. Si tratta, nello specifico, di testi deliberati dagli organi consiliari veneziani fra XIV e XV secolo (e raccolti in registro a inizio Quattrocento) e contengono istruzioni per il capitano e sopracomito del Golfo – addetti alla sorveglianza e alla protezione del commercio in Adriatico – e i capitani dei convogli veneziani – responsabili dei viaggi commerciali nel Mediterraneo e oltre. I documenti editi costituiscono il registro 4 del fondo, conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia, Collegio, Formulari di commissioni, che raccoglie, oltre a questi, i formulari superstiti per le commissioni destinate ai rettori veneziani dei territori marittimi e di terraferma. 
Alessandra Rizzi è Ricercatrice di Storia medievale presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dove insegna, Alessandra Rizzi si interessa in particolare alla storia di Venezia, in particolare ai suoi sistemi istituzionali, alle pubblicazioni e alla storia sociale della città, con particolare attenzione la storia della ludicità e degli ordini mendicanti. Coordina diversi progetti scientifici, contribuisce a convegni nazionali e internazionali e ha pubblicato ampiamente. Rizzi è anche membro del comitato scientifico di Ludica, nonché condirettore, insieme a Gherardo Ortalli, di "Ludica: collana di storia del gioco", edito dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche.
 

domenica 1 dicembre 2024

Le radici dell’arte medievale

Le radici dell’arte medievale
Dal paleocristiano al romanico
di Marco Collareta
pp. XX - 234; € 38,00
Piccola Biblioteca Einaudi, 2024
ISBN: 9788806260323

Per quanto il giudizio negativo sul Medioevo possa dirsi superato da tempo, molte incomprensioni ostacolano ancora il pieno apprezzamento dell’arte di quel periodo. Affrontando di petto il problema, la prima parte del volume ripercorre la genesi storiografica della nozione ormai assodata di Medioevo artistico, per concentrarsi poi sul sistema delle arti e la personalità dell’artista, due degli aspetti in cui l’orizzonte mentale dell’età di mezzo si distacca maggiormente da quello oggi piú familiare. Stabiliti cosí alcuni punti fermi di carattere generale, la seconda parte del libro traccia in quattro distinti scenari il divenire delle arti visive tra Costantino e l’anno Mille, individuando nei cosiddetti «secoli bui» le basi di uno sviluppo unitario che, partendo dal Mediterraneo tardo-antico, s’estende col tempo all’intero Occidente per culminare poi nel grande romanico europeo.
Ai capitoli che portano avanti il racconto storico corrispondono sessantadue schede che presentano altrettante opere d'arte scelte entro una vasta gamma di tecniche e tipologie particolarmente adatte a illustrare i temi e i problemi trattati. Conclude il volume una selettiva bibliografia.
Marco Collareta ha insegnato presso l'Università di Udine, la Scuola Normale Superiore di Pisa, e le Università di Bergamo e Pisa. I suoi studi riguardano in particolare l'oreficeria, la scultura e le relative fonti letterarie tra Medioevo e prima età moderna. Un ruolo centrale è giocato in essi dal rapporto tra la specificità tecnica dei manufatti e la loro dimensione espressiva.