sabato 25 gennaio 2025

Studi sulla tradizione poetica nel Quattro-Cinquecento

Studi sulla tradizione poetica nel Quattro-Cinquecento
a cura di Gabriele Baldassari, Guglielmo Barucci, Luca Danzi
pp. 386; € 39,00
Milano University Press, 2025
EAN: 9791255101819

Il volume raccoglie gli atti del seminario "Tradizione dei testi lirici tra manoscritti e stampa nel Quattro-Cinquecento", tenuto a Milano il 3-4 novembre 2022. L'incontro era destinato a giovani studiosi impegnati in ricerche di prima mano sulla poesia italiana del Rinascimento, che hanno potuto così illustrare indagini capaci di illuminare singoli frammenti della nostra storia letteraria, ma anche di toccare questioni più ampie, intrecciando fecondi rapporti con discipline quali la codicologia, la storia dell'arte e della musica, lo studio dei classici. La presenza di affermati studiosi ha arricchito il seminario di un dialogo tra generazioni diverse e ha permesso ai relatori di affinare i loro contributi, che vengono offerti alla lettura nella collana open access "Consonanze", in modo da facilitare la diffusione dei risultati acquisiti. 
Gabriele Baldassari è professore associato di Letteratura italiana all'Università degli Studi di Milano ed è stato professore a contratto di Letteratura e filologia del Rinascimento all'Università degli Studi di Pavia e di Letteratura italiana presso l'Université de LAusanne.
Guglielmo Barucci (Milano 1973) è ricercatore in Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si è occupato soprattutto di "Commedia" dantesca e di Rinascimento, cimentandosi in diversi generi (soprattutto, però, storiografia ed epistolografia).
Luca Danzi è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana all’Università degli studi di Milano. Laureato in Lettere moderne all’Università di Pavia, ha insegnato Cultura italiana all’Università di Ginevra (1984) e Letteratura italiana, come professore associato, all’Università di Milano

venerdì 24 gennaio 2025

La musica dei corpi

La musica dei corpi
La danza dal Medioevo a oggi
di Ilaria Sainato, Rita Zambon
pp. X+118; € 15,00
Libreria Musicale Italiana, 2025
ISBN: 9788855432986

Questo volume ripercorre il cammino della musica per danza dagli esordi del Medioevo fino alle esperienze del XX secolo. Attraverso la produzione della più importante trattatistica sull’argomento e, soprattutto nella seconda parte del volume, dei protagonisti della scena coreutica sarà illustrato il cammino percorso nel tempo sia dalla danza come arte, disciplina e “sapere” considerato di per sé, sia dalle scelte musicali con cui essa si è accompagnata nei secoli, con un puntuale approfondimento sulle tipologie di repertorio e sui grandi autori che si sono dedicati al rapporto tra suono, gesto e movimento, fino a Čajkovskij, Stravinskij e all’età contemporanea.
Ilaria Sainato Musicologa e ricercatrice, si dedica alla ricostruzione del repertorio italiano di danze del Rinascimento e del Barocco partendo dalle fonti storiche. Insegna presso la Scuola di Musica Antica a Venezia dal 1999 e ha tenuto inoltre seminari, laboratori, lezioni per università e conservatori in Italia e all'estero.
Rita Zambon è Professionista nel settore Arti dello spettacolo.

giovedì 23 gennaio 2025

Bisanzio e l'Europa

Bisanzio e l'Europa
a cura di Federico Marazzi
pp. 178; € 28,00
Franco Angeli, 2024
ISBN: 9788835163480

Frutto del convegno omonimo, tenutosi a Napoli nel dicembre 2022, questo volume, attraverso l'apporto di alcuni specialisti nello studio dei diversi aspetti degli studi bizantini, propone una riflessione a 360° su quanto, dell'apparentemente esotico e remoto mondo dell'Impero d'Oriente - di cui oggi la maggior parte delle persone fatica anche a riconoscere il posizionamento all'interno delle carte geografiche -, sia ancora rintracciabile nella cultura europea moderna e contemporanea. L'idea è quella di rendere Bisanzio meno lontana da noi e, anche, di comprendere come alcuni fenomeni geopolitici dell'oggi siano meglio leggibili se abbiamo chiaro quanto l'Impero, che ebbe Costantinopoli come capitale, abbia seminato, soprattutto (ma non esclusivamente) in diverse regioni dell'Europa centro-orientale. Negli oggetti che narrano la cultura, la spiritualità, le prospettive geopolitiche dell'Impero che noi oggi chiamiamo "bizantino" e il quadro complessivo che essi ricompongono si possono leggere i prodromi e le concause di molti dei problemi che affliggono l'Europa di oggi, ma anche molte delle premesse concettuali alla base del funzionamento dello Stato occidentale moderno. Solo che tutti questi fattori restano mimetizzati ad un primo e superficiale sguardo rivolto ad oggetti che sembrano piuttosto i relitti sì affascinanti e splendidi, ma in fondo testimoni di un mondo che sembra sepolto dai marosi della storia e di cui resta ben poco a galleggiare sulla superficie del presente. È perciò fondamentale dissipare la patina di "vecchio" che ricopre il mondo di Bisanzio e permettere di decodificarne - a dispetto della sua antichità - l'attualità delle storie che esso ci racconta, alcune legate a fenomeni molto evidenti di fronte ai nostri occhi, altre invece in grado di dipanare dei fili rossi che talora emergono e talora s'inabissano, nelle quali tuttavia riconosciamo molto bene tratti fondamentali del mondo che ancora oggi ci circonda e a cui sentiamo di appartenere.
Federico Marazzi è Professore di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, è stato allievo di Arnaldi alla “Sapienza”. Autore di numerose ricerche su Roma e il papato fra Tarda Antichità e Alto Medioevo, si occupa di archeologia degli insediamenti monastici e di storia economica-insediativa del Meridione italiano.

mercoledì 22 gennaio 2025

A tu per tu con la Commedia

A tu per tu con la Commedia
di Giuseppe Patota
pp. 360; € 20,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858156537

Chi ha detto che leggere la Divina Commedia sia un’impresa per pochi? Èvero che leggerla è arduo per la lingua in cui è scritta e l’enorme varietà di temi trattati, ma è un’avventura straordinaria. Giuseppe Patota, che ha dedicato parte dei suoi studi alla lingua di Dante, ha trovato il modo di rendere accessibile quest’opera magnifica e complessa perché possa essere capita e apprezzata anche da chi non la conosce, da chi la conosce poco e da chi l’ha conosciuta, ma non se la ricorda.

«Capire la Divina Commediaè difficile. Della lingua in cui la scrisse, diventata la nostra soprattutto grazie a lui, Dante sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell’umano, sia verso il basso sia verso l’alto, e non è facile seguirlo in questo vertiginoso saliscendi.
Poi ci sono i contenuti. Teologia e interpretazione dei testi sacri, filosofia, logica, morale, politica, diritto, letteratura e storia antica, scienza dei numeri e delle misure, musica, ottica, medicina, arte della guerra e della navigazione: non c’è aspetto della cultura antica e medievale di cui Dante non abbia appropriatamente detto qualcosa, nel suo enciclopedico poema.
Infine, ci sono i personaggi che popolano l’oltremondo che il Poeta ha costruito. Tralasciando quelli appartenenti al mito o alla storia, e limitandoci a quelli che hanno popolato la cronaca dei tempi di Dante e di quelli di poco precedenti, l’unico motivo per cui continuiamo ad avere memoria dei nomi di Ciacco, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti o Ugolino della Gherardesca è dato dal fatto che i versi scritti da Dante li hanno resi figure immortali: se quei versi non fossero stati scritti, i loro nomi sonnecchierebbero in qualche documento d’archivio o in qualche cronaca medievale.
Sì: capire la Commedia è veramente difficile. Per questo ho scelto i versi più significativi, curiosi o sorprendenti dei cento canti di cui si compone e li ho distribuiti in 114 presentazioni (per qualche canto ho avuto bisogno di qualche presentazione in più). Ho cercato di spiegare quei versi parola per parola, senza dare niente per scontato, collegando i fatti con gli antefatti.
In questo modo, leggendoli canto dopo canto, farete lo stesso viaggio che ha fatto Dante: questo, almeno, è quello che spero.»
Giuseppe Patota (Napoli, 1956) è un linguista, storico della letteratura e grammatico italiano, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo, dove tiene i corsi di grammatica italiana, didattica e storia della lingua italiana.

martedì 21 gennaio 2025

Il bestiario medievale di Venezia

Il bestiario medievale di Venezia
Animali e creature fantastiche nella città dei dogi
di Stefano Riccioni
pp. 172; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829028597

Venezia, durante il Medioevo, si popola di animali, riprodotti sia sulle mura di chiese e palazzi sia al loro interno, ma soprattutto nelle calli e nei campi, tessendo così una trama che, se dipanata, racconta miti e storie che svelano l’identità della città e degli uomini che l’abitavano. Queste immagini funzionavano come racconti morali o come strumenti apotropaici, per allontanare gli eventi nefasti. Dal bestiario di S. Ilario, che segna le origini della città, alle furbe volpi, alle temibili sirene, ai terribili draghi, alla favola della volpe e della gru, Venezia medievale rivela una stretta connessione con il mondo animale e la sua rappresentazione moralizzata. Con l’aiuto delle illustrazioni, che tracciano una sorta di mappa simbolica delle creature che popolano Venezia, il volume ripercorre la caleidoscopica storia di una città unica e irripetibile, sospesa tra la dimensione reale e quella fantastica.
Stefano Riccioni medievista, insegna Storia dell’arte medievale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa prevalentemente di storia delle immagini e delle scritture epigrafiche tra XI e IV secolo, nell’area mediterranea dell’Occidente europeo e dell’Oriente cristiano.

lunedì 20 gennaio 2025

I manoscritti datati di Bolzano e provincia

I manoscritti datati di Bolzano e provincia
A cura di Leonardo Granata e Ursula Stampfer
pp. IX-179; € 120,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-296-1

Il volume contiene la descrizione di 110 manoscritti datati conservati a: Bolzano, Archivio Provinciale (1 ms.), Biblioteca del Convento dei Francescani (18 mss.), Biblioteca della Prepositura (2 mss.), Museo Civico (2 mss.); Bressanone, Biblioteca del Convento dei Cappuccini (1 ms.), Biblioteca del Convento delle Clarisse (10 mss.), Biblioteca del Seminario Maggiore (33 mss.), Museo diocesano Hofburg (1 ms.); Malles, Biblioteca dell’Abbazia benedettina di Marienberg (1 ms.); San Candido, Biblioteca della Collegiata (11 mss.); Varna, Biblioteca dell’Abbazia agostiniana di Novacella (29 mss.); Vipiteno, Archivio comunale (1 ms.). Il catalogo è introdotto dalla storia delle biblioteche ed è corredato dalla bibliografia, dagli indici e da 129 tavole in bianco e nero.

domenica 19 gennaio 2025

Siena città manifatturiera

Siena città manifatturiera
Governo, produzione e consumo dei tessuti di seta e di lana (XIV-XV secc.)
di Marco Giachetto
pp. 660; € 60,00
Bonanno Editore, 2024
ISBN: 978-88-6318-335-1

Siena fu nel Medioevo una città rilevante sul piano finanziario, religioso, artistico e culturale ma poco si sapeva fino ad oggi sulle sue manifatture tessili, in particolare quelle della lana e della seta, uniche a elevarsi a rango di ‘industria’. Questa assenza è dovuta a un vuoto storico o, piuttosto, a un vuoto storiografico? Il volume, vagliando una ricchissima documentazione inedita, propone una sintesi su un tema basilare per comprendere le fondamenta economico-produttive senesi e scrive una pagina importante della sua storia, confrontandosi con un tema classico della storiografia medievale, ma su una realtà quasi sconosciuta e mettendo in relazione le dinamiche del settore con altre più ampie sul piano politico e sociale. I problemi che dovette affrontare Siena nella conversione della propria struttura produttiva tessile, infatti, portarono a una profonda ridefinizione delle forze sociali in campo, con un notevole impatto sulle sorti della città. L’adozione o meno di politiche protezionistiche a vantaggio o svantaggio di determinati ceti sociali condizionò i secoli a venire. Tuttavia, tali dinamiche non riguardarono solo Siena ma ogni città manifatturiera medievale costretta a confrontarsi con le esigenze dei produttori e dei consumatori.
Marco Giachetto è docente a contratto di Storia Medievale all'Università di Siena.

sabato 18 gennaio 2025

Anonimo salernitano

Anonimo salernitano
Indagini su un cronista longobardo del X secolo
di Antonio Tagliente
pp. 342; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-424-9

Alla fine del X secolo, di fronte ai cambiamenti politici nel Meridione longobardo, un anonimo cronista salernitano avvertì la necessità di ritessere, in un lungo racconto, la storia dei Longobardi dalla metà dell’VIII secolo alla contemporaneità. In passato, questo storiografo – noto da tempo come Anonimo salernitano – è stato al centro di studi storici e filologici, che hanno contribuito a consolidare l’immagine di un compilatore istintivo, sgrammaticato e immaginifico, con la naturale conseguenza di considerare inattendibili le molte informazioni sulla storia politica, sociale ed economica del Meridione altomedievale presenti nella sua opera, il cosiddetto Chronicon Salernitanum. In questo libro, attraverso una serie di indagini complementari, l’Autore ridiscute dal principio le questioni tradizionalmente legate all’Anonimo salernitano, sottopone al vaglio documentario le vicende dei personaggi menzionati nel Chronicon e tratteggia un originale spaccato del X secolo longobardo. Il risultato è una nuova guida all’Anonimo salernitano, dalla quale emerge un narratore vivace, uno storiografo raffinato nel metodo, uno straordinario testimone del suo tempo.

venerdì 17 gennaio 2025

Cosenza e la sua Cattedrale

Cosenza e la sua Cattedrale
Ambiente urbano e sede episcopale tra significati religiosi e secolari
a cura di Mariarosaria Salerno e Attilio Vaccaro
pp. 249; € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2024
ISBN: 9788849883428

Il volume propone e amplia i risultati di un Convegno di studi, tenutosi il 5 e il 6 ottobre 2023 tra Cosenza e Rende (Università della Calabria). Quel momento di incontro, fermamente voluto dai curatori dell’opera, si è collocato a margine delle celebrazioni per l’Ottavo Centenario della Consacrazione della Cattedrale di Cosenza (1222-2022), con l’intento di continuare le occasioni di riflessione storica sull’intenso legame tra la Città e la Cattedrale. Tale legame non si limita alla “materialità” degli edifici che connotavano quello che un tempo era l’insediamento medievale, e oggi è ciò che definiamo “centro storico”, ma è espressione e simbolo di una città che va oltre l’aspetto religioso. L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dell’insediamento urbano/sede episcopale, come concentrazione di elementi religiosi e secolari, di pratiche sociali, economiche, culturali, che ne hanno modellato e ridefinito nel tempo l’ambiente, tra Medioevo ed Età moderna.
Attilio Vaccaro insegna Storia medievale presso l’Università della Calabria. Specialista della storia religiosa e civile dell’Albania medievale e dei rapporti tra le due sponde adriatiche, si è occupato anche della diaspora albanese in Italia tra il tardo medioevo e la prima età moderna e della storia religiosa e istituzionale della Calabria.
Mariarosaria Salerno è professoressa associata di Storia medievale all’Università della Calabria. È membro dell’International Conference of Mediterranean Worlds, del Mediterranean Knowledge, International Centre for Studies and Research, della Scuola dottorale di alta formazione Mondi mediterranei e Italia meridionale nel Medioevo. Si occupa di storia del Mezzogiorno, nel più ampio contesto mediterraneo, di storia del costume, di ordini monastici, privilegiando aspetti economico-sociali.

giovedì 16 gennaio 2025

Le metafore della vita quotidiana nelle Lettere di Caterina da Siena

Le metafore della vita quotidiana nelle Lettere di Caterina da Siena
di Maria Chiara Levorato
pp. 255; € 26,00
Franco Cesati Editore, 2024
ISBN: 979-12-5496-177-3

In un tempo in cui saper leggere o scrivere era un privilegio di poche donne, Caterina Benincasa (1347-1380) compone 383 Lettere, il Dialogo o Libro e 16 Orazioni. L’epistolario della senese è un’opera di straordinario interesse culturale e letterario per la molteplicità dei destinatari, per la varietà dei temi trattati, ma ancor più per il suo linguaggio e per il suo stile metaforico. Attraverso un’approfondita analisi filologica delle metafore delle Lettere vengono dimostrate in questo volume le capacità comunicative e le abilità retoriche di una donna per secoli considerata invece come una santa illetterata (secondo la rappresentazione di Caterina nella Legenda Maior di Raimondo da Capua). Le Lettere rivelano la figura di un’autrice in grado di unire, nelle sue metafore, immagini tratte dalla vita quotidiana a complessi concetti dottrinali o morali allo scopo di rendere comprensibili e indelebili i messaggi indirizzati ai diversi destinatari.