sabato 29 settembre 2018

I Templari

I Templari
La spettacolare ascesa e la drammatica caduta dei guerrieri di Dio
di Dan Jones
pp. XVIII-430, € 22,90
Hoepli, 2018
ISBN: 9788820385590

I cavalieri templari furono il più ricco, il più potente e il più segreto degli ordini militari che fiorirono nel periodo delle crociate. La loro storia, che ebbe una rapida ascesa seguita da una sanguinosa e umiliante caduta, ha lasciato uno strascico di mistero che continua ad affascinare e a ispirare storici e scrittori. Dan Jones ripercorre ogni passo della storia dei templari, lunga almeno 200 anni: la loro fondazione come ordine caritatevole a protezione dei pellegrini che visitavano la Terra Santa, la loro trasformazione in corpo militare scelto che combatteva nelle battaglie crociate, la loro evoluzione in finanzieri sofisticati che godevano di esenzione dalle tasse e di un privilegiato accesso a papi, imperatori e re. A partire da fonti storiche originali e rigorose, I templari racconta in modo appassionante una storia in cui si contrappongono cristiani e musulmani, papi e imperatori, ricchi e poveri, fedeli e infedeli: dalla guerra apparentemente senza fine in Palestina, Siria ed Egitto, allo scontro di sunniti e sciiti con gli invasori cristiani, dal rogo che mise fine all’ordine alla rinascita di un mito che continua fino a oggi.
Dan Jones è uno storico, sceneggiatore e giornalista pluripremiato. È autore della serie televisiva Netflix Secrets of Great British Castles e di volumi bestseller quali: The Plantagenets (2014), Wars of the Roses (2015), Magna Carta (2016). Vive nel Surrey.  

venerdì 28 settembre 2018

Vita di santa Marina, la monaca vestita da uomo

Vita di santa Marina, la monaca vestita da uomo
di Maria Stelladoro
pp. 86, € 14,90
Graphe.it, 2018
ISBN: 9788893720564

Esistono due modelli agiografici orientali di santa Marina: quello della monaca travestita da uomo e quello della martire. Spesso le sante omonime sono soggette a sovrapposizioni e variamente localizzate. Il motivo del travestimento della donna in abiti monastici maschili è ricco di valenze antropologiche e religiose con l’unico obiettivo di votarsi unicamente al Signore e far perdere le proprie tracce andando a vivere in un monastero maschile. Dalla protocristiana Tecla, discepola dell’apostolo Paolo, a Marina e fino alla Francia del secolo XV con Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orléans, l’agiografia si è notevolmente arricchita di donne che hanno fatto ricorso all’escamotage del travestimento da uomini per accedere a ciò che, proprio in quanto donne, non avrebbe potuto accoglierle: dalla preghiera allo studio e alla battaglia. In tal modo univano le loro esigenze sacre a quelle profane per avere un minimo di libertà individuale, fedeli al precetto del Vangelo apocrifo di Tommaso che dice: Se una donna vuole servire Cristo e tralasciare il mondo materiale, dovrà smettere di essere donna. Allora sarà considerata come un uomo.
Maria Stelladoro, specialista in paleografia e codicologia greca, si occupa di agiografia greco-latina, settore in cui ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate nel settore.
Per il Dizionario Biografico degli Italiani dell’Enciclopedia Treccani ha curato la voce: Metodio di Siracusa, patriarca di Costantinopoli; per il Dictionnaire d'Histoire et de Géographie Ecclésiastique le voci: Leone Luca di Corleone, monaco basiliano; Lucia, vergine e martire di Siracusa; Metodio di Siracusa, patriarca di Costantinopoli. È autrice di monografie quali Agata. La martire (=Donne d’Oriente e d’Occidente 16), Jaca Book, Milano 2005; Euplo/Euplio martire, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; Lucia. La martire (=Donne d’Oriente e d’Occidente 23), Jaca Book, Milano 2010; Santa Febronia. Vergine e martire sotto Diocleziano, Velar, Gorle 2011; S. Silvestro da Troina e il monachesimo italo-greco in Sicilia e in Italia Meridionale, Città Nuova, Roma 2014.

giovedì 27 settembre 2018

Scanderbeg (1405 - 1468)

Scanderbeg (1405 - 1468)
di Rolando Fabrini
pp. 100, € 15,00
Lulu.com, 2018
ISBN: 978-0244110161

La biografia di Giorgio Kastrioti, detto "Scanderbeg" (1405 - 1468), il quale lottò ostinatamente - e con successo - contro la preponderanza egemonica dell'impero turco nei Balcani. Questa turbolenta fase di lotte indipendentistiche sostenute da Giorgio Kastrioti rappresenta il periodo più glorioso per la popolazione albanese. Dall'anno dell'insurrezione, inverno 1443, al giorno della sua morte il 17 gennaio 1468 Scanderbeg trascorse circa ventiquattro anni di lotta armata e politica pressoché ininterrotta, sempre sul filo del rasoio, sempre sul punto di cadere, a volte egregiamente vittorioso nonostante le difficili situazioni in cui si trovò.

mercoledì 26 settembre 2018

Nel nome del Signore

Nel nome del Signore
L'Europa dall'anno Mille alla fine del Medioevo
di William Chester Jordan
pp. 456, € 20,00
Laterza, 2018
ISBN: 9788858132913

Parentesi luminosa fra il caos dell’anno Mille e un quattordicesimo secolo infestato dalla peste, dalle carestie e dalle guerre, gli anni che troveremo in queste pagine furono ricchi di possibilità e di speranza, di crescita e di conquiste. Dalle controversie Chiesa-Stato ai conflitti religiosi e ai movimenti riformatori, dalla crescita demografica alle straordinarie conquiste intellettuali come la nascita della letteratura in volgare, il fiorire delle grandi università inglesi, francesi e italiane e i capolavori dell’architettura gotica. William Chester Jordan ripercorre il cammino lungo il quale, con creatività e a passo sicuro, si sviluppò quello che può ben essere definito il primo vero Rinascimento europeo.
William Chester Jordan, medievista di fama, è docente di Storia alla Princeton University. Tra i suoi temi di ricerca figurano le crociate, la storia costituzionale inglese, questioni di genere, di economia, di ebraismo e, più recentemente, le relazioni Stato-Chiesa nel XIII e XIV secolo. Per i suoi studi gli è stata conferita la Medaglia Haskins. Èmembro della Medieval Academy of America, della American Philosophical Society e della American Academy of Arts and Sciences. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Unceasing Strife, Unending Fear: Jacques de Thérinesand the Freedom of the Church in the Age of the Last Capetians (2005); A Tale of Two Monasteries: Westminster and Saint-Denis in the Thirteenth Century (2009); Men at the Center: Redemptive Governance under Louis IX (2012); From England to France: Felony and Exile in the High Middle Ages (2015).

martedì 25 settembre 2018

Il pane del diavolo

Il pane del diavolo
di Valeria Montaldi
pp. 384, € 18,90
Pemme, 2018
ISBN: 978-88-566-6643-4

1416, Castello di Fénis. Marion è una cuoca straordinaria. Le sue origini saracene ne hanno forgiato il gusto: le spezie, gli aromi, i condimenti insoliti con cui arricchisce i piatti entusiasmano il palato dei nobili commensali riuniti a banchetto. Talento e inventiva, tuttavia, non bastano a farle ottenere rispetto e considerazione: vessata da Amizon Chiquart, il celebrato maestro di cucina del duca Amedeo di Savoia, è costretta a subire umiliazioni continue, accettate sotto l'amara maschera della deferenza. Sì, perché lei è solo una donna e non potrà mai ambire a un ruolo superiore a quello di sguattera. O almeno così crede Chiquart, sottovalutando la tenacia, il coraggio e la rabbia che animano Marion. E soprattutto ignorando che un' inutile saracena sappia leggere e scrivere. L'ultima scelta di una donna coraggiosa, la sua vendetta.
2016, Fénis. Il cadavere ritrovato nel bosco è quello di Alice Rey: la gola squarciata, il sangue che intride ancora la neve. L'indagine sul delitto è affidata al maresciallo Randisi del Comando dei carabinieri di Aosta. Da subito, gli indizi convergono sul marito della vittima, Jacques Piccot, chef stellato del ristorante di proprietà della moglie e appassionato collezionista di antichi ricettari. Le indagini sembrano confermare i primi sospetti, ma un secondo omicidio scoperchia un calderone pieno di segreti, rancori e ricatti che coinvolge l'intero ristorante.
E a Randisi non resta che scavare a fondo fra presente e passato per scoprire di quanti veleni sia fatto un pane che ha il sapore del diavolo.
Valeria Montaldi è nata a Milano, dove ha seguito gli studi classici e si è laureata in Storia della Critica d'Arte. Dopo una ventina d'anni di giornalismo dedicato a luoghi e personaggi dell'arte e del costume milanese, nel 2001 ha esordito nella narrativa con Il mercante di lana (Premio Città di Cuneo, Premio Frignano, Premio Roma), a cui sono seguiti Il signore del falco, Il monaco inglese (finalisti Premio Bancarella), Il manoscritto dell'imperatore (Premio Rhegium Julii), La ribelle (Premio Città di Penne, Premio Lamerica, Prix Fulbert de Chartres), La prigioniera del silenzio.
I suoi romanzi sono pubblicati in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia, Serbia, Ungheria, Brasile.

lunedì 24 settembre 2018

Povertà femminile nel Medioevo

Povertà femminile nel Medioevo
Istantanee di vita quotidiana
di Maria Paola Zanoboni
pp. 96, € 10,00
Jouvence, 2018
ISBN: 9788878016361

Incessantemente evocata e altrettanto scarsamente documentata nella sua drammatica concretezza – soprattutto per il medioevo –, la povertà femminile (limitata a determinate fasi o situazioni dell’esistenza e non generalizzabile) trapela a “macchia di leopardo” dai contesti più vari, in scene che ne rendono palpabile tutto il suo spaventoso, raccapricciante, squallore. Emerge casualmente dalle vite dei Santi, dai processi di canonizzazione, dai libri contabili degli orfanotrofi, dagli atti notarili, dalle controversie giudiziarie, dalle cronache, dalle novelle, dagli statuti urbani e rurali. Un mondo altalenante tra città e campagna (dove sicuramente maggiore era il disagio), popolato di vedove, anziane, malate, disabili, balie, filatrici, prostitute, braccianti agricole che solo annotazioni casuali nella documentazione più varia hanno potuto riportare alla luce, sottraendole alla polvere del tempo. Un mondo concreto di sofferenza che riaffiora soltanto tratti, spesso con risvolti impensati.
Maria Paola Zanoboni è dottore di ricerca in Storia medievale e abilitata a professore associato in Storia economica, ha pubblicato con Jouvence: Scioperi e rivolte nel Medioevo (2015); Donne al lavoro nell’Italia e nell’Europa medievali (2016). Tra gli altri suoi saggi: Rinascimento sforzesco. Innovazioni tecniche, arte e società nella Milano del secondo Quattrocento (Milano, 2005); Salariati nel medioevo (Ferrara, 2009); Alle origini del “made in Italy”. L’economia milanese e italiana fra Tre e Quattrocento (“Medioevo Dossier”, n.8, maggio 2015); Lavori di donne, lavoro delle donne, in Storia del lavoro in Italia, Il medioevo (a cura di F. Franceschi, Roma, 2017).

domenica 23 settembre 2018

«Bellissimo per le doti della natura e per l’industria umana»

«Bellissimo per le doti della natura e per l’industria umana»
Immagini e descrizioni del territorio vicentino tra medioevo ed età moderna
a cura di Francesco Bianchi e Walter Panciera
pp. 224, € 28,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2018
ISBN: 9788833130330

Il territorio vicentino sembra essere ormai confluito in un’unica megalopoli, nella quale sono a stento riconoscibili gli isolati lacerti di un millenario paesaggio fatto di campi, di boschi e di pascoli, di paesi e di contrade, di ville e di chiese, di rogge e di strade. In un certo senso, si tratta dell’esito finale di un rapporto dinamico con l’ambiente urbano, quello con la città capoluogo, che in età medievale e moderna ne ha via via plasmato il carattere e le vocazioni.
È a questo territorio-contado che fanno riferimento le fonti iconografiche e letterarie presentate e discusse in questo libro, quasi a bilanciare, grazie alla dimensione profonda del passato, l’appiattimento del presente. Per recuperare almeno un poco dello stupore e dell’incanto che le meraviglie di questo territorio hanno esercitato per secoli, a vario titolo, su artisti, intellettuali, tecnici, politici e viaggiatori.
Francesco Bianchi è dottore di ricerca in Storia e coordinatore scientifico della Fondazione di Storia - Onlus - Vicenza. Si occupa principalmente di storia economico-sociale del tardo medioevo, con particolare attenzione per le comunità urbane e rurali della terraferma veneta. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Ospedali e politiche assistenziali a Vicenza nel Quattrocento (Firenze 2014).
Walter Panciera insegna Storia moderna e Didattica della storia presso l’Università di Padova. È autore di numerosi lavori di storia economica, sociale e della tecnologia, in particolare sulla Repubblica di Venezia, e di un fortunato manuale per la formazione degli insegnanti.

sabato 22 settembre 2018

Genova, solo mercanti?

Genova, solo mercanti?
Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento
di Giacomo Casarino
pp. 268, € 15,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1810-8

I saggi raccolti trattano delle figure del lavoro nella Genova del secondo Quattrocento / inizio Cinquecento. Il composito universo di artigiani e imprenditori viene declinato secondo vari approcci: strutturali (il popolo, la cittadinanza, le corporazioni, le stesse milizie urbane), muovendo dai permanenti fenomeni migratori che modificano, all’interno del tessuto urbano, le aggregazioni interfamiliari (il processo di formazione dei cognomi); congiunturali (le ricadute della crisi di sussistenza europea dell’ultimo quarto del XV secolo); prosopografico (banca dati nominativa), che è valso a dare identità e visibilità a una larga parte della popolazione maschile. 
Giacomo Casarino ha insegnato Metodologia della ricerca storica e Storia moderna presso l’Università degli Studi di Genova. Ha partecipato al gruppo di lavoro “Maestri e garzoni nella società genovese fra Quattro e Cinquecento”, che si è avvalsa dell’utilizzo di metodologie informatiche e di specifici, collaterali approfondimenti tematici (migrazioni, artigianato). Dal data base nominativo, costruito attraverso i contratti di apprendistato rogati a Genova tra XV e XVI secolo, egli ha tratto in larga parte il materiale per le sue ricerche, offerte a convegni italiani e internazionali, e di cui si presentano nel volume Genova, solo mercanti? Artigiani, corporazioni e manifattura tra Quattro e Cinquecento i risultati consolidati. Tra le altre pubblicazioni: “Tra ‘alfabeti’ e percorsi scolastici: formazione individuale ed acculturazione nella Liguria moderna”, in «Storia della cultura ligure», 3, (Genova 2005 ed.), in ultimo, “Malattia o sofferta simulazione? Un’improbabile ‘possessione diabolica’ a fine Seicento”, («Intemelion», n. 21, 2015)

venerdì 21 settembre 2018

Vezzolano. Guida alla Canonica regolare di Santa Maria

Vezzolano. Guida alla Canonica regolare di Santa Maria
di Maurizio Pistone
pp. 160. € 12,90
Edizioni del Capricorno, 2018
ISBN: 978-88-7707-373-0

Una guida completa e aggiornata per conoscere tutti gli aspetti della canonica regolare di Santa Maria di Vezzolano. Un testo documentato che si avvale del contributo di esperti, ma dallo stile agile e scorrevole, adatto a tutti, per una visita informata e consapevole di uno dei più insigni edifici del romanico piemontese. Con un ricchissimo apparato iconografico realizzato ad hoc.
Maurizio Pistone è presidente dell’associazione La Cabalesta, nata nel 2000 per promuovere e valorizzare il territorio monferrino, astigiano e della collina torinese.
Con contributi di:
Valentina Barberis, direttore del complesso canonicale di Vezzolano; Paola Salerno, già architetto direttore della Soprindenza ai Beni architettonici e paesaggistici del Piemonte; Aldo A. Settia, storico, già ordinario di Storia medievale.

giovedì 20 settembre 2018

Memento mori

Memento mori
Ritualità, immagine e immaginario della morte nelle Alpi
a cura di Luca Giarelli
pp. 360, € 25,00
Youcanprint, 2018
ISBN: 8827843590

Raccolta di saggi a tema artistico, antropologico e archeologico riguardanti l'argomento della morte nell'arco alpino. Tra i soggetti esaminati vi sono i Trionfi della morte e le Danze macabre (a Clusone, Iseo, Pisogne, Bienno, Cassiglio, Pinzolo, Carisolo), le tradizioni funebri in Val d'Aosta e alta Valtellina e alcune indagini archeologiche in Trentino e nel Bellunese. In appendice la ristampa anastatica della "Mariegola della confraternita di s. Giovanni Battista in Cimbergo di Valcamonica" di don Romolo Putelli.
Luca Giarelli è il presidente della Società Storica e Antropologica di Valle Camonica.

mercoledì 19 settembre 2018

Liber Medicinalis

Liber Medicinalis
di Quinto Sereno Sammonico
Traduzione e commento di Antonio Aste
pp. 168, € 14,00
Libellula Edizioni, 2018
ISBN: 8867354388

Il trattato di Quinto Sereno Sammonico ebbe una discreta fortuna non solo nell'ambito scientifico ma anche quale testo prosodico nel corso dell'epoca medievale come dimostra il fatto che, dall'epoca carolingia, la trasmissione dell'opera sia stata sostanzialmente ininterrotta con una diffusione assai capillare in ambito europeo. L'opera, assai debitrice nei confronti dei libri medicinali di Plinio il Vecchio, è qui presentata nella traduzione e commento filologico a cura di Antonio Aste come significativa testimonianza della letteratura medica dell'epoca imperiale.

martedì 18 settembre 2018

Alla scoperta dei luoghi segreti del Medioevo

Alla scoperta dei luoghi segreti del Medioevo
di Elena Percivaldi, Mario Galloni
pp. 336, € 14,90
Newton Compton, 2018
ISBN: 9788822721280

Castelli, borghi, chiese e palazzi: il Medioevo ha disseminato l’Italia di meraviglie artistiche e architettoniche, forse più del tanto celebrato Rinascimento. Ma lo ha fatto seguendo la geografia di un potere disomogeneo, parcellizzato e diffuso. Il risultato è che ogni lembo della penisola ha un palazzo di pregio e ogni borgo arroccato il suo inaccessibile maniero, mentre imponenti abbazie spuntano all’improvviso tra le campagne, dietro la curva di un sentiero appenninico battuto dai pellegrini, e chiese rupestri e piccole rocche sperdute si rivelano, a volte, splendidi scrigni affrescati.
Da Aosta alla Sicilia, dal Friuli alla Sardegna, ogni luogo ha una storia e spesso una leggenda da raccontare. Ed è ciò che in questo libro, ripercorrendo la penisola, i due autori hanno provato a fare.
Elena Percivaldi è storica medievista, saggista e giornalista professionista, collabora con alcune delle principali riviste di alta divulgazione del settore storico: «Medioevo», «BBC History», «Storie di Guerre e Guerrieri», «Conoscere la Storia» e «Civiltà Romana». È direttore di «Storie & Archeostorie», il notiziario di storia, arte e archeologia curato da Perceval Archestoria, lo studio di ricerca e consulenza di cui è titolare. È autrice di numerosi libri tra cui La Navigazione di San Brandano, con cui ha vinto il Premio Italia Medievale 2009. Con la Newton Compton ha pubblicato La vita segreta del Medioevo e Gli antipapi. Storia e segreti. Per maggiori informazioni visitate il sito: perceval-archeostoria.com
Mario Galloni giornalista con la passione per la storia, ha scritto per il celebre quotidiano milanese «la Notte», occupandosi di cronaca nera e giudiziaria e sport. È stato caporedattore di testate nazionali e attualmente collabora con le riviste «BBC History», «Conoscere la Storia», «Storie di Guerre e Guerrieri», «Medioevo Misterioso» e «Civiltà Romana».

lunedì 17 settembre 2018

I cognomi degli italiani
Una storia lunga 1000 anni
di Roberto Bizzocchi
pp. 256, € 12,00
Laterza, 2018
ISBN: 9788858132869

Nel corso del tempo gli Italiani si sono chiamati fra loro in tanti modi, e quello che noi chiamiamo cognome si è sviluppato molto lentamente, come risultato dell’interazione di vari fattori: la coscienza di sé degli individui e delle famiglie (a cominciare da quelle nobili), la necessità di distinguersi e riconoscersi all’interno delle comunità di appartenenza, la spinta proveniente dalla Chiesa e dagli Stati verso la regolamentazione dell’identità onomastica di ognuno... È una storia non del tutto finita e che non finirà mai. Tutti hanno un cognome: oggi è un fatto così scontato che lo si potrebbe quasi considerare naturale. In realtà si tratta dell’esito di una lunga storia.
Roberto Bizzocchi, professore dell’Università di Pisa, si è occupato di vari temi di storia politico-culturale e sociale dell’età moderna. È autore, tra l’altro, di Chiesa e potere nella Toscana del Quattrocento (Bologna 1987) e Genealogie incredibili. Scritti di storia nell’Europa moderna (Bologna 1995, traduzione francese Parigi 2010).

sabato 15 settembre 2018

I Trovatori

I Trovatori
Musica e poesia. I prima cantautori della storia.
di Marcello Schembri
pp. XII+324, € 33,00
Zecchini Editore, 2018
ISBN: 978-88-6540-198-9

C’aisi vauc entrebescant los motz e.l so afinant: lengua entrebescada es en la baizada.
(Così vado intrecciando le parole e affinando la melodia: [come] la lingua è intrecciata nel bacio.)
Bernart Marti (metà XII secolo), Bel m’es lan latz la fontana.
Per la prima volta un manuale che offre un quadro essenziale ed esauriente dei temi fondamentali inerenti ai talentosi poeti-compositori-esecutori di lingua d'oc, artefici di una magica alchimia di parole e suoni, artisti a tuttotondo, illustri avi degli odierni cantautori. Per ristabilire il giusto equilibrio (sempre invocato e mai attuato negli studi ad essi dedicati) tra le due componenti fondanti della loro arte — la musica e la poesia — al fine di riguardarla non come fenomeno poetico e musicale ma bensì, più propriamente, poetico-musicale. Per comprendere appieno, anche attraverso inedite letture comparate tra la loro esperienza artistica e il mondo musicale moderno (assai prossimo, mutatis mutandis, a quello dei trovatori), un universo culturale straordinario e un'epoca tra le più affascinanti della storia dell'Occidente.

venerdì 14 settembre 2018

La versione del Guiscardo

La versione del Guiscardo
Il romanzo di Roberto d'Altavilla
di Francesco Grasso
pp. 208, € 15,00
0111 Edizioni, 2018
ISBN: 8893702177

Undicesimo secolo dopo Cristo. In un'Italia contesa tra longobardi, bizantini, svevi e arabi, dalla cittadina francese di Hauteville giungono cinque fratelli in cerca di fortuna. Armati di spada e di una smisurata ambizione, sconfiggeranno papi e imperatori, scacceranno l'islam dalla Sicilia e cambieranno il corso della storia. Il penultimo tra loro, Roberto, grazie alla propria scaltrezza, a sconcertanti capacità d'inganno e a una mancanza di scrupoli leggendaria, guadagnerà il soprannome di Guiscardo. Questo romanzo, secondo volume della saga dei normanni, raccoglie come un diario la testimonianza e la confessione di Roberto d'Altavilla, duca di Puglia e Calabria, oggi sepolto nell'abbazia di Venosa e ricordato in moltitudini di statue, monumenti e luoghi d'Italia. Tra i suoi lasciti, forse i più importanti sono l'indole opportunistica, la furbizia ostentata come un vanto, l'arte di arrangiarsi, l'insofferenza per fedeltà e giuramenti che rendono noi italiani, in qualche modo, "figli del Guiscardo".

giovedì 13 settembre 2018

Intorno a Dante

Intorno a Dante
Ambienti culturali, fermenti politici, libri e lettori nel XIV secolo
di A.A.V.V.
A cura di: Luca Azzetta, Andrea Mazzucchi
pp. 608, € 56,00
Salerno Editrice, 2018
ISBN: 978-88-6973-266-9

Dopo il grande Convegno-evento dell’ottobre 2015, dedicato a Dante fra il settecentocinquantenario della nascita (2015) e il settecentenario della morte (2021), con le connesse celebrazioni in Senato e il Forum del maggio dello stesso anno, si è tornati a una dimensione piú consueta con il Convegno del 7-9 novembre 2016, dedicato alla produzione letteraria che si attivò Intorno a Dante, coinvolgendo direttamente il poeta o subendone in qualche modo l’influenza.
Il Convegno si è proposto infatti di illuminare la figura e l’opera di Dante attraverso una estesa indagine sugli ambiti politici, storici e culturali entro i quali egli fu attivo e che ne ereditarono il magistero. Giovandosi dell’apporto di metodologie e discipline scientifiche differenti, si è inteso focalizzare l’attenzione sugli ambienti che, durante la vita di Dante e subito dopo la sua morte, si segnalano quali luoghi significativi di elaborazione di cultura e di pensiero, di circolazione di libri e idee, di forme letterarie nuove, che si comprendono pienamente solo in rapporto alla “lezione” del poeta. Entro questo quadro ampio e articolato, che tratteggia le linee fondamentali della civiltà italiana durante il sec. XIV, trova un suo spazio specifico anche la prima ricezione della Commedia, testimoniata da una notevole produzione di copie manoscritte, dalla tradizione dell’antica esegesi, anche figurata, dal fiorire di una ricca e variegata aneddotica, nonché da un importante episodio “iconografico”: la recente riscoperta del prezioso Libro d’ore di Francesco da Barberino, creduto fino a non molti anni fa irrimediabilmente perduto, poi ritrovato e recentemente riprodotto in facsimile: il famoso Officiolo, miniato sotto l’attenta supervisione di Francesco, che sembra con ogni probabilità testimoniare la conoscenza non superficiale da parte del Barberino almeno dell’Inferno, di cui riecheggia talune particolarità (ad esempio la raffigurazione del Limbo).
Ne risulta un volume particolarmente ricco di indicazioni e di spunti, che ben si colloca all’interno delle numerose iniziative mirate a segnare il cammino verso il traguardo del settimo centenario della morte di Dante, che si celebrerà nell’ormai prossimo anno 2021.

mercoledì 12 settembre 2018

Bestiari tardoantichi e medievali

Bestiari tardoantichi e medievali
I testi fondamentali della zoologia sacra
a cura di Francesco Zambon
pp. 2560, € 50,00
Bompiani, 2018
ISBN: 9788845295492
 
Questo volume offre la più ampia raccolta di bestiari tardoantichi e medievali che sia stata finora pubblicata. I lettori, per la prima volta, avranno a disposizione tutto il corpus fondamentale dei bestiari, in versi e in prosa, con il testo originale a fronte (greco, etiopico, latino, francese, occitano, anglosassone, islandese, tedesco e russo), nuove traduzioni e ricchi apparati (introduzioni, note, bibliografie). Si tratta di testi sorprendenti e affascinanti, che costituiscono una imprescindibile fonte di informazioni per lo studio di qualsiasi aspetto (religioso, storico, letterario, artistico) della cultura medievale. Nato ad Alessandria d'Egitto probabilmente nel II secolo d. C. con il ''Fisiologo greco'' (il cui testo fu via via modificato, ampliato e rielaborato in numerosissime versioni in varie lingue), questo genere descrive la ''natura'' (le caratteristiche) dell'animale e, nello stesso tempo, elabora interpretazioni allegoriche fondate su temi e figure della dottrina cristiana. Partendo dal principio che ''il mondo è un simbolo'' (come suggerisce il grande storico dell'arte medievale Emile Mâle), i bestiari hanno il loro fondamento teologico nell'idea secondo cui tutte le realtà materiali sono immagini o specchi delle realtà spirituali e divine. Il volume è reso ancora più prezioso da un inserto iconografico a colori che raccoglie una settantina di miniature tratte da diversi manoscritti: una straordinaria testimonianza del valore artistico di queste splendide illustrazioni.
Francesco Zambon insegna filologia romanza all’Università di Trento. Ha studiato la letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo, il ciclo romanzesco del Graal e altri aspetti della narrativa francese medievale, la poesia politico-religiosa occitana del XIII secolo, la letteratura italiana dei primi secoli.

martedì 11 settembre 2018

Gli spazi sabaudi

Gli spazi sabaudi
Percorsi e prospettive della storiografia
a cura di: Blythe Alice Raviola, Claudio Rosso, Franca Varallo
pp. 320, € 33,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843086900
 
Negli ultimi decenni gli studi sui territori oggi identificabili con il Piemonte si sono evoluti in maniera così profonda da rendere necessaria una ricognizione a tutto campo, allo scopo di individuare linee di tendenza, prospettive aperte e lacune da colmare. Se il punto di partenza continua a essere il Medioevo, il termine cronologico prescelto è l’unificazione nazionale, della quale gli Stati sabaudi furono l’agente coordinatore e risolutore, e con la quale si dissolsero nella più vasta compagine cui avevano contribuito in misura determinante a dar vita. Questa raccolta di saggi presta particolare attenzione al rapporto fra le varie tradizioni disciplinari e il più ampio dibattito nazionale e internazionale, in seno al quale la storiografia sugli spazi sabaudi può vantare un riconosciuto ruolo pionieristico. Studiosi di orientamento, di sensibilità e di impostazione metodologica diversi sono stati chiamati a confrontarsi senza paura delle dissonanze, le quali vanno anzi difese come la forza motrice, costitutiva e insostituibile, del dibattito comune. I contributi si propongono come un momento alto e rigoroso di riflessione sul territorio regionale e sulle sue risorse culturali, prefigurando un’agenda delle ricerche future, immaginandone le ricadute sul patrimonio delle conoscenze acquisite, rispondendo alle esigenze della società civile secondo le linee emergenti della Public History.

lunedì 10 settembre 2018

Il cane. Una storia sociale dall'Antichità al Medioevo

Il cane
Una storia sociale dall'Antichità al Medioevo
di Marco Iuffrida
pp. 202, € 16,00
Odoya, 2018
ISBN: 978-88-6288-457-0

Il cane è stato, in secoli cruciali per la storia del genere umano, non solo il più fedele e antico complice tra gli animali, ma un simbolo identitario della civiltà. Si sa che quello tra uomo e cane è un patto nato migliaia di anni fa e prima ancora dell'incontro con altre specie come bovini, ovini e suini, che furono addomesticati successivamente. L'avvenimento più importante nella storia sociale del cane è l'incontro con l'uomo... medievale. Certo, tutto ebbe inizio migliaia di anni prima. Ma nel Medioevo accadde qualcosa che segnò per sempre il ruolo del cane nella storia, legittimando la sua elevazione da animale addomesticato ad animale civilizzato. Risale all'Alto Medioevo la più antica forma di tutela canina documentata, così come l'origine delle razze che oggi conosciamo. L'obiettivo di Marco Iuffrida, storico e studioso di storia sociale, è di mettere in luce nuove testimonianze zooantropologiche dalle quali emergono, in maniera diretta e indiretta, dettagli inediti del sodalizio umano col regno animale. Ciò che il libro svela al lettore è che, a partire dai secoli medievali, l'avere a che fare con bracchi, levrieri, mastini e segugi ha denotato il potenziale empatico della cinofilia come elemento comune a civiltà molto diverse. Ecco perché Iuffrida propone la storia sociale del cane come uno strumento utile ed efficace per conoscere la vera identità dell'animale umano.
Marco Iuffrida, storico, dottore di ricerca in Storia medievale, specializzato in biblioteconomia alla Biblioteca Apostolica Vaticana, studia da anni la storia sociale. Collabora con varie riviste e partecipa attivamente al dibattito internazionale. Diverse le sue pubblicazioni d’ambito medievistico; sul tema della simbologia animale ha scritto il saggio Cani e uomini. Una relazione nella letteratura italiana del Medioevo (2016). È inoltre l’autore del romanzo storico InChiostro (2017).

domenica 9 settembre 2018

Il tempo dei lupi

Il tempo dei lupi
Storia e luoghi di un animale favoloso
di Riccardo Rao
pp. 256, € 18,00
Utet, 2018
ISBN: 9788851166519

I lupi stanno tornando. Negli ultimi anni la loro popolazione in tutta Europa è aumentata in modo esponenziale. In Italia è più che decuplicata superando i duemila esemplari. Sempre più spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. Insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto.
Nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l’urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro compenso delle istituzioni pubbliche. Si conta che solo in Francia nel 1797 furono uccisi oltre cinquemila lupi. Massacri simili furono perpetrati in Germania, Inghilterra, Italia… Una strage alimentata da un timore ancestrale che dal Medioevo giunge fino al presente.
Dalla donna delle Asturie capace di comandare branchi di lupi nel Seicento, al ragazzo tedesco allevato dai lupi nel Trecento, fino alla celebre storia della bambina con il cappuccetto rosso che attorno all’anno Mille viene ghermita da un lupo e condotta nel cuore della foresta, Riccardo Rao ci guida attraverso documenti storici e leggende fino ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di lupi impiccati nei boschi italiani.
In un percorso fra storia, letteratura, psicologia e biologia, Rao ricostruisce come la superstizione popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa, ma anche le grandi trasformazione dell’ambiente abbiano creato il mito del lupo europeo. Un mito mai così attuale.
Riccardo Rao insegna Storia medievale presso l’Università di Bergamo e fa parte dei comitati editoriali di alcune riviste scientifiche di settore, come “Reti Medievali”, “Mémoire des Princes Angevins” e “Popolazione e storia”. Il suo ultimo libro, I paesaggi medievali (Carocci, 2015), è stato insignito del Premio Italia Medievale 2015 per la sezione Libri ed editoria e del Premio CNR per la divulgazione scientifica (sezione Scienze dell’uomo).

sabato 8 settembre 2018

La «Passio» di san Donato vescovo di Arezzo

La «Passio» di san Donato vescovo di Arezzo
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Pierluigi Licciardello
pp. VI-368; € 70,00
Sismel, 2018
ISBN: 978-88-8450-822-5
Questo testo agiografico di origine altomedievale, che ha goduto di ampia fortuna in Italia e Oltralpe, viene pubblicato in un’edizione critica che rende conto di una complessa tradizione fatta di scritture, riscritture e contaminazioni che attraversano tutto il medioevo. Il testo critico è accompagnato dalla traduzione in italiano ed è ampiamente commentato per far emergere il suo interesse dal punto di vista agiografico, storico e linguistico.
Pierluigi Licciardello, laureato in Lettere, dottore di ricerca in “Agiografia” e in “Storia Medievale”, insegna al Liceo Classico di Arezzo. Ha pubblicato varie monografie e più di sessanta articoli scientifici su argomenti di storia e letteratura medievale (storia di Arezzo e della Toscana, culto dei santi, monachesimo camaldolese). È socio della Società storica aretina, dell’Accademia Petrarca di Arezzo e di altre istituzioni scientifiche nazionali.

venerdì 7 settembre 2018

La mala vita

La mala vita
Donne pubbliche nel Medioevo
di Maria Serena Mazzi
pp. 182, € 14,00
Il Mulino, 2018
ISBN: 978-88-15-27907-1

Anche nel Medioevo troviamo donne disposte a vendere il proprio corpo «pro pretio, lucro et questu»: condannata e ritenuta una vergogna, la prostituzione era però considerata ineliminabile e persino necessaria. Giustificabile, perché salvava da mali peggiori come la corruzione delle vergini e delle spose e «l’abominevole vizio della sodomia». Ma qual'era la posizione della Chiesa e dei pubblici poteri nel regolare questo fenomeno divenuto assai rilevante? Nel Trecento, infatti, si assiste ovunque in Europa al proliferare dei postriboli, a volte quasi piccole fortezze del piacere, a volte strade o quartieri riservati, e la vita delle donne pubbliche – forestiere o straniere, spesso sopraffatte dai debiti – dentro e fuori fu sottoposta a rigide norme. «Idio sempre schifa i maggiori mali, e d’ogne male ch’egli sostiene sempre trae un maggior bene… Or non vedi che ssi sostengono le meretrici nelle cittadi? Questo è un grande male, e se si sottraesse, sì ssi sottrarrebbe un grande bene, però che ssi farebbero più adulterii, più soddomie, che sarebbe molto peggio» Giordano da Pisa
Maria Serena Mazzi ha insegnato Storia medievale nelle Università di Firenze e Ferrara. Con il Mulino ha pubblicato «In viaggio nel Medioevo» (2015) e «Donne in fuga. Vite ribelli nel Medioevo» (2017).

giovedì 6 settembre 2018

Giornata fatale. 23 agosto 1268: La battaglia di Tagliacozzo

Giornata fatale. 23 agosto 1268: La battaglia di Tagliacozzo
di Domenico Colasante
pp. 270, € 16,00
Ginevra Bentivoglio Editoria, 2018
ISBN: 8899618704

Nei piani Palentini presso il lago Fucino in Abruzzo si fronteggiano due grandi eserciti, quello italo-svevo guidato da Corradino di Svevia, che tenta di riconquistare il regno di Sicilia, e quello francese di Carlo D'Angiò che l'ha occupato militarmente con l'avallo politico della Chiesa. Da quel tragico evento sono trascorsi dieci anni allorché dal suo triste esilio di Praga il notaio abruzzese Pietro da Prezza, vicecancelliere e fedele consigliere di Corradino, decide di attingere al suo diario per narrare in prima persona fatti, antefatti e conseguenze di quella giornata fatale in cui si decide la fine del dominio svevo in Italia. Pur se filtrato dalla finzione del romanzo storico ne sortisce un emozionante affresco dell'Italia della metà del XIII secolo, dei suoi paesaggi, delle città attraversate come Verona, Pavia, Pisa, Siena, Roma e Napoli, ma anche della cruenta guerra civile fra guelfi e ghibellini in cui sono coinvolti uomini, città e istituzioni.

mercoledì 5 settembre 2018

Prime manifestazioni del volgare a Venezia

Prime manifestazioni del volgare a Venezia
di Vittorio Formentin
pp. XXII-450, € 57,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Edizioni di Storia e Letteratura, 2018
ISBN: 9788893590389

Il volume raccoglie alcuni risultati delle ricerche compiute nell’Archivio di Stato di Venezia – uno dei più ricchi archivi pubblici del mondo – nell’ambito del progetto delle Chartae Vulgares Antiquiores, che intende documentare la fase del primo formarsi di una tradizione scrittoria del volgare in area italiana. I saggi che compongono il volume si presentano come altrettanti capitoli di una storia del veneziano delle origini nei suoi vari ambiti d’uso: la scrittura mercantile (rendiconti, libri contabili), la scrittura privata (attergati, lettere), la scrittura notarile-cancelleresca (testamenti), la scrittura femminile d’ambiente familiare e monastico, il veneziano «de là da mar». Dei nove saggi raccolti due sono inediti; quattro di quelli già pubblicati in altra sede si ristampano con aggiunte e integrazioni sostanziose che dipendono dal progresso della ricerca.
Vittorio Formentin insegna Storia della lingua italiana presso l’Università di Udine ed è socio nazionale dell’Accademia della Crusca. Ha curato l’edizione delle Lettere del ‘Colibeto’ di Francesco Galeota (Napoli 1987), dei Ricordi di Loise de Rosa (Roma 1998) e di una raccolta dei più antichi testi poetici italiani (Poesia italiana delle origini, Roma 2007). Si è successivamente occupato di scritture letterarie e non letterarie del Medioevo d’ambito non toscano, con un prevalente interesse per Roma e per Venezia.

martedì 4 settembre 2018

Possessione

Possessione
Esorcismo ed esorcisti nella storia della Chiesa cattolica
di Francis Young
a cura di Andrea Nicoletii
pp. 320, € 29,00
Carocci, 2018
ISBN: 9788843092208

Il libro delinea lo sviluppo dell’esorcismo nel mondo cattolico latino dall’antichità fino ai giorni nostri, con particolare attenzione per l’epoca moderna e contemporanea. Il rito dell’esorcismo e le azioni messe in atto dai sacerdoti per allontanare i demoni dai posseduti esercitano da sempre un fascino popolare; eppure le origini, il fondamento ideologico e la storia di questo controverso rituale sono stati poco esplorati. Partendo dagli esorcismi propagandistici e spontanei dell’antichità cristiana, libero campo di azione di ogni battezzato, fino ai codificati rituali medievali, riservati a un clero espressamente autorizzato, Francis Young ripercorre una storia secolare e sempre diversa, mettendo in luce i labili confini fra gli esorcismi scritti e la magia non autorizzata, da sant’Agostino a papa Francesco. Nella convinzione che il bisogno di esorcismo si acuisca ciclicamente in tempi di crisi per la Chiesa, Young suggerisce una chiave di lettura per comprendere l’attuale ripresa della pratica esorcistica nel cattolicesimo.
Francis Young è Dottore di ricerca all’Università di Cambridge e fellow della British Royal Historical Society, è specializzato in storia delle credenze soprannaturali. Tra le sue pubblicazioni: English Catholics and the Supernatural, 1553-1829 (Ashgate, 2013), Magic as a Political Crime in Medieval and Early Modern England (Tauris, 2017) e A History of Anglican Exorcism (Tauris, 2018).
Andrea Nicoletti insegna Storia del Cristianesimo all’Università degli Studi di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Esorcismo cristiano e possessione diabolica tra II e III secolo (Brepols, 2011), I Templari e la Sindone. Storia di un falso (Salerno, 2011) e Sindone: storia e leggende di una reliquia controversa (Einaudi, 2015).

lunedì 3 settembre 2018

Il Livro del governamento dei re e dei principi

Il Livro del governamento dei re e dei principi
Vol. II Spoglio linguistico
a cura di Fiammetta Papi
pp. 458, € 35,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Edizioni ETS, 2018
ISBN: 9788846752086

Composto da Egidio Romano intorno al 1280, e dedicato al giovane erede al trono di Francia (il futuro Filippo IV il Bello), il "De regimine principum" è una delle opere più fortunate del basso medioevo. Il trattato, suddiviso in tre libri rispettivamente dedicati alla disciplina dell'individuo (l'etica), della casa (l'economica) e dello stato (la politica), fu tra i primi specula principis occidentali a essere esplicitamente basato sulle opere di Aristotele. A partire dagli anni immediatamente successivi alla sua composizione, si moltiplicarono traduzioni del "De regimine principum" in tutta Europa (sono note versioni in francese, in volgare italiano, castigliano, catalano, portoghese, tedesco, fiammingo, inglese, svedese ed ebraico). È del 1282 la traduzione francese più fortunata, opera di Henri de Gauchy (il "Livre dou gouvernement des rois et des princes"), da cui discende il "Livro del governamento dei re e dei principi" qui edito, composto verosimilmente a Siena entro il 1288 e testimoniato da nove manoscritti (cinque completi e quattro parziali): tra questi, il codice BNCF II.IV.129 si distingue all'interno della tradizione per l'altezza cronologica (è datato 1288 nell'explicit) e per la veste linguistica, prevalentemente senese, che lo caratterizza.

domenica 2 settembre 2018

La logica modale di Giovanni Duns Scoto alla luce delle indagini contemporanee

La logica modale di Giovanni Duns Scoto alla luce delle indagini contemporanee
di Matteo Scozia
pp. 180, € 12,00
Aracne Editrice, 2018
ISBN: 978-88-255-1700-2
 
Negli anni ’80 del secolo scorso, gli studi sul pensiero di Giovanni Duns Scoto (1265/1266 – 1308) fatti da Simo Knuuttila e dal RGJDS di Leuven hanno insistito sui numerosi punti di convergenza tra le riflessioni di Scoto, la filosofia analitica e i principi della logica modale contemporanea. Il volume, sulla scia della letteratura analitica contemporanea, propone una lettura complessiva del background logico scotista, mettendo in evidenza quegli aspetti del pensiero del Sottile che maggiormente ricorrono a elementi logici alternativi rispetto alla classicità aristotelica e che consentono di individuare in Scoto un pensatore originale nella Scolastica del XIII secolo.
Matteo Scozia (Catanzaro, 1990) ha conseguito nel 2008 la maturità scientifica presso il Liceo “Luigi Siciliani” di Catanzaro. Nel 2011 ha conseguito, cum laude, la laurea in Filosofia presso l’Università della Calabria con una tesi dal titolo Razionalità cristocentrica in san Bonaventura da Bagnoregio. Nel 2013 ha conseguito, cum laude, la laurea in Filosofia del linguaggio presso l’Università della Calabria con una tesi dal titolo Una teoria modale non aristotelica. Interazioni tra pensiero medievale e contemporaneo. Dal 2014 è cultore in Storia della filosofia antica, medievale, tardo-antica e alto-medievale presso l’Università della Calabria. Nel febbraio 2017, sotto la guida del professore Luca Parisoli e in collaborazione con il Pontifical Institute of Mediaeval Studies (Toronto), ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso la Pontificia Università Antonianum (Roma), difendendo una tesi dal titolo Giovanni Duns Scoto: innovazione filosofica nella tradizione teologica. Dal mese di settembre 2017, oltre a proseguire le sue ricerche accademiche, svolge l’attività di docente di scuola secondaria di secondo grado. Ha all’attivo diverse pubblicazioni scientifiche e partecipazioni a convegni.