domenica 31 luglio 2016

Il sigillo di sangue. Anno Domini 1129 - 1148

Il sigillo di sangue
Anno Domini 1129 - 1148
di Italo Martinelli
pp. 496, € 15,00
Editoriale Sometti, 2016
ISBN: 978-88-7495-568-8

Dopo La croce e la spada, ecco il secondo di undici volumi basati su un'antica CHRONICA medievale.
L'intera opera narra le vicende della città di Verona dall'origine del libero Comune sino all'ascesa al potere di Cangrande della Scala, con una narrazione agile ma storicamente accurata e basata su episodi e personaggi reali della storia medievale italiana.
Italo Martinelli ci presenta in questo secondo volume una narrazione cronologica scandita dagli anni che corrono tra il 1129 e il 1148, proponendoci un appassionante viaggio nel tempo fra le suggestive contrade di Verona, Mantova, Ferrara e molte altre città, attraverso campagne e paludi di un territorio ancora ostile; le vicende incrociano tanti protagonisti della storia e figure popolari, aprendo una finestra sulla società medievale, i suoi rituali quotidiani e la gestione del potere, riuscendo dunque a cesellare un mosaico che resta in equilibrio tra verità storica e finzione letteraria.
Con un fine lavoro di tessitura, Italo Martinelli ci racconta una storia tanto avvincente quanto reale, una storia che da secoli aspettava di essere narrata.

giovedì 21 luglio 2016

Breve storia di Bisanzio

Breve storia di Bisanzio
di Marco Di Branco
pp. 212, € 16,00
Carocci, 2016
ISBN: 9788843081974

Con il suo forte melting pot etnico e linguistico, l’esotismo dei suoi costumi e il complesso cerimoniale della corte di Costantinopoli, il mondo bizantino esercita un indubbio fascino sulla società contemporanea, ma una sua analisi superficiale può dar luogo a molti fraintendimenti. Questo libro non contiene una narrazione dettagliata delle vicende dell’impero bizantino (324-1453), ma mette in primo piano i caratteri originali e, nei limiti del possibile, i momenti chiave della sua lunga storia, per suscitare nel lettore curiosità e interesse nei confronti di Bisanzio: una curiosità che lo conduca ad approfondire ulteriormente almeno alcuni dei molteplici aspetti appassionanti e ricchi di seduzione della grande civiltà bizantina.
Marco Di Branco, ricercatore all’Istituto Storico Germanico di Roma, ha insegnato Civiltà bizantina e Archeologia bizantina all’Università della Basilicata e alla Sapienza Università di Roma. Tra le sue pubblicazioni, Storie Arabe di Greci e di Romani (Pisa 2009).

mercoledì 20 luglio 2016

Francesco e il sultano

Francesco e il sultano
di Gwenolé Jeusset
pp. 216, € 22,00
Jaca Book, 2016
ISBN: 978-88-16-40830-2

Nel 1219 Francesco d’Assisi incontra il sultano d’Egitto a Damietta, sulle rive del delta del Nilo, mentre è in pieno svolgimento il bagno di sangue della quinta crociata. Un incontro di pace e benevolenza, che svela pienamente il suo significato ancora oggi, a un trentennio dal grande incontro interreligioso di Assisi del 1986. L’autore analizza le diverse tradizioni letterarie e pittoriche che ricordano l’incontro di Francesco, le ambiguità loro sottese a proposito della «missione» cristiana e le loro conseguenze per l’identità francescana. Giunge a mostrare come questo «faccia a faccia» molto originale tra il Poverello e il nipote del Saladino debba oggi essere considerato un evento fondatore, che può permetterci di riconoscere la «cortesia di Dio» e reinventare una convivenza tra le religioni.
Gwenolé Jeusset, francescano, nato nel 1935, ha vissuto per vent’anni in Costa d’Avorio, dove ha imparato a conoscere il mondo dell’islam da vicino. Oggi risiede in Turchia, a Istanbul, presso una Fraternità impegnata nel dialogo ecumenico e interreligioso. È stato il primo presidente, dal 1982 al 1993, della Commissione internazionale francescana per le relazioni con i musulmani.

martedì 19 luglio 2016

La Qabbalah

La Qabbalah
di Giulio Busi
pp. 162, € 10,00
Laterza, 2016
ISBN: 9788858125496

Giulio Busi guida alla conoscenza dei concetti fondamentali della Qabbalah, i cui testi sono ricchi di immagini difficilmente comprensibili, di giochi di parole in lingua ebraica e di concetti espressi in modo da preservarne la segretezza. Oltre a penetrare nel linguaggio simbolico cabalistico, il lettore potrà così familiarizzarsi con la gimatreya, il criterio di permutazione linguistica basato sulle corrispondenze tra lettere e numeri, e con le altre tecniche di interpretazione. Completa il volume una esaustiva ricostruzione storica della Qabbalah, a partire dalle premesse di epoca tardoantica per giungere, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, fino alla scuola settecentesca dei hasidim e agli sviluppi della disciplina ai nostri giorni.
Giulio Busi è professore ordinario presso la Freie Universität di Berlino, dove dirige l’Istituto di Giudaistica. Collabora regolarmente con il supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Ha pubblicato, tra l’altro: Mistica ebraica (a cura di, con Elena Loewenthal, Torino 1995); Simboli del pensiero ebraico (Torino 1999); Mantova e la Qabbalah (Ginevra-Milano 2001); Lontano da Gerusalemme (Torino 2003);Qabbalah visiva (Torino 2005); L’enigma dell’ebraico nel Rinascimento (Torino 2007); Zohar. Il libro dello splendore (a cura di, Torino 2008); Giovanni Pico della Mirandola. Mito, magia, Qabbalah (con Raphael Ebgi, Torino 2014).

domenica 17 luglio 2016

Il Mistero provenzale di Sant'Agnese

Il Mistero provenzale di Sant'Agnese 
Edizione critica con traduzione e trascrizione delle melodie
a cura di Silvia De Santis
pp. 368, € 45,00
Viella, 2016
ISBN: 9788867286348 

Segnalato da Gianfranco Contini quale reperto preziosissimo «della primitiva sintesi poetico-musicale (o piuttosto musicale-poetica) del teatro medievale», il Mistero provenzale di sant’Agnese, tramandato dal codice Chig. C. V. 151 della Biblioteca Apostolica Vaticana, rappresenta forse la testimonianza più rilevante della drammaturgia medievale in lingua occitana.
Opera di indubbio interesse linguistico quale documento della varietà scritta e parlata in Provenza, essa ha suscitato l’attenzione degli studiosi anche per la specifica presenza di brani lirici ispirati a motivi musicali sacri e profani, comprese alcune fra le più celebri composizioni trobadoriche. Attualmente strutturato in tre “atti” fondamentali (il Giudizio, il Lupanare e il Martirio), del Mistero non colpisce soltanto la forza drammaturgica, ma anche la ricchezza delle didascalie, redatte in un latino di influsso fonetico largamente occitano. Parimenti, la varietà dei personaggi non impedisce la nettezza dei loro singoli profili.
Notevole è infine l’effetto della messinscena, con tanto di apparizioni angeliche e demoniache fino alla miracolosa crescita dei capelli (scenicamente risolta mediante l’invio ad Agnese, da parte di un angelo, di un indumentum capillorum) e al rogo della martire.
Silvia De Santis ha studiato al Conservatorio di musica Santa Cecilia di Roma e si è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Filologia e letterature romanze e il Diploma alla Scuola biennale di Paleografia, Diplomatica e Archivistica presso l’Archivio Segreto Vaticano. È attualmente assegnista di ricerca presso la Sapienza - Università di Roma, dove svolge ricerche nell’ambito del romanzo antico-francese e della letteratura provenzale e antico-italiana. 

sabato 16 luglio 2016

Vanina la Zoppa

Vanina la Zoppa
Processo alle streghe in Martesana
di Emanuela Vacca
pp. 160, € 15,00
Meravigli Edizioni, 2016
ISBN: 9788879553681

La storia di Vanina la Zoppa è ambientata a Cassano d’Adda, in Martesana, a cavallo tra il 1519 e il 1520.
Un momento di passaggio turbolento e instabile (a quel tempo, il Ducato di ­Milano era controllato dai francesi, ma ai suoi confini premeva l’esercito dell’Imperatore Carlo V che puntava ad ­annettersi la ricca Lombardia) nel quale si inserisce la vicenda realmente ­ac­caduta a Vanina detta la Zoppa di Pontirolo, Leonarda ­d’Inzago e Caterina de’ Cerbalii di Pontirolo Nuovo, processate per stregoneria dal Tribunale dell’Inquisizione.
Accanto a personaggi realmente esistiti nel romanzo ne compaiono altri che, pur prendendo spunto da documenti di quello stesso periodo, ­sono frutto della fantasia dell’au­trice.
Vanina, con ogni probabilità, era una “donna herbana”, che conosceva le proprietà e l’uso delle erbe.
Conoscenze che, quasi sicuramente, de­­cre­tarono la sua condanna, la sua morte, in una gelida mattina d’inverno, su una pira innalzata sulla piazza ­antistante l’imponente castello di Cassano.
Emanuela Vacca (Milano, 1953) vive e lavora a Cassano. Scrittrice e fotografa, ha pubblicato una raccolta di romanzi dal titolo Scritti tra la penna e la Luna e il romanzo Io, donna.
Dal 1996 al 2003 ha collaborato con alcune riviste letterarie e siti di storia antica. Nella fotografia ha esordito con reportage sull’ex-linificio e il Castello visconteo di Cassano e sulle cascine lombarde. Nel 2012 e 2013 ha collaborato con il Comune di Cassano d’Adda alla realizzazione del catalogo Ecoismi su opere d’arte ecologiche.

venerdì 15 luglio 2016

Il confine del buio

Il confine del buio
di Pierluigi Fabbri e Fabrizio Fangareggi
pp. 242, € 18,00
David and Matthaus Edizioni, 2016
ISBN: 978-8869840838

Thomas FitzAlan ha vent'anni, è già vescovo e sembra destinato a percorrere senza fatica la carriera riservata al terzogenito del Conte di Arundel, uno degli uomini più potenti d'Inghilterra. Ma Thomas, più abituato alle aule e alle taverne di Oxford che alle navate di una cattedrale, ha altri piani per il suo futuro. Quando riceve la convocazione dell'Arcivescovo di York, i suoi sentimenti sono contrastanti. Se, da un lato, quel viaggio si presenta come una seccatura imprevista che lo allontana da Joan, il grande amore della sua vita, dall'altro appare anche come la possibilità di trovare un nuovo importante alleato. L'incarico dell'Arcivescovo, l'arduo e pericoloso viaggio fino a un monastero dal quale non giungono più notizie, cambierà la sua vita e lo costringerà a scoprire fino a che punto è disposto a spingersi, quale confine è pronto ad attraversare, per ottenere quello che vuole.

giovedì 14 luglio 2016

Algebra

Algebra
Origini e sviluppi tra mondo arabo e mondo latino
di Laura Catastini, Franco Ghione, Roshdi Rashed
pp. 224, € 21,00
Carocci, 2016
ISBN: 9788843081905 
 
Il Kita-b al-jabr wa al-muqa-bala, scritto dal matematico arabo al-Khwa-rizm?tra l’813 e l’833 a Baghdad, segna l’atto di nascita dell’algebra come disciplina a sé, con i suoi specifici oggetti, le sue metodologie e le sue applicazioni. Il libro aprì la strada a un nuovo dominio di ricerca, l’algebra appunto, che pur diventato il linguaggio di tutta la scienza è ancora oggi conosciuto solo in parte. Il volume presenta la prima traduzione in italiano del testo di al-Khwa-rizm?-, affiancata da una trascrizione nel linguaggio simbolico attuale. Racconta inoltre le prime scoperte, i primi risultati, i primi problemi sviluppati nel mondo arabo e, a partire da Fibonacci nel XIII secolo, in quello latino, nell'intento di restituire al lettore il pathos della ricerca, con le sue speranze e delusioni, i risultati parziali e le soluzioni definitive. Ciò mette in luce, tra le altre cose, la grande vivacità scientifica del mondo arabo medievale, quasi del tutto sconosciuta al grande pubblico italiano.
Laura Catastini svolge attività di ricerca all'Università di Roma “Tor Vergata”. Tra le sue pubblicazioni: Il pensiero allo specchio (La Nuova Italia, 1990).
Franco Ghione è professore ordinario di Geometria all'Università di Roma “Tor Vergata”. È autore di vari saggi, tra cui, con Laura Catastini, Le geometrie della visione (Springer, 2004).
Roshdi Rashed è matematico, filosofo e storico della scienza di fama internazionale. Tra le sue opere in lingua italiana ricordiamo il contributo al terzo volume dell’enciclopedia di Storia della Scienza, edita da Treccani, interamente dedicato alla civiltà islamica.

mercoledì 13 luglio 2016

La retorica della salvezza

La retorica della salvezza
Studi danteschi
di Andrea Battistini
pp. 328, € 26,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 978-88-15-26428-2

Salvare l’umanità emancipandola dalla condizione di miseria morale per condurla alla redenzione è l’altissimo scopo extraletterario della Commedia. La teatralizzazione dei peccati e delle virtù esige anche dal lettore odierno una partecipazione non distaccata, una dedizione e un coinvolgimento che prevedono la possibilità di una svolta nella conduzione della sua vita. Pare allora opportuno analizzarne gli intenti retorici, indagandoli non solo nei loro esiti estetici ma anche nelle conseguenze pratiche, privilegiando di Dante la vocazione del missionario e del profeta che, nuovo Mosè, vuole affrancare uomini e donne dalla prigione dei vizi.
Andrea Battistini insegna Letteratura italiana all’Università di Bologna. Fra i suoi libri per il Mulino ricordiamo «Vico tra antichi e moderni» (2004), «Lo specchio di Dedalo. Autobiografia e biografia» (nuova ed. 2007) e «Galileo» (2011); ha inoltre curato la serie dei «Profili di storia letteraria» e la «Letteratura italiana» (2 voll., 2015).

martedì 12 luglio 2016

A capo coperto

A capo coperto
Storie di donne e di veli
di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 236, € 16,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 978-88-15-26417-6 

«ti prego... vela il tuo capo, rivesti l’armatura del pudore, innalza un muro sul tuo sesso»
Tertulliano
«non basta alla donna coprirsi la sommità del capo, ma bisogna che veli la testa da ogni parte, anche dinanzi…»
Giovanni da Capestrano
Parliamo di donne velate e subito pensiamo allo hijab o agli altri tipi di copertura del capo, o del volto, o dell’intero corpo della donna che sono in uso nel mondo islamico e che, non senza originare polemiche, molte islamiche indossano anche nei paesi occidentali. Ma la prescrizione alle donne di coprirsi il capo appartiene in pieno anche alla storia dell’Occidente. Proviamo allora a riscoprire un costume millenario, documentato dalla Bibbia e dalle statue dell’antica Grecia, dai Padri della Chiesa, dalle normative medievali, da innumerevoli testimonianze artistiche e letterarie. Il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, così come ogni vedova era tenuta a portare il velo del lutto. Segno di verecondia e modestia, il velo, leggero quanto simbolicamente carico, era però anche un accessorio alla moda, il complemento fondamentale nello sfoggio di lusso ed eleganza, come ancora oggi può essere il foulard griffato.
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna Storia medievale, Storia delle città e Storia del costume e della moda nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (nuova ed. 2008), «Il denaro e la salvezza» (2001), «Pescatori di uomini (2005)», «Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan, intellettuale e donna» (2007) e «Breve storia della moda in Italia» (2011).

lunedì 11 luglio 2016

Tre giorni all'Inferno. In viaggio con Dante

Tre giorni all'Inferno
In viaggio con Dante
di Giovanni Fighera
pp. 176, € 13,00
Edizioni Ares, 2016 (Acquista online con il 10% di sconto)
ISBN: 978-88-8155-689-2
 
Quando concepì Dante la stesura della Commedia? Davvero gli ultimi tredici canti del Paradiso erano andati perduti? Qual era la reale visione politica dell'autore? Chi era Beatrice? Perché il sommo poeta si sentiva investito di una missione? L'indagine di Fighera risponde a tante domande e curiosità. Soprattutto, però, una domanda attraversa il libro: perché dovremmo leggere la Commedia a settecento anni dalla sua composizione? Tradotta in tutte le lingue del mondo, essa è apprezzata ovunque. Eppure i dati sullo studio del capolavoro dantesco nelle scuole superiori e nelle università in Italia denunciano già un grave abbandono, a fronte di un interesse da parte del pubblico che non è mai scemato in questi anni. Per questo c'è la necessità di un testo come "Tre giorni all'Inferno" che permetta di affrontare l'intero percorso di Dante (dalla selva oscura alla visione delle stelle dell'emisfero australe) con un'attenzione ai versi del capolavoro, ma, nel contempo, con uno sguardo vivo al significato esistenziale del viaggio che l'autore ci suggerisce di affrontare, oggi, con lui.
Giovanni Fighera è nato nel 1971, sposato, con due figlie, si è laureato in Lettere moderne e ha conseguito una specializzazione e tre perfezionamenti nell’ambito della letteratura e della linguistica. Insegnante di italiano e latino nei licei, collabora con il dipartimento di Filologia moderna dell’Università degli Studi di Milano.

domenica 10 luglio 2016

Rime

Rime
di Tommaso da Faenza
a cura di Fabio Sangiovanni, prefazione di Furio Brugnolo
pp. 232, € 28,00
Angelo Longo Editore, 2016
ISBN: 978-88-8063-825-4
  
Tra i romagnoli che, nel De vulgari eloquentia, «a proprio poetando divertisse audivimus», tra coloro cioè che con merito poetico si allontanarono dal proprio volgare, Dante individua Tomaso da Faenza, giudice in attività dagli anni Sessanta del Duecento sino, probabilmente, ai primissimi del Trecento, autore di quattro canzoni e nove sonetti secondo le testimonianze dei canzonieri delle origini e del ms. 4 della Società Dantesca Italiana. Nel corpus spiccano i non facili componimenti in tenzone, con Monte Andrea, Giovanni dall’Orto (contro i quali la specializzazione tomasiana si fisserà sulla difesa di Amore), Cino da Pistoia e Onesto da Bologna (coinvolti in una celebre, ma fumosa, tenzone politica), che delineano il faentino come rilevante, benché non principale, rimatore centro-settentrionale. La nuova edizione critica che qui si propone raccoglie per la prima volta tutta la produzione di Tomaso, comprendendo altresí le rime dei corrispondenti, e presenta un ampio apparato esegetico vòlto al commento puntuale dei testi sinora imperfettamente editi o interpretati.

sabato 9 luglio 2016

La mentalità medievale fra immaginario e simbolismo

La mentalità medievale fra immaginario e simbolismo
di Carmelina Urso
pp. 250, € 20,00
Adda Editore, 2016
ISBN: 9788867172481

I saggi raccolti in questo volume – affrontando temi che spaziano dalla vecchiaia alla calunnia, dal bacio ai capelli fino alla paura e al rifiuto della “diversità”, in particolar modo degli stranieri – avvicinano il lettore alla mentalità degli uomini e delle donne vissuti nei paesi dell’area mediterranea in età medievale, per evidenziare nella storia del “territorio” l’impronta della componente umana nella sua complessità non solo di azioni ma pure di convinzioni e convenzioni. Nel Medioevo, infatti, gli individui erano capaci di elaborare un immaginario straordinariamente ricco, di “leggere” nel reale l’impronta divina e di attribuire un significato simbolico a ogni cosa. Il simbolismo e l’immaginario confortavano l’interpretazione del mondo: l’uomo assegnava un valore simbolico ai gesti, ai colori, alle forme e dava così contenuti alle sue “idee”.
Non manca la straordinaria e inquietante attualità rivelata da certi comportamenti condivisi e persistenti restituiti alla dimensione storica dall’analisi dei quadri mentali collettivi d’età medievale nelle loro prospettive simboliche e immaginarie all’interno dell’ambito sociale, affettivo, religioso e politico.
Carmelina Urso è ordinario di Storia Medievale all'Università di Catania.

venerdì 8 luglio 2016

Sancte Marie de Cripta Maiore a Modugno e san Corrado il Guelfo

Sancte Marie de Cripta Maiore a Modugno e san Corrado il Guelfo
di Marcello Mignozzi
pp. 264, € 25,00
Adda Editore, 2016
ISBN: 9788867172306

Secondo la tradizione agiografica san Corrado poco prima della sua morte si ritirò in preghiera nella grotta di Santa Maria in territorio di Modugno, antro naturale legato al culto delle acque che con la sua sepoltura avvenuta presumibilmente tra 1126 e 1130 divenne santuario venerato e frequentato grazie alla prossimità della via Traiana. Da qui parte la ricerca dell’autore, che attraverso la minuziosa analisi degli scarni documenti e dei resti architettonici dissimulati da secoli di stratificazioni ricostruisce da un lato le vicende del monastero modugnese associato al culto di san Corrado, dall’altro la particolare iconografia della decorazione pittorica realizzata tra XIII e primo XIV secolo, confrontandosi talora con labili resti, rilevando esiti formali e iconografici largamente permeati dalla diffusione della cultura angioina e proponendo la suggestiva associazione tra alcune delle scene dipinte presenti nella grotta e tematiche funerarie tipiche dell’area balcanica, con la quale la Puglia intensificò i rapporti proprio nel pieno medioevo.
Marcello Mignozzi è ricercatore di Storia dell'Arte Medievale all'Università degli Studi di Bari.

giovedì 7 luglio 2016

Guerre di torri

Guerre di torri
Violenza e conflitto a Roma tra 1200 e 1500
di Alberto Di Santo
pp. 372, € 32,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2016
ISBN: 9788867285044

Tornei, giostre, razzie, cacce di tori per le strade della città, personaggi di alto profilo politico letteralmente divorati dalla folla, vendette, faide e lotte tra fazioni... Sono molti i conflitti e le violenze esaminati in questo volume, di cui si indagano le ragioni profonde. A provocarli è solo il desiderio di potere, di arricchirsi o di mantenere lo status quo da parte delle élite? O, quasi all’opposto, essi possono esser causati dalla difesa di diritti acquisiti o addirittura da una domanda di rinnovamento e giustizia sociale da parte degli strati più ampi e poveri della popolazione?
Il lettore scoprirà che indagare il contesto territoriale di Roma e del suo distretto ‒ questo il teatro degli eventi in esame ‒ nel periodo compreso tra XIII e XV secolo, attraverso l’apporto documentario di diari, cronache e resoconti stilati più o meno quotidianamente da testimoni contemporanei, significa compiere anzitutto un’investigazione sugli universi emotivi dei singoli cronisti nei confronti della violenza. Solo così sarà possibile capire, e scoprire, se e fino a che punto tali emozioni abbiano influenzato la rappresentazione degli eventi riportati sulla carta e la nostra possibilità di interpretarli.
Alberto Di Santo, storico, ha scritto sceneggiature per La grande avventura dell’archeologia (De Agostini home-video, 2001) e programmi fiction e sit-com a finalità didattica (RAI Educational, 2004-2006). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo quattro monografie della collana «Il Bel Paese» patrocinata dall’UNESCO (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2000-2005) e Monumenti antichi, fortezze medievali (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2010).

mercoledì 6 luglio 2016

San Lorenzo fuori le mura

San Lorenzo fuori le mura
Storia del complesso monumentale nel Medioevo
di Daniela Mondini
pp. 216, € 45,00 (Acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2016
ISBN: 9788867285716

La basilica del Verano, costruita sulle sepolture di santi martiri tra i quali spiccava Lorenzo, è stata concepita fin dalla fondazione come meta imprescindibile di pellegrinaggio. Nel corso dei secoli, il suo prestigio è stato costantemente riaffermato, accrescendo il patrimonio di reliquie e riadattando le sue strutture alle aspettative dei pellegrini e ai bisogni di rappresentanza della Chiesa trionfante del Medioevo centrale romano. Il volume ripercorre la storia edilizia del complesso monumentale dall’epoca paleocristiana, mettendo a fuoco il momento saliente dell’intervento che, a cavallo del 1200, portò all’inversione dell’orientamento liturgico e a un eccezionale ampliamento mediante l’aggiunta di un nuovo corpo basilicale, realizzando un edificio che costituisce la testimonianza meglio conservata dello splendore dell’attività edilizia e dell’arte cosmatesca di Roma papale all’apice del suo potere.
Daniela Mondini insegna Storia dell’arte medievale presso l’Università della Svizzera italiana. Dal 2002 collabora al “Corpus Cosmatorum” di P.C. Claussen Die Kirchen der Stadt Rom im Mittelalter, 1050-1300, del quale ‒ con C. Jäggi e lo stesso Claussen ‒ sta curando il IV volume contenente le chiese dalla M alla O. Ha pubblicato saggi sull’arte e l’architettura romanica e gotica, sulla storiografia e la fortuna critica dell’arte medievale. 

lunedì 4 luglio 2016

Maledetta serpe

Maledetta serpe
di Luigi Barnaba Frigoli
pp. 362, € 17,00
Meravigli Edizioni, 2016
ISBN: 9788879553698

«Ci sono vendette che non si possono ottenere.
Perché ci sono uomini, e donne,
che non si possono sconfiggere.
E forze che non si possono contrastare…»
Anno Domini 1395: dieci anni dopo aver usurpato il trono allo zio Bernabò, Gian Galeazzo Visconti si prepara a diventare Duca di Milano. Nel frattempo, nel cuore della città ambrosiana, la Veneranda Fabbrica lavora alacremente per realizzare la più mirabile cattedrale della Cristianità, il Duomo. Tutti collaborano all’impresa: nobili e popolani, mercanti e artigiani, ricchi e poveri.
Ma anche ladri, assassini e prostitute: i donatori maledetti. Alla vigilia del trionfo del Conte, ­compare una dama misteriosa pronta a regalare alla Fabbrica tre splendidi, preziosissimi anelli. In cambio, vuole solo poter raccontare una storia. La storia di una guerra senza quartiere. Di uomini coraggiosi, guidati da grandi condottieri. Di amori e tradimenti, rimorsi e menzogne.
Di spie e sicari, principi spodestati e inquisitori a caccia di streghe. Una storia che oltrepassa le Alpi per arrivare  fino in Francia, alla corte dei Valois, e in Germania, nei palazzi di Baviera.
La storia degli eredi di Bernabò, assetati di vendetta.
La storia di Firenze e di Bologna, ultimi baluardi contro la sfrenata ambizione del tiranno milanese, la maledetta serpe che culla il sogno dei sogni. Cingere la corona d’Italia.
Luigi Barnaba Frigoli, giornalista, è nato a Milano nel 1978. Laureato in Lettere Moderne, con tesi in Storia economica e sociale del Medioevo, è autore di un saggio sulla figura di Bernabò Visconti nelle novelle e nelle leggende tra Trecento e Cinque­cento (Archivio Storico Lombardo, 2007). Alla dinastia viscontea e al Medioevo lombardo ha ­­dedicato – e dedica ­tuttora – studi e conferenze.
Maledetta serpe è il seguito del suo fortunato romanzo d’esordio, La Vipera e il Diavolo (Meravigli, 2013).
Potete seguire Maledetta serpe e La Vipera e il Diavolo su facebook.com/laviperaeildiavolo.

domenica 3 luglio 2016

Mostri, belve, animali, creature nell'immaginario di Dante

Mostri, belve, animali, creature nell'immaginario di Dante
di Laura De Angelis
pp. 207, € 12,00
Dante Alighieri Edizioni, 2016
ISBN: 978-88-534-3784-6

Il saggio affronta il tema dell'immaginario dantesco attraverso l'analisi delle creature mirabili che compaiono nella Commedia. Mostra come la manipolazione dei corpi e dello spazio nel poema sia funzionale alla rappresentazione visiva del dualismo bene/male. Tant'è che, man mano che Dante procede nel suo viaggio, lo spazio e le anime perdono progressivamente di fisicità, dissolvendosi, e diventando sempre più elementi simbolici.

sabato 2 luglio 2016

L'"ebreo" nella letteratura inglese medievale

L'"ebreo" nella letteratura inglese medievale
di Enrico Giaccherini
pp. 208, € 18,00
Pisa University Press, 2016
ISBN:  978-886741-6318

Chimere”, fantasie irrazionali disancorate dalla realtà verificabile, è il termine con il quale agli inizi degli anni ’90 lo storico canadese Gavin Langmuir definì le rappresentazioni degli ebrei cristallizzate nell’immaginario comune dell’Europa medievale e cristiana. Ecco perché anche quella elaborata in una manciata di testi della narrativa e della drammaturgia medioinglesi soprattutto fra XIV e XV secolo non è una rappresentazione letteraria degli, o di, ebrei nell’Inghilterra del tempo, ma dell’“Ebreo”: una chimera, appunto, una creatura fantastica appartenente allo spazio del  mito piuttosto che a quello del reale.
Privilegiando, pur senza rinunciare alla indispensabile contestualizzazione “culturale”, l’analisi testuale e letteraria, questa indagine si rivolge in particolare a quelle opere che, sempre nell’ottica del cristianesimo imperante, collocano l’“Ebreo”, nelle sue varie declinazioni, al centro dell’invenzione tematica, con esiti talora sorprendenti. Dopo aver passato in rassegna le sporadiche allusioni presenti nel macrotesto del maggiore autore del medioevo inglese, Geoffrey Chaucer, lo studio affronta quindi in modo specifico i rari testi esemplari di questa tradizione. Se il più celebre di questi è, dello stesso Chaucer, il Prioress’s Tale, o “Racconto della Priora”, dai Canterbury Tales, gli altri appartengono invece al genere del romance storico e a quello teatrale dei miracle plays; in quest’ultimo caso, in particolare, il testo inglese viene messo a confronto con coeve rappresentazioni italiane e francesi che inscenano il medesimo mito della profanazione giudaica dell’ostia consacrata.
Enrico Giaccherini (La Spezia, 1947) è ordinario nell’Università di Pisa. Sulla letteratura in volgare del medioevo inglese, cui ha dedicato tutti i suoi studi, ha pubblicato volumi (in questa stessa collana, Orfeo in Albione. Tradizione colta e tradizione popolare nella letteratura inglese medievale, 2002), saggi, edizioni di testi, traduzioni.

venerdì 1 luglio 2016

L'abbazia dei cento inganni

L'abbazia dei cento inganni
di Marcello Simoni
pp. 352, € 9,90
Newton Compton, 2016
ISBN: 978-88-541-9131-0
 
Ferrara, inverno 1349. Un’inquietante processione di gente incappucciata si aggira nelle selve vicino alla città, terrorizzando chiunque abbia la sfortuna d’imbattervisi. E mentre si diffondono voci su riti satanici e segni dell’apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un astuto complotto. Tra loro anche l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche che, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per cercare di far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più difficile del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a risolvere il caso. Maynard è infatti l’unico custode del mistero più grande della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il Lapis exilii. E questa volta, privato dell’appoggio dell’abate di Pomposa, potrà fare affidamento solo sulla sorella, la monaca Eudeline, per difendere se stesso e i propri amici e cercare di svelare l’intrigo che lo coinvolge…
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, secondo e terzo capitolo della trilogia del famoso mercante; L’isola dei monaci senza nome, con il quale ha vinto il Premio Lizza d’Oro 2013, e La cattedrale dei morti. Nel 2014 è uscito L’abbazia dei cento peccati, primo capitolo di una nuova trilogia, a cui seguono L’abbazia dei cento delitti e L'abbazia dei cento inganni.