sabato 31 dicembre 2022

Luciano e l'umanesimo

Luciano e l'umanesimo
di Emilio Mattioli
a cura di Maria Mattioli
pp. 280, € 25,00
ETPbooks, 2022
ISBN: 978-618-5329-85-3
 
Questa riedizione di Luciano e l'Umanesimo si propone di rendere di nuovo fruibile lo studio dedicato da Emilio Mattioli alla figura di Luciano di Samosata. Scrive Alberto Camerotto, nella sua introduzione a questa edizione "I fermenti c'erano e il libro Luciano e l'Umanesismo apre in maniera nuova la prospettiva, tra filologia classica e letteratura moderna, sulla presenza e la funzione eccezionale di Luciano tra il XIV e il XVI secolo per la cultura europea. È il tempo dell'Umanesimo e Luciano ha una parte da protagonista. Emilio Mattioli conia giustamente una parola adeguata. Tra Luciano e l'Umanesimo si può parlare di "Lucianesimo", perché nel momento del ritorno in Europa della conoscenza della lingua e delle opere della Grecia antica, Luciano non è solamente uno tra i tanti autori, ma ha una formidabile funzione generativa. Sarà punto di riferimento per la nascita della nuova letteratura europea. Paradigma della parola libera, del pensiero critico, della paideia che sa riflettere su se stessa". Luciano e l'Umanesimo di Emilio Mattioli è ancora a tutt'oggi un testo chiave per chi sia interessato ad un'approfondita conoscenza dell'Umanesimo italiano e non solo di quello dato che l'influenza del Samosatense superò sia i confini fisici dell'Italia che quelli temporali dell'epoca umanistica. Sottolinea infatti il Mattioli: "Il secondo tempo della fortuna di Luciano in Occidente, il tempo rinascimentale dopo quello umanistico, è, a differenza del precedente che era stato italiano, europeo". E citando Natale Caccia, Mattioli aggiunge: "in Germania Erasmo e lo Hutten, in Francia il Rabelais, in Inghilterra il Moro peccarono in Luciano. Ma il Rinascimento europeo riecheggiava i motivi della interpretazione umanistica di Luciano". L'attuale riedizione si presenta arricchita da una selezione di immagini tratte da antichi testi di Luciano un tempo appartenuti ad Emilio Mattioli ed oggi conservati presso la Biblioteca della Fondazione S. Carlo di Modena, mentre per facilitare l'approccio al testo è stato anche aggiunto un indice di nomi notevoli non presente nell'originale del 1980. 

venerdì 30 dicembre 2022

Il Decameron e il Medioevo rivoluzionario di Boccaccio

Il Decameron e il Medioevo rivoluzionario di Boccaccio
di Renzo Bragantini
pp. 216, € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829012213
 
Piuttosto che proporre una monografia tesa a fornire un quadro generale e sistematico del Decameron, il volume intende mettere in luce le componenti meno conosciute del capolavoro di Boccaccio, soffermandosi, oltre che su una nuova presentazione dell’opera, su punti raramente affrontati: le ragioni della sua effettiva scarsa popolarità; le strategie e le strutture che la contraddistinguono; l’acuta attenzione sociale di Boccaccio; i modi in cui l’autore riversa, nella raccolta, la propria cultura letteraria, rielaborandola a fondo, e riappropriandosene con esiti imprevedibili; infine, i molti problemi filologici connessi al testo. Se quelli indicati sono snodi fondamentali, essi obbediscono a fatti più ampi, registrabili sotto le categorie della ferializzazione e del celamento: la prima consente a Boccaccio la riassunzione di testi e momenti topici della classicità latina, fatti reagire a confronto con l’urto dell’evento quotidiano; la seconda, alla prima solidale, stende un velo, spesso parodico, su quei precedenti, occultandone la presenza e rivedendone la lezione. La radicalità delle scelte mostra quanto ancora sorprendentemente ricco sia il Medioevo del Decameron.
Renzo Bragantini già professore ordinario di Letteratura italiana, ha insegnato nelle Università di Macerata, Venezia, Basilicata, Udine e Sapienza Università di Roma. È stato visiting professor in Università degli Stati Uniti (Yale; University of California, Los Angeles; Johns Hopkins), presso la Goggio Chair del Department of Italian della University of Toronto, nella Universidade de São Paulo. Si occupa di letteratura del Medioevo e del Rinascimento, con escursioni in epoche più recenti, nonché con attenzione ai rapporti tra letteratura e altri linguaggi (musica, arti figurative). Il suo ultimo libro è Testi e vicende del Trecento. Letture ed esegesi di Dante, Petrarca, Boccaccio (Rubbettino, 2019).

giovedì 29 dicembre 2022

Fondamenti historiali del forte e antico castello di Vione e della sua comunità

Fondamenti historiali del forte e antico castello di Vione e della sua comunità
a cura di Luca Giarelli
pp. 266, € 26,00
Società Storica e Antropologica di Valle Camonica, 2022
EAN: 9791221444575 
 
Il libro "Fondamenti historiali del forte e antico castello di Vione e della sua comunità" riporta la trascrizione di due manoscritti del notaio Bernardo Biancardi (Vione 1667 c. - Lovere 1732) che contengono memorie storiche e notizie sulle famiglie e personaggi più illustri della comunità di Vione in Valcamonica tra Medioevo ed età Moderna. Il volume, a cura di Luca Giarelli con trascrizioni di Concetta Riva, è pubblicato dalla Società Storica e Antropologica di Valle Camonica nell'ambito della collana "Fonti per la storia della Valle Camonica".

mercoledì 28 dicembre 2022

1492 Diario del primo viaggio

1492 Diario del primo viaggio
di Antonio Musarra
pp. 24o, € 20,00
Laterza, 2022
ISBN: 9788858149218
 
Tutti sappiamo che Cristoforo Colombo ‘scoprì’ l’America nel 1492 e che lo fece con ‘tre’ caravelle. Ma di questo viaggio straordinario, che ha cambiato le sorti dell’umanità, cos’altro conosciamo? Chi erano gli uomini che compirono l’impresa? Quali le paure e le incertezze della navigazione? Saliamo a bordo anche noi e ripercorriamolo assieme come fosse la prima volta! Cominciamo col dire che non erano tre. Le caravelle, ovviamente. Si tratta di un mito durevole, entrato prepotentemente nell’immaginario. Tre come i Magi, come i Moschettieri, per non citare altri e più sublimi paragoni. Volendo essere precisi, due caravelle e una nao: una grossa nave commerciale. Ma poco importa: il mito si costruisce a suon di semplificazioni. L’invito è a salire a bordo e a ripercorrere, passo dopo passo, le tappe del primo viaggio di Cristoforo Colombo, proprio quello che il 12 ottobre del 1492 porterà l’Ammiraglio ad avvistare la terra (le Indie o una sconosciuta?). Come per ogni navigazione, dovremo prepararci imparando a conoscerei tipi nautici, il regime dei venti, strumenti come la bussola, le carte, le tavole di martelogio per il calcolo del punto nave. Ma soprattutto saremo introdotti alla vita di bordo e incontreremo gli uomini che stanno per compiere la traversata. A guidarci sarà il Giornale di bordo, il diario su cui Colombo annotava tutto ciò che viveva in quelle settimane.
Antonio Musarra è professore associato di Storia medievale presso la Sapienza Università di Roma e Fellow di Harvard. Si occupa di storia marittima e navale, di storia delle crociate e dell’Oriente latino e di storia francescana. Tra le sue pubblicazioni: Francesco, i Minori e la Terrasanta (La Vela 2019); Il grande racconto delle crociate (con Franco Cardini, Il Mulino 2019); Medioevo marinaro. Prendere il mare nell’Italia medievale (Il Mulino 2021); Le crociate. L’idea, la storia, il mito (Il Mulino 2022). Per Laterza è autore di 1284. La battaglia della Meloria (2018) e Il Grifo e il Leone. Genova e Venezia in lotta per il Mediterraneo (2020).

martedì 27 dicembre 2022

Il cavaliere senz'ombra

Il cavaliere senz'ombra
di Raffaele Olivieri
pp. 180, € 18,00
Guida Editori, 2022
ISBN: 9788868668877
 
Francia, 1295. Gualtiero, ultimo rampollo di un’antica casata, eredita l’armatura dal padre, Cavaliere Templare. Le Crociate sono finite, ma lui non vuole crederci e le utilizzerà come pretesto per non abbandonare la sua armatura. Scopre che la sua ombra scompare quando la indossa e ricompare non appena se la sfila. Parte per le presunte Crociate e lungo il suo cammino iniziatico incontra una comunità di vagabondi, viene derubato dai briganti, truffato dai mercanti, fa sosta in un monastero, consulta una maga che gli farà una profezia, un filosofo che lo porterà a interrogarsi sul senso della vita.

lunedì 26 dicembre 2022

La sposa di Valleargentina

La sposa di Valleargentina
di Giovanna Barbieri
pp. 300,  € 16,00
Land Editore, 2022
EAN: 9791280806949
 
Milano, primavera 1494. Guglielmo è un soldato di ventura che del mondo ha conosciuto solo la brutalità. Tutto sta per cambiare quando incontra per la prima volta lo sguardo di Claire, dama dall'aspetto etereo e dalla volontà di ferro, sola al mondo e bisognosa di protezione. Guglielmo la desidera, e non solo per una notte... ma le sue origini illegittime lo frenano dall'aprirsi completamente con lei, al punto da nasconderle un segreto capace di compromettere per sempre le loro vite. Claire è spaventata da quel soldato ombroso ed enigmatico, ma l'alternativa al seguirlo sarebbe esporsi a una Milano imprevedibile e violenta, dove una donna sola ha ben poche chance di sopravvivere. Quando l'ombra della morte sconvolgerà le loro giovani vite, Guglielmo e Claire capiranno che solo stando insieme saranno in grado di affrontare un'Italia sconvolta dalle guerre interne e da nemici imprevedibili.
Giovanna Barbieri nasce a Verona nel 1974 e risiede a Tione (Trento). Nel 2001 si laurea in Scienze Politiche con indirizzo economico-internazionale presso Università degli studi di Padova. Appassionata da anni di Medioevo, alto e basso, nel 2013 apre un blog a tema medievale, dove posta numerosi articoli riguardanti la vita del periodo; racconti; recensioni di libri e film e altro ancora.

domenica 25 dicembre 2022

"Personae" Microstorie medievali di vita religiosa

"Personae" Microstorie medievali di vita religiosa
A cura di Maria Teresa Brolis e Silvia Carraro
con un’introduzione di Franco Cardini
pp. 208, € 24,00
Biblioteca Francescana, 2022
ISBN: 9788879623940
 
«La medievistica religiosa è ben avvezza alla dimensione biografica: numerosissimi sono i profili dedicati a santi, a maestri del pensiero, a grandi personaggi della Chiesa; e a sante, scrittrici, mistiche di prima grandezza. Nell'ideazione di questo volume, ci si è chiesti se non fosse possibile applicare la stessa attenzione e gli stessi parametri a persone "qualsiasi"... Rispetto agli studi precedenti, il volume si propone di evidenziare la centralità della persona, intesa non solo come il prodotto e il risultato del suo stato sociale, ma come protagonista della storia in quanto individuo libero che agisce in un contesto storico rispetto al quale può operare delle scelte... Grazie agli scritti di molti autori, si è cercato di tracciare un affresco della vita religiosa medievale che tenga in considerazione molteplici punti di vista su persone appartenenti a diversi ambienti sociali: dal mercante sognatore al console convertito, dal bestemmiatore pentito al talent scout di santi, dalla vedova devota a quella prostituta, dalla ladra di reliquie alla serva eroica e così via...» Dalla nota delle curatrici.
Maria Teresa Brolis (PhD in storia medievale dal 1989) è una studiosa del medioevo italiano.
Dal 2017 fa parte del Comitato Scientifico della collana periodica “Quaderni di Storia Religiosa medievale” e, dal 15 dicembre 2017, è Socio della Società Internazionale di Studi Francescani. Nel 2018 ha vinto il Premio Italia Medievale.
Silvia Carraro è al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Cà Foscari di Venezia.

sabato 24 dicembre 2022

Fare i conti con la morte

Fare i conti con la morte
Il Liber introituum del comune di Bologna del 1347
di Marco Conti
pp. 156, € 18,00
Giorgio Pozzi Editore, 2022
ISBN: 9788831358200

Le fonti fiscali sono raramente oggetto di edizioni critiche, a causa della ricorsività delle formule amministrative e giuridiche che le costituiscono. Se questo è innegabile, d’altro canto sono delle vere e proprie miniere d’oro per comprendere la società medievale. Il Liber introituum del comune di Bologna, ovvero il registro delle entrate del massaro relative al 1347, è l’oggetto della presente edizione critica, realizzata allo scopo di diffondere presso un pubblico più ampio questa ricca fonte.
Il testo presenta un quadro esaustivo della situazione fiscale cittadina e una chiave d’accesso privilegiata per conoscere la società comunale bolognese alla vigilia della peste nera. L’edizione è preceduta da un’introduzione che consente di in­quadrare il registro all’interno di una tradizione di studi dedicati all’economia medievale e di inserirla in una più vasta produzione di registri trecenteschi di matrice fiscale. Tutto ciò con l’intendimento di collocare la fonte contabile nel panorama degli studi di comunalistica, privilegiando i due filoni della ricerca medievistica europea, quello che si occupa della storia economica e quello che indaga la documentazione prodotta dagli uffici economici comunali tra XIII e XIV secolo.
Marco Conti presta inoltre una particolare attenzione a quegli aspetti propri della filologia materiale che consentono di comprendere meglio i cambiamenti strutturali: per esempio la compresenza, nell’articolarsi delle pratiche contabili comunali, di due sistemi di numerazione, quello tradizionale basato sui numeri romani e quello “nuovo” basato sui numeri arabi; entrambi presenti nel Liber introituum, ma con funzioni complementari.
Prefazione di Massimo Giansante.
Marco Conti è professore a contratto di storia medievale all’Università di Bordeaux Montaigne. È autore di numerosi contributi di storia medievale apparsi in riviste scientifiche internazionali; nel 2019 insieme a Cristina Panzera ha curato una raccolta di contributi su Écritures normées et professions (Moyen Âge - XVIe siècle) per l’editore Ausonius di Bordeaux. Ha in corso di stampa un libro sulla storia fiscale e culturale medievale, Gouverner l’argent public. Finances et fiscalité à Bologne, de la commune du Peuple (1288) à la seigneurie des Visconti (1360), che sarà pubblicato dalla Presses Universitaires di Rennes. 

venerdì 23 dicembre 2022

Miranduolo. Le lunghe mutazioni del potere tra VII e XIV secolo

Miranduolo. Le lunghe mutazioni del potere tra VII e XIV secolo
a cura di Marco Valenti, Alessandra Nardini, Stefano Bertoldi
pp. 242, € 42,00
All'Insegna del Giglio, 2022
ISBN: 9788892851610
 
Miranduolo scavato dal 2001 al 2016 in diciassette campagne di indagine, per la dimensione raggiunta e l’effettivo ottimo stato dei depositi, si propone come un contesto a cui guardare e relazionarsi per verificare e falsificare i quadri storici ipotizzati nella più ampia dimensione, spesso basati su scavi di ridotta metratura. Il 2017 e il 2019 sono poi stati dedicati a produrre documentazione di dettaglio e rilevare a tappeto tutte le murature presenti, oltre che alla redazione del progetto scientifico per la realizzazione di un parco. I dati quantitativi rivelano il grande impegno degli archeologi e lo sforzo in conoscenza fatto. L’area occupata dal castello è pari a 4.290,72 m², mentre lo spazio indagato interno alle sue mura ammonta a 4.096,97 m² con percentuale pari al 95,48%. Inoltre si sono affrontate le superfici esterne per un’estensione di 1.028,32 m². Nell’insieme, dunque, lo scavo archeologico ha interessato 5.125,29 m². Le dimensioni assunte rendono il caso eccezionale; la messa in luce pressoché totale del castello e l’indagine, seppur parziale, degli spazi fuori dal circuito difensivo hanno permesso di costruire un modello paradigmatico di formazione ed evoluzione dell’insediamento rurale toscano fra VII secolo e XIV secolo, andando ben oltre i dati forniti dalle fonti d’archivio che, invece, documentavano l’esistenza di un castello a Miranduolo, compreso nel patrimonio dei conti Gherardeschi, dall’anno 1004.
Marco Valenti è Professore Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale all'Università di Siena.
Alessandra Nardini (Genova 1969) si è laureata in  Lettere Classiche presso l’Università di Siena nel 1995. Borsista nel 1996-1997, poi titolare di contratti di collaborazione con l'Università di Siena dal 2002 anno è tecnico di area scientifica amministrativa; è responsabile del Laboratorio di Informatica Applicata all'Archeologia Medievale.
Stefano Bertoldi, laureato a Siena, PH.d a Pisa, pluri-assegnista di ricerca a Siena, coordina il LIAAM (Laboratorio di Informatica Applicata all' Archeologia Medievale - Univrsità di Siena).

giovedì 22 dicembre 2022

Dante e Bologna. Istituzioni, convergenze e saperi

Dante e Bologna. Istituzioni, convergenze e saperi
a cura di Armando Antonelli e Franziska Meier
pp. 340, € 25,00
Giorgio Pozzi Editore, 2022
ISBN: 9788831358231
 
La pubblicazione di questa raccolta porta a compimento l’impegno assunto da un comitato scientifico composto da Armando Antonelli, Massimo Giansante, Giorgio Marcon, Franziska Meier, Riccardo Parmeggiani e Berardo Pio, che sin dal 2019 ha lavorato alla realizzazione di un duplice convegno, da tenersi a Göttingen e a Bologna, con la volontà di indagare il complesso rapporto tra Dante e Bologna. Ma a causa della pandemia le cose sono andate diversamente. Questo volume include pertanto alcune delle relazioni che avrebbero dovuto tenersi nel 2020 al convegno di Göttingen, poi annullato, e quelle presentate a Bologna nell’autunno del 2021.
La raccolta risulta tripartita. Il primo blocco di sei saggi si raddensa intorno al prolifico scambio Tra Bologna e Firenze: comune, università e questioni di biografia dantesca, il secondo blocco di quattro contributi intorno al tema Dante e i saperi petroniani, mentre l’ultimo contiene cinque studi sulla Ricezione felsinea: dantismo e antidantismo.
La raccolta di queste quindici relazioni contribuisce a riattivare l’interesse per il vasto, multiforme e triplice rapporto tra Dante e Bologna, Dante a Bologna e Bologna in Dante, facendo il punto sullo status quaestionis dei temi affrontati e producendo spunti inediti su molti argomenti. Essa costituisce così un altro passo in avanti su diversi aspetti che intrecciano la biografia di Dante, le sue opere, la loro ricezione e la città di Bologna.
Armando Antonelli non afferisce a nessuna università. Da molti anni fa ricerca indipendente in archivio indagando gli aspetti di natura litologica e storico-letteraria collegati alle fonti archivistiche.
Franziska Meier è professoressa di Storia, lettere e letterature comparate presso la Georg-August-Universität di Göttingen.

mercoledì 21 dicembre 2022

Arte italiana. Mille anni di storia

Arte italiana. Mille anni di storia
di Antonio Paolucci
pp. 352, € 35,00
Giunti, 2022
ISBN: 9788809909854
 
La vicenda dell'arte italiana è come un romanzo, se a raccontarla è Antonio Paolucci. Un testo aggiornatissimo, scorrevole e affascinante, con una preziosa carrellata di immagini. La meravigliosa avventura della nascita e dello sviluppo dell'arte italiana, dall'anno 1000 a oggi, raccontata da un maestro della comunicazione. Giotto e Michelangelo, Leonardo e Bernini, il Gotico e il futurismo, gli affreschi delle cattedrali medievali e le avanguardie del Novecento, fino alla contemporaneità, svolti e dipanati come seguendo un unico filo conduttore, concatenati magistralmente gli uni agli altri e accompagnati da una selezione accuratissima di suggestioni visive.
Antonio Paolucci, riminese, storico dell'arte formatosi all'Università di Firenze alla scuola di Roberto Longhi, è autore di numerose pubblicazioni e monografie su artisti del Rinascimento (Piero della Francesca, Signorelli, Michelangelo, Antoniazzo Romano e altri) oltre che sul Restauro, sul Catalogo e sulla Tutela. Ha curato mostre di rilevanza internazionale; l'ultima, nel 2001, intitolata alle corti italiane del Rinascimento, con sede a Tokyo e a Roma. Inoltre, è redattore di "Paragone" e di "Bollettino d'Arte", direttore di "Antichità Viva", giornalista del "Sole 24 Ore", "Avvenire", "La Nazione", "Art e Dossier". Ha diretto l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ed è stato soprintendente a Venezia, Verona, Mantova e del Polo Museale Fiorentino. Dal 1995 al 1996 ha ricoperto l'incarico di ministro dei Beni Culturali. Attualmente dirige i Musei Vaticani.

martedì 20 dicembre 2022

Ai margini del contado

Ai margini del contado
Terra, signoria ed élites locali a Sabbion e nel territorio di Cologna Veneta (secoli XII-XIII)
di Attilio Stella
pp. 338, € 39,90
Firenze University Press, 2022
ISBN: 9788855186186
 
Nei secoli XII-XIII, quando in Italia nacquero i comuni cittadini, il mondo contadino conobb profondi mutamenti, e le comunità rurali, sempre più popolose e organizzate, si imposero come interlocutori nella dialettica fra comuni e signorie rurali grazie soprattutto all'affermarsi di nuove élites locali. Il volume offre una lettura critica di questa dialettica alla luce della ricca documentazione relativa al villaggio di Sabbion, presso Cologna Veneta, ai margini orientali del contado veronese. La documentazione, conservata negli archivi di San Giorgio in Braida di Verona, detentrice della signoria su Sabbion, ha permesso di analizzare nel dettaglio e in chiave comparativa i principali mutamenti socioeconomici e politici di una società relativamente omogenea, le sue azioni e il suo agire.
Attilio Stella nel 2017 ha ricevuto un assegno di ricerca all'universitá di Verona, dove dal gennaio 2021 è titolare di un altro assegno, presso il Dipartimento Culture e Civiltá. Le sue ricerche, inizialmente focalizzate sulla storia sociale e rurale, si sono nel tempo allargate verso una rilettura sociale e comparata degli svluppi giuridico-istituzionali dell'Europa pieno e tardomedievale, con particolare attenzione nei confronti del diritto feudale e dello spesso ambiguo concetto di consuetudine.

lunedì 19 dicembre 2022

Il tempo dei Vandali e dei Bizantini

Il tempo dei Vandali e dei Bizantini
La Sardegna dal V al X secolo
di A.A.V.V.
pp. 368, € 79,00
Ilisso Edizioni, 2022
ISBN: 978-88-6202-420-4
 
Un volume particolarmente innovativo e necessario che ricostruisce il periodo meno indagato e conosciuto della lunga storia della Sardegna. Una narrazione animata da 322 immagini fotografiche e grandi tavole a colori che accompagnano il racconto della nascita dei primi nuclei delle attuali città della Sardegna e delle dinamiche economiche, religiose e sociali nelle quali l’intera Isola riconosce oggi un comune sostrato identitario e culturale.

domenica 18 dicembre 2022

Marsica Medievale. Torri e Castelli

Marsica Medievale. Torri e Castelli
a cura di Veneranda Rubeo
pp. 112, € 14,00
Edizioni Kirke, 2022
ISBN: 9788897393771
 
Il lavoro racchiuso in queste pagine deriva dal progetto interdisciplinare Marsica medievale: di torri e di castelli (progetto PON), sviluppato da un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Vincenzo Bellisario” (Avezzano, AQ) all’interno dei moduli didattici Medieval Tour e Research and Exploration Tour nel corso dell’anno scolastico 2018-2019. Essi hanno prodotto testi, disegni, immagini fotografiche e narrazioni di episodi storici e di leggende legati a luoghi e figure del medioevo marsicano, individuando la forte impronta che i lunghi secoli del Medioevo hanno lasciato su questo territorio d’Abruzzo, con l’obiettivo di evidenziare e contribuire a valorizzare le emergenze urbanistiche e architettoniche che di quel periodo storico e dei suoi processi costituiscono la testimonianza più tangibile e appariscente. Questa guida intende offrire ai lettori un percorso di fruizione culturale e “turistica” della Marsica medievale attraverso un prodotto agile, ma attendibile nei propri contenuti, significativo in termini di rappresentatività dell’epoca considerata e delle sue diverse istanze, e anche attraente nella sua veste grafica per la qualità e il valore artistico del materiale presentato.

sabato 17 dicembre 2022

Rime di Gano da Colle

Rime di Gano da Colle
a cura di Raffaele Cesaro
pp. LXIV-200, € 32,00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-727-5 
 
Il volume offre ai lettori la prima edizione critica e commentata del corpus di rime di Gano di Lapo Pasci, un poeta colligiano vissuto intorno alla metà del XIV secolo, non sfuggito all’erudizione settecentesca, ma presto caduto nell’oblio. La notizia di una sua presunta corrispondenza con Francesco Petrarca, lo scambio di sonetti con il più noto Antonio Beccari e i tasselli della Commedia che impreziosiscono i suoi versi ne giustificarono il recupero e soprattutto ne favorirono l’associazione alla schiera dei poeti ammiratori ed emuli del Dante “comico”.
I sette componimenti attribuiti al Colligiano (quattro canzoni morali, un capitolo ternario e due sonetti), nel riprendere e rifunzionalizzare materiali dal poema sacro, confermano senz’altro l’ipotesi dell’imitazione dantesca come una delle principali linee interpretative della poesia del Trecento. Tuttavia questo esibito dantismo ha finora lasciato in ombra altre componenti della poesia di Gano, che a uno scavo più profondo appare attraversata da una pluralità di modelli, dalla laudistica ai satirici latini, e centrata sulla radicale opposizione tra opulenza e povertà, potere e schiavitù, edonismo e mortificazione, in definitiva sui temi che maggiormente animavano il dibattito civile e religioso della società comunale trecentesca.
L’edizione, arricchita da una proposta attributiva, ovvero un lungo volgarizzamento ovidiano in forma di serventese, si avvale di un nuovo censimento dei manoscritti, di cui viene fornita una descrizione analitica e una discussione dei rapporti nella Nota al testo. Apre il volume una Introduzione dove confluiscono da un lato significative novità biografiche emerse dallo studio di fonti d’archivio talvolta inedite, utili a definire con più precisione la personalità di un autore altrimenti del tutto ignoto, e dall’altro un’analisi storico-critica complessiva della produzione di Gano, funzionale a ridefinirne il valore e il significato nel contesto della poesia trecentesca alternativa al petrarchismo. Infine ciascun testo è corredato da note di commento tese a fare luce sulla lingua, lo stile e la cultura dell’autore.
Raffaele Cesaro è assegnista di ricerca in Filologia italiana presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli. Ha curato l’edizione critica del Corbaccino del fiorentino Lodovico Bartoli (Bologna 2021), riscrittura tardo-trecentesca in ottave del boccacciano Corbaccio, e ha pubblicato contributi in volumi e in riviste dedicati a diversi aspetti della letteratura del Tre e del Quattrocento, con particolare riguardo allo statuto dell’elegia volgare e alle forme della poesia popolare.

venerdì 16 dicembre 2022

Archeologia e storia della Val di Chiana

Archeologia e storia della Val di Chiana
Architetture e insediamenti tra XII e XIV secolo nella Toscana Orientale
di Fabio Giovannini
pp. 274, € 80,00
All'Insegna del Giglio, 2022
ISBN: 9788892851311
 
Questo volume è parte del progetto ERC Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c.1050-1300, che indaga i motivi e i diversi significati che durante i secoli centrali del medioevo determinarono nell’Europa mediterranea il progressivo ritorno ad un edilizia in materiale durevole di qualità. Il volume, ulteriore elemento di confronto e riflessione sul tema della pietrificazione e non solo, presenta i risultati delle indagini archeologiche condotte da oltre un decennio su una porzione di territorio della Val di Chiana aretina, all’incirca corrispondente con i comuni di Castiglion Fiorentino, Lucignano e Foiano della Chiana.
A partire dalle fondamentali attività di scavo condotte nel castello di Montecchio Vesponi, poi attraverso la ricostruzione storica dei paesaggi circostanti e l’analisi stratigrafica delle architetture superstiti di epoca medievale si è tentato di capire quali siano state le dinamiche di formazione del popolamento rurale e di sviluppo delle strutture di potere nel periodo compreso tra il XII ed il XIV secolo. Sulla base dei dati raccolti, ci si è domandati quale sia stato lo sviluppo della rete insediativa del territorio considerato, come si siano formati e trasformati i centri abitati, quale sia stata la loro relazione con le principali vie di comunicazione e con i territori più vicini, come sia cambiato nei secoli il rapporto tra uomo e ambiente. Infine, si è provato a contestualizzare i risultati ottenuti all’interno delle principali tematiche storiografiche quali lo sviluppo dei castelli, la pietrificazione dei centri abitati, le forme di rappresentazione del potere, la crescita economica e gli effetti della congiuntura del Trecento.
Fabio Giovannini prima di diventare insegnante ha lavorato per vent'anni come archeologo e, soprattutto, come antropologo fisico. Il suo percorso di studi è iniziato con la laurea in Antichità medievali a “La Sapienza” di Roma, cui è seguita la specializzazione in Archeologia e infine il perfezionamento in Biologia umana, conseguito nella Facoltà di Scienze Naturali. Prima della laurea, ha trascorso un anno a Parigi come studente Erasmus, iscritto alla Facoltà di Scienze Umane all'Università di Paris X-Nanterre.

giovedì 15 dicembre 2022

Morti grottesche di personaggi illustri nel medioevo

Morti grottesche di personaggi illustri nel medioevo
di Simone De Fraja
pp. 126, € 10,00
Letizia Editore, 2022
ISBN: 978-88-95520-582
 
E’ uscito per i tipi di Letizia Editore “Morti grottesche di personaggi illustri nel medioevo” di Simone De Fraja avvocato, saggista, esperto di fortificazioni e studioso del medioevo.
“Non si esce vivi dalla vita”, scrive Alessandro Meluzzi nella prefazione del libro; “questo saggio è un modo per ridimensionare i problemi e riderci su, ricordandosi che a tutto c’è rimedio tranne che all’osso del collo. Simone De Fraja dà alle stampe un’opera geniale che mitiga in modo eccelso la paura e l’ilarità della morte”.
Dal titolo potrebbe apparire come un “divertissement” od una raccolta di aneddoti sulle morti a cui sono andati incontro personaggi illustri, nel modo più strano e comune, al contempo, nel corso del medioevo.
Attraverso l’analisi delle cronache medievali si esaminano personaggi illustri che muoiono al pari di tutti gli altri, nella malasorte, nella distrazione e nella malattia.
Le vicende riesumate, ed è il caso di dirlo, offrono un quadro delle vicende umane, più svariate, che conducono comunque al fine ultimo comune a tutti gli esseri viventi in cui grandi esistenze, alla fine, subiscono le sorti dello stesso mondo in cui vivono le esistenze di uomini misconosciuti, ricchi o potenti e poveri e meschini. Ricerca delle fonti, investigazione ed analisi del giallo storico conducono il lettore tra le sfortunate sorti, talvolta banali, di personaggi storici di alto calibro.
Ricorda il criminologo Marco Strano, nella sua introduzione al libro, che le vicende narrate, vere od esagerate dai cronisti medievali nel riportare i fatti, sono “morti impreviste e casuali, che provocano ilarità più che commiserazione, sorpresa più che orrore. E la sensazione che si prova a leggere l’ arguto testo è piacevole e sedativa. Riuscire a ridere della morte ha decisamente un effetto ansiolitico”.
Uno studio serio e scientifico in cui storia, scienza ed investigazione si combinano in una varietà di situazioni grottesche, bizzarre, al limite della sfortuna ma che ci ricordano che, imperatori o papi, signori o re, “non si esce vivi dalla vita”.
L’indagine del giallo storico si svolge tra le pieghe delle cronache medievali, studi medico legali di “cold cases” ed investigazione criminologica analizzando gli exitus di personaggi come Giovanni II Comneno, nel 1143, morto durante una battuta di caccia in cui si ferì con la punta di una delle proprie frecce verosimilmente avvelenate; fu sfortuna o congiura? Enguerrand de Coucy III, antenato di quel de Coucy che nel 1384 prese la città di Arezzo, intendendo attraversare un fiume a cavallo, venne sbalzato dall’animale finendo trafitto dalla propria spada e trascinato via dalle acque. Se Enrico II di Champagne, re di Gerusalemme dei Crociati, morì cadendo dal terrazzo la cui balaustra si dimostrò instabile, se il figlio di Luigi il Grosso morì sotto il peso del proprio cavallo impazzito a causa di un cinghiale che gli passò tra le zampe, papa XXI rimase schiacciato dal crollo del soffitto del proprio palazzo a Viterbo. Goffredo il Gobbo, è noto, rimase vittima di una imboscata di un armato che attese, sotto lo scarico del “necessario”, che Goffredo si sedesse.
Nel romanzo “Lo straniero”, Camus scrive la fatalistica frase divenuta celebre: “Considerato che tutti dobbiamo morire, ovviamente non ha alcuna importanza il quando e il come”. Frase certamente ad effetto, esorcizzante dei timori ed ancorata a una cinica quanto diffusa realtà filosofica.
Ma la realtà è ben più complessa.
Le cronache ed i racconti del tempo si muovono tra astrazione dei fatti ed ingigantimento degli stessi sino a diventare aneddoti al limite del verosimile. Anche se spesso non si può giungere ad una soluzione, l’indagine e la rilettura delle varie morti prese in considerazione dal volume, in bilico tra la preordinazione e la pura sfortuna, suonano bizzarre e grottesche e meritevoli di approfondimento.
Simone De Fraja, avvocato, saggista e studioso del periodo medioevale. Il suo interesse si è concentrato in particolare sulla storia del territorio della città di Arezzo, ove vive; esperto di castellologia con speciale riferimento alle fortificazioni locali nonché del Vicino Oriente in ordine alle quali ha tenuto alcuni interventi e conferenze, si è occupato altresì del pensiero neoclassico ed esoterico del secolo XVI ed ha condotto ricerche sull’argomento. E’ membro di associazioni culturali cittadine e nazionali, per la Società Storica Aretina è membro del Comitato Scientifico di redazione, Consigliere, Vicepresidente nonché socio fondatore. E’ Consigliere Scientifico dell’Istituto Italiano dei Castelli, collabora con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.

mercoledì 14 dicembre 2022

Valentina Visconti

Valentina Visconti
di Émile Collas
Traduzione dal francese e apparato di Ada Grossi
pp. 416, € 19,00
Meravigli Edizioni, 2022
ISBN: 9788879554886 
 
Biografia di Valentina Visconti (1370/1-1408), che si legge come fosse un romanzo, scritta dallo storico francese Émile Collas, vissuto a cavallo fra Otto e Novecento. Figlia di Gian Galeazzo Visconti, rimasta orfana di madre molto presto, Valentina cresce a Pavia per poi trasferirsi diciottenne in Francia e sposare il cugino Luigi, fratello del re di Francia. Non dimenticando però mai né la Lombardia né il padre, che sempre difende nei complicati giochi dello scacchiere politico europeo. Ma il suo destino, che pare luminosissimo, si fa presto avverso: si trova infatti a fronteggiare innumerevoli ingiustizie, dai ripetuti tradimenti del marito, alle odiose accuse di stregoneria, secondo le quali sarebbe stata lei la causa della follia di suo cognato il re Carlo VI, all'esilio, al fallimento di tutti gli sforzi per vedere punito l'assassino di suo marito, fino alla prematura morte, nel castello di Blois.
Ada Grossi una vita in mezzo a libri, archivi e pergamene. È nata a Milano nel 1971 e nel corso degli anni ha studiato cose molto diverse tra loro: dopo la laurea in architettura ha vinto un dottorato in diplomatica e da allora si è dedicata prevalentemente a paleografia, diplomatica e storia medievale (a parte qualche parentesi, tra archivistica, ebraico e altro ancora); da un decennio si occupa anche della Sindone di Torino.

martedì 13 dicembre 2022

Eleonora d’Aragona

Eleonora d’Aragona
Pratiche di potere e modelli culturali nell’Italia del Rinascimento
di Valentina Prisco
pp. 296, € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9788833139951 
 
Il volume affronta in modo complessivo la biografia politica di Eleonora d’Aragona duchessa di Ferrara (1450-1493), figura cruciale, eppure sin qui di fatto trascurata, della rete politica dell’Italia del secondo Quattrocento: figlia del re Ferrante d’Aragona e nipote del Magnanimo; madre di Isabella d’Este e della più giovane Beatrice, sposa di Ludovico il Moro; sorella della regina d’Ungheria, Beatrice.
La duchessa, a cavallo fra Napoli e Ferrara, grazie a un’educazione umanistica di impronta regia e a una chiara consapevolezza delle sue responsabilità – in una parola della sua identità politica e dinastica – fu un tramite fondamentale in quei passaggi tipici della cultura politica quattrocentesca: come signora di Ferrara, come consorte, come madre, come figlia, vale a dire in tutti i ruoli che la sua posizione nel network dinastico aragonese ed estense le permetteva di esercitare. Ci troviamo di fronte ad un caso particolarmente significativo di power sharing nell’ambito dei principati italiani del Rinascimento.
Valentina Prisco è dottore di ricerca in Storia medievale. Dal 2006 svolge attività didattica presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Attualmente è borsista post-PhD presso l’ Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma.

lunedì 12 dicembre 2022

Governi e forme della politica nelle Venezie

Governi e forme della politica nelle Venezie
Storia delle Venezie | terzo volume
a cura di Francesco Bianchi, Walter Panciera
pp. 388, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254692165

Questo volume ricostruisce l’alternarsi delle diverse istituzioni politiche che hanno interessato i territori delle Venezie, dall’antichità fino ai giorni nostri. Resta così definito uno spazio macroregionale dai confini certo mutevoli, di quelle Venetiae che papa Gregorio Magno riconobbe già alla fine del VI secolo come un ambito omogeneo e che si dimostra ancora adatto a riconoscere continuità e discontinuità, in senso cronologico e territoriale. L’ordinamento dei tredici saggi che lo compongono segue il classico asse diacronico dell’età antica, medievale, moderna e contemporanea, con l’eccezione di una cesura all’inizio del XV secolo, segnato dalle conquiste veneziane in terraferma. I caratteri fondamentali dei diversi periodi storici sono indicati dalle “parole chiave” del titolo dei singoli contributi, che riassumono il significato complessivo dell’interpretazione storica.
Francesco Bianchi è dottore di ricerca in Storia, specializzato in temi di storia economica e sociale del medioevo, con particolare interesse per le istituzioni caritative e le politiche assistenziali. Collabora con le Università di Padova e di Verona, ed è coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione di Storia – Onlus di Vicenza. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali, a volte li ha coordinati, approdando a numerose pubblicazioni scientifiche, in Italia e all’estero, fra cui la monografia Ospedali e politiche assistenziali a Vicenza nel Quattrocento (Firenze 2014).
Walter Panciera insegna Storia moderna e Storia della Repubblica di Venezia nell’Università di Padova. Autore di saggi monografici sulla storia della Repubblica di Venezia in età moderna, nonché di manuali per gli studenti e per la formazione dei docenti di Storia, con i nostri tipi ha pubblicato La Repubblica di Venezia nel Settecento (2014).

domenica 11 dicembre 2022

L'universalità del papato medievale (sec. VI-XIII)

L'universalità del papato medievale (sec. VI-XIII)
Nuove prospettive di ricerca
a cura di Sabrina Blank, Caterina Cappuccio
pp. 288, € 25,00
Vita e pensiero, 2022
ISBN: 9788834348390 
 
Il volume presenta i risultati del convegno internazionale tenutosi alla Bergische Universität di Wuppertal nel settembre 2019. I contributi raccolti si confrontano con la seconda affermazione contenuta nel dictatus papae di Gregorio VII (Quod solus Romanus pontifex iure dicatur universalis). L’affermazione dell’universalità del papato, già a più riprese indagata dalla storiografia europea, è qui l’oggetto delle ricerche di giovani studiosi e studiose sia da un punto di vista normativo, come nei casi delle elezioni papali, sia nella riflessione teologica di età altomedievale. Questa pubblicazione si inserisce nella linea delle più recenti e affermate tendenze storiografiche della medievistica e dedica particolare attenzione non solo alle norme alla base dell’universalità del papato, ma anche all’applicazione di tali teorie attraverso l’analisi di alcuni vettori dell’interazione tra il papato e le realtà locali. Lo studio di questi attori dell’interazione costituisce la base imprescindibile per la comprensione del papato medievale nelle sue relazioni con le province ecclesiastiche, con l’intento di verificare e approfondire il rapporto esistente tra norma e prassi.

Sabrina Blank ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale presso la Bergische Universität Wuppertal. Le sue ricerche si concentrano sulle elezioni papali e la non giudicabilità del papato dall´età tardo antica al pontificato di Alessandro III. Attualmente è wissenschaftliche Mitarbeiterin presso la RWTH ad Aachen.
Caterina Cappuccio ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale presso la Bergische Universität Wuppertal in cotutela di tesi con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Le sue ricerche riguardano la curia romana nel XII e XIII secolo, con particolare attenzione all’istituzione della cappella papale. Attualmente è wissenschaftliche Mitarbeiterin presso la Bergische Universität di Wuppertal.

sabato 10 dicembre 2022

Sudditi di un altro dio

Sudditi di un altro dio
Cristiani sotto la Mezzaluna, musulmani sotto la Croce
di Luigi Andrea Berto
pp. 232, € 22,00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-744-2
 
Tra il settimo e il sedicesimo secolo i musulmani conquistarono vaste aree delle regioni mediterranee e dell’Europa centro-orientale abitate prevalentemente da cristiani. Alcuni di quei territori, la cui popolazione nel frattempo era divenuta in maggioranza musulmana, furono riconquistati dai cristiani tra l’undicesimo e il quindicesimo secolo. Sovrani e sudditi si sono dunque trovati spesso a professare fedi diverse, ma quali sono state le strategie
elaborate dalle élite nel corso dei secoli per governare questo avvicendamento di fedi e popoli? E cosa avvenne quando cambiarono gli equilibri e le genti “infedeli” divennero minoranza? 
Questo libro esamina i complessi rapporti tra dominatori e sudditi di religioni diverse, osservandone l’evoluzione nell’ampio arco cronologico che va dalle prime conquiste degli Arabi nel Vicino Oriente nel settimo secolo, allo scambio nel 1923 tra Turchia e Grecia dei cristiani e musulmani residenti nei loro territori. Quanto emerge da uno sguardo così ampio, gettato sulla storia di un intreccio di culture tanto prossime, smonta molti pregiudizi ponendo domande che ci riguardano ancora.
Luigi Andrea Berto insegna Storia medievale presso la Western Michigan University. Si occupa della percezione dell’altro, dei rapporti tra Occidente e Oriente e dell’uso della storia.
Ha pubblicato numerosi libri, tra i quali I raffinati metodi d’indagine e il mestiere dello storico. L’alto Medioevo italiano all’inizio del terzo Millennio (Mantova 2016) e Christians and Muslims in Early Medieval Italy. Perceptions, Encounters, and Clashes (London 2020).

venerdì 9 dicembre 2022

Grandi maestri di fronte a Dante

Grandi maestri di fronte a Dante
a cura di Simona Brambilla, Nicolangelo D'Acunto, Massimo Marassi, Paola Müller
pp. 4890, € 38,00
Vita e Pensiero, 2022
ISBN: 9788834351536 
 
Considerando gli innumerevoli studi dedicati a Dante nel corso dei secoli, resta da chiedersi come possa un solo autore così distante nel tempo essere ancora oggetto di sempre nuove riflessioni sui temi più vari dell’esistenza umana. La sua incomparabile apertura speculativa riporta l’attenzione su problematiche sempre vive e attuali e i grandi rappresentanti della letteratura, della filosofia e della storiografia considerati in questo volume hanno potuto cogliere in Dante, ciascuno dal suo specifico angolo visuale, una capacità dialogica tale da consentire una serie di inesauribili approfondimenti.
Frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali e il Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il volume raccoglie gli atti del Seminario dantesco permanente nato dall’idea di mostrare come grandi studiosi della modernità e del Novecento abbiano rivissuto la figura di Dante, la sua biografia e la sua opera. In queste pagine egli diventa una specie di cartina tornasole capace di mettere in evidenza le peculiarità di chi si misura con lui e al contempo una sorta di specchio che cambia con il variare degli osservatori, facendone emergere di volta in volta il profilo. Leggere e interpretare Dante ha, infatti, significato per la cultura occidentale ridefinirne l’immagine, vivendola alla luce di una più generale visione del mondo. Le mille facce del prisma della fortuna dell’Alighieri negli àmbiti più significativi della cultura moderna e contemporanea diventano così lo specchio in cui essa si riflette e grazie al quale si interroga.
Simona Brambilla è associato di Filologia della letteratura italiana presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ove tiene anche l’insegnamento di Filologia dantesca. Si occupa principalmente di letteratura ed epistolografia volgare dei secoli XIII-XV.
Nicolangelo D’Acunto è ordinario di Storia medievale e direttore del Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si occupa di storia delle istituzioni dei secoli X-XIII.
Massimo Marassi è ordinario di Filosofia teoretica e direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si occupa di ermeneutica e filosofia trascendentale.
Paola Müller è associato di Storia della Filosofia medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si occupa principalmente della filosofia del XIII e XIV secolo.

giovedì 8 dicembre 2022

Ivrea e il castello del Conte Verde

Ivrea e il castello del Conte Verde
di Silvia Francesca Battistello
pp. 178, € 18,00
Edizioni Pedrini, 2022
EAN: 9791280602114
 
Il primo libro sul Castello di Ivrea. Documenti inediti e una ricerca pluriennale gettano nuova luce sul Castello di Ivrea. Le ragioni che hanno indotto Amedeo VI di Savoia (
Chambéry, 4 gennaio 1334 – Santo Stefano di Campobasso, 1º marzo 1383
) alla costruzione di quello che è ora il simbolo della Città, la storia dei primi due secoli della fortezza riletti nel quadro delle vicende storico-politiche Europee, con risultati inaspettati e talvolta sorprendenti.
Un libro documentatissimo, chiaro, appassionato, dove si parte dal castello per raccontare il mondo intero. Dopo di che, vivere sotto le Rosse Torri sarà molto più bello di prima!

mercoledì 7 dicembre 2022

L’Histoire ancienne jusqu’à César

L’Histoire ancienne jusqu’à César
Saggio di storia della cultura francofona del XIII secolo
di Maria Teresa Rachetta
pp. 300, € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254692134 
 
L’Histoire ancienne jusqu’à César è uno dei primi testi in prosa di materia antica composti in volgare. Redatta in francese negli anni Venti del Duecento, presto copiata anche in Italia e in Terrasanta, fino al Quattrocento ha goduto di una fortuna ininterrotta in tutta Europa e sulle rotte mediterranee. È attraverso quest’opera che un vasto pubblico laico ha avuto accesso per la prima volta a conoscenze complete e rigorose di storia biblica, mitologia greca e storia romana.
Le vicende di questa grande impresa di divulgazione, ricostruite con i metodi della filologia, ci permettono di conoscere la cultura e le idee di uomini spesso senza nome, autori di testi e produttori di libri, che sono stati i pionieri della diffusione di materiali eruditi al di fuori dei chiostri e delle scuole.
Maria Teresa Rachetta è assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli. È una specialista di lingue e tradizioni romanze del Medioevo e si occupa principalmente di storiografia, di traduzioni bibliche e patristiche e di letterature giudeo-romanze.

martedì 6 dicembre 2022

Boccaccio e l'invenzione della letteratura italiana tra Dante e Petrarca

Boccaccio e l'invenzione della letteratura italiana tra Dante e Petrarca
di Martin Eisner
a cura di Corrado Bologna
pp. 260, € 30,00
Salerno Editrice, 2022
EAN: 9788869734991
 
Il più grande scrittore in prosa fra Medioevo e Modernità, Giovanni Boccaccio, fu l'"inventore" della letteratura italiana. Con una grande intuizione filologico-editoriale ed ermeneutica realizzò la prima antologia d'autore della letteratura volgare, affidandola a uno straordinario manoscritto che costituisce l'atto di fondazione di una lunga linea storiografica. Martin Eisner introduce il lettore nell'officina boccacciana, studiando in dettaglio il progetto che anima la composizione di questo "libro totale", in cui "Vita nuova", "Commedia "e rime dantesche vengono accostate al "Canzoniere": Dante e Petrarca sono ormai i due grandi classici moderni, e Boccaccio il mediatore della nuova tradizione. Sulla linea di Curtius, Eisner ambisce a «combinare pariteticamente il "microscopico" e il "macroscopico"», concentrando lo sguardo sull'attività filologica di Boccaccio e raccogliendo le sue riflessioni sulla poesia disseminate in opere come il "Decameron" o le "Genealogie". Ne emerge un ritratto che integra con equilibrio le dimensioni della sua attività di copista-editore e di creatore di capolavori letterari in lingua latina e volgare.
Martin Eisner è presidente di studi romantici e professore di italiano alla Duke University. È autore di Dante's New Life of the Book: A Philology of World Literature  (Oxford UP, 2021) e  Boccaccio and the Invention of Italian Literature: Dante, Petrarch, Cavalcanti, and the Authority of the Vernacular  (Cambridge UP, 2013). I suoi articoli su Dante, Boccaccio, Petrarca e Machiavelli sono apparsi su PMLA, Renaissance Quarterly, Dante Studies, Mediaevalia, California Italian Studies, Quaderni d’Italianistica, Annali d’Italianistica and Le Tre Corone. His research has been supported by the Mellon Foundation, the Institute for Advanced Study at Princeton, the American Academy in Rome, the American Philosophical Association, and the Fulbright Foundation.
Corrado Bologna (Torino 1950) insegna Filologia romanza nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università «La Sapienza» di Roma. Si è occupato di teratologia medio-latina e romanza, dei primi trovatori provenzali, di Dante, di storia della tradizione manoscritta fra Origini ed età moderna, dell'attività filologica intorno ai testi romanzi nel XVI secolo, del Romanzo di Alessandro, di C. E. Gadda e R. Longhi. Ha collaborato alla Letteratura italiana Einaudi e pubblicato, fra l'altro, un'edizione commentata del Liber monstrorum de diversis generibus (Milano 1977), Tradizione e fortuna dei classici italiani (Torino 1994), Flatus vocis. Antropologia e metafisica della voce (Bologna 1992); La macchina del "Furioso" (Torino 1998); inoltre ha scritto sulle «figure» della Fortuna e degli Alberi della Vita e della Luce. Ha curato volumi di saggi di K. Kerényi, J. Starobinski, G. R. Cardona.