Inventare i libri
L'avventura di Filippo e Lucantonio Giunti, pionieri dell'editoria moderna
di Alessandro Barbero
pp. 528, € 20,00
Giubnti Editore, 2022
ISBN: 9788809861916
Nel 1485, ser Bernardo Machiavelli annota nel suo libro di ricordi di
aver comprato «da Filippo di Giunta, librario del popolo di Santa Lucia
d’Ognisanti» due volumi, uno di diritto e uno di storia: su
quest’ultimo, conservato presso la Biblioteca Nazionale di Firenze,
possiamo tuttora leggere le annotazioni di suo figlio, Niccolò
Machiavelli. Quattro anni dopo, a stipulare il contratto di affitto
della nuova bottega del «librario» Filippo Giunti è il notaio Piero da
Vinci, padre di Leonardo… Di Filippo Giunti e di suo fratello Lucantonio, fondatori a Firenze e a
Venezia di due tra le prime e più innovative imprese editoriali della
storia, avevamo finora notizie lacunose: Alessandro Barbero pone mano
agli strumenti dello storico e ricostruisce il loro percorso, la
dinastia cui danno vita, la rivoluzione di cui sono protagonisti.
Nati in una modestissima famiglia di pannaiuoli, cresciuti in un mondo
dove i «cartolai» erano iscritti all’Arte degli Speziali perché si
occupavano di «carte di papiro, o pecorine, libri di carte bambagine o
di capretto», Lucantonio e Filippo intuiscono le formidabili
potenzialità della nuova arte della stampa e diventano tipografi,
editori e vivacissimi commercianti di libri attivi tra la Serenissima,
Firenze, la Francia e la Spagna. Lucantonio pubblica il primo libro –
l’Imitazione di Cristo, tuttora presente nel catalogo Giunti – nel 1489:
sei anni prima che Aldo Manuzio dia avvio alla sua attività.
Inventare i libri è al tempo stesso la minuziosa narrazione della
vicenda di due “ragazzi di periferia” divenuti imprenditori di successo e
l’affresco di un’epoca straordinaria, in cui guerre e pestilenze
decidono le sorti degli uomini, eppure i più grandi artisti del
Rinascimento – come il Pollaiuolo, alla cui bottega Filippo Giunti
apprende la tecnica della fusione dei caratteri mobili – danno vita alle
loro opere immortali, e i libri stampati salvano dall’oblio i classici
greci e latini e consentono alle nuove idee di porre le fondamenta del
mondo che conosciamo.
Alessandro Barbero, nato a Torino nel 1959, è professore ordinario
presso l’Università del Piemonte Orientale a Vercelli. Studioso di
storia medievale e di storia militare, ha pubblicato fra l’altro per
l’editore Laterza libri su Carlo Magno, sulle invasioni barbariche,
sulla battaglia di Waterloo, fino a Lepanto. La battaglia dei tre imperi (2010). È autore di diversi romanzi storici, tra cui: Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo (Premio Strega 1996), Gli occhi di Venezia (2011) e Le ateniesi (2015), editi da Mondadori. Per Sellerio ha pubblicato Federico il Grande (2007, 2017), Il divano di Istanbul (2011, 2015) e Alabama (2021).