martedì 30 novembre 2021

Nella terra del genio

Nella terra del genio
Il Rinascimento, un fenomeno italiano
di Marco Pellegrini
pp. 304, € 22,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN:978-88-6973-641-4
 
Il Medioevo non fu affatto un’età oscura, eppure esso apparve squallido e obsoleto a un gruppo di spiriti visionari e insoddisfatti, che nell’Italia del primo Quattrocento sentirono il bisogno di lasciarsi il passato alle spalle e inaugurare un’epoca di creatività senza precedenti. Sostenitori di una missione al tempo stesso culturale e civile, costoro non esitarono a buttare all’aria un intero assetto di valori, tradizioni e idee, giudicandolo al tramonto. Fu grazie a questo atto di ribellione che prese vita il Rinascimento. Ma in che modo sopraggiunse tale svolta? Quali furono i fattori che innescarono il cambiamento? E perché esso nacque proprio in Italia, e non altrove? Contributi provenienti da epoche e culture diverse confluirono nel grande mito della renovatio universale, che indusse i suoi adepti a osare il salto verso l’impensabile. Il presente libro conduce il lettore fra i sentieri esplorativi di un emozionante movimento di risveglio: un’avventura dello spirito grandiosa, raccontata attraverso l’esame delle cause, delle condizioni e degli elementi che resero possibile il «miracolo» rinascimentale.
Marco Pellegrini è professore ordinario di Storia rinascimentale e Storia moderna all’Università di Bergamo. Tra i maggiori esperti di Rinascimento italiano, è autore di numerose monografie tra le quali: Religione e umanesimo nel primo Rinascimento (Firenze 2012); Umanesimo. Il lato incompiuto della modernità (Brescia 2015); Le guerre d’Italia, 1494-1559 (Bologna 2017). Per la Salerno Editrice ha pubblicato Savonarola (2020).

lunedì 29 novembre 2021

Il Medioevo nascosto di Locorotondo

Il Medioevo nascosto di Locorotondo
di Vito Telesca
pp. 116, € 21,50
Youcanprint, 2021
ISBN: 9791220356268
 
C'è un buco di quasi mille anni nella storia di Locorotondo. Dagli importanti ritrovamenti archeologici di età classica (messapici, peuceti e greci) fino al 1195 non si hanno notizie su Locorotondo. L'autore tenta, attraverso fonti diverse, di ricostruire il periodo che va dalla caduta dell'Impero Romano fino ai Del Balzo Orsini, narrando l'arrivo di Bizantini e Normanni, fino alle famiglie nobiliari del XV secolo. svelando il medioevo nascosto di uno dei borghi più affascinanti della Puglia. "L'Autore ci regala un sicuro manuale alla (ri)scoperta di Locorotondo. Telesca dipinge un quadro d'insieme con il rigore dello studioso e con un linguaggio che ammalia anche il lettore più refrattario. La scrupolosità della ricostruzione storica si lascia contaminare - ed è un merito - da parole intrise d'amore verso il paese natio". Il libro si completa con le splendide foto di Emanuele Colabello.
Vito Telesca è scrittore e divulgatore storico. Conduttore radiofonico di “Sharing-Popoli che scelgono di incontrarsi”. Ha pubblicato diversi saggi: “Di padre in padre ”; “Francesco e Federico, due giganti allo specchio” (13) saggio pubblicato sulla rivista ufficiale dei francescani “San Francesco Patrono d'Italia” e sul mensile dei Papaboys. Ha pubblicato una trilogia su Monte Sant’Angelo per ManifestoCultura: “Siponto e il Protoromanico” (17), “Il Castello di Monte Sant’Angelo” (18) e “L’abbazia di Santa Maria di Pulsano” (19). Nel 2019 “Il sogno orientale, nascita e declino del rito bizantino in Terra d’Otranto”. Nel 2021 “Il Medioevo nascosto di Locorotondo. Storia del Locus dalla fine dell’Impero Romano ai Del Balzo Orsini”. Ha collaborato per il libro di Mimmo Minno “Locorotondo, Diario degli anni ‘60” (2020). Ha scritto per Cronache del Mezzogiorno e per ArcheoArte. Collabora con diverse testate Il Roma-Cronache Lucane, Il Paese Nuovo, Quotidiano di Puglia, Talenti Lucani e con Paese Vivrai.

domenica 28 novembre 2021

Vita quotidiana nella Ravenna Medievale

Vita quotidiana nella Ravenna Medievale
di Paola Novara
pp. 160, € 13,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Il Ponte Vecchio Editore, 2021
ISBN: 9791259780652
 
Come si presentavano le strade di Ravenna agli occhi dei contemporanei di Andrea Agnello? Cosa si mangiava negli anni in cui Dante Alighieri trovò rifugio presso Guido Novello da Polenta? E come si trascorreva la giornata quando l’arcivescovo Gerberto di Aurillac visse il suo breve mandato ravennate? Sono domande che forse molti si sono posti. Ma dove cercare le risposte? Di Ravenna sappiamo molto, ma nessuno, ad oggi, si è mai soffermato a ricostruire la vita quotidiana dei concittadini che vissero nei secoli che precedettero la Battaglia di Ravenna. Questo volume vuole proprio colmare una lacuna che accompagna la storia della nostra città da molto tempo.
Paola Novara è nata e vive a Ravenna. Impiegata presso il Museo Nazionale di Ravenna, si interessa da tempo di storia e archeologia del territorio dell’antico Esarcato. Fra le sue pubblicazioni più note Storia delle scoperte archeologiche di Ravenna e Classe (1998) e Pel bene dei nostri monumenti. Odoardo Gardella. Archeologia e antichità locali nella Ravenna dell’Ottocento (2004). Con il Ponte Vecchio ha pubblicato Storia di Ravenna. Dalla preistoria all’anno Duemila (in collaborazione con Alessandro Luparini, 2016) e La Romagna dei castelli e delle rocche (2017)

sabato 27 novembre 2021

Il figlio di Brancaleone

Il figlio di Brancaleone
di Giacomo Scarpelli e Marco Tiberi
Disegni originali di Furio Capelli
pp. 176, € 19,50
People edizioni, 2021
ISBN: 979-1280105974
 
Il figlio di Brancaleone è un ideale terzo capitolo dell'epopea di Brancaleone da Norcia che ha per protagonista suo figlio, un giovanottone tanto infantile quanto sprovveduto, consacrato a un'impresa non da meno di quelle paterne. Un gruppo di scalcagnati buffi miserabili, guidati da un ex cavaliere bretone senza macchia oramai al tramonto, dal Sud Italia raggiungerà la Britannia, alla ricerca di una sacra reliquia, il salvifico calice di san Benedetto, che si dice essere in grado di scongiurare la grave epidemia che affligge quei luoghi e quei tempi.
«La spedizione nostra è volta alla conquista non di coppa intesa come capocollo di porco, detto anche lonza, bensì di recipiente per bevere dalla bocca, detto anche bicchiere, tazza, boccalo et cetera.»
«Et cosa ne facemo di una tazza vota?»
«Non vota, ma votiva» precisa Brancaleone II.
Giacomo Scarpelli è autore di sceneggiature cinematografiche come Il postino (per il quale ha ricevuto la candidatura all’Oscar), La cena, Concorrenza sleale, N - Io e Napoleone e il cartone animato Opopomoz. Col romanzo Estella e Jim nella meravigliosa Isola del Tesoro (Gallucci 2012), scritto col padre Furio, ha vinto il Premio Letteratura Ragazzi di Cento. Insegna Filosofia all'Università di Modena e Reggio Emilia.
Marco Tiberi è stato allievo di Furio Scarpelli. Sceneggiatore per il cinema e la televisione, autore di documentari di divulgazione scientifica e copywriter, per People ha pubblicato L'ultima morte di Peppe Bortone (2020), il romanzo Fine insieme a Giuseppe Civati (2019) e Potevo intitolarlo “Voce di donna” ma non sto ancora a questi livelli con Emanuela Fanelli (2021).

venerdì 26 novembre 2021

Il gioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento

Il gioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento
di Matteo Sartori
pp. 160, € 25,00
Viella, 2021
ISBN: 9788833137780

Gli ultimi secoli del medioevo vedono l’affermarsi della novella, una narrazione breve che racconta vicende storiche o immaginarie offrendone una rappresentazione assai realistica e strettamente legata al contesto dell’epoca. Nelle novelle trovano posto numerosi passatempi, giochi e attività ludiche, attraverso cui si è tentato di cogliere come si modifichi la logica sottesa alla ludicità fra il Tre e il Quattrocento.
L’indagine si sviluppa per temi: partendo dal significato assunto dai concetti di ozio e di tempo, viene proposta un’interpretazione della novellistica come una sorta di gioco letterario, centrando l’attenzione sui giochi all’aperto – la giostra, il torneo, la caccia, la scherma – e sui giochi da tavolo – i dadi, le tavole, gli scacchi, la baratteria –, e infine la festa, la musica e la danza. 
L’analisi dei fenomeni ludici, considerati nella loro specificità ma anche sempre nelle loro connessioni reciproche, mette in luce i cambiamenti intercorsi nel passaggio fra i due secoli. Nel corso dell’epoca umanistica l’attenzione degli autori di novelle tende a privilegiare i giochi in grado di fornire un alto livello di spettacolarità, di rievocare i costumi della civiltà classica, nonché di marcare una netta distinzione di ceto sociale.
Matteo Sartori (Vicenza, 1988) si è laureato in Storia presso l’Università Ca’ Foscari, Venezia e presso l’Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires, con una tesi su giochi e novelle nei secoli XIV e XV. Nel 2014 la sua tesi di laurea ha ricevuto il riconoscimento delle Borse di studio Gaetano Cozzi da parte della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Attualmente studia presso l’Universidad de Concepción (Cile) per il dottorato di ricerca in Storia. I suoi interessi principali sono rivolti alla storia della conoscenza nell’ambito degli studi scientifici e ambientali, con una specifica attenzione per le piante medicinali originarie del Sud America.

giovedì 25 novembre 2021

Il regno scomparso

Il regno scomparso
Quando la Borgogna sfidò l'Europa
di Bart Van Loo
pp. 648, € 30,00
Mondadori, 2021
ISBN: 9788804737834
 
Un sogno lungo mille anni. Una sfida condotta nel cuore dell’Europa. Un miraggio infine svanito. Questo è stata la Borgogna dall’Alto Medioevo alle soglie dell’Età moderna. Un’idea, prima ancora che un territorio; una folle ambizione, non solo un progetto politico. Situate a cavallo del confine tra il regno di Francia e il Sacro Romano Impero, lungo i tratti inferiori del Reno, della Mosa e della Schelda, le terre borgognone, famose fin dal XII secolo per i loro vitigni pregiati, furono infatti testimoni di uno dei più straordinari e audaci tentativi di nation building, la costruzione cioè di un’entità politica e militare indipendente e autonoma dalle grandi potenze continentali.
In un’Europa frammentata in una moltitudine di regni e di Stati regionali, nel corso di alcuni decenni i duchi borgognoni – da Filippo l’Ardito a Giovanni Senza Paura, da Filippo il Buono a Carlo il Temerario – seppero creare una patria comune per popolazioni di lingue, tradizioni e sentimenti diversi, dando vita a una nazione che al suo apice, tra la metà del XIV e la metà del XV secolo, si estendeva da Digione ad Amsterdam, dall’Alsazia al Mare del Nord. Una nazione incredibilmente prospera, grazie ai commerci internazionali e alle manifatture, con il suo reticolo di floride città votate alla libera impresa e al guadagno. Spavaldi,indocili, assetati di potere e di gloria, pronti a giocare un ruolo da protagonisti nei fragili equilibri e nelle alleanze incerte della guerra dei Cent’anni, i duchi di Borgogna rappresentarono una minaccia costante per le potenze europee, specialmente per quella francese. Ma se l’arte della diplomazia e della guerra, con le sue battaglie, i suoi assedi, i tradimenti, i trionfi e le disfatte, rimase il tratto distintivo dell’epopea borgognona, non meno importanti furono l’amore per lo sfarzo, l’ostentazione del lusso e la continua ricerca della bellezza cui i signori delle Fiandre si dedicarono con cura maniacale.
Strumenti della propaganda, certo, ma anche traccia indelebile del proprio passaggio, come testimoniano ancora oggi le straordinarie opere d’arte disseminate nelle città fiamminghe, valloni e olandesi, retaggio di un mondo che all’alba dell’Età moderna si sarebbe dissolto per sempre. Con il suo stile appassionato e lieve, sostenuto da una solida documentazione di prima mano, Bart Van Loo restituisce al lettore l’affresco vivido di un’epoca scandita da una successione di eventi che hanno plasmato la storia europea. Bart Van Loo ha studiato filologia romanza all'Università di Anversa. Saggista, autore di teatro, conferenziere, tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Parijs retour (2006), vincitore del Groene Waterman Audience Award, Frankrijk Trilogie (2011), Napoleon (2011) e Chanson (2014).
Bart Van Loo ha studiato filologia romanza all'Università di Anversa. Saggista, autore di teatro, conferenziere, tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo Parijs retour (2006), vincitore del Groene Waterman Audience Award, Frankrijk Trilogie (2011), Napoleon (2011) e Chanson (2014).

mercoledì 24 novembre 2021

Torba (Va). Scavi 2013-2019

Torba (Va). Scavi 2013-2019
a cuar di Alexandra Chavarría Arnau, Gian Pietro Brogiolo
€ 60,00
All'Insegna del Giglio, 2021
ISBN: 9788899547561
 
Il volume pubblica i risultati dello scavo condotto tra gli anni 2013 e 2019 presso il sito di Torba, estremità meridionale dell’importante fortificazione tardoantica di Castel Seprio (Va), poi monastero benedettino. Durante questi anni sono stati scoperti e indagati diversi settori del sito, primo bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano, tra cui un annesso funerario a nord della chiesa di Santa Maria, un grande edificio a cavallo delle mura, l’area interna ed esterna all’imponente torre e un ambiente ubicato sotto il monastero. Consistenti risorse sono state investite per la datazione delle murature del sistema di difesa – torri e mura – dei quali si discute da tempo la contemporaneità o meno rispetto alle difese sommitali del castrum e degli edifici più antichi del monastero. Gli scavi hanno indubbiamente accresciuto le nostre conoscenze su Torba: dai processi di stratificazione, quantitativamente imponenti non solo per le consuete attività di un insediamento – costruttive, domestiche e artigianali – ma soprattutto per gli eventi naturali, conseguenza della sua posizione ai piedi di un versante geologicamente instabile. Della cinta difensiva, conservata in alzato fino ai merli come muro di spina dell’edificio monastico addossato alla torre, sono stati individuati i livelli di cantiere, le caratteristiche costruttive e l’evoluzione successiva. Per l’età longobarda nuove informazioni riguardano: gli strati di dilavamento, prodotti da intensi fenomeni naturali, intervallati da una sporadica frequentazione, che hanno progressivamente riempito di detriti il piano terra della torre; vari elementi di cintura di età longobarda rinvenuti in questi strati; una capanna addossata alle mura che ha restituito un codolo di cintura di quel periodo e, infine, una nuova proposta per la sequenza della chiesa di Santa Maria con una prima fase anteriore alla metà del VII secolo. Lo scavo ha restituito una discreta quantità di reperti, sia manufatti sia ecofatti, dai quali sono state ricavate ulteriori informazioni sull’alimentazione, sull’ambiente, sulle caratteristiche fisiche degli inumati, grazie al coinvolgimento di numerosi specialisti che hanno applicato le più innovative metodologie analitiche. Il tutto è stato possibile con il supporto economico dell’Università degli Studi di Padova e della Regione Lombardia.

martedì 23 novembre 2021

Il mistero delle dieci torri

Il mistero delle dieci torri
di Marcello Simoni
pp. 224, € 9,90
Newton Compton, 2021
ISBN: 9788822760142
 
Quali misteri ha dovuto svelare Ignazio da Toledo, conosciuto come il mercante di libri maledetti, prima di partire dalla Palermo di Federico II e fingersi morto? Quali complotti ha ordito, in sua assenza, l’astrologus imperiale Michele Scoto? Ecco alcuni dei personaggi che popolano questa raccolta di racconti. Figure di un grande arazzo in cui fanno la loro comparsa anche il fratello gemello di Cosimo de’ Medici, il corsaro Khayr al-Dīn Barbarossa, il cavaliere ospitaliero Leone Strozzi e persino Licio Ganello, un mago fiorentino che, una volta morto, diventerà oggetto degli studi anatomici di Leonardo da Vinci. Un vero e proprio viaggio per terra e per mare, attraverso i secoli, che conduce il lettore in luoghi lontani nello spazio e nel tempo, facendogli incontrare sia volti già noti e amati, sia protagonisti del tutto nuovi. Dalla nascita della città etrusca di Spina alle battaglie navali avvenute nel Mar di Levante sullo scorcio del XVI secolo, passando per la Sicilia dello Stupor mundi, le corti rinascimentali e le lagune del basso ferrarese del secondo dopoguerra: con Il mistero delle dieci torri Simoni tocca temi e luoghi cari al suo immaginario, risucchiando il lettore in un vortice d’avventura, da maestro del genere qual è.
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo, l’astuto mercante di libri, ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.

lunedì 22 novembre 2021

Le selve di Dante

Le selve di Dante
Piante sacre e boschi fatali nella Divina Commedia
di Alberto Casedei
pp. 120, € 14,00
Aboca Edizioni, 2021
ISBN: 9788855231169
 
Il testo si inserisce nelle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021).

Il tema della selva è fondamentale nella Divina commedia, come tutti sanno sin dai primi versi. Ma se la “selva oscura” è allegorica, dato che è usata per alludere a una condizione di pericolo soprattutto morale, e dipende, probabilmente, dall’imitazione del modello di Virgilio, nel corso dell’opera Dante descriverà altre selve, con particolari ben più realistici, in negativo (la selva dei suicidi) o in positivo (il bosco dell’Eden).
In un percorso avvincente fra le varie cantiche, possono essere dunque messi a fuoco non solo i rapporti di Dante con la Natura, figlia di Dio, in particolare con alberi sacri (come quello del Bene e del Male) o inventati, ma per di più i modelli narrativi usati dal poeta per rappresentare l’Aldilà insieme al nostro mondo.
Questo breve saggio, firmato da uno dei più illustri conoscitori di Dante, illuminerà da una prospettiva inedita la grandezza della Divina commedia, un’opera che come nessun’altra contiene spunti per continuare a essere attiva nel tempo: uno dei pochi classici che viene ancora citato e reinterpretato in tutte le arti.
Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa, è coordinatore del Gruppo Dante dell’Associazione degli Italianisti ed è Presidente del Consorzio interuniversitario ICoN. Fra i suoi libri recenti si ricordano: Dante. Storia avventurosa della Divina commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata (Il Saggiatore, 2020), Dante oltre l’allegoria (Longo editore, 2021) e i commenti a Inferno V, Purgatorio VI e Paradiso XXXIII (Garzanti, 2021).

domenica 21 novembre 2021

Matilde di Canossa

Matilde di Canossa
Una donna protagonista del suo tempo, un mito intramontabile
di Paolo Golinelli
pp. 476, € 32,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN: 978-88-6973-643-8
 
La straordinaria vicenda umana di una donna di grande tempra, figlia e madre sfortunata, con un’innata attitudine al comando, si inserisce da protagonista in uno dei periodi più intensi di conflitti e trasformazioni sociali della storia d’Europa. Questo libro ci racconta la storia della potente Matilde (1046-1115) e di Canossa che percorrono come pietra di paragone tutto il secondo millennio, nell’esaltazione di grandissimi poeti, come Dante e Petrarca, Ariosto e Tasso, Carducci e Pascoli, e nel disprezzo dei polemisti anticattolici, dai Centuriatori di Magdeburgo a Voltaire fino a Bismark, che rese l’andare a Canossa un’espressione proverbiale.

Ogni capitolo del libro si apre con un’illustrazione che funge da viatico alla lettura, rendendola accattivante. A cominciare dalle famosissime miniature medievali, dai ritratti dei grandi artisti rinascimentali come Lucas Kranach il vecchio, Perugino, Michelangelo, Federico Zuccari, Orazio Farinati, fino alle opposte rappresentazioni dell’incontro di Canossa, alle immagini idilliache della Matelda dantesca nei preraffaeliti di fine Ottocento, e dei luoghi matildici delle viaggatrici inglesi che spesso accompagnavano i loro racconti di viaggio con disegni colorati.
Paolo Golinelli ha insegnato Storia medievale all’Università degli Studi di Verona, si è occupato dei rapporti tra religione e società nel Medio Evo, studiati attraverso l’agiografia e il culto dei santi, il monachesimo medievale e la figura e il mito di Matilde di Canossa, sulla quale ha scritto saggi e volumi, tra i quali la biografia Matilde e i Canossa, Milano 2016, tradotta in tedesco e francese.

sabato 20 novembre 2021

Demoni, venti e draghi

Demoni, venti e draghi
Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi
di Amedeo Feniello
pp. 320, € 20,00
Laterza, 2021
ISBN: 9788858145470
 
Nel 1300 il mondo venne attraversato da una serie di eventi naturali drammatici e devastanti: pestilenze, inondazioni, piccole glaciazioni, carestie. Eppure le tre grandi civiltà del tempo, quella europea, quella islamica e quella cinese, seppero costruire dei veri e propri ‘paesaggi adattativi’ per affrontare le sfide del momento. Un libro che ci conduce alla riscoperta di una grande lezione dimenticata che ci viene dal passato.
 
Nel XIV secolo, al finire del nostro Medioevo, l’intero pianeta venne scosso da una serie di shock violentissimi: epidemie, catastrofi ambientali e cambiamenti climatici. Improvvisamente fu come se demoni, venti e draghi si scatenassero assieme per punire l’orgoglio dell’uomo. Dalla Cina fino all’Europa si diffuse la peste nera, un’epidemia che sembrava annunciare l’apocalisse, accompagnata com’era da furiose inondazioni e giganteschi sciami di cavallette. Da un capo all’altro dell’Eurasia si avvertirono le conseguenze di un improvviso mutamento delle temperature e l’inizio di quella che viene chiamata ‘piccola glaciazione’. Eppure l’uomo seppe reagire al trauma di questi eventi drammatici. Piano piano emersero dei veri e propri ‘paesaggi adattativi’, nuove forme di organizzazione sociale, politica ed economica che lanciarono il mondo verso una fase nuova. Una lezione, affascinante, che ci viene dal passato e che ha molto da insegnarci oggi.
Amedeo Feniello insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Per Laterza ha collaborato alla Storia mondiale dell’Italia (a cura di Andrea Giardina, 2017) e al libro di Paolo Ferri, Il cacciatore di comete. Diario di un’avventura nello spazio profondo (2020) ed è autore, tra l’altro, di Sotto il segno del leone. Storia dell’Italia musulmana (2011), Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (2013), Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con A. Vanoli, 2018), Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e L. Mascilli Migliorini, 2019) e I nemici degli Italiani (2020). 

venerdì 19 novembre 2021

Dall’Europa a scoprire l’Oriente

Dall’Europa a scoprire l’Oriente
Da Gengis Khan a Marco Polo
di Gherardo Ortalli
pp. 165, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833137957 
 
Non sono molte le congiunture in grado di aprire nuovi, grandi orizzonti con l’incontro fra civiltà lontane, tanto da modificare equilibri emisferici consolidati.
Fu così nel secolo XIII, quando l’Occidente europeo e l’Oriente estremo entrarono in contatto con il fragore delle armi, le necessità della fede e la pratica degli affari. Tanto gli eserciti mongoli, quanto le missioni promosse dalla Santa Sede o i profitti dei più intraprendenti mercanti si sommarono aprendo imprevisti rapporti.
È un percorso in cui con tempi e ruoli diversi, tra Oriente a Occidente, ci possono accompagnare testi quali, per esempio, la Storia segreta dei Mongoli o il Viaggio in Mongolia di frate Guglielmo di Rubruck o soprattutto il Milione di Marco Polo. Vale la pena seguirne lo straordinario cammino.
Gherardo Ortalli è professore emerito di Storia medievale presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari. Della sua ampia e varia produzione si ricordano, fra gli altri, i volumi Lupi genti culture (Einaudi, 1997) e Barattieri. Il gioco d’azzardo fra economia ed etica. Secoli XIII-XV (il Mulino, 2012), nonché la direzione di «Ludica, annali di storia e civiltà del gioco» pubblicata da Fondazione Benetton Studi Ricerche-Viella.

giovedì 18 novembre 2021

Le dimore di Dio

Le dimore di Dio
Dove abita l'eterno
di Franco Cardini
pp. 376, € 28,00
Il Mulino, 2021
ISBN: 978-88-15-29414-2
 
È diffusa l’opinione che Dio sia già sceso almeno una volta sulla terra per venirci a cercare, accettando per questo, lui, re del cielo, di giacere bambino in una grotta. Spetta a noi adesso andare a cercarlo. Ed è così che l’uomo da sempre costruisce templi per incontrare Dio.
Dov’è Dio? Dalla più remota antichità e dai recessi più profondi dell’inconscio, il suo silenzio ci ha parlato in infiniti modi. Lo abbiamo colto nei misteri della natura e nelle meraviglie dell’arte tutte le volte che, al di là dei limiti del visibile e del comprensibile, abbiamo visto una luce e sentito vibrare il suono della sua potenza. Prendendo le mosse dalla ricerca di un divino immaginato e sperato, questo libro approda alle immagini concrete di come Dio si sia proposto nelle opere dell’uomo, in quelle forme architettoniche spesso perdute, malintese e dimenticate del santuario, del tempio, della sinagoga, della cattedrale, della moschea. Un percorso drammatico e intenso verso i luoghi dell’eterno a misura d’uomo.
Franco Cardini è professore emerito di Storia medievale, con il Mulino ha tra l’altro pubblicato «Gerusalemme» (2012), «Istanbul» (2014), «Samarcanda» (2016), «La via della seta» (con A. Vanoli, 2017), «Andalusia» (2018), «Il grande racconto delle crociate» (con A. Musarra, 2019), «Praga» (2020) e con R. Mancini «Hitler in Italia» (2020).

mercoledì 17 novembre 2021

Il gusto della miniatura in Italia

Il gusto della miniatura in Italia
Un percorso tra letteratura artistica e altre fonti (secc. XIV-XVIII)
di Simonetta Nicolini
pp. 440, € 49,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2021
ISBN: 9788829009541
 
Il volume percorre la fortuna critica della miniatura attraverso testimonianze letterarie e fonti artistiche. A partire dai versi di Dante dedicati a Oderisi da Gubbio e Franco Bolognese si impone la presenza dei miniatori nelle fonti medievali e rinascimentali (Petrarca, Pietro Summonte, Marcantonio Michiel) e si cominciano a stabilire le parole e le formule ecfrastiche per definire l’arte della miniatura come pittura in piccolo. A metà del XVI secolo, Giorgio Vasari dà forma alle biografie di alcuni miniatori e crea un lessico dedicato alla loro arte. La sua eredità è raccolta nel Seicento dalla letteratura locale e dall’erudizione, che introducono anche confronti e sovrapposizioni fra la miniatura antica e le sue espressioni in epoca moderna. Nella prima metà del Settecento, il collezionismo, l’avvento dei dizionari artistici, i cataloghi di biblioteche e il ritorno dell’italiano nella comunicazione tra uomini di lettere favoriscono l’affinamento della ricerca storica e della lingua che descrive la miniatura, come mostrano i casi di Apostolo Zeno e di Giovanni C. Trombelli, precursori della connoisseurship.
Simonetta Nicolini ha tenuto corsi nelle Università di Bologna (Didattica della storia dell’arte) e di Venezia (Storia della miniatura). Per musei e biblioteche si è occupata di catalogare materiale librario antico e artistico, della realizzazione di mostre e di ricerche iconografiche. Ha pubblicato saggi sull’arte tra Otto e Novecento, critica d’arte, didattica artistica e storia della miniatura romagnola, malatestiana e bolognese: in particolare, con Giordana Mariani Canova e Piero Meldini, ha curato I codici miniati della Gambalunghiana di Rimini (Milano 1988).

martedì 16 novembre 2021

Medioevo inquisitoriale

Medioevo inquisitoriale
Manoscritti, protagonisti, paradossi
di Marina Benedetti
pp. 256, € 20,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN: 978-88-6973-622-3
 
Nel 1252 l’inquisitore Pietro da Verona viene assassinato. È questo vero e proprio cold case medievale a rafforzare il potere dell’officium fidei, per cui si arriva ad accusare di eresia perfino alcuni santi. Nel XIV secolo, da Avignone, il papa impiega gli inquisitori per combattere i signori della penisola italiana. A Milano, nel 1437, Bernardino da Siena condanna dal pulpito il maestro d’abaco cittadino dando avvio a una serie di processi in cui i principali testimoni risultano i suoi studenti.
 
Sono solo alcuni frammenti del “Medioevo inquisitoriale” raccontato in questo libro, una vicenda ricostruita attraverso documenti inediti, protagonisti piú o meno noti, a partire dal XIII secolo fino alla crociata contro i valdesi del 1488. L’inquisizione medievale si nutre spesso di luoghi comuni che l’autrice si impegna a sfatare, ricostruendo una vicenda dalle origini complesse e dagli esiti talvolta paradossali. Ne emerge un nuovo ritratto del Medioevo e una trama in cui santi, inquisitori e inquisiti si confondono, i frati partecipano alle crociate, le inchieste vengono annullate, gli inquisitori sono santi, i processi escono dagli archivi e circolano nell’Europa del XVII secolo.
Marina Benedetti è professore ordinario di Storia del Cristianesimo all'Università degli Studi di Milano. Si occupa di eresie medievali, inquisizione, ordini Mendicanti, storia delle donne, conservazione e trasmissione della documentazione medievale.

lunedì 15 novembre 2021

Dante e la Biblioteca Capitolare di Pescia

Dante e la Biblioteca Capitolare di Pescia
In occasione del Settimo centenario
A cura di: Paolo Vitali
pp. 08, € 15,00
Edizioni ETS, 2021
ISBN: 9788846762207
 
Bellezza e inaspettati tesori delle biblioteche storiche antiche, e aggiungo di provincia, si rivelano agli intraprendenti studiosi che compiono le loro incursioni nei fondi, dove scoprono ed insieme valorizzano testimonianze passate di altissimo valore. Ad esempio il patrimonio librario della Capitolare di Pescia benché fortemente dominato dalle collezioni giuridiche, possiede bellissimi volumi di letteratura e storia. Proprio nella sezione XXIII, Manuscripta et libri antiquiores si conservano codici a stampa e manoscritti che rimandano alla vita e alle opere del Sommo Poeta, la loro pregevole presenza ha suggerito la direzione ad organizzare una piccola mostra di edizioni, manoscritti e incisioni che vanno dal Quattrocento al Novecento. In occasione del Settecentesimo anniversario della morte di Dante, la biblioteca insieme alla famiglia Bellandi che per l’occasione ha prestato tre antiche edizioni della Commedia, ha inteso far conoscere al pubblico interessato una parte del tesoro sconosciuto.
Paolo Vitali (1963) è direttore della Biblioteca Capitolare di Pescia e insegna storia dell’arte nei licei. Autore di diversi saggi di iconografia medievale e di storia locale; si ricordano: Gli Affreschi di Pietro Scorzini. La volta della Biblioteca Capitolare di Pescia, ETS 1999; e le numerose guide sul territorio valdinievolino, tra cui Pescia dentro e fuori piazza, 2001; Tra la Cassia e la Francigena, ETS 2000; Pescia. Itinerari tra la piazza e la collina / Suggested itineraries around the piazza, the river and the hill, ETS 2009; La Cattedrale di Pescia itinerari di fede e d’arte, ETS 2013; (a cura di), La Diocesi di Pescia. Studi per V centenario, ETS 2019.

domenica 14 novembre 2021

Donne e povertà nell’Europa mediterranea medievale

Donne e povertà nell’Europa mediterranea medievale
a cura di Laurent Feller, Paolo Grillo e Maddalena Moglia
pp. 256, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833138541 
 
Vedove e immigrate, lavoratrici e schiave, religiose e criminali: i molti volti delle donne povere nel Medioevo tra Spagna, Francia e Germania sono presentati in questa raccolta di saggi, con un’attenzione particolare verso i drammatici fattori di vulnerabilità della condizione femminile (inferiorità sociale, tutele familiari, discriminazioni di genere), ma anche verso il tenace desiderio di resistenza e riscatto che animava queste figure.
Laurent Feller, nato il 4 marzo 1955, è uno storico e ricercatore francese. Professore universitario, titolare di una cattedra di Storia medievale all'Università Panthéon-Sorbonne, è specialista in storia economica e sociale dell'Italia medievale.
Paolo Grillo insegna Storia medievale presso l’Università di Milano. Studia la società urbana nell’Italia dei secoli XII-XIV. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Milano guelfa (1302-1310) (Viella, 2013), L’aquila e il giglio. 1266: la battaglia di Benevento (Salerno editrice, 2015) e Nascita di una cattedrale. 1386-1418: le origini del Duomo di Milano (Mondadori, 2017).
Maddalena Moglia è assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Milano.

sabato 13 novembre 2021

Da eterna poesia

Da eterna poesia
Un poeta sulle orme di Dante: Clemente Rebora
di Roberto Cicala
Presentazione di Alberto Casadei
pp. 432, € 25,00
Il Mulino, 2021
ISBN: 978-88-15-29344-2 
 
Un poeta che ha fondato il Novecento, Clemente Rebora, tra i «maestri in ombra» di Montale e Pasolini, ha vissuto la sua esistenza come un inferno (durante la Grande Guerra dove subì un trauma e fu soccorso dall’amore di una donna), poi un purgatorio (alla ricerca di un’identità e di una «scelta tremenda») e infine un paradiso (dopo la conversione e gli ordini religiosi presi in età avanzata, con un calvario fisico e mistico). Tutto è stato vissuto e riletto da Rebora, come nessun altro autore contemporaneo, alla luce della «Divina Commedia», sempre al centro della sua produzione, tanto da lasciare un’edizione del poema con postille in matita rossa e blu a indicare grazia e peccato. Roberto Cicala, da sempre indagatore di carte d’autore, offre un saggio avvincente tra biografia e critica con appendice di inediti, tra cui gli appunti delle lezioni su Dante, maestro di etica ed estetica, letteratura e fede: si riscopre così un poeta novecentesco per il quale «da eterna Poesia a noi viene Dante».
Roberto Cicala insegna presso l’Università Cattolica a Milano, è editore, critico letterario per «la Repubblica» e «Avvenire», presidente del Centro Novarese di Studi Letterari. Di Rebora ha curato «Bibliografia reboriana» (con V. Rossi, Olschki, 2002), edizioni critiche («Curriculum vitae», con G. Mussini, Interlinea, 2001), inediti e studi. Con il Mulino ha pubblicato «I meccanismi dell’editoria» (2021).

venerdì 12 novembre 2021

I grandi eretici che hanno cambiato la storia

I grandi eretici che hanno cambiato la storia
di Michele Pellegrini, Roberto Roveda
pp. 384, € 12,90
Newton Compton, 2021
ISBN: 9788822755247
 
Da Ipazia a Pelagio, da Federico II a Giovanna d’Arco: le storie di coloro che si sono opposti ai dogmi della Chiesa. 
Nel linguaggio comune, il termine “eresia” indica una dottrina che si oppone a una verità rivelata, in particolare nell’ambito della chiesa cattolica. Tuttavia, non è questo il vero significato della parola. Etimologicamente, “eresia” non vuol dire altro che “scelta”. È durante i secoli centrali del Medioevo che si assiste a quel processo di demonizzazione dell’eretico che ne fisserà poi le caratteristiche nell’immaginario comune. Uomini e donne colpevoli solo di professare idee e interpretazioni della religione diverse da quelle ufficiali furono trasformati nel simbolo del Male nel mondo. Da Ario e Pelagio a Federico II e Galileo, dai catari fino alle streghe: Roberto Roveda e Michele Pellegrini ricostruiscono la storia delle più grandi eresie di sempre, attraverso il racconto delle vite degli uomini e delle donne che se ne sono fatti portavoce.
Michele Pellegrini (Milano 1981) laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, è dottore di ricerca in Storia del Cristianesimo e delle Chiese cristiane. Insegna in un centro di formazione professionale; è curatore di libri di testo per la scuola. Tra le sue monografie: L’ordo maior della Chiesa di Milano (1166- 1230); Il confine occidentale. Dalla langue d’oc al movimento No Tav; Il confine settentrionale. Austria e Svizzera alle porte d’Italia.
Roberto Roveda (Milano 1970) è cultore della materia in Storia medievale presso l’Università di Bergamo. Collabora con «Focus Storia», «Unione sarda», «Limes», «Medioevo», «Meridiani» e con il magazine svizzero «Ticino 7». È consulente e autore per le maggiori case editrici italiane di ambito scolastico. Tra le pubblicazioni: Il confine settentrionale. Austria e Svizzera alle porte d’Italia; L’Alto Adige conteso.

giovedì 11 novembre 2021

Sermones (IX-XIV)

Sermones (IX-XIV)
Con Vita Codri di Bartolomeo Bianchini
di Antonio Urceo Codro
a cura di: Marcello Dani, Andrea Severi, Andrea Ventura
pp. 356, € 56,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2021
ISBN: 9788829011186
 
Terza e ultima parte dei Sermones di Antonio Urceo Codro (1446- 1500), questo volume ospita prolusioni accademiche dalle tematiche assai varie: nei Sermones IX e XI si celebra la vita pastorale e agreste; nel Sermo X si elogia il carattere primigenio e fondante della lingua e della letteratura greca; nel Sermo XIII si passano in rassegna le arti liberali; nel Sermo XII, dedicato al giusto mezzo, il maestro di Rubiera dà fiato a tutta la sua vis affabulatoria, orchestrando il discorso, da par suo, in dialogo incessante con il pubblico, che gli tiene bordone. Dopo il Sermo XIV, dedicato alla virtù, e un breve discorso composto per un anonimo giovane (Sermo ultimus), chiude il libro la fortunata Vita Codri, composta dal suo più affezionato allievo, Bartolomeo Bianchini.
Marcello Dani insegna materie letterarie nella scuola superiore. Ha conseguito il dottorato in Studi italianistici con una tesi sul pensiero politico e sulla ricezione di Leon Battista Alberti.
Andrea Severi insegna Letteratura italiana del Rinascimento all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Si è occupato di Petrarca, Leon Battista Alberti, commento e poesia umanistici, enciclopedismo rinascimentale.
Andrea Ventura è direttore dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca e svolge attività didattica all’Università di Pisa.

mercoledì 10 novembre 2021

Contro frate Bernardino da Siena

Contro frate Bernardino da Siena
Processi al maestro Amedeo Landi (Milano 1437-1447)
a cura di Marina Benedetti, Tiziana Danelli
pp. 318, € 24,00
Milano University Press, 2021
ISBN: 9791280325037
 
Il volume Contro Bernardino. Processi al maestro Amedeo Landi nasce dal ritrovamento di documentazione inedita riguardo ai processi – solo in parte noti – contro il maestro d’abaco Amedeo Landi che insegnava ai mercanti milanesi presso il Broletto. Si tratta di un caso eccezionale non solo perché finora si conosceva un solo testimone dell’attività del tribunale inquisitoriale milanese nel medioevo (la cui documentazione è andata interamente perduta), ma anche per il ruolo del tribunale ecclesiastico e dei suoi funzionari.
La ricchezza delle informazioni e dei temi ha suggerito un lavoro d’équipe dei docenti del Dipartimento di studi storici per chiarire i molteplici aspetti (politici, religiosi, economici, documentari) di una vicenda che mostra la vitalità della Milano quattrocentesca, in cui il protagonista, il maestro Amedeo Landi, nel tentativo di tutelare i suoi studenti si scontra con il più importante predicatore del suo tempo, frate Bernardino da Siena, il cui processo di canonizzazione viene momentaneamente bloccato proprio per fare luce sull’episodio milanese.
Marina Benedetti insegna storia del cristianesimo presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa di inquisizione medievale e eresia, soprattutto al femminile (Io non sono Dio. Guglielma di Milano e i Figli dello Spirito santo, Milano 2004; Condannate al silenzio. Le eretiche medievali, Milano 2017). Studia la conservazione e la trasmissione delle fonti tra medioevo ed età moderna (Il «santo bottino». Circolazione di manoscritti valdesi nell'Europa del Seicento, Torino 2007) concretizzandola in edizioni soprattutto di processi inquisitoriali (Milano 1300. I processi inquisitoriali contro le devote e i devoti di Guglielma, a cura di M. Benedetti, Milano 1999; I margini dell’eresia. Indagine su un processo inquisitoriale (Oulx, 1492), Spoleto 2014). È curatrice di Storia del cristianesimo, II: L’età medievale (secoli VIII-XV), Roma 2015 (6a rist. 2020).
Tiziana Danelli assegnista presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano (2018-2021) con una ricerca su un registro dell’antipapa Niccolò V (1328-1329).  Nel 2016 ha vinto il premio “Paul Sabatier” della Società Internazionale di Studi Francescani e ha pubblicato Inquisizione, frati Minori e cittadini di Todi (1329-1356), Spoleto 2018.

martedì 9 novembre 2021

Pietre Matildiche

Pietre Matildiche
Monaci e scultori medievali  delle terre di Canossa
di Gian Luca Malatrasi
pp. 190, € 18,50 (Acquista online con il 5% di sconto)
Edizioni San Lorenzo, 2021
EAN: 9788880712671
 
In questo libro l’autore ripercorre le tappe di un percorso frutto di passione, di studio e di lavoro sul campo. Un ricco intreccio la cui direzione è stata tracciata dal tentativo di fornire un’indicazione più precisa sugli artefici di alcune sculture presenti a Canossa e in zone limitrofe, databili tra la fine dell’undicesimo secolo e gli inizi del dodicesimo, cioè il periodo in cui si svolsero le vicende più note legate alla contessa Matilde. La tesi, sostenuta e riccamente argomentata, è che in quel periodo sia stata attiva un’officina di scultori locali strettamente connessa con il monastero voluto da Beatrice e da Matilde nel castello della Rupe. Sullo sfondo di uno studio d’ambiente che si muove tra più piani, in cui s’intersecano elementi culturali, sociali e politici, l’attenzione è concentrata in modo specifico su due questioni: una inerente i significati simbolici delle sculture con il loro carico di profonde implicazioni filosofiche e teologiche; l’altro riguardante l’analisi delle modalità espressive di un stile scultoreo caratterizzato da forme semplici, ruvide ma fortemente evocative. Una duplice lettura che in realtà è andata a costituire il punto d’incontro tra quella che viene definita una “parlata” locale e il variegato universo d’influenze che si muovono lungo i tortuosi ma fecondi sentieri della cultura medievale.  Uno studio che restituisce un’immagine di Canossa come luogo di transiti, di incontri e di scontri, specchio di quegli intrecci in cui ciò che è comune si delineò non come ciò che si disperde nell’indifferente proliferazione di un astratto universalismo, ma come  una tensione in cui la relazione con l’altro si materializzò in un modo unico, specifico ed irripetibile. Nel tempo che fu di Dio e nella terra che forgiò i suoi uomini.
Gian Luca Malatrasi dopo la laurea in filosofia è stato membro del comitato di redazione della rivista di filosofia Con-tratto dal 1998 al 2001. Ha scritto diverse recensioni ed articoli in ambito filosofico e ha collaborato al volume Ars didactica (Cleup, 2007). 
E’ coautore dei volumi Abecedario filosofico (2019) e I giardini di Adone (2020) dell’editore San Lorenzo. Dal 2005 fino alla sua chiusura nel 2009 è stato collaboratore del sito www.artemedievale.net, nel 2007 ha pubblicato l’inventario del romanico della provincia di Reggio Emilia sul sito spagnolo www.amigosdelromanico.org Tra il 2007 e il 2015 ha scritto alcuni articoli inerenti il romanico locale e ha tenuto relazioni nell’ambito di iniziative culturali presso Canossa. Insegna filosofia e storia presso l’Istituto Cattaneo-Dall’Aglio di Castelnovo Monti (RE).

lunedì 8 novembre 2021

Chiese medievali del veronese

Chiese medievali del veronese
Lago di Garda, entroterra e Valpolicella
di Giuliano Sala
pp. 44, € 15,00
Cierre Edizioni, 2021
ISBN: 9788832102499

Il volume è il primo che La Fondazione del Garda, con il “Progetto Romanico Itinerante 3.0”, propone su pievi e chiese romanico-medievali nel territorio veronese, mettendo in evidenza l’aspetto storico-artistico e turistico, supportato da una ricca documentazione fotografica. Con lo storico e studioso Giuliano Sala, per i testi, e il grafico Roberto Solieri di Piccoli Dettagli, si è dato vita a un format grafico che troverà seguito in una breve collana di pubblicazioni dedicata alle chiese medievali del Veronese. Questo primo quaderno, che comprende il territorio del lago di Garda, il suo entroterra e parte della Valpolicella, presenta una collezione di 32 preziosi monumenti, attraverso schede con cenni sulla storia, sull’architettura, descrizioni degli affreschi e alcuni box di approfondimento che racchiudono particolarità legate alle singole chiese. I testi e le immagini restituiscono assieme l’importanza, per qualità e quantità, delle numerose presenze sul territorio. Ogni chiesa possiede una propria carta d’identità dove sono indicati il periodo storico, la tipologia di conservazione, l’accessibilità e la geo-localizzazione attraverso le coordinate GPS per una facile individuazione.
Giuliano Sala, ex insegnante di Lettere, vive a Costermano sul Garda ed è ricercatore e storico del territorio. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni riguardanti l’area del Garda e della Valpolicella, raccolte poetiche e curatele di cataloghi di artisti contemporanei. È presidente del Centro studi per il Territorio benacense nonché socio e collaboratore del Centro di documentazione per la storia della Valpolicella e de “Il Sommolago”. Collabora ai periodici «Quaderni culturali caprinesi» e «El Gremal».

domenica 7 novembre 2021

Il Medioevo in 50 oggetti

Il Medioevo in 50 oggetti
di Elina Gertsman, Barbara H. Rosenwein
traduzione di Francesco Vitellini
pp. 285, € 18,00
LEG Edizion, 2021
ISBN: 9788861028043
 
Complessi e variegati, vibranti e intensi, gli oggetti medievali richiedono esami ravvicinati, riflessioni profonde e approcci cinestetici. La cultura materiale del Medioevo, straordinaria nella molteplicità di significati che include e genera, offre a chi l'osserva una ricca esperienza visiva, spesso multisensoriale, sempre gratificante. Offre, inoltre, scorci di una società vivida o, meglio, delle molte società che erano in costante cambiamento e, a intermittenza, conversavano (e a volte litigavano con veemenza) tra di loro. Eppure, ogni oggetto ha la sua storia. Quindi, come scrivere la storia attraverso gli oggetti? Il presupposto del libro è che una storia del genere richieda una collaborazione intensa. Il suo predicato è una specie di triumvirato: una connessione tra storia dell'arte, museologia e storia. Ecco la scelta di produrre una storia del mondo medievale piena e ricca, basata sui cinquanta oggetti che abbiamo scelto per questo scopo e presentati in quattro fondamentali sezioni: Il sacro e il credente, Il peccato e l'occulto, La vita quotidiana e i suoi racconti, La morte e l'oltretomba. Storici di ogni tipo sono sempre più interessati a ciò che le cose materiali possono raccontarci del passato. Allora, come oggi, le persone vivevano in relazione con gli oggetti e questi ultimi davano forma ai loro usi, alle idee e alle emozioni. Ogni epoca ci racconta molto di se stessa con gli oggetti che crea, usa, apprezza e distrugge. Ma il Medioevo è particolarmente illuminato dai suoi oggetti materiali, perché la sua cultura era così in sintonia coi significati delle cose, dato che erano toccate, viste, udite, assaggiate e addirittura odorate: l'incenso che brucia in una moschea, il bagliore di luce di una spilla di granato, il canto in una sinagoga, il tocco delle dita su uno specchio d'avorio, l'ostia che si dissolve in bocca. Un libro per aiutare i suoi lettori a formarsi un quadro ricco del Medioevo, un mondo sorprendente e frustrante, estraneo e familiare e sempre intriso di meraviglia e contraddizione.
Barbara H. Rosenwein è docente emerita della Loyola University di Chicago.

sabato 6 novembre 2021

Il racconto del Graal

Il racconto del Graal
Un mito universale fra storia, culture e simboli
a cura di Giacomo Maria Prati, Alessandro Coscia
pp. 588, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Jouvence, 2021
isbn. 9788878018051
 
Dal Conte del Graal di Chrétien de Troyes al Parsifal di Wagner, fino ad arrivare al Pendolo di Foucault di Eco, il tema del Graal non ha mai smesso di ispirare poeti, scrittori e musicisti. Da sempre infatti questo oggetto metamorfico, dalla natura sfuggente, ha affascinato l’uomo fino a diventare una vera e propria leggenda. Questo libro offre una visione complessiva del dossier Graal con contributi di storici, filologi, antropologi, filosofi, storici dell’arte e delle religioni, archeologi, con un punto di vista scientifico e rigoroso: condurre il lettore in un viaggio nelle sfaccettature del mito del Graal è l’ambizione di questa raccolta di scritti multidisciplinari. Accurati nelle fonti e nella ricostruzione, i saggi si rivolgono non solo a un pubblico di studiosi specializzati, ma anche a curiosi e appassionati che vedono nella ricerca del Graal sia una sfida intellettuale che la storia di un’evoluzione interiore.
Giacomo Maria Prati, studioso di simbolismi, miti e iconologia, funzionario del Ministero della Cultura, è stato Direttore del Museo della Certosa di Pavia.
Alessandro Coscia è un archeologo specializzato nell’ambito greco e romano. Ha studiato a Milano e in Francia. Ha allargato i suoi orizzonti alla storia delle religioni antiche e all’antropologia, a cui ha dedicato vari articoli, saggi e conferenze. Lavora all’Ufficio Mostre e Eventi della Pinacoteca di Brera.