giovedì 31 agosto 2023

Finzioni del diritto medievale

Finzioni del diritto medievale
di Sara Menzinger
pp. 352, € 25,00
Quodlibet, 2023
ISBN: 9788822920959

I grandi dibattiti sulla finzione dei Padri della Chiesa lasciarono un’eredità contraddittoria al Medioevo occidentale. Da un lato, trasmisero una ferma condanna di qualsiasi forma di negazione della veritas o di una natura che, diversamente dal mondo classico, era reputata divina dal pensiero cristiano; dall’altro, esaltarono la finzione come strumento d’accesso a una meta-realtà che consentiva di andare oltre i fatti concreti e cogliere il senso più vero e invisibile delle cose. Proprio quest’ultimo significato positivo di finzione venne valorizzato dalle scuole teologiche francesi del XII secolo in cui la dimensione interiore dell’uomo fu profondamente dissociata da quella esteriore perché considerata superiore e non coincidente con la sfera delle azioni. Diversamente dal mondo antico, la finzione, in questa prospettiva, non serviva a negare la realtà, quanto piuttosto a denunciare la distanza tra l’apparenza dei fatti e il loro reale significato, tra azione e intenzione. La sua funzione ultima era dunque quella di amplificare la realtà, restituendo il lato nascosto e invisibile delle cose, altrettanto vero, anzi più vero di quello tangibile. La potenza della dimensione intenzionale contagiò presto il pensiero giuridico europeo che nella seconda metà del XII secolo conobbe una delle fasi più creative della sua storia. Per inquadrare responsabilità invisibili o per vanificare responsabilità evidenti, la finzione si rivelò uno strumento vitale nell’elaborazione di nuove categorie penali che a partire dal Basso Medioevo entrarono a far parte stabilmente del diritto moderno e contemporaneo.
Sara Menzinger insegna Storia del Diritto Medievale e Moderno nell’Università di “Roma Tre”. Dopo una prima fase di ricerca incentrata sulla funzione attribuita al diritto nei governi comunali italiani del Duecento (Giuristi e politica nei comuni di Popolo. Siena, Perugia e Bologna, tre governi a confronto, 2006), si è interessata alla rinascita del diritto pubblico nel Medioevo, curando l’edizione di uno dei più antichi trattati pubblicistici prodotti dalla cultura giuridica medievale (La Summa Trium Librorum di Rolando da Lucca. Fisco, politica, scientia iuris, 2012, con Emanuele Conte). Nell’ambito delle teorie pubblicistiche, ha approfondito in particolare la storia del concetto di cittadinanza nel Medioevo occidentale (Cittadinanze medievali. Dinamiche di appartenenza a un corpo comunitario, 2017) e delle concezioni fiscali nell’Età di Diritto Comune, studiate nella prospettiva del rapporto tra individuo e potere pubblico. Negli ultimi anni si è occupata di questioni inerenti al rapporto tra diritto e letteratura, intervenendo con alcuni contributi sul ruolo della cultura giuridica nel pensiero di Dante.

mercoledì 30 agosto 2023

Padova segreta di Giotto

Padova segreta di Giotto
Dai misteri della Cappella degli Scrovegni al racconto dell’età dell’oro padovana
di Matteo Strukul, Silvia Giorgi
pp. 256, € 14,90
Newton Compton, 2023
ISBN: 9788822771896
 
“Credette Cimabue ne la pittura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, sì che la fama di colui è scura” scriveva Dante nel suo Purgatorio. Il Sommo Poeta ne era consapevole. A Padova, agli inizi del Trecento, era successo qualcosa di rivoluzionario: il celebre artista toscano, Giotto di Bondone, aveva riscritto per sempre le regole della pittura. È l’inizio dell’Arte moderna.

Matteo Strukul e Silvia Gorgi, due padovani DOC, sono le guide d’eccezione che conducono il lettore alla scoperta di quella fucina di meraviglie che fu la Padova del Trecento. Unendo il rigore storico della divulgazione al piglio appassionante dei migliori romanzi, gli autori narrano la storia dei personaggi e dei luoghi più celebri di quella incredibile stagione artistica. Dal lavoro di Giotto nella Cappella degli Scrovegni alle grandi commissioni della famiglia da Carrara, dagli intrighi politici ai soggiorni di Petrarca e, successivamente, di Donatello: un racconto corale e maestoso, che restituisce al meglio la grandezza della Padova prerinascimentale e ne sottolinea il fascino ancora oggi intatto. La magia di una città che, per la seconda volta, con i cicli d’affreschi trecenteschi – la cosiddetta Padova Urbs Picta – diviene patrimonio UNESCO, entrando nuovamente nella World Heritage List dal luglio 2021. Un affascinante affresco narrativo, che riflette il Medioevo padovano e veneto nello specchio del mecenatismo, raccontando il sogno e la visione anticipatori del Rinascimento.
Matteo Strukul è nato a Padova nel 1973. È laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca in Diritto europeo e membro della Historical Novel Society. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in quaranta Paesi e opzionate per il cinema. Per la Newton Compton ha esordito con la saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia. Successivamente ha pubblicato Inquisizione Michelangelo, Le sette dinastie, La corona del potere, Dante enigma, Il cimitero di Venezia, Il ponte dei delitti di Venezia e Tre insoliti delitti. Per saperne di più su di lui: matteostrukul.com.
Silvia Giorgi, padovana DOC, è scrittrice e sceneggiatrice. Scrive di cinema, arte e nuove tendenze per il gruppo Gedi (L’Espresso) e per Sugarpulp Magazine, anche come inviata ai festival cinematografici internazionali (Venezia, Cannes, Berlino, Transilvania). Suoi servizi di viaggio sono stati pubblicati da «Elle Italia» e «il Venerdì di Repubblica». Speaker radiofonica, ha fondato Nordest Boulevard, società di pre-produzione cinematografica, di cui è amministratrice unica. Ha firmato la sceneggiatura di Giotto e il sogno del Rinascimento, documentario sulla Padova Urbs Picta. Ha curato mostre d’arte in Veneto e a Berlino, ed è responsabile contenuti di vari festival culturali. Dal 2010 vive fra Padova e Berlino. Con la Newton Compton ha pubblicato Forse non tutti sanno che a Padova..., Storie segrete della storia di Padova, I luoghi e i racconti più strani di Padova, Le incredibili curiosità di Padova, Padova che nessuno conosce, Luoghi fantastici di Padova e dove trovarli e Padova segreta di Giotto.

martedì 29 agosto 2023

L'immagine scartata

L'immagine scartata
Una introduzione alla letteratura medievale e rinascimentale
di Clive S. Lewis
pp. 192, € 21,00
Edizioni Studium, 2023
EAN: 9788838252761

La scienza moderna ha rivoluzionato l’immagine dell’universo, ridisegnandola in termini radicali. Ma questa messa a fuoco, che ha demolito la pretesa di verità delle immagini preesistenti e condotto al loro “scarto”, non è esplosa in un istante. Si è trattato di un processo laborioso di costruzione di una nuova teoria generale del mondo che noi abitiamo. Solo faticosamente, con tante oscillazioni e andirivieni, la visione moderna ha potuto respingere nell’angolo il vecchio “Modello” ereditato dalla cultura degli antichi e del Medioevo europeo, che per il suo fascino persistente ha continuato a contagiare la mentalità comune e la fantasia creativa degli artisti ben oltre le scoperte di Copernico, di Galileo e dei loro primi eredi. Lewis guarda con cordiale spirito di comprensione a questa classica struttura del reale edificata sulla regola d’oro dell’attrazione amorosa delle parti e del tutto. Ne indaga le fonti. Ne sviscera i dettagli più appassionanti e curiosi, mostrando la sua capillare forza pervasiva, la tenace capacità di resistenza ai cambiamenti di prospettiva e alle smentite sul piano dei fatti. Era una cosmologia luminosa, piena di calore e ospitale. Ma aveva un difetto alla base: non corrispondeva all’impianto sostanziale dell’universo infinito e senza centro che ne ha preso vittoriosamente il posto.

lunedì 28 agosto 2023

Le tre culture del Medioevo

Le tre culture del Medioevo
Dotta, popolare, orale
di Massimo Oldoni
pp. 169, € 16,00
Donzelli Editore, 2023
ISBN: 8855225014

«La tradizione orale e la tradizione popolare sono come torrenti, e quell’acqua, che finisce nell’alto mare della cultura scritta, è un’inarrestabile sorgente di continuo rinnovamento. E, come ogni acqua, corre il rischio di essere inquinata: discariche orali e popolari, spesso luride, intenzionali e malevole, finiscono nella tradizione dei testi. Eppure questo non impedisce un’incessante evoluzione delle società dove donne e uomini esprimono sempre più forte il loro punto di vista e la loro partecipazione ai fatti con quell’“Io c’ero, io ho visto e ho raccontato…” che sta alla base di ogni processo comunicativo non soltanto del Medioevo». Questo libro cerca di capire che cosa rappresenti la cultura nella società medievale, individuata nei differenti settori sociali di consumo, dai più alti e colti ai più popolari e umili. Certo, la letteratura, cultura scritta, non è mai una sola e, forse, nemmeno è sempre letteratura: perché, prima di arrivare a un testo che qualcuno scrive, sono molte le fasi attraverso le quali quello che diventerà un testo sarà passato di voce in voce, di ambiente in ambiente. E nel continuo passaggio molti elementi possono modificare la storia di qualcosa o di qualcuno: per questo le cose non sono mai come sembrano, e anche per la cultura è così. Molte storie non sono mai state scritte, ma egualmente grande è stata la loro diffusione grazie alla memoria, alle favole raccontate, ai si-dice e agli amarcord di tanti anonimi. E sempre c’è stato un pubblico che ha ascoltato tutto questo e lo ha ritrasmesso, a voce e poi scrivendo: come se, prima di un testo scritto, esista sempre un testo orale, e prima di un testo cólto esista sempre un testo popolare. L’Europa del Medioevo è il grande scenario dove passano gli attori, noti o anonimi, di questo romanzo delle tre culture che raccontano storie vere. Personaggi illustri e anonimi, donne, bambini e vecchi, comparse e protagonisti, potenti e poveri disgraziati, umili e superbi, noiosi eruditi e divertenti creativi, angeli e demoni animano i capitoli, e non soltanto sullo sfondo si stagliano profili di città, abbazie, castelli e boschi che nascondono botole e agguati, pericoli e fragili certezze. I colori e le voci dell’Età di Mezzo emergono da un mare di lingue e di risonanze, di compunte preghiere e inarcate maledizioni. Nella vita, come nel Medioevo, niente è come sembra: in un continuo labirinto di direzioni sbagliate e vie giuste da trovare si muovono le tre culture: dotta, popolare e orale; si muovono fra tranelli e apparenze, generazioni e intelligenze. Un brulicare indimenticabile di certezze e di smarrimenti che riferisce come la cultura stia alla base di ogni cambiamento e ne tracci tutte le direzioni possibili.
Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, emerito di Lingua e Letteratura Mediolatina all’Università di Roma Sapienza, ha insegnato in molte Università in Europa e negli USA. Studioso di fama internazionale con opere fondamentali, è accreditato a Barcelona, Parigi, Heidelberg, Turku, Berkeley-Los Angeles. Premio della Cultura 1986 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dirige “Nuovo Medioevo”, Collana di Studi e Testi (Liguori Editore, Napoli). Ha collaborato per 18 anni ai Programmi Culturali della RAI. Ha scritto anche libri di poesia e un romanzo.

domenica 27 agosto 2023

Madri, madri mancate, quasi madri

Madri, madri mancate, quasi madri
Sei storie medievali
di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 192, € 12,00
Laterza, 2023
EAN: 9788858152249

Sei storie esemplari di donne del Medioevo e del loro rapporto con la maternità. C’è l’esperienza di Dhuoda (vissuta nel IX secolo), il cui figlio Guglielmo fu consegnato come ostaggio a Carlo il Calvo; c’è – due secoli dopo – la vicenda di Matilde di Canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternità. C’è l’esempio di Caterina da Siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da ‘grande madre’ italiana. C’è Christine de Pizan, impegnata nell’ultimo scorcio di Medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. Ancora, c’è Margherita Datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c’è infine Alessandra Macinghi Strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. Pagina dopo pagina, si rovescia ciò che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l’effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. Insomma, madri e donne che vanno ben al di là delle nostre (spesso ristrette) concezioni del Medioevo.

Maria Giuseppina Muzzarelli ha insegnato Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale della moda all’Università di Bologna. Si occupa di storia della mentalità e della società.
Tra i suoi ambiti di ricerca, la concezione e il trattamento del peccato tramite lo studio dei libri penitenziali, la storia della predicazione e dei Monti di Pietà e l’evoluzione della moda tra Medioevo ed età contemporanea. Rientra in questo interesse anche lo studio del velo in Occidente. Figure e ruoli femminili sono un tema ricorrente della sua ricerca. Ha indagato a lungo anche sulla relazione fra le donne e il cibo.

venerdì 25 agosto 2023

Il Canto degli Eroi Dimenticati: La legge del ferro e del sangue

Il Canto degli Eroi Dimenticati: La legge del ferro e del sangue
di Alice von Tannenberg
pp. 502,  € 15,90
Independently published, 2023
ISBN-13‏ : ‎979-8376558027

Sacro Romano Impero, fine XII secolo.

Dopo la sconfitta di Legnano, il sogno imperiale di Federico Barbarossa sembra ormai tramontato. Mentre le vecchie generazioni, disilluse e stanche, rimangono ancorate al passato, i giovani guardano altrove in cerca di avventura e gloria militare.
In Baviera, priva di un duca dopo la cacciata di Enrico il Leone, ritenuto colpevole per la disfatta di Legnano, si sollevano molti uomini desiderosi di prendere il suo posto. L'instabilità politica risveglia rivalità che da tempo erano credute sepolte. In molti saranno chiamati a decidere da che parte stare.
Mentre vengono travolti dai conflitti esterni, due giovani cavalieri si trovano a fare i conti con sentimenti scomodi. Il conflitto si sposta all'interno, facendo vacillare le loro convinzioni e consolidandone altre.
Nel frattempo, un uomo muore in circostanze all’apparenza normali, che destano subito i sospetti della persona sbagliata. Padri e figli si trovano invischiati nella ricerca di una verità che conoscono soltanto in maniera parziale, dando il via a una catena di conseguenze su cui nessuno ha più alcun controllo.
Il Canto degli Eroi Dimenticati: La legge del ferro e del sangue è il primo volume di una trilogia che unisce ricostruzione storica e atmosfere da romanzo cavalleresco.

giovedì 24 agosto 2023

La cattedrale medievale di Catania

La cattedrale medievale di Catania
Un cantiere normanno nella contea di Sicilia
di Tancredi Bella
pp. 452, € 52,00
Franco Angeli, 2023
ISBN: 9788835147459

La costruzione della cattedrale normanna di Catania, allo stesso tempo chiesa abbaziale di una nuova fondazione monastica benedettina in Sicilia, si inserisce nel quadro della conquista normanna del sud Italia. Concepito come centro religioso e militare, il possente edificio venne fondato alla fine del secolo XI, per committenza del gran conte Ruggero d’Altavilla, che nel 1091 chiamò dalla Calabria il monaco bretone Angerio, da lui nominato abate e poi divenuto vescovo di Catania. La cattedrale dovette essere interamente costruita entro il primo trentennio del XII secolo, ma i terremoti del 1169 e soprattutto del 1693 causarono ingenti danni al complesso architettonico, che venne riedificato nel XVIII secolo, mantenendo le porzioni normanne sopravvissute: le absidi, il transetto con le strutture annesse nonché alcuni tratti dei muri perimetrali e della facciata. L’ausilio di documentazione archivistica inedita e di nuove campagne di indagini e rilievi architettonici permette oggi di riesaminare la complessa articolazione e le funzioni degli spazi medievali e di prendere coscienza delle molteplici sperimentazioni planivolumetriche e delle sofisticate innovazioni costruttive, adottate in un cantiere che fu internazionale per vocazione. Alla luce della correlazione con altre cattedrali normanne, in Sicilia e nel contesto transalpino e mediterraneo, è possibile tratteggiare l’assetto della cattedrale di Catania delle origini, un edificio prestigioso e monumentale, che quello attuale, nel contesto urbanistico della Catania settecentesca, racconta solo in parte. Con prefazione di Francesco Gandolfo.
Tancredi Bella è professore associato di Storia dell'arte medievale all'Università degli Studi di Catania; ha insegnato Storia dell'architettura medievale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è membro del Centre d'études supérieures de civilisation médiévale (CÉSCM) dell'Università di Poitiers. I suoi studi vertono sull'architettura normanna e sulle emergenze storico-artistiche degli insediamenti medievali di Terra Santa in Sicilia; i suoi temi di ricerca riguardano anche l'architettura romanica lombarda e la storiografia dell'arte medievale nel XIX secolo. Ha già pubblicato due monografie: S. Andrea a Piazza Armerina, priorato dell'Ordine del Santo Sepolcro. Vicende costruttive, cicli pittorici e spazio liturgico (2012) e La basilica di S. Ambrogio a Milano. L'opera inedita di Fernand de Dartein (2013).

mercoledì 23 agosto 2023

Dante e la libertà

Dante e la libertà
di Luciano Canfora
pp. 112. € 11,90
Solferino, 2023
ISBN: 978-88-282-1085-6 

Qual è la «libertà» che Dante «va cercando» quando s’incammina nel suo viaggio ultraterreno, con la sapiente guida del «duca» Virgilio? E a quale libertà lo conduce Beatrice, al termine dell’avventuroso attraversamento dei tre regni? Da questa domanda si sviluppa la riflessione di Luciano Canfora intorno a questa «parola colossale»: le figure di Cesare, Catone e Ulisse articolano il suo ragionamento sulla libertà, il «problema dei problemi», per Dante e per noi, perché come nessun altro investe la natura dell’individuo e costruisce le ragioni e i valori del vivere sociale. È qui il motivo profondo per cui la Commedia continua a parlarci con voce potente attraverso i secoli.
Luciano Canfora è professore emerito dell’Università di Bari. È autore di numerosissime pubblicazioni, molte delle quali più volte ristampate e tradotte nelle principali lingue. Dirige i «Quaderni di storia» e collabora con il «Corriere della Sera» dal 1992.

martedì 22 agosto 2023

Consolazione della filosofia

Consolazione della filosofia
di Boezio
a cura di Peter Dronke
traduzione di Michela Pereira, Piero Boitani
pp. 464, € 50,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Fondazione Lorenzo Valla, 2023
ISBN: 9788804764847

La Consolazione della Filosofia è l’ultima grande opera che, ormai alla fine, l’antichità affida alle civiltà che la seguono. Il suo successo è clamoroso, con traduzioni e commenti in tutta Europa. Esso è dovuto a una serie di fattori: la situazione drammatica del dialogo tra Filosofia e Boezio, che si trova in prigione in attesa di essere giustiziato; l’affascinante alternarsi di prosa e versi, di ragionamento serrato e di canto; il platonismo spiccato venato di aristotelismo; il sottofondo cristiano. Filosofia appare a Boezio in una vera e propria epifania, ma subito mostra una forte personalità drammatica: irritabile, pronta al rimprovero, ma anche protettiva e consolante, ella si fa portavoce di una sapienza tutta umana, erede forse di Parmenide, certo di Platone, Plotino, Proclo e dei libri sapienziali della Bibbia.

Il fascino di Boezio è dovuto anche ai temi che la Consolazione discute, in particolare quelli più urgenti per un uomo in attesa della morte: la fortuna, che viene addirittura personificata; il destino; la provvidenza divina; la felicità dell’uomo; l’importanza della virtù; l’abbandono delle aspirazioni puramente umane alla ricchezza e alla gloria. Tutto è discusso con esemplare profondità di pensiero, ma in termini comprensibili a ognuno; tutto viene immerso in una prospettiva cosmica, nella quale le cose sono viste alla luce dell’eterno e del perpetuo, dell’universale che tocca ciascun individuo – come nel famoso carme IX del libro III, l’inno di intonazione platonica, «quasi un’epitome del Timeo», che invoca il fondatore del mondo e la sua opera di perfezione, armonia, e bellezza: «Tu che il mondo governi con perpetua ragione, / che hai piantato il cielo e la terra, che al tempo / comandi dal perenne di muovere, che fisso / restando a tutto dai moto … tu, bellissimo, il mondo bello / nella mente portando a tua immagine formi / e ordini alle parti sue perfette di farlo perfetto».
L’edizione Valla si avvale di un testo appositamente creato, di traduzioni di grande spessore, e di un commento della qualità alla quale Peter Dronke ha abituato i suoi lettori.
Peter Dronke ha insegnato letteratura latina medievale all’Università di Cambridge.
Michela Pereira è stata professore di storia della filosofia medievale all’Università di Siena e Frances Yates Fellow presso il Warburg Institute.
Piero Boitani è stato professore di letterature comparate all’Università “La Sapienza” di Roma e all’Università della Svizzera italiana (USI). Ha insegnato anche a Cambridge, Berkeley, Harvard, Toronto, dove è stato Northrop Frye Professor of Comparative Literature, e alla University of Notre Dame (Indiana). Anglista, biblista, studioso del mito e delle sue riscritture, ha vinto il premio Balzan nel 2016. È direttore letterario della Fondazione Valla.

lunedì 21 agosto 2023

Un’odalisca alla corte normanno-sveva

Un’odalisca alla corte normanno-sveva
di Roberto Maria Francesco Russo
pp.234, € 20,00
Nisroch, 2023
ISBN: 9791280990396

E se la nascita del più illuminato imperatore della storia fosse di fatto una “fake news” politica? E se così fosse, chi l’avrebbe ingegnata, tramata e organizzata? A che scopo? A quale costo?

Cospirazioni, intrighi, falsità, amori impossibili si sviluppano con tonalità violente tra la dolcezza delle colline marchigiane e lo splendore della Sicilia normanno-sveva. Punto di fuga di questo mosaico, una figura femminile, una concubina accolta a corte e che avrà un ruolo particolare. Sullo sfondo, una Palermo in cui lo splendore dei minareti e dei mosaici bizantini si accompagnano al profumo di zagara e gelsomino, una città fatta di luci, colori, profumi, mescolanza di etnie e culture diverse, convivenza e tolleranza, elementi che ancora oggi caratterizzano la prima capitale del Mediterraneo, ma anche giochi di potere, crimini e sopraffazioni, dove gli interessi dei potenti prevaricano quelli dei più deboli. Un sottile filo rosso che unisce il basso Medioevo ai giorni nostri in una sconcertante analogia di gestione e imposizione del potere.
Roberto Maria Francesco Russo nasce a Milano nei primi anni Sessanta da genitori siciliani, che fin da piccolo gli trasferiscono per osmosi la passione e l’amore per la terra d’origine. Specializzatosi in Marketing e Business Administration a Newport Rhode Island, per oltre vent’anni viaggia in tutto il mondo, riuscendo a combinare il tempo dedicato alle missioni a quello per la conoscenza dell’antropologia degli oltre 67 paesi visitati e vivendo per periodi molto prolungati fra Stati Uniti, Canada e Messico. Interminabili ore di volo vengono riempite dalla lettura bulimica di libri dedicati alla storia della Sicilia. Si innamora di Federico Secondo e diventa onnivoro di tutto ciò che lo riguarda, accedendo a testi e documenti impolverati giacenti nei meandri più nascosti dell’archivio di Stato di Palermo. “Un’odalisca alla corte normanno-sveva” è il frutto di questo amore.

domenica 20 agosto 2023

I Normanni

I Normanni
Storia dei conquistatori d'Europa
di Levi Roach
pp. 360, € 28,00
Mondadori, 2023
ISBN: 9788804739104

Nel dicembre del 1212, il giovane Federico II, nipote del leggendario imperatore Federico Barbarossa, uscì dal duomo di Magonza nelle vesti di sovrano di Germania. Il ragazzo, però, non era tedesco. Il puer Apuliae era un normanno italiano, e come monarca normanno si apprestava a governare sulla Sicilia e il Sud Italia. Con lui, il potere e l’influenza degli «uomini del Nord» avrebbero raggiunto il loro apice sul continente europeo.

Discendenti dei predoni vichinghi, che con le loro scorribande all’inizio del X secolo avevano gettato le basi del futuro ducato di Normandia, i normanni estesero il loro dominio dalla Francia settentrionale all’Inghilterra, dall’Irlanda al Mediterraneo, dalla Penisola iberica all’Anatolia bizantina. Sotto gli stendardi di condottieri feroci e ambiziosi, essi costruirono chiese e castelli, fondarono dinastie e regni vigorosi, ridisegnando ovunque le mappe del potere. Allo stesso tempo, nel corso della diaspora si integrarono rapidamente con le popolazioni locali sconfitte e sottomesse, mescolandosi al tessuto della società, adottando la lingua e la cultura delle élite, mettendo radici. Onnipresenti ed elusivi, introdussero princìpi e valori che nel corso dei secoli plasmarono il volto dell’Europa: gli ideali cavallereschi, l’architettura romanica, il cattolicesimo e la vicinanza al pontefice di Roma, come pure un nuovo atteggiamento nei confronti della legge e della giustizia.
Eppure, dopo trecento anni di vittorie e successi travolgenti, i normanni all’improvviso scomparvero, vittime probabilmente di un’identità fluida e camaleontica, di una mancanza di unità che impedì loro di sopravvivere al mondo che essi stessi avevano forgiato. Esemplare della turbolenta e tortuosa storia medievale, il racconto dell’ascesa e del declino normanno è un avvincente susseguirsi di fortune conquistate e perse, che lo storico britannico Levi Roach ripercorre in queste pagine ricostruendone al contempo la straordinaria, e spesso dimenticata, eredità. Perché «il mondo moderno sarebbe irriconoscibile, se i normanni non avessero lasciato la loro impronta».
Levi Roach ha studiato al Trinity College di Cambridge e alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg. Già fellow del St John’s College di Cambridge, insegna storia medievale presso l’Università di Exeter.

sabato 19 agosto 2023

La Terra di Dante

La Terra di Dante
Frammenti geologici
di Rodolfo Coccioni
pp. 164, € 16,00
Aras Edizioni, 2023
ISBN: 9791280074720
 
Questo saggio presenta una sintesi del pensiero del sommo poeta sulle tematiche attinenti alle geoscienze e trattate nella Divina Commedia. Il linguaggio, privo di eccessivi tecnicismi e volutamente divulgativo, guida il lettore, anche quello non specialista, a comprendere come queste tematiche furono trattate nell’immortale poema dantesco. Emergono argomenti suggestivi, e perfino inediti, capaci di stimolare lo stupore del lettore di oggi e sollecitare la sua curiosità di conoscere cose sempre nuove, pur se in parte ereditate da quelle antiche. Anche con questi frammenti geologici, Dante costruisce il substrato sul quale, nei tre secoli successivi, si sarebbe sviluppata quella rivoluzione culturale e scientifica che avrebbe portato alla nascita della scienza moderna.
Rodolfo Coccioni (Corinaldo, 1948) Professore Onorario dell’Università di Urbino. Già Professore Ordinario di Paleontologia e Direttore dell’Istituto di Geologia. Presidente della Società Paleontologica Italiana dal 2012 al 2015. Attualmente è responsabile del Festival Nazionale delle Geoscienze “Settimana del Pianeta Terra” che ha ideato nel 2012, Presidente dell’Associazione Italiana di Geologia Medica, Direttore dell’Osservatorio Scientifico “Pianeta Terra” e membro del Consiglio Scientifico del “Centro Interdipartimentale di Studi Urbino e la Prospettiva. L’umanesimo scientifico da Piero e Leonardo alla rivoluzione galileiana”. Da oltre tre decenni svolge attività di divulgazione scientifica e culturale nell’ambito delle Geoscienze. Ha pubblicato il saggio Leonardo da Vinci. Fossili, rocce e altre simili cose (Aras Edizioni, 2019).

venerdì 18 agosto 2023

L’estetica indiana

L’estetica indiana
La scuola di Abhinavagupta
di Raniero Gnoli
pp. 152, € 17,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829019953

Abhinavagupta (X-XI sec.) occupa un posto eminente nel panorama filosofico-religioso dell’India premoderna ed è universalmente noto, in India e anche in Occidente, come il più grande maestro spirituale del Tantrismo hindu. Può destare sorpresa il ritrovare il suo nome stagliarsi con grande rilievo anche in un campo del sapere così formalmente distante come quello della poetica e più in generale dell’estetica. Uno dei molti meriti del presente volume è di avere incrociato l’opera più propriamente estetica di Abhinavagupta – il commento al Natya-sastra (“Scienza del Teatro”) intitolato Abhinavabharatī – con le sue opere espressamente filosofico-religiose, implicitamente rivelando la forte matrice estetica che si annida in queste ultime. Fulcro di questo libro è la traduzione, ampiamente commentata e basata su un testo sanscrito significativamente migliorato rispetto alle edizioni esistenti, del geniale commento al cosiddetto rasa-sutra, una lunga e acutissima indagine sull’essenza dell’esperienza estetica (rasa, appunto) che condizionerà tutto il pensiero estetico dell’India fino ai nostri giorni, aprendosi a inaspettati quanto fecondi spunti comparativi con la tradizione occidentale classica e moderna.
Raniero Gnoil è uno dei grandi maestri dell’indologia internazionale. Allievo di Giuseppe Tucci, ha insegnato per decenni Indologia alla Sapienza Università di Roma. La sua attività di studioso ha toccato i campi più disparati degli studi indiani – dal Tantrismo sivaita e buddhista alle scuole logico-epistemologiche del buddhismo, alla letteratura ornata, all’estetica, fino all’epigrafia – spesso aprendo nuove prospettive di ricerca e dovunque lasciando un’impronta profonda e duratura. Illustre quanto lo Gnoli indologo è poi lo Gnoli esperto di marmi colorati romani. Tra le sue opere fondamentali vanno almeno menzionate la traduzione del Tantraloka di Abhinavagupta (l’unica disponibile di questa grandiosa summa del Tantrismo sivaita), l’edizione critica dello Svarthanumana-pariccheda di Dharmak rti e lo splendido Marmora Romana.

giovedì 17 agosto 2023

Niccolò da Reggio Calabria

Niccolò da Reggio Calabria
Galeno alla corte angioina di Napoli
a cura di Edoardo D'Angelo, Silvia Fusco, Rosa Manfredonia
pp. 154, € 15,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2023
ISBN: 9788849875171

Il volume è strutturato con una Introduzione al personaggio del medico calabrese Niccolò da Reggio Calabria (a cura di E. D’Angelo), in cui si analizzata la figura del medico reggino nel contesto della cultura del regno angioino di Napoli durante la prima metà del sec. XIV; la sua produzione scientifica e letteraria (in particolare le traduzioni di opere di Galeno e Ippocrate); le attribuzioni dubbie e pseudoepigrafiche; la produzione non-medica; le caratteristiche della tecnica versoria. Seguono studio, edizione critica e traduzione in italiano di quattro traduzioni dal greco di opere di Galeno operate da Niccolò:

– il de uinis (a cura di Edoardo D’Angelo), con introduzione sull’uso del vino nella pratica medica antica e medievale.
– il de ea, quae ex sompniis, dignotione (a cura di Edoardo D’Angelo), con introduzione sull’onirocritica nel mondo antico e medievale.
– il de dispensantibus corpus nostrum uirtutibus (a cura Rosa Manfredonia), con introduzione sulle forze vitali nel mondo antico e medievale.
– il de aquis (a cura di Silvia Fusco), con introduzione sull’idrologia nel mondo antico e medievale.
Edoardo D'Angelo è Doctor Honoris Causa dell’Université di Caen-Normandie, è professore di filologia latina medievale presso il dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa. È autore di 27 monografie e oltre 130 articoli scientifici (tra cui numerose edizioni critiche, anche principes, di testi mediolatini).
Silvia Fusco è Laureata magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte, al Dipartimento di Scienze umanistiche presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, è borsista 2021/22 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici Benedetto Croce, sviluppando un progetto di ricerca incentrato su due inedite opere pseudo-galeniche tradotte da Niccolò da Reggio Calabria.
Rosa Manfredonia è docente di Lettere nelle Scuole Secondarie, da anni membro della SISMEL e del CSSRV. Ha all’attivo una serie di pubblicazioni in campo mediolatino, tra cui 2 monografie e oltre 30 articoli scientifici. Si è occupata tra l’altro di agiografia latina del regno angioino-aragonese di Napoli, studi francescani e storia della medicina nel Mezzogiorno bassomedievale.

mercoledì 16 agosto 2023

Spazi sacri, luoghi di culto, santuari in area alpina

Spazi sacri, luoghi di culto, santuari in area alpinaa
Persistenze e sviluppi dall’antichità all’età contemporanea
a cura di Paolo Cozzo e Pierangelo Gentile
pp. 328, € 42,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2023
ISBN: 9791254693575 

Il rapporto fra montagna e culto, altitudine e sacralità, elevazione e devozione è un tema che continua ad interessare, e non solo perché la montagna è da sempre considerata elemento fondamentale di molte religioni. È infatti necessario andare al di là delle impressioni alimentate dal topos della “montagna sacra”, per verificare come l’ambiente montano sia particolarmente adatto a cogliere l’intreccio – consolidatosi nel corso dei secoli – fra la dimensione religiosa e quella sociopolitica, economica, culturale.

In questa prospettiva qualificati studiosi con formazione e competenze diverse, coinvolti in un progetto di ricerca di respiro internazionale, hanno focalizzato la loro attenzione sul mondo alpino, assunto a laboratorio privilegiato di un’indagine diacronica e multidisciplinare proiettata anche – in termini di comparazione tematica e metodologica – verso la realtà appenninica e quella pirenaica.
Paolo Cozzo è professore associato di Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università di Torino. I suoi interessi sono rivolti alla storia delle istituzioni ecclesiastiche e della vita religiosa fra età moderna e contemporanea, con particolare attenzione ai rapporti fra religione e politica negli stati di antico regime. Fra i suoi lavori più recenti si segnala Un eremita alla corte dei Savoia. Alessandro Ceva e le origini della congregazione camaldolese di Piemonte (Milano 2018).
Pierangelo Gentile è professore associato in Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.

martedì 15 agosto 2023

I Della Robbia a Santa Fiora e Radicofani

I Della Robbia a Santa Fiora e Radicofani
Itinerario artistico alla ricerca delle opere in terracotta invetriata e policroma
di Antonio Sigillo
pp. 136, € 16,00
Effigi, 2023
ISBN: 978-88-5524-592-0

Nella vita di ognuno di noi sarà capitato, almeno una volta, di imbattersi nelle opere robbiane, probabilmente senza farci troppo caso. Oggi vogliamo far comprendere perché queste opere meravigliose hanno avuto un così grande successo e perché sono così diffuse in un vasto territorio che comprende: due valli, la Val di Chiana e la Val d’Orcia; Siena e il basso senese; e il monte Amiata nel versante senese e grossetano.

Nel percorso che in questo libro proponiamo, incontreremo molte opere che gli artisti fiorentini, i Della Robbia e la coeva bottega dei Buglioni, realizzarono per committenze pubbliche, private e per vari ordini religiosi. Partiremo da Santa Fiora, magnifico borgo amiatino, e poi seguendo l’antica Strada Regia Romea, che a tratti s’incrocia con la via Francigena, arriveremo all’antico è conosciuto Borgo di Radicofani.

lunedì 14 agosto 2023

Il nuovo nell'arte medioevale

Il nuovo nell'arte medioevale
di Alessio Monciatti
pp. 240, € 40,00
De Luca Edtori d'Arte, 2023
EAN: 9788865575550
 
I saggi che il volume raccoglie sono dedicati ad aspetti o temi della produzione artistica degli ultimi secoli del Medioevo e descrivono la svolta epocale che le arti conobbero in Italia intorno all’anno 1300 da punti di vista diversi, nella loro specificità e nel loro divenire storico attraverso percorsi più o meno estesi.

Con un’impostazione storico-culturale necessariamente aperta verso altri ambiti del sapere, in particolare quello letterario e quello scientifico, sono tessute alcune delle fila lunghe della trama storica attraverso un lavoro di scandaglio sottile e di paziente ricucitura, volti a raccontare un’eredità culturale che è forte della sua consapevolezza storico-artistica ma rifugge dai manierismi e dagli irrigidimenti disciplinari. Da punti di vista sovente non convenzionali ne risulta una descrizione originale di una stagione cruciale e dibattutissima della Storia dell’arte in Italia come fenomeno europeo.
Alessio Monciatti, già professore originario del Valdarno aretino, ordinario di Storia dell'arte medievale all'Università degli studi del Molise, tra i maggiori esperti internazionali dell'opera di Giotto, è mancato il 1 maggio 2023.

domenica 13 agosto 2023

Bizantini

Bizantini
Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario
a cura di Federico Marazzi
pp. 344, € 45,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Electa, 2023
ISBN: 9788892823723

Raccontare mille anni da diverse prospettive: la storia, l’arte, l’archeologia, i territori. Questa è l’ambizione del catalogo che accompagna la mostra su Bisanzio allestita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il catalogo si divide in due parti: una prima parte, disponibile in formato cartaceo, è costituita da saggi che inquadrano i principali aspetti che caratterizzano la civiltà bizantina nel suo secolare evolversi e come essa si sia manifestata nei due territori che, con i loro reperti, hanno contribuito al progetto della mostra, ossia Italia e Grecia. La seconda parte, scaricabile attraverso un qr-code presente sul volume stampato, è invece costituita dal regesto delle opere esposte.

L’opera ha unito i contributi dei maggiori specialisti italiani di bizantinistica, affiancati da importanti studiosi internazionali, offrendo una visione aggiornata e scientificamente rigorosa delle conoscenze sul mondo bizantino, senza rinunciare ad uno stile comunicativo immediato e accessibile.
Federico Marazzi insegna presso l'Università Suor Orsola Benincasa, dove è titolare dei corsi di Archeologia Cristiana Medievale, nell'ambito del corso di laurea triennale in Conservazione dei BB.CC., e di Antichità Medievali, nell'ambito del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Scienze dell'Antichità e del Medioevo. E' inoltre titolare del corso di Storia degli Insediamenti Tardoantichi e Medievali nell'ambito della Scuola di Specializzazione in Archeologia, attivata congiuntamente dall'Università Suor Orsola Benincasa e dalla Seconda Università degli Studi di Napoli.

sabato 12 agosto 2023

Collesano

Collesano
dai Normanni alla fine del Feudalesimo (1063 – 1812)
di Rosario Termotto
pp. 544, € 30,00
Edizioni Arianna, 2023
ISBN: 9791280528353
 
Dopo una rapida rassegna dei contributi scientifici che cominciano a rendere meno nebulosa la "fase archeologica" della vita nel territorio, lo studio attraversa circa 800 anni di storia di Collesano muovendo dalla "reconquista" normanna, che riporta la Sicilia nell'ambito della civiltà dell'Occidente cristiano, per arrivare alla soppressione formale del feudalesimo nel 1812. E' un viaggio che attraverso le signorie feudali (Adelicia, Cicala, Ventimiglia, Cardona, Moncada per ricordarne solo alcune), parte delle quali hanno avuto un ruolo notevole pure nella politica del Regno di Sicilia prima e in quella del Viceregno dopo, è volto a ricostruire la vita di Collesano nei suoi aspetti demografici, urbanistici, religiosi, economico-sociali e culturali sino alla fine dell'antico regime e all'apertura, nel lungo periodo, di nuovi orizzonti di progresso attraverso una radicale ridistribuzione della terra.

Rosario Termotto (Collesano, 1947),  laureato in Materie Letterarie presso la facoltà di Magistero dell’Università di Palermo, docente in pensione, dopo un prolungato impegno nella vita politico-amministrativa e socio-culturale locale, da decenni studia la storia e l’arte dei paesi delle Madonie con esplorazioni sistematiche di fondi notarili, diocesani e parrocchiali. Ha contribuito con pubblicazioni, conferenze e organizzazione di convegni alla conoscenza del patrimonio storico-artistico del comprensorio madonita e di particolari aspetti della sua storia economica e sociale.  Ha pubblicato numerosi articoli sulla stampa del comprensorio Termini – Cefalù – Madonie e vari saggi su pubblicazioni dell’Università di Palermo.

venerdì 11 agosto 2023

«E sarai meco sanza fine cive»

«E sarai meco sanza fine cive»
a cura di Ivano Pontoriero, Marco Veglia
pp. 264, € 30,00
Bologna University Press, 2023
ISBN: 9791254773178 

Il volume contiene il testo delle relazioni presentate in occasione del Convegno Internazionale di Studi dal titolo «E sarai meco sanza fine cive». Temi, personaggi e fortuna della cultura politica e giuridica di Dante, svoltosi a Bologna dal 30 novembre al 2 dicembre 2021, nell’ambito delle celebrazioni per il settecentenario della morte di Dante. Il Convegno, che intendeva promuovere una rinnovata riflessione, attraverso l’adozione di un approccio corale e interdisciplinare, sul pensiero politico e giuridico di Dante, è stato organizzato dai dipartimenti di Filologia Classica e Italianistica (FICLIT), di Scienze Giuridiche (DSG), di Storia, Culture, Civiltà (DISCI) dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Università di Bologna (ISTUB). L’occasione del Convegno è stata a tal segno preziosa da aver dato luogo a un volume nel quale convivono e si compenetrano diverse prospettive scientifiche e culturali, a specchio della sovrana latitudine del pensiero dantesco e della vastità e articolazione di quella che Carducci semplicemente chiamava la «varia fortuna di Dante».

Ivano Pontoriero è Professore associato di Diritto romano e diritti dell’antichità presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna ed è titolare degli insegnamenti di Istituzioni di diritto romano, Storia del diritto romano e Fondamenti romanistici del diritto europeo attivati presso la sede di Ravenna. È membro del Gruppo di Ricerca Retorica e Psicologia (R.E.P) – Centro Studi Piero Camporesi, istituito presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la storia della giurisprudenza romana, la tradizione romanistica e i fondamenti del diritto europeo. È autore di quattro monografie: Il prestito marittimo in diritto romano (2011); Il terzo libro del commentario di Paolo ad edictum. Parte prima (2013); I vizi del consenso nella tradizione romanistica (2020); I Brevium [ad edictum] libri XXIII di Giulio Paolo (2023).
Marco Veglia insegna Letteratura italiana e Letteratura italiana medievale all’Università di Bologna. Dirige il Centro Studi Medical Humanities del FICLIT (Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica). È componente del comitato scientifico dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio e della Società Dante Alighieri. Si è occupato a lungo, oltreché di Dante e Boccaccio, di Carducci, di Pascoli, di Lorenzo Viani e di Riccardo Bacchelli, nonché della tradizione intellettuale dei medici bolognesi (Augusto Murri, Bartolo Nigrisoli). Per illustrare alcuni aspetti della fortuna di Dante nell’Ottocento si è dedicato altresì a Vincenzo Monti, a Nicolò Tommaseo e, con Emilio Pasquini, all’opera di Claude Fauriel, Dante e le origini della lingua e letteratura italiana. A Dante ha dedicato numerosi saggi e il volume Dante leggero. Dal priorato alla Commedia (2017). È prevista nei prossimi mesi la pubblicazione del commento all’Inferno per Feltrinelli, in collaborazione con Angelo M. Mangini.

giovedì 10 agosto 2023

Bernardo d'Italia

Bernardo d'Italia
Un piccolo re carolingio
di Mario Pavin
pp. 342, € 16,00
Echos Edizioni, 2023
ISBN: 979-12-5525-054-8

Aquisgrana, aprile dell’anno 818. Bernardo, il giovane re d’Italia, è stato appena sottoposto al supplizio dell’accecamento su ordine dello zio, l’imperatore Ludovico il Pio, a cui si era ribellato mesi prima. Fra incredibili dolori ripercorre, con il suo valletto e amico Grifone, gli ultimi suoi anni. Morto suo padre, re Pipino, il nonno, l’imperatore Carlo Magno, lo conferma erede al trono e lo manda a studiare a Fulda, per poi nominarlo re e insediarlo nel palazzo reale di Pavia. Quello di Bernardo è un regno pacifico in cui cominciano a prosperare i commerci e in cui le locande sono piene di uomini e donne di ogni dove. E, proprio nella famiglia di un mercante, i due amici assaporano i loro primi amori. La sua vita scorre regolarmente fino a quando, con la morte di Carlo Magno, la successione al trono passa al figlio Ludovico. Da quel momento in poi Bernardo si sente via via minacciato nei suoi diritti al trono, e nemmeno il matrimonio con la nobile Cunegonda riuscirà a rasserenarlo. La situazione precipiterà dolorosamente quando Bernardo, spalleggiato dall’arcivescovo di Milano assieme ad un gruppo di nobili, intenderà portare guerra allo zio imperatore.

Mario Pavlin nasce a Trieste nel 1958 e all’età di dieci anni si trasferisce con la famiglia a Torino, dove completa gli studi a indirizzo economico. Ha lavorato sempre nel settore bancario, ricoprendo posizioni direttive e di vertice in ambito regionale. Ama la montagna “comoda” e il bel mare. Sposato, abita a Giaveno da quasi trent’anni. Ora in pensione, si dedica alla scrittura di saggi e romanzi a sfondo storico. Dopo la pubblicazione con Echos edizioni del saggio I contadini (e la conquista di nuove terre) continua il suo percorso editoriale con il romanzo Bernardo d’Italia.

mercoledì 9 agosto 2023

Dopo l'Apocalisse

Dopo l'Apocalisse
Rappresentare lo shock e progettare la rinascita (secoli X-XIV)
di Guido Cariboni, Nicolangelo D'Acunto, Elisabetta Filippini
pp. 496, € 36,00
Vira e Pensiero, 2023
ISBN: 9788834354636 

Nel corso dei secoli le guerre, le epidemie e i grandi rivolgimenti sociali, politici e religiosi hanno segnato altrettante cesure, punti di non ritorno che hanno condizionato a lungo e indelebilmente la storia successiva. L’apocalisse, o meglio le apocalissi, in quanto eventi definitivi e catastrofici, sono pure etimologicamente legate alla dimensione del disvelamento. L’Occidente medievale offre molte prospettive per analizzare la reazione di singoli e istituzioni di fronte a questi shock, che di volta in volta hanno messo alla prova le società, svelandone appunto le caratteristiche essenziali. Occorre allora osservare gli strumenti messi in campo per la gestione delle fasi successive agli shock, sia sul versante politico-civile sia su quello della galassia delle istituzioni religiose dei secoli X-XIV. Nel volume storici di fama internazionale e giovani ricercatori considerano questa problematica alla luce di alcuni indicatori significativi: lo shock come acceleratore di innovazione, le ristrutturazioni degli apparati istituzionali, chiusure oligarchiche o allargamento degli attori istituzionali, la mobilità sociale prima e dopo lo shock, rappresentare lo shock per progettare il futuro, farne memoria, ripensare e risemantizzare lo spazio, dare un senso allo shock per ricominciare. E ancora: la ritualizzazione del superamento dello shock, emozioni e stati d’animo individuali e collettivi durante e dopo gli shock, spiegare la crisi per legittimare il cambiamento, gli strumenti per superare lo shock e la crisi come opportunità. Le Settimane internazionali della Mendola. Nuova Serie hanno avuto origine nel 2007, ponendosi in continuità con la fondamentale tradizione scientifica delle sedici precedenti Settimane ideate da Cinzio Violante, che costituiscono un luogo necessario della medievistica europea. L’Editrice Vita e Pensiero, pubblicando gli atti di questa Nuova Serie, vuole aprire il campo a ricerche di grande attualità, che si ritengono di particolare interesse per una più approfondita conoscenza dei secoli centrali del Medioevo europeo.
Guido Cariboni è professore associato presso l’Università Cattolica di Milano, sede di Brescia, dove insegna Storia medievale ed Esegesi delle fonti medievali. È stato Mitarbeiter presso la TU Dresden e Von Humboldt Stipendiat. Si occupa di Storia comparata degli ordini religiosi e di dinamiche della comunicazione simbolica nel tardo Medioevo. Tra i suoi lavori: La via migliore, Münster 2005 e ll nostro ordine è la Carità, Milano 2012.
Nicolangelo D’Acunto è professore ordinario di Storia medievale presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia, dove dirige il Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali e il Centro studi sulla storia degli insediamenti monastici europei (CESIME). Tra i suoi volumi: Cumanulo et baculo. Vescovi dell’Italia medievale dal protagonismo politico alla complementarietà istituzionale, Spoleto 2019; La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale (998-1122), Roma 2020; Sillabario medievale (Vita e Pensiero, Milano 2023).
Elisabetta Filippini è dottore di ricerca abilitata a professore universitario di II fascia in Storia medievale. Autrice di Questua e carità. I canonici di Sant’Antonio di Vienne nella Lombardia medievale, Novara 2013, ha curato il volume Oliverio de Salarolis. Percorsi di studio su un notaio cremonese del Duecento, Selci-Lama (PG) 2020.

martedì 8 agosto 2023

L'isola di Capri in età aragonese (secolo XV)

L'isola di Capri in età aragonese (secolo XV)
di Enzo Di Tucci
pp. 112, € 15,00
Edizioni La Conchiglia, 2023
EAN: 9788860911452

Gli scenari politici e militari che segnarono la vita del Regno di Napoli nel secolo XV e, in particolare, gli scontri tra Angioini ed Aragonesi per la conquista del trono, ebbero delle significative conseguenze sul territorio dell’isola di Capri e sui suoi abitanti. Anche qui si scontrarono, con effetti laceranti sul tessuto sociale, due fazioni che parteggiavano apertamente con i pretendenti alla corona. I contrapposti schieramenti politici di alcune eminenti famiglie capresi fecero scoppiare gravissimi disordini che si protrassero per tutto il secolo, determinando spaccature e odi insanabili specialmente tra le due Comunità isolane. Peraltro, bisogna sottolineare che, mentre le relazioni sociali ed umane subivano pericolose derive che, in qualche caso, sfociarono in atti di intolleranza e violenza, le condizioni economiche generali del Paese, specie durante il Regno aragonese, ebbero una fase di crescita con la nascita di nuove attività e un ulteriore sviluppo di quelle già avviate e consolidate nei secoli precedenti.
La  storia  dell’Isola,  quindi,  nel  secolo  XV,  presenta aspetti  di  particolare  interesse,  nei  settori  dell’economia, della cultura, della pubblica Amministrazione, della società e della religione,  che il presente testo approfondisce, anche alla luce di nuove e importanti scoperte archivistiche di recente pubblicazione.
Enzo Di Tucci è autore e storico dell'Isola di Capri e dei territori vicini. Ricercatore indipendente. Socio fondatore del Centro Documentale dell'Isola di Capri e socio del Centro Caprense di vita e di studi Ignazio Cerio.

lunedì 7 agosto 2023

L'arte dell'Islam

L'arte dell'Islam
di Titus Burckhardt
traduzione di Luca Tognoli
pp. 208, € 23,00
Abscondita, 2023
EAN: 9791254720615
 
Titus Burckhardt (1908-1984) è, con René Guénon e Ananda K. Coomaraswamy, uno dei maestri indiscussi della tradizione spiritualista. Centrale nella sua opera è la riflessione sull'arte in rapporto ai princìpi della tradizione. L'arte dell'Islam è una sintesi magistrale della civiltà dell'Islam, che in questi ultimi anni è tornata drammaticamente al centro dell'attenzione mondiale, anche se il più delle volte in modo parziale e distorto. Una civiltà splendida analizzata qui in tutti i suoi aspetti, partendo dalla dimensione artistica. «Se alla domanda "cos'è l'Islam" si rispondesse descrivendo semplicemente uno dei suoi capolavori artistici,» scrive Burckhardt «come ad esempio una delle sue mirabili miniature calligrafiche del Corano, o la moschea di Cordoba o il Taj Mahal, questa risposta sarebbe legittima, perché l'arte islamica esprime senza equivoci la civiltà che l'ha prodotta». Affermazione, che oggi pochi in Occidente sarebbero disposti a condividere poiché la parola Islam ha ormai per i più un suono sinistro, dopo gli attacchi terroristici degli scorsi anni. Le meravigliose opere riprodotte in questo libro, spiranti bellezza, serenità, spiritualità, forse potranno portare un modesto contributo al superamento di questa identificazione erronea e pericolosa.

domenica 6 agosto 2023

La nudità di Beatrice

La nudità di Beatrice
Dante, Giotto, Ambrogio Lorenzetti e l'iconografia della Carità
di Donato Pirovano
pp. 224, € 33,00
Donzelli, 2023
ISBN: 978-8855224994

Una figura di pura luce, il corpo coperto da un velo sottile che ne lascia intravedere le forme, in mano un cuore rosso, che arde dentro una fiamma. Sotto il panno leggero, la donna è nuda. È l’icona della Carità, l’amore cristiano, nella nuova rappresentazione che di essa si afferma nell’arco del Trecento grazie ad artisti come Giotto e Ambrogio Lorenzetti. Ma qual è l’origine di questa iconografia? Chi c’è dietro a questa donna, sensuale e insieme spirituale, che incarna la più importante virtù teologale? Nella filigrana di questa immagine – sostiene Donato Pirovano nel volume – è possibile intravedere la Beatrice dantesca nella forma in cui appare in sogno al poeta nell’enigmatico sonetto che apre la Vita nuova. In quella sede, la donna compare tra le braccia di Amore, che le offre in pasto il cuore di Dante, per poi allontanarsi in lacrime. Donando questo cuore alla «donna de la salute», Amore affida a Beatrice la vita di Dante perché la trasformi, sublimando la sua passione affinché non venga mai meno. In questo rito onirico, Beatrice incarna ciò che sarà nella poesia di Dante da quel momento in poi: l’icona vivente della Caritas, quell’amore disinteressato che viene dal cielo e al cielo ritorna. Toglierle il velo e ammirare la sua nudità significa, allora, contemplare la bellezza di un amore salvifico, puro ed eterno. In un ragionamento serrato tra parole e immagini, Pirovano conduce il lettore alla scoperta dei legami obliqui tra arte e letteratura, rintracciando nell’episodio dantesco la fonte primaria capace, con la sua potente forza drammatica, di generare e alimentare un’iconografia che godrà di lì a poco di uno straordinario successo.
Donato Pirovano è ordinario all'Università degli Studi di Milano dove è titolare dei corsi di Letteratura italiana e di Filologia e critica dantesca.

sabato 5 agosto 2023

L’uno e l’unità

L’uno e l’unità
di al-Fārābī
traduzione di Cecilia Martini Bonadeo
pp. 264, € 28,00
Pisa University Press, 2023
ISBN: 9788833397238 
 
“L’uno è detto in molti modi”. Così inizia in medias res il breve trattato L’uno e l’unità in cui al-Fārābī, sul modello di Aristotele in Metafisica Delta 6 e Iota 1 e 6, presenta una disamina linguistica della polisemia dei termini ‘uno’ e ‘molteplice’. Questa analisi è cruciale per la comprensione non solo del pensiero logico del filosofo, ma anche della sua riflessione metafisica.

Secondo al-Fārābī, infatti, soggetto primo della metafisica, intesa come scienza universale, è ciò che è comune a tutti gli enti: l’essere e l’uno e i loro contrari, il non-essere e la molteplicità. Unità ed essere sono coestensivi, massimamente universali e pericolosamente equivoci.
Nel volume questo difficile e ingiustamente dimenticato trattato di al-Fārābī è rivisto criticamente, tradotto e commentato.
Cecilia Martini Bonadeo è professore associato di Storia della filosofia medievale presso l'Università degli Studi di Padova dal 1° ottobre 2015.