martedì 31 gennaio 2023

Pasquale I

Pasquale I
1200 anni dalla sua elezione a pontefice romano
a cura di Letizia Ermini Pani
pp. 442, € 35,00
Società Romana Storia Patria, 2022
ISBN: 9788897808947
 
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale tenutosi a Roma nei giorni 9-11 novembre 2017 per commemorare i dodici secoli dall’elezione di uno dei più importanti papi del medioevo, che sedette sul soglio pontificio in anni cruciali per la definizione dello Stato della Chiesa (817- 824), e che volle tenacemente che Roma venisse illustrata con mirabili opere artistiche.
Il ventaglio degli studiosi partecipanti  va dagli storici ai paleografi, dagli archeologi agli storici dell’arte: provenienti da differenti istituzioni, i relatori si sono adoperati a ricollocare le tessere dell’antico mosaico che forma la storia di questo pontefice, dai rapporti con gli imperatori carolingi e bizantini alla situazione sociopolitica, economica e culturale della città di Roma e della penisola nell’insieme, dalle numerosissime testimonianze artistiche e documentarie superstiti alla costruzione della memoria papale attraverso le pagine del Liber pontificalis.

lunedì 30 gennaio 2023

Federico II. La guerra, le città e l'Impero

Federico II. La guerra, le città e l'Impero
di Paolo Grillo
pp. 348, € 24,00
Mondadori, 2023
ISBN: 9788804769125
 
Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, è sicuramente una delle figure più importanti e note del Medioevo. Su di lui sono fiorite leggende e miti e a lui sono state dedicate corpose biografie che ne hanno privilegiato ora un aspetto ora un altro, finendo per darne un ritratto spesso parziale o contraddittorio: uomo «moderno» e «meraviglia del mondo» (stupor mundi) per alcuni, principe medievale nel solco dei suoi predecessori, per gli altri.
Sotto certi aspetti si presentò come uomo spregiudicato, culturalmente versatile e aperto alla scienza e all’arte, ma sotto altri aveva una concezione del mondo e del potere molto tradizionale, legata all’idea universalistica e sacrale dell’Impero. Sarà proprio quest’ultimo aspetto a spingere lo Svevo a intraprendere un’interminabile guerra per ristabilire il suo primato sui Comuni ribelli dell’Italia settentrionale, guidati da Milano, supportati dal papa e fermamente decisi a difendere quell’autonomia strappata nel 1183, con la pace di Costanza, a Federico Barbarossa. Una guerra feroce, durata ben quindici anni, dal 1236 al 1250, che ha visto vittorie più o meno effimere, voltafaccia improvvisi e brucianti sconfitte, ha assorbito quasi tutte le energie dell’imperatore, drenato gran parte delle ricchezze del Regno di Sicilia e dissanguato lo stesso nemico. Una guerra che, tuttavia, non è mai stata adeguatamente ricostruita.
Con questo volume, Paolo Grillo si propone di dedicarle l’attenzione dovuta, e lo fa con una narrazione «in presa diretta», che consente al lettore, come davanti a un vivace e colorato affresco, di rivivere, passo dopo passo, le incertezze, gli eroismi, gli orrori e le miserie di uno dei più importanti, poco conosciuti e spesso spietati conflitti medievali. Perché, se la grandezza di Federico è innegabile, riflette Grillo, il suo progetto universalistico, tanto ostinatamente e vanamente perseguito, ha comportato un «prezzo di sangue, di distruzione e di odio altissimo per l’Italia intera».
Paolo Grillo ordinario di Storia medievale all’Università degli Studi di Milano e si occupa della storia d’Italia fra il XII e il XIV secolo. Fra i suoi libri più recenti: La falsa inimicizia. Guelfi e ghibellini nell’Italia del Duecento (2018), Manfredi di Svevia (2021) e, per Mondadori, Nascita di una cattedrale (2017) e Le porte del mondo (2019).

domenica 29 gennaio 2023

Rime di Panuccio del Bagno

Rime
di Panuccio del Bagno
a cura di Nicola Panizza
pp. XLVI-214, € 34
Salerno Editrice, 2023
ISBN: 978-88-6973-579-0
 
Uno sparuto manipolo di rime, volutamente oscure e artificiose, incentrate sulla riproposizione di topoi della lirica amorosa medievale o sulla generica trattazione di temi moraleggianti e civili, alla maniera di Guittone d’Arezzo. Così è stato sinora visto, di norma, il piccolo corpus poetico di Panuccio del Bagno († entro il 1307), i cui ventidue componimenti superstiti – dodici canzoni, una stanza di canzone e nove sonetti – rappresentano nondimeno la piú cospicua e significativa testimonianza della lirica pisana duecentesca.
Benché all’edizione curata piú di quarant’anni fa da Franca Brambilla Ageno per l’Accademia della Crusca vada sempre riconosciuto il merito di aver garantito all’opera di Panuccio una complessiva fruibilità che prima non aveva, molti sono rimasti, dal 1977, i luoghi dubbi del testo e dell’interpretazione delle Rime che hanno sino ad oggi ostacolato una piena e soddisfacente comprensione del dettato poetico dell’autore. Sulla scorta dei molteplici strumenti di indagine testuale attualmente disponibili, è ora possibile constatare invece come buona parte dell’oscurità e artificiosità tradizionalmente attribuite a Panuccio del Bagno non fosse da ascriversi a un suo contrassegno stilistico, bensí agli inevitabili difetti di lettura in cui sono incorsi, specie nell’arco del Novecento, editori e commentatori.
Attraverso quindi un riesame impregiudicato delle testimonianze manoscritte – quelle, sempre uniche, dei noti codici Laurenziano Redi 9 e Vaticano Latino 3793 –, l’edizione delle Rime qui presentata intende offrire una nuova base testuale filologicamente vagliata e un commento puntuale ai versi di Panuccio da cui possano prendere le mosse una migliore comprensione del suo, certo non facile, discorso poetico, una piú completa valutazione dei tratti di originalità che informano il suo ristretto e non definito canzoniere, e una riconsiderazione generale del contributo dato dall’autore nel quadro della nostra lirica antica.
Nicola Panizza ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Filologia, interpretazione e storia dei testi italiani e romanzi presso l’Università di Genova. Suoi oggetti di studio e ricerca preferenziali sono la lirica predantesca e la poesia per musica di tardo Cinquecento. Ha curato, tra l’altro, l’edizione critica e commentata del corpus di rime carcerarie del canzoniere Laurenziano Redi 9 (in « Filologia italiana », x 2013) e l’edizione critica dei testi poetici raccolti nel Quinto Libro di Madrigali a cinque voci di Carlo Gesualdo (Kassel 2017). La sua tesi di dottorato sulla produzione di Panuccio del Bagno, alla base della presente edizione, ha ricevuto nel 2018 il premio « Aldo e Romano Rossi » per la filologia italiana dalla Fondazione Ezio Franceschini di Firenze.

sabato 28 gennaio 2023

Maestri e allievi nel Medioevo

Maestri e allievi nel Medioevo
Alle origini dell’Università di Camerino
di Emanuela Di Stefano
pp. 196, € 34,00
Rdizioni Scientifiche Italiane, 2022
ISBN: 9788849549799
 
Analizzare le cause che hanno determinato la nascita di una delle creazioni più originali del Medioevo occidentale significa, per usare le parole di Gina Fasoli, «studiare il momento in cui l’una o l’altra Università si è formata ed è diventata quell’organismo culturalmente e istituzionalmente ben definito».
Coerentemente con queste premesse, attraverso l’analisi serrata di una varietà di fonti l’autrice non si è limitata a individuare il momento fondativo di una delle Università italiane più prestigiose e durature, ma il movimento culturale da cui è nata, la presenza di maestri e allievi, le condizioni politiche, sociali ed economiche che hanno favorito l’evolversi e lo sviluppo di un ruolo definito nel panorama culturale, diventando istituzione-cardine che supera ampiamente i confini spaziali e temporali della Marca medievale.
Emanuela Di Stefano ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia nell’Università degli Studi di Macerata con il massimo dei voti e lode. È membro del comitato scientifico dell'Istituto per la storia della carta "Gianfranco Fedrigoni" nonché del comitato scientifico e redazionale della rivista "Proposte e ricerche". È autrice di numerosi volumi sulla storia economica medievale italiana, con particolare riferimento alle origini e alla storia della carta.

venerdì 27 gennaio 2023

Carmina Ratisponensia

Carmina Ratisponensia
Una raccolta di scambi poetici fra un maestro e le sue allieve agli albori del XII secolo
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Martina Pavoni
pp. LXXX-168, € 42,00
Sismel, 2023
ISBN: 978-88-9290-190-2
 
I Carmina Ratisponensia, trasmessi dal Codex Latinus Monacensis 17142, sono una raccolta di poesie e lettere latine in versi, per lo più d’amore, scambiate fra un maestro di Liegi e le sue allieve in una scuola monastica di Regensburg agli albori del XII secolo. Trascritti in modo disorganico in una miscellanea proveniente dal monastero bavarese di San Dionigi a Schäftlarn, i componimenti, spesso frammentari e oscuri, costituiscono verosimilmente i disiecta membra di un libello poetico perduto. Principali protagoniste di questo vivace scambio epistolare sono le giovani ragazze della scuola, che indirizzano al maestro versi colmi di affetto e gratitudine, ma anche di gelosia e biasimo quando non si comporta con il garbo che loro esigono o quando mostra di trascurarle. Notevoli appaiono le loro enunciazioni di superiorità femminile, orgogliosamente dichiarate a più riprese in questo susseguirsi di situazioni – a metà fra il goliardico e l’elegiaco – che si animano nella cornice dell’evocazione narrativa del De nuptiis di Marziano Capella, dove al maestro Mercurio si contrappongono la Filologia e le Grazie. La fattura dell’esametro leonino, talvolta usato con poca disinvoltura dalle acerbe poetesse, è compensata dalla schiettezza e dalla vivacità dell’espressione, cifra stilistica di una raccolta poetica che sembra annunciare alcuni tratti tipici del mondo cortese. A corredo della raccolta, si offre l’edizione degli altri versi – estranei ai Carmina Ratisponensia – contenuti nel medesimo codice.
Martina Pavoni ha conseguito nel 2018 il Diploma di alta formazione per lo studio della filologia e la letteratura latina medievale presso la SISMEL (Firenze), preparando l’edizione dei Carmina Ratisponensia. Attualmente è dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi della Basilicata e si sta occupando di ars dictaminis in età sveva.

giovedì 26 gennaio 2023

Interpretare Francesco

Interpretare Francesco
I frati, i papi e i commenti alla Regola minoritica (secc. XIII-XVI)
di Francesco Carta
pp. 460, € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254692004 
 
«Comprendete e osservate la Regola senza alcuna interpretazione, puramente e in semplicità». Con queste parole Francesco d’Assisi, ormai malato e prossimo alla morte, intimava i suoi frati a non commentare la Regola evangelica che Dio gli aveva donato e che lui aveva voluto come norma fondamentale per il suo Ordine.
Solo pochi anni dopo, tuttavia, i suoi seguaci, appoggiandosi sull’autorità papale, si lanciarono in un’intensa riflessione sulla Regola che commentarono, glossarono, chiarirono utilizzando in maniera originale l’armamentario esegetico che avevano conosciuto durante i loro studi.
Perché i frati andarono contro la volontà di Francesco? Quale fu la vera posta in gioco nell’interpretare la Regola? Perché nel corso di tre secoli i Minori scrissero un numero di commenti che non ha confronto rispetto agli altri Ordini religiosi? Attraverso l’indagine dei testi e dei loro autori, delle vicende della loro diffusione, del pubblico a cui si rivolsero e delle finalità con cui furono scritti, il libro prova a rispondere a queste fondamentali domande.
Francesco Carta, dottore di ricerca in storia medievale, è assegnista di ricerca alla Università Palacký di Olomouc, in Repubblica Ceca. Le sue pubblicazioni vertono sulla storia culturale e religiosa bassomedievale con particolare attenzione all’Ordine dei frati Minori e alle missioni cristiane di evangelizzazione.

mercoledì 25 gennaio 2023

L’âge d’or del Camposanto di Pisa

L’âge d’or del Camposanto di Pisa
Pittura e committenza nella prima metà del Trecento
di Margherita Orsero
pp. 184, € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254690260 
 
Il Camposanto di Pisa è stato uno dei luoghi più ammirati, studiati e ritratti d’Europa, ma ancora oggi continua a porre moltissimi interrogativi sulle sue origini.
Il nuovo cimitero dell’ecclesia maior che si iniziò a costruire, a partire dal 1277, si configurerà come un edificio senza precedenti grazie alle monumentali pitture che appariranno sulle sue pareti nella prima metà del Trecento a opera di Traini, Buffalmacco e Stefano Fiorentino.
Con questo libro si vuole offrire un’inedita prospettiva sulla genesi e il lancio di un progetto davvero rivoluzionario frutto di un’iniziativa civica voluta e sostenuta da una particolare ‘joint venture’ ante litteram costituita da personaggi di spicco della società pisana trecentesca.
Ciò che accadrà all’interno del Camposanto rispecchierà un periodo glorioso per la città di Pisa, proprio dopo la fine del dominio imperiale di Ludovico il Bavaro: quello del ‘buon governo’ del conte Bonifazio Donoratico della Gherardesca.Ois
Margherita Orsero ha conseguito il dottorato in Storia dell’Arte presso l’Università di Losanna in cotutela con l’Università degli Studi di Genova. Ha partecipato al progetto di ricerca MemId come assegnista all’Università degli Studi di Napoli Federico II.

martedì 24 gennaio 2023

Il Medioevo giorno per giorno

Il Medioevo giorno per giorno
di Delfina Ducci
pp. 320, € 14,90
Newton Compron, 2023
ISBN: 9788822772541
 
Storie e segreti per conoscere da vicino la vita di agricoltori, mercanti, soldati e sacerdoti della cosiddetta “epoca di mezzo”.
Il Medioevo comprende svariati secoli: si tratta di un’epoca lunghissima caratterizzata da avvenimenti che gli storici hanno spesso incatenato in schemi convenzionali, in stereotipi, come quello dell’attesa della fine del mondo dell’anno Mille. L’apocalisse, che avrebbe dovuto abbattersi sull’umanità, è diventata il simbolo di tutto il Medioevo. Ma com’era la vita quotidiana delle persone? Come si svolgevano le singole esistenze, al di là dei luoghi comuni? Guardare da vicino la vita di agricoltori, mercanti, soldati e sacerdoti può essere un modo per conoscere meglio la cosiddetta “epoca di mezzo”, per avere un punto di vista privilegiato sugli aspetti concreti che scandivano la realtà dei medievali. Uomini e donne alle prese con la loro condizione sociale, con i loro costumi, alimenti, usanze, i loro amori e odi, la sofferenza subita e inflitta, con gli sforzi per fare della loro esistenza qualcosa da conquistare anche attraverso le armi, il duro lavoro o l’intelletto. Storie apparentemente minime, ma che hanno rappresentato il quotidiano di uomini e donne per secoli.
Dal lavoro nei campi alla vita in città, dai nobili ai mercanti fino ai mistici: tutte le sfaccettature quotidiane dell’età di mezzo.
Delfina Ducci di origini umbre, vive e lavora a Roma. Ricercatrice e autrice di saggi di carattere storico, letterario, artistico, è impegnata in attività giornalistiche e ha promosso diversi incontri di studio sull’universo femminile, cui ha dedicato romanzi. Scrive per il teatro. Fa parte del Sindacato Libero Scrittori e dell’Accademia Teretina.

lunedì 23 gennaio 2023

Urbano II e l'Italia delle città

Urbano II e l'Italia delle città
Riforma, crociata e spazi politici alla fine dell'XI secolo
di Antonio Musarra
pp. 320, € 28,00
Il Mulino, 2023
ISBN: 978-88-15-38304-4

La ricerca storica è fatta, sovente, d’intuizioni. La specializzazione degli studi ha contribuito a complicare la comprensione di fenomeni fortemente interrelati: «riforma ecclesiastica», «crociata» e «comune» riguardano allo stesso modo i secoli XI e XII (e non solo quelli, ovviamente), eppure, quasi mai s’è tentato d’instaurare fra loro qualche relazione. L’obiettivo di questo libro è ricostruire il contesto in cui operò Urbano II ridefinendo il significato stesso di crociata alla luce del suo epistolario. In tal modo ci si propone di comprendere se e in che misura il bando d’una spedizione militare in Oriente – funzionale all’affermazione del primato petrino – abbia avuto un ruolo nel favorire, all’interno del Regnum Italiae, quel moto di progressivo affrancamento delle strutture politiche cittadine dall’assetto ereditato dall’età carolingio-ottoniana che avrebbe dato linfa al fenomeno comunale.
Antonio Musarra insegna Storia medievale presso Sapienza Università di Roma. Fellow di Harvard, si occupa di storia marittima e navale del Mediterraneo medievale, di storia delle crociate e dell’Oriente latino e di storia francescana. Con il Mulino ha pubblicato: «Genova e il mare nel Medioevo» (2015); «Acri 1291. La caduta degli stati crociati» (2017); «Il crepuscolo della crociata. L’Occidente e la perdita della Terrasanta» (2018); «Il grande racconto delle crociate» (con Franco Cardini, 2019); «Medioevo marinaro. Prendere il mare nell’Italia medievale» (2021); «Le crociate. L’idea, la storia, il mito» (2022).

domenica 22 gennaio 2023

L'architettura italiana nel Trecento

L'architettura italiana nel Trecento
di Carlo Tosco
pp. 440, € 19,00
Il Mulino, 2022
ISBN:  978-88-15-38299-3
 
Il Trecento segna una grande svolta nell’arte del costruire in Italia, che si distingue dal resto dell’Europa dominata dagli sviluppi del tardo gotico. L’architettura italiana mostra il risveglio di una vitalità regionale, guidata dai centri preminenti: le città comunali forti della loro autonomia, la nuova stagione del regno di Napoli e le ambizioni monumentali dei sovrani angioini, l’espansione aragonese in Sicilia e in Sardegna, l’affermazione dei poteri signorili in Italia settentrionale, con le dinastie dei Visconti, degli Scaligeri, dei Carraresi e dei conti di Savoia. Si delinea così un quadro variegato e complesso, che occorre liberare da una prospettiva di anticipazione del Rinascimento, per leggere invece queste architetture come un prodotto autonomo della civiltà del Trecento italiano. Un ritorno all’ordine, alle regole della composizione, all’equilibrio tra tradizione e innovazione, alla sicurezza professionale dei maestri, si delineano come le tendenze costanti ancora immuni dal predominio dei modelli antichi.
Carlo Tosco insegna Storia dell’architettura al Politecnico di Torino. Con il Mulino ha pubblicato anche «Il paesaggio come storia» (20172), «I beni culturali» (2014), «L’architettura medievale in Italia. 600-1200» (2016), «Andare per abbazie cistercensi» (2017), «Storia dei giardini» (2018) e «L’architettura italiana nel Duecento» (2021).

sabato 21 gennaio 2023

L'età del lume

L'età del lume
Una storia della luce nel Medioevo
di Beatrice Del Bo
pp. 312, € 20,00
Il Mulino, 2023
ISBN: 978-88-15-38291-7

La storia prende forma al sommesso crepitare delle candele di cera

«Secoli bui» è l’etichetta che dai tempi di Petrarca accompagna il Medioevo che buio invece non fu, per niente. Non sotto il profilo scientifico, politico, economico e culturale e non nella realtà: candele e innumerevoli altri manufatti nottetempo illuminavano gli interni di case, palazzi, botteghe e taverne, rischiaravano uomini che studiavano le carte di un processo e donne intente a leggere, accompagnavano gli amanti nei loro spostamenti illeciti, indicavano le abitazioni delle prostitute, illuminavano la strada durante le cavalcate, brillavano in chiesa. Paradossalmente con il coprifuoco le fiamme si accendevano. Dell’illuminazione artificiale poco si è scritto finora. Eppure le candele rientravano fra i beni di cui le autorità dovevano garantire la disponibilità a un prezzo accessibile. Ecco dunque, in queste pagine, una storia materiale della luce nel Medioevo e del mondo che ha ruotato intorno ad essa. 

Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della storia nell’Università degli Studi di Milano. Tra i suoi libri ricordiamo: «Banca e politica a Milano a metà Quattrocento» (Viella, 2010) e «Cittadinanza e mestieri. Radicamento urbano e integrazione nelle città bassomedievali» (Viella, 2014).

venerdì 20 gennaio 2023

Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni

Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni
Atti del convegno internazionale 16-17 novembre 2020
di A.A.V.V.
pp. 300, € 34,00
Salerno Editrice, 2023
ISBN: 9788869736360
 
Il Convegno di studi Contra Dantem: tra antidantismo e indebite riappropriazioni, organizzato da Coordinate dantesche, gruppo di ricerca interdisciplinare congiunto per le Università di Milano e di Friburgo, e dal Centro Pio Rajna, con la collaborazione della Casa di Dante in Roma, vuole proporre un’occasione di studio dell’opera di Dante e della sua tradizione nel corso dei secoli, dal Medioevo ai nostri giorni, valutando in particolare le posizioni antidantesche che si sono manifestate, con forme e in momenti diversi, nella storia.
L’approccio dell’indagine è multidisciplinare, volto a osservare la diffusione dell’opera di Dante da prospettive e con metodi diversi. Il convegno è stato organizzato secondo una scansione cronologica in sessioni (sessione medievale, Quattro-Settecento, contemporanea).
In particolare, nella sessione medievale, si porta l’attenzione sulle reazioni all’opera di Dante nella letteratura e nella società del Due-Trecento, avendo cura di mettere in evidenza la presa di posizione dei poeti contemporanei a Dante. La sessione dedicata al Quattro-Settecento offre una discussione delle acquisizioni consolidate e, dove possibile, una definizione dei modelli e degli anti-modelli letterari tra XVII e XVIII secolo. La sessione conclusiva del Convegno è dedicata all’anti-dantismo dell’età contemporanea e porta l’attenzione su fasi e momenti significativi di rilettura, adattamento, tradimento dell’opera di Dante (un caso per tutti, la lettura crociana).

giovedì 19 gennaio 2023

Il quinto sigillo

Il quinto sigillo
di Davide Cossu
pp. 288, € 9,90
Newton Compton, 2023
ISBN: 9788822767882
 
Firenze, 1439.
Durante il delicatissimo concilio ecumenico, un inquietante evento rischia di creare ulteriori e pericolose tensioni tra la Chiesa latina e quella greca: un delegato greco, appena ventenne, precipita dalla cupola di Santa Maria del Fiore. Cosimo de’ Medici incarica subito Leon Battista Alberti, noto per il suo ingegno acuto, di indagare segretamente su quell’evento tanto violento. I segni sul collo della vittima costringono presto Leon Battista a informare Cosimo che l’ipotesi di suicidio inizialmente elaborata è da scartare. Non solo, infatti, il giovane è stato strangolato, ma il cadavere aveva in bocca un fiorino d’oro e un foglietto con su scritto “TIMEO”.
Alberti e Parentucelli, raffinato e dotto teologo che lo affianca nell’indagine, non impiegano molto tempo a scandagliare la vita della vittima, il giovane Teodoro, i suoi affari, le sue frequentazioni. Ma chi possa avere avuto interesse a ucciderlo resta un mistero. E soprattutto, perché? C’è forse qualcuno che trama perché l’unione tra le due Chiese fallisca?
Quando un altro crimine bagna di sangue le strade di Firenze, i due si rendono conto che dietro a quelle morti c’è uno schema concepito con diabolica precisione da una mente lucida e spietata. Se non troveranno al più presto l’assassino, non solo le morti finiranno per moltiplicarsi, ma il destino della cristianità sarà in grave pericolo.
Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo è il suo primo romanzo.

mercoledì 18 gennaio 2023

Marckalada

Marckalada
Quando l'America aveva un altro nome
di Paolo Chiesa
pp. 168, € 16,00
Laterza, 2023
ISBN: 9788858150238 
 
Un secolo e mezzo prima del viaggio di Cristoforo Colombo, in Italia si conosceva già l’esistenza dell’America. La prova sta in un antico manoscritto perduto, ritrovato e ora conservato in un luogo sconosciuto. Una scoperta straordinaria che ci rivela un medioevo insolito e misterioso.
In un'opera scritta da un frate milanese del Trecento, Galvano Fiamma, si nasconde una breve menzione di una terra chiamata Marckalada, situata a ovest della Groenlandia. I marinai che viaggiano per i mari del Nord ne parlano come di una terra ricca di alberi e animali, dove si trovano grandi edifici e vivono dei giganti. È una notizia sensazionale: la prima menzione del continente americano nell'area mediterranea, un secolo e mezzo prima del viaggio di Colombo. Ma chi è Galvano Fiamma e da dove ricava queste informazioni? Cosa si sapeva davvero in Italia delle regioni al di là dell'oceano? Per rispondere a queste domande sarà necessario interrogare molti suggestivi personaggi: gli esploratori vichinghi che dall'Islanda approdarono sulle coste americane; il prete del porto di Genova, che tracciava carte geografiche; i mercanti che dal Mediterraneo si recavano al Nord per acquistare pellicce e uccelli da preda; gli imbarcati sulle galee genovesi scomparse nell'Atlantico mentre cercavano di raggiungere l'India navigando verso ovest. Il risultato è una ricerca appassionante come una spy story, una trama internazionale ricca di colpi di scena.
Paolo Chiesa è professore di Letteratura latina medievale e Filologia mediolatina all’Università Statale di Milano. Ha pubblicato tra l’altro edizioni commentate del Viaggio in Mongolia di Guglielmo di Rubruk, delle Meraviglie di Milano di Bonvesin da la Riva, dell’Antapodosis di Liutprando di Cremona e, con Andrea Tabarroni, della Monarchia di Dante. Èautore di testi di introduzione alla filologia per la didattica universitaria e del manuale Letteratura latina del medioevo. Un profilo storico.

martedì 17 gennaio 2023

Leale consigliere

Leale consigliere
di Dom Duarte
a cura di Roberto Mulinacci
pp. 472, € 45,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829017553
 
Il volume costituisce la prima traduzione in assoluto (sia pure non integrale) di una delle opere più importanti della letteratura medievale portoghese, il Leale consigliere, del re-filosofo Dom Duarte (1391- 1438). Scritto negli ultimi mesi di vita dell’autore, questo trattato di «morale e virtuosa scienza», idealmente destinato a fornire alla corte un modello di condotta cristiana, è rimasto, purtroppo, inedito fino al 1843. Ma, più che come manuale di filosofia pratica, incentrato su una interessante rilettura del sistema dei vizi e delle virtù, il Leale consigliere deve la sua fama postuma soprattutto ad alcuni capitoli, come quello che analizza per la prima volta il concetto di saudade o quelli in cui, quasi duecento anni prima di The Anatomy of Melancholy di Robert Burton, prende corpo un’anatomia della malinconia basata interamente sull’esperienza personale del sovrano, vittima di questo male oscuro.
Roberto Mulinacci è professore associato di Lingua e linguistica portoghese e brasiliana all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Si occupa principalmente di sociolinguistica e glottodidattica del portoghese, nonché di teoria della traduzione. Fra i suoi libri più recenti, Introduzione alla fonetica e fonologia del portoghese (Aracne, 2018) e Tradurre il Brasile (Aracne, 2018). Ha tradotto vari autori lusofoni, tra cui Fernando Pessoa, João Guimarães Rosa e Mia Couto.

lunedì 16 gennaio 2023

Maleficia

Maleficia
Storie di streghe dall'Antichità al Rinascimento
di Marina Montesano
pp. 284, € 26,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829016501
 
Il libro esplora le relazioni tra la stregoneria antica e la sua incarnazione moderna, colmando così un’importante lacuna nella storiografia. Si è spesso notato che storie di streghe circolavano nei testi classici greci e latini e che i trattati tardomedievali e moderni che si occupavano di credenze in materia di malefici, discutendo del volo magico e della metamorfosi dei corpi, vi facevano riferimento. Tuttavia, il ruolo della cultura umanistica e del revival classico nello sviluppo della caccia alle streghe finora non era stato ancora studiato a fondo. Dalla letteratura di età classica alcune descrizioni di malefici sono state trasmesse attraverso il Medioevo fino al XV secolo e al Rinascimento, quando i primi processi italiani richiamano il mito della strix, comune tanto nelle fonti dotte quanto nella memoria e nelle credenze popolari. Nell’Italia rinascimentale e anche oltre, nell’Europa moderna, il revival classico patrocinato dalla cultura umanistica dava nuovo spessore e ricontestualizzava i racconti antichi, che cessarono così di essere solo storie, come erano stati in precedenza, e divennero una prova cogente dei poteri del demonio e delle sue seguaci.
Marina Montesano insegna Storia medievale all’Università degli Studi di Messina ed è fellow di Villa I Tatti – The Harvard University Center for Italian Renaissance. Si occupa di storia culturale, con particolare riguardo alla magia e alla stregoneria; su questi temi ha pubblicato Caccia alle streghe (Salerno Editrice, 2012) e ha curato Folklore, Magic, and Witchcraft: Cultural Exchanges from the Twelfth to Eighteenth Century (Routledge, 2021).

domenica 15 gennaio 2023

Streghe, avvelenatrici e cortigiane di Roma

Streghe, avvelenatrici e cortigiane di Roma
di Monia Montechiarini
pp. 228, € 16,90
Intermedia Edizioni, 2022
ISBN: 979-12-80764-46-1
 
Bellezza, Fiore, Luna e Lucusta: sono solo alcuni dei nomi delle "donne di mala vita" incontrate nei documenti processuali. L'autrice ricostruisce le storie e i profili criminali di quelle "dedite al generoso commercio col peccato" e alle pratiche stregonesche. Incontreremo il caso sorprendente della guaritrice istruita e il suo quaderno con "tucti li segreti del mondo". Scopriremo pozioni salutari, unzioni magiche e le dosi dei veleni impiegati come antidoti fin dall'antichità. Conosceremo ricette e formule per "far bello el viso", sperimentate anche da un notaio, tra fiele di cervo o cicuta contro tumore e lussuria. Indagheremo sugli unguenti che trasferivano i poteri da Satana alle donne, sui ai motivi che portarono un giudice ad affermare che esse "siano facili a dar veleno", a incendiare la lussuria, fino a stilare una lista di consigli per i colleghi. Tra avvelenatrici di Campo de' Fiori, forestiere e cortigiane "oneste", incontreremo tra i rioni le donne difese da soldati, medici e spadaccini complici, insieme a eroine condannate ingiustamente e donne ribelli.
Risalendo alle radici della magia, conosceremo il mistero delle bambole voodoo romane, degli amuleti e le divinità  femminili, fino alle pratiche comuni a tutto il territorio. Il libro indaga cercando di capire l'origine delle accuse e le rivalità  tra colleghe, svelando i segreti nascosti dietro a esse, per ridare voce alle protagoniste del Rinascimento accusate in virtù delle loro professioni o abilità.
Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da vent’anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti in tutta Europa nella stesura di progetti comunitari per il recupero e la divulgazione della memoria storica fino al Novecento.
Oltre a organizzare convegni e giornate formative ufficiali, anche col patrocinio del MIBACT, partecipa come relatrice a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” ed è autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche.

sabato 14 gennaio 2023

«Il più grande palinsesto dell’alto medioevo»

«Il più grande palinsesto dell’alto medioevo»
Il restauro dei dipinti murali di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal 1900 al 1960 e oltre
di Paola Pogliani
pp. 176, € 24,00
Edifir Edizioni Firenze 2022
ISBN: 978-88-9280-127-1
 
Il volume ripercorre la storia conservativa dei dipinti murali della chiesa di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal momento della scoperta al 1960 proiettandosi fino all’ultimo restauro concluso nel 2015. Un caso complesso e paradigmatico al centro del dibattito storico sin dalla scoperta avvenuta con lo scavo condotto da Giacomo Boni nel 1900 che restituì un monumento cardine dell’Altomedioevo con le sue pitture, databili dal VI al IX secolo, che costituiscono l’asse portante della cultura artistica bizantina a Roma. Le vicende storiche del loro restauro rappresentano l’esempio più alto nel quadro dei restauri condotti sui cicli pittorici medievali a Roma. Un racconto avvincente che qui si dipana seguendo i fili degli interventi, delle scelte metodologiche e operative che si nutrono del dibattito sulla conservazione dei dipinti murali nella prima metà del Novecento e trovano, di volta in volta, un filo conduttore nel criterio dell’autenticità della materia dell’opera d’arte. I tempi del restauro sono scanditi da una prima fase (1900-1910) che vede protagonisti Boni e Tito Venturini Papari, e una seconda fase condotta dall’Istituto Centrale del Restauro (1945-1960) diretto da Cesare Brandi. Nel riconoscere la centralità delle pitture della chiesa forense, gli interventi di restauro, ricostruiti attraverso la documentazione d’archivio e l’analisi autoptica dei dipinti, si muovono fra istanze conservative e tecnicismi esprimendo la cultura del proprio tempo.
Paola Pogliani è storica dell’arte, ricercatore nel settore di Museologia e critica d’arte e del restauro presso l’Università degli Studi della Tuscia dove è vice direttore dei Laboratori di Restauro e insegna Museologia/Didattica museale e Procedimenti esecutivi e documentazione delle tecniche artistiche. I suoi studi sono volti alla comprensione degli aspetti tecnico formali delle opere d’arte e alle implicazioni che hanno con la storia del restauro e la museologia. A questi temi, che costituiscono l’asse dei progetti di ricerca nazionali ed internazionali a cui partecipa e di cui è responsabile scientifico, ha dedicato pubblicazioni e contributi in convegni scientifici fra cui: Sguardi sulle tecniche d’esecuzione nella cultura italiana degli anni Trenta (2013); La riflessione sul trattamento della lacuna negli anni Trenta e le origini del tratteggio (2020); Il Museo Civico di Viterbo negli anni Cinquanta. Franco Minissi e Umberto Piazzo (2022). 

venerdì 13 gennaio 2023

I Cistercensi. Un ordine monastico nel Medioevo

I Cistercensi
Un ordine monastico nel Medioevo
di Guido Cariboni
pp. 244, € 22,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829017492
 
I cistercensi sono considerati il primo ordine religioso della storia. Sorto alla fine dell’XI secolo, ebbe un rapido successo grazie a una visione positiva del futuro e alle soluzioni innovative che introdusse a livello organizzativo ed economico, creando un’efficace rete orizzontale di abbazie. L’interpretazione tradizionale della storia cistercense, come progressivo allontanamento dall’ideale dei fondatori, è superata da una lettura che evidenzia la capacità di adattamento dei monaci alle sfide che di volta in volta dovettero affrontare su temi quali la concezione di progresso e libertà, i rapporti con le donne, la gestione patrimoniale, la complicata relazione con la gerarchia della Chiesa e con il papato. Le loro vicende sono ripercorse dalle origini sino alla metà del Duecento, un periodo caratterizzato da intense sperimentazioni istituzionali.
Guido Cariboni insegna Storia medievale nell’Università Cattolica di Milano. Si occupa di storia comparata degli ordini religiosi e di analisi delle dinamiche di comunicazionesimbolica e rituale nel Medioevo.

giovedì 12 gennaio 2023

Propaganda politica, imperatori e iconografia monetale nel mondo bizantino (1204-1328)

Propaganda politica, imperatori e iconografia monetale nel mondo bizantino (1204-1328)
di Margherita Elena Pomero
pp. XXVIII-572, € 70,00
Cisam, 2022
ISBM: 9788868093778
 
La Quarta crociata del 1204 ebbe un enorme impatto su tutto il Mediterraneo orientale. Il collasso della capitale bizantina determinò non solo la disgregazione territoriale dell’impero, ma anche l’emergere di potentati romano-orientali di fatto indipendenti e concorrenti tra loro. Questo libro studia l’iconografia della eterogenea produzione monetale romano-orientale del XIII e della prima metà del XIV sullo sfondo dell’evoluzione dell’ideologia politica bizantina, che in questo periodo intreccia i suoi connotati tradizionali a temi maggiormente legati all’autorappresentazione dei ceti aristocratici.
Margherita Elena Pomero è docente a contratto di Civiltà bizantina presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna (Campus di Ravenna). I suoi principali settori di ricerca riguardano la storia sociale e l’ideologia politica del periodo medio e tardo bizantino con particolare attenzione alle fonti di carattere numismatico e sigillografico.

mercoledì 11 gennaio 2023

Anima e corpo

Anima e corpo
Donne e fedi nel mondo mediterraneo (secoli XI-XVI)
di Isabella Gagliardi
pp. 394, € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2023
ISBN: 9788829017447
 
La storia sociale delle donne appartenenti alle comunità cristiane, ebraiche e islamiche del bacino euromediterraneo tra l'XI e il XVI secolo evidenzia la percezione del corpo femminile nelle tre culture e conduce al recupero della loro considerazione nelle società di appartenenza. In tutte, al netto delle differenze che pur vi furono, la sessualità e la sua gestione definirono i ruoli, l'identità e il profilo morale delle donne. E se la loro integrità costituì la condizione necessaria per il matrimonio, principale meta per ognuna, il suo speculare contrario fu il bordello. La casa familiare funzionò, tuttavia, anche come agenzia formativa: la specificità dell'acculturazione femminile consisteva infatti nella tendenza a ottenere l'istruzione necessaria attraverso percorsi privati e informali. Così incontriamo poetesse, maestre di scuola, copiste, miniatrici ed esperte di saperi curativi, ma anche donne religiose. Escluse dall'esercizio attivo della liturgia e del culto, esse trovarono comunque un loro ruolo sacrale, contrapposto a quello di streghe, fattucchiere e maghe. Tanto ricercate quanto, poi, perseguitate.
Isabella Gagliardi è professoressa associata di Storia del cristianesimo e delle Chiese all’Università degli Studi di Firenze. Si occupa di storia religiosa, di storia delle donne e di storia dei rapporti tra saperi tecnici (medici e iatrochimici) e saperi “religiosi” nel Medioevo e nella prima età moderna, con particolare riferimento alle società mediterranee. È membro dell’Academic Board dell’Istituto di ricerca statunitense The Medici Archive Project, è associata al Laboratoire d’études sur les monothéismes LEM – UMR 8584 di Parigi ed è directeur d’études 2022 della Fondation Maison des sciences de l’homme di Parigi

martedì 10 gennaio 2023

L' erborista di corte

L' erborista di corte
di Lisa Laffi
pp. 360, € 20,00
Edizioni tre60, 2022
EAN: 9788867027026
 
Napoli, 1414. Costanza Calenda, figlia di un famoso medico di Salerno, ha sempre sognato di seguire le orme del padre ed esercitare l'arte medica. Tuttavia, sa perfettamente che il suo destino è quello di sposarsi, in un mondo che vuole le donne soltanto mogli e madri. Anche il padre, Salvatore, è di questo avviso, ma quando si reca alla corte di Napoli per curare il re in punto di morte, le consente di assisterlo. Per Costanza è l'occasione per mostrare a lui e alla futura regina, Giovanna II, i rimedi e le cure apprese di nascosto nella bottega di uno speziale. Giovanna ne rimane talmente colpita, che insiste perché la ragazza studi per diventare il suo medico personale. Ma poiché alle donne non è permesso frequentare l'università, Costanza dovrà proseguire gli studi in un convento a Bologna, lontana da casa e soprattutto dal giovane Baldassarre Santomango, l'affascinante nobile salernitano che le ha colpito il cuore… Terminati gli studi, Costanza torna a Napoli per restare accanto alla sovrana; ne diventa l'amica e la confidente, scoprendo che Giovanna è circondata di nemici che tramano contro di lei. Nel frattempo Costanza ritrova Baldassarre e si accorge di amarlo più che mai. Forte del suo sostegno, la giovane fa di tutto per difendere la regina dagli intrighi di corte, e lei in cambio le permette di accedere all'Università di Napoli: potrà discutere la tesi in medicina, e diventare la prima donna laureata al mondo...
Lisa Laffi è laureata in Conservazione dei Beni Culturali e vive a Imola dove fa l’insegnante. È autrice teatrale e di saggi di storia locale.

lunedì 9 gennaio 2023

L' articolazione regionale dell'architettura romanica in Costiera Amalfitana tra l'XI e il XII secolo

L' articolazione regionale dell'architettura romanica in Costiera Amalfitana tra l'XI e il XII secolo
Il patrimonio storico-artistico di Scala
di Vincenzo Sebastiano
pp. 303, € 25,00
Centro di Cultura e Storia Amalfitana, 2022
EAN: 9788888283821
 
Tra i centri interni dell'antico ducato, Scala è certamente uno dei più ricchi di storia ed arte, tra i più interessanti e validi per testimoniare la nascita e l'evoluzione dell'architettura romanica della costiera nei primi secoli del secondo millennio. Qui sono ancora presenti emergenze architettoniche e artistiche di notevole importanza che rimandano alla gloria e alla potenza delle famiglie patrizie del ducato che vi si stabilirono, in particolar modo, tra l'XI e il XIII secolo. In esse è evidente il rapporto tra l'architettura romanica locale e gli influssi e le mediazioni arabo-bizantine presenti nell'area mediterranea soprattutto nell'XI e XII secolo. In questo periodo, infatti, anche in Campania si manifestò una marcata attitudine al sincretismo e alla fusione di espressioni artistiche differenti che portò alla realizzazione di capolavori di estremo interesse che mediavano elementi stilistici latini (l'impianto basilicale), normanni (i volumi possenti e slanciati verso l'alto), arabi e islamici (visibili nelle decorazioni a motivi geometrici astratti e nelle tarsie policrome) e bizantini (riconoscibili nelle volte estradossate e a cupola e nelle absidi sempre triplici). Con questo saggio si presenta un'analisi storico-architettonica dell'intero patrimonio artistico locale medievale, riportando le descrizioni e i rilievi ma anche i ritrovamenti e le scoperte effettuate in vari anni di ricerca, al di sotto degli intonaci o tra i ruderi stessi delle strutture che conservano in parte ancora i segni di antiche decorazioni e tecniche locali, come le tarsie policrome in tufo, gli archi ogivali, le cupolette e le volte estradossate, le arcatelle cieche o incrociate. Un progetto di ricerca e di studio che rappresenta al tempo stesso uno strumento di conoscenza, mappatura, catalogazione e documentazione grafica e fotografica del patrimonio storico-artistico romanico locale e delle tracce che di esso ancora si conservano. 

domenica 8 gennaio 2023

Dante e la filosofia

Dante e la filosofia
di Ètienne Gilson
pp. 384, € 14,90
Tusconi Libri, 2023
EAN: 9788818035599
 
Nell'affrontare il pensiero dantesco Gilson evita di apporgli una comoda etichetta classificandolo tra le filosofie già costituite del tempo, si impegna piuttosto nel tentativo pienamente riuscito di comprenderlo secondo i tratti che gli sono singolari e unici. Per Gilson collocare storicamente il pensiero dantesco non significa ricondurlo al tomismo o all'averroismo, come si è maldestramente preteso, quanto invece mostrarne l'impianto teoretico originale e solidamente giustificato nei suoi propri principi in un continuo confronto con le principali e tra loro molto varie correnti filosofiche del tempo. Attraverso una penetrante disamina del Convivio, della Monarchia e della Commedia viene messa a fuoco l'idea dantesca fondamentale dell'armonia dei tre ordini: politico, filosofico e teologico. Armonia che per Dante si realizza soltanto attraverso il riconoscimento della completa autonomia, pur in una gerarchia di dignità, di ognuno dei tre ordini e del loro specifico ruolo assegnato dalla Provvidenza divina.
Ètienne Gilson, filosofo cristiano francese di filosofia medievale, è stato professore in varie Università francesi (Lille, Strasburgo, Sorbona) e al Còllege de France. Nel 1929 contribuì attivamente alla fondazione del Pontificial Institute of Medieval Studies di Toronto (Canada), dividendo i suoi impegni fra Europa e Nord America. Ha contribuito in modo decisivo alla valorizzazione del Medioevo e della sua varietà di posizioni speculative con importantissime e ancora insuperate monografie sui principali pensatori del Medioevo e con la fondazione e la promozione di molteplici iniziative scientifiche, quali riviste e collane di studi e di testi. Fra i suoi principali volumi si ricordano La filosofia di san Bonaventura (1995), La teologia mistica di san Bernardo (1995) e Giovanni Duns Scoto (2008).

sabato 7 gennaio 2023

L' imperatrice Angilberga

L' imperatrice Angilberga
Una donna di potere dell'Alto Medioevo tra Ragion di Stato e spiritualità benedettina
di Erminio Morenghi
pp. 207, € 15,00
Apostrofo Editori, 2022
EAN: 9788897819608
 
Angilberga una delle regine carolinge che dominarono la scena storica nel travagliato confronto tra le istituzioni del suo tempo: Impero e Papato. Si impose come donna virile, orgogliosa, superba, avida di ricchezze, violenta e vendicativa, malvoluta da tutta la nobiltà italiana nonostante l'ingente patrimonio accumulato grazie alla generosità di Ludovico II il Giovane, suo consorte. Felice Passero la riabiliterà in riferimento agli ultimi anni della sua vita claustrale, ricordandola come donna di singolare e alta virtù ornata, di grandezza d'animo, di prudenza, di liberalità, di affabilità. Luci e ombre di una vera protagonista della scena storica del IX secolo, tutta da scoprire. Prefazione di Maria Enrica D'Agostini. 
Erminio Morenghi è docente di tedesco di ruolo presso IC Tazio Nuvolari di Volta Mantovana.
Maria Enrica D'Agostini svolge dal 1968 attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Germaniche della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Parma dove è stato professore ordinario di Lingua e Letteratura tedesca.

venerdì 6 gennaio 2023

Gemma purpurea

Gemma purpurea
di Guido Faba
Edizione critica a cura di Michele Vescovo
pp. XI-231, € 58,00
Sismel, 2022
ISBN: 978-88-9290-153-7
 
Guido Faba appartiene alla generazione di maestri bolognesi che, nella prima metà del Duecento, imprime all’insegnamento del dictamen una svolta decisiva: non solo ne riformula l’apparato normativo, ma opera anche un’enfatizzazione del suo ruolo sociale. Composta presumibilmente tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, nell’ultima fase del magistero fabiano, la Gemma purpurea si presenta come un agile manuale volto a illustrare, in una logica esemplificativa, le tecniche della scrittura epistolare: dopo il prologo, in cui la conoscenza del dictamen viene emblematicamente rappresentata in termini sapienziali, il testo contiene liste di aggettivi e sostantivi (suddivisi per categorie sociali), liste di verbi e avverbi (distinti in base al significato) e modelli di exordia (organizzati secondo un criterio cetuale o in base alla parola iniziale), oltre a qualche indicazione di carattere generale. Uno degli aspetti più interessanti dell’opera risiede nella presenza, al suo interno, di quindici brevi modelli in volgare: l’apertura al volgare costituisce una novità nel campo dell’ars dictaminis e risulta tanto più significativa in quanto si concretizza in un ambiente culturale come quello bolognese, in cui il latino mantiene ben salda la propria egemonia nell’insegnamento della retorica. Il volume, dopo una presentazione della biografia e degli scritti di Guido Faba, analizza compiutamente l’opera e ne fornisce l’edizione critica.

giovedì 5 gennaio 2023

Il castello di Lecce. Fortezza della Puglia meridionale

Il castello di Lecce. Fortezza della Puglia meridionale
Volume I Archeologia e storia. Volume II. Scavo e reperti della Torre Mozza
a cura di Paul Arthur, Marisa Tinelli, Benedetto Vetere
pp. 562, € 84,00
All'Insegna del Giglio, 2022
ISBN: 9788892851917
 
Il castello di Lecce è il più grande monumento medievale e della prima età moderna della Puglia. Gli importanti scavi archeologici condotti negli ultimi vent’anni hanno dimostrato che probabilmente si è ampliato su un nucleo originario risalente circa alla metà del XII secolo, anche se è più noto per le sue imponenti mura ed i bastioni rapportabili al regno dell’imperatore Carlo V. Sebbene argomento di numerosi studi, è la prima volta che il monumento è stato oggetto di un’analisi sistematica su larga scala volta a svelarne i segreti, condotta sotto la direzione dell’Università del Salento. Questi due volumi sono i primi resoconti dettagliati del progetto e riuniscono gli studi documentari, che ne rivelano il significato e le funzioni, ed i risultati dell’archeologia, questi ultimi in particolare sulla Torre Mozza tardo-medievale e sull’incredibile ricchezza dei dati provenienti dagli scavi eseguiti al suo interno.
Paul Arthur è Ordinario di Archeologia Medievale all'Università del Salento.
Marisa Tinelli opera nel Laboratorio di Archeologia Medievale dell'Università del Saleno.
Benedetto Vetere è Professore Ordinario di Storia Medievale in pensione.