venerdì 27 settembre 2013

Le Regine dei Longobardi e altri saggi

Le Regine dei Longobardi e altri saggi
di Nicoletta Francovich Onesti
pp. 216, € 25,00
Artemide, 2013
ISBN: 978-88-7575-178-4
 
Alcune regine longobarde sono state donne di grande personalità e di eccezionale intraprendenza, altre sono figure restate più in ombra, come era di solito il ruolo di molte donne nell’alto medioevo. Le regine che più hanno lasciato un segno nella storia dei Longobardi, e che più hanno colpito la fantasia e la memoria di Paolo Diacono, che ci riferisce le loro vicende sembrano incarnare modelli storico-narrativi particolarmente arcaici e legati a tradizioni decisamente ancestrali. Il libro indaga ed evidenzia soprattutto questo aspetto, raccogliendo tutti quegli elementi tradizionali che sono concentrati nelle fonti altomedievali coeve alla vicenda storica dei Longobardi, e che all’indagine risultano essere non pochi. Il volume contiene anche saggi sulla lingua e la storia longobarda dalla Pannonia al Sud Italia (Il nome Lapo e i suoi antefatti; L’antroponimia longobarda della Toscana; Gli antroponimi di origine longobarda in Italia meridionale; I Longobardi nel Sud: cultura scritta e tracce linguistiche; L'incontro delle culture latina e germanica nell'Italia longobarda; ecc.) letta sopratutto attraverso l’antroponimia.
Nicoletta Francovich Onesti è ordinario di Filologia Germanica all'Università di Siena.

mercoledì 25 settembre 2013

I misteri del Goleto

I misteri del Goleto
Viaggio attraverso le simbologie medievali alla scoperta di una affascinante abbazia d'Italia
di Marco Di Donato
€ 14,90
Youcanprint, 2013
 
Un viaggio alla scoperta delle simbologie medievali presenti in una misteriosa abbazia d'Italia: luoghi e personaggi che hanno fatto storia, Castel del Monte di Bari, la Basilica di Collemaggio a l'Aquila, la Cattedrale di Chartres in Francia, ma anche Federico II di Svevia e i Cavalieri Templari. Simboli e tracce mai studiate in precedenza e un'enigmatica frase ancora avvolta nel mistero. Suoni ed emozioni di un passato che continua ad affascinare e a suscitare profondo interesse; un lavoro accurato ispirato ai più solidi principi di ricerca storica, nel quale l'autore presenta le varie vicende in un contesto preciso ed efficace che va al di la di preconcetti e/o facili falsificazioni, soprattutto quando si parla di certi argomenti.

lunedì 23 settembre 2013

Fides et Caritas

Fides et Caritas 
Il Beato Gherardo de’ Saxo e i 900 anni dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta
(con catalogo delle decorazioni e gradi del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell’Ordine pro Merito Melitensi civile e militare)
di Alessio Varisco
pp. 456, € 25,00 
Edizioni Effigi, 2013
ISBN: 978-88-6433-346-5

Non è facile seguire le vicende storiche del Beato Gherardo, per diverse motivazioni, non ultima la rivendicazione da parte di alcuni di aver scoperto per primi le fonti che diano ragioni all’una o all’altra parte.
Ben venga allora questa pubblicazione del Prof. Alessio Varisco, Docente e Direttore di Antropologia Arte Sacra ed Ufficiale dell’Ordine pro Merito Melitensi, che scava in profondità le fonti, le mette a confronto, le colloca nella loro cornice storica e geografica, dentro la cultura del tempo, e ne cava un linguaggio chiaro… così che il Beato Gherardo è nei suoi confini spirituali, culturali, del suo agire fino alla fondazione degli Ospitalieri di San Giovanni. (…)
Si deve riconoscere al Prof. Varisco la vasta misura del suo cercare e ricercare; si deve ammettere l’amore per la Verità, Amore che se da una parte lo porta alla sua tesi, dall’altra lo aiuta ad “osare”, quando è il caso, a confutare tesi magari date per certe da altri studiosi. (…)
Angelo Mascheroni, Vescovo

venerdì 20 settembre 2013

Roselle. Le monete dagli scavi archeologici (1959-1991) e dal territorio

Roselle. Le monete dagli scavi archeologici (1959-1991) e dal territorio
a cura di Massimo De Benetti e Fiorenzo Catalli
pp. 304, € 25,00
C&P Adver Effigi, 2013
ISBN: 978-88-6433-281-9
 
Città etrusca, romana e poi medievale, Roselle ha restituito, nell'arco di più di cinquanta anni di attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, una grande quantità di dati e materiali. A partire dalle più antiche attestazioni di esemplari di zecche campane ed etrusche (IV-III secolo a.C.) le monete recuperate contribuiscono a delineare i contesti socio-economici nei diversi periodi storici e a ipotizzare movimenti di uomini e scambi di merci. Una parte consistente dei rinvenimenti è pertinente al periodo repubblicano, quando Roselle conobbe un rinnovato sviluppo (II sec. a.C.) successivo alla conquista romana del 294 a.C., e alla prima età imperiale, in concomitanza con la monumentalizzazione della città (I sec. d.C.). La presenza di moneta è abbondante per tutta l'età imperiale, con un picco di attestazioni nella seconda metà del III secolo e una riduzione evidente nel IV secolo, quando in città cessarono attività edilizie ex novo. L'assenza di nominali coniati dopo il 388 d.C. rende plausibile l'ipotesi che anche a Roselle si utilizzassero, tra la fine del IV ed il V secolo, emissioni coniate precedentemente. Dopo un vuoto di alcuni secoli, l'evidenza numismatica riappare alla fine dell'VIII secolo con un denaro di Carlo Magno e più tardi con esemplari di XI e XII secolo, a ricordare il ruolo avuto da Roselle come sede vescovile fino al 1138 prima di cadere definitivamente in rovina.

La Biblioteca Malatestiana di Cesena

La Biblioteca Malatestiana di Cesena
di Paolo Turroni
pp. 112 (di cui 44 a colori), € 10,90
Società Editrice "Il Ponte Vecchio", 2013
 
Anello di congiunzione fra cultura medievale e umanistica, la Biblioteca Malatestiana di Cesena fu voluta da Malatesta Novello, signore della città, a metà del XV secolo, proprio mentre a Magonza Johann Gutenberg dava vita al libro a stampa. Unica biblioteca del Quattrocento ad essere giunta a noi intatta in ogni sua parte (edificio, arredo, libri), da oltre mezzo millennio questo luogo straordinario, fin dall’inizio pubblico e aperto a tutti gli studiosi, rappresenta un punto di riferimento per la cultura italiana, e non solo, visto che nel 2005 l’Unesco l’ha inserito nel “Registro della memoria del mondo”, prima biblioteca italiana ad avere questo riconoscimento.
Paolo Turroni, servendosi dei risultati più recenti delle ricerche scientifiche e attraverso una narrazione piacevole e interessante, accompagna il lettore all’interno della Malatestiana, presentandone la storia e le curiosità, le opere d’arte e i più importanti volumi.
Dal 30 settembre 2013 tutte le librerie.

giovedì 19 settembre 2013

Arte di corte in Italia del Nord

Arte di corte in Italia del Nord
Programmi, modelli, artisti (1330-1402 ca.)
a cura di Serena Romano e Denise Zaru
pp. 488, € 48
Viella, 2013
ISBN: 9788867280087

Questo volume offre un’ampia panoramica dell’arte di corte in Italia settentrionale, nel corso del Trecento e del primo Quattrocento. Racconta una civiltà figurativa che rimane fedele al mondo religioso e alle sue iconografie, ma si apre largamente ai temi profani, che si moltiplicano nelle città, nelle residenze dei signori e nei loro castelli.
I saggi qui riuniti raccolgono novità e studi su Mantova, Verona, Padova, il Monferrato e soprattutto sulla Lombardia e Milano, che vivono una stagione di straordinario splendore sotto il dominio dei Visconti. Gli ambiti trattati riguardano soprattutto la pittura monumentale, ma anche la scultura, l’oreficeria, la miniatura e la produzione letteraria del tempo.
Serena Romano è professore di Storia dell’arte medievale presso l’Università di Losanna. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Arte e iconografia a Roma. Da Costantino a Cola di Rienzo (con M. Andaloro, Jaca Book, 2000); La O di Giotto (Electa, 2008). Dirige, con Maria Andaloro, l’opera La pittura medievale a Roma 312-1431. Corpus e Atlante in dieci volumi (Jaca Book 2006-).
Denise Zaru è ricercatrice presso l’Università di Losanna. I suoi interessi scientifici si concentrano sulla pittura dell’Italia del Nord, in particolare sui rapporti tra osservanza ed arte nel Veneto (XV- XVI secolo), nonché sulla pittura lombarda del Trecento e i problemi di narrazione visiva.

mercoledì 18 settembre 2013

I Conti Normanni di Lesina e Civitate

I Conti Normanni di Lesina e Civitate
di Giuseppe Di Perna
pp. 434, € 30,00
Malatesta Editrice, 2013
ISBN: 9788895939391
 
Questo libro ripercorre, da un ben determinato punto di vista, tutto l'arco della conquista normanna e della formazione del Regno di Sicilia, spingendosi sino ai primi decenni dell'epoca fridericiana. Se l'attenzione è appuntata sulle contee di Lesina e di Civitate, non mancano ampie digressioni sulle origini e le ramificazioni delle principali famiglie feudali, che di volta in volta entrarono in contatto con gli ambiti territoriali in questione; allo stesso modo, le vicende politiche ed istituzionali dello Stato normanno-svevo fanno da sfondo a quelle comitali, non nel senso di una mera giustapposizione, ma quale motivazione e spiegazione delle "ricadute" locali e regionali.
Giuseppe Di Perna è Socio Ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia e Presidente del Centro Studi per il Medioevo di Capitanata e Mezzogiorno d’Italia.

lunedì 16 settembre 2013

La memoria e la voce

La memoria e la voce
Un'indagine cognitiva sul Medioevo (secoli VI-XII)
di Paolo Galloni
pp. 260, € 12,00
Aracne Editrice, 2013
ISBN: 978-88-548-6245-6
 
Questo lavoro nasce dalla convinzione che la collaborazione interdisciplinare con le scienze cognitive offra possibilità nuove alle scienze storiche. L’indagine “cognitiva” del Medioevo qui condotta si concentra in particolare (ma non solo) sui modi di costruzione, ricostruzione e interpretazione del passato; il tema è impossibile da affrontare senza tener conto della presenza cruciale della corporeità, della voce, della narratività e del paesaggio come chiavi di accesso a percezioni, sentimenti ed emozioni di uomini e donne vissuti mille e più anni fa. La particolare forma di presenza del passato che viene indagata orientava la percezione di spazio e tempo, ed era condivisa da comunità mnemoniche che includevano individui sia alfabetizzati che non alfabetizzati. Nel corso della trattazione, l’autore propone anche riflessioni sulle scelte formali ed espressive prevalenti tra quegli storici odierni che rischiano di anestetizzare ciò che dovrebbero invece rendere accessibile ai lettori; al contrario, nell’armamentario degli storici andrebbe reintrodotto un ‘medievale’ senso di meraviglia nei confronti del passato quale strumento indispensabile per la comprensione di ciò che si studia e si racconta. Questo lavoro nasce dalla convinzione che la collaborazione interdisciplinare con le scienze cognitive offra possibilità nuove alle scienze storiche. L’indagine “cognitiva” del Medioevo qui condotta si concentra in particolare (ma non solo) sui modi di costruzione, ricostruzione e interpretazione del passato; il tema è impossibile da affrontare senza tener conto della presenza cruciale della corporeità, della voce, della narratività e del paesaggio come chiavi di accesso a percezioni, sentimenti ed emozioni di uomini e donne vissuti mille e più anni fa. La particolare forma di presenza del passato che viene indagata orientava la percezione di spazio e tempo, ed era condivisa da comunità mnemoniche che includevano individui sia alfabetizzati che non alfabetizzati. Nel corso della trattazione, l’autore propone anche riflessioni sulle scelte formali ed espressive prevalenti tra quegli storici odierni che rischiano di anestetizzare ciò che dovrebbero invece rendere accessibile ai lettori; al contrario, nell’armamentario degli storici andrebbe reintrodotto un ‘medievale’ senso di meraviglia nei confronti del passato quale strumento indispensabile per la comprensione di ciò che si studia e si racconta.
Paolo Galloni è nato il 30.06.1964 a Langhirano (PR), laureato in Storia all’università di Bologna nel 1988 con una tesi dedicata alla caccia medievale (relatori Massimo Montanari e Vito Fumagalli), dopo un’esperienza quindicinale come produttore di Prosciutto di Parma (praticando in parallelo la ricerca storica e la scrittura) svolge ora l’attività di editore (casa editrice Viella, in Roma, specializzata in saggistica storica), scrittore, saggista e promotore di eventi culturali. Nella seconda metà del 2008 ha avviato il P.G. Kien Project, che si prefigge di esplorare le potenzialità creative sia della dimensione digitale che di quella materiale del libro. Il digitale permette al lettore di contribuire al miglioramento dell'opera e addirittura di ipotizzare forme di personalizzazione. La materialità del libro, si potrebbe osare dire la sua corporeità, aggiunge qualcosa di unico all'esperienza della lettura. Ogni progetto avrà le sue particolarità originali, ma tutti avranno una cosa in comune: la possibilità di condividere la creatività.

domenica 15 settembre 2013

La tigre e l'ermellino

La tigre e l'ermellino
di Laura Malinverni
pp. 234, € 10,20
Prospettiva Editrice, 2013
ISBN: 978-88-7418-817-8
 
Quella mano sembrava non appartenere al dipinto. Sembrava venire da fuori, da un luogo lontano, ma non dimenticato, e prendere possesso del ritratto. Isabella non riusciva a staccare gli occhi dalla perfezione di quelle dita candide in primo piano. Le belle mani. L'eredità che accomunava le donne di casa Sforza: Ippolita, Caterina, Bianca Maria, Isabella... Bianca Maria rivolse ad Isabella uno dei suoi terribili sorrisi. Il ritratto è dedicato più a chi non c'è che a chi vi appare. Se volete, è il sofisticato gioco di un cortigiano, un indovinello. Ma se vi ponete qualche domanda in più, come ci insegna Leonardo nei suoi giochi, troverete la soluzione del mistero.
Laura Malinverni è nata a Milano, dove ha seguito studi umanistici, vive da tempo a Novara. Già prima dei diciott’anni aveva scritto un centinaio fra racconti e poesie; in seguito, agli interessi letterari si sono aggiunti quelli per la ricerca storica e la psicologia. Le sue storie nascono dalla passione per il Rinascimento ed il suo mondo femminile in particolare e traggono ispirazione dalle corrispondenze originali dei protagonisti: le sue indagini, condotte attivamente da un ventennio in archivi italiani e stranieri, proseguono tuttora nel campo dell’iconografia del periodo e l’hanno anche portata a scoprire particolari inediti nella vita dei suoi personaggi. Oltre a collaborare con ricerche biografiche a siti storici e artistici online e ad aver pubblicato vari racconti e poesie, è autrice di un altro romanzo storico ambientato nel Quattrocento milanese, “Il ramo di biancospino” (2006, Robin Edizioni), che le è valso l’apprezzamento di pubblico e critica e un paio di lusinghieri piazzamenti in premi letterari nazionali.

sabato 14 settembre 2013

La Vipera e il Diavolo

La vipera e il Diavolo
di Luigi Barnaba Frigoli
pp. 352, € 17,00
Meravigli Edizioni, 2013
ISBN: 9788879552943

Milano, seconda metà del Trecento. Un solo trono, due pretendenti: Gian Galeazzo, ambizioso, scaltro e risoluto rampollo della famiglia Visconti, e Bernabò, suo zio, il terribile e spietato ammazzapreti, fustigatore del popolo. Pronti a tutto per conquistare il potere, indiscusso e totale. Una rivalità destinata a diventare scontro senza esclusione di colpi, tra congiure e intrighi, esecuzioni e duelli, incantesimi e tradimenti, invidia e sangue, amore e odio. Trame oscure scandite da antiche leggende e intessute nell'ombra da Tasso, aromatario in fuga dai fantasmi del suo passato, e da Libista, cuoca prestata alla stregoneria per saziare la sua sete di vendetta. La resa dei conti, tra Vipera e Diavolo, non tarderà ad arrivare. E sarà per la vita o per la morte. In palio, oltre allo scettro, la gloria imperitura. Oppure l'eterna dannazione.

giovedì 12 settembre 2013

I delitti delle sette virtù

I delitti delle sette virtù
di Matteo di Giulio
pp. 378, € 12,90
Sperling & Kupfer, 2013
ISBN: 978882005469

Anno Domini 1481. Un rogo brucia in una città spagnola: un uomo e una donna, bollati come eretici, stanno espiando le loro colpe. Ad assistere, con gli occhi sbarrati e il cuore gonfio di paura, c’è un bambino. È il figlio Rafael, che guarda morire i suoi genitori e tende le braccia verso le fiamme, in un estremo tentativo di riportarli a sé. Tredici anni dopo, quel bambino diventato ormai un giovane uomo arriva a Firenze, in fuga dall’Inquisizione e dalle sue persecuzioni: per lui, spagnolo di fede musulmana, non c’è pace nell’Europa cattolica. Non intende fermarsi a Firenze, ma grazie a un incontro fortuito cambia i suoi piani: si trova infatti, per caso, nel posto giusto al momento giusto e salva da un’aggressione un ricco mercante, Jacopo da Forlì, conquistandone la fiducia. Rafael entra così alle dipendenze di Jacopo, un uomo influente e vicino alla corte dei Medici. Allo stesso tempo, però, qualcuno in città sta seminando il terrore: una serie di delitti, commessi in rapida successione, ha trasformato Firenze in una città fantasma. La firma dell’assassino è sempre la stessa: sul corpo della vittima viene inchiodata una pergamena, sulla quale sono scritti oscuri testi che si riferiscono ogni volta a una delle sette virtù. Ben presto, sospetti e accuse ricadono proprio su Rafael, straniero e appena giunto in città. Solo Jacopo crede alla sua innocenza: forse per questo viene ucciso anche lui… Mentre Firenze è scossa dalle prediche infiammate del Savonarola, a Rafael non resta che cercare di scoprire da solo il vero colpevole. E soprattutto capire chi e perché lo vuole morto. Matteo Di Giulio ci trasporta in uno dei periodi più affascinanti, cupi e misteriosi della storia rinascimentale, con un thriller che si legge d’un fiato, forte di un protagonista eccezionale e di una scrittura che non lascia scampo.
Matteo Di Giulio vive a Milano, dove è nato nel 1976. Ha pubblicato i romanzi La Milano d’acqua e sabbia, finalista al Premio Belgioioso Giallo, e Quello che brucia non ritorna. Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie e su "Velvet – la Repubblica". Per Agenzia X ha curato la collana di tascabili noir "Inchiostro rosso".
Fondatore dei portali Hong Kong Express e Asia Express, ha curato con Fabio Zanello Non è tempo di eroi. Il cinema di Johnnie To. Ha collaborato a diversi cataloghi del Far East Film Festival e dell'Asian Film Festival, di cui è stato vice-direttore. Suoi saggi cinematografici sono apparsi su libri e riviste italiani e stranieri.
Visita il sito dell'autore.

mercoledì 11 settembre 2013

Naturalmente divisi

Naturalmente divisi
Storia e autonomia delle antiche comunità alpine
di Luca Giarelli
pp. 382, € 25,00
Youcanprint, 2013
ISBN: 9788891111708
 
Il libro "Naturalmente divisi" è nato a seguito di un convegno che aveva il proposito di fornire una panoramica sufficientemente completa e criticamente aggiornata sulla storia sociale delle antiche comunità delle Alpi. La prospettiva nella quale si è operato è stata l'analisi storica e politica di singole valli attraverso lo studio delle autonomie da loro guadagnate nel corso dei secoli: aree montane privilegiate che hanno più volte rimarcato la "naturale divisione" dalle grandi città della pianura attorno alle quali gravitavano. La complessità di questo rapporto è stato sintetizzato nel presente volume che si propone come una valida guida per chi volesse avvicinarsi con curiosità all'argomento. Particolare attenzione è stata rivolta alle vallate centrali delle Alpi (dalla Valle Camonica alla Valsassina), per quanto i contributi spazino dalle Alpi Cozie fino alla Carnia, con un excursus riservato alle antiche comunità alpine in epoca romana.
Un libro che racconta il medioevo alpino dove, attraverso lotte e diplomazia, numerose vallate guadagnarono le proprie libertà.

giovedì 5 settembre 2013

Donne, madonne, mercanti e cavalieri

Donne, madonne, mercanti e cavalieri
di Alessandro Barbero
pp. 144, € 14,00
Laterza, 2013
ISBN:  9788858108574

Chi erano, come pensavano, come vedevano il mondo uomini e donne del Medioevo?
Sei destini unici che descrivono un’epoca, visti da vicino vicino, come mai li abbiamo conosciuti.
Fra’ Salimbene da Parma, il francescano che ha conosciuto papi e imperatori, vescovi e predicatori, e su ognuno ha da raccontare aneddoti, maldicenze e pettegolezzi; Dino Compagni, il mercante di Firenze che ha vissuto in prima persona i sussulti politici d’un comune lacerato dai conflitti al tempo di Dante; Jean de Joinville, il nobile cavaliere che ha accompagnato Luigi il Santo alla crociata, testimone imperturbabile di sacrifici, eroismi e vigliaccherie; Caterina da Siena, che parlava con Dio e le cui lettere infuocate facevano tremare papi e cardinali; Christine de Pizan (si chiamava in realtà Cristina da Pizzano), la prima donna che ha concepito se stessa come scrittrice di professione, si è guadagnata da vivere ed è diventata famosa scrivendo libri; Giovanna d’Arco, che comandò un esercito vestita da uomo e pagò con la vita quella sfida alle regole del suo tempo.
È possibile incontrare uomini e donne del Medioevo, sentirli parlare a lungo e imparare a conoscerli? È possibile se hanno lasciato testimonianze scritte, in cui hanno messo molto di se stessi. È il caso di cinque su sei dei nostri personaggi; della sesta, Giovanna d’Arco, che era analfabeta o quasi, possediamo lo stesso le parole, grazie al processo di cui fu vittima e protagonista.
Indice:
Premessa vii
Il frate 3
Il mercante 25
Il cavaliere 47
Caterina da Siena 67
Christine de Pizan 87
Giovanna d’Arco 107
In luogo di conclusione 129

martedì 3 settembre 2013

Divisione della natura

Divisione della natura
di Giovanni Scoto Eriugena
a cura di Nicola Gorlani
Testo latino a fronte
pp. 2592, € 45,00
Bompiani, 2013
ISBN: 45273360

Il De divisione naturae costituisce una grande epopea metafisica intorno al concetto di natura considerato come la totalità delle realtà esistenti e non esistenti. L’articolazione dell’opera in cinque libri ripercorre la suddivisione della natura nelle sue quattro principali divisioni: la natura creante e non creata, cioè Dio inteso come causa del tutto, la natura creante e creata, cioè il Verbo di Dio all’interno del quale si individuano i principi generali della creazione, la natura non creante e creata, costituita dalla processione della seconda natura all’interno del mondo creato, ed infine la natura non creante e non creata cioè Dio considerato come fine ultimo cui tendono tutti gli esseri creati. Accanto a questa struttura, che ricalca le teorizzazioni dei filosofi neoplatonici, si trova un vasto commentario ai primi sei giorni della creazione secondo il racconto della Genesi, all’interno della quale l’uomo costituisce il centro di maggiore interesse in quanto, grazie alla sua funzione mediatrice, costituisce contemporaneamente la ragione della processione dalle cause negli effetti ed il punto di partenza grazie al quale la molteplicità del mondo materiale potrà ricongiungersi con il suo principio originario, cioè Dio.
Con Scoto Eiriugena avviene il definitivo passaggio dal pensiero patristico tardo-antico al pensiero medievale.
Nicola Gorlani è nato nel 1977. Dopo la maturità classica, consegue la laurea in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi in filosofia antica su Proclo con Mario Vegetti e Michele Abbate. Si occupa poi dei rapporti tra il neoplatonismo pagano e la tradizione cristiana addottorandosi nel 2008 con una tesi su Eriugena. Attualmente insegna lettere nei licei.