Il fuoco di Jeanne
di Marta Morazzoni
pp. 185, € 15,00
Guanda, 2014
ISBN: 9788823506572
Nata a Domremy o a Parigi? Morta sul rogo nel 1431 o nel suo letto nel
1450? Pastora o principessa, santa o indemoniata? La vicenda di Jeanne
d'Arc è un gioco di specchi, in cui ognuno può vedere ciò che vuole: la
guerriera che spezzò l'assedio di Orléans; la contadina inviata da Dio a
spianare a Carlo di Valois la strada verso il trono; la pazza di cui la
Chiesa seppe neutralizzare le pericolose visioni; la martire bruciata
dagli inglesi; la bastarda reale manovrata come una pedina dalla corte
di Francia nell'epoca cupa della guerra dei cent'anni. Sono tanti i
volti di Jeanne, forse troppi: è per questo che il tempo ha fatto di lei
un archetipo femminile, in bilico tra identità e stereotipi, tra dovere
e passione. Sottraendole, però, la sua umanità e schiacciandola
sull'immagine suggestiva ma sterile dell'eroina che "precedeva le fiamme
cavalcando". Sulle tracce di una comprensione non meno epica, ma più
profonda, della vita e della leggenda di Jeanne si pone Marta Morazzoni,
con questa vivida ricostruzione che è anche la storia di una ricerca
personale, quasi intima. Dalla corte di Chinon all'esilio di Jaulny, da
una Loira sfolgorante a una tempestosa Rouen, l'autrice e il suo
personaggio sembrano procedere affiancate in una narrazione che unisce
il fascino del racconto storico e la passione dell'indagine, componendo
il romanzo moderno di una vicenda senza tempo.
Marta Morazzoni è nata a Milano nel 1950 e vive a Gallarate dove insegna
lettere in una scuola superiore. Laureata in filosofia con Remo Cantoni
alla Statale di Milano, ha tenuto rubriche di critica teatrale su
riviste specializzate. Il suo primo libro, i racconti de La ragazza col
turbante (1986), ha ottenuto uno straordinario successo critico sia in
Italia sia all'estero, dove è stato tradotto in nove lingue. Analogo
consenso hanno ricevuto anche i tre volumi successivi: L'invenzione
della verità (1988, premio Campiello), Casa materna (1992, premio
selezione Campiello) e L'estuario (1996).
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