domenica 28 giugno 2015

La Contea di Corigliano

La Contea di Corigliano
Profilo storico, economico e sociale della Sibaritide (secoli XI – XVI)
di Riccardo Berardi
pp. 559, € 30,0
Ferrari Editore, 2015
ISBN: 9788898063734
 
Il volume, largamente basato su un vasto apparato di fonti manoscritte finora inedite, ricostruisce per la prima volta il profilo storico, culturale, economico e sociale, dall’XI al XVI secolo, di Corigliano Calabro.
Il lavoro si svolge su alcuni nuclei principali, come le vicende feudali dai Normanni agli Aragonesi, Corigliano nel contesto delle universitates meridionali tra basso medioevo ed età moderna, l’organizzazione ecclesiale nel territorio dal XV al XVI secolo e altre indagini di documenti e atti notarili, oltre allo studio più approfondito di documentazione inedita. Un lavoro finalizzato a comporre la memoria collettiva di una realtà urbana caratterizzata da molteplici identità.
Secoli di storia ripercorsi attraverso un rigoroso e accurato studio delle vicende che dal lontano basso medioevo hanno contribuito in modo decisivo a formare e plasmare, con varie e complesse modalità, il background  storico di Corigliano come lo conosciamo oggi.
Riccardo Berardi nasce nel 1988 a Corigliano. E’ dottorando di ricerca in Scienze Storiche presso la Scuola Superiore di Studi Storici della Repubblica di San Marino in co-tutela con l’Université de Nantes (Francia). Cultore della materia in Storia Medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, ha perfezionato la sua formazione anche come borsista dell’École Française de Rome. Suoi articoli e saggi sono apparsi su riviste specializzate italiane e straniere. “La Contea di Corigliano” (Ferrari Editore, 2015) è la sua prima pubblicazione.

venerdì 26 giugno 2015

Marco Polo. La via della seta

Marco Polo. La via della seta
di Marco Tabillo
pp. 208, € 18,00
BeccoGiallo, 2015
ISBN: 9788897555445
 
I mercanti che approdano a Venezia dall'Oriente raccontano di terre e popoli misteriosi, di mari in tempesta e deserti di predoni. Marco Polo ha diciassette anni e si nutre di questi racconti con la speranza di raggiungere il padre Niccolò e lo zio Matteo, partiti per l'Oriente quando lui era ancora bambino.
L'occasione per il "viaggio dei viaggi" arriva nel 1271, quando Niccolò e Matteo ritonano dalla Cina con l'incarico di portare a Kubilai Khan in persona l'olio del Santo Sepolcro di Gerusalemme e cento ambasciatori del Papa: i tre ripartono da Venezia alla volta della Palestina, attraversando la Georgia, l'Armenia, la Persia e l'Afghanistan.
Di commercio in commercio, superano i deserti dell'Uiguristan e raggiungono il cuore dell'impero cinese, dove Marco Polo conquista la fiducia del Gran Khan diventandone uno dei più influenti ambasciatori nel mondo.
Marco Tabilio è un disegnatore di Riva del Garda, meno che trentenne, ed esordisce con questo libro nel graphic novel, pur avendo alle spalle diverse esperienze nel campo artistico e del fumetto. Il suo Marco Polo si presenta come un romanzo di formazione ma non per questo rinuncia a quell’intreccio tra realismo e fantasia che contraddistingue la scrittura di Rustichello da Pisa e Marco Polo. E anzi l’inizio del racconto, con l’incontro tra Rustichello e Marco nelle prigioni genovesi dove la storia è stata scritta, sembra proprio suggerire questa doppia matrice, rimarcando il contrasto culturale fra Rustichello, nutrito dal ciclo arturiano e dalla chanson de geste ed, il contrario il realismo del mercante Marco.

martedì 23 giugno 2015

L'Italia delle civitates

L'Italia delle civitates
Grandi e piccoli centri fra Medioevo e Rinascimento
di Giorgio Chittolini
pp. 264, € 24,00 (Acquista oline con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867283859

Questo libro si propone di mettere in luce alcuni dei caratteri specifici delle città italiane nel contesto europeo, fra il tardo Medioevo e la prima Età moderna.
Significativo è lo stesso termine che le designa: città, riservato ai grandi comuni cittadini che sono anche sedi vescovili, mentre in senso assai più generico suonano i vocaboli equivalenti in altre lingue (Städte, villes, towns) e paesi del continente europeo. È un nome che stabilisce una precisa soglia urbana, rispetto ai centri minori, ed evoca un’antica e sempre ribadita tradizione di predominio politico e territoriale.
Filo conduttore del percorso delineato dal volume è il tono particolare che la dimensione cittadina continua a mantenere in Italia dall’età comunale in poi: quella vocazione alla centralità che già Carlo Cattaneo aveva rilevato come uno dei “principi ideali” della storia italiana – e non solo dal punto di vista urbanistico e territoriale, ma anche politico, sociale, culturale.
Giorgio Chittolini, già docente di Storia medievale all’Università di Milano, ha condotto un percorso di studi che ha inteso indagare Stato, Chiesa e realtà politiche medievali attraverso la prospettiva delle configurazioni plurali e delle dinamiche del potere. La casa editrice gli ha dedicato il volume Medioevo dei poteri. Studi di storia per Giorgio Chittolini, a cura di M.N. Covini, M. Della Misericordia, A. Gamberini e F. Somaini (2012). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La formazione dello stato regionale e le istituzioni del contado (Einaudi, Torino 1979) e Città, comunità e feudi negli stati dell’Italia centrosettentrionale (Unicopli, Milano 1996) 

sabato 20 giugno 2015

Monaci, cavalieri e pellegrini al Santuario di Picciano

Monaci, cavalieri e pellegrini al Santuario di Picciano
di Donato Giordano, O.S.B.
pp. 198,
Altrimedia Edizioni, 2015
ISBN: 978-88-6960-007-4

“Al di là della spettacolarità del titolo di evidente stampo “medievale”, ciò che connota questo saggio dalla elegante fattura iconografica e dalla solida documentazione storica, – scrive l’accademico dei Lincei, Cosimo Damiano Fonseca – è una vicenda religiosa a carattere inizialmente monastica sfociata successivamente in una realtà devozionale dal respiro mariologico.” “Ma se questa è a grandi linee la ricostruzione delle vicende storiche di Picciano, il lavoro di D. Donato Giordano va ben oltre dedicando accurate ricerche al ruolo santuariale di Santa Maria di Picciano, – prosegue Fonseca – alle forme di religiosità popolare sviluppatesi intorno all’affresco della Madonna, alle ristrutturazioni edilizie, al fenomeno della transumanza, alla rinascita con il ritorno alla comunità benedettina della Congregazione olivetana e non va sottaciuta l’importanza della edizione dei documenti della Commenda melitense, specialmente dei Cabrei, fonte di primaria importanza di carattere economico e non. Insomma l’autore rilegge in questo saggio con più adeguati e inediti strumenti la storia di una vicenda monastica e santuariale sviluppatasi nel corso dell’attuale Basilicata: e di tutto questo non si può non rendergli grazie.” “A mezzo secolo dal ritorno dei monaci benedettini sul colle di Picciano si rendeva quanto mai necessaria – scrive l’autore D. Donato Giordano – una riflessione sul senso di questa significativa presenza sul territorio e, al contempo, tentare di riscrivere, per quanto possibile, la ricca storia di questo sito alla luce delle acquisizioni degli ultimi cinquant’anni.”

mercoledì 17 giugno 2015

Il romanzo di Matilda

Il romanzo di Matilda
di Elisa Guidelli
pp. 320, € 16,00
Meridiano Zero Edizioni, 2015
ISBN:  978-88-8237-332-0
 
Vita e lutti, amori e lotte, caduta e riscatto, violenze e passioni della Grancontessa Matilde di Canossa. Il primo romanzo storico a far rivivere di pulsante passione la figura femminile più controversa e potente del nostro Medioevo.
Matilde di Canossa (1046-1115) è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo europeo. Contessa di un vasto territorio cuscinetto tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra Papato e Impero, entra nell’epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di pacificatrice, poi di aperta sostenitrice del Papato. Pronta a mettere in gioco poteri e dominio: alla traditrice di Enrico IV e “amante” di Gregorio VII si ribellano intere città. Accorta protagonista politica, contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna: se il diritto longobardo le assicura l’ereditarietà dei domini, Matilde non può fare a meno di un uomo che la sostenga e garantisca per lei. Da ciò la necessità di un nuovo matrimonio, anch’esso fallito, con un ragazzino. Da ciò la nomina di un figlio adottivo. Da ciò, infine, la resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano in cambio della nomina a suo erede. Solo alla fine della sua esistenza terrena Matilde potrà dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla meditazione. Il suo ricordo, immortalato dal monaco Donizone, è ravvivato da tutta una serie di leggende colte e popolari diffusesi dal basso Medioevo sino ai giorni nostri. Ripercorrere narrativamente la sua vita diviene così preziosa occasione per aprire una luminosa finestra su di un periodo epico e cruciale della nostra Storia.
Elisa Guidelli è laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Già autrice del romanzo storico Francigena - Novellario a.D. 1107, ha al suo attivo con lo pseudonimo Eliselle numerosi romanzi tra cui: Nel paese delle ragazze suicide, Ecstasy love, Fidanzato in affitto, Le avventure di una Kitty addicted, il noir La fame e la commedia agrodolce Amori a tempo determinato (Sperling & Kupfer). È uscita inoltre con la guida Centouno modi per diventare bella, milionaria e stronza (Newton Compton).

domenica 14 giugno 2015

Il regolo imperfetto

Il regolo imperfetto
di Carmine Mari
pp. 510, € 19,00 (acquista online al prezzo scontato del 20%: 15,20)
Atmosphere Libri, 2014
ISBN: 9788865641453
 
Rogerius, figlio di maestro Giovanni, morto in Terrasanta durante la crociata di Federico II sulle tracce di un medicinale prodigioso ricavato dalla muffa di una bacca, è un brillante studente della scuola medica nella Salerno del 1239. Si trova invischiato in una strana vicenda, quando maestro Pellegrino (un erborista che aveva fatto parte della prima missione in Terrasanta con suo padre), lo convoca al suo capezzale, gli chiede perdono senza spiegargliene il motivo e lo prega di trovare alcune cose prima che lo facciano altri. Vittima delle trame di un incapace magister, Ugo da Marcina, Rogerius è espulso dalla scuola medica e successivamente accusato di negromanzia dall'arcidiacono Vittore, inquisitore apostolico presso la curia vescovile. Si scatena nel frattempo una lotta tra i magistri per il controllo della scuola che vede eleggere Ugo da Marcina con il titolo di Praeses. Nel frattempo, sullo sfondo di una città corrotta e decadente, si muove Arnaldo degli Arsenali, un "parvenu" senza scrupoli che scatena una vera e propria guerra contro Raimondo di Puglia, cavaliere di Federico II e reggente della città, cercando di aizzare la popolazione facendo leva sulla superstizione. Fa da sfondo la lotta tra papa Gregorio IX e Federico II, quest'ultimo indebolito per le guerre che sta combattendo contro i comuni del nord Italia. Hermann Von Salza, gran Maestro dell'ordine dei Teutoni, è l'ultima speranza dell'imperatore di evitare la bolla papale. Ma Von Salza è ammalato ed è costretto a recarsi a Salerno per affidarsi alle cure dei medici della scuola, prima di affrontare Gregorio. A Ugo da Marcina, diventato Praeses, spetta il compito di curare il gran maestro. Nonostante gli sia stata tolta ogni speranza, Rogerius decide di andare a fondo della storia. Tra gli appunti di studio reduci dalla missione di suo padre, scopre un vecchio quaderno delle ricordanze (per ottenere il farmaco efficace e non velenoso è necessario un regolo con una combinazione numerica), che lo aiuterà a ricomporre il puzzle dei fatti e del mistero che avvolge il miracoloso elisir. Spinto dall'amore per la medicina, riuscirà laddove altri nemmeno osano tentare.
Carmine Mari è nato nel 1965 a Raito. Vive a Salerno, laureato in sociologia e impiegato nella pubblica amministrazione. Ha svolto l'attività di bibliotecario per alcuni anni. Appassionato di sport e allenatore di canoa. Il regolo imperfetto è il suo primo romanzo.

martedì 9 giugno 2015

I panni del Saracino

I panni del Saracino
di Gladis Alicia Pereyra
pp. 456, € 20,00
Manni Editore, 2015
ISBN:  978-88-6266-632-9
Il 18 maggio 1291 San Giovanni d’Acri, ultimo caposaldo cristiano in Palestina, cade per mano del Sultano d'Egitto. Il giorno dopo inizia questa storia.
In una vivace ricostruzione storica di avvenimenti reali e immaginari scorre la vita di Nerino dei Buondelmonti.
Cavaliere fiorentino, francescano e poi pirata e corsaro al servizio di Genova, Nerino è protagonista di guerre sanguinose, carneficine, rapimenti e riscatti in un Mediterraneo senza pace sconvolto dalla furia del potere ad ogni costo.
Ma nel romanzo c'è anche l’amicizia, la lealtà e un grande amore, che trascinano il lettore fino all’ultima pagina, quando il protagonista, purificato dalle nefandezze compiute, in un nuovo giorno sul mare, pensa finalmente alla sua donna che l’attende.

Gladis Alicia Pereyra è nata in Argentina, a Cruz del Eje, da madre italiana e padre argentino. Nel 1973 si è trasferita a Roma dove vive e lavora. Pubblica articoli e brevi saggi di storia medievale sulla rivista on-line dell’Associazione Culturale Clara Maffei.
Questo suo secondo romanzo è stato finalista del Premio all’inedito Palazzo al Bosco.

sabato 6 giugno 2015

Immagine e trasgressione nel Medioevo

Immagine e trasgressione nel Medioevo
di Gil Bartholeyns, Pierre-Olivier Dittmar, Vincent Jolivet
pp. 168, € 19,50 (Acquista online con il 15 % di sconto)
Edizioni Arkeios, 2015
ISBN: 9788864830292
 
Perché un’immagine ci scandalizza? La risposta che, pagina dopo pagina, si delinea in questo saggio ruota intorno al concetto di montaggio: disposizione degli sguardi e dei luoghi, delle figure e dei tempi. La crescente diffidenza di fronte alle immagini del male, la nascita dell’emozione pornografica, l’emergere dei graffiti di contestazione, la distruzione d’immagini per mano della stessa autorità che le aveva commissionate, la sapiente elaborazione dell’inimmaginabile sono tutti fenomeni che illuminano la trasformazione del rapporto con le immagini in Occidente. Trasgressione e immagini formano qui un binomio la cui storia viene posta in prospettiva con il presente. Ciò facendo, a essere decifrata è la credenza in un potere delle immagini.
Gil Bartholeyns, storico antropologo, è titolare della cattedra di Studi visivi presso l’Università di Lille 3.
Pierre-Olivier Dittmar, storico antropologo, è ricercatore presso la Scuola di studi superiori in scienze sociali di Parigi.
Vincent Jolivet, è ingegnere all’Univeristà della Sorbona. 

venerdì 5 giugno 2015

L'idea di Medioevo

L'idea di Medioevo
di Giuseppe Sergi
pp. 112, € 9,90
Donzelli Editore, 2015
ISBN: 9788879899369
 
Qual è il senso del medioevo? In che cosa gli siamo debitori? Perché studiarlo o insegnarlo? In questo breve, densissimo scritto, concepito e pubblicato come capitolo introduttivo al Manuale Donzelli di Storia medievale, e riproposto in volumetto autonomo (tradotto anche in francese e in spagnolo), uno storico insigne prova a cimentarsi con le domande più radicali. Il punto di partenza è il «luogo comune medioevo», quella deformazione prospettica che ci porta a leggere tutta una lunga fase storica come un altrove o come una premessa. Nell’altrove negativo ci sono povertà, fame, pestilenze, disordine politico, soperchierie dei latifondisti sui contadini, superstizioni del popolo e corruzione del clero. Nell’altrove positivo ci sono tornei e vita di corte, elfi e fate, cavalieri fedeli e principi magnanimi. Ma è altrettanto discutibile l’idea del medioevo come premessa dei secoli successivi: del capitalismo, dello Stato moderno, della borghesia. A questo medioevo del senso comune si contrappone il medioevo degli storici, che discute di articolazione dei poteri e di intersezione delle gerarchie, di signorie rurali e di egemonie urbane. Si può provare a riunificare un’idea di medioevo? Un primo passo consiste nel confrontare tutte le forme politiche del medioevo riconoscendo loro pari dignità. Ma occorre – suggerisce Sergi – un altro, e più deciso passo: valorizzare di questi mille anni di storia, i secoli centrali e la loro sperimentalità. Il medioevo è un periodo in cui non si crede fideisticamente nella ragione, ma neppure esclusivamente nel magico. Non si crede nello Stato, ma si evocano quotidianamente ideali di res publica o di Sacro Romano Impero. Si teorizza un ordine celeste che si riflette sulla terra, e si pratica il conflitto, la competizione, l’ascesa sociale. Cos’è dunque e che cosa può rappresentare per noi, il medioevo? Un laboratorio, un cantiere in cui è possibile osservare uomini e strutture, in un gioco aperto, complesso e affascinante.
Giuseppe Sergi insegna Storia medievale all’Università di Torino. Fa parte del consiglio scientifico del Centro italiano di studi sull’alto medioevo di Spoleto. Tra i suoi lavori: Potere e territorio lungo la strada di Francia (Napoli 1981), e I confini del potere (Torino 1995). Ha curato, con Enrico Castelnuovo, i 4 volumi di Arti e storia nel medioevo (Torino 2002-2004). Per i tipi della Donzelli ha pubblicato L’aristocrazia della preghiera (1994, 1998).

giovedì 4 giugno 2015

Guida ai castelli e rocche medievali del Trentino Alto Adige

Guida ai castelli e rocche medievali del Trentino Alto Adige
di Gabriella Chmet
pp. 96, € 7,80
Editoriale Programma, 2015
ISBN: 8866433545
 
Il Trentino Alto Adige è un autentico paradiso per chi ama passeggiare, stare a contatto con la natura e "assaporare" gli autentici gioielli artistici e architettonici della regione, come le rocche e i castelli medievali, di cui questo volume tratta. Un libro fatto di testi concisi e esplicativi, di immagini a colori di grande suggestione e impatto estetico. Una guida semplice da consultare per conoscere i luoghi della storia, con eventi documentati, leggende e tradizioni popolari. Ma anche un libro che, pur nella sua brevità, vuole cogliere e descrivere il grande patrimonio artistico che questi meravigliosi scrigni - castelli e rocche - racchiudono. Dai noti manieri che popolano una delle aree più ricche di costruzioni medievali d'Europa, ai castelli e complessi meno noti, profondamente intrisi di fascino, suggestione e mistero. Con Guida ai castelli e rocche medievali del Trentino Alto Adige il lettore si ritroverà in un mondo pittoresco e antico, fatto di storie e personaggi illustri; in un viaggio che lo riporterà al ricordo degli arazzi, della poesia cortese e dell'incanto paesaggistico.

mercoledì 3 giugno 2015

Scioperi e rivolte nel Medioevo

Scioperi e rivolte nel Medioevo
Le città italiane ed europee nei secoli XIII-XV
di Maria Paola Zanoboni
pp. 244, € 19,00
Jouvence, 2015
ISBN: 978-8878014794

L'inaudita pressione fiscale, l'incertezza sulla destinazione del denaro riscosso, il dissenso nei confronti dei ceti dirigenti e la volontà di rappresentanza politica, le rivendicazioni salariali per aumentare compensi ormai troppo bassi, l'ingiustizia e la parzialità dei tribunali, produssero negli ultimi decenni del '3OO in tutta Europa le più sanguinose rivolte dell'epoca medievale. Era l'apogeo di una situazione che, sin dalla fine del 200, aveva visto alternarsi e sovrapporsi una serie di eventi catastrofici fatti di calamità naturali di ogni genere, crisi economiche, tracolli bancari, per culminare col ritorno della peste in Europa (1348). In questo cupo scenario, uomini e donne di ogni ceto sociale e di ogni lembo del Vecchio Continente si affannavano cercando di sopravvivere.
Maria Paola Zanoboni Dottore di Ricerca dal 1996 e Cultore della Materia dal 1997 presso l’Università degli Studi di Milano, ha pubblicato 4 volumi e circa 50 saggi (oltre a quelli divulgativi) sulla storia del lavoro e delle manifatture, con particolare riferimento alla produzione milanese quattrocentesca, alcuni dei quali di un certo interesse artistico (il contratto di apprendistato dell’Amadeo, la vetrata di Sant’Eligio, i ricamatori).