lunedì 31 ottobre 2022

Forse non tutti sanno che il Medioevo

Forse non tutti sanno che il Medioevo
di Giulia Boccardi
pp. 288, € 14,90
Newton Compton, 2022
ISBN: 9788822759825
 
I re fannulloni, il Santo Graal, le prime università: aneddoti, curiosità e storie di uno dei periodi più affascinanti della storia
 
Il Medioevo viene spesso indicato come un’epoca oscura, un periodo in cui la superstizione dominava le menti delle persone, le malattie falcidiavano intere generazioni, le guerre devastavano le città e i re dominavano con il pugno di ferro i propri sudditi. 
Certo, il Medioevo è stato tutto questo… ma anche molto, molto di più. È durante questo periodo che vengono infatti raggiunti alcuni dei più importanti risultati nei campi dell’arte, della scienza, della filosofia e della politica, risultati su cui si fonda la cultura occidentale così come la conosciamo oggi. In questo libro, Giulia Boccardi guida il lettore attraverso tutte le sfaccettature del Medioevo: dagli aspetti più bui e violenti a quelli più floridi, dalle curiosità sulla vita quotidiana alle storie e leggende più celebri. Le università, i “re fannulloni”, il Santo Graal, le Repubbliche Marinare, Gengis Khan, le eresie: un viaggio straordinario alla scoperta dei segreti di una delle epoche più affascinanti della storia umana.
Dai grandi avvenimenti alla vita quotidiana: tutto ciò che c’è da sapere sul Medioevo
Forse non tutti sanno che nel Medioevo:
Roma viene saccheggiata sei volte
Viene redatto il corpus iuris civilis
Si andava già a scuola
Ci sono state, in tutto, più di venti crociate
È stata creata una lingua ignota
C’è stata una donna che scriveva bestseller
Ci sono stati tre papi contemporaneamente
Giulia Boccardi è nata a Roma nel 1987. Ha studiato presso l’Università di Roma La Sapienza, laureandosi in Archivistica e Biblioteconomia e successivamente in Scienze Storiche. È docente di Storia e Filosofia in un liceo romano. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo storico L’eco del vento tra le mani e, nel 2018, l’articolo Pietro Abelardo sulla rivista «Paedagogica». Nel 2019 è stata co-curatrice del volume Cronaca di Fra Michele Minorita. Con la Newton Compton ha pubblicato I perché del Medioevo e Forse tutti non sanno che il Medioevo.

domenica 30 ottobre 2022

Il latino di Dante

Il latino di Dante
A cura di Paolo Chiesa e Federica Favero
pp. VIII-171, € 34,00
Sismel, 2022
ISBN: 978-88-9290-178-0

Il volume contiene i seguenti saggi: 
G. Albanese, Nel cantiere del Vocabolario Dantesco Latino (VDL): le ragioni e lo sviluppo di uno strumento necessario – B. Grévin, Reintegrare il dictamen di Dante nel suo contesto stilistico. Ricette e proposte per un’analisi formale dell’epistolario (I-XII) – R. Macchioro, Indagini lessicografiche sul latino di Dante: graeca, tradizione e innovazione nel lessico della Monarchia M. Petoletti, Il latino delle EglogheD. Quaglioni, Il latino giuridico di Dante. Indici a cura di F. Favero.
Paolo Chiesa è ordinario di letteratura latina medievale e umanistica all'Università degli Studi di Milano.
Federica Favero ha studiato presso l’Università degli Studi di Milano e la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino di Firenze. Il suo campo di ricerca è costituito dalla letteratura esegetica dell’alto medioevo, dalla cronachistica bassomedievale milanese e dal lessico delle opere latine di Dante

sabato 29 ottobre 2022

Dante e le tradizioni latine medievali

Dante e le tradizioni latine medievali
di Peter Dronke
pp. 360, € 38,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-38222-1
 
Secondo una credenza in passato radicata e diffusa, l’approccio più adeguato alla «Commedia» di Dante consisteva nel tentarne una lettura allegorica. Contro quel paradigma consacrato da una lunga tradizione, questo libro – divenuto a sua volta un classico – delinea e illustra una varietà di modi in cui le tradizioni latine medievali possono aiutarci a comprendere il grande poema. Dronke concentra l’attenzione su un numero di tecniche poetiche, di idee, di simboli e miti che Dante ereditò dalla latinità medievale, e che utilizzò e reinterpretò mirabilmente nella sua opera. La nuova edizione si arricchisce di altri saggi dell’autore, che contribuiscono a presentare un ritratto integrato del genio dantesco. Le belle pagine introduttive di Piero Boitani restituiscono un ricordo intimo e vivace dello studioso.
Peter Dronke (1934-2020) ha insegnato Letteratura latina medievale nell’Università di Cambridge. Fra le sue opere in italiano segnaliamo: «Su Dante» (con G. Ravasi, Aragno, 2018) e «La meraviglia» (con P. Boitani, Ed. di Storia e Letteratura, 2019).

venerdì 28 ottobre 2022

Stregoneria nelle Alpi

Stregoneria nelle Alpi
Malefici, processi, inquisitori e roghi
di Luca Giarelli
pp. 430, € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Youcanprint, 2022
ISBN: 9791221420319
 
Raccolta di saggi storici e antropologici che illustrano diversi aspetti della stregoneria nell'arco alpino. Tra gli argomenti esaminati: le persecuzioni contro le streghe in Valcamonica e nel Bresciano, nel Bergamasco e in Valsassina, gli "strion" della Val Poschiavo, le "masche" del Piemonte, le inquisizioni in Val d'Aosta, Val Mesolcina, Val Lagarina e Cadore, le Krivapete delle valli del Natisone. Nel volume sono presenti anche gli atti del convegno "1518. Inquisitori e streghe nelle Alpi lombarde", giornata di studio in ricordo di Massimo Prevideprato. In appendice una selezione di documenti e bolle papali tra le più comunemente citate relativamente alle posizioni della Chiesa in merito a eresia e stregoneria.
Luca Giarelli è Storico medievista e dell'età moderna, archivista, guida turistica, manager del turismo. È vicepresidente della Società Storica e Antropologica di Valle Camonica.

giovedì 27 ottobre 2022

Dira mulier. La violenza delle donne nelle letterature del Medioevo

Dira mulier. La violenza delle donne nelle letterature del Medioevo
a cura di Francesco Mosetti Casaretto
pp. XLII-418, € 45,00
Edizioni Dell'Orso, 2022
ISBN: 978-88-3613-251-5
 
In quali forme la violenza delle donne è attestata nelle letterature del Medioevo? Convenzionalmente, il tema è tabuizzato. E, tuttavia, in un secolo violento, anche le donne sono capaci di essere violente: di un’aggressività specifica, però, che ha modi, retoriche e tipologie diverse da quella maschile. Non fa eccezione neppure la virago, nella cui androgina violenza resta, comunque, una cifra femminile a individuarla, a distinguerla e a identificarla come muliebre. Numerosissime, sono le varianti fabulatorie sul tema: dalla storiografia alla mitologia, dal folclore all’agiografia e oltre. Indagare la fenomenologia letteraria della violenza femminile nel Medioevo porta a sorprendenti scoperte: per esempio, se è vero che i racconti di violenza muliebre sono, perlopiù, espressione di uomini scrittori e quasi mai di donne, è altrettanto vero che, a ben vedere, nelle pieghe di quei racconti, molto spesso, quegli stessi autori hanno offerto la chiave per interpretare e giustificare, almeno in parte, lo scatenarsi dell’aggressività femminile. Medea docet. Accusare a priori i racconti medievali di violenza muliebre d’essere ipostasi di misoginia, pertanto, è sbagliato e accecante. «Ricerche Intermedievali» fa il punto sui grandi interrogativi della cultura medievale, sgombrando il campo da ogni pregiudizio. Studiosi di diversa estrazione (tardo-antichisti, mediolatinisti, romanisti, germanisti, bizantinisti, umanisti, filosofi, semiologi, storici, storici dell’arte, etc.) qui confrontano opinioni, prospettive e informazioni per «conoscere il Medioevo attraverso i Medioevi» e ridurre per via interdisciplinare paradossi e distanze della cosiddetta «Età di Mezzo».
Francesco Mosetti Casaretto Professore associato in Letteratura latina medievale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Dal 1991, svolge intensa attività di ricerca, con particolare interesse per lo studio della cultura medievale nei suoi molteplici aspetti disciplinari e con specifica attenzione per l’ermeneutica letteraria, il rapporto fra Bibbia e letteratura, la letteratura monastica, il teatro medievale, il genere bucolico.

mercoledì 26 ottobre 2022

Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento

Amarsi. Seduzione e desiderio nel Rinascimento
di Giulio Busi, Silvana Greco
pp. 384, € 48,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-29982-6
 
Nell’Italia del Quattro e Cinquecento va in scena il gioco della seduzione. Palazzi, piazze, alcove vibrano di un nuovo modo di amarsi e di concepire il desiderio. Le ninfe avvenenti di Botticelli, le opulente e discinte matrone di Tiziano, gli dèi lussuriosi, come il possente Marte che, pur vincitore di mille battaglie, soccombe alla bellezza di Venere, e poi gli intrighi erotici dei gentiluomini e delle dame di corte, tutto ci parla di un’epoca sfarzosa, colma di lusinghe. Poemi, incartamenti processuali, cronache cittadine, dipinti e lettere d’amore usano il linguaggio della bellezza. Ma accanto al bello, il Rinascimento scopre l’emozione, la vicinanza dei corpi, persino la loro imperfezione. Come amano le nobildonne? E per i borghesi, per i popolani, quali sono le regole dell’attrazione? Scopriremo i legami leciti e le passioni clandestine, l’amore che punta al potere e il potere che seduce e trasforma. Nelle relazioni fra donne e uomini, in quelle omoerotiche, tra ceti diversi, la rivoluzione amorosa del Rinascimento cambia per sempre la società.
Giulio Busi, esperto di mistica ebraica e di storia rinascimentale, è professore alla Freie Universität di Berlino. Collabora alle pagine culturali del «Sole 24 Ore». Tra i suoi numerosi lavori segnaliamo, per il Mulino, «Indovinare il mondo. Le cento porte del destino» (2021) e «Uno. Il battito invisibile» (2022).
Silvana Greco, studiosa di sociologia della cultura e dell’arte, è professoressa alla Technische Universität di Dresda. Tra i suoi ultimi libri: «Il sociologo eretico. Moses Dobruska e la sua “Philosophie sociale” (1793)» (Giuntina, 2021) e «Il Rinascimento parla ebraico» (con G. Busi, Silvana Editoriale, 2019).

martedì 25 ottobre 2022

L'invenzione della Repubblica

L'invenzione della Repubblica
Storia e politica a Firenze (XV-XVI secolo)
di Andrea Salvo Rossi
pp. 176, € 20,00
Salerno Editrice, 2022
ISBN: 978-88-6973-764-0
 
I saggi raccolti in questo volume analizzano l’intreccio tra scrittura della storia e discorso politico a Firenze tra Quattro e Cinquecento, conseguente alla rifondazione retorica del sapere promossa dall’Umanesimo. Solo concependo la storiografia come una pratica autoriale – che non si limita a raccogliere dati, ma li seleziona e li interpreta – fu possibile riorganizzare le forme di razionalizzazione e legittimazione della vita civile su basi storiche. Le origini romane della repubblica fiorentina diventarono così il punto di appoggio per strategie molteplici di intervento nel presente politico di Firenze, riletto analogicamente alla luce del passato di Roma.
Il percorso proposto, che parte da Leonardo Bruni per arrivare al definitivo tramonto delle sperimentazioni repubblicane con l’avvento del Granducato, mostra efficacemente come l’idea che il sapere politico fosse indissociabile da quello storico consentisse di veicolare allo stesso tempo elementi di continuità e discontinuità nelle forme di autorappresentazione (e autopromozione) delle istituzioni fiorentine. Continuità nel riuso delle fonti come elemento strutturante della riflessione politica; discontinuità nei movimenti sul canone degli Antichi per dar conto di movimenti della vita istituzionale, delle crisi e dei mutamenti di stato che caratterizzarono la parabola repubblicana di Firenze. Ne emerge un quadro di grande stabilità nell’intendere le antiche historiae come linguaggio eminente della politica. Anche di fronte alle svolte e alle fratture con cui dovette fare i conti la generazione di autori che si trovò a scrivere le storie fiorentine negli anni delle guerre d’Italia (da Rucellai a Nardi, passando per i più celebri Machiavelli e Guicciardini) è possibile registrare una sostanziale tenuta metodologica, ancora ben visibile nella tradizione tardo-rinascimentale, tipicamente fiorentina e toscana, del tacitismo politico.
Andrea Salvo Rossi si è addottorato in Filologia presso l’Università «Federico II» di Napoli e in Études Italiennes presso l’Université Paris 8. Accanto ai suoi lavori su Machiavelli, si è occupato di storiografia umanistica, scrivendo contributi in rivista e in volume su Petrarca e Boccaccio, sui “cancellieri umanisti” di Firenze, su Bernardo Rucellai e su Francesco Guicciardini.
Attualmente è assegnista di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale di Napoli, con un progetto di ricerca inerente alla ricezione della storia antica nella riflessione politica di Antico Regime.

lunedì 24 ottobre 2022

Il Medioevo in 21 battaglie

Il Medioevo in 21 battaglie
di Federico Canaccini
pp. 528, € 28,00
Laterza, 2022
ISBN: 9788858149317
 
Cavalieri, fanti, arcieri e poi armi, strategie, tecniche. Questi sono gli elementi che fanno una battaglia. Ma se osserviamo con attenzione il ‘volto della guerra’ ci riconosciamo molto altro: emozioni, cultura, contesti, personalità e caratteristiche individuali.
Un nuovo racconto del Medioevo in 21 momenti fatali che hanno deciso la Storia.
Quando pensiamo al Medioevo, automaticamente ci vengono in mente immagini di spade, castelli e armature. Quasi ogni cosa che ricordiamo di questo periodo storico ha a che fare con battaglie, duelli o assedi. Mai come nei mille anni dell’Età di Mezzo, la guerra ha occupato uno spazio così centrale nella vita degli uomini. In queste pagine troveremo tutte le battaglie più famose, da Hastings ad Azincourt, da Poitiers a Bouvines, ma più volte ci stupiremo inoltrandoci in luoghi lontani, sconosciuti e affascinanti: dalle umide pianure indiane alle gole del Tagikistan, dalle acque del Giappone fino alle inesplorate valli dell’Impero azteco, dai ghiacci del Baltico fino al profondo deserto d’Arabia. Ciascuno di questi 21 ‘fatti d’arme’ diventa un prisma attraverso il quale conosciamo gli avanzamenti dell’῾arte della guerra’, ma anche uomini, culture, contesti. Un libro che piacerà a tutti gli appassionati di storia militare e che ha l’ambizione di proporre uno sguardo nuovo, capace di coinvolgere tutti coloro che amano la storia.
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina alla LUMSA di Roma e attualmente insegna Paleografia e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura la rubrica d’apertura. Tra le sue pubblicazioni, Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018) e 1289. La battaglia di Campaldino (2021).

domenica 23 ottobre 2022

Gli ebrei in Italia

Gli ebrei in Italia
I primi 2000 anni
di Anna Foa
pp. 312, € 24,00
Laterza, 2022
ISBN: 9788858149201
 
La storia degli ebrei in Italia è antichissima e affascinante. È difficile immaginare il nostro paese, la sua storia, la sua identità senza il loro contributo.
La storia degli ebrei in Italia è antichissima: nessuna comunità in Occidente ha una presenza così costante, dalla Roma antica fino a oggi. Soprattutto, la storia degli ebrei in Italia è una storia fortemente specifica e in parte diversa rispetto a quella dei centri della diaspora europea. Distinta da una netta continuità attraverso oltre venti secoli; prima culla, all’inizio dell’era volgare, dell’ebraismo diasporico. Caratterizzata da una forte integrazione nella società cristiana, sia nel Medioevo che nei secoli successivi, nonostante le mura dei ghetti; poco toccata, nei secoli, dai fenomeni più estremi di antisemitismo; segnata da una forte partecipazione degli ebrei, nel XIX secolo, alla costruzione risorgimentale; e infine colpita durante l’occupazione nazista da arresti e deportazioni a cui partecipano attivamente i fascisti della Repubblica di Salò. E ancora, almeno fino al secondo dopoguerra, poco impegnata nel progetto sionista e anche successivamente poco coinvolta in una concreta emigrazione in Israele, anche se molto condizionata e segnata dalla presenza dello Stato ebraico. Una storia che, a essere compendiata in una sola frase, potrebbe esser definita come ‘una storia italiana’.
Anna Foa ha insegnato Storia moderna all’Università di Roma La Sapienza. Si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei. Tra le sue pubblicazioni: Ateismo e magia; Giordano Bruno; Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti; Andare per ghetti e giudecche; Cicerone o il Regno della parola (con V. Pavoncello); Andare per i luoghi di confino. Per Laterza è autrice, tra l’altro, di: Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all’emancipazione XIV-XIX secolo; Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento; Portico dOttavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43; La famiglia F.

sabato 22 ottobre 2022

Incunaboli ad Agrigento I

Incunaboli ad Agrigento I
Biblioteca Lucchesiana e Biblioteca del Seminario Arcivescovile
di Aa.Vv.
pp. 270, € 40,00 (acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254691885
 
Questo volume, il primo relativo al territorio di Agrigento e della sua provincia, presenta una dettagliata descrizione degli incunaboli conservati all’interno dei fondi antichi di due prestigiosi Istituti culturali della città dei templi, la Biblioteca Lucchesiana e la Biblioteca del Seminario Arcivescovile. Si tratta di due fondi molto interessanti per la quantità e la varietà degli esemplari conservati, i cui incunaboli sono descritti accuratamente, secondo una metodologia mutuata dalla catalogazione dei manoscritti; nell’approccio agli esemplari si dà, come nelle imprese che hanno preceduto questo catalogo, ampio spazio al rilevamento delle note manoscritte, dei segni di lettura e delle maniculae, delle note di possesso e degli ex libris, alla descrizione delle decorazioni, della legatura e di tutti quei segni d’uso che permettono oggi di comprendere l’utilizzo che si è fatto di ogni singolo manufatto nel corso dei secoli e nei differenti luoghi dove esso è stato trasportato e conservato.
Marco Palma insegna Paleografia latina nella Facoltà di Lettere dell’Università di Cassino. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la morfologia e lo sviluppo di diverse scritture librarie e documentarie del medioevo occidentale. Lavora anche sugli aspetti materiali dei manoscritti e sulla trasmissione di testi classici e medievali prima dell’invenzione della stampa. Si interessa particolarmente ai problemi teorici e pratici della descrizione dei manoscritti medievali e alla diffusione in rete dell’informazione didattica e scientifica. Il catalogo aperto dei manoscritti, il suo progetto più recente, concepito alcuni anni fa insieme ad Antonio Cartelli, è stato finora realizzato, con diverse modalità, da tre biblioteche storiche italiane (la Laurenziana di Firenze, la Malatestiana di Cesena e la Lancisiana di Roma). 

venerdì 21 ottobre 2022

L’eredità di Armando Petrucci

L’eredità di Armando Petrucci
Tra paleografia e storia sociale
a cura di Antonio Castillo Gómez
pp. 274, € 29,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9788833137209 
 
Armando Petrucci (1932-2018) è stato un grande paleografo e uno storico della scrittura di fama internazionale, il cui apporto alle relative discipline, per lui strettamente legate se non coincidenti, ha rappresentato un’autentica rivoluzione. Questo volume raccoglie una serie di saggi scritti da studiosi di diverse generazioni e nazionalità che si riconoscono nel suo insegnamento. Essi analizzano il suo metodo di lavoro, che partiva dal principio di studiare le testimonianze scritte a prescindere da epoca, modalità e materiali. Documenti pubblici, lettere private, iscrizioni di apparato, graffiti murali: nessuna manifestazione scritta gli è stata estranea e a ciascuna ha rivolto sei ben note domande (che cosa, quando, dove, come, chi, perché).
 
In appendice un testo inedito in cui Petrucci illustra la cultura grafica degli artisti italiani del Rinascimento.
Antonio Castillo Gómez insegna Storia sociale della cultura scritta all’Università di Alcalá. In italiano ha pubblicato Leggere nella Spagna moderna: erudizione, religiosità e svago (Bologna 2013) e Dalle carte ai muri. Scrittura e società nella Spagna della prima età moderna (Roma 2016).

giovedì 20 ottobre 2022

Santa Ildegarda di Bingen: la farmacista di Dio

Santa Ildegarda di Bingen: la farmacista di Dio
di Elisa Giorgio, Marcello Stanzione
pp. 138, € 22,00
Edizioni Il Cerchio, 2022
ISBN: 8884746531
 
Questo libro tratta delle conoscenze mediche e farmacologiche in epoca medievale di una donna straordinaria, una monaca benedettina Ildegarda di Bingen, canonizzata dalla Chiesa cattolica, che grazie all’osservazione, allo studio, all’ispirazione divina, è riuscita, in un’epoca in cui la farmacopea era molto limitata, a curare o lenire molti disturbi grazie a quanto spesso offerto da madre natura. L’ammirazione nei suoi confronti è ulteriormente accresciuta dalla scoperta che parecchi dei rimedi proposti non solo fanno parte della tradizione medica popolare ma sono stati validati da studi scientifici che, nella maggior parte dei casi, riconoscono tra gli autori medici, chimici e biologi di nazioni a noi lontane.
Elisa Giorgio è nata a Salerno il 06 novembre 1983, laureata in Chimica e Tec-nologia Farmaceutiche, dal 2011 svolge la professione di farmacista specializzata in Fitogemmoterapia sistemica, in riconoscimento ed uso delle piante officinali, in Flo-riterapia metodo di E. Bach e in ricette di Medicina Medievale per il benessere del corpo della mente.
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordinato Sacerdote nel 1990. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo per la retta diffusione della de-vozione cattolica ai Santi Angeli. Ha scritto oltre 300 libri per 30 diverse case editrici europee ed americane sia cattoliche che laiche sugli angeli e tematiche affini di spiritualità.

mercoledì 19 ottobre 2022

Essere Marta nel medioevo

Essere Marta nel medioevo
Le donne, le guerre, gli amori
di Massimo Oldoni
pp. € 25,00
Donzelli Editore, 2022
ISBN: 9788855224130

Questo libro segue la traccia lasciata da Marta di Betania che, nella tradizione evangelica, accoglie nella sua casa un ospite inatteso e straordinario. Marta non è solo colei che rassetta in cucina; Marta è il simbolo della vita attiva e a Marta quell'ospite rivela cose mai dette a nessuno. Come Teresa Batista, che accompagna i capitoli del libro, Marta è donna di amori e di guerre, di fedi e di scelte dove la donna del Medioevo celebra Dio e la propria personalità. Essere Marta vuol dire essere dentro le cose, esserne vittima oppure ordinatrice, caritatevole o vendicativa, ma significa anche essere colei che accoglie: l'impegno personale, le aspirazioni, il misurarsi con i molti disagi e con il rischio dei sentimenti. Il Medioevo non lascia molte alternative al grafico sociale della donna chiusa in ruoli subalterni o soltanto familiari. Invece esistono comportamenti femminili che eludono questa geografia e prendono la scena. Si tratta di vere protagoniste, donne famose, anonime o dimenticate, personaggi che letteratura, storiografia e poesia raccontano tra colori, voci e silenzi. Nell'immagine di copertina Vermeer dipinge Marta che offre il pane: è una donna che rappresenta, oltre il tempo, la vita attiva; è una donna che agisce, nutre, prega e s'impegna. Tutte le donne della storia sono modi di essere Marta e reggono il mondo. Nell'universo sociale così mutevole e difettivo la vita attiva si esprime nell'amore, ma anche nelle guerre, nelle rivalità per il potere, nella gestione della carità e delle accoglienze, nelle devozioni e nei tradimenti. La vita febbrile e la facile morte: sono le due estremità di un segmento di esistenze dove regine, devote e assassine, affiancano le solitudini drammatiche di principesse emarginate, e le donne virtuose e sapienti, monache o laiche, non si meravigliano ai licenziosi abbandoni di chi segue l'illusione di sentirsi diversa per non essere inquieta. Marta opera in un teatro di scene incessanti dove si muovono indimenticabili fisionomie di un modo d'essere donna nel Medioevo.
Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, insegna all’Università di Roma Sapienza e in molte università in Europa e negli Usa. Studioso di fama internazionale su letteratura e storia del Medioevo europeo e italiano, storiografia, cronache di viaggio, teatro medievale, storia della fantasia, eredità classica e tradizioni scolastiche, storia della medicina e della scienza medievali. Fondamentali i suoi contributi sull’immaginario dei secoli IX-XIV e sulla valorizzazione delle culture orali e popolari. Tra le sue pubblicazioni, anche un romanzo e cinque libri di poesia.

martedì 18 ottobre 2022

Roma all'inizio del Medioevo

Roma all'inizio del Medioevo
Storie, luoghi, persone (secoli VI-IX)
di Paolo Delogu
pp. 428, € 44,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829016969
 
Nei primi secoli del medioevo Roma, dopo aver perduto il ruolo di capitale dell’antico impero mediterraneo, si trasforma nel cuore morale di una nuova realtà – l’Europa continentale uscita dalle invasioni barbariche – e recupera in forme inedite la centralità e il prestigio di una capitale. Vicende politiche, trasformazioni sociali, modi di vita, dibattiti teologici, grandi personalità di papi costituiscono l’oggetto di questo libro, che narra in modo limpido e appassionante lo svolgersi degli eventi, soffermandosi in particolare sulle straordinarie manifestazioni artistiche nelle quali si espresse lo spirito dell’epoca.
Paolo Delogu emerito della Sapienza Università di Roma, ha dedicato la sua lunga attività di ricerca all’indagine sulle forze culturali che hanno modellato le società europee nei primi secoli del medioevo. Accanto alle tradizionali fonti scritte, ha fatto largo ricorso all’archeologia e ultimamente alla storia dell’arte. È autore di numerosi saggi e libri, tra cui una fortunata Introduzione allo studio della storia medievale (Il Mulino, 1994) e Le origini del medioevo (Jouvence, 2010), sulle forme iniziali dell’economia europea. Ha registrato un ciclo completo di lezioni di storia medievale per l’Università telematica Uninettuno.

lunedì 17 ottobre 2022

Dizionario Simboli del Medioevo

Dizionario Simboli del Medioevo
di Gérard de Champeaux, Sébastien Sterckx
pp. 324, € 50,00
Jaca Book, 2022
ISBN: 978-88-16-41745-8
 
Parlare di dimensione simbolica nell'arte del medioevo significa riconoscere una vera e propria modalità di rapporto con il reale che quella civiltà ha vissuto e trasmesso ai secoli successvi. Per questo, più che limitarsi a mettere in luce il significato che alcuni soggetti, alcune forme, assumono nell'arte romanica, questo libro vuole condurci a guardare il mondo e le cose con gli occhi di un uomo del medioevo, perché questo è l'unico modo per capire l'arte romanica. E' un libro carico di simpatia verso l'uomo medievale e la sua sensibilità, perchè una scoperta dell'altro - specialmente quando ci si presenta in una forma così poco "razionale" e per molti versi sconcertante - non può che essere il frutto di una familiarità vissuta in simpatia. Questo suo carattere ne fa un libro insolito, affascinante, capace di mostrare come l'arte romanica conservi ancor oggi la sua grande forza evocativa perché è, come nessuna altra, a misura d'uomo. Un Dizionario inziale permette di svolgere una ricerca immediata dei simboli maggiori, mantenendo l’andamento a grandi famiglie tematico-simboliche del testo. Tavole in rotocalco accompagnano puntualmente il testo; i cross reference rimandano poi ad immagini che vengono citate in più occasioni.

domenica 16 ottobre 2022

Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno normanno-svevo

Templari e Giovanniti nel Mezzogiorno normanno-svevo
Insediamenti e uomini
di Vito Ricci
prefazione di Helen Jane Nicholson
postfazione di Luigi Russo
pp 118, € 12,00
D'Amico Editore, 2022
ISBN: 9788899821395
 
Il Mezzogiorno italiano, soprattutto in epoca normanno-sveva, ricoprì un ruolo determinante nella storia e nelle vicende degli Ordini religioso-militari, in particolare, e del movimento crociato più in generale. La posizione geografica della penisola forniva una serie di facilitazioni nei rapporti con la Terrasanta. Al fattore geografico ben presto se ne aggiunse uno ulteriore di natura economica: lo sfruttamento della terra con l’impianto di aziende dedite all’agricoltura e all’allevamento ovino. In questo lavoro si esamina la rete degli insediamenti degli Ordini, le strategie insediative e un aspetto dell’organizzazione spesso trascurato, quello relativo alla familia, ovvero tutti quei laici, che a vario titolo, gravitavano intorno al mondo dei cavalieri.
Vito Ricci nelle sue ricerche si interessa della presenza degli Ordini religioso-militari nel Mezzogiorno italiano e in Puglia, con particolare riguardo alle strategie insediative e all’economia, e della storia economica e sociale in Terra di Bari tra Medioevo e prima Età moderna. Ha pubblicato la monografia I Templari nella Puglia Medievale (Edizioni Dal Sud, 2009); dal 2010 ad oggi ha all’attivo diversi contributi nelle riviste Studi Bitontini, Medioevo Adriatico. Ricerche della Società internazionale per lo studio dell’Adriatico nell’età medievale, Porphyra – International academic journal in Byzantine Studies, Nicolaus. Studi storici, Archivio Storico Pugliese, in atti di convegni e in pubblicazioni miscellanee. È socio ordinario della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani (LARTI), del Centro Ricerche di Storia e Arte Bitonto e socio fondatore dell’Associazione del Centro Studi normanno svevi. Ha tenuto interventi sugli Ordini religioso-militari e su argomenti di Storia medievale in incontri, conferenze, seminari e convegni in Puglia e in altre Regioni italiane.

sabato 15 ottobre 2022

Aspetti del sacro e di vita quotidiana tra tarda antichità e medioevo

Aspetti del sacro e di vita quotidiana tra tarda antichità e medioevo
a cura di Maria Cristina Rossi, Lester Lonardo, Antonio Macchione
pp. 240, € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2022
ISBN: 9788849872446
 
Nel volume il tema del sacro e quello della vita quotidiana vengono affrontati in maniera corale da 11 giovani studiosi, con prospettive e approcci metodologici diversi. Un esperimento interdisciplinare che contribuisce a mettere in luce l’affascinante universo “magico-rituale” sacralizzato che con non poca difficoltà si scorge tra le pieghe dei sermoni moraleggianti dei predicatori, in qualche cronaca, nelle sanzioni dei penitenziali, nei racconti delle vite dei santi o nei numerosi indizi (spesso sfuggenti) che via via emergono dalle fonti materiali.

venerdì 14 ottobre 2022

La Peste Nera

La Peste Nera
Contagio, crisi e nuovi equilibri nell'Italia del Trecento
di Alberto Luongo
pp. 244, € 22,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829015047
 
All’inizio dell’autunno del 1347 l’Italia, prima tappa occidentale dei commerci provenienti dal Mar Nero, fu la porta d’ingresso in Europa di una pandemia dalle conseguenze devastanti: da sud a nord, nel giro di poche settimane, la peste decimò città e campagne come mai era avvenuto. Nonostante l’inadeguatezza delle conoscenze sanitarie, la società dell’epoca, dopo l’iniziale shock, seppe mettere in atto meccanismi di reazione in numerosi ambiti: le istituzioni adottarono specifici provvedimenti per limitare il contagio e i disagi dei sopravvissuti, mentre nei decenni successivi una diversa distribuzione delle ricchezze portò alla ribalta politica ed economica individui e gruppi sociali in precedenza esclusi. La peste non causò il collasso di un mondo, ma generò nuovi equilibri che consentirono di convivere con il periodico ripresentarsi della malattia; una storia che, a distanza di secoli, non smette di riguardarci.
Alberto Luongo, medievista, insegna all’Università Statale di Milano. Si occupa prevalentemente di storia politico-istitizionale e socio-economica delle città italiane fra XII e XIV secolo. Fra i suoi libri più recenti Gubbio nel Trecento (Viella, 2016) e Una città dopo la peste (Pisa University Press, 2019).

giovedì 13 ottobre 2022

Le streghe di Scozia. Indagini tra fate, rituali e amuleti

Le streghe di Scozia. Indagini tra fate, rituali e amuleti
di Monia Montechiarini
pp. 224, € 16,50
Penne e Papiri, 2022
ISBN: 9788889336861
 
Margaret, Black Elizabeth, Isobell: sono solo alcuni dei nomi delle streghe che l'autrice ha scoperto durante le indagini condotte personalmente in Scozia. Di essa conosciamo i paesaggi mozzafiato, le guerre d'indipendenza, i nomi di nobili combattenti, come Maria Stuarda e Black Agnes. Però dai documenti compaiono anche guaritrici popolari (folk healers), ostetriche e altre protagoniste che, pur rimanendo quasi sconosciute, hanno contribuito a tramandare i loro antichi usi. Gli atti esaminati ne svelano le cure, i rimedi, le ricette e gli oggetti magici. Scopriamo così un vasto repertorio di amuleti e incantesimi, come quelli per trasferire il dolore del parto, o attrarre la fortuna. Dai verbali emergono anche i racconti delle sospettate che, dopo essere scomparse, descrivevano gli incontri con fate, selkies e tori d'acqua, comprovati da oggetti di reato, rintracciati nei cerchi di pietra. Tra questi, spille e cristalli a protezione anche delle famiglie più importanti. Il presente saggio vuole fornire lo sguardo su una Scozia magica, svelando aspetti reali, ma poco noti, legati al fenomeno della stregoneria: l'uso dei distillati e birra, i cibi proibiti. I dettagli dei sabba sono svelati: nuovi battesimi, morsi e gelidi baci, oltre alle musiche che li accompagnavano. L'autrice ci coinvolge nel vasto repertorio di preghiere, benedizioni della lana, invocazioni delle "lattaie del diavolo". Questo è quanto emerge dagli atti, dove i racconti di testimoni e accusatrici, aiutano a elaborare un identikit delle streghe, dal medioevo fino alla terribile Witch Craze, la "folle persecuzione", cercando i veri motivi nascosti dietro alle accuse formulate.
Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da vent’anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti in tutta Europa nella stesura di progetti comunitari per il recupero e la divulgazione della memoria storica fino al Novecento.
Oltre a organizzare convegni e giornate formative ufficiali, anche col patrocinio del MIBACT, partecipa come relatrice a importanti rassegne come il “Festival del Medioevo” ed è autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche. Per le Edizioni Penne e Papiri: Stregoneria: crimine femminile. Il caso di Donna Prudentia, la Lamia di Blera, e altre streghe, Tuscania 2018.

mercoledì 12 ottobre 2022

La ricchezza del debito pubblico

La ricchezza del debito pubblico
Secoli XII-XXI
di Angela Orlandi
pp. 208, € 17,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-38220-7
 
Una montagna pronta a crollare con inenarrabili danni: così molti immaginano il debito pubblico o meglio la sua eccessiva dimensione. Si tende a demonizzarlo, senza tener conto di altri aspetti. Per darne conto, il volume ricostruisce l’evoluzione del debito pubblico tra Medioevo ed Età Contemporanea. In questo quadro emerge come in realtà abbia svolto una funzione spesso propulsiva in vari settori della vita; in particolare ha consentito uno sviluppo capace di migliorare le condizioni materiali e di sicurezza della popolazione. Il denaro preso a prestito è servito a costruire infrastrutture viarie, industriali e sanitarie, a finanziare conflitti ma anche a garantire l’alimentazione e il sostegno di segmenti fragili della popolazione, ad ampliare il patrimonio artistico e a concedere qualche svago a chi non se lo sarebbe potuto permettere.
Angela Orlandi è docente di Storia economica della moneta e della banca nel Dipartimento di Scienze per l’economia e l’impresa dell’Università degli studi di Firenze. I suoi interessi scientifici riguardano la finanza pubblica e privata, la business history e il commercio internazionale. È presidente del corso di studi magistrale in Scienze dell’economia.

martedì 11 ottobre 2022

Note che raccontano la storia

Note che raccontano la storia
I suoni perduti del passato
di Alessandro Vanoli
pp. 200, € 16,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-29988-8
 
Non vi sono solo i pensieri e le azioni umane di cui tener conto per far rivivere la storia, ma anche le forme, i colori, persino gli odori e ovviamente i suoni.
Evanescente, destinata a perdersi nell’istante stesso in cui la cogliamo, la musica è aria che vibra. Difficile dunque usarne le tracce come si fa con una pergamena o un affresco. Eppure la storia è piena di suoni pervasivi e determinanti, legati a ogni agire umano: la guerra, la festa, la meditazione, il rito religioso. E allora proviamo a raccontare il passato sulle tracce degli strumenti utilizzati per produrre il suono: dai tamburi di antichi sciamani al flauto di Pan, dall’incanto degli ud dei giardini arabi alle voci nei monasteri e nelle cattedrali medievali, dalle tastiere della civiltà delle buone maniere alle fisarmoniche che seguirono il viaggio degli emigranti, dalla chitarra che espresse la voce del popolo fino agli strumenti elettrici che crearono i giovani e il loro canto. Un viaggio europeo e mediterraneo alla ricerca di suoni perduti, perché spesso proprio in questi si è inscritto il senso del mondo e delle vite delle donne e degli uomini che lo hanno abitato. 
Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «La Sicilia musulmana» (2016), «La via della seta» (con F. Cardini, 2017), «Quando guidavano le stelle» (nuova ed. 2019), «L’ignoto davanti a noi» (nuova ed. 2021), e per la serie Le stagioni: «Inverno» (2018), «Primavera» (2020) e «Autunno» (2020).

lunedì 10 ottobre 2022

Il tocco dell'ermellino

Il tocco dell'ermellino
di Giancarlo Mele
pp. 312, € 20,00 (Acquista online con lo sconto del 5%)
La Vita Felice edizioni, 2022
ISBN: 9788855280389 
 
L’arrivo di Leonardo da Vinci a Milano, nel 1482, si inserisce in un contesto dominato da lotte per il potere che vede protagonisti Ludovico Maria Sforza e suo nipote Gian Galeazzo, erede legittimo sotto la tutela della madre Bona. Il genio, incaricato di indagare segretamente sulla morte di Galeazzo Maria, il precedente duca, diventa così testimone della parabola di Ludovico: dallo strapotere esercitato sulla famiglia sotto il segno della sua ambizione e spregiudicatezza fino al delirio di onnipotenza che lo condurrà ad aprire le porte all’invasore francese.
Forti figure femminili si stagliano inoltre sullo sfondo della corte sforzesca di Milano e aragonese di Napoli, tra cui quella di Isabella d’Aragona Sforza, uno dei grandi nomi del Rinascimento italiano per cultura e attitudine al comando. Accanto a lei, non mancano le donne del Moro: la moglie Beatrice d’Este e le amanti Lucia Marliani, Cecilia Gallerani e Lucrezia Crivelli, protagoniste di rapporti sentimentali travagliati, ma soprattutto volti consacrati alla storia dell’arte dai dipinti di Leonardo.
Giancarlo Mele nato a Milano nel 1954, da quarant’anni vive in Martesana, territorio cui ha dedicato gran parte dei suoi lavori. Ha cominciato a scrivere nel 2007 collaborando a rubriche culturali sul quotidiano «Il Giorno». Nel 2018 ha pubblicato Il Rapace, romanzo storico ambientato nella Milano di Galeazzo Maria Sforza, e nel 2020 il fantasy storico Il Guardiano della Soglia.

domenica 9 ottobre 2022

Rocca di Roffeno e l'incanto delle case-torri

Rocca di Roffeno
L'incanto delle case-torri
di Morena Poltronieri
pp. 52, € 14,00
Mutus Liber, 2022
ISBN: 978-88-99841-70-6
 
Tante le storie, troppo spesso dimenticate, ma anche molteplici simboli, talvolta nascosti all'interno di restauri e modifiche. In alcune torri possiamo ancora ammirare le opere delle maestranze comacine, in altre dobbiamo solo immaginarli, ma creano comunque una tessitura che ha reso unica questa zona montana. Inoltre in ognuna delle case-torri viene indicata la collocazione in modo da creare un itinerario in parte visitabile dai turisti.
Nel territorio di Rocca di Roffeno (BO) si possono notare alcuni nuclei rurali, nei quali sono diffuse le case-torri. Ne sono un esempio il nucleo di Ca’ Masina del XV secolo e quello di Monzone del XIII circa.

sabato 8 ottobre 2022

Longobardi, Franchi e Roma

Longobardi, Franchi e Roma
di Lidia Capo
a cura di Umberto Longo
pp. 152, € 22,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2022
ISBN: 9791254691779 
 
Testimonianza dei principali interessi di ricerca di Lidia Capo – dalla tradizione storiografica dei Franchi agli aspetti culturali e agli assetti istituzionali della società longobarda, con particolare riguardo alla storia monastica e a quella della regalità femminile –, Longobardi, Franchi e Roma condensa, nella sua icastica tripartizione, alcune traiettorie di ricerca che hanno trovato ricapitolazione nello studio di Roma medievale e delle sue fonti. Il volume raccoglie sei studi pubblicati da Lidia Capo tra il 1997 e il 2019, cui si aggiunge un contributo inedito redatto fra il 2020 e il 2021.
Lidia Capo ha insegnato discipline medievistiche nelle Università di Bologna e di Roma Sapienza. I suoi principali temi di ricerca sono la cronachistica, in un arco cronologico e spaziale ampio, la storia dell’università, la storia della società e della cultura dell’età longobarda e, più recentemente, la storia politica e sociale di Roma nel primo medioevo.
Umberto Longo insegna Storia medievale presso la Sapienza - Università di Roma. Si occupa di storia delle istituzioni ecclesiastiche e monastiche e di storia della santità, con particolare riguardo alla funzione delle fonti agiografiche nei rapporti tra santità, istituzioni e politica.

venerdì 7 ottobre 2022

La letteratura bizantina

La letteratura bizantina
Un profilo storico
di Andreas Rhoby
pp. 192, € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829012350
 
Il volume ripercorre lo sviluppo della letteratura bizantina, composta – salvo eccezioni – in greco dal IV al XV secolo, ossia fino alla caduta di Costantinopoli del 1453. La panoramica include non soltanto opere letterarie ma anche trattati tecnici, filosofici e teologici che i Bizantini consideravano letteratura a pieno titolo. Inoltre, non distingue tra produzione profana e teologica, giacché molti autori bizantini (come Fozio, Michele Psello, Teodoro Prodromo) furono impegnati su entrambi i fronti. Infine, i testi non sono classificati a seconda del registro – alto o basso – della lingua impiegata, visto che per la maggior parte sono scritti nella cosiddetta koinè, un livello linguistico misto che evita elementi sia del registro nettamente basso sia di quello apertamente atticista (ovvero del greco antico).
Andreas Rhoby è direttore ad interim del Dipartimento di Studi bizantini dell’Accademia austriaca delle scienze e docente all’Università di Vienna.

giovedì 6 ottobre 2022

Il bestiario del Tresor di Brunetto Latini

Il bestiario del Tresor di Brunetto Latini
di Davide Chiolero
pp. 240, € 26,00
Il Cerchio, 2022
EAN: 9788884746269

Questo saggio nasce dall'interesse verso il mondo dei bestiari medievali e del rapporto che intercorre tra gli uomini e gli animali nel medioevo. La fortuna di questo ambito di ricerca è testimoniata dall'ampia storiografia che, negli ultimi anni, ha accolto numerose pubblicazioni. Il libro analizza il Trésor, opera enciclopedica di Brunetto Latini redatta nel XIII secolo durante un periodo di esilio in Francia. Nonostante il proliferare di un'ampia bibliografia, stupisce riscontrare come le ricerche fatte fino ad oggi abbiano trascurato alcuni aspetti di questo testo, senza restituire un'analisi puntale del primo dei tre libri che lo compongono.
Davide Chiolero (1991) ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Storiche presso l’Università degli Studi di Torino. Docente presso istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, nel 2021 è entrato a far parte della redazione di Arma Virumque, rivista universitaria torinese di storia militare, per la quale ha pubblicato Elmi con le corna e asce bipenni: l’equipaggiamento del vero guerriero vichingo (Arma Virumque, 2021). I suoi interessi principali riguardano numerosi aspetti della storia culturale e materiale del periodo medievale. In particolare, la storia dell’alimentazione e del costume sono state oggetto di conferenze e laboratori. È autore di I vichinghi e la morte. La ritualità funebre scandinava fra migrazione e stanzialità (sec. VIII-XI), edito con Il Cerchio.

mercoledì 5 ottobre 2022

Per fabulas

Per fabulas
di Paolo Gatti
A cura di Caterina Mordeglia e Antonella Degl'Innocenti
pp. X-139; € 38,00
Sismel, 2022
ISBN: 978-88-9290-186-5 
 
L’interesse per la favola latina rappresenta uno dei più importanti filoni di ricerca coltivati da Paolo Gatti fin dagli esordi della sua carriera. In questo volume Caterina Mordeglia e Antonella Degl’Innocenti raccolgono i suoi saggi e le sue recensioni di argomento favolistico apparsi fra il 1979 e il 2016. I contributi proposti affrontano le numerose problematiche testuali sollevate dalle favole in prosa di Ademaro di Chabannes, monaco limosino vissuto nell’XI secolo. Essi si concentrano, al contempo, sui loro complessi rapporti con la tradizione di Fedro, di cui la raccolta ademariana costituisce un testimone indiretto di primaria importanza per sanare le lacune del testo fedriano. Le indagini si rivolgono poi a numerose altre questioni relative ad alcuni snodi cruciali per la storia del testo di Fedro e, più in generale, per la ricezione della favola esopica nel Medioevo, con incursioni nella fiaba e nel folklore.
Caterina Mordeglia è professore associato di Lingua e Letteratura latina all'Università di Trento.
Antonella Degl'Innocenti è professore ordinario di Letteratura latina medievale e Agiografia presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento.

martedì 4 ottobre 2022

I Templari

I Templari
Storia di monaci in armi (1120-1312)
di Jacopo Mordenti
pp. 204, € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2022
ISBN: 9788829016785
 
È una storia lunga duecento anni quella dell’ordine templare: inizia nel XII secolo all’indomani della prima crociata, quando nasce l’Oriente latino e si comincia ad avvertire l’esigenza di proteggere i pellegrini lungo gli itinerari della fede. In pochi decenni una piccola comunità di devoti cavalieri diviene un ordine monastico-militare capace di presidiare la Terrasanta e di ramificarsi in Europa attraverso una capillare rete di commende. La sua gloria, sempre più invisa, scema mentre l’Oriente latino perde pezzi fino a scomparire; all’inizio del XIV secolo i templari sono vittime collaterali dello scontro fra papa Clemente V e il re di Francia Filippo IV. Con la soppressione dell’ordine nel 1312 e il rogo dell’ultimo maestro due anni più tardi, al termine di una stagione di processi e accuse infamanti, si conclude la storia dei templari e inizia la saga del templarismo.
Jacopo Mordenti, laureato in Culture del Medioevo e Archivistica all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, ha pubblicato numerose ricerche scientifiche e divulgative sugli ordini monastico-militari.