mercoledì 30 marzo 2016

Il Medioevo

Il Medioevo
di Miri Rubin
pp. 152, € 12,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 978-88-15-26355-1

A torto considerato un periodo storico omogeneo, il millennio che copre il Medioevo in Europa vede cambiamenti profondi e differenze rilevanti da zona a zona, nella diffusione del cristianesimo, nello sviluppo delle città, nel peso dell’eredità di Roma e dell’influenza dei barbari e dell’islam. Famiglia e parentela, agricoltura, scambi e commercio, religione e organizzazione politica, ambienti e stili di vita: con grande chiarezza il volume delinea l’immagine di un’epoca a molte facce.
Indice:
Introduzione 
I. Un'età di mezzo? 
II. Le persone e il loro stile di vita 
III. La salvezza cristiana: un'idea vincente 
IV. Re, signori ed esercizio del potere 
V. Scambi, spazi e risorse 
VI. Il Medioevo e gli «altri» 
VII. Il Medioevo nelle nostre vite 
Letture consigliate 
Indice dei nomi
Miri Rubin insegna Storia medievale e moderna nella Queen Mary University di Londra. Tra i suoi libri: «The Hollow Crown. A History of Britain in the Late Middle Ages» (2005) e «Mother of God. A History of the Virgin Mary» (2009).

martedì 29 marzo 2016

Piero della Francesca. Indagine su un mito

Piero della Francesca
Indagine su un mito
a cura di Antonio Paolucci, Daniele Benati, Frank Dabell, Fernando Mazzocca, Paola Refice, Ulisse Tramonti
pp. 400, € 34,00
Silvana Editoriale, 2016
ISBN: 9788836632725
 
Il volume ripercorre l’affascinante rispecchiamento tra critica e arte, tra ricerca storiografica e produzione artistica avvenuto intorno alla figura di Piero della Francesca, nell’arco di più di cinque secoli.
Partendo da alcuni dipinti di Piero e dalle opere dei più grandi artisti del Rinascimento utili a definirne la formazione e poi il ruolo sulla pittura successiva, il volume traccia i termini della fortuna del pittore, dal successivo oblio, fino alla grande riscoperta in età moderna.
Definito da Luca Pacioli “il monarca della pittura”, Piero della Francesca viene studiato nell’ottocento, e il suo fascino assimilato da artisti sperimentali, da Degas ai macchiaioli, dai postimpressionisti a Cézanne.
Ma è nel Novecento che si costruisce il suo mito, anche attraverso gli scritti dei suoi principali interpreti: da Bernard Berenson a Roberto Longhi.
Il costante incremento portato allo studio della sua opera, affascinante quanto misteriosa, e la centralità che gli viene riconosciuta nel panorama del Rinascimento italiano, lo portano a essere preso a modello da pittori che ne apprezzano di volta in volta l'astratto rigore formale e la norma geometrica, o l'incanto di una pittura rarefatta e sospesa. La fortuna novecentesca dell’artista è raccontata confrontando, tra gli altri, gli italiani Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi con fondamentali artisti stranieri come Balthus e Hopper che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità.

lunedì 28 marzo 2016

La randagia

La randagia
di Valeria Montaldi
pp. 432, € 19,00
Piemme, 2016
ISBN: 978-88-566-5237-6

1494. Nella vecchia casupola annidata fra i boschi di Machod, vive, sola, Britta da Johannes, una giovane, bellissima donna. Sebbene siano in molti a ricevere beneficio dai suoi rimedi erboristici, Britta suscita paura.
La sua solitudine è alleviata dal legame, appassionato e furtivo, con il figlio del castellano. Quando un doloroso avvenimento mette fine alla loro storia d’amore, per Britta comincia una terribile discesa all’inferno. Maldicenze e calunnie si accumulano contro di lei, fino ad arrivare alle orecchie dell’inquisitore. Il giudizio finale è inappellabile: Britta è una strega e il suo destino è il rogo.
2014. È un gelido mattino di novembre quando Barbara Pallavicini, studiosa di medievistica, raggiunge le rovine del castello di Saint Jacques aux Bois. Lì troverà l’ultimo tassello della sua ricerca, l’iscrizione lasciata da una donna condannata per stregoneria. Nella penombra del sotterraneo, gli occhi di Barbara incontrano quelli spenti di un cadavere. Atterrita, chiama i carabinieri. Giovanni Randisi, maresciallo del Comando di Aosta, identifica la vittima: è una ragazza del luogo, ossessionata da storie di demoni e malefici. Le indagini, in lotta contro il tempo, diventano ancora più affannose quando si viene a sapere che la migliore amica della vittima è misteriosamente scomparsa. Perché una ragazza dedita all’occulto è stata uccisa fra le stesse mura che cinquecento anni prima avevano imprigionato una strega? E se la soluzione dell’enigma affondasse le radici proprio in quel lontano passato?
Valeria Montaldi è nata a Milano, dove ha seguito gli studi classici e si è laureata in Storia della Critica d’Arte. Dopo una ventina d’anni di giornalismo dedicato a luoghi e personaggi dell’arte e del costume milanese, nel 2001 ha esordito nella narrativa con Il mercante di lana (Premio Città di Cuneo, Premio Frignano, Premio Roma), a cui sono seguiti Il signore del falco, Il monaco inglese (finalisti Premio Bancarella), Il manoscritto dell’imperatore (Premio Rhegium Julii), La ribelle (Premio Città di Penne, Premio Lamerica, Prix Fulbert de Chartres), La prigioniera del silenzio.
I suoi romanzi sono pubblicati in Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Grecia, Serbia, Ungheria, Brasile.
Visita il sito dell'autrice.

venerdì 25 marzo 2016

Benedetto

Benedetto
di Amalia Galdi
pp. 176, € 14,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 176, 978-88-15-26354-4 

Personalità fra le più significative nella storia della Chiesa, fondatore dell’ordine monastico che ne ha preso il nome, Benedetto da Norcia (ca. 480-547) ha indirizzato in maniera decisiva la storia del monachesimo occidentale. Questo profilo ne ripercorre la vicenda, dalle fondazioni monastiche di Subiaco e Montecassino alla Regola che egli dettò per i monaci cassinesi. Sono inoltre illustrate le testimonianze liturgiche, iconografiche e letterarie del culto del santo nei secoli medievali e, infine, è affrontata la mai risolta contesa sul possesso delle sue reliquie.
Amalia Galdi è professore associato di Storia medievale nell’Università di Salerno, dove insegna anche Storia delle istituzioni medievali. Tra i suoi libri: «Santi, territori, poteri e uomini nella Campania medievale (secc. XI-XII)» (2004).

giovedì 24 marzo 2016

L'immaginario delle crociate

L'immaginario delle crociate
Dalla liberazione di Gerusalemme alla guerra globale
di Pedro García Martín
a cura di Saverio Russo
pp. 292, € 40,00
Edipuglia, 2016
ISBN: 978-88-7228-772-9

Il volume costituisce la traduzione e il riadattamento dell’originale studio di Pedro García Martín dedicato alle crociate per tutta la loro durata storica, passando attraverso l’individuazione di tre fasi cronologiche distinte. Una classica, che va dall’appello del papa Urbano II nel 1095 alla morte di San Luigi nel 1270, nel quale si tennero otto campagne per liberare Gerusalemme. Una moderna, collocabile tra la caduta di Costantinopoli nel 1453 e il secondo assedio di Vienna del 1683, durante la quale i due rami della famiglia Asburgo frenarono l’avanzata turca. E un’altra contemporanea, che arriva fino ai giorni nostri, in una forma distorta del concetto originale, adottata dagli estremisti nelle loro azioni armate e dal linguaggio subliminale della pubblicità.
Saverio Russo è Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia e condirettore della collana "Mediterranea" dell'editoreEdipuglia (Bari) e di "Mezzogiorno adriatico", edita da Grenzia Foggia.

mercoledì 23 marzo 2016

La bottega dello speziale. Venetia 1118

La bottega dello speziale. Venetia 1118
di Roberto Tiraboschi
pp. 352, € 9,00
edizioni e/o, 2016
ISBN: 9788866327509

In una Venezia medievale sconvolta da una carestia devastante e dai festeggiamenti di un carnevale dominato da istinti primordiali ed eccessi di ogni genere, i protagonisti della Bottega dello speziale inseguono un sogno di rinascita, l’illusione millenaria di sconfiggere la morte.
La giovane Costanza, della nobile famiglia Grimani, scompare nel nulla. Lo scriba, Edgardo, promette che la riporterà alla sua famiglia e si mette alla ricerca della fanciulla. Medici, speziali, becchini, mercanti orientali, fiolari, molti sembrano coinvolti nel mistero della sparizione.
Magister Abella, ambigua alleata di Edgardo, unica donna che svolge la professione di medico nella Venezia del 1118, ci accompagna alla scoperta dei segreti e delle pratiche mediche di quell’epoca. Insieme a lei entreremo nella bottega dello speziale Sabbatai, dove si preparano rimedi e intrugli di ogni sorta.
Edgardo vive nel ricordo di un amore perduto, la schiava Kallis, scomparsa nelle acque della laguna durante una terribile tempesta. In seguito al ritrovamento di un corpo perfettamente conservato sotto i fanghi di un’isola sommersa, Edgardo farnetica di una rinascita della sua amata e accarezza l’illusione di aver sconfitto la morte.

«Il Medioevo mi ha sempre affascinato» afferma l'autore «forse perché contiene in sé elementi un po' fantastici, un po' grotteschi e anche un po’ primitivi. Poi frequentando Venezia spesso per ragioni di famiglia, ho cominciato ad amarla e a chiedermi come poteva essere nel Medioevo: mi infastidiva il fatto che venisse sempre descritta la Venezia cinquecentesca o quattrocentesca dello splendore, dei grandi palazzi e delle ricchezze, e mai di com'era nata, delle lotte che stanno all'origine della creazione di questa città. Così ho iniziato a fare delle ricerche e le difficoltà degli abitanti di Venezia agli inizi, per recuperare terre, lottando contro il mare e contro i fiumi che sfociavano in laguna,con una grandissima fatica». E mentre nel recuperare un passato mai narrato, Tiraboschi incanta ancora una volta il lettore con la ricostruzione minuziosa della toponomastica della Venetia “in fieri”, permettendogli di navigare nei canali con “gundule, peate e barene”.
Roberto Tiraboschi è nato a Bergamo e vive tra Roma e Venezia. Drammaturgo e sceneggiatore, ha scritto per diversi registi italiani, tra cui Liliana Cavani, Marco Pontecorvo, Silvio Soldini. Le Edizioni E/O hanno pubblicato anche i romanzi Sguardo 11 e Sonno, vincitore del Premio nazionale di narrativa Bergamo e del Premio Stresa di narrativa, nonché La pietra per gli occhi, primo volume della serie sulla nascita di Venezia. 

lunedì 21 marzo 2016

«Ioachim posuit verba ista»

«Ioachim posuit verba ista»
Gli pseudoepigrafi di Gioacchino da Fiore dei secoli XIII e XIV
a cura di Gian Luca Potestà e Marco Rainini
pp. 318, € 35,00 (acquista online con lo sconto del 15%)
Viella, 2015
ISBN: 9788867284924 


Nel secolo successivo alla morte di Gioacchino da Fiore (1202), numerosi furono i commenti profetici, i vaticini e gli oracoli creati e fatti circolare sotto il suo nome, per essere utilizzati come strumenti di propaganda politico-ecclesiastica. Al genere pseudoepigrafico fecero ricorso soggetti disparati, accomunati dall’intento di proiettare e consacrare nella luce profetica e apocalittica del veggente dei tempi ultimi gli scontri in cui erano coinvolti: la pluriennale lotta fra la Chiesa romana e Federico II e la sua discendenza, i conflitti fra angioini e aragonesi per la corona di Sicilia, le tensioni negli ordini religiosi e gli urti nel collegio cardinalizio degli anni di Celestino V e di Bonifacio VIII.
Questo volume offre una panoramica complessiva su tale produzione letteraria, considerata con specifica attenzione alla tradizione manoscritta, alla circolazione e diffusione delle singole opere, ai contesti storici in cui presero forma e alle mutevoli finalità polemiche cui furono destinate nel corso del tempo. Nel delineare un bilancio pressoché completo della produzione pseudogioachimita tra secolo XIII e primo decennio del XIV, il volume mostra un versante poco esplorato ma decisivo ai fini di una comprensione integrale del profilo attribuito a Gioacchino nel corso del tempo. Solo nel secolo XIX ci si rese infatti conto che le opere più aspramente polemiche fino ad allora ritenute dell’abate calabrese non erano sue.
Gian Luca Potestà è professore di Storia del cristianesimo e delle chiese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Marco Rainini è ricercatore in Storia del cristianesimo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano.
 

domenica 20 marzo 2016

I giorni dell'amore e della guerra

I giorni dell'amore e della guerra
di Carla Maria Russo
pp. 432, € 19,00
Piemme, 2016
ISBN: 978-88-566-5231-4

1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d’Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l’alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l’ingegno di colei che le possiede.
Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l’assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo.
Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse.
Ma la Tygre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l’ha sempre sostenuta in battaglia.
Accecata dall’amore, non si rende conto che in molti tramano nell’ombra per privarla della reggenza sulla signoria di Forlì. Spetterà a Caterina scegliere tra la vita che crede di meritare e il ruolo per cui è nata. E non sarà una scelta facile.
Attraverso le vicende di Caterina Sforza, Carla Maria Russo ci regala un affresco magistrale dell’Italia tardo-quattrocentesca, epoca di donne e uomini mai dimenticati: da Leonardo da Vinci a Ludovico Sforza, dai Borgia a Beatrice d’Este.
Carla Maria Russo vive e lavora a Milano. È appassionata di ricerca storica e adora le biblioteche, dove trascorre parecchio tempo.
Per Piemme ha pubblicato La sposa normanna, Il Cavaliere del Giglio, L’amante del Doge, Lola nascerà a diciott’anni, La regina irriverente e La bastarda degli Sforza, primo volume dedicato alla figura indimenticabile di Caterina Sforza.

venerdì 18 marzo 2016

In viaggio nel Medioevo

In viaggio nel Medioevo
di Maria Serena Mazzi
pp. 336, € 24,00
Il Mulino, 2016
ISBN: 978-88-15-26341-4 

«Curiosità, inquietudine, fede religiosa, desiderio di avventura, volontà di conoscere, necessità materiali, esigenze di lavoro sospingono continuamente questo mondo in movimento. Nessun resoconto di viaggio, per quanto fedele possa essere, è in grado di descriverci l’intensità della circolazione di esseri comuni sulle strade medievali»
Nel Medioevo si viaggia per ragioni politiche, per lavoro, per pregare o per studiare: sulle strade si incontrano re e mercanti, pellegrini e fuorilegge, chierici e giullari, emarginati e cavalieri erranti. Si naviga nei fiumi, nei laghi, nei canali, nei mari e nell’oceano. Nell’osservare da vicino questa variegata umanità itinerante, il libro la raffigura mentre attraversa paesi e continenti, ne ricostruisce i percorsi, le fatiche, le paure, le emozioni. Che cosa significava mettersi per strada lasciando la propria casa alle spalle, come si viaggiava in concreto, quali erano le conoscenze geografiche e le rappresentazioni fantastiche, quali i paesi conosciuti, quale il rapporto con le genti straniere?
Maria Serena Mazzi ha insegnato Storia medievale nell’Università di Ferrara. Tra i suoi libri: «Prostitute e lenoni nella Firenze del Quattrocento» (Il Saggiatore, 1991), «Toscana bella» (Paravia, 1999), «Gente a cui si fa notte innanzi sera» (Viella, 2003), «Come rose d’inverno. Le signore della corte estense nel ‘400» (Comunicarte, 2004), «I labirinti del potere» (Nuovecarte, 2010).

mercoledì 16 marzo 2016

Ivano. Il cavaliere del leone

Ivano. Il cavaliere del leone
A cura di Marco Bertoli e Serena Bertoli
Illustrazioni di Aténé Bálint
pp. 88, € 10,00
I Doni delle Muse, 2016
ISBN: 978-88-99167-19-6

Nella foresta di Brocelandia esiste una fonte prodigiosa a cui è appeso un bacile d’oro, con accanto un grande smeraldo sorretto da rubini. Se si versa l’acqua sul cristallo, si scatena una terribile tempesta in grado di distruggere la foresta stessa. Ma il signore della fortezza non può tollerare questo affronto e batte a duello Calogrenant, che ha osato turbare la quiete del suo regno, suscitando le ire del valoroso cavaliere Ivano che parte per vendicare l’onore perduto del cugino. Tra bellissime dame, leoni parlanti, promesse d’amore non mantenute e anelli dai poteri magici, le straordinarie avventure di uno dei più grandi cavalieri di re Artù, Ivano detto il Cavaliere del Leone, così come ci vengono tramandate dalla letteratura medievale.
Marco Bertoli è autore di numerosi racconti comparsi in altrettante antologie, ha pubblicato nel 2012 il suo primo giallo storico, La signora che vedeva i morti. Appassionato di saggistica storica, videogiochi e wargame da tavolo, è geologo e lavora come tecnico di laboratorio presso il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. www.marcobertoli.eu.
Serena Bertoli è nata a Pisa nel settembre del 1990. Ha sempre amato leggere, dall’infanzia, e ha iniziato nel 2012 a scrivere racconti brevi e novelle, vincendo numerosi premi letterari. La sua novella Effetto Domino è uscita per la rivista Confidenze. Nel 2016 ha lavorato insieme al padre Marco Bertoli a una riduzione per ragazzi del romanzo cortese Ivano, il cavaliere del leone, in uscita per l’associazione culturale I Doni delle Muse.
Ivano, il cavaliere del leone è un libro che fa parte di un progetto, Il Medioevo raccontato ai ragazzi, al quale l’associazione I Doni delle Muse si sta dedicando con particolare attenzione, che consiste nella divulgazione di testi medievali attraverso un linguaggio più semplice di quello originale ma non per questo moderno, eliminando ripetizioni e spiegando gli elementi che rendono l’opera di difficile lettura, al fine di avvicinare ragazzi e adulti a questa meravigliosa epoca storica. Si tratta di un lavoro che richiede grande sensibilità e attenzione per riuscire a comunicare la cultura medievale a un pubblico anche molto giovane, senza per questo rinunciare alla precisione nell’uso del lessico e senza scadere in modernizzazioni che non rispettano la storicità e il testo.

lunedì 14 marzo 2016

Il profeta del Papa

Il profeta del Papa
Vita e memoria di Raniero da Ponza eremita di curia
di Marco Rainini
pp. 192, € 20,00
Vita e Pensiero, 2016
ISBN:  9788834330173 

Il volume ripercorre la vicenda biografica, e poi la fama post mortem, di Raniero da Ponza, monaco cistercense ed eremita dalla fama di profeta. Raniero, già compagno di Gioacchino da Fiore nella fondazione del monastero che dà il nome all'abate calabrese, divenne in seguito uomo di fiducia di Innocenzo III, e godette di una certa notorietà fino almeno alla metà del XIII secolo. La sua figura viene delineata non solo nelle strette relazioni con Gioacchino e negli incarichi di alto profilo che ricevette dalla curia romana, ma soprattutto sullo sfondo della fama di profeta che lo circondava già in vita, e poi in modo particolare dopo la morte, sopravvenuta fra 1207 e 1209. In questa luce assume grande importanza la testimonianza della lettera scritta in morte di Raniero dal cardinale Ugo di Ostia, futuro papa Gregorio IX, in cui egli piange quello che definisce suo “padre”. Significativi elementi nella politica ecclesiastica di Ugo-Gregorio, in particolare nella promozione degli ordini mendicanti e nello scontro con Federico II, denunciano l’assunzione di temi e schemi interpretativi riconducibili al profetismo gioachimita: ben oltre l’utilizzo di una “retorica”, essi lasciano intravedere un interesse reale e radicato, che proseguirà oltre la morte del papa, mentre divampa lo scontro fra lo stesso Federico e la sede apostolica.
Marco Rainini OP è ricercatore in Storia del Cristianesimo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Le sue ricerche si indirizzano principalmente sul XII e XIII secolo e riguardano testi a carattere simbolico e diagrammatico, letteratura profetica, apocalittica e concezioni teologiche della storia. Si è inoltre occupato delle origini dell’Ordine dei Predicatori.

sabato 12 marzo 2016

Bisanzio e i bizantini nelle fonti occidentali della seconda crociata

Bisanzio e i bizantini nelle fonti occidentali della seconda crociata
di Nicolò Giovanni Marino
pp. 175, € 10, 60
Genesis Publishing, 2016
ISBN: 978-88-99603-27-4

In questo saggio, l’Autore tenta di ricostruire uno spaccato di società di una fase molto delicata per l’Europa, divisa in vari stati nascenti che cercano di riunirsi in un unico intento, le Crociate per la liberazione della Terrasanta dagli “infedeli”.
Espone il punto di vista di alcuni cronisti e storici dell’epoca, mettendo in luce anche lati meno conosciuti della storia di quel periodo.
Dopo un excursus sulle questioni generali che hanno portato al fenomeno delle Crociate, si sofferma sull’analisi delle vicende della Seconda Crociata, molto significative per comprendere il modo in cui i vicini orientali bizantini hanno vissuto l’avvento di questa ondata di cavalieri, mossi da intenti non solo religiosi.
Nicolò Giovanni Marino nasce a Tirano, in provincia di Sondrio, ma si trasferisce quasi subito in Sicilia per motivi di lavoro paterni. Qui segue il suo iter scolastico, dapprima consegue il diploma Scientifico per poi seguire il suo cuore di amante delle discipline umanistiche e si laurea in Lettere Moderne con indirizzo storico. Sin da giovane si appassiona alla scrittura e alla lettura che lo aiutano a creare fantasiose storie. Le sue più grandi passioni sono la Storia, in particolare quella antica e medievale, l’Astronomia, l’Archeologia e soprattutto ciò che riguarda l’Egitto, la Grecia arcaica e l’antica Roma. Tra le icone storiche che ammira di più, c’è senza dubbio la figura poliedrica di Federico II di Svevia, filantropico sovrano medievale che diede vita ad uno splendido periodo di floridezza culturale nel meridione italiano.

mercoledì 9 marzo 2016

Venezia e la nuova oikoumene

Venezia e la nuova oikoumene
a cura di Ingrid Baumgärtner e Piero Falchetta
pp. 292, 15x21 cm, boss., ill. col., € 29,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2016
ISBN: 9788867285730

Nel corso del quindicesimo secolo l’allargamento dei confini del mondo e, in parallelo, la riscoperta della Geographia di Tolomeo misero in discussione le tradizionali e consolidate concezioni del mondo. In seguito a ciò si sviluppò il desiderio di conoscenza e la curiosità per questa nuova e più ampia ecumene. Studi e pratiche molto diversi tra loro riplasmarono la forma del mondo, indirizzandola verso nuovi modelli e verso una nuova concezione degli spazi geografici. Venezia ebbe un ruolo fondamentale in questo processo, in quanto proprio a Venezia conoscenze, competenze, tradizioni e orientamenti culturali si incontrarono: il presente volume è dedicato alle complesse trasformazioni dei paradigmi geocartografici dell’epoca e analizza l’intreccio di motivi culturali, economici e politici diffusi dai paesi del Nordeuropa fino alla sponda meridionale del Mediterraneo.
Ingrid Baumgärtner è professoressa di Storia medievale all’Università di Kassel e Research Associate presso Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies (Firenze). Dal 2009 al 2013 è stata Vicepresidente del Centro Tedesco di Studi Veneziani. Oggetto principale della sua ricerca è la concezione e la rappresentazione dello spazio geografico nel medioevo e nel Rinascimento. Le sue pubblicazioni hanno trattato inoltre la storia culturale, il diritto medievale, la storia della città e la gestione del territorio nel medioevo.
Piero Falchetta, già curatore delle raccolte cartografiche della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, è storico della cartografia, della navigazione e dei viaggi. Le sue pubblicazioni hanno trattato in particolare la cartografia nautica veneziana, Andrea Bianco, Battista Agnese, il mappamondo di Fra’ Mauro, le vedute di città dal medioevo al Settecento, Jacopo de’ Barbari, Vincenzo Coronelli, i taccuini nautici di Michele da Rodi e Benedetto Cotrugli e la Storia del Mogol di Nicolò Manuzzi. 

lunedì 7 marzo 2016

Archeologia dell'Italia medievale

Archeologia dell'Italia medievale
di Andrea Augenti
pp. 344, € 35,00
Laterza, 2016
ISBN: 9788858122303

La storia e i grandi temi dell’archeologia medievale italiana.
I primi tentativi di far decollare l’archeologia medievale in Italia, nell’arco di tempo che va dalla nascita della nazione al secondo dopoguerra, sono tentativi falliti. Si è definita l’archeologia medievale ‘uno specialismo mancato’. Come mai? Perché mentre nel resto dell’Europa l’archeologia dedicata al Medioevo inizia ad affermarsi, da noi questo non succede? La risposta è piuttosto semplice: mentre nelle altre nazioni fare archeologia medievale significa indagare le proprie origini, dopo la dominazione romana da noi il Medioevo è percepito soprattutto come un periodo oscuro, negativo, durante il quale l’Italia è stata assoggettata e invasa da vari popoli stranieri. La nostra attenzione è stata quasi unicamente volta all’età romana, che è il vero momento fondativo della nazione, togliendo spazio ad altre archeologie di età storica.
Grazie a una scrittura piana e lavorata appositamente per raggiungere la massima comprensibilità, all’ampio apparato di illustrazioni, Archeologia dell’Italia medievale è un testo per chiunque voglia approfondire la conoscenza della disciplina, utile per chi fa ricerca e per i corsi universitari. Un manuale e un saggio rigorosamente documentato e aggiornato, che vuole dar conto dello stato dell’arte di questa disciplina.
Andrea Augenti insegna Archeologia medievale all’Università di Bologna. Fa parte della Società degli Archeologi Medievisti Italiani, della Society for Medieval Archaeology, della redazione della rivista “Archeologia Medievale” e del comitato scientifico di “Archeo”. È membro del Medieval Europe Research Committee. Ha condotto numerose indagini sul campo e da alcuni anni svolge ricerche nella città scomparsa di Classe (Ravenna). Tra le sue principali pubblicazioni: Il Palatino nel Medioevo (Roma 1996); Le città italiane tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo (Firenze 2006); Città e porti dall’Antichità al Medioevo (Roma 2010).

venerdì 4 marzo 2016

XV secolo. L'abbigliamento femminile in Italia

XV secolo. L'abbigliamento femminile in Italia
di Federico Marangoni
pp. 112, € 18,00
Il Cerchio, 2016
ISBN: 8884744474
 
Rielaborando il gusto gotico di fine Trecento, ancora diffuso nei primi decenni del XV secolo, la moda femminile in Italia nel '400, amplificata nelle corti signorili dallo sviluppo delle lettere e delle arti, elaborò nuove forme che divennero modello d'eleganza e definirono il vestire all'italiana in Europa.
Attingendo ad un insieme di conoscenze derivato dallo studio di centinaia di fonti dell'epoca, l'autore analizza tutti gli elementi di cui era costituito l'abbigliamento del Quattrocento italiano fornendo al lettore, attraverso oltre 150 immagini a colori, un ricco campionario dell'apparato iconografico dell'epoca, distribuito sull'intero arco del secolo e con riferimenti a tutta la penisola italiana.
Federico Marangoni (Bologna 1981) da oltre un decennio si occupa di ricostruzione e rievocazione storica. Nel 2008 ha fondato l'associazione storico-culturale "Società dei Vai", di cui è il presidente. Ideatore e curatore di numerosi seminari e progetti culturali, in collaborazione anche con l'Università di Bologna e alcuni musei della città e della provincia di Bologna, dal 2008 dirige la rivista storica De Rerum Historia che si occupa di temi inerenti al Medioevo e Rinascimento. Studioso e praticante anche di scherma medievale e rinascimentale, dal 2013 è responsabile nazionale AICS per la Scherma.
Per il Cerchio ha già pubblicato quattro volumi relativi all'abbigliamento maschile tra XIII e XVI secolo.

giovedì 3 marzo 2016

Il libro cristiano nella storia della cultura. Volume II

Il libro cristiano nella storia della cultura. Volume II
Dal VI al XVI secolo
di Giuliano Vigini
pp. 192, € 18,00 (acquista online con lo sconto del 15%)
Vita e Pensiero, 2016
ISBN: 9788834328910
 
Un percorso storico tra i più variegati e turbolenti; un palcoscenico su cui si avvicendano con alterne sorti personaggi in gran numero e si svolgono e riavvolgono rotture, passaggi, capovolgimenti, unificazioni, rinascite: sono i secoli medioevali e della prima età moderna, dal VI al XVI, che questo volume ha come protagonisti. Secondo della serie di tre de Il libro cristiano nella storia della cultura, esso ha il compito di introdurci nel vivace caleidoscopio della cultura cristiana del tempo, con il suo ampio ventaglio di nuove realtà e interessi: dal diffondersi dell’esperienza di vita monastica alla nascita delle scuole di teologia, dal fiorire dell’arte dell’illustrazione e decorazione dei codici alla sistematizzazione delle biblioteche. Per non parlare delle figure eccezionali che nel corso di questi dieci secoli lasciano impronte incancellabili, primi fra tutti Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino, Dante Alighieri.
E ancora, la ricostruzione storica di Giuliano Vigini ci conduce con mano ferma a conoscere l’estasi delle mistiche come Ildegarda di Bingen; le riflessioni di Anselmo, la regola di Gregorio Magno e l’itinerario di Bonaventura; le lodi di Iacopone; le opere di direzione spirituale di Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Ignazio di Loyola e Francesco di Sales; l’incessante e preziosa produzione di Bibbie, strumento di diffusione delle Scritture e insieme officina di sperimentazione grafica, testuale, bibliologica…
A legare il tutto, il filo conduttore della crescente importanza del libro cristiano, che esce dai monasteri e dalle comunità religiose e trova spazi sempre più larghi nelle università, diventando così anche veicolo di sapere, libro di testo, strumento di studio. Anche la produzione del libro si modifica: nascono modelli di scrittura personalizzati, il formato delle pagine si standardizza, viene introdotta la carta che abbassa i prezzi e infine arriva la rivoluzione più grande: quella della stampa. Il libro cristiano è pronto per la modernità.
Giuliano Vigini è noto come autore di saggi sull’editoria (disciplina che insegna all’Università Cattolica di Milano), ma ha pubblicato anche numerose opere sulla letteratura cristiana antica, moderna e contemporanea. Si segnalano in particolare i commenti e i dizionari per la «Bibbia Paoline»; gli scritti di e su sant’Agostino; le traduzioni di autori francesi del Seicento e dell’Otto-Novecento; gli studi e le antologie di Benedetto XVI e di Francesco. Collabora con giornali e riviste, tra cui il «Corriere della Sera», «Avvenire», «Famiglia cristiana» e «Vita e Pensiero». Il primo volume di questa serie di tre, Il libro cristiano nella storia della cultura. Volume I: Dal I al VI secolo, è uscito nel 2015.

mercoledì 2 marzo 2016

Donne al lavoro nell'Italia e nell'Europa medievali (Secoli XIII-XV)

Donne al lavoro nell'Italia e nell'Europa medievali (Secoli XIII-XV)
di Maria Paola Zanoboni
pp. 177, € 16,00
Jouvence, 2016
ISBN: 8878015253
 
Si è sempre detto, e la maggior parte degli scritti sull'argomento non si stanca di ripeterlo, che le donne nel Medioevo lavoravano, ma lavoravano in casa, tessendo e filando, magari alla luce di una candela ricordando il passato, come ce le dipinge in una lirica Ronsard. Potevano al massimo aiutare il marito nella sua attività, e proseguirla se vedove, ma erano retribuite meno rispetto agli uomini e incapaci di sopravvivere col proprio lavoro. Tutto questo secondo l'opinione tradizionale, viziata da preconcetti e da schemi attuali proiettati sul passato. Questo libro mostra un quadro completamente diverso: donne che lavoravano in tutti i possibili settori, compresa l'edilizia, le miniere e le saline; imprenditrici che si autofinanziavano con propri capitali ottenuti dalla vendita di abiti e gioielli; retribuzioni commisurate "alle reali capacità" e quindi non dipendenti dal genere; donne che col proprio lavoro riuscivano a mantenere se stesse e familiari in difficoltà, o a saldare i debiti dei mariti; nobildonne impegnate nelle attività più varie: dall'organizzazione di laboratori per il ricamo, alla gestione di miniere, alla direzione di opere di bonifica, all'impianto di caseifici.
Maria Paola Zanoboni, dottore di ricerca e cultore della materia in storia medievale, e abilitata a professore associato in storia economica, ha già pubblicato i volumi: Artigiani, imprenditori, mercanti. Organizzazione del lavoro e conflitti sociali nella Milano sforzesca (1450/1476), Firenze, 1996; Produzioni, commerci, lavoro femminile nella Milano del XV secolo, Milano, 1997; Rinascimento Sforzesco. Innovazioni tecniche, arte e società nella Milano del secondo Quattrocento, Milano, 2005, Salariati nel medioevo. “Guadagnando bene e lealmente il proprio compenso fino al calar del sole”, con introduzione di F. Franceschi, Ferrara, 2009, oltre a numerosi saggi apparsi in varie riviste. "Scioperi e rivolte nel Medioevo", Jouvence, 2015.

martedì 1 marzo 2016

Dante e la tradizione giuridica

Dante e la tradizione giuridica
di Claudia Di Fonzio
pp. 208, € 23,00
Carocci editore, 2016
ISBN: 9788843077915
Il volume affronta un tema ancora poco studiato nella pur sterminata bibliografia dantesca: le conoscenze giuridiche del Poeta e la loro presenza nella sua opera, in particolare nella Commedia. Non vi è dubbio, infatti, che il fitto intreccio tra sapere giuridico, teologico e filosofico sia il milieu culturale in cui nasce la Commedia e tanta poesia romanza delle origini; ma mentre gli ultimi due aspetti sono stati largamente indagati, quello dei riferimenti giuridici danteschi ha incominciato solo da poco a essere oggetto di ricerche approfondite. I saggi qui riuniti offrono una originale rilettura di Dante e della sua opera alla luce della tradizione giuridica antica e medievale, da Cicerone (cui è dedicata tutta una parte del libro) a Bartolo di Sassoferrato, senza trascurare la sua ricezione presso i commentatori antichi e nell'arte figurativa.
Claudia Di Fonzio è professore a contratto di Diritto e letteratura all’Università di Trento, dove fa parte del gruppo di ricerca guidato da Diego Quaglioni. È stata Adjunct Professor of Italian alla New York University; ha insegnato all’École Normale Supérieure di Lione e all’Università degli Studi dell’Aquila. È autrice di contributi apparsi in volumi collettanei e in numerose riviste specialistiche italiane e internazionali. Fra i suoi lavori principali, la curatela di P. Rajna, La Materia e la forma della Divina Commedia (Le Lettere 1988, rist. 2014) e L’ultima forma dell’ «Ottimo commento». Chiose sopra la Commedia di Dante Alleghieri fiorentino tracte da diversi ghiosatori (Longo, 2008).