sabato 31 ottobre 2020

Beatrice regina

Beatrice regina
Un romanzo scaligero
di Annamaria Conforti Calcagni
pp. 204, € 22,00
Aracne Editrice, 2020
ISBN: 978-88-255-3572-3
 
Beatrice Della Scala, figlia di Mastino II e di Taddea da Carrara, da tutti chiamata Regina, è la protagonista della vicenda narrata nel libro. Ella assolve al duplice compito di “parlarci” non solo di Verona, ma anche di quella che già allora era una vitalissima città e del suo circostante territorio. Beatrice Regina Della Scala fu donna di cultura e di potere e che nel Trecento, il secolo in cui visse, svolse un ruolo di indiscutibile rilievo; e lei donna, ebbe anche dai sudditi l’eccezionale merito di farsi stimare, rispettare e persino amare. Il che ne fa, per i contemporanei, una “testimone” di eccezionale e indubitabile valore.
Annamaria Conforti Calcagni è laureata in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Padova e qui si è specializzata in Storia dell’arte. Ha insegnato a lungo questa materia nei licei e all’Università degli Studi di Verona. Ha pubblicato numerosi saggi sulle opere di architettura e sulle decorazioni plastiche presenti a Verona su riviste specializzate. È autrice di tre volumi sulla storia del giardino italiano, editi da Il Saggiatore; nonché di due testi sulla storia di Verona e sul giardino Giusti editi da Cierre (Verona). Ha anche pubblicato Giuseppe Jappelli. Ingegnere, architetto e soldato fra Napoleone e l’Austria con Lineadacqua (Venezia). Infine, è in corso di stampa Beatrice Regina, un romanzo scaligero, sempre con Cierre.

venerdì 30 ottobre 2020

Storia della pittura d'Italia

Storia della pittura d'Italia
di Arsenio Frugoni
a cura di Saverio Lomartire
introduzione di Chiara Frugoni
pp. 628, € 48,00
Editrice Morcelliana, 2020
ISBN: 9788837234089
 
Arsenio Frugoni tra il 1943 e il 1946 scrisse un ciclo completo e molto impegnativo di storia dell’arte, trentuno conferenze divise in tre gruppi: pittura, scultura e architettura dai tempi paleocristiani ai suoi giorni. I testi e l’elenco delle didascalie delle immagini proiettate si tradussero in minuscoli libretti, uno per conferenza, ciascuna corredata da una quarantina di immagini correlate a diapositive, pubblicati dalla Scuola Editrice di Brescia. Quest’opera sembrava scomparsa perché non ne è rimasta traccia nell’archivio della Scuola (devastato da un terribile bombardamento), né in alcuna biblioteca italiana. L’unica copia rimasta della sola parte cartacea era in casa, un cimelio custodito e insieme dimenticato.

Scritte di getto, le quindici conferenze dedicate alla pittura italiana offrono citazioni selezionate e illuminanti; i giudizi non sono né scontati né banali, ma scaturiscono da personali meditazioni e apprezzamenti. Mio padre scrive con una prosa semplice e affascinante; gli aggettivi sorprendenti si rivelano sempre necessari. Con una frase spiega la sostanza di un’intera epoca, comunica di un’immagine l’essenziale, fa vibrare un’emozione. Descrive le immagini dal punto di vista stilistico ma è molto attento anche alla personalità del pittore, alla sua vita, al suo carattere: quanto ad esempio poté incidere nell’espressione artistica la povertà, la sfortuna, un pessimismo o un ottimismo di fondo, l’indole più o meno morale del pittore.
Questo libro non è un manuale di storia dell’arte e nemmeno una storia dell’arte raccontata come ha fatto Ernst Gombrich. È come se le immagini fossero parole. Lo definirei: il romanzo della storia dell’arte.
(Chiara Frugoni)
Arsenio Frugoni (1914-1970), uno tra maggiori storici italiani del Novecento, ha insegnato Storia medievale alla Normale di Pisa e all’Università di Roma. I suoi studi si concentrano su problemi di storia della Chiesa, dal Medioevo alla Controriforma. Ha curato la pubblicazione di carteggi umanistici, fornendo contributi eruditi sul Rinascimento. Tra i suoi numerosi saggi ricordiamo: Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII (1954, poi Einaudi, 1989); Incontri nel Medioevo (il Mulino, 1979); Storia di un giorno in una città medievale (con la figlia, Chiara Frugoni, Laterza, 1998), Incontri tra Medioevo e Rinascimento (Scholé, 2018); La storia, coscienza di civiltà (Scholé, 2020).
Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale nelle università di Pisa, Roma Tor Vergata e Parigi X. Il suo metodo nell’occuparsi di storia è sempre stato quello di unire testi e immagini, considerandoli fonti di pari dignità. Si è occupata soprattutto della figura di san Francesco a cui ha dedicato numerose pubblicazioni, ma anche di vari argomenti attinenti alla vita medievale.
Saverio Lomartire insegna Storia dell’Arte medievale all’Università del Piemonte Orientale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti all’architettura, alla scultura, alla pittura (la scultura e le arti minori prevalentemente dal VII al XII secolo, con alcune incursioni nel Gotico italiano). Inoltre ha interessi anche nel campo dell’epigrafia medievale. Tra i suoi studi si possono ricordare quelli dedicati alla pittura altomedievale italiana, all’architettura altomedievale e romanica, alla scultura lapidea, in particolare a quella altomedievale, all’oreficeria, al problema delle corporazioni di architetti e scultori nel medioevo italiano ed europeo.

giovedì 29 ottobre 2020

La pittura murale tra XI e XIII secolo in Canton Ticino

La pittura murale tra XI e XIII secolo in Canton Ticino
Tra gli intonaci medievali di un'altra Lombardia
di Irene Quadri
pp. 352, € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2020
ISBN: 9788836645985
 
Questo libro è un viaggio all’interno della pittura murale di una zona della Lombardia medievale – l’attuale Canton Ticino – tuttora poco conosciuta e fin qui studiata soprattutto nel suo complesso, nonostante la ricchezza e la varietà delle testimonianze che ancora custodisce. Il percorso si snoda dall’inizio dell’XI alla fine del XIII secolo, in un’epoca in cui le terre ticinesi costituivano la propaggine delle diocesi e dei comuni di Como e Milano. Attraverso il censimento e l’analisi degli episodi pittorici esistenti, o conosciuti tramite copie o riproduzioni visive, si è ritracciata la fisionomia artistica di una regione per lungo tempo considerata culturalmente marginale, a causa della sua posizione periferica rispetto ai grandi centri lombardi. La prospettiva, l’approccio e la metodologia adottati hanno permesso di disegnare un quadro d’insieme in buona parte inedito che dimostra come questo territorio, porta di collegamento tra il Nord e il Sud delle Alpi, partecipi appieno alle vicende artistiche della Lombardia dell’epoca e, quindi, alle grandi questioni dell’arte medievale.
Irene Quadri è Maître Assistant all’Università di Losanna, dove insegna Storia dell’arte medievale. I suoi studi vertono sulla pittura lombarda e delle valli alpine tra XI e XIII secolo.

mercoledì 28 ottobre 2020

Ruggero II

Ruggero II
Il conquistatore normanno che fondo il Regno di Sicilia
di Glauco Maria Cantarella
pp. 304, € 22,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-527-1
 
Ruggero II è l’artefice di un cambiamento epocale. Senza la sua azione non soltanto la storia d’Italia ma quella dell’intera Europa sarebbe stata totalmente diversa.

A lui si deve la creazione del nuovo Regno di Sicilia che durò circa un ventennio e fu tutt’altro che incontrastata e irresistibile, ma alla fine produsse una delle maraviglie della storia: un’entità che non cessa di incantare e stupire, intrisa, come le grandi opere d’arte, dei corredi della dignità regia; dell’imponente e moderno corpo di leggi sistematizzato nel XIII secolo; dei personaggi di diversa provenienza ed estrazione che sono stati le braccia e gli occhi del re ma anche il suo cervello, indirizzando spesso le sue decisioni.
Ma chi era davvero Ruggero il Normanno? Guerriero, legislatore, statista, promotore delle arti. Il suo mito supera, come sempre avviene, la realtà storica, ben più complessa e significativa. Il fondatore del Regnum Sicialiae non ha scritto lettere e quanto ai pochi documenti che ha lasciato non si può essere certi che siano stati dettati da lui (anzi, c’è perfino chi sospetta non fosse alfabetizzato). Le testimonianze sono tutte esterne, sono cronache amiche e nemiche, documenti e lettere ora ostili, ora apologetiche, e passi delle storie generali scritte a partire dal secolo XIII nei Paesi islamici.
Da queste basi l’autore ha tentato di ricostruire la traiettoria di Ruggero II anno per anno, nel tentativo di stabilire le circostanze, le progressioni e le intermittenze del suo operato. Che ha dato vita, pur con difficoltà e contraddizioni, all’entità statuale più longeva nella storia d’Italia dopo la fine dell’Impero di Roma.
Glauco Maria Cantarella ha insegnato Storia medievale presso l’Università di Bologna ed è membro del consiglio scientifico dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma. Ha studiato la dominazione normanna nell’Italia meridionale, le relazioni tra papato e impero. Per la Salerno Editrice ha pubblicato Gregorio VII (Roma 2018), premio .Livio Giuseppe Borghese 2019.

martedì 27 ottobre 2020

La crociata degli innocenti

La crociata degli innocenti
di Chloé Cruchaudet
pp. 176 a colori, € 22,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Coconino Press, 2020
ISBN: 9788876185397
 
“Gli adulti tradiscono, sono volgari… e poi sono bruttissimi!”
 
Colas ha avuto una visione: Gesù gli ha ordinato di andare a Gerusalemme per liberare il Santo Sepolcro. Solo dei bambini come lui, puri di cuore, possono riuscire nell’impresa… e sono in tanti a credergli e a seguirlo. Piccoli diseredati in cammino attraverso la Francia del Medioevo: in cerca del paradiso, ma soprattutto in fuga da fame, freddo, povertà, abusi e violenze dei grandi. 
Il nuovo e attesissimo romanzo storico a fumetti dell’autrice che ha conquistato il cuore di tantissime lettrici e lettori con Poco Raccomandabile. 
Francia, inizi del XIII secolo. Il dodicenne Colas vive con i genitori e la sorella in un clima di povertà e terrore. Per sottrarsi alla violenza del padre, scappa di casa e trova rifugio in un birrificio tra altri bambini sfruttati. Ma un giorno ha una visione: Gesù gli appare e gli ordina di andare a Gerusalemme a liberare il Santo Sepolcro. Con l’aiuto del suo amico Camille, riesce a convincere tanti piccoli compagni e compagne a mettersi in cammino per attraversare la Francia e raggiungere il porto di Marsiglia. Lungo la strada molti altri si uniscono al gruppo iniziale. La loro Crociata senza adulti e senza potenti cavalieri è prima di tutto un tentativo di fuga dalla fame, dalla miseria, dagli abusi degli adulti… Quale sarà il loro destino? 
Traendo ispirazione da un episodio storico piuttosto oscuro e controverso, Chloé Cruchaudet racconta la condizione dei bambini nel Medioevo, mettendo in luce tante situazioni di infanzia negata e violata che persistono ancora oggi. Un intenso, commovente racconto di sopravvivenza che interroga gli adulti sulle loro responsabilità nell’offrire un’istruzione e una speranza alle generazioni future. E ci propone anche una profonda riflessione sulla religione, sulle paure e le speranze che ci rendono umani.

lunedì 26 ottobre 2020

Empoli, novecento anni

Empoli, novecento anni
Nascita e formazione di un grande castello medievale (1119-2019)
a cura di Francesco Salvestrini
pp. XX-236, € 20,00
Olschki, 2020
ISBN: 9788822267160
 
La celebrazione dei novecento anni dalla stipula dell’atto con cui i conti Guidi sancirono l’incastellamento dell’antica pieve di Sant’Andrea a Empoli (1119) è stata occasione per un team di studiosi di tornare a riflettere sui primi due secoli della storia empolese. Gli approfondimenti offerti dagli autori prendono spunto dalla peculiarità di questo castello, ossia la sua posizione baricentrica rispetto al territorio toscano,traValdarno e Valdelsa e presso la via Romea, la direttrice Pisa-Firenze e l’arteria navigabile co
stituita dall’Arno. I saggi sono, quindi, dedicati, alle dinamiche insediative, allo sviluppo dell’assetto urbanistico, alle basi dell’economia, al ruolo della pieve collegiata e dagli altri enti ecclesiastici, all’evoluzione dalla preminenza dei nuclei signorili – segnatamente le famiglie dei conti Guidi, Alberti e Cadolingi – alla crescita del comune sotto il controllo di Firenze. Il tutto senza trascurare la vita culturale e le espressioni artistiche e architettoniche emerse dall’antichità al XIV secolo.
Francesco Salvestrini insegna Storia Medievale all’Università di Firenze. Si occupa di storia del monachesimo benedettino, segnatamente vallombrosano, camaldolese e cistercense, con particolare attenzione alla storia delle istituzioni ecclesiastiche, ma ha dedicato lavori anche allo studio del rapporto fra insediamenti umani ed aree boschive e fluviali, alla storia della storiografia e dell’erudizione nella Toscana d’Ancien Régime, alla normativa delle città comunali italiane. Fra le sue monografie si segnala: Libera città su fiume regale. Firenze e l’Arno dall’Antichità al Quattrocento, Firenze, 2005; Disciplina caritatis. Il monachesimo vallombrosano tra medioevo e prima età moderna, Roma, 2008; Il carisma della magnificenza. L’abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell’Italia del Rinascimento, Roma, 2017. Studi sulle abbazie storiche e ordini religiosi della Toscana, vol. 6. - (settembre 2020).

domenica 25 ottobre 2020

Il sultano Saladino

Il sultano Saladino
Tra vita e leggenda
di Jonathan Phillips
pp. 552, € 32,00
Mondadori, 2020
ISBN: 9788804718499
 
La fama di Saladino in Occidente affonda le sue radici nel 1187, quando «il re vincitore» riconquistò Gerusalemme sconfiggendo i cristiani, che la detenevano da quasi novant’anni. Nonostante li avesse sconfitti, il sultano si guadagnò il rispetto e l’ammirazione dei «franchi» perché non si era lasciato andare al massacro efferato dei nemici, in stridente contrasto con le violenze brutali e ingiustificate perpetrate dagli eserciti della Prima crociata.
Jonathan Phillips, uno dei maggiori esperti di storia delle crociate, parte da qui per riscoprire le origini lontane dell’eccezionale popolarità di cui godette Saladino, indagando una vasta quantità di fonti arabe ed europee. In due decenni, il fondatore della dinastia degli Ayyubidi unificò Egitto e Siria, dando vita a un impero compatto e leale che abbracciava tutto il Vicino Oriente.
Affrontò la rabbia prorompente dei soldati della Terza crociata, tra le cui file spiccava Riccardo Cuor di Leone, e fu ricordato, nelle cronache coeve e nei resoconti successivi, come un uomo generoso, onesto, devoto e colto. Il suo animo quasi cavalleresco lo rese un condottiero stimato al punto da meritarsi un posto tra gli spiriti di grande valore della Divina Commedia, impossibilitati a salvarsi soltanto perché non cristiani.
Tolleranza, sobrietà e generosità furono le virtù che rinvigorirono il suo prestigio nel XIX secolo, quando la fascinazione europea verso il Medioevo fu condivisa da storia, letteratura e teatro. La sapienza militare e politica, che non risparmiò di contrastare gli eretici e gli infedeli con un obiettivo unificatore, fu invece alla base della celebrità del sultano, assurto a simbolo della resistenza e della vittoria sull’Occidente invasore, nella cultura di massa del mondo islamico.
Saladino ebbe un ascendente ancora maggiore quando il nazionalismo arabo cominciò la sua ascesa e Nasser, Saddam Hussein, bin Laden cercarono di sfruttarne l’eredità richiamandosi a lui nei modi più disparati. A seconda dei casi, dunque, Saladino fu ricordato come un sovrano mite ed erudito, oppure spregiudicato e senza scrupoli.
Il sultano Saladino ci consegna un resoconto prezioso, spogliato di qualsiasi pregiudizio, di un uomo che dopo otto secoli può ancora contare su un’eredità vibrante che mescola storia e leggenda, e ci aiuta a capire quanto possa essere ambiguo, nella contemporaneità, il travisamento della realtà storica.
Jonathan Phillips è professore di Storia delle crociate al Royal Holloway dell'Università di Londra. Già autore di numerosi libri sul tema, collabora con BBC History e History Today ed è co-curatore della rivista accademica «Crusades».

sabato 24 ottobre 2020

Leonardo ingegnere

Leonardo ingegnere
di Andrea Bernardoni
pp. 236, € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2020
ISBN: 9788843095001
 
L’idea che abbiamo oggi di Leonardo ingegnere è una conseguenza del suo straordinario lascito manoscritto e della singolare storia che vide protagonisti i suoi quaderni, in gran parte smembrati e dispersi in varie parti d’Europa. Con la loro riscoperta, avvenuta alle soglie del XX secolo, la diffusione dei disegni di macchine e attrezzature in essi contenute portò alla nascita del mito di Leonardo inventore e anticipatore della nostra modernità tecnologica, favorendo, fuori dai ristretti ambiti specialistici, una percezione distorta della sua opera ingegneristica. Divincolandosi dagli approcci sensazionalistici talvolta riservati alle sue macchine, il volume propone una biografia di Leonardo ripercorrendone la carriera che da “garzone di bottega” lo portò a essere pittore, ingegnere e filosofo alla corte di Francesco I di Valois, uno dei più importanti sovrani europei dell’epoca. Una rilettura dei suoi manoscritti che restituisce prima gli sforzi di Leonardo nell'acquisizione delle tecniche artistiche e ingegneristiche, poi quelli nel tentativo di imporsi come ingegnere e infine il suo singolare percorso di ricerca che, attraverso la pratica e lo studio dell’ingegneria, lo portò a interrogarsi sulla concezione tradizionale del sapere.
Andrea Bernardoni è ricercatore all'Istituto e Museo di Storia della Scienza (Museo Galileo) di Firenze e condirettore del gruppo di ricerca in filologia macchinale Artes Mechanicae. È autore di numerose pubblicazioni di storia della tecnologia e della scienza medievale e rinascimentale.

venerdì 23 ottobre 2020

Terracina nel Medioevo

Terracina nel Medioevo
La cattedrale e la città
Atti del Convegno internazionale di studi (Terracina, 9-10 febbraio 2018)
a cura di Maria Teresa Gigliozzi e Mariella Nuzzo
pp. 296+32 ill. col., € 48,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833132303
 
Le novità emerse dai restauri condotti nella cattedrale nell’ultimo decennio e i dati forniti dalle recenti ricerche hanno portato in maggior luce la storia medievale di Terracina, centro di confine e crocevia nevralgico nel quale si ripercuotono le principali vicende del papato e delle famiglie romane, in rapporto con il potente cenobio cassinese e con il Regno meridionale.
La prima parte di questo volume è incentrata sulla cattedrale di S. Cesareo, la cui articolata storia costruttiva e artistica presenta interessanti snodi critici, mentre la seconda è dedicata al contesto urbano, attraverso lo sviluppo di temi storici e lo studio del patrimonio artistico e architettonico.
Alla ricchezza degli argomenti corrisponde anche l’apertura metodologica interdisciplinare e condivisa. I saggi qui pubblicati rappresentano il risultato di un appassionato e costante confronto, di un lavoro sinergico orientato a rafforzare la conoscenza del Medioevo a Terracina e insieme la coscienza del valore della ricerca.
Maria Teresa Gigliozzi insegna Storia dell’arte medievale all’Università degli studi di Macerata e alla Pontificia Università Gregoriana. Con Viella ha pubblicato I palazzi del papa. Architettura e ideologia: il Duecento (2003).
Mariella Nuzzo è funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma (Mibac). Dottore di ricerca in Storia e conservazione dell’oggetto d’arte e d’architettura.

giovedì 22 ottobre 2020

Niccolò Acciaiuoli, Boccaccio e la Certosa del Galluzzo

Niccolò Acciaiuoli, Boccaccio e la Certosa del Galluzzo
Politica, religione ed economia nell’Italia del Trecento
a cura di Alessandro Andreini, Susanna Barsella, Elsa Filosa, Jason Houston, Sergio Tognetti
pp. 318, € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833134468
 
Niccolò Acciaiuoli (1310-1365), rampollo di una potente famiglia fiorentina di uomini d’affari (e poi di alti prelati), amico di gioventù di Giovanni Boccaccio, fu Gran Siniscalco del regno di Napoli.
Durante il regno di Giovanna d’Angiò, fu al centro di una rete politico-diplomatica e culturale di respiro italiano se non addirittura mediterraneo. Tuttavia, la notorietà del personaggio, più che alla sua straordinaria carriera di mercante e di spregiudicato tessitore di alleanze internazionali, è certamente legata alla fondazione di un immenso monastero certosino, costruito nei pressi del borgo del Galluzzo. 
La Certosa, nella cui cripta diversi esponenti della consorteria vennero seppelliti in sontuosi e raffinatissimi sepolcri, sarebbe rimasta sotto il patronato degli Acciaiuoli per secoli. Come affermò proprio Boccaccio, «cercare con edifici perpetua fama» era stato uno degli obiettivi ultimi di messer Niccolò.
Alessandro Andreini, presbitero della Comunità di San Leolino, è docente di Religious Studies presso la Gonzaga University di Firenze. Ha concentrato la sua ricerca sulla teologia del XIX e XX secolo, con particolare riferimento alle prospettive aperte dal concilio ecumenico Vaticano II. Ha al suo attivo varie pubblicazioni tra le quali lo studio Dietrich Bonhoeffer. L’etica come confessione (Milano 2001) e numerosi contributi su riviste specializzate.
Susanna Barsella è docente di letteratura italiana presso la Fordham University (New York). Ha pubblicato vari studi sulle “Tre Corone”, tra cui la monografia In the Light of the Angels. Angelology and Cosmology in Dante’s Divina Commedia (Firenze 2010). Insieme con Francesco Ciabattoni ha curato il volume The Humanist’ Workshop. Essays in Honor of Salvatore Camporeale o.p.. (numero speciale di «Italian Quarterly», 2012).
Elsa Filosa insegna Lingua e letteratura italiana presso la Vanderbilt University a Nashville, Tennessee, USA. Ha pubblicato numerosi articoli e contributi sulle “Tre corone”, con particolare enfasi su Giovanni Boccaccio, e Tre studi sul De mulieribus claris (Milano 2012). Ha co-curato anche Boccaccio in America (Ravenna 2012) e Boccaccio 1313-2013 (Ravenna 2015).
Jason Houston è docente di Letteratura italiana presso la Gonzaga University (Spokane) e Dean della Gonzaga in Florence (Firenze). Ha pubblicato vari studi su Boccaccio e la cultura letteraria del Trecento, tra cui Building a Monument to Dante: Boccaccio as Dantista (Toronto, 2010). Con Sam Huskey ha in corso di stampa per I Tatti Renaissance Library il volume Boccaccio’s Shorter Latin Works, una raccolta di testi latini di Boccaccio tradotti in inglese.
Sergio Tognetti insegna Storia medievale e Storia economica e sociale del Medioevo presso l’Università di Cagliari. Per i nostri tipi ha curato numerosi volumi. Tra i più recenti si segnalano: La mobilità sociale nel Medioevo italiano. 1. Competenze, conoscenze e saperi tra professioni e ruoli sociali (secoli XII-XV) (con Lorenzo Tanzini, 2016); Commercio, finanza e guerra nella Sardegna tardomedievale (con Olivetta Schena, 2017). 

mercoledì 21 ottobre 2020

Carne e macellai tra Italia e Spagna nel Medioevo

Carne e macellai tra Italia e Spagna nel Medioevo
Economia, politica, società
a cura di Beatrice Del Bo, Igor Santos Salazar
pp. 344, € 30,00
Franco Angeli Edizioni, 2020
ISBN: 9788835107941
 
Consumo di carne e macellai nel Medioevo costituiscono i temi su cui studiosi di matrice diversa si sono confrontati smantellando alcuni cliché (sporcizia delle città, carne alimento per pochi, barbarie dei macellai) e illustrando per Italia e Spagna, grazie allo studio di ossa e scrittura, le metamorfosi dei paesaggi scomparsi dettate dal cambiamento delle abitudini alimentari, i conflitti, il nesso forte tra campagna e città, il variare delle economie e la convivenza tra i macellai delle religioni del Libro.

Beatrice Del Bo è una medievista specializzata in temi economici e sociali per i secoli XII-XVI, dall'artigianato all'immigrazione, dalla schiavitù femminile alla banca. È autrice di alcune monografie tra cui: Banca e politica a Milano a metà Quattrocento (Roma 2010); Il valore di un castello. Il controllo del territorio in Valle d'Aosta fra XIII e XV secolo (Milano 2016). Ha curato diversi volumi tra cui: Cittadinanza e mestieri. Radicamento urbano e integrazione nelle città bassomedievali, secc. XIII-XVI (Roma 2014); con A.A. Settia, Facino Cane. Predone, condottiero e politico (Milano 2014); con A. Bassani, Schiave e schiavi. Riflessioni storiche e giuridiche (Milano 2020).
Igor Santos Salazar è un medievista che studia potere, istituzioni e territorio per i secoli VI-X in un'ottica di storia comparata tra Spagna (Castiglia, Paesi Baschi) e Italia (Emilia, Lombardia, Toscana) e in stretto dialogo con l'archeologia. Ha pubblicato in italiano, spagnolo e inglese presso le principali riviste e collettanee internazionali. È autore di due monografie Una terra contesa: spazi, poteri e società nell'Emilia orientale dei secoli VI-X (Firenze 2011) e Governare la Lombardia carolingia (774-924), in corso di pubblicazione.

martedì 20 ottobre 2020

L'orgoglio del falco

L'orgoglio del falco
di Marina Trastulla
pp. 396, € 16,00
Phasar Edizioni, 2020
ISBN: 978-88-6358-592-6
 
Dove ci conduce l'orgoglio? Ci aiuta a inseguire il sogno di una vita perfetta o ci sprofonda in una palude di solitudine? E mentre il partito Ghibellino si spacca, diviso tra la fedeltà al Bavaro o all'Asburgo, anche l'armonia che regna nella famiglia dei Conti di Acquapendente rischia di sgretolarsi. L'ultimo, avvincente capitolo della saga del falco ci trascina in un Trecento fitto di lotte di potere, dispute ideologiche, eresie e caccia alla streghe.

Marina Trastulla è nata a Perugia nel 1968, dove si è laureata in Lettere con una tesi in Storia dell’arte medievale e vive a Perugia con il marito e il figlio, insegna Lettere nella Scuola Secondaria di primo grado.

lunedì 19 ottobre 2020

Una Chiesa a giudizio

Una Chiesa a giudizio
I tribunali vescovili nella Toscana del Trecento
di Lorenzo Tanzini
pp. 344, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833134567
 
La Chiesa nell’Occidente tardomedioevale è segnata da profonde contraddizioni. La satira del cattivo chierico diffusa dalle fonti letterarie da una parte, e la maestosa costruzione del diritto canonico nella cultura universitaria dall’altra, sono i due poli entro cui si gioca una immagine così ambivalente.
L’esercizio della giustizia dei vescovi, che questo volume mette per la prima volta a fuoco nell’ambito regionale toscano, si colloca proprio al cuore di queste contraddizioni, perché la documentazione giudiziaria consente di entrare nel vivo del governo delle Chiese locali. L’analisi, che parte da una vasta ricognizione sulle fonti toscane e le loro peculiarità, valorizza questa forma singolare di giustizia, giungendo così ad affrontare alcuni dei punti nodali della storia sociale e delle sensibilità religiose del basso medioevo: la vita del clero, i rapporti tra i fedeli e i sacerdoti, il matrimonio, il credito e l’usura.
Lorenzo Tanzini è professore associato di Storia medievale all’Università di Cagliari. Recentemente ha pubblicato i volumi A consiglio. La vita politica nell’Italia dei comuni (Laterza.2014) e 1345. La bancarotta di Firenze (Salerno Editrice. 2018). 

domenica 18 ottobre 2020

I perché del Medioevo

I perché del Medioevo
Aneddoti, storie e leggende: 101 domande e risposte per scoprire il Medioevo
di Giulia Boccardi
pp. 352, € 12,00
Newton Compton, 2020
ISBN: 9788822745231
 
Perché l’Anno Mille e l’idea dell’Apocalisse terrorizzavano così tanto l’uomo medievale? Perché, senza che sia mai esistito, si parla spesso dello ius primae noctis? Perché nel Medioevo ridere non era una cosa benvista? Come nacque l’alchimia? Perché i tornei andavano così di moda? Questi sono solo alcuni degli interrogativi a cui risponde questo libro. Con una scrittura accattivante, ma al tempo stesso precisa e profondamente documentata, Giulia Boccardi fa luce su alcune delle situazioni e delle tematiche più curiose dell’epoca medievale. Da fatti storici specifici, come la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore, a temi più generali, come la condizione della donna medievale, fino a vere e proprie leggende, come quella della papessa Giovanna: l’autrice ci guida in un percorso divertente e appassionante, un modo originale di avvicinarsi a un’epoca fondamentale della nostra storia.
Giulia Boccardi è nata a Roma nel 1987. Ha studiato presso l’Università di Roma La Sapienza, laureandosi in Archivistica e Biblioteconomia e successivamente in Scienze Storiche. È docente di Storia e Filosofia in un liceo romano. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo storico L’eco del vento tra le mani e l’articolo Pietro Abelardo sulla rivista «Paedagogica» nel 2018. Nel 2019 è stata co-curatrice del volume Cronaca di Fra Michele Minorita.

sabato 17 ottobre 2020

Venezia prima di Venezia

Venezia prima di Venezia
Mito e fondazione della città lagunare
di Giorgio Ravegnani
pp. 160, € 16,00
Salerno Editrice, 2020
ISBN: 978-88-6973-529-5
 
Come è nata Venezia? E quando è cominciato l’insediamento dell’uomo in laguna? Dove fu posata la prima pietra di fondazione, a Rialto come vuole la tradizione, oppure a Torcello dove sorge la prima basilica?
È difficile rispondere a queste domande perché realtà e mito si confondono nei racconti degli storici medievali sulle origini di Venezia. L’unica cosa veramente certa è che la città nacque bizantina e tale si mantenne per alcuni secoli. Ma i Veneziani (o “Venetici” come li chiamavano i Bizantini) elaborarono già nel X secolo una leggenda, secondo cui la loro città sarebbe stata fondata in «un luogo deserto, disabitato e paludoso» al tempo dell’invasione di Attila, quando cioè il re unno devastò la terraferma veneta distruggendo Aquileia e altri centri minori. Il racconto era destinato a nobilitare l’origine della città lagunare, facendola derivare da un avvenimento drammatico che colpiva fortemente l’immaginario collettivo. Ma la realtà era diversa: i Veneziani non si insediarono in territori deserti e la migrazione ebbe luogo in un lungo arco di tempo.
Le isole in cui si sarebbe formata Venezia erano infatti abitate già in epoca romana. Un lento processo avrebbe dunque portato l’arcipelago a diventare una delle più grandi potenze del Mediterraneo.
Giorgio Ravegnani insegna Storia dell’Italia bizantina all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Andare per l’Italia bizantina (Bologna 2016); Il traditore di Venezia. Vita di Marino Falier doge (Roma-Bari 2017); Bisanzio e l’Occidente medievale (Bologna 2019); L’età di Giustiniano (Roma 2019).
Per la Salerno Editrice ha pubblicato Teodora (2017), ed Ezio (2018).

venerdì 16 ottobre 2020

Baldaccio D'Anghiari

Baldaccio D'Anghiari
L'avventura delle armi nel Quattrocento
di Alberto Barelli
pp. 576, € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Minerva Edizioni, 2020
ISBN: 9788833242989
 
Il 6 settembre 1441 Baldaccio d’Anghiari, condottiero da anni al servizio di Firenze, viene ucciso a palazzo Vecchio. Dopo essere stato convocato con un pretesto dal gonfaloniere di giustizia, è assalito da un gruppo di armati che lo feriscono e lo gettano dalla finestra.
Oltre alla ricostruzione della figura di Baldaccio, fare luce su ogni aspetto del suo assassinio è l’obiettivo che si pone l’autore del libro, che in primo luogo ne indaga le ragioni inserendo la vicenda nel contesto politico e militare dell’epoca. L’indagine prende le mosse dalla terra d’origine del condottiero, Anghiari e la Valtiberina, che al tempo vede il passaggio di Borgo San Sepolcro al Comune di Firenze. La storia di Baldaccio, di cui sono narrate le imprese a partire dalle prime bravate giovanili, al suo intervento in soccorso dei genovesi impegnati nella guerra contro Milano e al tentativo di occupare Piombino, è ripercorsa fino all’ascesa militare successiva al suo passaggio al servizio di Firenze, che lo vide conquistare il conferimento della cittadinanza e la donazione di un palazzo, dove vivrà assieme a sua moglie Annalena Malatesta.
Quello che emerge è un personaggio complesso, che seppe stringere legami con papa Eugenio IV e con uno dei più insigni esponenti della dirigenza fiorentina, Neri di Gino Capponi. Eppure, dopo la sua morte, si comanderà di offuscarne la memoria. Oltre ad analizzare sotto una nuova prospettiva fatti ed episodi in parte poco noti, contribuendo a gettare una diversa luce sull’analisi di dinamiche e sconvolgimenti politici di uno dei periodi più turbolenti della storia italiana, quale fu la prima metà del Quattrocento, l’autore offre un quadro della situazione militare italiana, caratterizzata dal declino delle compagnie di ventura e dall’affermazione della figura del condottiero. Il contributo più importante è costituito dal disvelamento di retroscena dell’assassinio rimasti finora nell’ombra, attraverso l’individuazione di responsabilità da parte di personaggi che mai fino a oggi erano entrati nella vicenda. Si dimostra, infatti, come costoro abbiano avuto un ruolo chiave nell’eliminazione di colui che il Macchiavelli, pur essendo ben noto per nutrire in generale una considerazione negativa dei soldati di ventura, descrive come «uomo in guerra eccellentissimo, perché in quelli tempi non era alcuno in Italia, che di virtù di corpo e d’animo lo superasse». 
Alberto Barelli, nato a Città di Castello il 28 aprile 1969, dopo la maturità classica si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli studi di Perugia.
Giornalista pubblicista (ha collaborato per anni con il quotidiano “La Nazione”), oggi cura rubriche in diversi...

giovedì 15 ottobre 2020

Senigallia medievale

Senigallia medievale
La città perduta. Vicende politiche e urbanistiche dall'età comunale all'età malatestiana. Secoli XII-XV
di Virgilio Villani
pp. 288, € 27,00
Tecnostampa, 2020
ISBN: 978-8887379174
 
Il centro storico di Senigallia, nonostante le trasformazioni subite negli ultimi due secoli e i pesanti danni arrecati dal terremoto del 1930, conserva tuttora molto visibile l'impronta degli interventi cinque-settecenteschi che ne hanno determinato l'aspetto e la forma attuale, sia nell'andamento della cinta murata, come nell'orientamento ortogonale di parte del suo impianto e nello stile architettonico della maggior parte dei suoi edifici. La ricostruzione radicale subita dalla città a partire dalla metà del '400, dopo due secoli di decadenza, ha comportato però la distruzione di quanto restava o comunque era visibile della città romana e medievale, i cui resti giacciono ora ad una profondità variabile da 1 a 4 metri: questa è appunto la città perduta.

mercoledì 14 ottobre 2020

Gli untori della luce nera

 
Gli untori della luce nera
di Ugo Nasi
pp. 312, € 20,00
Edizioni Il mio Libro, 2020
EAN: 9788892368224
 
In una stazione antartica per la rilevazione della temperatura terrestre e in corso un'animata video conferenza con diversi esponenti di spicco della finanza e dell'economia, che discutono di un'antica pergamena medievale. Contemporaneamente, a Tel Aviv, un gruppo di uomini esamina delle diapositive che ritraggono strane tavolette di legno dell'undicesimo secolo e un enigmatico frammento di pergamena del tredicesimo secolo che racconta la quinta crociata. Quali misteri nascondo quei frammenti storici, e perché attorno a essi si compiono dei feroci omicidi? Un inesperto bibliotecario di Siena e la bella erede di un codice miniato con lo stemma di un leone che regge un teschio saranno coinvolti in una vicenda dalle tinte fosche per scoprire cosa nasconde l'iscrizione sulla pergamena.

martedì 13 ottobre 2020

C'era una volta il Medioevo

C'era una volta il Medioevo
Sognato. Immaginato. Rappresentato.
di A.A.V.V.
pp. 388, ® 20,00
Edizioni Festival del Medioevo, 2020
ISBN: 978-88-85581-43-2
 
Architetture, cinema e letteratura. Serie tv e pubblicità. Fumetti e canzoni. Ma anche arredi, abiti, gioielli, illustrazioni grafiche e giochi di ruolo.
Una guida per esplorare il mondo dei medievalismi a cura del Festival del Medioevo. 
Il Medioevo è fra noi. Percepito e sognato. Immaginato e reinventato. Rielaborato, ricostruito e a volte anche stravolto. Rievocato in ogni città d’Europa, attraverso feste, giostre, palii e grazie a memorie storiche secolari. È un tempo sospeso.
Un sogno che abita in modo stabile nel nostro immaginario collettivo. Riemerge in appassionanti saghe televisive e in innumerevoli films. Ispira videogiochi e fumetti, musiche e canzoni. E condiziona perfino i nuovi linguaggi della politica.
Questo “Medioevo dopo il Medioevo”, vagheggiato e idealizzato già nel corso di tutto l’Ottocento, influenza ancora oggi, in modo profondo, tutte le società occidentali: dall’arte alla politica, dal costume alle mode, dalla cultura di massa alla religione.
Lo definisce una parola nuova: Medievalismo, che descrive la ricezione, l’utilizzo e la rappresentazione postmedievale dell’affascinante Età di mezzo. Una eterna miniera da cui vengono estratti di continuo modelli, esempi e identità.
Per acquistarlo clicca qui !

lunedì 12 ottobre 2020

Un’agiografia per la storia

Un’agiografia per la storia
di Sofia Boesch Gajano
pp. 324, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833134635
 
In questo volume sono raccolti i saggi più rappresentativi del lungo itinerario di Sofia Boesch Gajano nella storia della santità e del culto dei santi. Il titolo intende sottolineare come l’agiografia – nella varietà delle fonti e nella lunga tradizione metodologica e storiografica – rappresenti un osservatorio, indispensabile per l’alto medioevo e rilevante in ogni epoca, per ricostruire la storia delle società, delle istituzioni, delle culture. La memoria delle esperienze religiose, dei luoghi in cui si sono realizzate, dei miracoli compiuti in vita e in morte dai martiri e dai santi, del potere attribuito alle loro reliquie, offre un ricchissimo materiale per una storia capace di recuperare ogni aspetto della realtà, facendo emergere la varietà sociale, culturale, di genere dei protagonisti e di coloro che beneficiano del potere taumaturgico.
Il volume è dedicato a Jacques Le Goff, a testimonianza di quanto i suoi scritti e ancora più la sua amicizia siano stati importanti nel percorso storiografico dell’autrice.
Sofia Boesch Gajano ha insegnato Storia medievale nelle Università di Siena, L’Aquila e Roma Tre. Ha fondato e presieduto per molti anni l’Associazione italiana per lo studio della santità, dei culti e dell’agiografia (Aissca). Tra le sue numerose pubblicazioni: La santità (Laterza, 1999), Gregorio Magno. Alle origini del medioevo (Viella, 2004), Chelidonia. Storia di un’eremita medievale (Viella, 2010).

domenica 11 ottobre 2020

Comprare piacere

Comprare piacere
Sessualità e amore venale dal Medioevo a oggi
di Marzio Barbagli
pp. 672, € 36,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 78-88-15-29052-6 
 
Quello di vendere il proprio corpo è stato definito il mestiere più antico del mondo, intendendo che sia una pratica originata da primari appetiti fisiologici del maschio e dunque immutabile. In realtà il commercio del sesso ha una storia che evolve nel tempo seguendo le variazioni della domanda e dell’offerta e sotto l’influenza di molteplici fattori: cresce nel Medioevo con lo sviluppo delle città e dell’economia, si contrae nei paesi protestanti, fiorisce con lo svilupparsi degli eserciti, si espande nell’età industriale toccando il suo apice a fine Ottocento, declina nell’ultimo secolo. Attraverso il mercato del sesso, di cui è parte importante anche la prostituzione maschile, questo libro racconta l’evoluzione dei costumi sessuali studiandola nei comportamenti, nelle leggi, nel dibattito morale e religioso, nella più generale evoluzione della società.
 
Marzio Barbagli professore emerito dell’Università di Bologna, dove ha insegnato Sociologia. Fra i suoi numerosi libri, tutti pubblicati dal Mulino: «Sotto lo stesso tetto. Mutamenti della famiglia in Italia dal XV al XX secolo» (1984), «Congedarsi dal mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente» (2009), «La sessualità degli italiani» (con G. Dalla Zuanna e F. Garelli, 2010), «Alla fine della vita. Morire in Italia e in altri paesi occidentali» (2018).

sabato 10 ottobre 2020

Terrecotte Lombarde nel Medioevo e nel Rinascimento

Terrecotte Lombarde nel Medioevo e nel Rinascimento
di Paola Bovio
a cura di Maria Grazia Albertini Ottolenghi e Caterina Zaira Laskaris
pp. 228, € 24,90 (Acquista online con il 5% di sconto)
Nomos Edizioni, 2020
ISBN: 978-88-94811-76-6
 
Gli apparati decorativi in terracotta, diffusi tra Medioevo e Rinascimento in Lombardia a complemento di architetture pubbliche e private e documento prezioso del gusto del tempo, furono importante veicolo, anche per la tecnica di esecuzione basata sulla riproducibilità e la serialità, per la trasmissione e la volgarizzazione di modelli elaborati in ambito colto. Trascurati a lungo dagli studi, negli ultimi anni sono stati oggetto di un vivace interesse da parte di storici dell’arte, studiosi delle tecniche artistiche, restauratori. Al nuovo capitolo di storia dell’arte lombarda, che in tal modo si è andato ricomponendo, le ricerche di Paola Bosio aggiungono un importante contributo, in densi saggi e approfondimenti: dalla riconsiderazione, sulla base di dati inediti e della rilettura del Trattato del Filarete, della decorazione fittile del palazzo del Banco Mediceo (un monumento cruciale dell’architettura a Milano nel primo Rinascimento), allo studio delle terrecotte decorative a Crema, nel Cremasco, a Monza e dei numerosissimi frammenti decorativi conservati nelle raccolte museali milanesi. Nuovi dati e riscoperte contribuiscono a ridefinire fisionomie e attività degli artisti: il misterioso Maestro degli Angeli cantori, di cui si individua la produzione cremasca, Agostino de Fondulis, di cui si analizza la presenza nel Duomo di Crema, l’enigmatico Maestro della Madonna del topo, di cui si ripercorrono con nuove considerazioni le vicende attributive. Né sono da sottacere le importanti ricerche su una tipologia di manufatti, di cui si conservano rari esempi, quali le ancone fittili tardogotiche e quattrocentesche che ornavano gli altari di molte chiese lombarde, o le osservazioni sulle tecniche esecutive, che sostengono sempre il discorso storico-artistico: basti citare l’importante saggio sul ruolo dei modelli in terracotta per la statuaria monumentale del Duomo di Milano.

venerdì 9 ottobre 2020

Dante

Dante
di Alessandro Barbero
pp. 268, € 20,00
Laterza, 2020
ISBN: 9788858141649
 
Un uomo del Medioevo, immerso nel suo tempo. Questo il Dante che ci racconta un grande storico in pagine di vivida bellezza. Dante è l’uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell’epoca, e che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio d’un usuraio che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell’esiliato che scopre l’incredibile varietà dell’Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche. Il libro affronta anche le lacune e i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della vita di Dante, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un romanzo giallo è invitato a gareggiare con il detectivee arrivare per proprio conto a una conclusione.

Alessandro Barbero, scrittore e storico italiano. Laureato in Storia Medioevale con Giovanni Tabacco, nel 1981, ha poi perfezionato i suoi studi alla Scuola Normale di Pisa sino al 1984. Ricercatore universitario dal 1984, diventa professore associato all’Università del Piemonte Orientale a Vercelli nel 1998, dove insegna Storia Medievale. Ha pubblicato romanzi e molti saggi di storia non solo medievale. Con il romanzo d’esordio, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo, ha vinto il Premio Strega nel 1996.
Collabora con La Stampa e Tuttolibri, con la rivista "Medioevo", e con i programmi televisivi ("Superquark") e radiofonici ("Alle otto della sera") della RAI. Tra i suoi impegni si conta anche la direzione della "Storia d'Europa e del Mediterraneo" della Salerno Editrice. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo: Lepanto. La battaglia dei tre imperi (Laterza 2010), Il divano di Istanbul (Sellerio 2011), I prigionieri dei Savoia (Laterza 2012), Le ateniesi (Mondadori 2015), Costantino il vincitore (Salerno 2016).

giovedì 8 ottobre 2020

Lo specchio di Leonardo

Lo specchio di Leonardo
Scritture e libri del genio universale
di Marco Cursi
pp. 240, € 22,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-29067-0
 
Leonardo ebbe un rapporto complesso e per certi versi contraddittorio con la scrittura. Discendente da una famiglia in cui si erano succedute generazioni di notai, era però figlio illegittimo e per questo destinato a un’educazione limitata al sapere pratico. Proiettato verso il futuro nella sua attività progettuale, ma sempre rivolto alla lezione degli antichi. Convinto della superiorità del disegno sulla parola, ma impegnato per buona parte della vita a registrare per iscritto le attività di bottega, i pensieri o i fatti della quotidianità. Il volume ricostruisce la relazione che il genio universale ebbe con lo scrivere e con i libri. Dopo averne ripercorso la formazione grafica, l’autore indaga sulla sua scrittura e in particolare sul singolare orientamento da destra a sinistra, per passare infine all’esame dei suoi libri, testimoni in presa diretta del lavoro svolto giorno dopo giorno nell’officina vinciana.
Marco Cursi insegna Paleografia latina nell’Università degli studi di Napoli «Federico II». Tra i suoi volumi più recenti ricordiamo «Bembo ritrovato. Il postillato autografo delle Prose» (con F.M. Bertolo e C. Pulsoni, Viella, 2018). Con il Mulino ha anche pubblicato «Le forme del libro» (2016).

mercoledì 7 ottobre 2020

Sigismondo Pandolfo Malatesta

Sigismondo Pandolfo Malatesta
Oggetti, relazioni e consumi alla corte di un signore del tardo medioevo
di Elisa Tosi Brandi
pp. 322, € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Jouvence, 2020
ISBN: 9788878017535
 
Le vicende italiane del tardo Medioevo e le contraddizioni di un’epoca di passaggio fanno da sfondo a questo libro che indaga Sigismondo Pandolfo Malatesta attraverso la cultura materiale con l’intento di mostrare modelli di consumo e gusti di una piccola corte attorno alla metà del Quattrocento. Medaglie, libri, tarocchi, tappeti, vesti, gioielli, armi e altri oggetti commissionati o acquisiti da Sigismondo, di cui è rimasta memoria scritta, iconografi ca o materiale, sono i protagonisti di questo studio nel quale le informazioni tramandate dalle cose non si esauriscono nella loro descrizione fi sica. Gli oggetti esaminati, in dialogo con altre fonti, sono in grado di evocare fatti, persone, legami e sentimenti, restituendo una dimensione quotidiana e più intima della corte riminese malatestiana e di un signore del primo Rinascimento, che desiderò primeggiare in molti campi, compreso quello dell’esibizione delle cose più nuove, originali e raffinate.
 
Elisa Tosi Brandi, dottore di ricerca in Storia medievale, insegna e svolge attività di ricerca all’Università di Bologna. I suoi temi di studio riguardano la storia della cultura, dell’economia e della società nei secoli XIII-XVI, gli oggetti e la cultura materiale come fonte di indagine. Tra le sue ultime pubblicazioni si segnalano: L’arte del sarto nel Medioevo. Quando la moda diventa un mestiere (2017) e Il Medioevo nelle città italiane: Rimini (2017).