domenica 31 ottobre 2021

La sessualità nel basso medioevo

La sessualità nel basso medioevo
di A.A.V.V.
pp. X-470, € 45,00
CISAM; 2021
ISBN: 978-88-6809-332-7
 
Il volume raccoglie i 13 contributi, derivati dalle 20 relazioni inizialmente previste per il LVII Convegno storico internazionale del CISBAM - Accademia Tudertina. Il Convegno, che avrebbe dovuto tenersi a Todi, tra l'11 e il 13 ottobre 2020, non si è potuto svolgere a causa delle restrizioni adottate per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19. Tuttavia, anche con questo parzialmente ridotto numero di contributi, gli aspetti su cui il Convegno era stato strutturato sono stati sviluppati e approfonditi.
Indice: M. Bassetti ed E. Menestò, Avvertenza; P. Henriet, Les moines face à la sexualité après la Réforme grégorienne; I. Ventura, Sessualità e medicina nel tardo medioevo tra teoria e pratiche: una mise au point; P. Delcorno, Predicare (contro) la sessualità nel tardo medioevo: frammenti di un discorso pubblico; A. Barbieri, Brutal Femdom: lo schema della colluttazione amorosa nel poemetto di Audigier; A. P. Fuksas, La "proposta indecente" della dameisele avenant nel Chevalier de la Charrette di Chrétien de Troyes; G. Gubbini, Il desiderio erotico nel Medioevo: un percorso lirico; A. Bartolomei Romagnoli, Eros e santità. La sessualità nell'agiografia latina medievale (secoli XII-XV); F. Santi, La sessualità degli animali. Prime osservazioni sulle fonti latine; M. Montesano, Dall'orgia ereticale al sabba delle streghe. La sessualità come strumento persecutorio; M. S. Testuzza, Vita meretricia e mercato del proprio corpo. Dal cuore del medioevo, un capitolo di storia della soggettività giuridica; G. A. Nobile Mattei, Sesso criminale. Il regime dei coitus illiciti nel diritto bassomedievale; C. Cupane, Impigliato nelle reti intricate di Eros. Amore e sessualità nella letteratura tardo-bizantina di finzione; A. D'Ottone Rambach, L'omosessualità femminile in al-Andalus attraverso una fonte letteraria: la Storia di Baya? e Riya?.

sabato 30 ottobre 2021

Archeologia e cultura materiale nel medioevo

Archeologia e cultura materiale nel medioevo
di Enrico Cirelli
pp. 368, € 30,00
Bononia University Press, 2021
ISBN: 9788869237416
 
Il medioevo è spesso considerato un periodo drammatico per le società umane, caratterizzato da un impoverimento tecnologico e da un regresso nelle capacità produttive, con un ritorno a forme di insediamento e di organizzazione del lavoro confrontabili solo con la preistoria.

In che modo l’archeologia può aiutare a destituire di fondamento questa tradizione, fortemente radicata nella mentalità dei nostri contemporanei? Con la lettura di questo libro vi proponiamo una nuova interpretazione e un diverso punto di vista della cultura materiale e delle forme di produzione sviluppate durante il medioevo. Vi sono differenze molto consistenti da una regione all’altra del territorio europeo e del Mediterraneo, ma tutto questo periodo è segnato da straordinarie nuove invenzioni e da piccole rivoluzioni tecnologiche.
In Archeologia e cultura materiale nel medioevo sono analizzate le forme e i sistemi di lavorazione necessari per realizzare gli oggetti e i prodotti della vita quotidiana, dal vasellame ceramico e ligneo al vetro per gli occhiali da vista, dalle straordinarie realizzazioni in metallo ai tessuti. Sono analizzati i diversi modi di rinvenimento e le tecniche di estrazione e gestione delle risorse minerarie, la trasmissione del sapere per l’invenzione di nuovi sistemi di scrittura e per la produzione del cibo, degli abiti in seta e degli oggetti in osso e avorio.
Attraverso evidenze archeologiche presenti nel territorio europeo e in area mediterranea, verranno presentate le procedure e l’organizzazione degli atelier, con gli indicatori riconosciuti sul campo, le esigenze delle comunità che se ne servirono e le eventuali traiettorie di distribuzione dei prodotti derivati da officine, botteghe e atelier alla base delle attività produttive. Saranno riproposte le azioni con cui le materie prime, i beni e le risorse primarie vengono trasformati o modificati, utilizzando altre risorse materiali (fornaci, macchinari, installazioni produttive ecc.) ma anche immateriali, come per esempio il lavoro umano. Da tali attività si ottengono gli oggetti, i manufatti in modo che possano essere utilizzati dall’uomo, sia direttamente sia dopo ulteriori lavorazioni che li rendano utili a rispondere alla domanda dei singoli individui o delle comunità che li richiedono, attraverso diverse forme di scambio o di distribuzione nel mercato che consentirono di gettare le basi per la nascita dell’uomo e della società moderni.
Enrico Cirelli è ricercatore all'Università di Bologna dal 2017, svolge le sue attività nell'ambito dell’archeologia medievale. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla cultura materiale, alle trasformazioni delle città e del territorio nel Mediterraneo, alla nascita dei castelli nel Medioevo europeo e allo sviluppo delle tecniche e delle produzioni artigianali. Attualmente i suoi progetti sono incentrati la sua ricerca sul tema della lunga durata degli insediamenti rurali in area mediterranea, dirigendo scavi in Istria (Tar/Torre), Romagna (Rontana, Ceparano), Albania (Phoinike) e Sicilia (Agrigento).
Impegnato in progetti di ricerca nazionali e internazionali, collabora con diversi Istituti europei. Autore di numerose pubblicazioni ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti da prestigiosi Centri e Istituti, tra cui la Fondazione Alexander von Humboldt.

venerdì 29 ottobre 2021

Sermones. I cinque sermoni su san Luigi re, «quasi ymago Dei in terris»

Sermones
I cinque sermoni su san Luigi re, «quasi ymago Dei in terris»
di Giacomo da Viterbo
A cura di Gianpiero Tavolaro
pp. XCIV-104, € 38,00
Sismel, 2021
ISBN: 978-88-9290-075-2
 
A San Luigi re, l’agostiniano Giacomo da Viterbo († 1307/8) – maestro di teologia, prima a Parigi (1293-1300) e poi a Napoli (1300-1302) – dedica, negli anni dell’episcopato napoletano, cinque sermoni, pronunciati tra il 1303 e il 1307, nel giorno della sua memoria liturgica (il 25 agosto). L’importanza di queste prediche risiede anzitutto nell’evidente valore politico che, all’interno del dibattito sul rapporto tra i poteri temporale e spirituale, aveva assunto la figura del sovrano franco a cavaliere dei secoli XIII e XIV: se da un lato Luigi IX rappresentava un modello monarchico di riferimento su cui poter ‘misurare’ ogni sovrano cristiano, dall’altro, proprio in ragione della sua santità, contribuiva al rafforzamento dell’immagine della dinastia capetingia come beata stirps, istanza condivisa anche dalla linea cadetta di Sicilia (la dinastia angioina), alla quale Giacomo fu sempre molto legato negli anni del ministero episcopale partenopeo. A motivo del loro soggetto e del contesto in cui vennero pronunciati, i sermoni del maestro agostiniano sul santo re si rivelano testi di primario interesse anche al fine di una più precisa comprensione dell’ultima fase della produzione del Viterbese, in particolare della sua riflessione politica e dei suoi risvolti “pastorali”. Il presente volume offre la prima edizione dei cinque sermoni, realizzata sulla base dell’unico testimone da cui essi sono traditi, il manoscritto Arch. Cap. S. Pietro, D. 213 della Biblioteca Apostolica Vaticana: il testo critico è preceduto da un’ampia introduzione di carattere storico-filosofico.

giovedì 28 ottobre 2021

Dante giudice pentito e altri studi danteschi

Dante giudice pentito e altri studi danteschi
di Manlio Pastore Stocchi
pp. 164, € 20,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN: 978-88-6973-618-6
 

La prima parte di questo libro raccoglie studi riguardanti la collocazione storico-culturale dell’opera dantesca, della quale si sottolineano sia gli aspetti che trascendono i limiti del pensiero e delle convenzioni culturali medievali, sia quelli che partendo dai saperi giuridico, scientifico e letterario del Medio Evo, sviluppano con genialità spunti essenziali per la concezione stessa della Commedia.

Una vasta e approfondita conoscenza dei trattati di fisica, di geografia, di astronomia e astrologia composti da scienziati arabi e medio-latini quali Alhazen, Vitellione, John of Holiwood, Albumasar, Guido Bonatti, ecc. consente all’autore di affrontare e risolvere questioni storiche ed esegetiche rimaste finora irrisolte, come la determinazione del giorno preciso in cui Dante nacque, che qui si stabilisce sulla base di una testimonianza finora ignorata e di un’analisi delle sparse allusioni astrologiche fornite da Dante stesso. La seconda parte comprende saggi dedicati a luoghi della Commedia e a personaggi quali Ulisse, Brunetto Latini e Cacciaguida; e si conclude con una rilettura complessiva del poema – Dante giudice pentito – in cui se ne studia l’itinerario compositivo rilevando i momenti in cui il Poeta modifica o ritratta più o meno esplicitamente, in corso d’opera, giudizi e condanne.
Manlio Pastore Stocchi ha insegnato Filologia e critica dantesca all’Università di Padova. Grande studioso di Letteratura medievale latina e volgare, collabora fra l’altro alla Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante.

mercoledì 27 ottobre 2021

Visio Godeschalci

Visio Godeschalci
Il mondo e l’altro mondo di un contadino tedesco del XII secolo
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Rossana E. Guglielmetti e Giorgia Puleio
pp. CLXVI-248, € 52,00
Sismel, 2021
ISBN: 978-88-9290-126-1 

Nell’inverno del 1189 un contadino dello Holstein, terra di frontiera solo da qualche decennio colonizzata e cristianizzata dall’Impero tedesco, cade malato e ha una visione dell’aldilà. Al risveglio racconta la sua esperienza al suo canonico, che decide di metterla per iscritto. Nasce così uno dei testi più originali e interessanti nella letteratura dei viaggi ultraterreni, nel quale i motivi tradizionali del genere convivono con un’importante presenza di motivi del folklore germanico. Il percorso di Godescalco nell’altro mondo è anche l’occasione per raccontare le storie di personaggi del luogo, che scontano nel fuoco i loro delitti: il ladro di reliquie, in combutta con i banditi slavi che infestano la regione, e il bambino assassino di un coetaneo, giustiziato con il raccapricciante supplizio della ruota. Immaginario dell’aldilà e vita quotidiana del Medioevo più profondo si mescolano in un testo affascinante, che per la prima volta viene qui proposto al pubblico italiano, con un rinnovato testo critico latino e con traduzione e commento.

martedì 26 ottobre 2021

Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia

Sepolture di re longobardi e monasteri imperiali a Pavia
Studi, restauri, scavi
a cura di Saverio Lomartire, Maria Teresa Mazzilli Savini, Chiara Pagani
pp. 298, € 38,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Cisalpino, 2021
ISBN: 9788820511364
 
Nel 2017 l'Associazione L'Italia Fenice (aif) ha dato credito al progetto "Pavia. I monasteri imperiali. Ricerca archeologica delle radici longobarde per due vitali poli culturali: le basiliche di San Pietro in Ciel d'Oro e di San Salvatore", investendo sulle rilevazioni radarstratigrafiche dei due monumenti, sulle indagini paleoarcheoantropologiche sui resti ossei attribuiti al re longobardo Liutprando e sui restauri delle lapidi. Gli esiti del progetto hanno catalizzato l'attenzione di Regione Lombardia, coinvolta a cofinanziare il secondo progetto: "Indagini e scavi nella basilica dei re e nei monasteri imperiali di Pavia". L'esperienza è stata coronata dal successo di mirati saggi di scavo archeologico, di cui si offre in questo volume un'importante anteprima: questi hanno infatti portato all'iniziale scoperta di una necropoli, probabilmente protolongobarda, presso San Salvatore e, a est della chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, sono state ritrovate le fondazioni di un'ampia curvatura absidale, forse pertinenti alla chiesa primitiva. Il volume rappresenta la conclusione di due progetti nati in seno al Comitato Pavia Città di Sant'Agostino in collaborazione con l'Associazione Piccolo Chiostro San Mauro, grazie al supporto fondamentale dell'aif. Costituita nel 2014 «allo scopo di preservare le espressioni - sia fisiche sia ideali - della tradizione culturale italiana e, laddove possibile, di mantenerne vitale lo spirito», aif sta sostenendo in diverse città iniziative, di ricerca e formative, di alto livello culturale: dalla promozione di convegni scientifici con pubblicazione degli atti, all'istituzione di borse di studio universitarie postlaurea, soprattutto nel campo dell'archeologia e della letteratura latina, senza trascurare la realizzazione di concerti e premi per concorsi scolastici.

lunedì 25 ottobre 2021

I Normanni in Italia 1016-1194

I Normanni in Italia 1016-1194
di Raffaele D'Amato, Andrea Salimbeti
illustrazioni di Florent Vincent
pp. 104, € 18,00
Leg Edizioni, 2021
EAN: 9788861027312
 
Prima e durante la conquista dell'Inghilterra da parte del duca Guglielmo, molti nobili normanni altrettanto ambiziosi e bellicosi (in particolare quelli provenienti dalle famiglie Drengot, Altavilla e Guiscard) decisero saggiamente di lasciare la Normandia. Molti di loro dapprima si dedicarono al reclutamento dei mercenari guidati dai comandanti lombardi e, successivamente, si impegnarono nelle guerre contro l'Impero bizantino nel Sud Italia, riuscendo a collezionare grandi vittorie e ricchezze. Appropriandosi di ricchi appezzamenti, misero in atto un sistema militare-feudale che durò per ben duecento anni. La notizia degli ingenti bottini accumulati nel Sud Italia giunse fino in Normandia, tanto che molti altri signori - generalmente i figli minori destinati a rimanere senza terra - scelsero opportunisticamente di partire. Questi nobili normanni puntarono ostinatamente al potere locale, prima in Puglia, poi dall'altra parte dell'Adriatico, in Albania, e, per finire, in Sicilia, sotto la dominazione islamica, dopo aver sconfitto in questo percorso gli eserciti dell'Impero bizantino, del Sacro Romano Impero e dei governanti islamici. Infine, nel 1130, Ruggero II di Sicilia fondò un unico regno, tra Sicilia e Sud Italia, che durò fino alla morte di Tancredi di Lecce nel 1194 - tuttavia, l'eredità del regno si protrasse anche dopo la conclusione del governo normanno. Il volume, splendidamente illustrato, analizza non solo le doti e le caratteristiche degli eserciti normanni, ma anche quelle dei loro avversari, avvalendosi di meravigliose tavole a colori e delle migliori fonti degli esperti, ricche di particolari affascinanti sulla storia di questi combattenti.

domenica 24 ottobre 2021

Inferni medievali

Inferni medievali
Dipingere il mondo dei morti per orientare la società dei vivi
di Andrea Gamberini
pp. 216, € 34,00
Viella, 2021
ISBN: 9788833137940
 
Come ben sapevano i predicatori medievali, delle due grandi leve del comportamento umano – la paura del castigo e la speranza del premio – la più efficace era la prima. Di qui, allora, lo sviluppo di immagini dell’Inferno che fra Tre e Quattrocento sono sempre più complesse e crude, così da turbare gli animi e smuovere le coscienze. Ma in che direzione? E a quale scopo? La domanda è assai meno scontata di quanto non possa apparire. Dal momento, infatti, che gli exempla negativi avevano senso solo in funzione di quelli positivi, il grande teatro dei reprobi si prestava anche ad una lettura al contrario, in cui le figure dei peccatori, lungi dal costituire solo un terribile ammonimento, indirizzavano il fedele verso atteggiamenti speculari e opposti a quelli puniti.
 
La critica si faceva insomma proposta, complici le scelte iconografiche di artisti e committenti (comunità, privati, confraternite, ordini religiosi, ecc.), che attraverso il tema dell’Inferno potevano esprimere i propri ideali di convivenza civile.
Andrea Gamberini insegna Storia medievale presso l’Università di Milano. Con i nostri tipi ha pubblicato, fra gli altri, La città assediata (2003), Oltre le città (2009), La legittimità contesa (2016), e ha curato, con Isabella Lazzarini, Lo Stato del Rinascimento in Italia (2014).

sabato 23 ottobre 2021

Cibando Alighieri Dante

Cibando Alighieri Dante
di Federico Valicenti
€ 9,90
Universosud Edizioi, 2021
ISBN: 8899432716
 
Cibando Alighieri Dante di Federico Valicenti è un lavoro innovativo, di pura creatività, che si inserisce compiutamente nel contesto celebrativo dei 700 anni dalla morte del sommo poeta. Un’opera singolare per i contenuti e la visione culturale che li attraversa e li
sorregge. 
Nella sua introduzione, il prof Nicola Pascale, presidente dell’Accademia Tiberina di Basilicata, così scrive. “Valicenti, noto ed affermato chef di indiscusso valore, vanta già numerose ed apprezzate pubblicazioni di settore e prestigiosi riconoscimenti che impreziosiscono il suo pluriennale cursus honorum. L’Autore predilige la qualifica di cibosofo, neologismo di cui detiene orgogliosamente la genesi. Una nuova e articolata disciplina del cibo. Cibosofia come arte, storia, cultura. Cibosofia come visione e ragione di vita, che si proietta oltre l’ingrediente, esaltandolo, storicizzandone le origini e le applicazioni. Cibosofia come ricerca delle fonti, come scandaglio della memoria, come custode del tempo. Cibosofia come accademia pulsante del territorio da preservare, proteggere e valorizzare in una dimensione locale e globale.” 
In appendice leggerete una intensa e suggestiva intervista all’autore realizzata dal giornalista e scrittore, Gianfranco Blasi.
Federico Libero Valicenti è un noto e prestigioso Chef lucano.  È nato nel 1958 nel piccolo comune di Cersosimo, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, in Basilicata. È Patron del Ristorante Luna Rossa presso Terranova di Pollino in provincia di Potenza. Si definisce un “cibosofo”, materia di cui è senz’altro capofila, ed è presidente dell’Accademia della Cibosofia NovaMater. E’ Presidente dell’ Università Popolare del Pollino. Ha scritto diversi e qualificati libri di cucina, abbinando sempre la sua ricerca culinaria agli elementi storici, antropici e filosofici della sua terra. Per questo la cibosofia è diventata per lui materia di esplorazione e di studio.

venerdì 22 ottobre 2021

La rotta de Senegaglia

La rotta de Senegaglia
di Antonio Maddamma
pp. 102, € 12,00
Ventura Edizioni, 2021
ISBN: 9791280517234
 
La notte fra il 12 e il 13 agosto del 1462 nei pressi del fiume Cesano avvenne una grande battaglia fra Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro che fece piegare definitivamente la bilancia della storia a favore del secondo. Gli storici moderni la chiamano la battaglia del Cesano; il poeta Giovanni Santi, che conosceva Livio e per la sua Cronaca rimata amava fregiarsi del titolo di novello Dante, la chiama “la rotta de Senegaglia”.

Antonio Maddamma è nato nel 1976 a Senigallia (AN), dove vive. Laureatosi in Lettere all’Università di Bologna con una tesi sul poeta rinascimentale in lingua latina Francesco Arsilli, è studioso di storia e letteratura locale. La sua ultima pubblicazione (con Nino Bucci e Flavio Solazzi) è l’editio princeps degli Historiarum libri duo di Pietro Ridolfi in Storia della città di Senigallia e della sua Diocesi (Diocesi di Senigallia, Senigallia, 2017). Scrittore, poeta in lingua e in dialetto, dal 2006 è redattore del blog letterario «LibriSenzaCarta». In veste di regista e attore ha realizzato un adattamento e riduzione teatrale del Pluto di Aristofane (2006) e dell’Anna Bolena di Benedetto Arsilli (2010).
Ha curato le antologie di racconti Marchenoir (Italic Pequod, Ancona, 2012); Tremaggio (Ventura, Senigallia, 2014); Tutti i gusti. Storie di gelati (Ventura, Senigallia, 2016). Sue poesie in dialetto sono presenti in I poeti dialettali di Senigallia, vol. 2, a cura di Domenico Pergolesi (2011), in Poeti neodialettali marchigiani a cura di Jacopo Curi e Fabio Maria Serpilli (2018) e sulla rivista Periferie (anno XXV n. 98-99, Aprile/Settembre 2021).

giovedì 21 ottobre 2021

Sette fiabe gotiche

Sette fiabe gotiche
di Paola Benadusi Marzocca
pp. 128, € 14,00
Tau editrice, 2021
ISBN: 9791259750181
 
Sette fiabe scelte e riscritte dalle “Novelle della nonna” di Emma Perodi, ricche di colpi di scena, fatti prodigiosi, misteriosi e di incontri fiabeschi. Ambientate in un medioevo fantastico, espressione fondamentale di un patrimonio folcloristico popolare che si perde nella notte dei tempi. In esse una sottile parete divide la religione dalla magia e l’interminabile lotta fra buoni e cattivi si scatena in tutte le sue possibili declinazioni chiamando in causa i Santi, la Madonna, il Diavolo e la sua orda di demoni nei loro molteplici travestimenti. Lo sfondo potrebbe davvero assomigliare al villaggio degli Hobbit di Tolkien. Fiabe come “La criniera del leone” o “La fidanzata dello scheletro” ci catapultano in un immaginario fantasy, gotico e noir e ci restituiscono il gusto incantato della tradizione orale.
Paola Benadusi Marzocca giornalista, esperta di letteratura per ragazzi, attualmente collabora con Liber, Learning 4 (Scuola Democratica, IL Mulino) e Succedeoggi. Laureata in Filosofia, ha scritto per La Voce Repubblicana, Il Tempo, Il Giornale, 50 e Più. Ha collaborato a lungo con la Terza rete radiofonica e la Seconda rete televisiva RAI.

mercoledì 20 ottobre 2021

Dal Corano alla Divina Commedia

Dal Corano alla Divina Commedia
Un mistero ancora irrisolto nella storia della letteratura 
di Hafez Haidar, Orazio Antonio Bologna
pp. 240, € 17,00
Diarkos, 2021
EAN: 9788836161058

Il libro nasce con l’intento di mettere in luce il vero e autentico Libro della Scala di Maometto, scritto da Abdallah Ibn al – Abbàs, nipote dello stesso profeta Muhammad, che viene per la prima volta tradotto integralmente dall’arabo antico in italiano.
Il racconto del viaggio notturno del Profeta nei due mondi ultraterreni, contenuto nel Libro della Scala, è carico di una magica atmosfera che conduce il lettore verso chiari esempi di vicinanza fra il racconto dantesco e quello dell’Oriente islamico. Nella Divina Commedia, Dante è accompagnato da Virgilio come maestro, mentre Muhammad ha come guida l’arcangelo Gabriele, figure giunte entrambe per ordine divino. L’inferno è descritto in modo analogo come tumulto violento e confuso e sia la Divina Commedia che la leggenda musulmana terminano con la visione di Dio. Ma allora per quale motivo Dante, estimatore dei pensatori musulmani e della cultura arabo- islamica, mise il Profeta nell’Inferno della sua Commedia?
Hafez Haidar (Baalbeck, 1953) è un docente, scrittore e traduttore libanese naturalizzato italiano.  Accademico emerito, presidente di diversi comitati per i diritti umani, Cavaliere della Repubblica Italiana e direttore generale internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze, è tra i principali curatori e traduttori in italiano dell'opera di Khalil Gibran. Nel  2017 è stato candidato al Premio Nobel per la Pace.
Orazio Antonio Bologna è membro dell’Academia Latinitati Fovendae della Pontificia Accademia Latina; è inoltre vicedirettore scientifico della rivista «Collectanea Philologica» dell’Università di Łódź, in Polonia. È presidente della Laurea Apollinaris Poetica, onorificenza conferita annualmente presso l’Università pontificia salesiana al miglior poeta italiano, nonché del Certamen Apollinare Poeticum conferito nella stessa occasione e presso la medesima università.

martedì 19 ottobre 2021

«La Bibbia degli Italiani»

«La Bibbia degli Italiani»
Dante e la «Commedia» dal Trecento a oggi
di Alfredo Cottignoli
pp. 364, € 25,00
Giorgio Pozzi editoe, 2021
ISBN: 9788831358101
 
Ripartito in venti capitoli intimamente coesi, il volume è frutto di una ventennale ricerca e mira ad attestare, tramite alcuni momenti esemplari della fortuna critica di Dante e del suo poema, la precoce nascita, sin dal Trecento (grazie al suo primo biografo e pubblico lettore, Giovanni Boccaccio, e al geniale magister romagnolo, Benvenuto da Imola), di un mito nazionale come quello dantesco. Esso poggia soprattutto su un'idea forte, che è quella dell'attualità del culto risorgimentale di Dante, non solo come padre della nostra lingua, ma anche come profeta della nazione italiana, un culto che il nostro irredentismo ha trasformato, tra Otto e Novecento, in uno straordinario mito identitario, in cui ancor oggi si riconosce l'intero Paese. Di qui il titolo del volume (La Bibbia degli Italiani), che si richiama a una felice definizione militante della Commedia di Anton Giulio Barrili (poi riecheggiata anche da un giovane Cesare Battisti), che additava nel poema il «libro dell'alleanza», ovvero il simbolo dell'unità nazionale.
Alfredo Cottignoli già ordinario di Letteratura italiana ai Beni Culturali ravennati e docente di Filologia dantesca nell’Università di Bologna, ha organizzato due convegni internazionali (Dante e la fabbrica della «Commedia» (Longo, 2008); Dante e Ravenna (Longo, 2019). Sua la curatela del vol. 40 delle «Letture Classensi» (Dante nel Risorgimento italiano, Longo, 2012), nonché della monografia, con Giorgio Gruppioni, su Fabio Frassetto e l’enigma del volto di Dante (Longo, 2012). Consigliere dell’Opera di Dante del Comune di Ravenna e membro del Comitato ravennate per le celebrazioni del settimo centenario della morte del poeta, è condirettore della rivista filologica «Studi e problemi di critica testuale». Per Giorgio Pozzi Editore ha diretto, col compianto maestro Emilio Pasquini, il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario» (2012-2020), e ha ideato la presente collana del «Bollettino dantesco», ove già è apparso il suo Carteggio con Domenico Pantone (2008-2017). L’itinerario di formazione di un giovane dantista. Questo nuovo volume, che si colloca sulla scia di una illustre tradizione ravennate di studi (i cui numi tutelari furono Corrado Ricci, Giovanni Pascoli, Santi Muratori ed Eugenio Chiarini), è anche il suo primo interamente dantesco, e vuole essere un omaggio al Sommo poeta e al suo «ultimo rifugio».

lunedì 18 ottobre 2021

Un emporio e la sua cattedrale

Un emporio e la sua cattedrale
Gli scavi di piazza XX Settembre e Villaggio San Francesco a Comacchio
a cura di Sauro Gelichi, Claudio Negrelli, Elena Grandi
pp. 752, € 120,00
All'Insegna del Giglio, 2021
ISBN: 9788878147997
 
Questo libro contiene l’edizione di due scavi condotti a Comacchio tra il 2006 e il 2009. All’edizione di scavo e allo studio dei materiali si accompagnano studi sull’ambiente, sul commercio e l’economia, sulle tecniche costruttive, sull’alimentazione, sulla ritualità funeraria, sui modi di vita: in sostanza tratteggiano il profilo di una comunità marittima tra Tarda Antichità ed epoca moderna. Uno dei più importanti snodi commerciali dell’alto Medioevo adriatico e Mediterraneo, antagonista di Venezia, raccontato per la prima volta attraverso l’archeologia.  Lo scavo di Piazza XX Settembre, che vede la codirezione scientifica della Soprintendenza e dell’Università Ca’ Foscari, grazie al sostegno del Comune, rappresenta una formidabile occasione di ricerca, fornita dall’applicazione dell’archeologia preventiva. L’articolato progetto di ricerca di Ca’ Foscari, volto alla ricostruzione delle dinamiche che stanno alla base della nascita dell’insediamento, apre la visuale al contesto nord-adriatico ed europeo. Le indagini del 2008 e 2009 in Villaggio San Francesco e i sondaggi del 2010 a nord dell’Ex Zuccherificio consentono di precisare ulteriormente la fisionomia e la funzione delle “palafitte” rinvenute dal 1924 e oggetto di successive indagini, delineando con chiarezza l’esistenza di un esteso quartiere portuale ad ovest di Comacchio, mettendo in luce pontili, magazzini e abitazioni, nelle loro fasi evolutive.

domenica 17 ottobre 2021

La santità in Occidente

La santità in Occidente
Introduzione all’agiografia medievale
di Giovanni Paolo Maggioni
pp. 336, € 31,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2021
ISBN: 9788829011742
 
Il volume ripercorre le tappe fondamentali della storia della santità in Occidente dalla tarda antichità alla fine del Medioevo. È articolato su due linee distinte, seguendo da una parte la nascita del culto dei santi e dall’altra la composizione e la diffusione delle leggende agiografiche. Si illustra così il parallelo sviluppo della venerazione, dai martiri delle origini alle esperienze mistiche del tardo Medioevo; delle modalità di canonizzazione, dalla devozione spontanea alla normativa contemporanea; dei testi che parlano di santi, dai primi calendari e martirologi alle grandi raccolte del Duecento, fino all’opera dei Bollandisti. Infine si presentano dodici casi esemplari che, iniziando dalle persecuzioni imperiali e arrivando a Francesco d’Assisi, mostrano la complessa evoluzione nel Medioevo del culto dei santi, della letteratura agiografica e del loro rapporto con la storia. Dodici schede monografiche integrative sono dedicate ad autori (come Ambrogio di Milano e Iacopo da Varazze) e a questioni (come i Dodici, gli apostoli, le fonti francescane) importanti per gli studi agiografici.
Giovanni Paolo Maggioni, insegna Letteratura latina medievale e Filologia mediolatina all’Università degli Studi del Molise. Si occupa di tradizioni agiografiche medievali (come il Purgatorio di san Patrizio) e dell’edizione critica di testi basilari per la storia della santità, come la Legenda aurea di Iacopo da Varazze, l’Abbreviatio in gestis sanctorum di Jean de Mailly e la Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio.

sabato 16 ottobre 2021

L’Ytalia di Dante e dei fiorentini scellerati

L’Ytalia di Dante e dei fiorentini scellerati
Un caso di comunicazione politica nel Trecento
di Amedeo De Vincentiis
pp. 316, € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833134932
 
Dante discusse in molte occasioni la situazione politica dell’Italia del suo tempo. Solo una volta, però, si rivolse direttamente ai fiorentini, con una lettera pubblica in latino datata al marzo del 1311, quando l’imperatore Enrico VII era in viaggio verso Roma per esservi incoronato. Il libro ricostruisce lo spazio politico della penisola nei primi anni del Trecento, a partire dal messaggio che l’esule Alighieri rivolse ai suoi concittadini scellerati. In questo caso l’Ytalia messa in questione non fu una creazione poetica a posteriori, ma una esortazione concreta ad agire subito per il bene comune.
Amedeo De Vincentiis insegna Storia medievale presso l’Università della Tuscia. Si è occupato delle relazioni tra il comune di Firenze e la dinastia degli Angiò, di memoria storica medievale e di cultura storiografica del Novecento. I suoi interessi di ricerca continuano a indagare le relazioni tra la letteratura e la storia durante i due secoli che separarono Dante Alighieri da Niccolò Machiavelli.

venerdì 15 ottobre 2021

Governare la Lombardia carolingia (774-924)

Governare la Lombardia carolingia (774-924)
di Igor Santos Salazar
pp. 334, € 30,00 (Acquista onlone con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833138152
 
Prendendo spunto dalla Lombardia, intesa in un’accezione geografica più larga di quella odierna, il volume indaga il governo carolingio in Italia, lungo un arco cronologico che si spinge oltre il tradizionale limite rappresentato dalla morte di Carlo III (888), per giungere fino all’assassinio di Berengario, nel 924, vero turning point per le strutture politiche del regnum.
 
Si analizza qui nel dettaglio la storia politica attraverso l’interpretazione del “paesaggio documentario” lombardo, ripercorrendo le reti di relazioni mediante le quali il potere regio e imperiale si proiettava sul territorio – soprattutto tramite un articolato universo di “ufficiali”. L’autore riesce così a ricostruire e definire il ruolo del fisco regio e degli spazi di rappresentazione dell’autorità carolingia, tra assemblee, città e palatia rurali. 
Igor Santos Salazar, medievista, si occupa di potere, istituzioni e territorio nell’Alto Medioevo (secoli VI-XI) in un’ottica di storia comparata tra Spagna (Castiglia e Paesi Baschi) e Italia (Lombardia, Emilia e Toscana), in stretto dialogo con l’archeologia. È autore delle monografie Una terra contesa: spazi, poteri e società nell’Emilia orientale dei secoli VI-X (Firenze 2011) e Balmaseda Medieval. Una villa en la frontera (Vitoria 2021). Ha inoltre curato, insieme a B. del Bo, Carne e macellai tra Italia e Spagna nel Medioevo. Economia, politica, società. Carne y carniceros en Italia y España durante la Edad Media. Economía, política, sociedad (Milano 2020).

giovedì 14 ottobre 2021

Margherita Pusterla

Margherita Pusterla
di Cesare Cantù
a cura di Ada Grossi
pp. 448, € 17,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Meravigli Edizioni, 2021
ISBN: 9788879554565
 
"Margherita Pusterla" di Cesare Cantù venne pubblicato per la prima volta nel 1838 (due anni prima della versione definitiva de "I promessi sposi" del Manzoni), con immediato grande favore di pubblico, come testimoniano le decine e decine di edizioni. La tragica storia della nobile e bella protagonista, condannata a morte, nel 1341, dal potente e crudele cugino Luchino Visconti, non poteva che appassionare i lettori di allora, ma col tempo l'interesse nei confronti di questo classico della letteratura italiana svanì, anche perché la prosa ottocentesca del Cantù crea oggettivamente qualche ostacolo. Quella che viene qui proposta è un'edizione curata dalla scrittrice e medievalista milanese Ada Grossi, che ha anche fatto un lavoro di "addomesticamento" del testo originale, permettendo al lettore di oggi di assaporare fino in fondo una bella storia vera, cui se ne intrecciano altre parallele, componendo un affresco del Trecento lombardo.

mercoledì 13 ottobre 2021

L'architettura italiana nel Duecento

L'architettura italiana nel Duecento
di Carlo Tosco
pp. 376, € 25,00
Il Mulino, 2021
ISBN: 978-88-15-29421-0 
 
Il Duecento è stato forse il secolo di maggiore sperimentazione nella storia dell’architettura medievale italiana. Il suo racconto è avventuroso, perché include edifici straordinari come la basilica di Assisi, il battistero di Parma, i castelli di Federico II nel Mezzogiorno, i palazzi pubblici delle città, le grandi cattedrali di Siena, di Firenze e di Orvieto. Politicamente instabile e frammentata, dal punto di vista artistico l’Italia è un mosaico che racchiude tessere multiformi: sperimentazioni, ibridazioni, flussi di committenze. Nel Duecento, fanno la loro comparsa fenomeni che trovano proprio in Italia la loro origine, come l’architettura degli ordini mendicanti e la promozione pubblica dei palazzi comunali. Con Federico II e la committenza dei papi l’arte diventa manifestazione di autorità contrapposte che utilizzano gli edifici come un veicolo di propaganda e di affermazione. L’architettura si fa strumento potente nelle mani di chi detiene il potere.
Carlo Tosco insegna Storia dell’architettura al Politecnico di Torino. Con il Mulino ha pubblicato anche «Il paesaggio come storia» (20172), «I beni culturali» (2014), «L’architettura medievale in Italia. 600-1200» (2016), «Andare per abbazie cistercensi» (2017) e «Storia dei giardini» (2018).

martedì 12 ottobre 2021

Aquitania

Aquitania
di Eva García Sáenz
pp. 416, € 19,90
Piemme, 2021
ISBN: 978-88-566-8287-8
 
È il 1137 quando Eleonora, figlia del duca d'Aquitania, ritrova la propria voce. Il suo silenzio era iniziato cinque anni prima, il giorno in cui, ancora bambina, aveva subito un indicibile oltraggio. Ma ora non può più tacere: suo padre Guglielmo è stato assassinato a Compostela. Di lui non è rimasto che un corpo scempiato, la pelle di uno strano colore blu. E lei, a tredici anni, è la duchessa d'Aquitania, di quella terra prospera che le ha dato la vita ma che le toglierà tanto, persino il suo vero amore. Perché per Eleonora non c'è più tempo per pensare ai propri desideri. Ora la sua unica missione è vendicare l'assassinio del padre e, al tempo stesso, proteggere la sua terra dalle mire del re di Francia, Luigi VI.

Convinta che dietro la morte di Guglielmo ci sia proprio il re, accetta di sposarne il figlio, il fragile Luigi VII, così da poter accedere a corte e, insieme alle sue fedeli spie, i "gatti aquitani", indagare da una posizione privilegiata. Ma quando anche il sovrano francese muore in circostanze simili a quelle di suo padre, Eleonora capisce che dietro quegli omicidi c'è molto di più, una verità che arriva dal passato, da sempre custodita da una figura rimasta nell'ombra...
Tra battaglie, passioni, vendette e segreti, la storia di una donna forgiata dalla sofferenza, protagonista di un secolo dalle cui ceneri sorgerà la futura Europa.
Eva García Sáenz de Urturi ha fatto il suo ingresso nel mondo della letteratura con la serie La saga de los longevos, un fenomeno editoriale (autopubblicata su Amazon, è subito diventata un bestseller) che ha avuto grande successo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. Il silenzio della città bianca è il primo volume della Trilogia della città bianca, ambientata nei Paesi Baschi.

lunedì 11 ottobre 2021

Dante e la Liguria

Dante e la Liguria
Manoscritti e immagini del Medioevo
a cura di Gianluca Ameri, Marco Berisso, Giustina Olgiati
pp. 192, € 30,00
Sagep Editori, 2021
ISBN: 978-88-6373-804-9
 
Il volume espone per la prima volta tutti i manoscritti e i frammenti di codici danteschi conservati in Liguria, o realizzati per committenti liguri, o giunti in seguito, per le mille vie del collezionismo e del mercato librario. Essi testimoniano che nel Trecento e nel Quattrocento l'opera dell'Alighieri ebbe, in Liguria, una fortuna notevole: a Genova fu infatti realizzato, nel 1336, il codice ritenuto il più antico tra quelli datati del Poema (il ms. 190 della Biblioteca Comunale Passerini-Landi di Piacenza); mentre intorno al 1340 fu miniato da Francesco Traini lo splendido manoscritto con le Expositiones all'Inferno di Guido da Pisa, oggi al Musée Condé di Chantilly. Opere così precoci, e di qualità così alta, da essere giustamente considerate fondamentali per la tradizione testuale e illustrativa della Commedia. Insieme a queste, manoscritti adorni di miniature o di eleganti iniziali "filigranate", mai esposti prima, fanno scoprire la storia della diffusione delle opere di Dante in Liguria, dagli anni seguenti la sua morte - di cui ricorre il settimo centenario - fino al Quattrocento, grazie al collezionismo di dogi, colti umanisti e splendidi mecenati. 

sabato 9 ottobre 2021

La donna medievale

La donna medievale
di Manuela Paganelli
pp. 84, € 12,00
Antiqua Res, 2021
ISBN: 978-88-9643-483-3
 
La Storia dell’arte e la ricerca archeologica ci forniscono gli strumenti per provare ad avvicinare le donne del Medioevo, ed intrecciare con loro un “dialogo muto” che, se sappiamo ascoltare, può fornire anche risposte alla nostra quotidianità. Quello del Medioevo è un mondo lontano e nell’immaginario collettivo è un mondo “al maschile”. In realtà le donne del Medioevo erano una parte attiva della società, molto di più di quanto siamo abituati a pensare, tuttavia la scarsità delle fonti scritte non consente di tracciare approfondite ed esaurienti storie di donne del Medioevo se non in pochi ed eccezionali casi. Ma non è questo l’obiettivo del libro, con il quale si vuole invitare il lettore a scoprire soprattutto nelle meravigliose testimonianze artistiche sparse per musei, chiese e palazzi del nostro Paese e dell’Europa e nelle emozionanti scoperte archeologiche, gli “aliti di vita” di queste donne per provare a capire quello che ancora ci sussurrano della loro, e nostra, vita.
Manuela Paganelli, laureata e specializzata in Archeologia e Topo­grafia Medievale, ha lavorato presso il Parco Archeologico Naturali­stico di Vulci prima di dedicarsi all’insegnamento di Storia dell’Arte presso il MIUR. Ha pubblicato vari articoli scientifici e divulgativi ed ha collaborato con le riviste Archeo e Medioevo.

venerdì 8 ottobre 2021

Un vescovo imperiale sulla cattedra di Pietro

Un vescovo imperiale sulla cattedra di Pietro
Il pontificato di Leone IX (1049-1054) tra regnum e sacerdotium
a cura di Francesco Massetti
pp. 272, € 25,00
Vita e Pensiero, 2021
ISBN:  9788834342343 
 
Il pontificato di Leone IX è considerato dalla recente storiografia quale autentico momento di inizio della cosiddetta papstgeschichtliche Wende dell’XI secolo. Con il pontificato leoniano prese infatti avvio una riforma ecclesiale di amplissima portata, la quale, se da un lato fu influenzata in modo decisivo dalle concezioni ecclesiologiche e dall’attività di riformatori tran­salpini, dall’altro condusse a un’organizzazione gerarchica dell’Ecclesia Universalis sempre più marcatamente romanocentrica. Il volume, a cura di Francesco Massetti, Un vescovo imperiale sulla cattedra di Pietro, traccia un bilancio della grande fioritura di studi che il pontificato di Leone IX ha cono­sciuto negli ultimi due decenni, a partire dal secondo millenario della sua nascita nel 2002, e al tempo stesso offre nuove prospettive in­terpretative sulla base dei più recenti progetti di ricerca. Particolare attenzione è posta alle dinamiche di interazione fra la Chiesa di Roma e la Reichskirche, così come fra pontefice e im­peratore, con l’obiettivo di cogliere pienamente le specificità di un’epoca a lungo interpretata alla luce di una fuorviante prospettiva di segno ‘gregoriano’, fortemente influenzata dal suc­cessivo scontro fra regnum e sacerdotium.

Contributi di: Sabrina Blank, Timo Bollen, Pieter Byttebier, Nicolangelo D’acunto, Hannes Engl, Umberto Longo, Francesco Massetti, Ian Patrick Mcdole, Valerio Polidori, Matthias Schrör, Corrado Zedda.
Francesco Massetti ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia medievale presso la Bergische Universität Wuppertal in cotutela con La Sapienza, Università di Roma. Le sue attuali ricerche si concentrano sui conflitti socio-politici ed ecclesiali innescati dal Papato riformatore nella seconda metà dell’XI secolo, con particolare riguardo agli ‘sconfitti della ri­forma’ nell’ambiente romano. 

giovedì 7 ottobre 2021

Medioevo e templari in Piemonte

Medioevo e templari in Piemonte
di Pierluigi Baima Bollone
pp. 176, € 12,00
Priuli & Verlucca Editori, 2021
ISBN: 978-88-8068-966-9

Partendo dalle invasioni barbariche del Piemonte, i protagonisti di questo racconto sono popoli come Goti, Longobardi e Franchi, personaggi come la Dama Longobarda del Lingotto, il vescovo Landolfo, Carlo Magno, i grandi artisti che illustrarono il Piemonte medievale e poi l’abbazia della Novalesa, la Sacra di San Michele e il santuario della Consolata e altre abbazie come San Benigno di Fruttuaria, canonica di Santa Maria di Vezzolano e Abbadia di Stura. 
Questo libro suggerisce inoltre al lettore curioso le vicende della formazione dell’ambiente medievale e della antica espansione dell’Ordine monastico cavalleresco nei territori piemontesi che oggi sono anche parti di regioni vicine, come la Savoia e la Valle d’Aosta. Particolare importanza è data alla presenza dell’Ordine templare del nord-ovest d’Italia e in particolare in Piemonte, con le rimanenti tracce che ne documentano la presenza.
Pierluigi Baima Bollone, 76 anni, governatore 2012-2013 del 2031° Distretto Rotary che comprende Nord Piemonte e Valle d’Aosta e ha sede a Torino. Qui è nato e vive, ha sempre lavorato e insegnato. È professore emerito di Medicina Legale nell’Università di Torino, nella quale ha compiuto tutta la sua carriera e dove è stato ordinario della disciplina per oltre trent’anni. È autore di un noto trattato di Medicina Legale, di pubblicazioni scientifiche, di libri e articoli di grande successo. Con Priuli & Verlucca ha pubblicato: Il mistero della Sindone (2006), Il romanzo della criminologia (2007), Cesare Lombroso e la scoperta dell’uomo delinquente (2009), Sindone storia e scienza (2010), Esoterismo e personaggi dell’Unità d’Italia, da Napoleone a Vittorio Emanuele III (2011), Napoleone, dalle campagne d’Italia alla morte criminale a Sant’Elena (2011), 21/12/2012 alle origini della profezia Maya (2012) e La grande storia di Torino. Dalla Preistoria alla Basilica di Superga (2013).

mercoledì 6 ottobre 2021

Tesori del Marchesato di Saluzzo

Tesori del Marchesato di Saluzzo
Arte, storia e cultura tra Medioevo e Rinascimento
a cura di Simone Baiocco
pp. 168, € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2021
ISBN: 9788836649198
 
Il volume descrive la stagione di maggior fulgore del Marchesato di Saluzzo, un piccolo stato di frontiera che nel basso Medioevo ha avuto un ruolo importante tra la Francia e le maggiori potenze territoriali italiane.

Con il grande protagonista della stagione tardogotica, il marchese Tommaso III (1357?-1416), il clima culturale è pervaso dalla civiltà cavalleresca di stampo francese, mentre con i suoi successori Ludovico I (1416-1475) e Ludovico II (1475-1504), il territorio presenta una pluralità di espressioni artistiche. Nel corso del Cinquecento, quando lo stato perde la sua autonomia con l’annessione alla Francia, prima di essere assorbito dal Ducato di Savoia, la cultura figurativa saluzzese si avvia infine verso un aggiornamento al manierismo di ispirazione centroitaliana.
Le opere presentate illustrano questo ampio percorso cronologico con numerosi esempi tratti dalla pittura, dalla scultura, dall’intaglio, dall’oreficeria, in un continuo gioco di rimandi tra i materiali esposti e ciò che è visibile sul territorio, accostando le commissioni di corte alla cultura variegata e spontanea che caratterizza le vallate alpine.

martedì 5 ottobre 2021

La Cronaca dei due Imperi

La Cronaca dei due Imperi
Il Chronicon di Marcellino Comes (A.D. 379 - 534 & Auctarium)
a cura di Antonio Palo
pp. 180, € 21,00
Il Saggio Editore, 2021
EAN: 9788893603119
 
Il Chronicon del comes Marcellino è una delle principali fonti originali tardoantiche che narra le vicende dei due imperi dall’anno 379 al 534 d.C.. Nelle intenzioni dell’autore si pone come ideale continuazione delle opere di Eusebio di Cesarea e da San Girolamo. L'opera è strutturata in capitoli ciascuno dei quali contiene la narrazione degli avvenimenti di un anno, preceduta dall'indicazione dell'indizione e dai nomi dei consoli in carica. La narrazione, in genere sintetica, si fa talvolta più estesa a esporre notizie di carattere letterario, religioso, di storia locale. Varie le fonti utilizzate da Marcellino: le Historiarum adversus paganos di Paolo Orosio (fino al 414), i De viris illustribus di Girolamo (nell’anno 380) e Gennadio di Marsiglia (fino al 486); nel computo dei consolati i Consularia Constantinopolitana, i Consularia Italica e il Laterculus pontificum Romanorum; per le informazioni di carattere religioso alcune opere minori andate perdute. Le vicende della parte finale sarebbero invece basate sulle sue conoscenze personali, come pare intendere con l’espressione usata nella prefazione “Orientalem tantum secutus imperium”: infatti, dopo l’inizio del regno teodericiano nel 489 sono riportati solo gli avvenimenti della parte orientale. Il testo fu pubblicato in due distinte edizioni, nel 518 e, come continuatio editionis secundae, nel 534. Il Chronicon fu conosciuto e usato a sua volta come fonte da altri storici coevi e e successivi tra i quali Giordane, Beda il Venerabile e Paolo Diacono.

lunedì 4 ottobre 2021

Ospedali nella Toscana medievale

Ospedali nella Toscana medievale
di Aldo Favini
pp. 244, € 24,00
Press & Archeos, 2021
ISBN: 978-88-96876-80-0
 
La più vasta ricerca dedicata agli ospedali della Toscana medievale.

Dalle magioni degli ordini spedalieri agli ospizi comunali, alle più povere stazioni per pellegrini, pastori, viandanti.
1656 le entità censite nel repertorio e ben 1995 quelle citate.
88 fondi archivistici utilizzati.
116 fonti documentarie edite consultate e una bibliografia che si compone di 684 titoli.
Per ciascun ospedale è stato eseguito o tentato un sopralluogo e condotta una campagna fotografica sugli edifici conservati nella fase romanica.
Aldo Favini (Prato, 1963), laureato all’Università degli Studi di Siena con una tesi sul romanico nella diocesi di Fiesole, dal 1987 si dedica sistematicamente allo studio dell’architettura medievale toscana. Ha provveduto ad una vastissima raccolta di materiale documentario, fotografico, grafico, proseguendo un progetto di ricerca sulla geografia sacra della Toscana (fino al 1304) che ha portato all’individuazione e schedatura di circa 7400 enti.
Spedali della Toscana medievale è il suo 46° libro, il secondo edito per Press & Archeos dopo il prezioso “Insediamenti eremitici nella Toscana medievale” (2013).