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giovedì 30 maggio 2024

Il mare che corrompe

Il mare che corrompe
Per una storia del Mediterraneo dall'età del ferro all'età moderna
di Peregrine Horden, Nicholas Purcell
Edizione italiana a cura di Federico Santangelo
pp. 608; € 64,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829020607

Secondo la mitologia antica, nell’Età dell’oro non esistevano né la navigazione né il commercio. Fu la leggendaria nave Argo a solcare per la prima volta il mare, dando inizio alla corruzione dell’uomo. Sin dall’antichità, sono frequenti le rappresentazioni del mare come fonte di ricchezza e quindi di tentazione. Eppure, come suggeriscono Peregrine Horden e Nicholas Purcell, è proprio la mobilità marittima a essere il più grande elemento di continuità nella storia mediterranea: ciò che permise all’uomo di far fronte ai rischi dell’isolamento geografico e dell’instabilità climatica, ambientale e produttiva. Dopo i lavori di Fernand Braudel, The Corrupting Sea è stato il primo studio ad affrontare il rapporto fra uomo e ambiente nella regione del Mediterraneo nell’arco di circa tremila anni. A oltre venti anni dalla sua pubblicazione originale, questa edizione italiana, corredata di una nuova introduzione degli autori, sottolinea la dimensione ecologica e il ruolo della connettività nella storia mediterranea, testimoniando la lungimiranza e attualità del modello interpretativo di Horden e Purcell.
Peregrine Horden è professore di Storia medievale alla Royal Holloway, Università di Londra.
Nicholas Purcell è professore emerito Camden di Storia antica all’Università di Oxford e fellow del Brasenose College e della British Academy.

venerdì 16 febbraio 2024

Un mare connesso

Un mare connesso
Europa e mondo islamico nel Mediterraneo (secoli XV-XIX)
A cura di Jake Dyble, Alessandro Lo Bartolo, Elia Morelli
pp. 352; € 37,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829021697

Il Mediterraneo è un imprescindibile spazio di connessione al centro di un contesto geografico e socio-culturale estremamente dinamico, e le sue acque dividono e uniscono comunità differenti. La diffusione di racconti e visioni tra le sue molte sponde contribuì in Europa alla produzione di un discorso dai contorni spesso favolosi, capace di suscitare sentimenti contrastanti, in cui la presunta natura diabolica del “turco” si intrecciava ai turbamenti generati dal sensuale fascino esercitato dall’Oriente. Tali narrazioni si cristallizzarono nell’immaginario collettivo europeo, determinando una rappresentazione dell’Altro destinata a sconvolgere l’autopercezione degli “occidentali”. D’altro canto, la circolazione di merci e persone spinse gli operatori economici e politici a confrontarsi con crescenti esigenze di integrazione, sia nell’ambito dei traffici interni al bacino sia di questi nel sistema globale. All’insegna di un approccio interdisciplinare, i saggi raccolti nel volume offrono uno sguardo innovativo sugli scambi intramediterranei dell’età moderna e sulla loro concreta organizzazione, mettendo a fuoco gli strumenti politici, militari, commerciali, finanziari, giuridici, linguistici e culturali mobilitati nello spostamento di merci, persone e idee tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Jake Dyble PhD 2021, è assegnista di ricerca in Storia del diritto all’Università degli Studi di Padova nell’ambito del progetto ERC “micoll– Migrating Commercial Law and Language: Rethinking Lex Mercatoria”.
Alessandro Lo Bartolo, PhD 2020, già assegnista di ricerca in Storia moderna all’Università di Pisa, si occupa di storia politica, istituzionale e amministrativa.
Elia Morelli, PhD 2021, già assegnista di ricerca in Storia moderna all’Università di Pisa, si occupa di storia culturale, politico-economica e geopolitica.

venerdì 7 luglio 2023

L'Europa e il mare dall'antichità a oggi

L'Europa e il mare dall'antichità a oggi
di Michel Mollat du Jourdin
pp. 352, € 16,00
Laterza, 2023
ISBN: 9788858151815
 
Una ricostruzione magistrale del millenario rapporto tra l’Europa e il mare in un racconto che abbraccia storia e leggende, geografia ed economia, viaggi e usanze dei popoli europei, senza mai perdere di vista gli aspetti psicologici, sociali e culturali della vita legata al mare.

Gigantesca penisola abbracciata dai mari, l’Europa li ha vissuti come frontiere della paura o rive della speranza, veicoli incessanti di mercanzie, idee, uomini. «A sud, è il Mediterraneo con le sue antiche civiltà, gli orizzonti del mondo greco e arabo, del vicino Oriente e dell’Africa del Nord, dell’Islam e del petrolio. A nord, è il mondo dei Vichinghi, delle saghe, dell’aringa, del salmone e della balena, del polo e del petrolio del Mare del Nord. A ovest, è l’immensità – sia pure attualmente di molto ridotta – dell’Oceano con gli orizzonti dell’America e dell’Africa e, al di là, le favolose Indie, occidentali e orientali, i paesi delle popolazioni di colore – un vasto mondo ignorato o appena sfiorato sino alla fine del Medioevo, ma divenuto in seguito di fondamentale importanza per l’Europa. Il mare isola e insieme unisce».
Michel Mollat du Jourdin, medievista, è stato uno dei rari specialisti a livello mondiale di storia del mare. Ha insegnato nelle Università di Lille e di Parigi ed è stato Directeur d’études all’École Pratique des Hautes Études e membro dell’Institut de France. Tra le sue pubblicazioni, La vie quotidienne des gens de mer en Atlantique e Jacques Coeur ou l’esprit d’entreprise. Nel catalogo Laterza I poveri nel Medioevo e L’Europa e il mare dall'antichità a oggi.

lunedì 16 maggio 2022

Storia del mare

Storia del mare
di Alessandro Vanoli
pp. 576, € 24,00
Laterza, 2022
ISBN: 9788858148341
 
Una storia del mare. Che racconti la geologia, gli uomini delle coste, le scoperte, le navi, le guerre, i miti e i sogni. Ma anche e soprattutto i pesci e gli altri esseri marini. Una storia insomma che tenga assieme tutto, uomini e animali. E naturalmente un viaggio del genere non può e non vuole essere una cronaca minuziosa di fatti e cose. Piuttosto, intende essere un racconto, fatto di volti, immagini, suoni e colori, con la speranza di restituire un po’ di quello stupore che gli abissi ci hanno sempre dato.
Così ecco il grande libro del mare: comincia in un infinito passato, quattro miliardi di anni fa, raccontando una geologia antica e gli inizi della vita, i dinosauri e i pesci primitivi, i mari scomparsi e le grandi catastrofi. E poi giù negli abissi, per riemergere tra barriere coralline, zone acquitrinose, scogli o spiagge di sabbia. Quindi naturalmente la storia. Quella delle prime colonizzazioni, dei mezzi e delle antiche imbarcazioni per affrontare il mare e della nascita dei porti. La storia dei grandi miti, quelli biblici e quelli omerici. E le civiltà: i fenici, i greci, i romani; e attorno a questo le rotte dei mercanti, le storie delle anfore, del corallo; i racconti dei pellegrini e dei vichinghi in America e dei cinesi nell’Oceano Indiano. Una storia fatta anche delle cose più note: la bussola, le caravelle, Cristoforo Colombo, Magellano, Vespucci e i pirati dei Caraibi. Senza mai dimenticare che tutto questo ha a che fare anche con le balene e gli squali, con i tesori nascosti, con le leggende del kraken, del maelstrom, dell’olandese volante e di tutto quanto ha alimentato la nostra fantasia per secoli. Sino al presente, ovviamente, alla crisi ambientale e allo scioglimento dei ghiacci. Perché fare una storia del mare vuol dire sì parlare dei nostri sogni più profondi, ma anche ricordarci che alla fine siamo solo una specie tra altre specie. Siamo parte del mare ed è questa forse la cosa che più conta in tutta questa avventura millenaria.
Alessandro Vanoli, storico, scrittore e divulgatore, è esperto di storia mediterranea. Ha insegnato all’Università di Bologna e per un breve periodo all’Università Statale di Milano, occupandosi di storia del Mediterraneo e della presenza islamica in Spagna e Sicilia. Da anni si occupa anche di comunicazione e divulgazione con progetti teatrali e attività didattiche legate alla conoscenza del mondo islamico e alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto tra culture differenti. Collabora con la RAI e con il “Corriere della Sera”. Per Laterza è autore, con Amedeo Feniello, di Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (2018).

domenica 27 dicembre 2020

Storia marittima del mondo

Storia marittima del mondo
di David Abulafia
pp. 1056, € 40,00
Mondadori, 2020
ISBN: 9788804729068
 
Per gran parte della nostra storia, mari e oceani hanno costituito le vie principali dello scambio e della comunicazione a grande distanza fra i popoli, i canali primari non solo per l’esplorazione, la conquista e il commercio, ma anche per la diffusione delle idee e delle religioni. Andando oltre i confini della storia navale e ripercorrendo la circolazione umana lungo le coste e attraverso i maggiori specchi d’acqua del pianeta, David Abulafia ci invita a ridisegnare la nostra mappa mentale del mondo e a prendere atto che le rotte marittime sono state molto più importanti di quelle terrestri come forza motrice dello sviluppo delle civiltà.
Dalle prime incursioni di popoli su canoe scavate a mano alle più antiche società marinare (come quella dei polinesiani, dotati di straordinarie abilità nautiche, che già nel I secolo a.C., ben prima dell’invenzione della bussola, commerciavano con le più remote isole del Pacifico), dall’epoca dei grandi navigatori e dei grandi imperi coloniali ai transatlantici e alle gigantesche navi portacontainer di oggi, emerge con chiarezza come le reti commerciali marittime siano sorte da molteplici distinte località fino a costituire un continuum di interazione e interconnessione globali, e abbiano così consentito l’incontro di mondi sideralmente differenti e distanti, come per esempio la Spagna e l’America, il Portogallo e il Giappone, la Svezia e la Cina.
Seguendo mercanti, esploratori, marinai, conquistatori, avventurieri, pirati, cartografi e studiosi in cerca di spezie, oro, avorio e schiavi, terre da colonizzare e conoscenza, Abulafia ha dato vita a un’opera di storia universale concepita da una prospettiva radicalmente originale (non dalla terraferma e dai suoi confini, come nella maggior parte delle storie del mondo, ma dalle onde del mare sconfinato) e, insieme, a un vivido racconto dell’incessante lotta dell’uomo con la vastità degli oceani, condotta con scopi a volte nobili e a volte esecrabili, ma sempre per viaggiare, commerciare, conoscere e, in fondo, per sopravvivere.
David Abulafia è docente di Storia del Mediterraneo all'Università di Cambridge e membro del Gonville and Caius College, della British Academy e dell'Academia Europaea. Per i meriti acquisiti con i suoi studi sulla storia italiana e mediterranea, nel 2003 è stato insignito del titolo di Commendatore dell'Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Tra i suoi libri in edizione italiana, ricordiamo: Federico II. Un imperatore medievale (1990), I regni del Mediterraneo occidentale dal 1200 al 1500 (1999) e La scoperta dell'umanità. Incontri atlantici nell'età di Colombo (2010). Per Mondadori ha pubblicato: Il grande mare. Storia del Mediterraneo (2013).

venerdì 5 aprile 2019

Il Consolato del mare di Barcellona

Il Consolato del mare di Barcellona
Tribunale e corporazione di mercanti (1394-1462)
di Elena Maccioni
pp. 352, € 40,00
Viella, 2019
ISBN: 9788833131962

Prendendo le mosse dall’analisi delle ricerche di ambito internazionale, e attraverso l’attento spoglio della documentazione disponibile, questo studio intende ricostruire azioni e funzioni di uno dei più importanti e potenti uffici municipali della capitale catalana: il Consolato del mare.
La ricerca si snoda su più piani complementari, a partire dalle prime tracce lasciate dal Consolato nel Duecento. Tra la fine del XIV e il pieno XV secolo l’istituzione divenne protagonista di un vero e proprio salto in avanti, grazie allo sviluppo delle funzioni relative all’amministrazione della giustizia marittimo-mercantile e l’elaborazione di progetti di politica economica. Avendo ormai maturato capacità di negoziazione coi diversi soggetti locali (governi cittadini e Corona) e internazionali (Consolati, poteri stranieri cristiani e non), nonché indispensabili competenze in termini di fiscalità, il Consolato si affermò come luogo di difesa di interessi economici e politici.
Elena Maccioni è dottore di ricerca e collabora con il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari. Si occupa di rapporti fra economia e politica nel basso Medioevo e ha curato, insieme a Sergio Tognetti, Tribunali di mercanti e giustizia mercantile nel tardo Medioevo (Firenze 2016).  

venerdì 4 agosto 2017

Roma e il Mare

Roma e il Mare
Viaggi e ambienti mediterranei dall'antichità al Medioevo
di Pino Blasone, Ettore Janulardo, Claudio Moccheggiani Carpano
a cura di Sebastiano Tusa
pp. 144, € 14,00
Edizioni di storia e studi sociali, 2017
ISBN: 9788899168186

Roma e il Mediterraneo: un rapporto complesso, che evoca conflitti egemonici, migrazioni, incursioni predatorie, rivolgimenti religiosi. Nell'orizzonte geopolitico del Mare nostrum, dai tempi pagani ai secoli della Chiesa, la città eterna cambia pelle e ridefinisce i propri ruoli, con discontinuità sovente traumatiche, mentre insiste a rivendicare la propria universalità. Anche quando si riduce a una città di piccole dimensioni, come avviene tra il IX e il X secolo, Roma rimane Caput mundi, per il suo passato di potenza e il suo presente di capitale della cattolicità. Nel corso della sua lunga storia essa non smette inoltre di rispecchiarsi e di ritrovarsi nelle acque, nei tòpoi e nei miti del suo fiume, il Tevere, mentre rinviene brani significativi della propria identità nel suo antico porto di Ostia, nei commerci, nelle navigazioni d'altura, nelle sue difese costiere. In questo orizzonte, materiale e immateriale, erompe allora un mondo di relazioni, in cui approdano religioni, convengono pensatori pagani e cristiani, si stanziano eserciti e predoni, villeggiano papi e si sedimentano miti.

martedì 20 ottobre 2015

Genova e il mare nel Medioevo

Genova e il mare nel Medioevo
di Antonio Musarra
pp. 208, € 14,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25990-5

A chi giunge dal mare il seno di Giano offre uno spettacolo d’ineguagliabile bellezza. Nel sole meridiano, Genova si staglia all’orizzonte, immobile, sospesa ai contrafforti che la sovrastano. E’ questa l’immagine fornita dai viaggiatori medievali, colpiti dalle possenti strutture del suo porto, dalle sue mura imponenti, dai suoi palazzi ricoperti da marmi splendenti, dai suoi dintorni cosparsi di residenze di campagna, immerse in una vegetazione rigogliosa. E’ vero, Genova la si capisce meglio dal mare. E’ il mare a costituire, nel lungo millennio medievale, il primo ed essenziale richiamo per i suoi abitanti, i quali prosperano grazie al commercio e alle attività finanziarie, viaggiano da un capo all’altro del mondo conosciuto, si stabiliscono fuori patria, fondando qua e là non nuove città ma «atre Zenoe», e nonostante ciò avvertono sempre e comunque il richiamo della madrepatria, eletta da tempo a «porta» d’Europa e del Mediterraneo. Questo libro ripercorre le tappe essenziali della storia medievale genovese: dalla lenta ascesa dei secoli precedenti al Mille all’espansione mediterranea, attraverso la partecipazione alle crociate e le guerre contro Pisa, Venezia e l’Aragona, con un occhio di riguardo alla situazione politica interna e al contesto internazionale. I Genovesi, guerrieri e mercanti, ne sono i protagonisti. Il mare ne è la principale lente d’ingrandimento.
Antonio Musarra è dottore di ricerca in Storia medievale. Tra i suoi libri: «La guerra di San Saba» (Pacini, 2009), «Gli Annali di Ogerio Pane (1197-1219) e di Marchisio Scriba (1220-1224)» (con M. Montesano, Frilli Ed., 2010), «In partibusUltramaris. I Genovesi, la crociata e la Terrasanta (secc. XII-XIII)» (ISIME, in corso di stampa).
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