domenica 28 febbraio 2021

La fama delle donne

La fama delle donne
Pratiche femminili e società tra Medioevo ed Età moderna
a cura di Vincenzo Lagioia, Maria Pia Paoli e Rossella Rinaldi
pp. 352, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833134925
 

Fama e genere, un nesso che rimarca la complessità di una relazione che persiste nei secoli nell’elaborazione giuridica e nella prassi della giustizia, nelle riflessioni dei teologi, nelle parole di predicatori e confessori.
 
La donna è scrutata, disciplinata e controllata. Ma non solo: la donna è desiderata, onorata e imitata. Fama buona e fama cattiva. Fama spesso flessibile e negoziabile. Cattiva fama è quella di meretrici, spie, streghe, convertite e peccatrici, ormai ridotte a categorie e la dogaressa, raro esempio di donna esemplare, è quasi eccedente. Trasgrediscono perché vagano per la città o non assolvono al debito fiscale attentando all’ordine.
Di ogni donna, del suo corpo, della sua onestà, dei suoi meriti la società attraverso sguardi, voci, mormorazioni decreta la fama.
Vincenzo Lagioia è assegnista di ricerca all’Università di Bologna, dove tiene il corso Storia, società e famiglia e dove collabora con la cattedra di Storia moderna presso il Dipartimento di Storia culture civiltà. È membro della Siefar (Société internationale pour l’étude des femmes de l’Ancien Régime) e del Seim (Estudios interdisciplinarios de la mujer, Universidad de Málaga). I suoi ambiti di ricerca riguardano la storia delle esplorazioni in ancien régime, la storia della teologia nel secolo delle Lumières, gli studi di genere dal Seicento all’Ottocento. Tra le sue recenti pubblicazioni: Un missionario alla scoperta delle Antille. Jean-Baptiste Du Tertre, esploratore d’ancien régime (Bologna, Il Mulino, 2014); con Cesarina Casanova, Genere e storia: percorsi (Bologna, BUP, 2014); La verità delle cose. Margherita Luisa d’Orléans: donna e sovrana d’ancien régime (Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2015); con Umberto Grassi e Gian Paolo Romagnani, Tribadi, sodomiti, invertite e invertiti, pederasti, femminelle, ermafroditi. Per una storia dell’omosessualità, della bisessualità e delle trasgressioni di genere in Italia (Pisa, ETS, 2017).
Maria Pia Paoli è ricercatrice di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.

sabato 27 febbraio 2021

Il falso e la storia

Il falso e la storia
Invenzioni, errori, imposture dal medioevo alla società digitale
a cura di Marina Gazzini
eBook pp. 286, € 3,99
Fondazione Gianciacomo Feltrinelli, 2021
ISBN: 978-88-6835-417-6
 
Bufale, fake news, teorie del complotto: la società contemporanea appare particolarmente sensibile al tema del “falso” e anche la storia diviene facilmente oggetto di falsificazione. Prendendo in considerazione diverse tipologie di usi, riusi e abusi della storia, il libro passa in rassegna le tante ragioni che inducono a produrre falsi: ambizioni frustrate, interessi economici, sete di potere. Avvezzi per mestiere a confrontarsi con il fact checking, gli autori e le autrici dei contributi indagano le diverse forme di mistificazione della realtà, a partire da un presupposto comune: nessuna contrapposizione tra i “cattivi” (i falsari e i loro complici, consapevoli o meno dell’inganno) e i “buoni” (i paladini della verità, dell’onestà, della genuinità), ma una ricerca sulle origini e sulle finalità di rivisitazioni, errori e invenzioni vere e proprie.

Marina Gazzini insegna Storia medievale e Comunicazione storica e Public History all’Università degli Studi di Milano. I suoi interessi scientifici sono orientati principalmente verso l’analisi di fenomeni sociali, economici, culturali e religiosi considerati entro la cornice politico-istituzionale dell’Occidente medievale. Si è inoltre occupata dei processi di riversamento dei saperi storici nel mondo digitale, esplorandone le potenzialità a livello scientifico, didattico e divulgativo. È autrice delle monografie “Dare et habere”. Il mondo di un mercante milanese del Quattrocento, FUP, Firenze 2002; Confraternite e società cittadina nel medioevo italiano, Clueb, Bologna 2006; Storie di vita e di malavita. Criminali, poveri e altri miserabili nelle carceri di Milano alla fine del medioevo, FUP, Firenze 2017.
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venerdì 26 febbraio 2021

La Corona d'Aragona e l'Italia

La Corona d'Aragona e l'Italia
a cura di G. D'Agostino - S. Fodale - M. Miglio - A.M. Oliva - D. Passerini - F. Senatore
pp. 1662, € 119,00 (Se acquistato online)
Istituto Storico Italiano per il Medioevo, 2020
ISBN: 978-88-31445-06-1
 
Atti del XX Congresso di Storia della Corona d’Aragona, tenutosi nell'ottobre 2017 a Roma e a Napoli, organizzato dall’Istituto Storico italiano per il Medioevo di Roma e dall’Università degli Studi “Federico II” di Napoli. Nella ricorrenza del VI Centenario dell’elezione di papa Martino V (1417-2017), le quattro sessioni romane si sono dedicate alle relazioni, negli anni dello Scisma, tra la Corona d’Aragona, la Sede apostolica e le diverse obbedienze con uno sguardo attento al ruolo del Collegio dei Cardinali, della Curia pontificia, dei Concili. Tralasciati gli effetti locali dello Scisma sulle singole Chiese nazionali, relazioni e comunicazioni si sono concentrate sugli aspetti relativi alla origine, evoluzione e soluzione dello Scisma con riferimento alle vicende e alle interferenze della Corona d’Aragona, alle ripercussioni sulla vita della Chiesa, alle connessioni politiche e ai riflessi economici, artistici e culturali, anche di lunga durata, di una età cruciale per la storia europea.

giovedì 25 febbraio 2021

Viaggiatori arabi medievali

Viaggiatori arabi medievali
di Anna Maria Martelli
pp. 112, € 17,00
ICOO, 2021
OSBN: 9788879847018
 
Che cos’è il viaggio se non scoperta e incontro? Anche quando si adempie a un obbligo religioso come il pellegrinaggio alla Mecca, che comporta spostarsi, percorrere lunghe distanze, vedere luoghi sconosciuti, incontrare genti di fedi diverse, si può voler lasciare una traccia delle proprie esperienze e dunque informare e condividere.

Questo è quanto hanno fatto molti viaggiatori arabi medievali che dal IX al XIII secolo, attraverso le loro testimonianze scritte, ci hanno fornito una straordinaria documentazione storica, geografica, artistica e culturale. Itinerari marittimi solcano l’Oceano indiano fino alla Cina, quelli terrestri, attraverso l’Asia centrale, salgono fino alla Russia, percorrono il nord Europa e la congiungono, in un arco, con l’Andalusia. Poi c’è il Mediterraneo: Roma, la Sicilia e Costantinopoli. I nostri autori raccontano popoli e città, usi e costumi, meraviglie, in qualche caso svelandoci qualcosa di un passato che non potremmo conoscere se non avessero fissato su pagine i loro percorsi, incontri e avventure di viaggio. I nomi di questi viaggiatori sono entrati a pieno diritto nelle nostre cronache. Tra di loro ricordiamo: Ibn Fadlàn, che si recò nel Nord Europa, Al-Muqaddasì che frequentò la Palestina e Gerusalemme, Ibn Giubayr che descrisse la Sicilia e Ibn Battùta, forse il più famoso di tutti, del quale qui seguiamo il suo viaggio in Russia. Ma molti altri sono ricordati in questo libro. Al tempo dei nostri viaggiatori, le loro gesta, che venivano cantate e riportate in documenti scritti, hanno permesso a intere generazioni di sognare, conoscere e contribuire alla crescita del nostro mondo.
Anna Maria Martelli già docente di lingua e cultura araba all’Università degli Studi di Milano, è autrice di numerosi volumi sulla storia, sulla mistica e sull’arte islamica.

mercoledì 24 febbraio 2021

Ottone. Il primo dei Visconti

Ottone. Il primo dei Visconti
di Alex Calvi, Livio Gambarini
pp. 480, € 18,50
Piemme, 2021
ISBN: 978-88-566-7522-1
 
A.D. 1262. Dalle mani di papa Urbano IV, Ottone Visconti riceve finalmente il pastorale di arcivescovo di Milano e, con esso, la cattedra ambita e ricchissima di sant'Ambrogio. È il coronamento di una vita di intrighi e menzogne, che Ottone ha condotto al fianco del diabolico cardinale Ottaviano degli Ubaldini. Ma c'è chi non vede di buon occhio questa investitura: i potenti guelfi della Torre irrompono armati in chiesa al termine della consacrazione. Sono loro a dominare sulla città meneghina, e non intendono rinunciare allo scranno vescovile nemmeno a costo di disubbidire al papa. Ottone, esiliato dalla città che dovrebbe guidare come arcivescovo, comprende di avere solo una via per ottenere ciò che gli spetta: radunare con l'astuzia e la diplomazia tutti i nemici dei della Torre e prendersi Milano con la forza.
Nel corso dei quindici lunghi anni di conflitto riemergono i ricordi del passato del Visconti: la sua giovinezza nel monastero di Piacenza tra fughe rocambolesche, i primi amori e le severe punizioni per il rifiuto dell'autorità. L'incontro con il cardinal Ubaldini, eminenza grigia della sua epoca, che indirizza l'originaria vocazione di Ottone verso una carriera di sottigliezze, ricatti politici e tradimenti, sullo sfondo di un amore tormentato. Ma tra guerre continue, sangue versato per ambizione e una crescente solitudine, Ottone dovrà iniziare a fare i conti anche con sé stesso, e solo un gesto di vero coraggio gli permetterà di comprendere per quale motivo stia affrontando quella lotta, e decidere se ne valga davvero la pena.
Alex Calvi pavese, classe 1980, è scrittore e professore alle medie. Da sempre appassionato di Storia e di storie in tutte le forme: libri, film, serie tv, fumetti, cartoni animati. Suoi racconti sono apparsi in numerose antologie, tra cui Scorrete lacrime, disse lo sceriffo, curata da Valerio Evangelisti, e sulla prestigiosa rivista digitale www.carmillaonline.com. Collabora con articoli e recensioni a www.truemetal.it e www.fantasymagazine.it. Con il suo primo romanzo, Il tessitore di sogni, ha vinto il Premio IoScrittore nel 2014.
Livio Gambarini bergamasco classe 1986, è scrittore e divulgatore di Medioevo italiano. Da anni insegna narratologia e tecniche di scrittura in corsi, seminari e sessioni di mentorship; fondatore della realtà per aspiranti scrittori di "Rotte Narrative", è docente al corso di Alta Formazione "Il Piacere della Scrittura" dell'Università Cattolica di Milano. Già noto per Eternal War, la sua saga fantasy-storica su Dante e Guido Cavalcanti, tra i suoi altri interessi figurano la narrazione di GDR e videogiochi.

martedì 23 febbraio 2021

Il pellegrinaggio a Santiago di Compostela nel Medioevo

Il pellegrinaggio a Santiago di Compostela nel Medioevo
di Roberto Schiavolin
pp. 72, € 15,00
Paguro Edizioni, 2021
ISBN: 978-88-99509-68-2
  
L’affascinante storia del pellegrinaggio di Santiago de Compostela, che origina e si sviluppa nel Medioevo, è legata alla figura di san Giacomo Maggiore, la cui attività missionaria nella penisola iberica è circondata da un alone leggendario. In questo libro l’autore illustra innanzitutto gli aspetti storici, le tradizioni mitologiche e i principali motivi iconografici legati al santo, per poi analizzare le fonti che validerebbero la sua predicazione e la sua morte in Spagna, fino alla più importante, il Liber Sancti Jacobi. Approfondisce quindi la storia del fermento spirituale sorto e cresciuto intorno alla sua tomba, radicato tanto nell’immaginario religioso quanto nella realtà politica del XII secolo. Indaga inoltre i molteplici fattori legati al pellegrinaggio jacopeo: ideali, comportamenti e costumi del viandante, itinerari e snodi stradali, caratteristiche delle infrastrutture di accoglienza, soprattutto degli ospedali e delle confraternite dedicati all’Apostolo. La parte finale del libro si sofferma sull’architettura e sulla scultura delle “chiese di pellegrinaggio”, con particolare riguardo alle decorazioni presenti nella cattedrale romanica di Santiago, che trovano il loro culmine nel Pórtico de la Gloria progettato e realizzato dal cosiddetto “maestro Mateo”.
Roberto Schiavolin si è laureato in Storia Medievale presso l’Università di Trieste, ove è stato successivamente Assegnista di ricerca e Docente a contratto. È dottore di ricerca in Filosofia, Scienze e Cultura nell'età Tardo-Antica, Medievale e Umanistica presso il Dipartimento di Latinità e Medioevo dell’Università degli Studi di Salerno, con una tesi su «La nozione di Spirito nelle opere teologiche di Mario Vittorino» di prossima pubblicazione. Si occupa in particolare di storia della spiritualità antica e medievale e dei rapporti tra neoplatonismo e cristianesimo, con vari articoli pubblicati in miscellanee e riviste specialistiche (https://units.academia.edu/diakosmetikos). Già docente di Storia e Filosofia nei licei, attualmente insegna Religione Cattolica in un Istituto Comprensivo della provincia di Trieste.

lunedì 22 febbraio 2021

Gaspare Ambrogio Visconti e la Milano di fine Quattrocento

Gaspare Ambrogio Visconti e la Milano di fine Quattrocento
a cura di Simone Albonico, Simone Moro
pp. 416, € 50,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2020
ISBN: 9788833131320 
 
Negli ultimi due decenni del Quattrocento la Milano sforzesca vive uno sviluppo stupefacente, che in breve la pone al passo con gli altri centri del Rinascimento. A determinare questa svolta, spesso in anticipo e con maggiore acume rispetto alle scelte di Ludovico il Moro, è un’élite cittadina ricca e curiosa, tra cui spicca il nome di Gaspare Ambrogio Visconti.
Aristocratico appartenente alla più antica gens lombarda, mecenate raffinato che accoglie nella sua casa musicisti, uomini di lettere e artisti al pari di Bramante, poeta in volgare capace di cimentarsi con tutti i principali generi letterari in voga, la figura del Visconti è qui indagata per la prima volta da una specola pluridisciplinare, nel tentativo di restituirne l’immagine complessa e l’influenza esercitata sull’ambiente milanese.
Simone Albonico è professore ordinario di Letteratura e Filologia italiana presso l’Université di Lausanne. 
Simone Moro è docente in un liceo del Canton Ticino e dottorando presso l’Université de Lausanne.

domenica 21 febbraio 2021

Callisto III

Callisto III
L'uomo dimenticato tra le pagine del tempo
di Gianluca Lorenzetti
pp. 260, € 16,00
tab edizioni, 2020
ISBN: 978-88-31352-98-7
 
Il suo papato durò solamente tre anni, ed è forse anche per questo che la figura di Callisto III è poco conosciuta. Eppure il cardinal Alfonso Borja è un personaggio tutto da scoprire: al centro di una profezia, salvatore dell’unità della Chiesa d’Occidente, tassello fondamentale sullo scacchiere catalano-aragonese, promotore di una crociata. Ha riabilitato la figura di Giovanna d’Arco. Il volume vuole dare legittima notorietà a questa figura, ricostruendo la vita e le gesta di un pontefice che fu ben più dello stereotipato fautore della venuta dei Borgia in Italia e zio del futuro Alessandro VI. Dopo un’introduzione sulle origini della famiglia Borgia, la narrazione prosegue, scandita negli anni di Alfonso da laico, vescovo, cardinale e papa. Lo scritto si conclude con un’analisi e un tentativo di risposta alla domanda: di cosa morì papa Callisto III?

Gianluca Lorenzetti (1993), laureato in Storia (2016) e Storia e civiltà (2019) presso l’Università di Pisa, ha concentrato i suoi studi sull’età medievale, specializzandosi ulteriormente sul Regno d’Aragona. È socio del Centro Europeo di Studi su Umanesimo e Rinascimento Aragonese (CESURA) e autore di diversi articoli su svariate tematiche. Per tab edizioni ha scritto Callisto III. L’uomo dimenticato tra le pagine del tempo, basato sulla sua tesi di laurea magistrale.

sabato 20 febbraio 2021

Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi

Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi
a cura di Paolo Mastandrea
con la collaborazione di Andrea Manzi, Michele Rinaldi, Federico Ruggiero, Linda Spinazzè
pp. XI-540, € 49,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN: 978-88-6973-421-2
 
Il volume raccoglie testimonianze poetiche dell’interesse per la figura e l’opera di Dante fra i lettori dal Tre al Cinquecento.
 
Si tratta di documenti di grande richiamo per il lettore e lo studioso, fino ad oggi di difficile consultazione, ora resi disponibili in un unico volume.
Le prime due sezioni raccolgono una serie di testi poetici a lungo attribuiti a Dante e che, una volta dimostrati non autentici dagli studiosi moderni, non sono più stati reperibili. Le introduzioni e i commenti dei curatori illustrano i motivi per cui poeti, lettori-copisti e editori del passato li avevano invece letti, ricopiati o pubblicati come opere dantesche. 
La terza e la quarta sezione raccolgono, rispettivamente in latino e in volgare, i componimenti in versi sulla morte di Dante nel 1321, o che, per tutto il Tre e il Quattrocento, sono tornati a elogiare Dante e la sua opera. 
Chiude, come quinta sezione, una nuova edizione, con traduzione, della famosa Epistola di frate Ilaro, un misterioso documento, noto solo grazie a Boccaccio, che testimonierebbe della primissima circolazione dell’Inferno e dell’originaria intenzione, da parte di Dante, di scrivere un “poema paradisiaco” in latino invece del poema volgare che poi ha scritto.
Paolo Mastandrea insegna Lingua e letteratura latina presso l’Università Ca’ fosacari di Venezia. è co-autore, con Valentina Mabilia, de Il primo latino. Vocabolario latino-italiano, italiano-latino, 2015.

venerdì 19 febbraio 2021

In cammino con Dante

In cammino con Dante
di Franco Nembrini
pp. 288, € 16,00
Garzanti, 2020
ISBN: 9788811672524
 
Franco Nembrini è un carismatico professore che con le sue lezioni di letteratura riempie i teatri, le parrocchie e i centri culturali di tutta Italia, trascinando giovani e adulti alla scoperta di un’opera che riesce a dar voce alle domande più profonde e autentiche dell’uomo: la Divina commedia. Con questo libro, che ripercorre la fortunata trasmissione televisiva da lui condotta su TV2000, Nembrini si inserisce in una gloriosa tradizione che, a partire da Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, sottrae Dante al chiuso delle accademie per restituirne un’interpretazione popolare e attraente, permettendo così a noi lettori, grazie alla sua guida nell’immortale viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, di riscoprire ancora una volta il fascino senza tempo del più bel libro che sia mai stato scritto.
Franco Nembrini è stato presidente della Federazione Opere Educative, l’associazione di scuole libere legata alla Compagnia delle Opere, dal 1999 al 2006. Ha fatto parte del Consiglio nazionale della scuola cattolica e della Consulta nazionale di pastorale scolastica della CEI, nonché della Commissione per la parità scolastica del ministero dell’Istruzione. Dal 2008 al 2011 è stato responsabile degli insegnanti e degli studenti medi superiori del movimento di Comunione e Liberazione, e fino all’estate 2015 rettore del centro scolastico La Traccia (Bergamo) da lui fondato.

giovedì 18 febbraio 2021

Dante poeta-giudice del mondo terreno

Dante poeta-giudice del mondo terreno
di Roberto Antonelli
pp. 276, € 27,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833137179
 
Il libro propone di leggere la Commedia come un gigantesco teatro della memoria e del mondo, costruito su fitte relazioni intertestuali: memoria delle molteplici manifestazioni, meravigliose e tragiche, dell’animo umano. Per questo il poema è anche e innanzitutto una gigantesca macchina elaboratrice di giudizi sui comportamenti e le emozioni degli esseri umani. Implica quindi una riflessione complessiva e appassionata sulla giustizia: un’esigenza destinata a perpetuo inappagamento e dunque eternamente riproponibile. La giustizia divina e quella umana sono rappresentate attraverso la soggettività dirompente di Dante in quanto Autore e in quanto Personaggio: due aspetti solo talvolta sovrapponibili che producono continue occasioni di drammatizzazione, di dubbio e di conflitto, nelle quali il lettore – di fatto il terzo protagonista della Commedia – è costantemente chiamato a confrontarsi e interagire, ancora oggi.
Roberto Antonelli è professore emerito di Filologia romanza dell’Università “Sapienza” di Roma, Vicepresidente (Presidente per la Classe di scienze morali) dell’Accademia dei Lincei, Socio straniero dell’Académie des Inscriptions et Belles Lettres dell’Institut de France, Direttore della rivista « Studj romanzi », ed è stato Presidente della Société de Linguistique romane (2016-2019). Ha studiato le origini e lo sviluppo delle letterature romanze fino al XIV secolo, con particolare riguardo alla metrica, alla lirica della Scuola poetica siciliana, anticoitaliana e provenzale e al romanzo anglonormanno. Ha pubblicato la prima edizione critica con commento (1979 e 2008) del primo grande poeta italiano, Giacomo da Lentini. Ha studiato il rapporto tra intellettuali e tradizione dal Medio Evo a oggi e lo sviluppo dell’idea di “Europa” dall’Antichità all’età contemporanea, promuovendo e coordinando ricerche e pubblicazioni sul canone letterario europeo e sul lessico europeo dell’affettività e delle emozioni; ha progettato e curato la mostra “I libri che hanno fatto l’Europa” (Accademia Nazionale di Lincei, 2016). Ha proposto una diversa prospettiva teorica e pragmatica per le edizioni critiche (la cosiddetta « Filologia del Lettore »), promuovendo, dal 1992, la cosiddetta “Filologia materiale”. Ha pubblicato, fra libri e saggi, più di 200 lavori, comprese, in collaborazione con Maria Serena Sapegno, due storie della letteratura italiana (L’europa degli scrittori, 2008, in 7 voll. e Il senso e le forme, 2011, in 5 voll.).

mercoledì 17 febbraio 2021

La via delle confraternite

La via delle confraternite
Ospedale e gruppi confraternali lungo la ‘strada interna’ di Santa Maria della Scala: documenti, immagini e strutture materiali
a cura di Fabio Gabbrielli e Michele Pellegrini
pp. 304, € 19,00
Effigi Edizioni, 2021
ISBN: 978-88-5524-206-6
 
Storici, filologi, storici dell’arte e dell’architettura, variamente impegnati nel cantiere di ricerca legato alle vicende storiche e al complesso monumentale dell’ospedale senese di santa Maria della Scala, si confrontano qui col legame fra l’ospedale e le confraternite che, dallo scorcio del XIII secolo, trovano sede all’interno del complesso ospedaliero in espansione, disponendosi sui due lati di quell’asse viario lungo ‘Vallepiatta di sopra’ che l’ospedale progressivamente ingloba, trasformandolo nella cosiddetta ‘strada interna’.
I contributi raccolti in questo volume provano a far interagire tra loro diverse prospettive di studio sul rapporto tra ospedale e associazionismo devoto: dalla ricerca storico documentaria allo studio delle vicende istituzionali, dalla storia del complesso architettonico all’indagine storico-artistica della ricchissima produzione figurativa di committenza ospedaliera e confraternale, fino allo studio filologico e culturale dei testi prodotti e consumati dal laicato raccolto nel reticolo laudese-disciplinato ospitato nel grande complesso ospedaliero.

martedì 16 febbraio 2021

Dante in conclave

Dante in conclave
La lettera ai cardinali
di Gian Luca Potestà
pp. 232, € 23,00
Vita e Pensiero, 2021
ISBN: 9788834343760
 
Mentre inizia a Carpentras (primavera 1314) il conclave per scegliere il successore di Clemente V, Dante scrive ai cardinali italiani. Come un nuovo Geremia, lamenta l’avvenuto abbandono di Roma e li implora di trovare un’intesa contro i guasconi e lottare per un papa che chiuda la fase avignonese. L’appello prende forza dall’invettiva contro il defunto Matteo Rosso Orsini e il cugino Napoleone. L’antica inimicizia e le irriducibili divergenze fra i potenti cardinali romani avevano bloccato a lungo il conclave precedente, da cui era uscito infine eletto, a sorpresa, l’arcivescovo di Bordeaux (1305). Dante li rimprovera in quanto principali responsabili di quella scelta dannosa, frutto di calcoli infondati, puntigli ottusi, accordi sacrileghi, da lui rievocati in scatti rapidi e allusivi.

Il testo della Lettera, conservato in un solo manoscritto allestito dal giovane Boccaccio, è ricco di acrobazie sintattiche ed espressioni oscure. Creduto pieno di errori di copiatura, è stato sottoposto dai critici a correzioni spesso disinvolte e arbitrarie. Questo libro ritorna al testo tramandato e ne dà una nuova edizione il più possibile aderente ad esso. Decifrando integralmente per la prima volta riferimenti a personaggi, vicende e scritti dell’epoca, recupera una fonte importante per la storia della Chiesa romana dall’abdicazione di Celestino V al primo decennio avignonese. Conoscitore disincantato di conflitti di poteri e dinamiche di corruzione nelle gerarchie, Dante incarna una figura nuova di intellettuale, di laico che nella Chiesa rivendica la parola in virtù della sua fede e conoscenza dei fatti. Qui il poeta e letterato si presenta come profeta, fiero di proclamare da solo e dal basso ciò che tutti sanno, ma nessuno ha il coraggio di dire. Il testo non è un’esercitazione letteraria né una lettera aperta, ma un drammatico richiamo a non rassegnarsi e ad agire al più presto. Ricevuta e letta dai cardinali italiani, la Lettera offrì a Napoleone Orsini una traccia per la sua richiesta di aiuto rivolta poco dopo a Filippo il Bello: ultimo, vano tentativo di rovesciare l’esito di una prova ormai impari.
Gian Luca Potestà è ordinario di Storia del cristianesimo presso l’Università Cattolica di Milano e direttore della collana "Dies Nova. Fonti e studi per la storia del profetismo" e della rivista  «Aevum. Rassegna di scienze storiche linguistiche e filologiche». È inoltre membro del comitato direttivo della «Rivista di Storia del Cristianesimo», del comitato di redazione degli «Annali di Scienze religiose» e del comité de rédaction della rivista elettronica «Oliviana. Mouvements et dissidences spirituels XIIIe-XIVe siècles».

lunedì 15 febbraio 2021

I grandi personaggi che hanno cambiato l’Italia del Medioevo

I grandi personaggi che hanno cambiato l’Italia del Medioevo
Un viaggio nel Medioevo italiano, attraverso i personaggi che ne furono protagonisti
di Andrea Antonioli
pp. 576, € 12,90
Newton Compton, 2021
ISBN: 9788822733757
 
Il Medioevo, quello tradizionalmente compreso tra la fine del V e la fine del XV secolo, deve essere visto come un periodo molto più positivo di quel che si è creduto per tanto tempo. Ne sono stati protagonisti sovrani, principi, condottieri, filosofi, letterati, santi e pontefici, le cui vite e gesta questo saggio si propone di far rivivere. Una delle caratteristiche più significative e affascinanti del Medioevo visto attraverso i suoi uomini e le sue donne più celebri, è l’apparizione di nuove figure di eroi, anche femminili: la donna ha infatti potuto conoscere una condizione diversa, superiore a quella di ogni altro essere umano, quella della santità, che stabilì in un certo senso una sorta di uguaglianza tra i sessi. Un viaggio affascinante nel Medioevo, che fa rivivere al lettore le avventurose storie di chi ne ha plasmato, nel bene e nel male, il carattere.

Andrea Antonioli è un archeologo, uno storico e un museologo romagnolo, esperto di etruscologia e civiltà protostoriche. Ha condotto ricerche specifiche sul Medioevo e sul Rinascimento e ha progettato e coordinato l’allestimento del Museo Renzi, del quale è direttore, e organizza e cura mostre, convegni ed eventi culturali. Collabora con importanti istituzioni culturali ed è autore e curatore di articoli, guide e saggi, tra cui: Gli Etruschi in Romagna, Alle origini della civiltà etrusca, Ramberto Malatesta. Mente sublime & Anima oscura, Il Museo e Biblioteca Don Francesco Renzi. Storia personaggi avvenimenti, Garibaldi nelle terre del Rubicone, Una rosa per Anita. Il tributo della Romagna ad Anita Garibaldi, Da Palladio al Palladianesimo. Architettura d’imitazione tra Uso e Rubicone. Con la Newton ha già pubblicato Il secolo d’oro del Rinascimento e Cesare Borgia. Il principe in maschera nera.

domenica 14 febbraio 2021

Prato, i pratesi e gli enti assistenziali

Prato, i pratesi e gli enti assistenziali
Ricerche sugli ospedali e sui ceppi tra XIII e XV secolo
di Alberto Luongo, Paolo Nanni
pp. 232, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Pacini Editore, 2020
ISBN: 978-88-6995-832-8
 
Dalle origini medievali fino a oggi la storia di Prato e dei Pratesi è legata a quella dei due Ospedali principali e dei due Ceppi, che furono uniti con le riforme cinquecentesche: Ospedale della Misericordia e Dolce, Casa Pia de’ Ceppi.
La loro rilevanza, data anche dal forte carattere civico, e la ricchezza della documentazione conservata permettono di esaminare l’insieme delle dimensioni coinvolte nella storia del bisogno e dell’assistenza, dagli aspetti politici e istituzionali a quelli economici e sociali.
Il caso di Prato diviene così osservatorio significativo della più generale storia della carità. Se gli enti assistenziali rappresentano un colpo di genio del Medioevo, tassello essenziale della stessa storia economica, anche Prato ha una sua originalità che merita di essere conosciuta e raccontata. 
Alberto Luongo (Milano, 1985) è assegnista di ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena e svolge attività didattica presso l’Università Statale di Milano. Si occupa prevalentemente di storia istituzionale e socio-economica delle città dell’Italia centro-settentrionale fra XII e XIV secolo. È autore di Gubbio nel Trecento, 2016; Una città dopo la peste, 2019.
Paolo Nanni (Prato, 1964) è professore associato di Storia Medievale nell’Università di Firenze. Si occupa di storia della società, dell’economia e dell’agricoltura nel Medioevo. Ha pubblicato vari studi sulla figura di Francesco Datini: Ragionare tra mercanti, 2010; Uomini nelle campagne, 2012; L’ultima impresa, 2016; Il mercante retore, 2020. 

sabato 13 febbraio 2021

Giovanni XXI. Il papa portoghese

Giovanni XXI. Il papa portoghese
di Armando Norte
pp. 248, € 18,00
Tuga Edizioni, 2021
ISBN: 978-88-99321-32-1
 
In questo saggio, il ricercatore Armando Norte ripercorre le vicende di Pedro Hispano (noto in Italia come Pietro Ispano), eletto papa nel settembre del 1276 con il nome di Giovanni XXI. Unico pontefice portoghese della lunga Storia della Chiesa, Pedro rappresenta una figura intrigante, protagonista della cultura del suo tempo; vittima, nel corso dei secoli, di pregiudizi storiografici che lo hanno relegato a personaggio secondario.

In queste pagine, la sua personalità è analizzata in maniera scientifica e asettica, ripercorsa accuratamente, per capitoli, nelle tre sfaccettature in cui si è storicamente manifestata: l’uomo, l’intellettuale e il pontefice. Partendo dalle sue origini, ancora oggetto di discussione, l’autore ne ripercorre la carriera nei ranghi della Chiesa fino all’elezione al soglio pontificio, esaminandone le azioni politiche e apostoliche, senza tralasciare la sua enorme produzione scientifica, restituendoci così la figura di un uomo, e di un papa, assoluto protagonista del suo tempo, tanto da meritarsi una menzione nel Paradiso di Dante.
Armando Norte ha conseguito una laurea e un dottorato in Storia presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona. Ricopre, dal 2007 nello stesso ateneo e dal 2017 presso il Centro per la storia della società e della cultura dell'Università di Coimbra, l'incarico di ricercatore. È anche membro del consiglio della Società portoghese di studi medievali e del Comitato scientifico della rete internazionale Heloise - European Network on Digital Academic History. Si occupa dell'attività didattica presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona. Negli ultimi anni ha pubblicato numerosi articoli su riviste e collaborato a libri collettivi. Organizza e prende parte regolarmente a convegni, conferenze e seminari, grazie ai quali riesce a partecipare, da diversi anni, a progetti di ricerca finanziati. I suoi principali campi d’indagine riguardano i letterati, la cultura accademica, la storia delle università e la storia del libro. La sua tesi di dottorato sulla cultura letteraria in Portogallo (XII-XIII secolo) ha ricevuto, nell'edizione 2013, il premio «A. de Almeida Fernandes» per le opere di Storia medievale. Nel 2020, è stato insignito del premio «D. Manuel I - CTT-Correios de Portugal, S.A.», dall'Accademia Portoghese di Storia, per il volume sugli intellettuali in Portogallo nel Medioevo.

venerdì 12 febbraio 2021

Roberto il Saggio

Roberto il Saggio
Biografia di Roberto d'Angiò «Un Re da sermone»
di Guido Iorio
pp. 222, € 14,00
Francesco D'Amato editore, 2021
EAN: 9788855250405
 
Biografia di un sovrano controverso, oscillante tra le responsabilità politiche e belliche derivanti dal suo ruolo di capo della Lega Guelfa in Italia e il suo desiderio di cultura e spiritualità sincera che gli valsero la memoria ora di sovrano Saggio da parte dei suoi ammiratori, ora di "Re da Sermone" secondo il giudizio poco lusinghiero di Dante. Sullo sfondo, il contesto del travagliato tramonto delle fortune angioine nel sud Italia, tra l'incipiente crescita della prepotenza baronale e l'intrinseca debolezza della stessa Corona partenopea al momento del suo passaggio nelle mani di Giovanna I.
Guido Iorio è docente Ordinario di Storia presso la Scuola Militare dell’Esercito Italiano Nunziatella di Napoli.

giovedì 11 febbraio 2021

La Cappella degli Scrovegni

La Cappella degli Scrovegni
La rivoluzione di Giotto
di Giuliano Pisani
pp. 176, € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Skira, 2021
ISBN: 885724363
 
Un viaggio alla scoperta del rivoluzionario ciclo pittorico  di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova, sia sul piano storico-artistico che su quello teologico-religioso
Giuliano Pisani ci accompagna nel cuore di uno dei massimi capolavori dell’arte occidentale: gli affreschi dipinti da Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Tessera dopo tessera ci svela il mosaico affascinante e complesso della storia sacra, individuando le fonti di riferimento e fornendo una lettura finalmente unitaria e coerente dell’intero ciclo. Ne risultano chiariti i numerosi simboli e si individua nel frate eremitano Alberto da Padova colui che fornì al pittore le linee concettuali e il programma teologico. La loro intesa dà vita al capolavoro. Questo mirabile scrigno ci chiama a meditare sulle nostre scelte; ci invita al senso di responsabilità, individuale collettiva; ci indica la via del bene, della giustizia, della speranza, dell’amore.
Nella Cappella degli Scrovegni, Giotto rivoluziona il linguaggio della pittura, introducendo il realismo, descrivendo i sentimenti, curando la resa minuziosa dei dettagli, l’esattezza architettonica, la scansione dello spazio, la prospettiva che scandisce i piani e crea profondità. E soprattutto il trionfo del colore e della luce.
Giuliano Pisani studioso di storia dell’arte e del mondo classico e umanistico, in particolare di Platone, Plutarco morale e Marsilio Ficino, ha dedicato numerosi articoli all’esegesi della Cappella degli Scrovegni, di cui ha fornito una lettura filologica fortemente innovativa. Decisiva è stata la sua scoperta che il programma affrescato da Giotto segue la conce-zione teologica agostiniana. È autore del bestseller I volti segreti di Giotto. Le rivelazioni della Cappella degli Scrovegni, Rizzoli 2008, con cui ha vinto nel 2009 la XVI edizione del Premio del Libraio - Città di Padova. Ha scritto il saggio sul programma della Cappella degli Scrovegni per il catalogo della mostra romana Giotto e il Trecento (2009) e con Alessandro Tomei ha curato la mostra veneziana Magister Giotto (2017). Suo anche il testo del video che accoglie i visitatori nel Corpo Tecnologico Attrezzato della Cappella degli Scrovegni. Socio effettivo dell’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti e di altre prestigiose istituzioni, è Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

mercoledì 10 febbraio 2021

L’ordine delle scritture

L’ordine delle scritture
Il linguaggio documentario del potere nell’Italia tardomedievale
di Isabella Lazzarini
pp. 396, € 32,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833134888
 
La messa a scrittura del mondo politico medievale rappresenta un tema sempre più importante e frequentato degli studi medievistici: fra Tre e Quattrocento, le scritture pubbliche danno voce a decisioni, narrazioni, conti, ricordi, ragioni, diritti e si organizzano in sistemi di memoria, che generano infine attraverso i secoli edizioni, studi, interpretazioni. Questi complessi processi documentari, al crocevia fra paleografia, diplomatica e storia, sono in vario modo al centro dei saggi raccolti in questo volume: il loro interloquire reciproco è orchestrato per riflettere sulla cultura e sulle funzioni sociali dello scritto nella costruzione di sistemi al tempo stesso documentari, politici e sociali, e sulla loro reinvenzione successiva per costruire altri sistemi e la genealogia ideologica della loro legittimazione.
Isabella Lazzarini insegna Storia medievale presso l’Università del Molise. Si occupa di storia del potere tardomedievale in Italia, con un’attenzione particolare all’evoluzione delle pratiche documentarie e delle forme della comunicazione scritta e alla diplomazia. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo Communication and Conflict. Italian Diplomacy in the Early Renaissance (1350-1520), Oxford 2015; ha curato, per i nostri tipi, Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), con Sandro Carocci (2018) e Lo Stato italiano del Rinascimento, con Andrea Gamberini (2014). 

martedì 9 febbraio 2021

Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria

Terre di confine tra Toscana, Romagna e Umbria
Dinamiche politiche, assetti amministrativi, società locali (secoli XII-XVI)
A cura di Paolo Pirillo e Lorenzo Tanzini
pp. VIII-464, € 48,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki, 2020
ISBN: 9788822267306
 
Il volume pubblica gli atti di due diversi convegni di studio, che hanno avuto luogo a Firenze e Perugia, dedicati alla fenomenologia del confine nell’Italia tardomedioevale. Partendo dalla ricchezza documentaria degli archivi dell’Italia centrale i saggi indagano il rapporto dei governi cittadini nella loro evoluzione verso gli Stati moderni. Ne risulta una complessa e innovativa riformulazione del problema dei rapporti tra poteri e territorio, in una fase cruciale della storia italiana, tra la vicenda comunale e gli Stati dell’Antico Regime.
Paolo Pirillo (Firenze, 1951) allievo di Elio Conti, è professore ordinario di Storia medievale all’università di Bologna. Si occupa di storia sociale ed economica delle campagne, di politica territoriale cittadina, delle dinamiche del popolamento e degli insediamenti in età medievale. A questi temi ha dedicato alcuni saggi comparsi su riviste, contributi miscellanei e atti di convegni e alcuni volumi tra i quali: Famiglia e mobilità sociale nella Toscana medievale. I Franzesi della Foresta da Figline Valdarno (secoli xii-xv), Firenze 1992; Costruzione di un contado. I Fiorentini e il loro territorio nel Basso Medioevo, Firenze 2001. Di recente si è occupato della fondazione di nuovi centri abitati nella Toscana medievale, raccogliendo dei saggi nel volume Creare comunità. Firenze e i centri di nuova fondazione della Toscana medievale, Roma 2007 e curando la sezione storica del Museo regionale delle Terre Nuove toscane di San Giovanni Valdarno. - (giugno 2015).
Lorenzo Tanzini (Montevarchi 1976) è professore associato Storia medievale presso l’Università di Cagliari e membro della redazione dell'Archivio storico italiano. Si interessa soprattutto di storia delle istituzioni e della cultura politica tra Medioevo e prima età moderna, con particolare riguardo a Firenze e alla Toscana: tra i suoi lavori più recenti A consiglio. La vita politica nell'Italia dei comuni (Roma-Bari, 2014) e 1345. La bancarotta di Firenze (Roma, 2018). Per Olschki ha pubblicato vari volumi tra cui Alle origini della Toscana moderna (2007). - (dicembre 2018).

lunedì 8 febbraio 2021

La fata serpente

La fata serpente
Indagine su un mito erotico e regale
di Carlo Donà
pp. 320, € 22,00
WriteUp Edizioni, 2020
ISBN: 9788885629738

La letteratura abbonda di creature impossibili. Una vera e propria esibizione di forme diverse, espressione di una rivolta contro la forma, l’ordine, la razionalità. Tra queste innumerevoli figure della memoria culturale, un posto di rilievo spetta senz’altro alla creazione che unisce tratti serpentini e femminili, uno spettro sinuoso e conturbante che abita l’immaginario umano da tempi antichissimi, ma che ha mantenuto perfettamente intatto il proprio mistero. Da Babilonia a Roma, è un vero e proprio esercito di donne fatate a popolare la mitologia. Le favole si rivelano uno strumento prezioso per la comprensione di questo fenomeno, al crocevia di tante e distanti culture. Il serpente è il più importante e rappresentato fra gli animali fatati. E la fata presenta sovente tratti ofidici: il che significa che è un serpente. D’altra parte, come accade fin dalla più remota antichità, quando troviamo figure femminili associate a un serpente, ecco che immancabilmente fa capolino la fata…
Una doppia metamorfosi che inquieta e affascina da secoli.
Carlo Donà è professore ordinario di Letterature comparate all’Università di Messina. Filologo romanzo di formazione, da molti anni ama esplorare i territori di confine tra letteratura e folklore e tra testi e immagini, unendo filologia, antropologia e iconologia. Ha pubblicato molti saggi su temi come l’animale guida, la simbolica del cervo e del lupo, la letteratura arturiana, le fiabe, la mitologia della spada.

domenica 7 febbraio 2021

Il ciclo di Guiron le Courtois

Il ciclo di Guiron le Courtois
Romanzi in prosa del secolo XIII. Edizione critica diretta da Lino Leonardi e Richard Trachsler. VI. Continuazione del Roman de Guiron
A cura di Marco Veneziale
pp. XVI-530, € 80,00
Sismel, 2020
ISBN: 978-88-8450-982-6 
 
Con il titolo di Continuazione del Roman de Guiron si pubblica per la prima volta in edizione critica un testo appartenente al Ciclo di Guiron le Courtois. Si tratta di una continuazione che si pone, da un punto di vista diegetico, al seguito della seconda branche del ciclo, il Roman de Guiron, alla fine del quale tutti i migliori cavalieri del regno sono imprigionati o impossibilitati nell’azione cavalleresca. La Continuazione narra un’avventura errante del giovane re Artù, il quale abbandona la corte per partire alla ricerca del re Meliadus e scopre così, avventura dopo avventura, il senso della vita erratica e della cortesia cavalleresca. La Continuazione è trasmessa integralmente da due codici di origine italiana, parzialmente da altri di origine francese. Nell’introduzione essa è inquadrata all’interno della più ampia macchina narrativa del ciclo di Guiron, ne sono evocati i principali punti di aggancio alle porzioni precedenti del ciclo, così come il successo, sia attraverso l’analisi di alcuni episodi successivi che da essa traggono ispirazione, sia attraverso lo studio dei manoscritti e della loro diffusione. Di questi ultimi sono proposte analisi codicologiche, linguistiche e stemmatiche, le quali permettono di affermare che, tra i vari complementi alle tre branches principali del ciclo, la Continuazione del Roman de Guiron è la più antica e autorevole.

sabato 6 febbraio 2021

Il gesto nel Medioevo

Il gesto nel Medioevo
di Jean-Claude Schmitt
pp. 414, € 24,00
Laterza, 2021
ISBN: 9788858143520
 
Lungi dall’essere istintivo ed estemporaneo, il gesto è qualcosa di assai complesso perché pieno di storia. Fare una ‘storia del gesto’ vuol dire, infatti, occuparsi delle relazioni sociali, elemento costitutivo della società umana. Pur mutando e trasformandosi di epoca in epoca, la gestualità intesa come ‘uso sociale del corpo’ trasmette un codice di valori e di significati preciso e duraturo, che il grande storico Jean-Claude Schmitt ci aiuta a riconoscere e a comprendere con grande ricchezza di esemplificazioni concrete. Un libro sorprendente che ci fa entrare nella tradizione culturale della tarda Antichità e del Medioevo, intrecciando storia sociale, storia della cultura e della mentalità, antropologia storica, sociologia, semiotica teatrale.
Jean-Claude Schmitt è professore presso la prestigiosa École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Fra le sue numerose pubblicazioni, in italiano Dizionario dell’Occidente medievale (a cura di, con J. Le Goff, 2 volumi, Torino 2003-2004). Per i nostri tipi ha curato Storia dei giovani (con G. Levi, 2 volumi, 1994) ed è autore di Religione, folklore e società nell’Occidente medievale (1988), Medioevo «superstizioso» (1993), Spiriti e fantasmi nella società medievale (1995), La conversione di Ermanno l’Ebreo. Autobiografia, storia, finzione (2005) e L’invenzione del compleanno (2012).

venerdì 5 febbraio 2021

La Summa theologiae di Tommaso d'Aquino

La Summa theologiae di Tommaso d'Aquino
Una biografia
di Bernard McGinn
pp. 180, € 16,00
Vita e Pensiero, 2021
ISBN: 9788834341940
 
Un milione e mezzo di parole, pensate e scritte nell’arco di sette anni, dal 1266 al 1273, e divise in tre grandi parti composte di oltre 2500 arti­coli: la Summa theologiae di Tommaso d’Aqui­no è certamente un’opera imponente, concepi­ta dal suo autore come compendio di tutti gli insegnamenti approvati della Chiesa cattolica e come sorta di ‘guida didattica’ per maestri e novizi alle prese con la sapienza teologica. Data la sua lunghezza, pochi l’hanno let­ta dall’inizio alla fine, e tuttavia rimane una delle rare opere medievali, insieme alla Divina Commedia di Dante Alighieri, note al grande pubblico, almeno di nome. E al pari dell’opera dantesca per la letteratura, è diventata icona del pensiero religioso medievale e parte del patrimonio comune della società umana.

Più di mille sono i commenti che si è calcola­to siano stati scritti sulla Summa, alcuni anche più lunghi dell’opera stessa, e la vasta lettera­tura ancor oggi intesa a spiegarla può risulta­re scoraggiante. Proprio una tale riflessione ha portato Bernard McGinn a scrivere questo libro, ricordando anche, come racconta qui, la sua esperienza di studente alle prese con interpre­tazioni «aride come la polvere» e scegliendo invece di descrivere in modo vivido la «biografia» di questo capolavoro: il mondo che ha modella­to il pensiero del suo autore; la vita di Tommaso, timidissimo frate destinato a diventare uno dei più grandi predicatori; le ragioni che lo portaro­no a scrivere la Summa; e poi la presentazione, minuziosa ma chiara, della struttura e dei con­tenuti dell’opera e il suo viaggio nei secoli, i suoi successi e le sue peripezie.
Perché la Summa theologiae non ha smesso di scuotere il pensiero occidentale dalla sua apparizione a oggi. Ha influenzato giganti della filosofia e della teologia medievali come Meister Eckhart, ha acceso dispute tra france­scani e domenicani ‘pro Agostino’ e ‘pro Tom­maso’, è stata messa in ridicolo dagli illuministi, considerata la ‘sola’ filosofia cristiana dai neo-tomisti del XIX e XX secolo, recuperata come preziosa risorsa spirituale negli anni intorno al Concilio Vaticano II e ricondotta – si augura infi­ne McGinn – a ciò che di più caro e centrale sta­va nelle intenzioni di Tommaso: mettere in circo­lo tra gli uomini quella sapientia, dono e grazia dello Spirito, che dà gusto e sapore alla doctrina.
Bernard McGinn (1937), statunitense, è uno dei più noti studiosi odierni del pensiero teo­logico e religioso, occupandosi in particolare di profetismo, apocalittica e mistica in epoca medievale. Professore emerito di Storia della teologia e di Storia del cristianesimo presso la Divinity School della University of Chicago,dove ha insegnato per più di trent’anni, è au­tore di numerose pubblicazioni, tra cui l’am­bizioso progetto di una grande storia teolo­gica della mistica cristiana occidentale dal titolo generale The Presence of God, in sette volumi, cinque dei quali finora pubblicati.