martedì 14 maggio 2024

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile

I documenti originali dei principi longobardi di Benevento, Capua e Salerno raccolti e pubblicati in facsimile
a cura di Franco Bartolini
€ 100,00
Fondazione CISAM, 2024
ISBN: 9788868094157

«Il volume, che riproduce il sessantaduesimo fascicolo del quindicesimo volume dell’API, “comprende, in quindici tavole fototipiche, la riproduzione in grandezza naturale dei dieci più antichi diplomi conservatici in originale emanati dalla cancelleria dei principi longobardi di Salerno” (Pratesi) e precisamente: due diplomi di Guaimario I (maggio 886, agosto 899); uno di Guaimario II e Gisolfo I (gennaio 945); tre di Gisolfo I (novembre 950, ottobre 953, marzo 959), uno di Guaimario III (luglio 1005) e tre di quest’ultimo insieme a Guaimario IV (aprile 1019?, maggio 1023, marzo 1025). “Il loro contenuto interessa particolarmente la storia delle Chiese salernitana e beneventana e dell’abbazia cavense” (Pratesi). A questo seguirono, ma non più pubblicati anche dal Centro di Spoleto, un fascicolo sessantatreesimo, sempre per la cura di Pratesi, e uno numerato 67 curato da Vittorio De Donato. L’edizione di quei documenti, pure auspicata nel 1951, attende ancora di essere condotta nel suo insieme, anche se, la situazione generale delle edizioni documentarie dell’Italia meridionale ha conosciuto negli ultimi decenni feconda prolificità. Il fascicolo di cui si propone l’anastatica, assolve a un duplice scopo. Con esso la Fondazione CISAM di Spoleto intende sì colmare una inspiegabile lacuna nel proprio catalogo, da cui la pubblicazione risultava del tutto assente, ma, ben al di là e molto oltre questa modesta ragione, vi è la volontà e anzi l’esigenza di ricordare, anche in questo modo, il magistero e la figura di Franco Bartoloni, di cui ricorrono i centodieci anni dalla nascita (avvenuta a Roma il 13 giugno 1914), secondo lo spirito della nuova collana “Argomenti” nella quale la pubblicazione è ospitata, costituendone il primo numero» (dalla Premessa di Massimiliano Bassetti e Antonio Ciaralli).

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