Rime
di Tommaso da Faenza
a cura di Fabio Sangiovanni, prefazione di Furio Brugnolo
pp. 232, € 28,00
Angelo Longo Editore, 2016
ISBN: 978-88-8063-825-4
Tra i romagnoli che, nel De vulgari eloquentia, «a proprio
poetando divertisse audivimus», tra coloro cioè che con merito poetico
si allontanarono dal proprio volgare, Dante individua Tomaso da Faenza,
giudice in attività dagli anni Sessanta del Duecento sino,
probabilmente, ai primissimi del Trecento, autore di quattro canzoni e
nove sonetti secondo le testimonianze dei canzonieri delle origini e del
ms. 4 della Società Dantesca Italiana. Nel corpus spiccano i
non facili componimenti in tenzone, con Monte Andrea, Giovanni dall’Orto
(contro i quali la specializzazione tomasiana si fisserà sulla difesa
di Amore), Cino da Pistoia e Onesto da Bologna (coinvolti in una
celebre, ma fumosa, tenzone politica), che delineano il faentino come
rilevante, benché non principale, rimatore centro-settentrionale. La
nuova edizione critica che qui si propone raccoglie per la prima volta
tutta la produzione di Tomaso, comprendendo altresí le rime dei
corrispondenti, e presenta un ampio apparato esegetico vòlto al commento
puntuale dei testi sinora imperfettamente editi o interpretati.
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